martedì 15 aprile 2025

POZZO, ARMI DI DISTRAZIONE DI MASSA

Le armi di distrazione di massa sono una categoria di strumenti mediatici utilizzati da chi governa per distrarre la massa dai problemi reali.


Una pratica che serve a distogliere l’attenzione da ciò che accade intorno.

Cambiano i tempi, ma le modalità cialtronesche di chi è chiamato a governare - soprattutto se al cospetto di potenziali fallimenti amministrativi - non cambiano, si ripropongono con la medesima intenzione di
catturare l’opinione pubblica con argomenti futili o creati all’occorrenza.

Questo ha fatto il Sindaco Villa che ha scelto di dirottare il dibattito pubblico nella speranza di eludere la morsa di una crescente critica sociale emersa in queste settimane.

Il Sindaco - che raccontano molto nervoso in questi ultimi mesi e mal consigliato dall’unico nel palazzo in grado di essere ascoltato - ha firmato e pubblicato un comunicato puerile.

Ho pensato fosse uno scherzo, un fake.
Invece no, tutto vero.

Un testo senza capo né coda, scritto con i piedi e senza un vero motivo politico amministrativo.

È chiaro che i problemi registrati nel progetto PNRR relativo alla mensa, la relazione dell’ATS sulle condizioni vergognose interne alla scuola, gli scivoloni verbali registrati nel corso dell’assemblea pubblica sono solo le ultime tegole cascate in testa su una giunta comunale che vede sommarsi problemi agli innumerevoli trovati sulla scrivania 3 anni fa e non ancora risolti.

Seppur agevolata da una minoranza consiliare nel migliore dei casi incapace di argomentare e parlare al paese (nel peggiore politicamente connivente e compromessa) la gestione verticistica dell’attuale Sindaco si è rivelata un boomerang: quando ti presenti alle elezioni come il “nuovo” che deve tagliare con il passato ma nomini a capo della struttura burocratica l’assessore che hai sempre criticato, stai certificando il fallimento e tradito il mandato elettorale.

In qualsiasi altro Comune con una qualsiasi altra minoranza consiliare, il primo Cittadino - che guida una coalizione poco rappresentativa (hanno conquistato solo 834 dei 4863 voti in palio) e ha tenuto per sé le deleghe più importanti (probabilmente per mancanza di fiducia nei collaboratori assessori: la teoria del “sono bravo solo io”) avrebbe già dato le dimissioni da un po’.

Soprattutto, in considerazione della crisi di consenso vissuta, che trova le sue ragioni - producendo nervosismo e scollamento nella maggioranza consiliare - nella mutazione di uno stile, in quello stile poco trasparente che avrebbe dovuto superare e non aggravare.

Per questo, il comunicato che citavo poc’anzi - a firma del Sindaco - è parso uno scherzo, una burlata.

In questi 3 anni di legislatura, il primo Cittadino non ha voluto MAI scrivere parole in risposta alle innumerevoli sollecitazioni provenienti dal territorio, dai Residenti.

Ha sempre finto di ignorare l’esistenza dei social, limitando le sue numerose pubblicazioni a “Gita al lago”, “la gara di burraco” o qualche appello “il Paese si rianima per un mese intero!!! Venite a mangiare il panzerotto” (invito che ho accolto), alla distribuzione massiva Ecuosacco, servizio ritiro ingombranti, nuove modalità di richiesta appuntamento e tante altre informazioni che si trovano sul sito istituzionale del Comune.

Dal Sindaco si attendono altre risposte, il populismo grillino non funziona più quando governi un paese.

Pubblicare sui gruppi social (“piazze virtuali”) comunicazioni asettiche del sito internet comunale, o alle faccende marginali o episodi frivoli, con dettagli irrilevanti è un modo per il Sindaco per eludere temi scomodi, teme il confronto - oggi più che mai - perché consapevole della debolezza dei contenuti e delle risposte del momento.

Veniamo all’incredibile comunicato apparso oggi sui social in risposta ad altri post che la stragrande maggioranza dei cittadini di Pozzo non conoscono l’esistenza.

Scritto su carta intestata del Comune, inizia con un comico:

“A seguito dei post pubblicati sui gruppi Facebook di Pozzo e Bettola, si comunica che…”.

Io sono uno dei tantissimi Cittadini che - pur essendo iscritto a vari gruppi social - non conosco l’antefatto e non sono nemmeno interessato a cercare il post incriminato, a cui un Sindaco - dopo 3 anni di silenzi imbarazzati e mancate risposte per inadeguatezze dei contenuti fin qui espressi dalla prestazione amministrativa - abbia voluto replicare su carta intestata.

Non conosco l’argomento in questione, dal comunicato (arma distrazione di massa) che il Sindaco ha pubblicato penso sia relativo: “..all'inserimento in case famiglia, per tutelare il benessere psico-fisico della persona o della famiglia che non sono in condizioni di vivere in sicurezza al proprio domicilio, spesso su indicazione di un Giudice”.

Pur senza entrare nel merito del comunicato, l'ho trovato molto polemico, scritto - male, e nervosamente - in solitaria con la mente impegnata su altri fronti, nell'intento di eluderli con l’aiuto degli amici e dei loro like.

Una difesa degli: “…assistenti sociali che hanno egregiamente ricoperto il proprio ruolo in questi anni non siano andate via a causa di qualche utente, ma per proseguire la propria carriera presso altri Enti, come stanno effettivamente facendo”.

Bene. 

In pratica, i genitori scrivono ad ATS e ottengono un sopralluogo dal quale emerge una conduzione indecente della struttura e il Sindaco cosa fa? Commenta un post di cui nessuno è informato.

Invece di rispondere alle domande che ho posto sul cantiere Mensa, sulla terra contaminata, sulle mancate attuazioni delle prescrizioni inserite nel piano d’urgenza, il Sindaco si lascia trascinare dalla paura (di perdere 4002 euro di stipendio al mese ancora per molti anni, paura legittima e comprensibile) si lancia in minacce dai toni scomposti e inappropriati per frasi: “…lesive dell'immagine del Comune, l'Amministrazione provvederà a sporgere regolare denuncia e a costituirsi parte civile per il risarcimento del danno”.

È spaventato dal dissenso e lo dimostra con la frase in chiusura “…Da questo momento non saranno più tollerate tali esternazioni (…) la diffamazione è un reato da perseguire nelle sedi opportune”.

Se le passate opposizioni - di cui il Sindaco era il principale protagonista - avessero fatto il proprio lavoro nelle sedi opportune (Corte dei Conti prima fra tutte) avrebbero risposto in tanti.

Ma come l’attuale Minoranza, anche in passato, erano tutti distratti.

Poverini.

_AM_

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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