venerdì 26 gennaio 2018

CIAO DANIELA, BUONA PENSIONE

Allora, ho l'imbarazzo della scelta su quale argomento affrontare.

Potrei addirittura fare un post che sorvoli i diversi temi di attualità locale, ma per poterle affrontare tutte compiutamente non credo di poter "contenere" il testo in una lunghezza accettabile.


Sono anni che sostengo che questa Giunta è davvero "...un problema serio, perché all’impreparazione generale aggiunge una massiccia dose di arroganza", ho scritto in diverse occasioni che "...la “genialità del male” di qualcuno di loro, è prestata al costante studio delle nuove tecniche di raggiro e elusione".

Qualche mese fa assistevo divertito allo scontro fra l'assessore Chiarella e Medei, ricordo di aver riso circa due ore, quando sul giornale l’allora assessore Medei paragonò il collega di giunta Chiarella, un assicuratore che propone contratti di un tipo, ma devi sempre tenere gli occhi aperti sulla postilla che sovverte tutto e cambia le carte in tavola. 

L’ass. Medei finì l'intervista con una frase davvero forte, fortissima proprio perchè rivolta al cocco del Sindaco: “Chiarella ha tradito la fiducia dei colleghi”.

Improvvisamente svanì il sorriso sul mio volto, perché – scrivevo in quei giorni - "...manca la fiducia in una giunta composta da persone che stentano a salutarsi, ma guai a perdere la poltrona, nessuno dei due è disposto a dare le dimissioni"

Oggi Medei non è più assessore, mentre il vendicativo Chiarella si.

Ho diverse considerazioni da fare su questa squallida vicenda della revoca delle dimissioni, ma oggi ho un'altra priorità: salutare Daniela Grassi, capo area Ragioneria e Finanze del Comune di Cassina dè Pecchi, ormai prossima alla pensione.

Daniela ha rivestito un ruolo delicato all'interno del nostro Comune, con competenza e dedizione.

Una risorsa interna, che quando è stata chiamata al ruolo di responsabilità, non si è tirata indietro.

La dimostrazione che valorizzando i dipendenti comunali, si ottengono notevoli risultati.

Fino a questo momento, l'attuale giunta è riuscita a "piazzare" esterni in tutti i ruoli apicali del Comune. Uno arrivato dalla provincia di Pisa, altri dal Comune di Vimodrone.

Ognuno di loro ha assunto il ruolo di comando di un'area, a scapito della valorizzazione e crescita del personale interno.

Con deliberazione di Giunta Comunale n. 36 del 15/03/2017  è stata approvata la rideterminazione della Dotazione Organica e la Programmazione del fabbisogno di personale relativamente al triennio 2017-2019, prevedendo assunzioni;

Con la recente modifica dell’art. 30, del D.Lgs. n. 165/2001 (modifica introdotta dalla Legge n.114/2014, di conversione del D.L. n.90/2014, recante “Misure urgenti per la semplificazione e la Trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli Uffici giudiziari” c.d. “Decreto P.A.”), le Amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti.

La famosa mobilità esterna.

In altre parole, dipendenti appartenenti a una qualifica corrispondente e in servizio presso altre Amministrazioni (che facciano domanda di trasferimento) previo assenso dell'Amministrazione di appartenenza, possono andare a ricoprire il ruolo presso l’Amministrazione che il bando di mobilità ha aperto.

Le Amministrazioni, fissando preventivamente i requisiti e le competenze professionali richieste, pubblicano il bando  sul proprio sito istituzionale, per un periodo pari almeno a trenta giorni.

Almeno, meglio di più, ma meno assolutamente no.

Perché la pubblicazione degli atti equivale trasparenza, informazione, rappresenta rispetto delle Leggi.

Ripeto, mai come in questi 3 anni si sente forte l’allarme per la scarsa cultura Amministrativa, il mancato rispetto di leggi e regolamenti è diventato un percorso pericoloso e – vista la sanzione della Città Metropolitana (questo tratta il recente articolo apparso sulla stampa) per istallazione abusiva ed esecuzione di lavori senza autorizzazione – anche oneroso.

Non ricordo altri Comuni sanzionati da altri enti. Davvero pessimi.

Nessuno ha spiegato come e quando intendono pagare la sanzione.


Con determinazione 31/03/2017 n. 209 fu approvato il bando di selezione per la copertura a tempo indeterminato e pieno mediante mobilità esterna volontaria di: n. 1 posto di agente di Istruttore Direttivo Contabile cat. D – posizione D1”, ma sia la procedura mobilità obbligatoria (sensi degli artt. 34 e 34bis del D.Lgs. 165/2001) che le procedure di mobilità volontaria (art. 30 dello stesso D.lgs. 165/200) hanno dato esito negativo;

Curioso come nessuno voglia venire a fare il capoarea finanze in questo Comune.

Allora, con determinazione n. 481 del 10/07/2017 è stato approvato un nuovo bando – un bel concorso – da pubblicare in Gazzetta.

Ecco che pochi giorni dopo, esattamente 3 (tre), curiosamente  la scadenza della presentazione delle domande prevista per il 31/08/2017 viene posticipata – in quanto non rispetterebbe 30 giorni della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale;

Secondo voi, riescono a fare qualcosa che non trascini vizi, refusi o sbagli e dimenticanze?

Queste cose accadono, perché si continua a lavorare con tempi stretti, in modo confusionario, si perde tempo con le cose poco importanti, tralasciando le questioni che contano davvero e per tutti i Cittadini.
E poi si deve rincorrere.

Come il “piano neve” (predisposto per situazioni di emergenza, in previsione di nevicate o gelate) che ho letto esser stato approvato in ritardo.

Se avesse nevicato a novembre – come in passato – saremmo stati in un mare di….neve.

Come quando si prorogano i contratti in essere (ad esempio impresa di manutenzione verde pubblico) invece di fare una gara di appalto “…perché non ci sono i tempi tecnici per espletare le operazioni di gara, senza interrompere il servizio…”.

Strano eh…!?

Per evitare di ritrovarsi a ridosso della scadenza con la necessità di prorogare per non interrompere il servizio, bisogna mettere a gara il servizio con un congruo preavviso .

Ma questa è storia vecchia, la parte più “brutta” politica.

In Italia - troppo spesso - i ritardi e le emergenze hanno mimetizzato e giustificato decisioni.


Andrea Maggio

mercoledì 24 gennaio 2018

TOLTE LE DELEGHE ALL'ASS. MEDEI: ASPETTIAMO DI CONOSCERE LE MOTIVAZIONI

Devo rispondere alle numerose sollecitazioni sull'argomento.

PRIMA DI ESTERNARE CONSIDERAZIONI DI MERITO SU UNA VICENDA DAVVERO DISGUSTOSA - com'è questa terza crisi di maggioranza che ha portato alla revoca di un assessore -  ASPETTO DI CONOSCERE LE MOTIVAZIONI CHE FORNIRA' IL SINDACO.

Infatti, è noto che il Sindaco possa revocare uno o più assessori in ogni momento dandone motivata comunicazione al Consiglio”.

Siedo in Consiglio da molti anni, qualche idea me la sono fatta su quanto sta accadendo, ma aspetto che il Sindaco fornisca elementi utili a capire attraverso le motivazioni obbligatorie (art. 46 del Testo Unico Enti Locali) che darà in apertura del prossimo Consiglio.

Medei era stato nominato assessore con deleghe Urbanistica (Attuazione del PGT), Edilizia Privata e in Convenzione, Sport e Tempo Libero, Servizi Cimiteriali, Personale attraverso decreto sindacale n. 17 del 17.11.2016.

Un saluto

Andrea Maggio






lunedì 22 gennaio 2018

BARATTO AMMINISTRATIVO


Immagino che lascerà perplessi molti di voi, nel sapere che il post di oggi non sia dedicato alla situazione politica locale.

Come probabilmente avrete già saputo, attraverso articoli sulla carta stampata di qualche periodico locale, il nostro Comune si trova nel bel mezzo di una nuova “crisi di maggioranza”, la terza in meno di quattro anni.

Delle tre “crisi”, quella in atto è forse quella che – solo ufficialmente – vorrebbe rivestire un carattere politico più nobile, mentre le informazioni che trapelano costantemente da ambienti vicini alla Giunta restituiscono il solito squallore politico, a cui si richiamano fedelmente i nostri assessori.

Cassina è imprigionata da questi farfalloni incompetenti, che passano le giornate a litigare su tutto.

Il Consiglio Comunale di gennaio slitta a febbraio, forse nella seconda metà del mese.

Il Sindaco – autoritario ma non autorevole – dovrà urlare un po’, per far tornare dentro il recinto alcuni assessori già in campagna elettorale.

Spero di trovare la forza di scrivere di questa disgustosa situazione, ma non sono ancora pronto, devo cercare (e possibilmente trovare) le giuste parole, che mi aiutino a rappresentare e commentare la bassezza politica degli attori in campo, perché saranno gli stessi che sotto altri simboli, alleanze e liste, torneranno a chiedervi il vostro voto “…per governare Cassina, perché quelli di prima hanno sbagliato”.

Il trucco è sempre lo stesso, cambiano nome (oggi si chiamano “Cassina Domani”) e – opplà – la magia è avvenuta, nuovi e più belli di prima.

Sarà utile che ognuno di voi si prenda carta e penna, scriva i nomi degli attuali Amministratori, affinché non sia sufficiente cambiare casacca e infilarsi in qualche nuova lista a ridosso del voto, per chiedere il voto come se non avessero responsabilità del fallimento politico-amministrativo di questa Legislatura.

Non riesco a prevedere le conseguenze di questa nuova crisi, potrebbe essere “fatale” viste le dichiarazioni dell’assessore Medei e del Sindaco, unite al comunicato di fuoco del PD.

Ad ogni modo, non mi resta che continuare a lavorare nell’interesse generale attraverso una proposta politica credibile, questo nonostante abbia la consapevolezza che le Amministrazione “deboli e litigiose” preferiscano respingere al mittente ogni proposta che non sia di qualche assessore.

Abbiamo lavorato sul DASPO URBANO e su alcuni interventi inerenti alle politiche sociali, lavoriamo tutti i giorni per produrre miglioramenti al paese e oggi facciamo un’altra proposta politica, IL BARATTO AMMINISTRATIVO CHE riteniamo possa inserirsi nel quadro delle migliorie necessarie a migliorare il sistema cassinese.

Penso sia arrivato il momento di offrire ai cittadini – che non riescono a pagare i tributi locali – l’opportunità di saldare il proprio debito, offrendo prestazioni d’opera in lavori di pubblica utilità fino a compensazione delle imposte dovute al Comune.

Questa opportunità è inserita nel decreto “sblocca Italia” del 2014 e da allora diverse amministrazioni hanno attivato progetti di baratto amministrativo, guadagnandoci in “forza lavoro”.

Gli uffici comunali predisporranno una graduatoria degli aventi diritto ad avvalersi del baratto amministrativo, che viene applicato in forma volontaria e sussidiaria, ai cittadini attraverso la riduzione o l’esenzione di tributi inerenti il tipo di attività posta in essere.

E’ un’opportunità in più per andare incontro alle esigenze delle fasce sociali più deboli e alle difficoltà di tanti nel pagamento delle imposte comunali attraverso una controprestazione.

Presenteremo una Mozione – ci stiamo lavorando in queste ore – per definire i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli e associati, così come consentito dal decreto del 2014

I cittadini che si trovano in condizioni di morosità incolpevole hanno potuto estinguere i debiti con l’amministrazione prestando un’attività lavorativa temporanea come la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze o strade e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.

Nell’articolo 24 del Dl “sblocca Italia” si legge che possiamo deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere e in relazione alla tipologia dei predetti interventi.

Crediamo sia molto utile e “umano” offrire questa opportunità ai soggetti che hanno visto la propria morosità legata alla perdita o alla riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare a causa di licenziamento, riduzione di reddito consistente per cassa integrazione o riduzione di orario di lavoro, mancato rinnovo del contratto, cessazione di attività libero professionale, problemi di salute o variazioni nella composizione del nucleo familiare che provocano la riduzione del reddito.

Chiederemo che l’istituto del Baratto Amministrativo sia disciplinato da un regolamento comunale (anche perché non basta quindi una semplice delibera della giunta), non riguardi debiti pregressi dei contribuenti.

Nell’attesa che si concluda la terza crisi di giunta, consapevoli di essere inascoltati da 4 anni, continueremo ad impegnarci nel ruolo a cui siamo chiamati, fino all’ultimo giorno di legislatura.

Andrea Maggio

giovedì 18 gennaio 2018

POLITICHE SOCIALI: OCCORRE INVESTIRE E SUPERARE FRAGILITA'

Gentili Cittadini,

oggi parliamo di Politiche Sociali, comparto fondamentale per ogni Comune e che ha il compito di programmare, organizzare e verificare un insieme articolato di interventi e servizi socio assistenziali in risposta alle esigenze e ai bisogni dei cittadini.

Gli interventi che ogni Comune può programmare sono rivolti a minori, giovani, famiglie, donne, adulti in difficoltà, anziani, persone con disabilità, per rispondere al diritto di ciascun individuo di affrontare con dignità situazioni di difficoltà personale, sociale ed economica.

Per quello che so, esiste una costante collaborazione con diverse istituzioni pubbliche e private e con organizzazioni del terzo settore in un’ottica di sussidiarietà.

La gestione del sistema di interventi e servizi sociali è correlata all’attività dell’Ufficio di Piano e alla programmazione di ambito che trova la propria sintesi nel Piano di Zona.

L’Ufficio di Piano istituito, ai sensi della legge nazionale 328/2000 e della legge regionale 3/2008, coordina le risorse umane e strumentali per il governo delle politiche sociali di 9 Comuni dell’ambito del Distretto 4.

Il Comune di Cernusco sul Naviglio è l'ente capofila e utilizza questo strumento operativo tutti gli adempimenti e le attività necessarie all’attuazione del Piano di Zona curandone la gestione garantendone la realizzazione è proprio l'Ufficio di Piano.

Ovviamente, per nome e conto dei Comuni sottoscrittori, fra i quali Cassina.

Sono convinto che siano pochissimi i Cittadini che sappiano della conoscenza di questo “Ufficio di Piano”, che ai più risulterà anonimo.

Siccome gestisce molte centinaia di migliaia di euro in funzione di un interesse pubblico, non è male se il controllo politico/sociale ponga la propria attenzione di questa sconosciuto “luogo di decisioni intercomunali”.

La Regione Lombardia finanzia ogni anno l’Ufficio di Piano, composto dagli assessori alle Politiche Sociali dei Comuni aderenti, che a sua volta definisce le strategie su quali servizi cofinanziare con i fondi provenienti dalla Regione, le modalità di ripartizione, e quali Servizi lasciar in carico alle Singole Amministrazioni comunali.

Il variegato mondo delle “Politiche Sociali” è molto complesso e soprattutto prevede un gran numero di servizi e la scelta su quale e quanto finanziare, è evidentemente molto “politica”.

Ma oggi non vorrei dilungarmi su una questione scivolosa, vi informo che sto procedendo alla protocollazione di una richiesta informazioni rispetto all’ATTIVAZIONE DI TIROCINI DI ORIENTAMENTO, FORMAZIONE E INSERIMENTO/REINSERIMENTO FINALIZZATI ALL’INCLUSIONE SOCIALE, ALL’AUTONOMIA DELLE PERSONE E ALLA RIABILITAZIONE, IN ATTUAZIONE DELLA DGR 5451 DEL 25/07/2016

In pratica, sono uno strumento a disposizione degli operatori dei servizi sociali, socio sanitari e sanitari comunali, che favorisce l'inclusione sociale della persone portatrici di diverse fragilità.

In pratica: un negozio, un artigiano o un'azienda mette a disposizione un posto di lavoro “protetto” e non retribuito finalizzato alla riabilitazione sociale.

Il Comune – a supporto dell’attività di reintegro di persone con fragilità – eroga un contributo incentivante al soggetto, in modo da stimolarlo e favorirne l’interazione

Ricordo perfettamente, quando seduto in giunta nel corso della scorsa Amministrazione, l’assessore alle Politiche Sociali dott. Olivieri proponeva a tutto l’esecutivo, di alimentare uno specifico capitolo di spesa per finanziare progetti di questo tipo.

Erano progetti validi, che meritavano il supporto comunale.

Sembra che in questi ultimi anni, con l’arrivo dell’Amministrazione Mandelli, si sia deciso di non finanziare più TIROCINI DI ORIENTAMENTO, FORMAZIONE E INSERIMENTO/REINSERIMENTO FINALIZZATI ALL’INCLUSIONE SOCIALE, ALL’AUTONOMIA DELLE PERSONE E ALLA RIABILITAZIONE, IN ATTUAZIONE DELLA DGR 5451 DEL 25/07/2016

Se vero, cercheremo di capirne le ragioni perché – a nostro avviso – è importante che vi sia il supporto economico da parte del Comune e del Ufficio di Piano con un parziale finanziamento dei tirocini.

Vi terremo informati

Andrea Maggio

lunedì 15 gennaio 2018

NO AI RINCARI ATM: ALZIAMO LA VOCE. INSIEME.


Nell'interesse generale, preferisco evitare ogni commento sull'ennesima baruffa fra consiglieri e assessori di maggioranza.

Fra tutte quelle a cui abbiamo assistito in questi 4 anni, questa ritengo sia la più squallida e - a dire il vero - non sarebbe nemmeno facile raccontarla ai Cittadini, perchè lontana anni-luce dall'interesse dei Cittadini e orchestrata in modo maldestro "in chiave elettorale" su un tema delicato quale l'urbanistica.

Non so se troverò la voglia di scrivere della questione, sicuramente non in questo momento che preferisco impegnare il mio tempo per temi reali e di grande attualità.

Uniti per Cassina - gruppo consiliare di cui sono capogruppo - è apertamente schierato contro l'aumento dei biglietti dell'ATM.

Siamo preoccupati per gli effetti nefasti del nuovo salasso sull’economia familiare, un aumento di circa 200 euro l'anno a persona, in quanto penalizzerà studenti e lavoratori che ogni giorno usufruiscono di questo servizio e bisogna coinvolgere tutte le forze politiche locali.

Bisogna sensibilizzare i rappresentanti politici, a tutti i livelli e mettere in atto ogni azione necessaria per convincere il Ministro delle Infrastrutture e il Sindaco di Milano Sala, a trovare una soluzione al problema. 

Non è accettabile questo continuo incremento dei costi ATM (50 centesimi a tratta) perchè i veri danneggiati, sono come sempre, i pendolari e tutte quelle persone che pagano regolarmente il servizio pubblico.

Purtroppo, la credibilità delle istituzioni è seriamente inficiata dal dibattito politico di bassa lega, in altre occasioni - recenti - su altre mozioni siamo stati costretti a veder alcuni colleghi giocare con i regolamenti consiliari, per non discutere nei tempi una mozione o - peggio ancora - per qualche misero vantaggio politico-mediatico.

Altre volte, abbiamo visto cadere nel vuoto le nostre proposte, solo perchè "...noi di maggioranza non possiamo votare una mozione di minoranza".

Attenzione, frase virgolettata e quindi realmente accaduta.
La Politica muore in questo modo e davanti a queste persone.

Oggi chiediamo una battaglia comune contro il maxi aumento che ha interessato la Metropolitana di Milano, un servizio divenuto fra i più costosi d'Italia.

La notizia era nell'aria ormai da tanto, anche perché in più occasioni l'amministrazione del Comune di Milano aveva sottolineato come i costi per la gestione del trasporto pubblico fossero aumentati, soprattutto per l'arrivo della metro M5 e per i lavori per la nuova linea M4.

Da qui, la necessità di far quadrare nuovamente i conti.

Sessanta milioni extra che andrebbero a finire nel piano economico triennale e inserito nel bilancio triennale che arriverà in giunta Milanese a gennaio e dovrà essere approvato entro fine febbraio.

Noi crediamo che i maggiori costi, si debbano compensare con la lotta agli sprechi e soprattutto “cominciando a far pagare quelli che saltano i tornelli”.
  
Si va dai 90 centesimi di Bari, all'1,10 di Napoli, fino all'1,50 di Roma e Torino; guardando all'Europa, mentre Milano si andrà a piazzare tra Parigi (1,90 euro) e Barcellona (2,15).  

L'ultimo aumento (da 1 euro a 1,50 euro) risale al 2011, quando si era appena insediata la giunta di centrosinistra di Giuliano Pisapia.

In 7 anni, ecco raddoppiare il prezzo del biglietto e - davanti a questi aumenti - occorre che il futuro governo si esprima in modo chiaro e inequivocabile sui mancati trasferimenti dallo Stato alla Regione Lombardia.

Evitare l'aumento dei biglietti ATM dal gennaio 2019, (che corrisponderà a un aumento di circa 200 euro l'anno a persona), in quanto penalizzerà studenti e lavoratori che ogni giorno usufruiscono di questo servizio.

Nella città di Milano, già è presente l'Area C che consiste in una tassa impropria di 5€ per l'ingresso in città, nata per limitare l'ingresso delle automobili in città e sensibilizzare l'uso dei mezzi pubblici.

È evidente che questo aumento del prezzo del biglietto, vada a penalizzare doppiamente i cittadini in quanto da una parte è presente l'area C e d'altra parte sarà presente l'aumento del biglietto ATM.

E’ arrivato il momento che anche Cassina dè Pecchi esprima il proprio malumore, rispetto ad una decisione penalizzante per i residenti – anche – del nostro Comune.

Chiediamo che con voce unanime, che il Consiglio Comunale approvi in fretta una mozione con la quale si chieda al Comune di Milano di rettificare la decisione prevista in Bilancio di Previsione di imminente approvazione e inviti il futuro Governo a versare alla Regione Lombardia, i mancati trasferimenti 


Andrea Maggio


giovedì 11 gennaio 2018

COMUNICATO: DASPO A CASSINA

 
 
 
 
 
 
Dopo l’interrogazione consiliare letta e discussa nel corso del consiglio comunale del 28-09 -2017 e il notevole incremento numerico dei questuanti presenti in paese e del crescente numero di luoghi interessati da attività di accattonaggio, i gruppI consiliari UNITI PER CASSINA e I MODERATI ha protocollato una proposta di inserire alcune importanti modifiche al regolamento di Polizia Locale: vogliamo il daspo per alcuni reati.

Abbiamo redatto un documento che impegni Sindaco e Giunta a formulare una proposta - da discutere e votare nei prossimi 30 giorni - di modifica del REGOLAMENTO di POLIZIA URBANA che favorisca un maggior contrasto    all'accattonaggio e che recepisca le innovazioni del decreto Minniti relativamente alla questione Daspo.

Lavoriamo in modo che il nostro regolamento Comunale recepisca le novità introdotte dagli artt) 9 e 10 del DECRETO LEGGE 20 FEBBRAIO 2017   n.14,convertito in LEGGE n.48/2017 DECRETO URGENTE sulla SICUREZZA

Ci auguriamo che il presidente del consiglio comunale e ci consenta di discutere la nostra proposta aldilà dei cavilli regolamentari, facendosi garante della discussione democratica voluta da buona parte della cittadinanza.

Il primo firmatario della mozione sarà il collega Varisco Fabio 

Uniti per Cassina
I Moderati

mercoledì 10 gennaio 2018

SPEGNIAMO LE LUMINARIE PERCHE' QUALCUNO PAGA. E poi...


L'Epifania tutte le feste porta via, o almeno, questo era il proverbio popolare.


Mi tocca tornare sulle luminarie, evidenziando alcuni aspetti che non sono emersi nel dibattito pubblico e dare alcune risposte a recenti domande ricevute attraverso email (andreamaggio76@gmail.com).

Possono interessare a tutti.




Come già raccontato nel corso del post del 6 dicembre 2017, il Comune di Cassina de Pecchi ha deciso giustamente – attraverso determina 860 del 29 novembre 2017 - “….di allestire le luminarie natalizie ed a tal fine ha individuato le zone del paese che saranno oggetto di allestimento delle suddette luci natalizie, onde poter garantire alla cittadinanza gli allestimenti decorativi che caratterizzano e sottolineano l’atmosfera tipica del periodo natalizio”.

Sostanzialmente vi è stato l'affidamento dell’allestimento delle luminarie natalizie con la solita procedura di affidamento diretto, indi per cui procedura "semplificata".

Preliminarmente, dicono dal Comune, è stata effettuata una verificata sulla possibilità di attuare detta iniziativa mediante l’istituto della sponsorizzazione cercando uno uno sponsor attraverso avviso pubblico di pubblico di sponsorizzazione, in esecuzione della delibera della Giunta Comunale n. 146 del 04/10/2017 con la quale si dava “...l’obbiettivo (lo scrivo con la doppia b per non tradire il testo originale, sono uno che apprezza l'errore in quanto prova dell'umanità dietro fredde tastiere) di abbellire e rendere più gioiosa la città con le luci che possano costituire un segno tangibile dell’identità urbana e del sentimento natalizio dei suoi cittadini cercando però di far gravare detta iniziativa il meno possibile sul bilancio del Comune e, da qui, la necessità di ricorrere a soggetti “esterni” che possano fare delle proposte volte a favorire l’innovazione e migliorare la proposta di allestimento natalizio sul territorio con la minor incidenza possibile sul bilancio comunale"

L'istituto della sponsorizzazione, quale strumento utilizzabile dall’ente locale al fine di favorire l’innovazione e reperire risorse economiche alternative e/o realizzare maggiori economie, previsto dall’articolo 43 della legge 27.12.1997 n. 449, dall’articolo 119 del D.lgs. n. 267 del 18/08/2000 e dell’art. 19 del D.lgs n. 50/2016.

In tal senso il soggetto che formula una proposta di sponsorizzare avrebbe avuto, quale controprestazione da parte del Comune, la veicolazione della propria immagine e del proprio marchio, mediante la possibilità di esporre il proprio marchio/nome/logo, ovvero nell’ambito delle attività informative e promozionali attivate dall’Amministrazione Comunale e sulle pagine web del Comune.

Presupposto di base e fondamentale è volontà di farsi sponsorizzare e farsi veicolare l'immagine da un Comune, la cui immagine è precipitata gravosamente a causa di una Giunta devastante.

In linea di principio, è complicato trovare qualcuno che abbia il coraggio di associare il nome della propria attività a questa "sturmtruppen" di Giunta e infatti – com'era facilmente prevedibile – in assenza di proposte di sponsorizzazione, la Giunta ha deciso di acquisire detta iniziativa in proprio con risorse a totale carico del Bilancio Comunale.

Ed ecco entrare in gioco i nostri eroi con un'indagine di mercato, come emerge dal report che ha visto n. 3 manifestazioni di interesse.

Ora qualche domanda: se il contratto stipulato per l’affidamento del servizio è comprensivo di fornitura energia elettrica e installazione 2/3 contatori a carico dell’ impresa dal giorno 07 dicembre 2017 al giorno 08 gennaio 2018 compresi, non sarebbe male chiarire chi paga l'energia consumata nelle serate successive”?

Intanto, prima di capire chi paga e quanto, possiamo cominciare a fare qualcosa di utile spegnendo le luci, visto che non è normale tenerle accese il 10/01/2018.

Inoltre, visto che gli allestimenti luminosi proposti sarebbero dovuti essere costituiti da “...elementi con arcate con soggetti natalizi e/o sfere natalizie, con luce a led e le sfere, i soggetti luminosi, le scritte augurali ed ogni altro elemento devono integrarsi ed avere il medesimo stile di tutte le luci da posizionarsi sull’intero territorio” ho visto poco o niente, mi chiedo perché hanno installato in 5 vie (4 in centro paese e 1 a Sant'Agata) le lucette tristi, senza ne arte ne parte.





E soprattutto perchèquesta soddisfazione economica al fornitore, che ha guadagnato a 7.930 €, quando avremmo potuto acquistarle molto più belle a 53,99 € (400 LED 4M X 3M Catena Luminosa Tenda Luminosa Luci Natalizie Impermeabile 220V Luce Colore Blu (https://www.amazon.it/dp/B00PFIVCDQ/ref=asc_df_B00PFIVCDQ49237770/?tag=googshopit-21&creative=23402&creativeASIN=B00PFIVCDQ&linkCode=df0&hvdev=c&hvnetw=g&hvqmt=)

Ma si sa, con i soldi dei Cittadini i "sinistri" fanno sempre i brillanti.

Un conto è spendere 7930 € (o anche di più) e illuminare il paese, dando un senso alla scelta, un altro conto è gettarli al vento con delle lucettine anonime, che mi hanno stretto il cuore.

Chiudo con una proposta: 

vista e considerata l'idea minimalista di luminarie Natalizie per l'attuale Giunta e i notevoli costi difficilmente comprensibili, propongo di acquistare un bel numero di bobine di luci (https://www.amazon.it/dp/B00PFIVCDQ/ref=asc_df_B00PFIVCDQ49237770/?tag=googshopit-21&creative=23402&creativeASIN=B00PFIVCDQ&linkCode=df0&hvdev=c&hvnetw=g&hvqmt=).

Questo consentirebbe, successivamente all'investimento iniziale, di risparmiare soldi pubblici nei prossimi anni.



Una cosa ragionevole, che appena sapranno esser proposta dallo scrivente, o ci avevano già pensato oppure non è fattibile perchè si risparmia troppo.


Andrea Maggio

sabato 6 gennaio 2018

COMINCIAMO CON L'URBANISTICA: ALTRO TASSELLO FALLIMENTARE


Come promesso, risponderò alle diverse sollecitazioni scritte ricevute da residenti del Quartiere Aurelia e Zona “Castello”.
Purtroppo in questi primi 3 anni e mezzo di legislatura non abbiamo avuto un vero e proprio assessore all'urbanistica (Medei) in grado di offrire risposte valide in materia.

Eletto nelle file di un Comitato Civico (emanazione del PD) è risultato un bravo organizzatore di “gruppi di cammino" (e non scherzo)ma per il resto non ha idea di cosa sia l'urbanistica alla quale è stato nominato.

Non che gli altri assessori siano mostri di competenza e conoscenza nelle rispettive deleghe, un po' tutti leggono la "velina" imboccata dagli uffici, purtroppo questa è la Giunta, ma l'urbanistica è oggettivamente molto complessa (molto tecnica) e la scelta del PD di nominare Medei è apparsa sin da subito azzardata.

Oggi - anche alla luce delle dichiarazioni dei protagonisti riferite ad un PGT da scuola elementare - l'urbanistica appare come un fondamentale tassello del quadro fallimentare di questa legislatura.



Fu l'unico a difendere la disastrosa previsione viabilistica del centro con il suo #statesereni ("le novità fanno sempre paura") fino a quando insieme all'allora assessore alla viabilità Chiarella non è stato sommerso dalle firme dei Cittadini contrari.

Per iniziare, a chi non è un tecnico della materia e non ha l'umiltà di ascoltare i suggerimenti (vi racconterò,  ricordatemelo per un prossimo post) suggerisco deleghe meno "impattanti" rispetto al territorio, ad esempio "assessore alla trasparenza", "assessore alla partecipazione", "assessore alle pari opportunità", "assessore alla pace".

Tutte deleghe "..molto importanti" - ci mancherebbe - ma rispetto all'Urbanistica sono deleghe di mero indirizzo. 

La situazione venutasi a creare nel quartiere Aurelia/zonaCastello è frutto di una politica cassinese poco reattiva, affollata da assessori improvvisati "...hanno chiuso il recinto tardi e quando i buoi erano già scappati".


Vediamo cosa è successo:

Il PRG del 2003 – in seguito misteriosamente riadottato (strumento urbanistico locale antecedente al PGT approvato dall'attuale Amministrazione) assegnò un incremento dello 0,20 metri quadri per metro cubo della capacità edificatoria nelle “...zone omogenee classificate come B1 di completamento residenziale soggette ad intervento edilizio diretto da determinare un indice fondiario pari ad 1 metro quadro per metro cubo”.

Con questo incremento volumetrico, l'Amministrazione di sinistra del Sindaco Mele volle offrire ai residenti della zona, la possibilità di “….alzarsi di un piano, per costruire appartamenti per i figli...”.
 
Una scelta politica dell'allora Sindaco Mele che (voglio credere) aveva come principale obiettivo, quello di rafforzare la comunità mantenendo i figli dei cassinesi in paese.

In linea di massima, una scelta condivisibile.

Ma il centrosinistra cassinese - sappiamo - nei decenni di governo ininterrotto ha (come il diavolo) fatto le pentole e non i coperchi.
NON SO DIRE SE VOLUTAMENTE, ma gli articoli 3 e 19 delle norme tecniche di attuazione, le Norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale disciplinano il calcolo della volumetria residenziale e della superficie lorda di progetto secondo un criterio di altezza reale di piano escludendo al volume i porticati privati, i locali di sgombero, i vani scale, gli ascensori, i sottotetti, con altezza media di interpiano inferiore a 2,70.

La questione è tecnica ed ecco che, come ogni qualvolta i “sinistri” hanno messo mano a questioni complesse, l'errore urbanistico è stato puntuale come orologio svizzero.
 
Di fatto, l’applicazione combinata dei su indicati fattori anzidetti, unita alle sopraggiunte leggi in materia di recupero dei sottotetti ingenererò sulle aree interessate interventi edilizi privati di nuova costruzione.
 
Nel corso della legislatura successiva, anch'essa di centrosinistra (Sindaco Ginzaglio) in forza dello strumento urbanistico approvato dal Sindaco Mele, cominciarono a sorgere edifici privati, ingenerando uno sbilanciamento marcato fra le caratteristiche tipologiche degli insediamenti residenziali esistenti.

Un fenomeno che interessò i terreni del Quartiere Aurelia e zona “Castello” (villette e bifamiliari): grosse ville furono abbattute per lasciare spazio ad interventi differenti per numero di unità immobiliari.

Come scrivevo una decina d'anni fa, a seguito di questa "falla urbanistica" (qualcuno considerò la scelta assolutamente pensata in chiave punitiva per i residenti e una manna per le immobiliari) con evidenti problemi per calibro delle strade comunali, aree di sosta e la divenuta insufficiente dotazione dello standard di parcheggio pubblico corrente.

Il depauperamento delle risorse essenziali del territorio esistente fu oggetto di petizioni (una delle quali fu seguita direttamente da un giovane (lo sono ancora!!!!) Maggio Andrea, con qualche capello e dente in più), forti lamentele da parte di chi, residente in zona, ha visto sottodimensionati i servizi prima destinati a un numero di nuclei familiari, improvvisamente aumentato in coerenza al numero di appartamenti (sorti al posto delle grosse ville)

Abitazioni unifamiliare o bifamiliare contornata da ampio giardino privato pertinenziale erano sostituite da nuove voluminose palazzine residenziali plurifamiliari, proliferate in forza di un PRG amico delle immobiliari.

Vi ricordo che gli ambientalisti di oggi, Partito Democratico, sono gli stessi che in quei giorni inserivano 37 ambiti di trasformazione nel Piano Regolatore.
 
Ma sono ambientalisti a corrente alternata, dopo 4 anni vedrete che diranno al "loro" assessore civico Medei, che è arrivato il momento di tornare a costruire.
 
In quei giorni sedevo in Minoranza consiliare (capogruppo UDC) e la giunta di centrosinistra - da tutti considerata la più inutile di sempre (mai stata in grado di decidere nulla a causa delle spaccature sorte nel primo anno) – era guidata dal Sindaco Simona Ginzaglio.



Una persona che ho sempre stimato e apprezzato personalmente, ma che non ebbe la forza di intervenire, per tamponare il problema, a capo di un'Amministrazione nata morta schiacciata dallo “scandalo cooperative edilizie” che a Cassina travolse tutto e tutti.

Compresa Simona, in balia di una classe politica troppo coinvolta dalle dinamiche delle cooperative cassinesi.

Eppure, lo ripeterò sempre, pur avendo fatto le mie “battaglie” seduto dai banchi della minoranza, il Sindaco Simona Ginzaglio ha sempre ascoltato le argomentazioni e rispettato i Consiglieri Comunali, guadagnandosi la mia stima.
 
Custodisco con piacere un articolo, dove giovanissimo difendevo dai banchi della minoranza difendevo il Sindaco dagli attacchi personali.

Simona avrebbe molto da insegnare a Mandelli, che ha definito “cinici mercificatori” addirittura Consiglieri Comunali di Maggioranza, persone che a 18 euro al mese – con il loro costante voto - lo tengono ancorato alla poltrona di Sindaco.

Comunque, sulle ceneri della caduta Amministrazione Ginzaglio (che ebbe il grave difetto di restare ancorata a dinamiche interne ai DS – democratici di sinistra) si aprirono 4 anni di giunta di centrodestra (gli unici in 19 anni).

Furono i 4 anni dei lavori pubblici (Torrione, Seminterrato Unes, Piste ciclabili congeniali, Don Verderio, controsoffitti scuola media ecc).
 
Al nostro insediamento in Giunta, la zona  era solo parzialmente compromessa sotto il profilo estetico/ambientale e dei servizi, ma l'Amministrazione era consapevole dei problemi e non impreparata come l'attuale e fra le prime delibere della legislatura ve ne fu una con la quale dava mandato agli Uffici comunali a prestare “….una doverosa urgente attenzione con diverse articolazioni delle modalità di assenso per il rilascio dei provvedimenti di edilizia abitativa” nelle zone della nostra cittadina, il quartiere Castello e il quartiere Aurelia.

Un chiaro indirizzo agli uffici di prendere atto che l’applicazione delle norme tecniche di approvazione per le zone B1 di completamento residenziale ha dato origine a fenomeno disomogenei di trasformazione urbanistica.
Si trattava di arginare il fenomeno di queste villette trasformate in mini-condomini di 6/8 appartamenti in pratica, visto che il quartiere Castello (ancora il Q Aurelia non era interessato a pieno) si erano già viste di diverse di queste situazioni, prima dell'approvazione del PGT e che lo strumento bloccasse definitivamente questo fenomeno.

 
Una delibera che (nei fatti) complicava - ancor prima del pgt - la vita alle immobiliari, perché chi aveva comprato la villetta in quella zona del paese, non perdesse la privacy e comfort per cui aveva optato per la villetta  
Si ebbe coraggio per rimediare all'errore di una sinistra (PD), sempre stata – nel migliore dei casi - pasticciona in tema urbanistico.

In questa legislatura nel delicato ruolo l'assessore all'urbanistica ha sistemato l'assessore civico Medei (impreparato come pochi) ma l'incarico tecnico estensore del pgt è (#opppplàlà) all'arch. Boatti, lo stesso che prima delle elezioni aveva tenuto assemblea pubblica della Sinistra in sala consiliare.  

Se non lo sapeva, lo scoprirà leggendo il blog.


Trasformazioni del territorio hanno dato luogo peggioramento dell’impianto visivo del contesto residenziale e non rilasciare nuove concessioni se non previa accurata verifica della sussistenza delle condizioni generali a garantire l’effettiva disponibilità delle opere di urbanizzazione relative ai parcheggi pubblici
In altre parole, con quella delibera fatta subito, la politica riuscì a rispondere ad un problema.

Da quel momento cassina non avrebbe più accettato di “monetizzare i parcheggi”.

Cosa vuol dire?

Una legge - conosciuta come legge Tognoli - stabilisce qual è la percentuale dei parcheggi in base alla volumetria che io vado a realizzare, implica la costruzione di un numero parcheggi privati all’interno di una costruzione che il privato amplia.

Le Amministrazioni scadenti come l'attuale – spesso e volentieri – accettano che il privato (per non privarsi dei metri quadri per costruire parcheggi) monetizzi i parcheggi, evitando la loro realizzazione a fronte del versamento di un corrispettivo economico.

Questo per non sottrarre metratura all'edificazione progettata., indi per cui cubatura potenziale.
 
Io resto a disposizione di tutti, per eventuali chiarimenti.

La scelta del PD di nominare Medei assessore all'Urbanistica (candidato a capo di una lista civica che del PD è emanazione) ha rappresentato un altro significativo tassello del quadro fallimentare della legislatura, perché governare il territorio non è come amministrare un condominio o organizzare i (seppur utili) gruppi di cammino

Alla prossima dobbiamo parlare di urbanistica vera, perché a quanto pare il pd (ambientalisti a corrente alternata)dopo aver tenuto fermo per 3 anni e mezzo sembra che abbia dato qualche idea al suo assessore “civico” e magari vi anticipo qualcosa.

Saluti

Andrea Maggio

giovedì 4 gennaio 2018

"MANDELLOCRAZIA", FARRAGINOSA E AVVOLTA DAI MISTERI


Alcuni mi hanno chiesto informazioni sugli Ecomostri che stanno sorgendo nel quartiere Aurelia, l'opinione pubblica cassinese sta concentrando l'attenzione su queste edificazioni che stanno snaturando una zona.

Perdonatemi, ma della questione scriverò domani (se avessimo avuto un assessore all'urbanistica probabilmente non sarebbe servito un mio intervento in proposito) oggi devo assolutamente scrivere di un altro mistero in questo Comune.

Nessuno fra i membri di maggioranza è riuscito a svelare, il perché di alcune determine.

In pratica, non mi resta che chiedere per iscritto all'Ufficio Tecnico alcuni chiarimenti e aspettare con pazienza la risposta fumosa che arriverà nei tempi biblici, a cui le "tartarughe democratiche" mi stanno abituando.

In questi anni è capitato di tutto, indirizzo a cui inviare le risposte sbagliato, alcune risposte dimenticate, altre solo fatte bollire sulla scrivania, perchè (credo) hanno cose più importanti da fare, che rispondere ad un Consigliere Comunale.

Nell'esercizio delle mie funzioni, ma credo sia interesse di tutti i Cittadini, chiederò alcune spiegazioni sulla DETERMINAZIONE N. 1030 DEL 22 dicembre 2017 a firma del Responsabile ​Area Servizi Tecnici.

Premesso che la determina n. 1030 del 22 dicembre 2017 porta la "firma assolutamente autorevole" di Mister 300.000 € (premi e incentivi di legge esclusi, ovvio) pescato in riva all'Arno qualche anno fa, dopo una complicata selezione da parte di una commissione di gara nominata dalla giunta.

E' lo stesso "Golden-Boy" che ha già messo la firma sulla proroga del contratto manutenzione verde pubblico, all'impresa più contestata dai Cittadini degli ultimi 30 anni, perché "...ha lavorato con diligenza e professionalità per tutto il periodo contrattuale e pertanto non si palesano motivi per non prorogare l’appalto data la necessità del servizio".

(http://andreamaggio.blogspot.it/2017/06/follia-verde-pubblico-proroga-del.html)

Difficile pensare che sia colpa sua, è una delle 6 figure apicali finite a capo delle diverse aree del Comune in tempi di "Mandellocratica", non sarebbe legittimo aspettarsi qualcosa di diverso in questo clima disastroso.

Pensate, che sempre per un non meglio precisato "...chiaro interesse pubblico", l'attuale Amministrazione ha addirittura aumentato – da 6 a 7 – le figure apicali del nostro Comune.

La scorsa Amministrazione – di cui ero assessore – era scesa a 5, per ottenere qualche risparmio, in Mandellocrazia usano i vostri soldi come se giocassero a monopoli.

Ovviamente, è già stato attivato il procedimento per fare arrivare - chissà da dove - la nuova figura apicale dell'Area 1 (Finanze) mentre come feci quand'ero assessore ai lavori pubblici avrei preferito si valorizzasse personale interno.

Tornando alla determina n. 1030 del 22 dicembre 2017 avente per OGGETTO: SERVIZI DI RACCOLTA RIFIUTI URBANI, PULIZIA SUOLO PUBBLICO E GESTIONE SERVIZI - CEM AMBIENTE 2017. IMPEGNO DI SPESA occorre sapere le motivazioni per le quali il nuovo appalto CEM (2017-2025) non è stato ancora avviato.

Era stata prevista una data di inizio nel mese di ottobre 2017 e due mesi dopo non è stato ancora avviato.

Fino a qui, nulla di strano. Diciamo che i ritardi in Mandellocrazia sono all'ordine del giorno, talvolta strumenti dietro i quali celare ipocrisie (ne parleremo)

Piuttosto, è assai curioso che in Determina vi sia riportato che "...la procedura di scelta del contraente può essere effettuata sulla base delle disposizioni vigenti in materia di procedimenti di spesa in economia, ed in particolare ai sensi del Regolamento Comunale per l’esecuzione di lavori, forniture e servizi in economia e l’importo stimato per detto servizio non eccede la soglia netta di € 20.000,00" ossiatale soglia ha reso possibile e legittimo affidamento del servizio" e poi continui a leggere che si va ad "...integrare il cap 2900 del Bilancio Pluriennale 2016/2018, n. 370/2017 - a favore di Cem Ambiente S.p.A. per un importo pari a € 87.132,00"

AFFIDAMENTO DIRETTO, senza gara d'appalto, una procedura "semplificata" ammessa per gli appalti, ossia le acquisizioni inferiori alla soglia che la legge nazionale indica 40.000 € e il Regolamento Comunale limita ulteriormente a 20.000 €.

Il mistero è perchè con la stessa determina si va ad integrare l'impegno di spesa di 87.132,00 € cifra ben superiore alla soglia di € 20.000 che rende possibile e legittimo l'affidamento diretto del servizio al CEM​ e soprattutto il contratto CEM dev'essere ancora avviato.

Aldilà delle scuse tecniche propinate dalle tartarughe democratiche, che arriveranno certamente resta l'angoscia per un sistema farraginoso, la "Mandellocrazia" chiama i Consiglieri ad approvare un Bilancio di Previsione (lunghe discussioni sul migliaio di euro ridotto o aumentato rispetto ai singoli servizi) e arrivare al 22/12/2017 per leggere che d'Ufficio si proceda ad integrare di 87.132,00 € un impegno di spesa, con procedura semplificata, ad assestamento avvenuto (dopo novembre) e per una realtà "...il cui nuovo appalto non risulta ancora avviato".

Sono certo che avranno mille chiacchiere da raccontare (mille giustifiche ai sensi della legge, che richiama il decreto e sostituisce l'articolo nella parte riguardante ecc ecc nelle more di una più attenta analisi ecc ecc )

Nel migliore dei casi mi diranno – come fecero in occasione della Determina n 616 del 01 ottobre 2015 (PROGETTO DEFINITIVO dei LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO DI CASSINA DE’ PECCHI) che contestai perchè non riportava il regolare visto di regolarità contabile da parte della regioneria del Comune: “Maggio, se vuoi fai ricorso”.
Le determinazioni che comportano impegni di spesa sono esecutive con l’apposizione del visto del responsabile del servizio finanziario di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria (ai sensi dell’art. 151 c. 4 del DLgs. 267/2000 e s.m.i.) ma invece - scusate ma lo devo scrivere - SE NE FOTTONO e invitano a prendermi un avvocato (da pagare con i miei 18 euro di indennizzo mensile) perchè come disse il Sindaco Mandelli "...Andrea Maggio, rassegnati. Abbiamo vinto noi e decidiamo noi...".

Chiudo ricordando che:

L’ANAC ha ben chiarito che "Le stazioni appaltanti hanno comunque la facoltà di ricorrere, nell’esercizio della propria discrezionalità, alle procedure ordinarie, anziché a quelle semplificate, qualora le esigenze del mercato suggeriscano di assicurare il massimo confronto concorrenziale”




Andrea Maggio
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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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