Avrei
evitato, non l'ho mai fatto, ma questa volta farò un esposto alla
Procura della Repubblica, con lo scopo
di porre all’attenzione del Procuratore accadimenti che
riguardano vicende locali degli ultimi mesi.
Da
come potrete apprendere nel corso della lettura, ho fatto di tutto
perchè si evitassero una serie di esposti e ho atteso anni prima di
decidermi.
Qualcuno potrebbe ribadire che "...c'è sempre la prima volta, in tutto".
Oggi
inoltrerò l’ennesima richiesta degli atti al Rup, al sindaco e al
segretario generale mettendo in mora e diffidando il Comune ad
adempiere entro tre giorni in base a quanto previsto dall’art. 43
comma 2 del Dlgs 267/2000 dopodiché chiederò
al Procuratore, che vengano effettuate le opportune indagini e
valutata la sussistenza di eventuali profili di rilevanza penale.
Non
ho mai inoltrato esposti ad organi competenti a valutare la
sussistenza di eventuali profili di illiceità penale - per qualcuno,
sbagliando - ma non ho mai pensato di procedere in questo modo (non
perché non sia uno dei compiti attribuiti dall'essere eletto in un
ruolo di controllo) perchè ho sempre immaginato un Comune dove
nessuno può avere interessi diversi dai miei.
In
situazioni drammatica come la nostra, quella che stiamo vivendo nel
nostro Comune, non fornire documenti eludendo l'interessamento dei
rappresentanti dei Cittadini rispetto ad appalti, contratti e
forniture di servizi rappresenta un grave reato.
Anche
per i risvolti negativi, che ha causato su
L'accesso
agli atti relativo al "project financing"
presso la piscina comunale è stato protocollato il 16/11/2016 (non
è un errore di battitura, 2016) e con questa
richiesta chiedevo formalmente copia di tutta la relative
documentazione in possesso degli Uffici.
La
Piscina è ancora chiusa, per la seconda stagione si voleva
scongiurare i ritardi trattando per tempo, importanti questioni
(problemi strutturali) noti da tempo, ma che il progettino messo a
gara dall'Amministrazione non aveva tenuto in considerazione.
Immagino
che solo la Procura della Repubblica potrà capire, perchè
nonostante abbia formalmente richiesto
1
– il certificato di Agibilità strutturale della struttura oggi
piscina di via Radioamatori
2
- Bando pubblicato relativo al bando "project financing";
3
- Fideiussioni
4
- Commissione aggiudicatrice
5
- Commissione vigilanza comunale, pareri eventualmente espressi
6
- Certificazione conformità elettrica e relativa alla struttura
Comunale
non
sia abbia mai riuscito risposta, una restituzione positiva o
negativa.
Altro
che limite temporale dei 30 giorni previsto per legge.
Immagino
che solo la Procura della Repubblica possa dire è normale che un
Consigliere Comunale (142 euro/anni) possa passare le giornate a
sollecitare documentazione senza ricevere alcuna risposta dal
Capoarea nominato dal Sindaco Mandelli, con incarico fiduciario.
La
documentazione è stata sollecitata
-
il 01/12/2016 (protocollato primo sollecito),
-
il 06/12/2016 (protocollato secondo sollecito)
-
il 22/12/2016 (protocollato terzo sollecito)
-
il 20/03/2017 (protocollo quarto sollecito)
-
il 12/04/2017 ho inoltrato al protocollo la richiesta copia di
tutta la documentazione
in
possesso degli Uffici e relativa al Progetto di sistemazione della
Piscina Comunale
Il
13/09/2018, per la SETTIMA VOLTA, ho invitato il capoarea Arch.
Tamberi a fornire la documentazione richiesta e che avrei
proceduto ad informare le autorità competenti, in quanto l'accesso
agli Atti era volta a scongiurare i ritardi
verificatisi puntualmente nell’esecuzione dei lavori presso la
piscina, a causa di problemi strutturali di cui chiedevano
certificazioni.
Non
ho mai ricevuto la documentazione e - nonostante i ripetuti solleciti
- nessuno mi ha mai voluto spiegare il perchè di questo silenzio.
Mi
sono illuso che fosse possibile "parlarne e risolvere i
problemi" prima di muovere la Procura per individuazione reati e
possibili responsabili.
Perlomeno
in queste situazioni e a questi livelli di governo del territorio
(Comunale)
In
questi decenni di Amministrazione ho voluto credere - e in questo sta
dissolvendosi anche quel residuo romanticismo che è in me - che alla
base di errori vi fosse incompetenza e a muovere scelte sbagliate vi
fosse solamente l'incapacità gestionale.
Per
questo ho sempre ritenuto eccessivo il coinvolgimento di altri
organi.
Gli
esposti - saranno più di uno, visto che ho rilevato altre questioni
- saranno a breve inviati alla Procura della Repubblica e
interesseranno il CapoArea Tecnica arch. TAMBERI CARLO, che presso il
nostro Comune è stato nominato (dal Sindaco Mandelli Massimo) per
l'incarico di un'alta specializzazione a tempo determinato per la
riorganizzazione ed ottimale gestione unitaria dei servizi relativi
all'area tecnica (da urbanistica e ecologia, passando per commercio e
lavori pubblici e tanto altro) con tutte le indennità aggiuntive ai
sensi dell'art 11 comma 1 D.Lgd 267/2000.
Con
determinazione n. 287 del 12/05/2016 fu approvato l’elenco dei
candidati ammessi e non ammessi alla selezione per quell'incarico,
con determinazione n. 540 del 14/07/2016 sono stati
approvati i verbali dei cui colloqui hanno avuto il seguente esito:
CANDIANI
MARCO EDOARDO Competenze buone rispetto al ruolo
BATTEL
MICHELE GIOVANNI Competenze adeguate rispetto al ruolo
GUZZETTI
PAOLA Competenze adeguate rispetto al ruolo
TAMBERI
CARLO Competenze adeguate rispetto al ruolo
BIANCHI
MAURIZIO FERRUCCIO Competenze insufficienti rispetto al ruolo
CUGINI
CAMILLO Competenze insufficienti rispetto al ruolo
LEONI
FULVIO Competenze insufficienti rispetto al ruolo
Gli
esiti della valutazione sono stati rimessi al Sindaco, che ha
provveduto a conferire l’incarico al – seppur non meglio
qualificato - Arch. Tamberi Carlo, Istruttore tecnico
direttivo presso il Comune di Santa Croce sull’Arno.
<<L’accesso
a tutti gli atti e il diritto di ottenere dagli uffici tutte le
informazioni per l’espletamento del proprio mandato è un diritto
riconosciuto al consigliere comunale in quanto titolare della
rappresentanza esponenziale della collettività. Questo diritto è
direttamente funzionale non tanto all’interesse personale del
consigliere medesimo, quanto alla cura di un interesse pubblico
connesso al mandato conferitogli. In tale contesto i consiglieri
comunali risultano titolari di un incondizionato diritto di
acquisizione degli atti che possono essere di utilità per
l’espletamento del proprio mandato. Il consigliere comunale,
infatti, può acquisire non solo documenti ma, in genere, qualsiasi
“notizia o rendicontazione” sull’operato degli organi
gestionali o politici utili all’esercizio delle funzioni
consiliari. Dal punto di vista penale il mancato rilascio degli atti
e la mancata risposta alle informazioni richieste da parte dei
funzionari - laddove gli stessi hanno l’obbligo di provvedere -
configura non solo una ipotesi di silenzio-rigetto, ma riguarda anche
il reato di rifiuto Di atti d’ufficio (art. 328 codice penale).
Spetta poi ai dirigenti e al segretario generale essere garanti della
conformità dell’azione amministrativa alle leggi>>
E il sindaco? Quando tornerà dalle sue lunghe ferie in Sardegna (spero si stia divertendo...) spero gli torni in mente che i suoi doveri istituzionali vi quello di “sovrintendere al funzionamento dei servizi e degli uffici e dell’esecuzione degli atti, ovvero, ad impartire direttive affinché gli stessi svolgano la propria attività in coerenza con le norme vigenti”.
Anche
se da un Sindaco come Massimo Mandelli mi aspetto davvero poco:
quando i gruppi consiliari di minoranza fecero notare che era stata
pubblicata una determina (n 616 del 01 ottobre 2015) senza il
visto di regolarità
contabile (https://andreamaggio.blogspot.com/2015/10/viabilita-in-centro-e-visto-di-senza.html) invece
di intervenire disse "...fate
ricorso se volete, non so cosa dirvi..."
Le determinazioni che comportano impegni di spesa (come il Progetto Definitivo in questione) sono esecutive con l’apposizione del visto del responsabile del servizio finanziario di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria (ai sensi dell’art. 151 c. 4 del DLgs. 267/2000 e s.m.i.) ossia vi è l’obbligo della “copertura finanziaria” altro non è che l’indicazione dei “capitoli di spesa” con i quali si finanziano gli interventi.
Il
tutto ovviamente con il tacito consenso del PD cassinese - e le note
opportunistiche appendici civiche varie - che attraverso il
loro silenzio hanno garantito equilibrio (dentro e fuori la
giunta)
Andrea
Maggio
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