È arrivato il momento per rafforzare le POLITICHE ABITATIVE del territorio
Lo sostenevo in tempo migliori e in altri contesti (altro distretto, per Cassina) lo sostengo oggi per Pozzo e per i Comuni facenti parte del distretto di Trezzo.
Il Comune di Trezzo sull’Adda è stato confermato (il 3 aprile 2019) Comune Capofila per la predisposizione del Piano Annuale e del Piano Triennale dell’offerta abitativa pubblica e sociale.
Essendo il distretto differente da quello che per 20 anni ho seguito, non conosco quali siano i rapporti fra questa realtà distrettuale e l’Azienda Speciale Consortile Offertasociale.
Una cosa è certa: il supporto organizzativo offerto ai fini della predisposizione del Piano Triennale e dei Piani Annuali dell’offerta abitativa pubblica e sociale a livello zonale è deliberato dalla conferenza dei Sindaci, ma sarebbe utile approfondire la figura (funzione e reclutamento) proprio perché garantisce ai Comuni una “gestione unitaria a livello di programmazione e di sviluppo integrato delle politiche”.
Ad esempio, vi è stato l’interessamento sulle operazioni di ricognizione delle unità abitative destinate ai SAP (io amò considerarle ERP) che prevede di assegnare nel corso dell’anno 2022, come previsto dal regolamento regionale n. 4 del 4/7/2017 e s.m.i.
Non dico i consiglieri comunali (che servono a poco e molti lo sono per mero passatempo o - addirittura - per fare la sfilata del giorno) ma sono pochi i Sindaci che conoscono la natura di queste realtà di supporto.
Mi fermo qui.
Fra il 20/09/2021 e 31/10/2021 gli enti proprietari avrebbero dovuto aggiornare dati del proprio patrimonio abitativo attraverso la compilazione della “scheda certifica dati” all’interno dell’anagrafe regionale del patrimonio e hanno poi comunicato
Ci sono Comuni - non so in questo distretto ma sicuramente in quello di Cassina - che oltre a non avere consistenze aggiornate del patrimonio abitativo pubblico e sociale, hanno appartamenti PUBBLICI vuoti non assegnati
QUESTO NON DEVE SUCCEDERE e serve una nuova attenzione da parte di chi governa i Comuni rispetto al patrimonio abitativo pubblico e sociale afferente al proprio ambito.
In passato, la stampa locale riporto la mia forte critica mossa al Sindaco di Cassina, per i 3 appartamenti pubblici vuoti e che avrebbero offerto risposte ai meno abbienti
Pozzo d’Adda rientra nel distretto di “Trezzo d’Adda” e sono 409 unità immobiliari appartengono ai servizi abitativi pubblici (SAP) e 25 unità immobiliari appartengono ai servizi abitativi sociali (SAS).
L’ALER competente sul territorio dell’ambito è ALER Milano, nello specifico la U.O.G. di Sesto San Giovanni /Rho e dispone di 241 unità immobiliari localizzate nei Comuni di Trezzo sull’Adda, Basiano, Grezzago, Pozzo d’Adda, Trezzano Rosa e Vaprio d’Adda.
Le unità immobiliari di proprietà dei Comuni dell’ambito, invece, sono 193.
Si evidenzia che il Comune di Grezzago dispone unicamente di alloggi di proprietà ALER e che i Comuni di
Pozzo d’Adda e di Vaprio d’Adda hanno dato in gestione il proprio patrimonio abitativo pubblico ad ALER.
Alcune unità abitative sono “sfitte per carenze manutentive” ossia che necessitano di interventi di ristrutturazione necessari per l'assegnazione dell'unità abitativa, ma altre destinate a servizi abitativi pubblici (SAP) in carenza manutentiva, comunque assegnabili nello stato di fatto nel corso dell’anno.
Su questo passaggio il regolamento regionale 4/2017 indica perfettamente quali sono comportamenti da assumere
A dire il vero, gli alloggi individuati come assegnabili allo stato di fatto sono complessivamente 9 e sono tutti di proprietà di ALER, distribuiti nei comuni di Trezzo sull’Adda e Vaprio d’Adda.
La speranza è che i Sindaci della zona vogliano intervenire politicamente per promuovere politiche abitative serie (i famosi piani di ristrutturazione, recupero e riqualificazione) perché al momento sono complessivamente 13, 3 di proprietà di ALER e 10 di proprietà del Comune di Trezzo sull’Adda.
Il numero totale delle unità abitative che nella scheda comunicazione annuale rientrano in “Numero U.I. libere e che si libereranno per effetto del turn-over” è quindi pari a 22 ma il numero complessivo delle unità abitative destinate a servizi abitativi pubblici che prevedibilmente saranno assegnabili nel corso del 2022 è pari a 44. Nello specifico 24 sono di proprietà di ALER e 20 sono di proprietà dei Comuni dell’Ambito.
Sull’argomento ci tornerò su presto, per SOSTENERE UNA VERA POLITICA ABITATIVA SOCIALE.
A Cassina, a Pozzo, in tutti i Comuni serve che i gruppi consiliari di Minoranza pongano la questione aprendo un dibattito sul tema.
Serve attenzione e restituzioni rispetto alle politiche abitative locali
_AM
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