MANCANO CIRCA 18 MESI AL RITORNO ALLE URNE Ed ECCO GLI "ASFALTI ELETTORALI".
L'AMMINISTRAZIONE PREVEDE ALTRO INDEBITAMENTO CON 3 MUTUI e 1.400.000 €
Difficilmente
parlano delle loro scelte politico Amministrative, a decidere
- in questa legislatura - sono in 2 o forse 3.
Gli
altri devono solamente alzare la manina al momento giusto,
perlopiù una claque inconsapevole, quindi li rispetto proprio perché genuini.
Poi
esiste il simpaticone capogruppo, che ha capito il giochino e -
mentre alza la mano e vota sempre le proposte della giunta
- ogni tanto fa le bizze sul blog, su fb, sempre invischiato in
quell'ambiguità "di
lotta e di governo".
Un
simpatico guerrigliero con le pistole ad acqua,
che scrive che si vergogna del degrado di Cassina dimenticando che il
Sindaco è - dopo tutto lo scempio politico amministrativo - perché
lo tiene in piedi lui, non io.
Ma almeno
lui fa ridere, un simpaticone, non come alcuni Amministratori di
maggioranza che comunicano su FB - social network al quale non
sono più iscritto da almeno 3 anni - con
2 parole flash e qualche faccina.
Non entrano
mai nel merito delle scelte, non raccontano mai le conseguenze
perché credono che il dissenso sia solo strumentale e
orchestrato.
Alla
voglia di "esserci"
dei soliti prezzemolini pronti a buttarsi dentro tutto ciò che si
muove, si contrappone il timore del confronto aggravato dalla
sostanziale impreparazione.
Scommetto
che nessuno vi ha raccontato che nel DUP (Documento Unico di
Programmazioni) i nostri Statisti continuano imperterriti la
POLITICA DEL DEBITO.
Ne
parleremo nei prossimi giorni, perché un altro milione e mezzo di
debito - sommato al quasi milione precedente (fra nuovi mutui e
quelli rinegoziati) - è eccessivo. Soprattutto in considerazione
della
possibilità di spesa che ha offerto il Governo rispetto all'avanzo
degli esercizi precedenti.
Non
gli bastano mai.
Vagonate
di soldi, spesi male. che hanno prodotto dissenso.
Giunti
ad 1 anno e mezzo dal ritorno al voto, eccoci
alla volta del più classico dei classici:
HANNO
GOVERNATO 19 DEGLI ULTIMI 23 ANNI e aspettiamoci
il nuovo indebitamento per "asfalti elettorali".
Hanno
ereditato il peggio dai loro antenati politici, sono "vecchi",
fanno politica di indebitamento, l'ultimo anno.
Vedete, dovrei raccontarvi la proposta di modifica al correttivo da parte dell'ANCI - attraverso i Sindaci associati - con la quale si offre ai Comuni "...la possibilità di ristrutturare il debito per abbassarne la spesa per interessi come già concesso tre anni fa alle Regioni".
Io
sono terrorizzato da alcune iniziative da parte di alcuni Sindaci, ma
lo sono perché nascondono interessi spiccioli e immediati, senza un
minimo di ritegno.
Sono
terrorizzato da fatto, che qualcuno possa pensare - nel vedere lavori
di asfaltatura l'ultimo anno di legislatura - possa ricredersi sullo
squallore di questi anni.
L'azione propositiva di un'associazione nazionale,
ANCI (associazione Nazionale Comuni Italiani) giustamente impegnata ad apportare correttivi e migliorie alla legge di bilancio - alcune doverose e necessarie - volte a migliorare i principi contabili, è diventata il classico assalto alla diligenza.
Quindi Mandelli era assente, ma ben rappresentato era lo stile governativo.
I fans del debito pubblico "alla Mandelli" esistono perché non si vuole razionalizzare la spesa, non si vuole procedere con scelte coraggiose.
Vi prego di seguirmi, perché quando Amministratori del PD chiedono "ristrutturare il mutuo" è per avere un vantaggio economico immediato ma devastare i conti.
Con il consulente bancario che esce dal Comune festante.
Ricordate i derivati? Gli Swap? si occulta dietro una terminologia aspra e per pochi adepti, intricati meccanismi matematico-finanziari fatti di tassi di interesse che si alzano e si abbassano a seconda di condizioni del tutto variabili.
La chiamano “gestione derivata del residuo debito per i mutui contratti”, poverini, ma io che parlo come mangio e scrivo come parlo, sono abituato a chiamare le cose col proprio nome: vere e proprie scommesse fatte con i soldi pubblici, su condizioni di un mercato che si modifica di continuo.
E Cassina quelle follie le sta ancora pagando.
E Cassina quelle follie le sta ancora pagando.
Se un gruppo bancario entra in un Ente - leccandosi i baffi - è perché è difficile (impossibile) rilevare i rischi di queste operazioni proposte.
Con i soldi dei Cittadini non si fanno operazioni, che ammettono il rischio.
Nel 2003, la catastrofica Giunta Comunale, con deliberazione n.75 del 26 Marzo e n.129 del 21 maggio, trascino il nostro Comune ad avventurarsi in uno di questi prodotti di “alta ingegneria finanziaria”.
La Giunta successiva (sindaco Ginzaglio), che non brillò certo per innovazione, provò a ripetere il “giochetto” di qualche anno prima.
Il mese successivo tornò in Consiglio Comunale e fece votare il ritiro di quella delibera. Cos'era quel “giochetto”?
Lo SWAP consente di rinegoziare più mutui in scadenza sostituendoli con uno di maggiore importo, che li accorpi tutti.
Con questo, si allunga nuovamente il periodo di indebitamento (ecco spostato il mutuo) e di conseguenza l’importo della rata versata dal Comune, siccome calcolata su un maggiore periodo di rientro, è ridotta, magari dimezzata.
Magia? No. Per niente.
Riducendo l’importo della grossa retta rimborso, sicuramente si riduce la quota interessi e aumenta di conseguenza la capacità (di un Comune già indebitato..!!!) di indebitarsi ancora.
Il PD (partito del debito) presente in quasi tutte le amministrazioni locali ha ovviamente mosso i propri Sindaci per chiedere - attraverso ANCI - nuove formule per indebitare il Comune e affossare la Nazione.
Chi arriverà in futuro ci penserà.
Io non condivido soprattutto perché ci sono Comuni che hanno avuto la fortuna di poter spendere molte centinaia di migliaia di euro in precedenza bloccati dal Patto di stabilità, per finanziare la parte investimento.
Se poi li hanno sperperati in opere inutili (a differenza di Cernusco che ha costruito una scuola faraonica, bellissima) questa è una responsabilità politica che sarà giudicata dagli elettori.
Ogni riferimento è intenzionalmente voluto.
Andrea Maggio
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