domenica 27 novembre 2016

PREFETTO: TAVOLO PER PROFUGHI

E Siccome  - in questo Comune ormai diventato più "Casa dei Fantasmi" che luogo ove poter fare politica -  nessuno vi dirà mai niente, volevo trasferire le poche informazioni in mio possesso.

L'altro ieri ( 25 novembre) si è tenuta (Corso Monforte a Milano) una riunione indetta dal Prefetto di Milano per stabilire "una catena istituzionale snella e veloce, pronta a recepire le indicazioni urgenti della prefettura sull’accoglienza dei migranti".

A questa riunione sono stati invitati ii rappresentanti di alcuni dei Comuni più popolosi secondo un criterio di zonizzazione dell’Area metropolitana di Milano e per questa prima consultazione sono stati (e credo di non sbagliarmi) 21 e della zona Martesana fra i convocati solo Pioltello.

Ora, le informazioni che ho - oltre a non poter essere complete, visto che non ero fra i presenti - sono ricavate dal giro di conoscenze istituzionali nei vari Comuni presenti e che ho contattato è fatto contattare.

Nell'interesse pubblico ho "indagato" per capire cosa stesse bollendo in pentola, il
nostro Sindaco (stremato dalla lotta di potere con il pd, che in assenza di feste pensa solo alla poltrona da occupare) difficilmente troverà il tempo per raccontare le cose che sa.

Peraltro questa lotta di potere deve averlo distratto parecchio, avendo il famelico PD impostato il secondo tempo della battaglia sulla sottrazione delle due deleghe dopo si sono concretizzati fallimenti  disattese, entrambe in carico al devastante assessore preferito del primo Cittadino. Se non fosse stato il "cocco" sarebbe già sul divano.

Tornando alla riunione erano presenti da Legnano a Rozzano, passando per Pioltello e Sesto San Giovanni, molti i Comuni del sud est ossia  Carpiano, Dresano, Cerro al Lambro, Colturano,  Mediglia, Melegnano, Pantigliate, Paullo Peschiera Borromeo, San Colombano al Lambro, Vizzolo Predabissi, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese,  San Zenone al Lambro, Tribiano.

I Rappresentanti dei Comuni - come capita ogniqualvolta si parli di accoglienza forzosa da parte dei Comuni - hanno espresso diverse valutazioni rispetto alla richiesta di disponibilità da parte del Prefetto, coerentemente alla differenti sensibilità rispetto al delicato tema.

Ma è comunque difficile trovarne uno entusiasta di accogliere i profughi, in attesa di un permesso di soggiorno che non arriverà mai.

Alcuni Sindaci - preoccupati - hanno ammesso di non essere in grado di accogliere migranti: avendo già troppe emergenze sociali del paese, sottolineando la crescente fatica nel dare risposte ai bisogni dei Cittadini residenti, che peraltro esigono la restituzione in servizi delle tasse versate al loro Comune.

Altri hanno polemizzato sulla scelta dello Stato di accollare ai Comuni un’emergenza che non riesce più a gestire e qualcuno dei presenti ha accennato all'insufficiente prospettiva di un bonus da 500 euro una tantum per ciascun migrante che verrà accolto dagli enti locali.

Ci sono addirittura dei Comuni che hanno avviato l’iter per il pre dissesto, (cosa che al nostro Comune non è mai successa) e ció imporrà a questi Enti massima cautela nella spesa pubblica, altrimenti il dissesto.

La convocazione del solo Comune di Pioltello, rende verosimile quanto da me ipotizzato ossia che venga a breve nominato Referente del Prefetto per l'intera area e quindi comune capofila in prospettiva "... del lavoro che dovrà essere condotto, riguardo ad esempio la definizione dei criteri per ripartire i migranti".

Qualunque sia l'esito del Referendum e lo stato di salute del Governo Italiano, nulla lascia immaginare - tantomeno la politica smidollata di cui sono disgustato - che l'andazzo possa cambiare e che l'Europa comprenda che l'Italia da sola "non può farcela".

A meno che non abbia formalizzato il cambio di linea, ad oggi resta in piedi la disponibilità scritta del nostro Sindaco Mandelli ad accogliere un numero imprecisato di profughi.

A dire il vero - giusto perché tutto quello che dicono e scrivono i nostri Amministratori va contestualizzato ed interpretato - quando scrisse al Prefetto sembrò più la classica fanfaronata (misto furbata) di chi è voluto essere il primo a scrivere "Cassina vuole accogliere immigrati".

Si, ma lo ha fatto con asterisco e postilla "....solo se mi date 200 mila euro per aggiustare la villetta in via Radioamatori, che li mettiamo lì".

Il Prefetto deve aver scosso la testa e pensato quello che ho pensato io e tutti quelli che hanno letto la lettera, ma fortunatamente nessuno dei due lo ha esternato.

Quindi, non è nemmeno il Silenzio del "Sindaco per caso" cassinese a preoccuparmi, ma l'andamento generale di questo fenomeno che nessuno vuole fermare e che non vede via d'uscita nemmeno a distanza di anni.

Andrea Maggio

venerdì 25 novembre 2016

TRASFERIMENTI COATTI, LICENZIAMENTI MASCHERATI

Egr. Cittadino,

Ed eccoci nuovamente davanti a qualcosa di drammatico difficile da spiegare.

Il nostro territorio - la Martesana - ha subito nell'ultimo decennio una significativa emorragia di attività produttive - trasferitesi all'Estero - e proprio recentemente abbiamo assistito quasi inermi alla chiusura del comparto cassinese di Nokia Siemens network con la disperazione dei tanti lavoratori rimasti senza lavoro.

Molti cassinesi.

Ora il dramma si ripropone nella vicina Cernusco, ma questa volta ad essere interessato non è il comparto produttivo industriale ma "di servizi".

I 221 lavoratori del call center Convergys di Cernusco sono stati contattati dall'Ufficio personale e informati del trasferimento delle attività lavorative in Sardegna, a Cagliari.

Sono "licenziamenti mascherati" perché sappiamo tutti, che non siamo in America e il trasferimento coatto in Sardegna rappresenta un serio  problema per le tutte le famiglie e soprattutto per i figli.

In questo momento, l'apprezzabile lavoro del Sindaco di Cernusco è volto a scongiurare il trasferimento delle postazioni telefoniche dove sono al lavoro soprattutto donne con figli piccoli, che rischiano di ritrovarsi in mezzo alla strada, a causa di un improvviso trasferimento della azienda che non potrebbero seguire.

I lavoratori non sono solo Cernuschesi, ma anche residenti a Cassina.

Il Sindaco che maggiorente si sta prodigando per la causa dei lavoratori è Comincini (PD) di Cernusco, che dà informazioni in mio possesso, si è attaccato al telefono per chiedere intervento del Governo.

Il Sindaco di Cassina - che all'importante appuntamento di ieri in Regione non si è nemmeno presentato (forse avrà delegato qualcuno) - aspetta fragorosa o qualche altra festa.

C'è preoccupazione rispetto le ricadute sul territorio che possa generare questa scelta folle di trasferirsi in Sardegna.

Tolto il Sindaco di Cassina, che ha sicuramente altre priorità, è importante che la politica del nostro territorio ("Martesana") intervenga compatta in difesa dei posti di lavoro.

Andrea Maggio


giovedì 24 novembre 2016

UN PAESE AL BUIO: INTERROGAZIONE URGENTE

NELLE PROSSIME ORE SARA' PROTOCOLLATA LA SEGUENTE INTERROGAZIONE

Con la presente sono a chiedere chiarimenti circa la situazione imbarazzante venutasi a creare - accentuatasi in queste ore - in molte vie del nostro Comune.

Iniziata la fase invernale nel peggiore dei modi, la pubblica illuminazione è davvero deficitaria rispetto alle normali esigenze del paese e questo influisce negativamente sulla sicurezza percepita.

Purtroppo non solo percepita, visti i continui furti registrati in paese agevolati dalla carente visibilità.

Non ultima, la macchina bruciata in zona Unes, da parte di ignoti.

• Più volte in consiglio comunale i gruppi consiliari hanno chiesto interventi sulla pubblica illuminazione in diverse zone del paese;
• Ad oggi, numerose delle criticità segnalate non hanno trovato alcuna risoluzione, creando disagi ai cittadini.

Tanto premesso, rinnovo l’invito ad effettuare un monitoraggio generale per verificare lo stato della Pubblica Illuminazione sull’intero territorio comunale, indispensabile per programmare interventi di minima decenza.


Il paese vive un preoccupante stato di abbandono.

cordiali saluti

Andrea Maggio

martedì 22 novembre 2016

ADESIONE ALL'ECOMUSEO: UN MISTERO


Il 13 novembre l'assessore alla Cultura del nostro Comune ha chiesto dal Consiglio Comunale di approvare una delibera che consentisse al Comune di aderire all'ECOMUSEO.
 
Giusto per capire di cosa stiamo parlando: è un'iniziativa già inaugurata tre settimane fa e che il nostro assessore si è improvvisamente ricordato che necessita di delibera consiliare per essere legittimata.
 
È stato addirittura tagliato il nastro della Sede dell'Ecomuseo e avviata da tempo la fase operativa.

Un mare di carta è stato già compilato da altri Comuni, carte e planimetrie, definizione dei confini, sono stati reclutati esperti che - stando alle dichiarazioni ufficiali - si sono detti disposti a lavorare su base volontaria per l'iniziativa.
In tutti questi anni di attività consiliare, di iniziative come questa ne ho viste passare parecchie - più o meno tutte seduto fra i banchi della minoranza consiliare - e com'era prevedibile, ovunque ci siano Convegni incontri chiacchiere fumose da gettare negli occhi ai Cittadini "e soldi spesi a stretto giro", anche la nostra Amministrazione (Regina dell'inconsistenza) si è precipitata per l'adesione.
Il Consiglio Comunale, ove la Maggioranza dei componenti vota per schieramento e per fiducia incondizionata rispetto all'assessore proponente addirittura sconoscendone gli atti, ha votato favorevolmente all'adesione a questo ECOMUSEO.
Ormai che abbiamo aderito al nulla, la vera partita sarà capire "chi e come" riusciremo - insieme ai Comuni aderenti - a trovare una partnership degna e (soprattutto) sponsorizzazioni.
Il dovere degli Amministratori è trovare sponsorizzazioni limpide, che garantiscano lunga vita a questo progetto (Ecomuseo) senza che come tanti altri in passato, si esaurisca in fretta e smetta di volare al primo battito d'ali.
Sulle sponsorizzazioni dei privati alle iniziative pubbliche potrei - già in questa fase - dire molto, visto che  in paese vi sono già sesempi che andrebbero affrontate.
Ma andiamo oltre, per il momento resto sul pezzo e mi limito di dire che certamente la cultura è uno di quei settori ove risulta difficile considerarlo come comparto da assoggettare a contributi privati o - addirittura come nel caso dell'EcoMuseo - da rendere dipendente da finanziamenti provenienti da chissà chi e soprattutto perché.
Ho detto in Consiglio Comunale che "...se la cultura è un valore e su questo siamo tutti concordi, le Amministrazioni hanno il dovere come tutta la società ha l'obbligo di attenzionare la provenienza dei fondi e contributi".

Continuando a monitorare il progetto affinché non modifichi la ragione e gli obbiettivi iniziali.

La storia anche recente insegna che la solidarietà di un Territorio rispetto ad iniziative dei singoli puó diventare "pelosa" e/o "interessata".
E l'interesse oggettivo divenire soggettivo.
Il momento è difficile e lo dimostra che il gemello di questo progetto - Ecomuseo Adda di Leonardo - è ad oggi mummificato per mancanza di risorse.
Sono passate settimane dall'inaugurazione ufficiale del neonato Ecomuseo della Martesana tenutosi  a Villa Daccò di Gessate e - al momento in cassa - ci sono 3.500 €.
Oggi se qualche Cittadino - disinteressato - versa del denaro personale a favore di qualcosa penso che abbia validi motivi per farlo: ad esempio all'IBAN messo a disposizione degli ENTI per finanziare la ricostruzione dei territori colpiti da terremoto, ma possono farlo per altre numerose iniziative di raccolta fondi e finanziamento campagne.

Ma parliamo di soggetti disinteressati ossia coloro che non sono mossi da ragioni soggettive.
Oggi è davvero complesso trovare dei privati disinteressati che versino denaro nelle casse pubbliche per finanziare progetti MISTERIOSI FUMOSI E INDEFINITI come l'ECOMUSEO 
L'unica cosa chiara è che l'Ecomuseo ha già un coordinatore, il suo staff, la presidenza, amministratori coinvolti, il comitato scientifico e associazioni e - per chiudere in bellezza - un Referente scientifico.

Per il momento vediamo stelle e stellete e patacche varie, ma c’è da capire quale progetto culturale e sovracomunale possa sopravvivere negli indirizzi politici delle singole Amministrazioni se non attraverso il contributo di qualche interessato o lo (sporadico) finanziamento culturale munto a qualche Ente (la Regione in genere è la mucca più "strizzata")
Ad ogni modo, senza sapere perché e a fare cosa, Cassina vuole esserci e - con il suo proverbiale ritardo e la totale assenza di idee e incapacità di qualificarsi - tende ad aderire a tutto ciò che si muove sul territorio .

Più per disperazione che altro.
Il nostro Comune - in questi 2 anni e mezzo - non hanno realizzato niente, un deserto da mostrare con vergogna.
L'unica opera che <l'inventario> delle risorse ecomuseali potrebbe eventualmente tenere in considerazione è figlia legittima di una grande operazione passata, che tutti ricordano: il TORRIONE 
Il consiglio che ho voluto dare all'assessore è di inserire quest’opera nell’individuazione l'area territoriale di riferimento, visto che – grazie ad operazioni passate – è fra i pochi gioiellini da mostrare.
Ho chiesto di inserirla nella cartografia con la perimetrazione del territorio dell'Ecomuseo, anche se quando ero assessore - in fase di realizzazione  - dovetti ascoltare le critiche di chi governa oggi.
Grazie a Dio, non li ascoltammo e oggi - il Torrione - rappresenta un patrimonio storico paesaggistico della zona.
Il torpore sonnolento che caratterizza questa Giunta indurrebbe a votare NO ad ogni provvedimento tardivo come questo, che già vede Cologno Monzese, Gorgonzola, Gessate, Inzago, Rodano, Pessano con Bornago, Bellinzago Lombardo e Grezzago aver inaugurato la sede.

Ma abbiamo difficoltà alle chiusure pregiudiziali, ci siamo astenuti con l'impegno di tenere monitorato il lavoro e risultati raggiunti dal progetto, limitandoci ad ulteriori considerazioni future.

Cordiali Saluti.

Andrea Maggio

 

 

giovedì 17 novembre 2016

FREDDO POLARE NELLA MENSA SCUOLA ELEMENTARE


Visto che dubito che l’Amministrazione abbia informato i genitori dei bambini della Scuola elementare di Piazza Unità d’Italia mi sostituisco a questi assessori inutili – se non dannosi per riferire che il riscaldamento del locale refettorio funziona, poco e male.

Ho appreso che l’ambiente è freddo e alcuni bambini hanno pranzato con i giubbotti viste le temperature nell’ampio locale mensa, uno ha accusato mal di pancia.

Ora, vi sembra normale che gli “insabbiatori” non dicano una parola?
 
Vi sembra normale che a scriverlo debba essere io a farvelo sapere e magari essere criticato (me lo aspetto, come tutte le volte che si parla di cose che tengono nascoste)?
 
Vi sembra possibile che alla fine, le critiche le riceverò io che trasferisco informazione?

Che male c’è a dire ai genitori del disagio?  
 
Saluti
 
Andrea Maggio

PD FAMELICO, RIDIMENSIONATO ASSESSORE CHIARELA


Egr. Cittadino,

come anticipato nelle poche righe inviate ieri, il Sindaco - vinto dalla fame di potere del Partito Democratico  - è stato costretto a ritirare 2 deleghe (verde pubblico e Viabilità) al "suo" assessore preferito Chiarella e conferirle all'attuale viceSindaco del PD, che di quel partito rappresenta l'unica risorsa fra gli esponenti seduti in Consiglio.


Nel prossimo post – che vi consiglio di leggere – elencherò le volte che ho anticipato questo rimpasto di deleghe e che i trasparenti e democratici hanno negato fino all’ultimo respiro.


Contro il volere del Sindaco si concretizza la famelica operazione di un Partito (PD), la nota accozzaglia buonista del politicamente corretto, che non accetta contrasti alle endemiche e naturali mire di potere.

L'assessore Chiarella – autentico alterego del Sindaco e assessore politicamente più sveglio di tanti altri, in questa prima metà di legislatura ha mostrato un certo attivismo, ma un numero impressionante di errori/sbagli/disastri ha messo in cattiva luce tutta la giunta e reso inevitabile questo passaggio.


Cede due importanti deleghe, sulle quali l’Amministrazione sta raccogliendo un’infinità di lamentele a fronte di continui disservizi.

Un fallimento inequivocabile che ha – per ovvia conseguenza – causato il ridimensionamento di colui che era considerato l’assessore forte e – grazie alla considerazione del Sindaco – fatto il bello e cattivo tempo in questi 2 anni e mezzo.

Ho sempre considerato l’assessore “una meteora devastante per il nostro Comune”, considerazione ribadita del corso dell’ultima seduta di Consiglio Comunale.

Nelle prossime ore assisteremo alla sceneggiata politica, qualche dichiarazione politica di comodo e per non umiliare definitivamente l’ex Re Chiarella.

Il Sindaco che non riesce a dire una frase – che sia una – che non sia prevedibile e scontata, continuerà a difendere il suo assessore preferito e Vi racconterà in conferenza stampa che “...il rimpasto è indolore, l’assessore è contento che gli sono state tolte le due importanti deleghe perché ha tanto da fare, mi inventerò una delega che potrà seguire”.

E possibilmente senza fare troppi danni.
 
Il PD ha già pronte le dichiarazioni di rito "abbiamo fatto l'interesse del paese" ecc... queste parole le usano per tutto, anche quando strapazzano Chiarella.

Eppure Chiarella è molto apprezzato presso un suo "fans club" (che ironicamente ho definito in qualche precedente post "Chiarelloteca") dicono essere formato da parenti simpatizzanti ed elettori, naturalisti,  ecologisti, gruppi variegati di pannocchiari della prima ora, acrobati dei sogni, venditori di frittelle e alcuni no global - no tav - no Expo - no qui, no li, tutti molto agguerriti e tendenzialmente illusi (come tutti i vetero comunisti) di essere i soli buoni di questa terra diventata una gabbia nelle mani dei cattivi.

Una parte di questa specie di "club" esclusivo mi guarda con grande diffidenza, un’altra parte mi ha tolto il saluto, alcuni lo faranno dopo aver letto questo scritto.


Altri facinorosi democratici non li ho più visti, li ricordo molto tempo fa contestare con violenza sotto il Comune, la sera della presentazione dei candidati della lista "Uniti per Cassina".

La cosa che amo sentir dire dalla Chiarelloteca – anche quando detta con disprezzo radical chic – è "io non leggo mai il blog di Maggio Andrea".

Un vero peccato, anche a loro dedico il mio impegno.

Al prossimo post

Andrea Maggio

mercoledì 16 novembre 2016

4 ° APPUNTAMENTO: RIFORMA COSTITUZIONALE


Gentile Cittadino,  

la invito all'appuntamento che sai terrà domani sera - Giovedì 17 NOVEMBRE - PRESSO LA SALA CONSILIARE - ore 21,00 -  sulle ragioni del NO al prossimo referendum costituzionale.

La serata - organizzata dalla realtà dell'area Martesana "Comitato Famiglie per il NO" e che sostengo per la pacatezza con cui affronta alcuni temi delicati - ha un duplice scopo: quello di chiarire i termini di modifiche che sono sostanzialmente ignorate dai più e insieme illustrare le ragioni che CI HANNO SPINTO a schierarci risolutamente per il NO.

Non è la riforma della Costituzione che darà maggiore stabilità al Governo.
 
La stabilità di un Governo dipende dalla solidità della maggioranza parlamentare che lo sostiene, possibilmente senza SALTI DELLA QUAGLIA.

Il nuovo Senato, per composizione e funzioni, non sarà realmente rappresentativo di Regioni e autonomie locali e non avrà la possibilità di incidere realmente sulle leggi che riguardano i territori e non sarà più eletto dai cittadini.

Il nuovo procedimento legislativo è più complesso e variabile di quello attuale: è prevista una pluralità di procedimenti a seconda delle diverse possibilità di intervento del Senato (per materia e fonte normativa) che porterà a maggiori incertezze e conflitti procedurali

La riforma non allarga gli spazi di rappresentanza e non da adeguate garanzie alle minoranze politiche.

È tutto rimandato a modifiche dei regolamenti e leggi future, e alla legge elettorale che visto l'attuale ITALICUM  non lascia intravedere nulla di buono.

C’è un’eccessiva centralizzazione delle competenze legislative e dei poteri decisionali, aspetto pericoloso se considerato alla luce della vittoria di un "Voto di protesta"

Non vi sono garanzie di uno spazio di autonomia legislativa per le Regioni

Non c’è una vera riduzione degli sprechi.

 Il risparmio è quantificabile, ad oggi, nella cancellazione delle indennità dei senatori (circa 40 milioni).

Il solo ballottaggio previsto dall'Italicum costerebbe molto di pi di tutti i risparmi annunciati con la riforma.

i potrebbe fare di più e meglio modificando i soli Regolamenti, ponendo vincoli e limiti a diarie e rimborsi, e riducendo gli emolumenti.

Tutto ciò si sarebbe potuto definire con legge ordinaria, senza stravolgere la Carta Costituzionale che rappresenta i valori comuni e non di una parte politica.

Lo Stato  tornerà a fare leggi su materie che ricadono sulla vita delle comunità locali, dalla sanità all’uso del territorio, senza che le Regioni possano opporsi.


Non sarà più necessaria una larga maggioranza per eleggere il Presidente della Repubblica

La legge elettorale, voluta dallo stesso Governo che ha proposto le modifiche costituzionali, e che, per giunta, ha posto la questione di fiducia per ottenerne l’approvazione, non è oggetto del referendum, ma con questa riforma, attribuirebbe ad un solo partito, anche se poco rappresentativo dell’elettorato, un potere eccessivo sulle istituzioni del Paese

IO VOTO NO e domani sera - Giovedì 17 NOVEMBRE ore 21,00 -  venite in sala consiliare per l'assemblea sulle ragioni del NO al prossimo referendum costituzionale.

Saluti


Andrea Maggio

 

venerdì 11 novembre 2016

ATTENZIONE FURTI A CASSINA


 
Informo della presenza di LADRI Professionisti a caccia di valori.
questa NOTTE VISITATI i box privati di in via Rossini a #cassinadepecchi...!
 
Intervento dei #carabinieri
 
 







martedì 8 novembre 2016

NUOVA PUNTATA DE "IL FANFARONE"

Sembra ieri quando – nel lontano 31/03/2016 – l’assessore
​preferito dal Sindaco ​
si prodigava in una delle sue “fanfaronate”:

 
<<…vorrei fare una comunicazione riguardante la viabilità nella zona industriale, in particolare riguardante il deliberato di questo Consiglio sul cosiddetto peduncolo di via Galilei (….) consapevoli del pessimo stato di degrado della strada, in particolare dell‟ultimo tratto; Tuttavia una volta che verranno stabilite le competenze (delle strade di nuova realizzazione) stiamo valutando la possibilità di chiedere all‟Ente competente di riaprire, seppur in parte, la via Leonardo Da Vinci dalla strada antica di Cassano, riprendendo l‟attuale incrocio esclusivamente in entrata e solo a favore del traffico veicolare che arriva da Vignate.
Tale soluzione è già stata prospettata in Regione Lombardia da questa Amministrazione nel lontano dicembre 2014. E‟l‟unica in effetti possibile tenuto conto che a pochi metri insiste una rotatoria che permette, resiste una rotatoria.
Quindi altre strade, altre possibilità di accesso alla via Leonardo Da Vinci non sono possibili>>
 
AD OGGI NULLA E' STATO FATTO.
​E ​SU
L TRATTO DI STRADA CHIUSO, CADUTO NELL’OBLIO,
​SIAMO SEMPRE NOI A PUNTARE I RIFLETTORI ​DELL'OPINIONE PUBBLICA.

MENTRE
SORGONO ATTIVITA’ COMMERCIALI.

 
VERGOGNA VERGOGNA
 
 
 
 
PROMESSE MANCATE
 
 
ANDREA MAGGIO


lunedì 7 novembre 2016

UNA BUGIA AL GIORNO...

 
​Una Bugia al Giorno lo dovrebbe togliere di torno.
 
​I​
nvece, eccolo di nuovo:
 
INFATICABILE MENZOGNERO.
 
E' sempre lui: l'assessore preferito dal Sindaco.
 
Questa volta chiama in redazione di un'importante testata giornalistica locale​ e riferisce: "SONO TERMINATI I LAVORI I LAVORI DI RIMOZIONE DELLE COPERTURE IN ETHERNIT AL BOCCIODROMO".
 
Ma come il Sindaco, che ha sognato le tegole sul tetto della scuola elementare, anche il suo pupillo ha visto terminati i lavori sulla copertura NON ANCORA INIZIATI.
 
Come si può dire che siano "terminati" dei lavori non ancora "iniziati"?
 
Incapacità e inadeguatezza offerte da parte di un manipolo di MENZOGNERI SERIALI COMPULSIVI.
 
Cordiali Saluti
 
Andrea Maggio
 

CHIEDIAMO IL RISPETTO DEGLI IMPEGNI




                                                                                                                             Alla Cortese attenzione dei

Membri Commissione elettorale

 

                                                                                                                         c.c. tutti i Consiglieri Comunali

                                                                                                               al ViceSindaco

                                                                                                         alla Giunta

                                                                                                                                 ai Capigruppo consiliari

 

 
Gentili Amministratori Comunali membri della Commissione Elettorale,


contrariamente a quando deciso in Consiglio Comunale con la mozione (presentata dal nostro gruppo consiliare) approvata ad unanimità, purtroppo nella scorsa tornata referendaria, il Comune di Cassina ha deciso di procedere alla scelta degli scrutatori, senza lasciare "...precedenza ai disoccupati o persone in difficoltà economica".

Ricordo bene, che il regolare sorteggio è stato effettuato in Comune e la "Dea bendata" ha estratto nomi eccellenti.

Dicono che sia bendata, ma ha amici eccellenti.

Ad ogni modo, non è il fatto di aver trovato la figlia del Sindaco e sorella del ViceSindaco fra i nomi dei fortunati selezionati - fra le diverse centinaia di cittadini pretendenti - ad avermi impressionato o deluso.



Sono Cittadini come tanti altri, con gli stessi diritti, quindi non è sulla fortuna dei singoli che vorrei speculare, lascio ad ognuno di voi fantasticare su considerazioni di merito.


La verità è che sono deluso perché ancora una volta è stato tradito un voto consiliare, disillusa la Mozione a cui tutti i Consiglieri hanno aderito con voto favorevole.


Del sorteggio - come dire - democratico non ho nulla da dire, ognuno pensi e dica ciò che vuole, io evito sterili polemiche ma bado al tentennare del collaudato sistema democratico cassinese.

il Consiglio Comunale aveva votato ad unanimità una Mozione che mi vedeva primo firmatario, con la quale il Comune Avrebbe DATO PRECEDENZA AI DISOCCUPATI E PERSONE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICA.


Prima di questa giunta comunale non era mai successo che mozioni approvate in Consiglio Comunale venissero tradite e non rispettato il voto democratico unanime.


A dire il vero, è anche successo che - acquisito l'indirizzo politico in Consiglio Comunale - elementi della Giunta andassero negli organismi "a dire e votare diversamente".


Peraltro facendo scena muta al momento della dichiarazione di voto e senza motivare la difformità, ai Consiglieri in quel momento rappresentati.

Questi sono i classici tradimenti del mandato politico - acquisito con voto consiliare - che determinato sempre più l'allontanamento dei Cittadini dalla politica. E dal voto.

Sentiamo dire, nel populismo generalizzato, la frase che tanto ferisce chi crede nella democrazia "non vado a votare, perché tanto poi fanno e decidono quello che vogliono".


Non condivido l'atteggiamento disfattista e rassegnato di chi perde la speranza, ma ci si rende conto che non è solo il voto dei Cittadini a correre il rischio di non essere ascoltato ma addirittura il voto consiliare ad essere tradito.


La mancanza di trasparenza ha investito un po' tutto il Consiglio Comunale, anche quella parte di Maggioranza - che per ragioni di bassa, comprensibile ma non condivisibile opportunità politica - continua a non rilevare preoccupazioni rispetto ad informazioni non trasferite in Aula.


Con la presente chiedo il rispetto della Mozione in occasione della prossima tornata referendaria e in particolare nella prossima seduta di Commissione, che si terrà martedì prossimo.


Cordiali Saluti

Andrea Maggio

(Capogruppo “Uniti per Cassina”)

 

 

venerdì 4 novembre 2016

APPUNTAMENTO IMPERDIBILE: RAGIONI DEL NO" in Sala Consiliare

Gentile Cittadino,

#referendumcostituzionale: il 17 novembre Contenuti e ragioni del No - SIETE INVITATI in Sala Consiliare a #cassinadepecchi

L​
e ragioni per votare N
​O
in questa tornata referendaria sono
​tante e ognuna di primaria importanza a seconda delle diverse sensibilità.

Sostengo
​ e promuovo
questa iniziativa delle "Famiglie per il NO" perché occorre
​​
spiegare nel merito le motivazioni di una
​ ​
contrarietà, senza
 
limitarsi ad un voto pro o contro
​​
il Premier RENZ
​I.

​Il vero obiettivo è p
romuovere un voto di dissenso
​CONSAPEVOLE ​-
dei cittadini verso il referendum confermativo del 4 dicembre
- nel merito delle importanti modifiche, che si vorrebbero portare ​alla carta Costituzionale.

Pur d'intercettare la logica della personalizzazione del confronto, su cui Renzi ha puntato moltissimo e tutti i Partiti hanno assecondato per motivi e opportunità diverse, l
a Politica Nazionale ha fallito,
disertando il ruolo di promotore di sana informazione promuovendo la corretta narrativa che rendesse Cittadini edotti delle modifiche costituzionali proposte, su cui tutti dovremo esprimerci il 4 dicembre.

Cosa rispondereste se vi chiedessero se siete d’accordo di vedervi limitata la possibilità di partecipare direttamente all’assunzione di decisioni che vi riguardano?

E se vi chiedessero se siete favorevoli all’ipotesi di vedervi tolta la possibilità di scegliere chi vi deve rappresentare negli istituti di democrazia partecipata?

Chi pochi anni fa riempiva le Piazze "in difesa della costituzione più bella del mondo" e "in rispetto del sangue dei nostri nonni, che hanno lottato per i diritti", oggi improvvisamente - grazie ad un Parlamento eletto con una legge dichiarata incostituzionale e un Premier non eletto dal voto popolare -  vuole stravolgere 48 articoli dei 139 articoli della "magna carta".

Siamo di fronte ad una semplice riforma, piccolo ritocco o ad una nuova e diversa Costituzione?

Non fu forse - l'attuale costituzione - il frutto di uno straordinario processo di condivisione nell’ambito di un’assemblea costituente, composta da tutte le forze dell’arco costituzionale del tempo?
Dei Padri costituenti ne ricordiamo la grandezza: De Gasperi, Einaudi, Nenni, Togliatti.

Politici che hanno fatto l'Italia moderna e si studiano ancora sui libri di scuola: il 4 dicembre gli Italiani si esprimeranno sulla "Riforma Boschi".

Mi chiedo quale persona, se adeguatamente informata e che non affronti il tema con la benda politica offerta dal partito di riferimento, voterebbe “sì” ad un referendum nel quale viene stabilito di rendergli più difficoltoso proprio l’accesso all’istituto di democrazia diretta del referendum stesso?"

Quale persona, se adeguatamente informata, contribuirebbe con il proprio voto (o con la propria astensione!) ad espungere dalla Costituzione uno dei suoi principi ispiratori cardine, qual è il principio di “sussidiarietà”?

Quale persona - se adeguatamente informata - accetterebbe il depotenziamento del SENATO (non più votato ed esautorato di importanti prerogative e competenze) e degli enti intermedi come la REGIONE (non quelli espressione del Potere Esecutivo!) limitando il Potere Legislativo (di REGIONE e PARLAMENTO) al solo fine di rafforzare il ruolo del Governo?

Per quale ragione una persona - magari contraria come me, alla riforma proposta e bocciata nel referendum del 2006 - dovrebbe rinunciare ad eleggere i propri rappresentanti in Senato?

Il 17 novembre parleremo di questo e molto altro.

SIETE INVITATI ore 21 in Sala Consiliare

Contenuti e ragioni del No

Un saluto

Andrea Maggio







CHI TROVA UNA TEGOLA, TROVA UN TESORO

E all'improvviso - come per incanto - per il Sindaco compaiono tegole sul tetto della scuola elementare.
 
 
 
Ma il Sindaco deve averle sognate, perché sul tetto della scuola non esiste neanche una tegola.
 
 
Sembra un gioco avviato dagli studenti delle scuole elementari "CHI TROVA UNA TEGOLA, TROVA UN TESORO" nato a seguito della dichiarazione sul IL GIORNO del Sindaco, in cui raccontava del ripristino delle tegole alla scuola elementare.
 
Non ho informazioni circa il ritrovamento di alcuna Tegola sul tetto della scuola elementare, troppo difficile se non impossibile, visto che il tetto non è fatto con tegole.
 
Le tegole sono utilizzate per i tetti che hanno pendenze!
 
Sorge il dubbio che la presenza di Tegole è più semplicemente un brutto sogno da parte del Sindaco, a causa dei pensieri angoscianti che lo assillano.
 
Come noto, il noto pensiero del rimpasto di giunta e relativo valzer di deleghe imposto dal P.D. (poltronite devastante) - che presto sarà ufficializzato ma che mistero e segreti che hanno voluto mantenere non hanno impedito a questo BLOG di prevedere da molti mesi (per questo mi amano dalle parti della Giunta!!!) - ha fatto si che il primo Cittadino vedesse tegole ovunque.
Oltre quelle cadute su questa Amministrazione in questi 2 anni e mezzo, che non sono poche.
 
Ad ogni modo, non credo sia il altrettanto divertente avviare l'altro - ben più rischioso - gioco "CHI PRENDE UN PALO IN TESTA VINCE UN LOCULO".
 


 
 
Non esiste controllo del territorio e i pali della luce pendenti come LA TORRE DI PISA danno il benvenuto al maxi super costoso dirigente che il Comune ha ingaggiato per 184.965,99 euro e che arriva proprio dalla Provincia pisana.
 
Tranquilli, sono bravi a spendere i vostri soldi.
 
Avremo modo di parlare anche di questo, per il momento fate attenzione al palo pendente, perché se cade in testa a qualche "testa di legno" in Comune (speriamo di NO!) forse si piegherebbe il palo, tanto è dura la testa, ma a Voi Cittadini farebbe molto male.
 
ps - Dimenticavo, fatemi sapere se trovate una Tegola in più che vorrei regalarla al Sindaco almeno se la mette sul comodino e la usa per nel prossimo incubo.
 
Un Saluto
 
Andrea Maggio 
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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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