Diciamo,
che la politica cassinese è – come quella Nazionale – immersa in slogan di
stagioni passate quando ormai il contesto è radicalmente cambiato.
Frasi
come quelle urlate in Consiglio Comunale (“Non accettiamo lezioni dai
fascisti..”) suonano stonate alle orecchie, di chi ha smesso di subire i “Tic” e
stilemi di un’epoca andata.
Dopo
tutti questi anni, ho capito che lo spauracchio di un ritorno ad una dittatura
fascista è tema che torna d’attualità ad ogni tornata elettorale, un coagulante
ideologico untuoso che impiastra le coscienze e solidifica convinzioni di una
parte politica.
Tutto
questo tende ad allontanare i molti Cittadini che dalla politica si sentono
asfissiati e – in questi ultimi 3 anni – fra i banchi consiliari si è
cominciata a recitare una Fiction dalle numerose puntate, ognuna delle quali ha
messo in mostra i difetti di una politica esercitata solo per mantenere il
potere.
Da
questo Blog – e grazie al ticchettio dei polpastrelli – ho sempre coltivato il
sogno di restituire ai Cittadini “….un riassunto della puntata precedente” per
tenervi informati dell’andamento della rappresentazione della giunta Mandelli.
Non
ho nemmeno io idea di quante siano in realtà le puntate, troppo simili fra
loro, con una narrativa lenta e capricciosa, ricca di aneddoti difficili da inserire
nei miei umili racconti.
Ma
un sottile filo rosso collega e tiene insieme una storia lunga quasi 4 anni,
che si prepara all’ultimo anno di legislatura.
E per
il rapido avvicinarsi delle elezioni comunali (previste fra un anno e mezzo) le
ultime puntate – pur mantenendo il medesimo squallore delle precedenti come
costante caratterizzante – si prestano ad alcune riflessioni “in chiave
elettorale”.
Vorrei
– forse dovrei, vista la grande attenzione rivolta verso questi scritti – cominciare
ad argomentare sulle dinamiche che investono la “politica” cassinese, potrei
cominciare a spiegare cosa si cela dietro la disgustosa questione Medei.
Una
brutta storia (squallida) ancor più brutta di come è stata raccontata dai
protagonisti, in Consiglio, sui giornali e – ovviamente – su gruppi facebook, piazza
virtuale come regno indisturbato di alcuni membri di giunta e Maggioranza
Andrea
Maggio
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