lunedì 30 novembre 2015

FERMATEVI !!!!


Delusione totale.

Accolte parzialmente e solo lungo via Marconi, alcune delle richieste avanzate dal Comitato "Salviamo il Centro".
In particolare, la prevista ciclabile è stata traslata su carta sul lato nord, e i posteggi di cui era stata ventilata l’eliminazione nsaranno solamente spostati.
Ma apparte l'inserimento un paio di spazi per il carico e scarico merci, il progetto rimane invariato.

Con cancellazione di 23 degli attuali parcheggi in via Papa Giovanni XXIII, recuperati in un secondo tempo con l'approvcazione del PGT o in luoghi decentrati.

Mi rendo conto della difficoltà di chi ha costruito il successo elettorale di 17 mesi fa su 3 concetti ("partecipazione" "trasparenza" "condivisione") ma è arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità.

Un progetto giunto al suo livello definitivo ha raccolto una tale spontanea contrarietà che oggi induce a chiedersi, perchè non fermarsi?

Oggi servono i fatti e non serve ripetere ad alta volte le 3 parole "partecipazione" "trasparenza" "condivisione" come fossero la chiave magica di tutti i problemi.

Quest'Amministrazione è incapace di ascoltare realmente i bisogni e le esigenze dei Cittadini, illudendosi d'esser in possesso della verità assoluta.

Con il collega di minoranza capogruppo di MCCS Attanasio Maurizio stiamo studiando il modo più semplice per stanare i "malpancisti" di maggioranza, che continuano ad avere atteggiamenti ambigui con i commercianti.

Che dicano come la pensano.

Andrea Maggio

ps - ricevo e segnalo quest'articolo: http://ilovecassinadepecchi.it/pronto-il-contestato-progetto-per-la-nuova-viabilita-nel-centro-storico-di-cassina/

mercoledì 25 novembre 2015

UNIONI CIVILI E MATRIMONI GAY A CASSINA: PERCHE' SIAMO CONTRARI ALLA MOZIONE

Gentili Cittadini,

il Consiglio Comunale è stato chiamato ad esprimersi - nel corso dell'ultima seduta di lunedì scorso - a deliberare su un argomento che qualcuno vuol far passare come "assoluta priorità per il bene della nostra Città"

Registro per le unioni civili e matrimoni di persone dello stesso sesso a Cassina dè Pecchi.

Premesso che neanche uno dei miei pensieri vuol essere rivolto contro omosessuali e loro diritti, crediamo che il tema sia assolutamente ideologico e in Italia i sospirati diritti per le coppie omosessuali non solo non sono negati, come taluni seguitano ostinatamente a ripetere, ma sono già disponibili e “attivabili”. In poche parole, a portata di mano: nessuna ingiustizia dunque, nessun “vuoto legislativo” e nessuna crudele discriminazione.

La novità è che questa verità – già ampiamente sottolineata da autorevoli giuristi, ma a lungo oscurata da disinformazione volta a nascondere alle coppie conviventi i loro effettivi diritti – tempo fa è stata riconosciuta pure dall’insospettabile quotidiano la Repubblica.

La materia successoria e perfino la pensione di reversibilità non sono negati ai conviventi gay, quindi dov’è il fantomatico ”vuoto legislativo”?

Ha senso chiederselo pensando, in aggiunta a quanto scritto da Repubblica, che le coppie di fatto godono già oggi dei diritti – solo per rammentarne alcuni – di stipulare di accordi di convivenza per interessi meritevoli di tutela (ex art. 1322 cc), di successione nel contratto di locazione a seguito della morte del titolare a favore del convivente (Cfr. C.C. sent. n. 404/1988), di visita in carcere al partner (Cfr. D.P.R 30 n. 230 del 2000), di risarcibilità del convivente omosessuale per fatto illecito del terzo (Cfr. Cass., sez. unite Civ., sent. 26972/08, Cass. III sez. pen. n. 23725/08), di obbligo di informazione da parte dei medici per eventuali trapianti al convivente (Cfr. L. n. 91 1999; Cfr. L.n. 53 2000), di permessi retribuiti per decesso o per grave infermità del convivente (Cfr. L.n. 53 2000), di nomina di amministratore di sostegno (artt. 408 e 417 cc), di astensione dalla testimonianza in sede penale (art. 199, terzo comma, c.p.p.), di proporre domanda di grazia (art. 680 c.p).


Il Consiglio Comunale non propone di istituire a Cassina un registro per le unioni civili ma si fa parte diligente perché lo Stato legiferi in tal senso e la Legge Cirinnà veda la luce.

Il destino della mozione approvata a Cassina (sulle Unioni Civili e Matrimoni Gay) sarà - nel migliore dei casi - finire in qualche cassetto, ma credo che terminerà la sua esistenza dentro qualche cestino della carta straccia.


Per la Maggioranza, le Unioni Civili sono argomento di assoluta importanza per Cassina ma nessuno ha saputo dire quante siano le richieste di trascrizione dei matrimoni omosessuali contratti all’estero dai nostri cittadini o unioni civili di fatto esistenti.


Il Sindaco ha borbottato qualcosa come "2 coppie" forse, non ricorda.

Ad ogni modo, un Sindaco che calpesta diritti di 2158 Cittadini che hanno chiesto di trattare la petizione in Consiglio, come può ritenere assoluta importanza l'invito al Governo a legiferare sui matrimoni omosessuali"?


Bolle di sapone e farfalle in testa.


Perché una cosa è parlare di problemi concreti dei Cassinesi, altra parlare di aria fritta, che da un lato è sicuramente più semplice e dall'altro - troppi in maggioranza - sembrano esserci portati per indole e tradizione politica.


E non perché aria fritta sia l’argomento in questione ma per il senso, le ricadute, i risultati concreti che vorrebbe raggiungere l’approvazione della mozione stessa.

Non sarebbe meglio una bella mozione, magari votata all’unanimità, per sollecitare al Parlamento una vera legislazione sulla famiglia?

Non una legge che salvaguardi ad aiuti l’unica risorsa rimasta allo Stato, la famiglia vera, non una legge che tenga conto

- del quoziente familiare,

- non una legge che sappia premiare ed accompagnare chi mette al mondo dei figli oltre il minimo bonus bebè,

- che sostenga gli anziani nel loro nucleo familiare e via dicendo.

La famiglia è troppo importante per vedersi paragonata a coppie omosessuali, i figli sono patrimonio troppo prezioso per crescere senza una mamma ed un papà , una donna ed un uomo che hanno loro donato la vita e che insieme devono educarli, il termine gender lasciamolo solo nel dizionario.


Le coppie omosessuali vadano da un notaio, trovino soluzioni diverse che la Legge oggi già prevede e garantisce ma non si pretenda – questo mai – di potersi dichiarare ed essere famiglia: così infatti prevede il testo di legge Cirinnà.

Che presto o tardi la proposta di istituire il registro delle Unioni Civili arrivasse in aula, era un fatto scontato. La maggioranza di questo Consiglio, infatti, fa parte di uno schieramento politico che di questo argomento ha fatto una bandiera ideologica.

Uso il termine “ideologico” perché solo questo termine può giustificare la priorità data ad un argomento che non solo non riveste carattere di urgenza, ma che in Italia non è assolutamente condiviso, come ha dimostrato lo stallo incontrato dall’iter di approvazione della legge Cirinnà.

Ed il milione di persone scese in piazza San Giovanni a Roma il 20 giugno, nel cosiddetto “Family Day”.

Mi spiego meglio: le unioni civili, ovvero le forme di convivenza alternative al matrimonio, meritano senz’altro attenzione in quanto non solo esistono, ma costituiscono anche un fenomeno in forte crescita. Altrettanta attenzione meritano i diritti che derivano alle persone dal fatto di convivere. Diritti che lo Stato ha il dovere di riconoscere e disciplinare. In questo senso è condivisibile l’attenzione volta al riconoscimento di tali diritti quali, per esempio, il subentro nel contratto di locazione da parte del convivente; il diritto di visitare il convivente che si trovi in stato di degenza oppure in stato di detenzione; ecc.

Questo non c’entra nulla con la pretesa di porre un’analogìa tra il matrimonio e le altre forme di convivenza. Meno che meno la pretesa di equiparare al matrimonio l’unione tra due persone dello stesso sesso. Ed è proprio la confusione tra questi due aspetti, contenuta nel testo della mozione presentata dalla maggioranza, che sta alla base del rigetto per il quale il ns. gruppo dissente profondamente sul contenuto di questa mozione


Mi spiego meglio. Se il problema, sul quale tutti concordiamo, fosse solo quello di disciplinare i diritti che derivano alle persone da una convivenza al di fuori del matrimonio, faccio presente che sia alla Camera che al Senato è pendente da mesi il Testo Unico che li elenca tutti (cfr. disegno di legge Pagano-Sacconi).

Si tratta della raccolta di tutti i diritti che il nostro ordinamento riconosce già a chi vive un’unione di fatto.

Il suo scopo è quello di evidenziare che i diritti reclamati a gran voce, di fatto, esistono già nel nostro ordinamento.

Come anticipavo all'inizio dello scritto.

Il suo scopo è anche quello di smascherare il reale scopo del disegno di legge Cirinnà: quello di introdurre forme alternative di matrimonio che non siano quelle tra un uomo e una donna.

Che questo sia il reale scopo della legge non lo dico io, ma lo dice l’on. Ivan Scalfarotto, il firmatario del disegno di legge sull’omofobìa, che ha destato tale e tanta reazione nel Paese da finire “congelato” al Senato dopo un iter di quasi due anni e mezzo. Ebbene, in una intervista a Repubblica a proposito delle unioni civili, l’on. Scalfarotto ha dichiarato testualmente: “non si tratta di una cosa diversa dal matrimonio, ma è la stessa cosa sotto un altro nome”.

Ecco allora la verità. Sotto il pretesto delle unioni civili si vuole introdurre nel nostro ordinamento una forma alternativa di matrimonio. Alternativa a quello tra un uomo e una donna, cioè l’unica vera, reale, autentica forma di matrimonio che deve esistere nel ns. ordinamento, così come sancito e tutelato dalla nostra Costituzione. E questo tentativo lo si porta avanti maliziosamente, insinuando l’idea che sia qualcosa di diverso, ma reclamando poi gli stessi diritti che derivano ai coniugi all’interno del matrimonio.

Mi riferisco nello specifico al preteso diritto di adozione, contenuto nell’art. 5 del disegno di legge Cirinnà, per non parlare dell’apertura alla cosiddetta pratica dell’ ”utero in affitto”.. Entrambe sono derive che si cerca di occultare, perché suscitano la naturale repulsione da parte della stragrande maggioranza di persone. Per questo si evita di chiamare le cose col loro nome e si inventano termini nuovi, come quello di “maternità surrogata”, foglia di fico con cui si copra questa nuova forma di ignobile sfruttamento delle donne

LA NOSTRA CONTRARIETA' E' ASSOLUTA E DOPO IL LUNGO DIBATTITO - DURANTE IL QUALE SONO EMERSE LE DIFFERENZE CULTURALI FRA I CONSIGLIERI DEI DIVERSI GRUPPI CONSILIARI - NON ABBIAMO NEMMENO VOLUTO LEGITTIMARE IL VOTO IN AULA ATTRAVERSO LA PRESENZA.

TUTTA LA MINORANZA CONSILIARE PUR DICHIARANDOSI CONTRARIA ALLA MOZIONE, HA PREFERITO CHE "LE CONSEGUENTI INIZIATIVE SUCCESSIVE ALL'APPROVAZIONE DELLA MOZIONE" NON FOSSERO DEL CONSIGLIO COMUNALE MA BENSì DELLA MAGGIORANZA (UNICA PRESENZA DURANTE IL VOTO).

IL TESTO è STATO APPROVATO DALLA MAGGIORANZA DEI PRESENTI, CHE ERANO SOLO I PROPONENTI.


CORDIALI SALUTI


Uniti per Cassina








giovedì 19 novembre 2015

Progetto "Viabilistico" del Centro: "Perdono tempo, Prendono in giro".

Gentile Cittadino,

ricevo via email la lettera protocollata in Comune da parte del Comitato "Salviamo il Centro", promotore della Petizione (2158 firme)​ ​
in contrasto alla nota decisione (non solo viabilistica) dell'Amministrazione.

Il tono che emerge nello scritto è di delusione, amarezza, sconcerto.

Così come previsto dallo Statuto Comunale (art. 58 comma 2) la competente Commissione è stata chiamata ad esprimersi sulla ricevibilità ed ammissibilità della Petizione "...e in caso positivo propone al Sindaco di presentarla al Consiglio Comunale per le opportune deliberazioni".

Questa decisione è arrivata il 03.11.2015.

Ma a questo punto accade l'inaspettato, qualcosa che non era prevebile.

La giovane Presidente del Consiglio - forse inesperta o forse complice del sistema oscurantista che calpesta i diritti dei Cittadini - ha trasmesso nuovamente la Petizione (2158 firme) in Commissione Garanzie Statutarie.

Un ritorno in Commissione che ufficialmente è avvenuto per "ulteriori verifiche", ma che ha fatto esultare Sindaco e Amministrazione che rispetto al tema vivono giorni di passione a causa di contrasti interni.

La sorprendente decisione del Presidente, che da subito ho criticato, ha comportato ritardi sul dibattito politico e - ad oggi - l'impossibilità di trattare in Consiglio Comunale il punto importante.

Non è la prima volta, credetemi.

Tutto quello che fanno come Amministrazione, oltre a non rispettare i Regolamenti e le procedure, tende ad umiliare la Minoranza Consiliare e annichilire la critica dell'opinione pubblica.

E lo fanno, bombardando con le solite parole "trasparenza, partecipazione, condivisione" ma ogni azione concreta guarda in senso opposto.

E' la prima volta da quando siedo in Consiglio, che mi imbatto in questa costante violazione del buon senso e del rispetto del ruolo di Consigliere.

Per noi, leggere questa lettera è l'ulteriore conferma della poca trasparenza di quest'Amministrazione, illusa che perdere tempo sulla questione possa servire ad appianare il dissenso dei 2158 firmatari.

I Cassinesi hanno espresso la contrarietà ad un Progetto Definitivo, che la Giunta ha gestito in modo talmente "trasparente" da non affrontarla nel corso degli incontri relativi al PGT partecipato.

Non è accontentando le sensibilità del singolo Cittadino che un malessere così diffuso può essere sanato.

Il Piano dev'essere ritirato perché contrario all'interesse e volontà dei Cittadini.

Andrea Maggio

mercoledì 18 novembre 2015

BLIZ IN CONSIGLIO: IL "PDS" INDEBITA FINO AL 2040 I VOSTRI FIGLI


E' con grande disgusto che Vi riferisco della vergognosa operazione del PARTITO DELLA SPESA (PDS)

UN BLIZ DAVVERO SQUALLIDO DEL SINDACO E LA SUA GIUNTA DI SPENDACCIONI.

Nel Consiglio Comunale convocato d'urgenza HANNO VOTATO PER ESTENDERE AL 2040 MUTUI IN SCADENZA NEL 2025 E NEL 2028 (accesi nel 2000 e nel 2008!!!)

NONOSTANTE UN BILANCIO DI 14 MILIONI (AUMENTATO DI 2 MILIONI DI EURO/tasse, imposte)L'AMMINISTRAZIONE SCEGLIE DI ESTENDERE 3 MUTUI in essere INDEBITANDO I NOSTRI FIGLI.

MA DAVVERO I CITTADINI DI CASSINA VOLEVANO UN'AMMINISTRAZIONE CHE PROVA A SUPERARE LA CRISI DI CONSENSO NELLA QUALE E' PRECIPITATA, CERCANDO LIQUIDITA' OLTRE I 14 MILIONI DI BILANCIO????
I VOSTRI SOLDI NON GLI BASTANO MAI...!!

La scorsa Amministrazione - che senza averne acceso neanche un mutuo in 4 anni e mezzo di legislatura e senza alzare le tasse - riuscì ad estinguere anticipatamente 5 mutui (dai 42 mutui del 2009 ai 37 del 2014) RIDUCENDO INDEBITAMENTO DA 6.943.493,82 euro a 4.568.708,03 euro.

ECCO CHE TORNA IL PDS "PARTITO DELLA SPESA", CHE HA GOVERNATO CASSINA 18 DEGLI ULTIMI 22 ANNI INDEBITANDO LE FUTURE GENERAZIONI.

ANDREA MAGGIO


venerdì 13 novembre 2015

NON CI SONO MOTIVAZIONI PER CONVOCAZIONE D'URGENZA


Gentile Presidente,

Siamo molto sorpresi dall'apprendere della convocazione d'urgenza del Consiglio Comunale (ai sensi dell'articolo 16 del relativo Regolamento).

Aldilà del clima pesante e di poca trasparenza delle scelte politiche di questa giunta, spesso totalmente scollegate rispetto alle reali esigenze di un paese, chiediamo al Presidente del Consiglio Comunale di ripensare all'imminente convocazione d'urgenza, di una seduta di C.C. per lunedì 16.

Il regolamento Comunale limita convocazione d'urgenza (indi per cui tempistiche ristrette) se "giustificata dall'esigenza dell'esame immediato di determinati argomenti, per i quali il rispetto dei termini normali di convocazione possa comportare pregiudizio per il Comune o per i Cittadini".

Non sussistono le motivazioni di una Convocazione d'urgenza, a meno che dietro la rimodulazione dei mutui non si nasconda l'urgente e disperato recupero di risorse per evitare "pregiudizio al Comune", in altre parole dissesti economici all'orizzonte.

Se dall'operazione si dovesse reperire la copertura finanziaria del Progetto di riqualificazione del Centro - ad esempio - NON potrebbe considerarsi "giustificata esigenza per non comportare pregiudizio al Comune".

Il pregiudizio del Comune (esempio un "potenziale dissesto economico") non è la stessa cosa di pregiudizio dell'eventuale azione politica del Comune.

Inoltre, al momento (ore 12.05 di venerdì 13/11) i gruppi consiliari non dispongono nemmeno i documenti che saranno discussi.

Cordiali Saluti

Andrea Maggio
(Uniti per Cassina)
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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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