venerdì 14 novembre 2008

39 esima

Gentile Cittadino,

con questa breve lettera intendo spiegare, il perché del mio impegno a favore della petizione popolare, con cui i Cittadini firmatari chiederanno all’Amministrazione Comunale di riconsiderare la decisione, di ubicare mini appartamenti di Edilizia Residenziale Pubblica, all’interno della struttura oggi sede della biblioteca Comunale (via Michelangelo).

Il territorio di Cassina dè Pecchi offre ambiti più indicati ove poter inserire questi appartamenti di residenza pubblica, senza che venga svilito il finanziamento (1 Milione di Euro) che Regione Lombardia ha stanziato per migliorare le condizioni insediative del nostro Comune

La scelta di riqualificare questa struttura, dando luogo ai nuovi micro-appartamenti di Edilizia Pubblica, si mostra innanzitutto priva di una logica urbanistica coerente con il tessuto urbano esistente.

Non serve essere un genio in Pianificazione Ambientale, per capire che l’ubicazione di alloggi “popolari” a ridosso di un Asilo Nido, di una scuola Media, una piscina e una Ludoteca, non certamente una decisione lungimirante.

Basterebbe la conoscenza del territorio, che è il vero punto di partenza per un corretto utilizzo dello stesso.

Ancor prima di sapere a chi saranno assegnati questi alloggi (argomento che interessa, chissà perché, ad altri in Consiglio Comunale) mi chiedo come ci possa illudere, che questi alloggi pubblici (tra 10/15 anni) non diventino fatiscenti come la tradizione di questo Comune insegna.

Andate a vedere come sono ridotti gli stabili di proprietà Comunale, ma fate attenzione a non starnutire sulle loro pareti.

Ci vuole poco, per vederseli sbriciolare sotto gli occhi.

Tutto questo, mentre la Casa Albergo (Centro Diurno Borsellino di via Mazzini) ai tempi realizzato per andare incontro ad esigenze abitative delle fasce deboli, oggi è invece occupato da varie attività, tra le quali, di Polizia Locale.

Un giorno -chissà- mi spiegheranno, che c’entra la Polizia Locale con “esigenze abitative delle fasce deboli”.

Come fantasia, questa Amministrazione, non è proprio “seconda a nessuno”.

Distinti Saluti.

INTERROGAZIONE PARCHEGGI A PAGAMENTO

Chiedo al Sindaco e/o al competente Assessore:


- chiarimenti circa le intenzioni di questa Maggioranza, rispetto all’infausta previsione di parcheggi a pagamento nella Piazza antistante la Stazione della Metropolitana e in Via Matteotti;

Durante il Consiglio Comunale di Martedì 28 Settembre, nel corso dell’ultimo punto all’O.d.g., ho avuto modo di esprimere la mia contrarietà ad ogni eventualità in merito, cosa che invece (e PURTROPPO) non è emersa nei propositi della Maggioranza;

A distanza di circa due mesi da quella seduta Consiliare e passati addirittura più di 150 giorni dal nostro insediamento, ancora oggi le intenzioni di questa Maggioranza appaiono ancora come un folto mistero.

Sia a buona parte di questo Consiglio Comunale. Sia per la Cittadinanza tutta.

Nell’intento di lanciare un messaggio chiaro ed inequivocabile ai Concittadini, chiedo:

SE non sia il caso di ripristinare un’adeguata segnaletica orizzontale di colore bianco, a delimitazione degli stalli di sosta in dette aree (come previsto dall’art 40 del D.Lgs. 30.04.1992 N° 285 e dall’art. 149 del relativo Regolamento).

Mi chiedevo infine, SE l’impresa esecutrice delle “strisce blu” è stata pagata?

O se invece la nostra Amministrazione ha per sua grande fortuna trovato un’impresa che lavora gratis…cosa graditissima dai contribuenti, ma assai improbabile…

Quindi, ahimè, la soddisfazione che provo nel veder ancora gratuiti i parcheggi in questione, non elimina il timore d’esser di fronte ad un nuovo spreco di denaro pubblico…

Ai sensi del Regolamento Comunale, si richiede

VITTORIA: NO AI PARCHEGGI A PAGAMENTO

Un plauso ai Cassinesi, che sottoscrivendo a migliaia la PETIZIONE contro l’istituzione di “parcheggi a pagamento anche per i residenti”, hanno espresso un NO inequivocabile di fronte all’ennesima furberia.

Il primo risultato è stato veder “restituiti” a regime gratuito 42 stalli di sosta, ubicati in un Piazzale della Metro fino ad oggi desertico, perché a pagamento per tutti.

Prego la notte perché rimanga vuoto e vedrete, che a quel punto, anche questa vergogna si cancellerà.




L'arrivo della stagione soleggiata ha forse illuso Sindaco e Assessori del nostro Comune, di poter derubricare la risoluzione della "questione via Don Gnocchi" ad argomento di secondaria priorità.La situazione in cui versa questa strada, oggetto di Interpellanze Consiliari del Consiliere Maggio Andrea, rischia di non far dormire sogni tranquilli agli "autori di questa vergogna". E' bene ricordare, infatti, che tutti coloro che parteciparono alla costruzione del residenziale lungo questo stagno di acqua putrida, pagarono al Comune fior-fior di oneri di urbanizzazione, affinché il Comune provvedesse alla realizzazione di una STRADA (così come definita all'art. 2 del D.lvo 30 aprile 1992 n. 285).Ogni rilascio di permesso a costruire è infatti subordinato all'esistenza di opere di urbanizzazione primaria (tra le quali strade residenziali) oppure alla previsione da parte dei Comuni dell'attuazione delle stesse nel successivo triennio.Infine, il Comune avrebbe potuto chiedere l'impegno da parte dei privati ad attuazione delle opere di urbanizzazione contemporaneamente alle costruzioni (scomputo oneri), ma avrebbe dovuto rinunciare agli oneri invece versati da parte dei costruttori.Ma siccome della strada nemmeno l'ombra e dove siano evaporati i soldoni pagati dai costruttori è un mistero, il disagio dei Cittadini residenti in questa Via non stenta a placarsi.La condizione pietosa di Via Don Gnocchi è una di quelle vergogne da accatastare insieme alle altre collezionate da questa coalizione.Da non dimenticare.

LETTERA PER SINDACO

Ill.mo Sig. Sindaco,

con la presente sono a segnalarLe la costante situazione di pericolosità lungo il controviale della ex S.S.11 est “Padana Superiore”, in località Villa Magri, in particolare in prossimità all’esistente Centro Direzionale nonché del limitrofo Asilo Nido “Joy”.


Contestualmente alla presente segnalazione, chiedo che l’Amministrazione intervenga con la collocazione di “limitatori di velocità” di tipo permanente, anche rialzamenti della carreggiata o semplici dossi, visto che la strada non è formalmente direttrice di collegamento (e perciò consentito anche dal Codice della Strada).


Occorre ridurre la velocità di tutti quei veicoli, che transitando a velocità sostenuta lungo il tratto di strada in questione, lo hanno (discutibilmente) individuato come percorso alternativo, rispetto al più trafficato e difficoltoso della ex Statale.


Ripeto, il tratto di strada non è formalmente direttrice di collegamento e l’esistenza di un Asilo lo caratterizza, con presenza costante di bambini, perlopiù inferiori a 3 anni.


Sono personalmente venuto a conoscenza, che recentemente si sono verificati eventi spiacevoli dovuti alla velocità dei veicoli.


E bene evitare che in futuro si ripetano, anche di entità maggiore.


In proposito, le ricordo che ai sensi del art.5 del D.Lgs 30 aprile 1992, nella propria qualità di proprietario della strada, è il Comune a poter emettere un provvedimento a regolamentazione della circolazione lungo le strade di propria competenza.


Sicuro di un suo riscontro per iscritto, le auguro buone ferie.

Distinti Saluti

LETTERA ALL'ASSESSORE del 28.04.08

Egr. Assessore,

questa lettera (aperta), per dirLe, che ho accolto con favore la sua disponibilità a rivisitare il Regolamento di Polizia Urbana, portandolo a nuovo passaggio Consiliare a meno di dieci mesi dalla sua approvazione in Consiglio, ma l’argomento merita di esser trattato per intero.

Adeguare i Regolamenti Comunali è cosa giusta, tanto più i Regolamenti frutto di un “copia e incolla” di un testo adottato da qualche altro Comune d’Italia, che non può rispondere a pieno alle esigenze specifiche di un Territorio.

Tant’è che tornare in Consiglio, ammettendo la poca rispondenza di un Regolamento, è un gesto di indubbia intelligenza.

Detto questo, però, per non scadere nel populismo è bene non infittire troppo di mansioni, competenze e responsabilità i nostri operatori di Polizia Locale, senza aver prima chiaro se vi siano le risorse economiche adeguate ad assicurare maggiore e migliore sicurezza urbana.
Perché è facile di questi tempi “dire “chi deve fare cosa”, senza ahimè “dire come e con quali risorse” la politica intende affrontare i problemi, ad esempio, cominciando a dare mezzi strumenti e risorse adeguate rispetto ai Regolamenti che si prefigge di far rispettare.

Pertanto, prima ancora di considerare l’importante regolamentazione, che Lei correttamente propone di emendare, Le chiedo ad esempio, se l’impegno assunto da Regione Lombardia e Provincia di Milano, attraverso la fattiva collaborazione istituzionale concretizzatasi dal Protocollo d'Intesa siglato in data 27 novembre 2007, può o potrà giovare al finanziamento di progetti che riguardino il pattugliamento e la vigilanza delle aree urbane e/o delle strade, compresa la vigilanza degli esercizi pubblici e altro nel nostro territorio.

Come Lei saprà, questo Protocollo si inserisce tra le iniziative previste dalla Legge Regionale sulla Sicurezza (n. 4 del 2003) in cui si stabilisce che «la Regione, attraverso strumenti finanziari integrati, concorre con gli enti locali alla realizzazione di progetti finalizzati a garantire la sicurezza urbana, a promuovere e realizzare, mediante accordi di collaborazione istituzionale, politiche integrate per la sicurezza urbana e il sostegno alle vittime della criminalità»nel caso specifico, ha dato il via al programma «Prevenire e Proteggere» e nel caso specifico, il Protocollo ha dato luogo al programma <> al quale centinaia di Comuni hanno aderito.

Le chiedevo, in altre parole, se Cassina accederà alla quota-parte dei 850.000 Euro stanziati dalla Regione e ai 150000 Euro messi a disposizione dalla Provincia per il finanziamento di progetti validi, inerenti la sicurezza nei Comuni e nel caso di una risposta affermativa, vorrei sapere quali.
Certo di una sua risposta, che non farà mancare in Consiglio Comunale, porgo i miei distinti saluti

DOLCE DORMIRE....

Lo scorso Consiglio Comunale ho chiesto alla Giunta, quale soluzione si prospettava per la “questione Golfi”, mi è stato risposto che “ci stanno lavorando, ma è difficile”. Ho proseguito, chiedendo del Piano di Illuminazione e il deficit di programmazione nel nostro Comune già segnalata nel 2004, mi è stato risposto che “ci stanno lavorando, ma è difficile”. Ho chiesto informazioni sul passaggio da diritto di superficie a diritto di proprietà delle Cooperative, mi è stato risposto che “ci stanno lavorando, ma è difficile”. Chissà se si sono accorti, quant’è difficile per Cassina tenerli imbalsamati sulle loro poltrone.

LETTERA n° 32 del 01.02.08

Dedico questa mia 32° lettera, scritta e distribuita in paese, al recente Consiglio Comunale, convocato in prima seduta alle ore 21,00 del 28 Febbraio e, contestualmente (nell’eventualità di un mancato raggiungimento del numero legale) in seconda seduta per la sera seguente.

Nonostante il Consiglio Comunale non prevedesse all’Ordine del Giorno punti di particolare rilievo, la seduta si è protratta fin dopo le 3 di notte, perché sollecitata da una serie di interrogazioni e interpellanze, nelle quali incalzavo Sindaco e Assessori, affinché chiarissero la propria posizione rispetto a svariati temi di interesse pubblico (“Trasformazione in proprietà delle aree in diritto di superficie”, “Scadenza Concessioni del servizio distribuzione Gas”, “Aree a verde denominate Golfi” e “Piano di Illuminazione”). Ai miei quattro interventi, sono seguite due Mozioni, ossia testi sottoposti al voto dell’Assemblea e tesi ad indirizzare la politica della Giunta.

In qualità di primo firmatario di una delle due Mozioni (“per una laicità meno esasperata”), peraltro sostenuta da quasi tutta l’opposizione, intorno alle 23, ho cominciato a leggere il testo che tra i suoi obiettivi si poneva anche quello di “far pervenire al Santo Padre, il più sincero rammarico per gli episodi di intolleranza accaduti all’Università La Sapienza”.

La discussione è stata più lunga del previsto, anche a causa di qualche Assessore del nostro Comune avventuratosi in noiose e funamboliche acrobazie filosofiche, che i pochi sopravvissuti con gli occhi aperti (o quasi) hanno raffigurato come improbabili scalate sugli specchi, nell’improvvido tentativo di giustificare l’atteggiamento di 67 professori (circa l’1,4% del corpo docente della Sapienza) patetici e nostalgici sessantottini, contrari partecipazione del Papa all’inaugurazione dell’anno accademico presso l’Università La Sapienza di Roma.

La verità, è che c’è poco da filosofare e chi è disposto a tollerare le preclusioni al confronto avvenute all’Università, rende incoerenti le condanne giustamente enunciate in passato, nei confronti degli studenti fascisti, che nel 23/24 impedirono di parlare a due storici fiorentini del calibro di Salvemini e Calamandrei.
Ma con questa Giunta, gli imbarazzi non sono mai troppi e infatti, mentre i loro paladini politici nazionali si affrettavano ad esprimere “solidarietà forte e convinta a Benedetto XVI, perché nessuna voce deve tacere nel nostro Paese, a maggior ragione quella del Papa” (Prodi) e dichiarare che “ogni atteggiamento di intolleranza, compreso questo verso il Papa fa male alla democrazia e alla libertà” (Veltroni) nel nostro Comune, 3 dei 6 Assessori (Scotti-Squillaci-Patella), da veri Illuministi della Martesana, preferivano NON esprimere un voto favorevole alla mozione.

Non chiedetemi il perché, vi prego, ma non chiedetelo nemmeno a loro.

Meno male che Cassina vanta della presenza di questi 3 illuministi, in grado di indicare la retta via e invitare noi beceri oscurantisti e reazionari “a non strumentalizzare su una materia così delicata”.
Quindi, anche l’ottantaduenne Presidente della Repubblica Napolitano (“esprimo viva condanna per inammissibili manifestazioni di intolleranza e preannunci offensivi che hanno determinato un clima incompatibile con le ragioni di un libero e sereno confronto”) è sotto-sotto un conservatore e tradizionalista? O forse, l’unica differenza è che almeno lui ha smesso di aspettare la rivoluzione del Baffone? Ovviamente, anche senza il voto dei 3 illuministi democratici, il testo è stato approvato ugualmente, perché il buonsenso è cosa trasversale e non veste casacche politiche o ideologiche.

Giunti all’ultimo punto all’Od.g., mentre i gruppi Consiliari di Minoranza hanno lasciato l’aula, io ho preferito rimanere fino al termine della seduta, con il medesimo rispetto che l’aula ha mostrato per l’interpellanza, le interrogazioni e la mozione, da me lette fino all’una di notte.

D’altronde, l’esercizio del dissenso è tra le pochissime attività residue per noi Consiglieri Comunali di minoranza e uscire dall’Aula alle 3 di notte, facendo così mancare il numero legale all’unico punto rimasto da discutere, non avrebbe fatto altro che posticipare la discussione, alla seduta già convocata per la sera successiva. Sanno anche i muri, che se pur sostenuto da soli 10 dei 20 in Aula, il Sindaco è nelle condizioni di determinare una Maggioranza numerica (11 a 10) con il suo voto.

Quindi, un conto è una Minoranza consiliare che sceglie di dichiararsi indisponibile a garantire il numero legale in Consiglio, sempre e comunque, un altro conto (meno comprensibile da un punto di vista politico) è far mancare alle 3 di notte, un numero legale che mancava dalle 21…

LETTERA P.G.T. del 26/04/'8

ho deciso di dedicare questa lettera, alla curiosa decisione della Giunta Comunale di avviare il procedimento riguardante la formazione del Piano Governo del Territorio, guarda caso, a meno di un anno dalle elezioni Comunali.
Tutto sommato era prevedibile, che anche la più scadente delle tre consecutive esperienze di centrosinistra a Cassina, si preparasse l’ultimo anno di legislatura, con operazioni da campagna elettorale nel senso più nauseabondo del termine.
La Legge Regionale 12/05 impone ai Comuni dotarsi di un nuovo strumento urbanistico, il Piano Governo del Territorio (PGT), che entro il 2009 manderà in pensione il vigente Piano Regolatore.

Una delle grosse novità è che, prima che l’Amministrazione conferisca l’incarico ad un professionista esterno per la redazione degli atti relativi al PGT, è prevista la possibilità per chiunque abbia interesse (anche a tutela di interessi diffusi) di presentare suggerimenti e proposte (comma 2 dell’Art. 13 della citata Legge) a condivisione di scelte strategiche per il futuro del proprio Comune.

Direi, che se la Giunta Ginzaglio non avesse dormito tre anni e mezzo su questo argomento, sarebbe stato più semplice per Consiglieri Comunali e Cittadini cogliere le novità apportate dalla LR 12/05, cominciando sin da subito, a gettar le basi per un paese più vivo, sdoganato dalla logica di paese/dormitorio privo di anima, che una coalizione di centrosinistra con falci e martello a seguito (Progetto Cassina Sant’Agata) ha imposto per 15 anni.
Non solo hanno trasformato il paese in terreno di transito per tutti quei giovani in cerca di casa; Non solo hanno impedito ai Cittadini di veder i propri figli acquistare in Edilizia Convenzionata) come invece accade a Gorgonzola Melzo Gessate e tutti in quei Comuni il cui prezzo degli appartamenti è addirittura inferiore ai 3200 euro/mq di Cassina
Non solo, appunto.
Hanno anche assistito inermi mentre disgustose dinamiche macchiassero- e continuassero a macchiare- il percorso delle aree P.e.e.p. (Cooperative) nel nostro Comune.

E adesso, colpo di bacchetta magica, fingendo il risveglio ad un anno dal voto, avviano il procedimento del Piano Governo del Territorio.
Ma “Attenzione al grande Bluff” nascosto dietro l’angolo.

Non sarà questa l’ Amministrazione che porterà a compimento il procedimento del PGT poiché oltre al tempo necessario all’approvazione, manca l’indispensabile un’IDEA di PAESE che sia condivisa almeno tra chi siede assonnato in Giunta da 4 anni.
Ma cercheranno, ugualmente, di apparire credibili chiedendovi di presentare proposte e suggerimenti che anticipavo inizialmente (comprese le variazioni di destinazione d’uso da agricolo a residenziale), vi chiederanno d’esser partecipi a questo importante momento <<…che sia in grado di accogliere bisogni e malumori facendoli divenire soluzioni concrete a legittime aspirazioni…>>. Tradotto: Campagna elettorale.

Ma può esser credibile un “festival di sogni e promesse” avviato un anno prima delle elezioni Comunali ??
Distinti saluti…

LETTERA n° 39 del 09.09.08

Gentile Cittadino,

con questa breve lettera intendo spiegare, il perché del mio impegno a favore della petizione popolare, con cui i Cittadini firmatari chiederanno all’Amministrazione Comunale di riconsiderare la decisione, di ubicare mini appartamenti di Edilizia Residenziale Pubblica, all’interno della struttura oggi sede della biblioteca Comunale (via Michelangelo).

Il territorio di Cassina dè Pecchi offre ambiti più indicati ove poter inserire questi appartamenti di residenza pubblica, senza che venga svilito il finanziamento (1 Milione di Euro) che Regione Lombardia ha stanziato per migliorare le condizioni insediative del nostro Comune

La scelta di riqualificare questa struttura, dando luogo ai nuovi micro-appartamenti di Edilizia Pubblica, si mostra innanzitutto priva di una logica urbanistica coerente con il tessuto urbano esistente.

Non serve essere un genio in Pianificazione Ambientale, per capire che l’ubicazione di alloggi “popolari” a ridosso di un Asilo Nido, di una scuola Media, una piscina e una Ludoteca, non certamente una decisione lungimirante.

Basterebbe la conoscenza del territorio, che è il vero punto di partenza per un corretto utilizzo dello stesso.

Ancor prima di sapere a chi saranno assegnati questi alloggi (argomento che interessa, chissà perché, ad altri in Consiglio Comunale) mi chiedo come ci possa illudere, che questi alloggi pubblici (tra 10/15 anni) non diventino fatiscenti come la tradizione di questo Comune insegna.

Andate a vedere come sono ridotti gli stabili di proprietà Comunale, ma fate attenzione a non starnutire sulle loro pareti.

Ci vuole poco, per vederseli sbriciolare sotto gli occhi.

Tutto questo, mentre la Casa Albergo (Centro Diurno Borsellino di via Mazzini) ai tempi realizzato per andare incontro ad esigenze abitative delle fasce deboli, oggi è invece occupato da varie attività, tra le quali, di Polizia Locale.

Un giorno -chissà- mi spiegheranno, che c’entra la Polizia Locale con “esigenze abitative delle fasce deboli”.

Come fantasia, questa Amministrazione, non è proprio “seconda a nessuno”.

Distinti Saluti.

Il Consigliere Comunale

ACCOMPAGNAMENTO LETTERA n. 36 del 04.07.08

ACCOMPAGNAMENTO LETTERA n. 36

Gentile Cittadino,

accompagno questa mia lettera, con una breve risposta, che devo a chi Gentile Cittadino,

accompagno questa mia lettera, con una breve risposta, che devo a chi provocatoriamente mi chiede, quante possano essere in tutto le persone interessate a leggersi le lunghe lettere, che mensilmente mi premuro di distribuire in paese.

Se NON fosse fatta col mal celato obiettivo provocatorio, la domanda sarebbe tutto sommato valida, ma ancor prima di sapere se siano 10, 200, o 500 i Cittadini interessati alla lettura, mi piacerebbe sapere se, dalla 1° scritta nel giugno del 2004 alla presente 36° scritta 4 anni dopo, siano o no diminuite le persone, pronte ad accartocciare e buttare una lettera senza averla letta.
Basterebbe questo, in fondo attraverso queste righe parlo di Cassina non delle mie vacanze al mare o del nuovo paio di pantaloni che vorrei acquistare e quindi, anche solo per dissentire rispetto a quello che sostengo, bisognerebbe quantomeno leggere.
Poi, io che ho la buona abitudine di riportare in fondo ad ogni mio scritto, nome cognome e numero di telefono cellulare, so perfettamente che il dissenso dei Cittadini non sempre si manifesta entro i limiti dell’educazione.

Pazienza, anche quello è messo in conto.

Se non cambio testa, non cambio metodo e nemmeno numero di cellulare.

Ad ogni modo, ecco la risposta che sento di dare:

5500 fotocopie vengono distribuite trascurando completamente l’effettivo numero dei lettori, in quanto lo spirito che muove il desiderio di Comunicare ai Cittadini è rimasto intatto.

Dal giorno della mia elezione e per tutti questi 4 anni.

Senza soluzione di continuità.
mi chiede, quante possano essere in tutto le persone interessate a leggersi le lunghe lettere, che mensilmente mi premuro di distribuire in paese.

Se NON fosse fatta col mal celato obiettivo provocatorio, la domanda sarebbe tutto sommato valida, ma ancor prima di sapere se siano 10, 200, o 500 i Cittadini interessati alla lettura, mi piacerebbe sapere se, dalla 1° scritta nel giugno del 2004 alla presente 36° scritta 4 anni dopo, siano o no diminuite le persone, pronte ad accartocciare e buttare una lettera senza averla letta.
Basterebbe questo, in fondo attraverso queste righe parlo di Cassina non delle mie vacanze al mare o del nuovo paio di pantaloni che vorrei acquistare e quindi, anche solo per dissentire rispetto a quello che sostengo, bisognerebbe quantomeno leggere.
Poi, io che ho la buona abitudine di riportare in fondo ad ogni mio scritto, nome cognome e numero di telefono cellulare, so perfettamente che il dissenso dei Cittadini non sempre si manifesta entro i limiti dell’educazione.

Pazienza, anche quello è messo in conto.

Se non cambio testa, non cambio metodo e nemmeno numero di cellulare.

Ad ogni modo, ecco la risposta che sento di dare:

5500 fotocopie vengono distribuite trascurando completamente l’effettivo numero dei lettori, in quanto lo spirito che muove il desiderio di Comunicare ai Cittadini è rimasto intatto.

Dal giorno della mia elezione e per tutti questi 4 anni.

Senza soluzione di continuità.
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