Egr. Cittadino,
mi spiace cominciare subito, comprendo che molti di Voi saranno alle prese con i kg in più e il panettone ancora da digerire, ma l'argomento merita di essere raccontato.
mi spiace cominciare subito, comprendo che molti di Voi saranno alle prese con i kg in più e il panettone ancora da digerire, ma l'argomento merita di essere raccontato.
Forse ricorderete la questione della fusione BEA - CEM di cui scrissi molto nell'ormai dicembre 2014 (http://andreamaggio.blogspot.it/2014/12/fusione-cem-bea-cassina-dp-voto-unanime.html) e che in quei giorni interessò la politica cassinese.
Quando 3 anni dopo capita di avere ragione rispetto ad una scelta sbagliata, vale la pena perderci 10 minuti e leggere il post.
L'intervento fu voluto e sostenuto dal PD - che delle due società pubbliche esprime storicamente tutte le figure apicali - contrastato da molte persone e finalmente archiviato.
L'intervento fu voluto e sostenuto dal PD - che delle due società pubbliche esprime storicamente tutte le figure apicali - contrastato da molte persone e finalmente archiviato.
Facciamo un passo indietro, durante il Consiglio Comunale del 12/12/2014 abbiamo discusso i punti propedeutici all'annunciata fusione tra Brianza Energie Ambiente (BEA che coinvolge Comuni della Brianza ed è proprietaria del vecchio e malandato forno di Desio) e Consorzio Est Milanese (CEM – interessa Comuni della Martesana) e rispetto ai quali era annunciato il VOTO CONTRARIO del nostro gruppo Consiliare.
Importanti critiche di merito emersero sui periodici locali, rispetto ad un accordo assolutamente discutibile e sul quale l'Amministrazione aveva annunciato una posizione favorevole.
Il voto contrario unanime del Consiglio Comunale fu un vero colpo di scena, che sorprese tutti i presenti, visto che alla Conferenza dei Capigruppo (rinviata dalle 18,30 del 02.12 al giorno seguente alle 19,30 a causa di un impegno dell'Assessore Chiarella, che desiderava esser presente all'incontro, per motivare la posizione della Giunta rispetto al punto specifico) l'assessore illustrò tutta la documentazione ("DELIBERA di APPROVAZIONE") cercando di evidenziare i vantaggi della fusione fra questi due soggetti.
Il Consiglio Comunale votò contro a questa Delibera, ma nessuno riuscì a spiegare cosa accadde nel periodo intercorso fra la Conferenza del 03/12/2014 (curiosamente rinviata) e le considerazioni favorevoli alla fusione apportate dall'Assessore a sostegno della "Delibera di Approvazione" e il Consiglio Comunale del 12/12/2014 nel quale il voto unanime ha sposato la linea della minoranza.
Alla specifica domanda ("...come mai l'Amministrazione ha cambiato idea?") ripetuta per ben 3 volte, l'assessore Chiarella non rispose contraddicendo la nota loquacità.
Impossibile attendersi il voto contrario della Maggioranza, rispetto ad una "Delibera di approvazione" già rinviata su nostra richiesta "...per maggiori chiarimenti" e illustrata dall'assessore in Conferenza.
Sono misteri politici di una compagine governativa pessima, che pochi avrebbero la forza di votare nuovamente e che ha visto continui scontri interni, che hanno fatto della confusione e dell'incertezza tutta la legislatura.
L'unica certezza che abbiamo è proprio l'incertezza dell'azione politico amministrativa.
Cassina dè Pecchi - socia del CEM - disse unanimamente "NO" al malsano progetto del Partito Democratico di fondere due società pubbliche, Bea e Cem per salvare il "catorcio di Desio", ma è solo uno della cinquantina di Comuni aderenti al CEM.
Sono serviti esattamente tre anni di incredibili discussioni dal sapore romantico (chissà quante farfallonate inconcludenti avranno ascoltato in 1000 giorni) per ottenere che l'assemblea dei Soci Cem votasse finalmente per l'abbandono definitivo del progetto di fusione con Bea.
Non dev'esser stato facile far digerire per il Partito Democratico la contrarietà diffusa a questa fusione, se la bocciatura è avvenuta dopo 3 anni (14/12/2017) è proprio perché ha lottato fino alla fine con i suoi rappresentanti locali, a favore del "catorcio di Desio" (un vecchio impianto inceneritore).
La stessa tenacia/disperazione del cane, al quale viene sottratto l'osso.
Complice le defezioni politiche di alcuni rappresentanti di partito (Liberi e Uguali) e una diversa geografia interna.
Su spinta delle Minoranze consiliari, il Consiglio Comunale diede mandato al Sindaco per intervenire a pieno titolo all’Assemblea dei soci del 18 dicembre per DIRE DI NO alla fusione, a quella ratificare umiliante, probabilmente assunta all'interno di qualche sezione di partito, in considerazione dell'appartenenza al Partito Democratico dei rispettivi vertici Societari (CEM e BEA) che avrebbero voluto chiudere in fretta e senza complicazioni questa "pratica".
Quanti dei circa 760.000 Cittadini residenti sul territorio coinvolto da questa operazione, erano a conoscenza della fusione e delle conseguenze? Quanti hanno studiato il Piano Industriale di BEA?
Ufficialmente si è detto che creare un soggetto unico che operi sul mercato locale dei rifiuti in modo dominante è un'opportunità, una necessità: in realtà lo era per BEA e non per il CEM (e quindi Cassina che ne è socia)
Aver bloccato lo scambio di azioni tra le due società pubbliche per un valore pari a 750.000 € è stato il passo importante per arrestare i grossi interessi sull’inceneritore di Desio di proprietà di BEA, che nel marzo del 2014 cercava disperatamente soci privati per farsi finanziare la riqualificazione di questo (che in Brianza definiscono catorcio).
Ufficialmente si è detto che creare un soggetto unico che operi sul mercato locale dei rifiuti in modo dominante è un'opportunità, una necessità: in realtà lo era per BEA e non per il CEM (e quindi Cassina che ne è socia)
Aver bloccato lo scambio di azioni tra le due società pubbliche per un valore pari a 750.000 € è stato il passo importante per arrestare i grossi interessi sull’inceneritore di Desio di proprietà di BEA, che nel marzo del 2014 cercava disperatamente soci privati per farsi finanziare la riqualificazione di questo (che in Brianza definiscono catorcio).
Gare d'appalto che addirittura andavano deserte.
Quello che già allora definii "soccorso rosso" (rosso perché i vertici delle due realtà sono ex Sindaci PD e tutti gli Amministratori locali targati PD erano chiamati a sostenere questo progetto di fusione ei relativi atti consequenziali per ridare slancio al forno inceneritore di Desio.
Quello che già allora definii "soccorso rosso" (rosso perché i vertici delle due realtà sono ex Sindaci PD e tutti gli Amministratori locali targati PD erano chiamati a sostenere questo progetto di fusione ei relativi atti consequenziali per ridare slancio al forno inceneritore di Desio.
Farlo con il capitale dei Comuni facenti parte CEM, ossia con i nostri soldi, con le tasse di quei Cittadini nemmeno informati era sbagliato.
Anche i nostri scadenti Amministratori, che per amor di partito voterebbero qualsiasi cosa, davanti all'attenzione sociale suscitata, hanno dovuto frenare sulla disponibilità.
Dal 14/01/2017 abbiamo la certezza che il progetto è naufragato, anche i vertici del CEM (Partito Democratico) di cui siamo parte, che voleva regalare altri 18 anni ad un inceneritore di 40 anni praticando nella sostanza una sorta di accanimento terapeutico ad un catorcio destinato a chiudere, si sono dovuti rassegnare.
Dal 14/01/2017 abbiamo la certezza che il progetto è naufragato, anche i vertici del CEM (Partito Democratico) di cui siamo parte, che voleva regalare altri 18 anni ad un inceneritore di 40 anni praticando nella sostanza una sorta di accanimento terapeutico ad un catorcio destinato a chiudere, si sono dovuti rassegnare.
La politica locale non offre molti spunti per dirsi "contenti e soddisfatti", ma questo è uno di quelli, perché da tre anni che ci dichiariamo contrari alla questione e adesso ne vediamo i risultati.
Vivo con grande orgoglio questo momento, perché l'attenzione dell'opinione pubblica è il vero controllo sociale rispetto alle scelte sbagliate addirittura lontane dall'interesse dei Cittadini.
Cordiali Saluti
Andrea Maggio
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