Annuncio una serie di post: gli argomenti sono tanti e scelgo di affrontarli tutti, perchè la situazione politica è grave, ma la gestione amministrativa è scivolata in una preoccupante condizione comatosa.
Ogni volta sembra che la "Mandellocrazia" abbia finalmente toccato il fondo e magari con un colpo di reni tenare di risalire per prendere una boccata d'aria sopra il pelo dell'acqua.
Ma l'illusione dura lo spazio di un mattino e - come spesso e volentieri capita di fare dalle pagine di questo Blog - mi tocca dimostrare, che i margini di peggioramento sono periodicamente superati.
Il post di oggi - redatto venerdì scorso - è stato posticipato a causa dell'improvvisa scomparsa del buon Egidio Passoni.
Avevo preparato alcune riflessioni sulla questione politica locale e alcune questioni avvenute recentemente a Cassina, ma la dipartita di Egidio - brava persona, da sempre affezionata alla dinamica locale - ha fermato le pubblicazioni.
Le pubblicherò, certo, ma non oggi.
"Nonostante la presenza costante" dei miei scritti (ecco il perchè del titolo con rima ricercata ; )....) non lo abbiano fatto credere, solo oggi è terminato il mio periodo vacanziero - breve ma stupendo - durante il quale non ho fatto mancare i miei scritti.
Ho evitato di pubblicare lo scritto, anche se le recenti dimissioni dell’assessore Tacconi - protocollate giovedì scorso - meritavano un commento a caldo.
Oltre ad aver certificato il fallimento politico-amministrativo, che io ho sempre teorizzato nelle mie riflessioni scritte o verbali, hanno rappresentato tasselli semplici e monocolore di un mosaico molto complesso e peloso.
Le dimissioni - seppur giunte ingiustificabile ritardo rispetto agli eventi (avevo scritto inspiegabile, ma ho preferito il termine giustificabile) le dimissioni di Tacconi mettono fine ad una delle più imbarazzanti anomalie che si ricordino in Comune.
Essere nominato assessore e ottenere un incarico fiduciario grazie ad un decreto del Sindaco, un attimo dopo aver firmato un comunicato che sfiduciava il Sindaco (definendolo "divisivo" e antidemocratico) è onestamente un errore, che va ben oltre l'inesperienza.
C'è dell'altro e ne parleremo.
Mandelli - e lo scrivo da anni - difficilmente si candiderà alla carica di Sindaco e con l'edificazione dell'area Nokia Siemens sta preparando l'uscita di scena ("exit strategy") dalla politica.
Siamo difronte ad uno spettacolo disgustoso, da domani proverò ad affrontare i temi - uno per uno - in maniera leggera, per non rovinare il periodo estivo a nessuno di voi ed evitando denunce.
Fra compagni di viaggio, che litigano per scherzo e poi votano insieme tutti i punti all'OdG, fanno parte della stessa sceneggiata.
Io no.
Loro giocano a chi ce l'ha più grosso, chi è il duro del gruppo, la questione "bulli in politica" ha investito Cassina.
Poi votano favorevolmente, perchè "dobbiamo arrivare fino alla fine, non saremo noi che faremo cadere il Sindaco".
Fino ad un mese fa, il Sindaco "...non è il nostro leader, è divisivo e antidemocratico", ma la politica del "nuovismo" (voluta dai vecchi) ci ha portato a questo.
La decomposizione ammuffita del gruppo di maggioranza ha reso innegabile per tutto il paese il fallimento, vedere esultare il capogruppo di maggioranza Parma per qualche asfalto elettorale finanziato da un altro mutuo è davvero impressionante.
Parma è un simpaticone, cambia idea ogni quarto d'ora, ha la capacità di dire una cosa e fare esattamente l'opposto.
Difficile capire chi sia il vero Parma, quello che parla di fallimento (in Consiglio) e passa le giornate a criticare il Sindaco e la sua giunta o quello che la mattina seguente esultava su FB per il nuovo mutuo acceso dal Comune per asfaltare la strada di Sant'Agata.
Unica particolarità che lo accomuna al principe della parola, il più spregiudicato Tommy (detto anche "immaginifico") al quale va riconosciuta l'abilità di creare o suscitare immagini.
Una sorta di "D'Annunzio de noatri", ovviamente fumoso e inconcludente come non era il poeta, un vero danno di proporzioni inaudite, ma perlomeno consapevole dell'inesorabile declino dell'Amministrazione, che non esistono formule politiche che possano riportarlo in giounta fra 1 anno.
Uno che ha smesso di scalpitare a differenza del terrorizzato Parma (possibile la nomina ad assessore, in sostituzione del dimissionario Tacconi).
Uno che ha smesso di scalpitare a differenza del terrorizzato Parma (possibile la nomina ad assessore, in sostituzione del dimissionario Tacconi).
Un fallimento politico amministrativo - in una normale democrazia che non sia viziata - si traduce in una bocciatura elettorale. Per tutti, non per un assessore o l'altro, per tutti e non servirà nascondersi dietro nuove alleanze o pescando in minoranza.
Parleremo anche di questo, no problem.
Il Consiglio Comunale di ieri sera - al quale non ho partecipato (le ferie sono finite oggi) - sarà ricordato come il più squallido festival dell'ipocrisia che memoria di politico cassinese ricordi.
Basti pensare, che il capogruppo della Maggioranza Parma - nel suo intervento - ha parlato di "...fallimento politico" lanciando curiosi anatemi contro il Sindaco Mandelli e il suo gruppo di comunisti vari, addebitandogli le responsabilità.
Il capogruppo Parma - lo scrissi in tempi non sospetti - è un guerriero con le pistole ad acqua e infatti dopo mesi di critiche ha espresso insieme al suo PD un voto favorevole al DUP Documento Unico di Programmazione.
Ma il dramma è che ha votato - anche Medei e compagnia cantando - favorevolmente allo stato di attuazione del programma.
Ma il dramma è che ha votato - anche Medei e compagnia cantando - favorevolmente allo stato di attuazione del programma.
La traduzione politica di questo voto favorevole è che tutto fino ad oggi è andato bene, che il programma è stato attuato coerentemente e il paese si lamenta senza particolari motivi.
Tutto senza un briciolo di imbarazzo. Inchiodati alla poltrona, chi alla presente (Sindaco e assessori), chi alla potenziale (Parma) e chi con lo sguardo al futuro (Medei).
Tutto senza un briciolo di imbarazzo. Inchiodati alla poltrona, chi alla presente (Sindaco e assessori), chi alla potenziale (Parma) e chi con lo sguardo al futuro (Medei).
Perchè questo zerbinaggio da parte del PD? Cosa sta succedendo in maggioranza? Perchè il titanic è affondato ma si continua con il vomitevole ritornello "dobbiamo andare avanti fino al prossimo maggio" anche se la coalizione è defunta?
L'unica cosa certa - che posso dire in questo momento - è che la questione politica di maggioranza è legata stretta (con più nodi) alla vicenda delle edificazioni private annunciate sull'area Nokia Siemens.
Un vero collante, che tiene insieme cocci di un vaso ufficialmente rotto, ma che si deve andare avanti.
Il Sindaco tace su tutto, il PD anche, il Comitato - ovviamente - dice quello che dice il PD e quando vuole che si dica.
Abbiamo assistito a continui litigi - finti, veri o presunti - fra le tre componenti di maggioranza;
Consiglieri comunali che urlavano contro il Sindaco e viceversa davanti al Comune ("urlavamo per questioni calcistiche, il Sindaco è interista" mi è toccato leggere sulla Gazzetta della Martesana);
assessore all'urbanistica revocato perchè "...è venuto a mancare il rapporto di fiducia";
strane frasi indirizzate come misteriose ("noi non facciamo favori agli amici" disse il Sindaco durante il Consiglio, rivolgendosi all'ex assessore all'urbanistica);
l'assessore revocato che resta a guardare, in silenzio;
Comunicati di fuoco da parte di un comitato, dopo 2 giorni viene nominato Tacconi - assessore allo sport - e torna il sereno.
Il segretario locale del PD - rispettabilissimo Marco Gusti - si dimette dalla carica con una dichiarazione misteriosa;
la nota contrarietà di alcuni rispetto alle trasformazioni annunciate dal Sindaco ("deve passare in Consiglio Comunale e non avrà i numeri per approvarlo");
previsioni urbanistiche non coerenti alle dichiarazioni del primo Cittadino;
un Sindaco che lavora per non portare la delibera in Consiglio davanti al paese, ma chiudersi in giunta con i "suoi" assessori e votarla di nascosto;
un Sindaco che lavora per non portare la delibera in Consiglio davanti al paese, ma chiudersi in giunta con i "suoi" assessori e votarla di nascosto;
annunci di ieri differenti alle risposte date in Consiglio ad una interrogazione del Consigliere Calabretta;
commissioni urbanistiche non convocate;
Medei che torna ad accusare il Sindaco, il Sindaco che promette di replicare alle accuse ma cala il silenzio: la questione Nokia e le numerose costruzioni private al suo interno rappresentano diversi milioni di euro ed è meglio tacere.
Medei che torna ad accusare il Sindaco, il Sindaco che promette di replicare alle accuse ma cala il silenzio: la questione Nokia e le numerose costruzioni private al suo interno rappresentano diversi milioni di euro ed è meglio tacere.
documenti non presentati nei tempi previsti dalla normativa vigente;
relazioni urbanistiche "...presentate in bozza", integrate ieri a poche ore dal Consiglio Comunale (ore 14.19) - con tanto di scuse allegate dell'assessore Novelli - ma ancora incomplete;
comunicati di fuoco contro il Sindaco "urbanistico" da parte di un Partito Comunista, che pur dovrebbe rappresenta ideologicamente politicamente;
Il Sindaco che si riprende la delicata delega all'urbanistica;
Il neo assessore Tacconi rassegna le sue dimissioni 6 mesi dopo aver accettato l'incarico;
Tornano le accuse verbali raccapriccianti fra membri di una stessa amministrazione (iniziale minuscola, ovvio) e ieri in Consiglio Comunale le minacce di denuncia fra ex assessore e Sindaco;
Ennesima giravolta del PD che - dopo tutte le critiche rivolte al Sindaco - fa riflettere i propri rappresentanti a tenere la calma e andare avanti "...fino alla fine".
Dopo il gruppo consigliare del Comitato civico anche il PD forma il suo gruppo (si chiama PD);
La nuova segreteria (ombra) del PD si esprime favorevolmente alle edificazioni private sull'area Nokia Siemens.
Il tradimento finale del programma elettorale, che li ha visti trionfare nel 2014 è completato.
Abbiamo assistito a tutto e il suo contrario, ho continuato a fare il mio umile (e forse poco utile) lavoro di minoranza, ma questa volta sono davvero in difficoltà.
Questa non è politica, questa è una schifezza.
Andrea Maggio
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