mercoledì 19 settembre 2018

MESSAGGIO ARRIVATO FORTE E CHIARO. NON A TUTTI.



Oggi ho poco tempo, ma devo assolutamente scrivere. 

Come ho avuto modo di scrivere (http://andreamaggio.blogspot.com/2018/09/esposto-alla-procura-della-repubblica.html) ho diffidato il Comune a consegnare ENTRO 3 GIORNI la documentazione richiesta il 16.11.2016 e sollecitata 7 volte senza ottenere riscontri da parte di chi è deputato a rispondere.

Con oggi, i giorni sono 2.

La diffida protocollata ieri è stato un passaggio propedeutico alla presentazione dell'esposto alla Procura della Repubblica, il segno che la "misura è colma" e sono stati superati i limiti della sopportazione. 

Il messaggio in Comune è arrivato forte e chiaro, ma non a tutti. 

Uno dei due capoarea interessati dai potenziali reati penali - ossia  la figura apicale dell'area Appalti e Contratti - evidentemente più svaglia dell'altro, si è immediatamente interessata di fornire le risposte di sua competenza, lasciando anche messaggi in segreteria.

Fermo restando che le inadempienze esistono, ho percepito un certo interesse al rispetto ai diritti dei Consiglieri, di poter effettuare i controlli sulla documentazione. 

L'altro Capoarea - architetto al vertice del comparto tecnico del Comune, ingaggiato attraverso incarico fiduciario (art. 110 TUEL) pescato sulle rive dell'Arno - non ha dato cenno, mancano 2 giorni e prometto che gli esposti alla PROCURA DELLA REPUBBLICA saranno più di uno. 

Chi mi conosce, sa quanto vale la mia parola.

Tornando al Capoarea Appalti e Contratti - anch'essa ingaggiata dal Sindaco Mandelli, condivisa col Comune di Vimodrone - è probabilmente più esperta del capoarea Tecnica, che certamente non brilla nelle sue prestazioni, se non per quello che guadagna.

Giusto per capire di cosa stiamo parlando, la figura apicale dell'area tecnica è lo stessa persona che rinnovò il contratto manutenzione verde pubblico all'Impresa di Melito di Napoli perchè “…la ditta ha lavorato con diligenza e professionalità per tutto il periodo contrattuale e pertanto non si palesano motivi per non prorogare l’appalto”.

I terreni devastati, le lamentele dei Cittadini, le interrogazioni, interpellanze, gli articoli sulla stampa non sono stati motivi validi per cambiare pagina ed evitare un contratto con validità triennale a partire "indicativamente" (copio testualmente e inserisco il virgolettato il neologismo del Pisano, perchè non ho mai letto - prima d'ora - un contratto con limiti temporali indicativi, quindi su per giù, orientativamente) dal 16/06/2014 al 15/06/2017.

Venne misteriosamente inserita possibilità di proroga dello stesso per altro un periodo di massimo un anno alle medesime condizioni del contratto in essere così come indicato nell’art.3“Durata del servizio” del Capitolato Speciale.

Non chiedetemi il perché sia stata prevista nel Capitolato quest’opzione – perché le fantasie cattive si moltiplicano – e infatti il capoarea tecnica scelto dal Sindaco “de intuitu personale” (e si vede) - fino a quel momento impegnato nel capolavoro sanatoria del grosso abuso edilizio della Cascina Colombirolo - firma la  proroga del servizio alla stessa ditta per un periodo di mesi sei, dal 16/06/2017 al 31/12/2017

Le motivazioni addotte dal Super Tecnico per prorogare il servizio - ancora oggi - sono oggetto di ironie in tutto il paese (“…la ditta ha lavorato con diligenza e professionalità per tutto il periodo contrattuale e pertanto non si palesano motivi per non prorogare l’appalto”)

Uno di quelli che - dal 31/12/2017 al 26/04/2018 - ha lasciato il Comune di Cassina dè Pecchi senza impresa di manutenzione verde, con l'erba che ha raggiunto 1 metro di altezza e il paese che somigliava più ad una giungla che altro.

Nella telefonata odierna ricevuta da parte dell'Area Appalti e Contratti - è stata ammessa la responsabilità per la responsabilità del Comune ("...ha ragione, scusi, avremmo dovuto sospendere il procedimento fino a documentazione prodotta, poi l'avremmo dovuta inoltrare non appena pronta. Il procedimento è rimasto aperto, perchè insieme all'ex assessore Medei avevamo concordato di farle avere una risposta che tenesse conto delle informazioni dell'Ufficio tecnico").

La capacità di aggrapparsi sui vetri è commuovente, 
"...la procedura di gara relativa alla finanza progetto della piscina è stata lanciata in data 20 novembre 2017 e avremmo dovuto rispondere, ma l’area Appalti e Contratti non ha avuto contezza dei solleciti da Lei fatti nel medio tempore").


Infatti, tolto il punto 2 e il 6 (Bando e Certificazione conformità elettrica e relativa alla struttura Comunale) tutti elementi che potevano essere forniti per tempo.

Dopo 2 anni e 7 solleciti senza ottenere restituzioni, rispetto al certificato di Agibilità strutturale della struttura oggi piscina di via Radioamatori, Fideiussioni, Commissione aggiudicatrice, Commissione vigilanza comunale, pareri eventualmente espressi, Certificazione conformità elettrica e relativa alla struttura Comunale è troppo anche per uno allegro come me.

Peraltro, anche le certificazioni di conformità elettrica mi furono inviate - sempre dal Tecnico Pisano - ad un'indirizzo di posta elettronica sbagliato.

Anche quella volta, Santa Pazienza intervenne in mio soccorso, bastarono le scuse scritte e andai avanti.

Il Capoarea Appalti e Contratti, invece, spiega al telefono "...che la procedura di gara relativa alla finanza progetto della piscina è stata lanciata in data 20 novembre 2017 e avremmo dovuto rispondere, ma l’area Appalti e Contratti non ha avuto contezza dei solleciti da Lei fatti nel medio tempore").



Avrei apprezzato - nella nota scritta - medesima umiltà di quella assunta al telefono, mentre nello scritto (con lo stretto burocratese) si è preferito dare la colpa a chi smista la posta.


In altre parole, lo scarica barile è appena iniziato.

Ma a chi protocolla un accesso agli Atti, chiedendo la documentazione per esercitare un ruolo di controllo, non interessa chi risponderà alla richiesta o come viene distribuita la posta in entrata, in Comune.    

E anche se chiudono lo scritto facendomi sapere che - dopo due anni dalla richiesta - la documentazione richiesta "...è in ogni caso, pubblicata nella sezione cuc del Comune di Vimodrone..." (vi giuro che c'è scritto così) almeno, la responsabile dell'Area Appalti e Contratti ha l'accortezza di provarci, fornire le risposte, il tentativo di aggrapparsi sui vetri, per evitare che esposti e denunce per il reato penale possano coinvolgere.

Il Capoarea Tecnico - lo stesso che non ha ancora pubblicato la determina n. 505 del 30.08.2018 - mi ignora alla grande, mancano due giorni e presentando l'esposto risponderà ad altri.

Andrea Maggio 




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