IL POST DI OGGI E' IMPORTANTE.
COME AVRETE SAPUTO, SI E' TENUTA LA
PRIMA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE DELLA NUOVA AMMINISTRAZIONE, che in qualità
di membro eletto in Consiglio fra le fila di UNITI PER CASSINA ho assunto la carica di
Capogruppo collocandomi in minoranza consiliare, in rappresentanza di una coalizione.
Il mio primo intervento consiliare è stato
discretamente lungo, forse noioso, ma doveroso, in quanto sono queste le
occasioni per poter ufficialmente “…ringraziare i 1314
Cittadini che hanno dato fiducia alla Lista "Uniti per Cassina"
e al progetto di sviluppo e rinnovamento che abbiamo sostenuto attraverso il
nostro programma elettorale, un omaggio alla politica locale e che
può tornare utile a chi governa” e invitare la nuova
Amministrazione ad impegnarsi per migliorare la politica cassinese.
Al prossimo post, proverò a scrivervi
alcune riflessioni a riguardo, ma oggi devo assolutamente riprendere un
concetto che sta pacendo parlare molto la politica locale.
Come anticipato nell’intervento “...dopo 2 settimane
dall’esito elettorale non è terminato il momento delle considerazioni e
valutazioni, di gruppo e personali, stanno richiedendo del tempo in quanto la
sconfitta subita non è stata monolitica e – in quanto tale –
non di semplice analisi” ma UXC sta già lavorando
per strutturare e rendere il più possibile efficace l’azione consiliare.
La frase che sta facendo discutere è
stata inserita alla fine ossia che “…fra le azioni future, non escludo che
possa fare un passo indietro a vantaggio di chi – nell’aprile del 2016 e dietro richiesta del gruppo “Uniti per
Cassina” – diede le dimissioni dalla carica di Consigliere
Comunale mostrandosi leale nei confronti del progetto di maggior coinvolgimento
della Lega e del gruppo “Beccaria”.
La decisione collegiale si mostrò
fallimentare, sappiamo com’è andata:
le dimissioni dei due Consiglieri
Comunali Ferrante e Di Costanzo diedero
occasione alla Lega di entrare in Consiglio (che tradì il mandato non appena
avuti i numeri per alzare la testa) e al buon Beccaria, che addirittura ha
abbandonato il progetto dopo aver apprezzato le mie dimissioni da Presidente di
Commissione Bilancio per valorizzarlo.
Un mito, conosco molti cattolici che
aiutano il prossimo, però mi mancavano quelli che lo aiutano solo se
i prossimi sono ancora loro.
Altrimenti? Semplice “altrimenti non partecipiamo
alla competizione”
Nonostante sia nota la passione che
impiego da decenni nella vita Amministrativa di Cassina, ho offerto la mia
disponibilità ad “Uniti per Cassina” per un passo indietro (e lo scrivo
ufficialmente perché non possa rimangiarmi la parola) in modo da poter
risarcire politicamente, chi – dando le dimissioni – seguì
l’indirizzo collegiale assunto da Uniti per Cassina, con grande spirito di
squadra.
Purtroppo si
chiese a questi due consiglieri comunali di attuando una scelta sbagliata,
responsabilità politica indieretta ma che da allora capogruppo di “Uniti per
Cassina” devo assumermi.
Io sono disponibile a questa scelta,
sacrificante ma estremamente nobile, avrei piacere che il gruppo di cui sono parte, approvasse questo risarcimento
politico.
La politica è una cosa seria, so che non
è facile crederlo per nessuno.
La politica è una cosa seria, non è
quella di chi salta di qui, salta di là, fa il gruppo a 30 giorni dal
voto per andare ad elemosinare qualcosa alla coalizione favorita nei
sondaggi, poi ottiene la poltrona, dimentica il passato e tradisce i compagni di
viaggio.
La Politica è una cosa seria, è memoria,
non è quella che “offre” un ViceSindaco per tradire un percorso, non è quella di chi si “vende” per avere in
cambio un ruolo.
La Politica è una cosa seria: quando i
Ministri falliscono devono presentare
le dimissioni; quando i partiti perdono le elezioni i loro segretari devono presentare le dimissioni; quando
gli assessori sbagliano devono presentare le dimissioni.
Oggi non esiste più quella Politica, è
davvero lontana.
Ma io vivo con orgoglio di averla
umilmente e onestamente rappresenta per molti anni.
Andrea Maggio
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