lunedì 17 settembre 2018

ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA



Avrei evitato, non l'ho mai fatto, ma questa volta farò un esposto alla Procura della Repubblica, con lo scopo di porre all’attenzione del Procuratore accadimenti che riguardano vicende locali degli ultimi mesi.

Da come potrete apprendere nel corso della lettura, ho fatto di tutto perchè si evitassero una serie di esposti e ho atteso anni prima di decidermi.

Qualcuno potrebbe ribadire che "...c'è sempre la prima volta, in tutto".

Oggi inoltrerò l’ennesima richiesta degli atti al Rup, al sindaco e al segretario generale mettendo in mora e diffidando il Comune ad adempiere entro tre giorni in base a quanto previsto dall’art. 43 comma 2 del Dlgs 267/2000 dopodiché chiederò al Procuratore, che vengano effettuate le opportune indagini e valutata la sussistenza di eventuali profili di rilevanza penale.

Non ho mai inoltrato esposti ad organi competenti a valutare la sussistenza di eventuali profili di illiceità penale - per qualcuno, sbagliando - ma non ho mai pensato di procedere in questo modo (non perché non sia uno dei compiti attribuiti dall'essere eletto in un ruolo di controllo) perchè ho sempre immaginato un Comune dove nessuno può avere interessi diversi dai miei. 

In situazioni drammatica come la nostra, quella che stiamo vivendo nel nostro Comune, non fornire documenti eludendo l'interessamento dei rappresentanti dei Cittadini rispetto ad appalti, contratti e forniture di servizi rappresenta un grave reato. 

Anche per i risvolti negativi, che ha causato su

L'accesso agli atti relativo al "project financing" presso la piscina comunale è stato protocollato il 16/11/2016 (non è un errore di battitura, 2016) e con questa richiesta chiedevo formalmente copia di tutta la relative documentazione in possesso degli Uffici.

La Piscina è ancora chiusa, per la seconda stagione si voleva scongiurare i ritardi trattando per tempo, importanti questioni (problemi strutturali) noti da tempo, ma che il progettino messo a gara dall'Amministrazione non aveva tenuto in considerazione. 

Immagino che solo la Procura della Repubblica potrà capire, perchè nonostante abbia formalmente richiesto

1 – il certificato di Agibilità strutturale della struttura oggi piscina di via Radioamatori

2 - Bando pubblicato relativo al bando "project financing";

3 - Fideiussioni

4 - Commissione aggiudicatrice

5 - Commissione vigilanza comunale, pareri eventualmente espressi

6 - Certificazione conformità elettrica e relativa alla struttura Comunale

non sia abbia mai riuscito risposta, una restituzione positiva o negativa. 

Altro che limite temporale dei 30 giorni previsto per legge.

Immagino che solo la Procura della Repubblica possa dire è normale che un Consigliere Comunale (142 euro/anni) possa passare le giornate a sollecitare documentazione senza ricevere alcuna risposta dal Capoarea nominato dal Sindaco Mandelli, con incarico fiduciario.

La documentazione è stata sollecitata 
-     il 01/12/2016 (protocollato primo sollecito),
-     il 06/12/2016 (protocollato secondo sollecito)
-    il 22/12/2016 (protocollato terzo sollecito) 
-    il 20/03/2017 (protocollo quarto sollecito)
-    il 12/04/2017 ho inoltrato al protocollo la richiesta copia di tutta la documentazione
  in possesso degli Uffici e relativa al Progetto di sistemazione della Piscina Comunale 

Il 13/09/2018, per la SETTIMA VOLTA, ho invitato il capoarea Arch. Tamberi a fornire la documentazione richiesta e che avrei proceduto ad informare le autorità competenti, in quanto l'accesso agli Atti era volta a scongiurare i ritardi verificatisi puntualmente nell’esecuzione dei lavori presso la piscina, a causa di problemi strutturali di cui chiedevano certificazioni.

Non ho mai ricevuto la documentazione e - nonostante i ripetuti solleciti - nessuno mi ha mai voluto spiegare il perchè di questo silenzio.

Mi sono illuso che fosse possibile "parlarne e risolvere i problemi" prima di muovere la Procura per individuazione reati e possibili responsabili.
Perlomeno in queste situazioni e a questi livelli di governo del territorio (Comunale) 

In questi decenni di Amministrazione ho voluto credere - e in questo sta dissolvendosi anche quel residuo romanticismo che è in me - che alla base di errori vi fosse incompetenza e a muovere scelte sbagliate vi fosse solamente l'incapacità gestionale.

Per questo ho sempre ritenuto eccessivo il coinvolgimento di altri organi. 

Gli esposti - saranno più di uno, visto che ho rilevato altre questioni  - saranno a breve inviati alla Procura della Repubblica e interesseranno il CapoArea Tecnica arch. TAMBERI CARLO, che presso il nostro Comune è stato nominato (dal Sindaco Mandelli Massimo) per l'incarico di un'alta specializzazione a tempo determinato per la riorganizzazione ed ottimale gestione unitaria dei servizi relativi all'area tecnica (da urbanistica e ecologia, passando per commercio e lavori pubblici e tanto altro) con tutte le indennità aggiuntive ai sensi dell'art 11 comma 1 D.Lgd 267/2000.

Con determinazione n. 287 del 12/05/2016 fu approvato l’elenco dei candidati ammessi e non ammessi alla selezione per quell'incarico, con determinazione n. 540 del 14/07/2016 sono stati approvati i verbali dei cui colloqui hanno avuto il seguente esito:
CANDIANI MARCO EDOARDO Competenze buone rispetto al ruolo
BATTEL MICHELE GIOVANNI Competenze adeguate rispetto al ruolo
GUZZETTI PAOLA Competenze adeguate rispetto al ruolo
TAMBERI CARLO Competenze adeguate rispetto al ruolo
BIANCHI MAURIZIO FERRUCCIO Competenze insufficienti rispetto al ruolo
CUGINI CAMILLO Competenze insufficienti rispetto al ruolo
LEONI FULVIO Competenze insufficienti rispetto al ruolo

Gli esiti della valutazione sono stati rimessi al Sindaco, che ha provveduto a conferire l’incarico al – seppur non meglio qualificato - Arch. Tamberi Carlo, Istruttore tecnico direttivo presso il Comune di Santa Croce sull’Arno.

<<L’accesso a tutti gli atti e il diritto di ottenere dagli uffici tutte le informazioni per l’espletamento del proprio mandato è un diritto riconosciuto al consigliere comunale in quanto titolare della rappresentanza esponenziale della collettività. Questo diritto è direttamente funzionale non tanto all’interesse personale del consigliere medesimo, quanto alla cura di un interesse pubblico connesso al mandato conferitogli. In tale contesto i consiglieri comunali risultano titolari di un incondizionato diritto di acquisizione degli atti che possono essere di utilità per l’espletamento del proprio mandato. Il consigliere comunale, infatti, può acquisire non solo documenti ma, in genere, qualsiasi “notizia o rendicontazione” sull’operato degli organi gestionali o politici utili all’esercizio delle funzioni consiliari. Dal punto di vista penale il mancato rilascio degli atti e la mancata risposta alle informazioni richieste da parte dei funzionari - laddove gli stessi hanno l’obbligo di provvedere - configura non solo una ipotesi di silenzio-rigetto, ma riguarda anche il reato di rifiuto Di atti d’ufficio (art. 328 codice penale). Spetta poi ai dirigenti e al segretario generale essere garanti della conformità dell’azione amministrativa alle leggi>>

E il sindaco? Quando tornerà dalle sue lunghe ferie in Sardegna (spero si stia divertendo...) spero gli torni in mente che i suoi doveri istituzionali vi quello di “sovrintendere al funzionamento dei servizi e degli uffici e dell’esecuzione degli atti, ovvero, ad impartire direttive affinché gli stessi svolgano la propria attività in coerenza con le norme vigenti”.

Anche se da un Sindaco come Massimo Mandelli mi aspetto davvero poco: quando i gruppi consiliari di minoranza fecero notare che era stata pubblicata una determina (n 616 del 01 ottobre 2015) senza il visto di regolarità contabile (https://andreamaggio.blogspot.com/2015/10/viabilita-in-centro-e-visto-di-senza.html) invece di intervenire disse "...fate ricorso se volete, non so cosa dirvi..."

Le determinazioni che comportano impegni di spesa (come il Progetto Definitivo in questione) sono esecutive con l’apposizione del visto del responsabile del servizio finanziario di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria (ai sensi dell’art. 151 c. 4 del DLgs. 267/2000 e s.m.i.) ossia vi è l’obbligo della “copertura finanziaria” altro non è che l’indicazione dei “capitoli di spesa” con i quali si finanziano gli interventi.

Il tutto ovviamente con il tacito consenso del PD cassinese - e le note opportunistiche appendici civiche varie - che attraverso il loro silenzio hanno garantito equilibrio (dentro e fuori la giunta)

Andrea Maggio


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