Immagino che lascerà perplessi molti di voi, nel sapere che
il post di oggi non sia dedicato alla situazione politica locale.
Come probabilmente avrete già saputo, attraverso articoli
sulla carta stampata di qualche periodico locale, il nostro Comune si trova nel
bel mezzo di una nuova “crisi di maggioranza”, la terza in meno di quattro
anni.
Delle tre “crisi”, quella in atto è forse quella che – solo ufficialmente
– vorrebbe rivestire un carattere politico più nobile, mentre le informazioni che trapelano
costantemente da ambienti vicini alla Giunta restituiscono il solito squallore
politico, a cui si richiamano fedelmente i nostri assessori.
Cassina è imprigionata da questi farfalloni incompetenti,
che passano le giornate a litigare su tutto.
Il Consiglio Comunale di gennaio slitta a febbraio, forse
nella seconda metà del mese.
Il Sindaco – autoritario ma non autorevole – dovrà urlare un
po’, per far tornare dentro il recinto alcuni assessori già in campagna
elettorale.
Spero di trovare la forza di scrivere di questa disgustosa
situazione, ma non sono ancora pronto, devo cercare (e possibilmente trovare)
le giuste parole, che mi aiutino a rappresentare e commentare la bassezza
politica degli attori in campo, perché saranno gli stessi che sotto altri
simboli, alleanze e liste, torneranno a chiedervi il vostro voto “…per governare Cassina, perché quelli di
prima hanno sbagliato”.
Il trucco è sempre lo stesso, cambiano nome (oggi si
chiamano “Cassina Domani”) e – opplà – la magia è avvenuta, nuovi e più belli
di prima.
Sarà utile che ognuno di voi si prenda carta e penna, scriva
i nomi degli attuali Amministratori, affinché non sia sufficiente cambiare
casacca e infilarsi in qualche nuova lista a ridosso del voto, per chiedere il
voto come se non avessero responsabilità del fallimento politico-amministrativo
di questa Legislatura.
Non riesco a prevedere le conseguenze di questa nuova crisi,
potrebbe essere “fatale” viste le dichiarazioni dell’assessore Medei e del
Sindaco, unite al comunicato di fuoco del PD.
Ad ogni modo, non mi resta che continuare a lavorare nell’interesse
generale attraverso una proposta politica credibile, questo nonostante abbia la
consapevolezza che le Amministrazione “deboli e litigiose” preferiscano respingere
al mittente ogni proposta che non sia di qualche assessore.
Abbiamo lavorato sul DASPO URBANO e su alcuni interventi inerenti
alle politiche sociali, lavoriamo tutti i giorni per produrre miglioramenti al
paese e oggi facciamo un’altra proposta politica, IL BARATTO AMMINISTRATIVO CHE riteniamo possa inserirsi
nel quadro delle migliorie necessarie a migliorare il sistema cassinese.
Penso sia arrivato il momento di offrire ai cittadini – che
non riescono a pagare i tributi locali – l’opportunità di saldare il proprio debito,
offrendo prestazioni d’opera in lavori di pubblica utilità fino a compensazione
delle imposte dovute al Comune.
Questa opportunità è inserita nel decreto “sblocca Italia”
del 2014 e da allora diverse amministrazioni hanno attivato progetti di baratto
amministrativo, guadagnandoci in “forza lavoro”.
Gli uffici comunali predisporranno una graduatoria degli
aventi diritto ad avvalersi del baratto amministrativo, che viene applicato in
forma volontaria e sussidiaria, ai cittadini attraverso la riduzione o
l’esenzione di tributi inerenti il tipo di attività posta in essere.
E’ un’opportunità in più per andare incontro alle esigenze
delle fasce sociali più deboli e alle difficoltà di tanti nel pagamento delle
imposte comunali attraverso una controprestazione.
Presenteremo una Mozione – ci stiamo lavorando in queste ore
– per definire i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su
progetti presentati da cittadini singoli e associati, così come consentito dal decreto
del 2014
I cittadini che si trovano in condizioni di morosità
incolpevole hanno potuto estinguere i debiti con l’amministrazione prestando
un’attività lavorativa temporanea come la pulizia, la manutenzione,
l’abbellimento di aree verdi, piazze o strade e in genere la valorizzazione di
una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.
Nell’articolo 24 del Dl “sblocca Italia” si legge che
possiamo deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di
attività posta in essere e in relazione alla tipologia dei predetti interventi.
Crediamo sia molto utile e “umano” offrire questa
opportunità ai soggetti che hanno visto la propria morosità legata alla perdita
o alla riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare a causa di
licenziamento, riduzione di reddito consistente per cassa integrazione o
riduzione di orario di lavoro, mancato rinnovo del contratto, cessazione di
attività libero professionale, problemi di salute o variazioni nella
composizione del nucleo familiare che provocano la riduzione del reddito.
Chiederemo che l’istituto del Baratto Amministrativo sia disciplinato
da un regolamento comunale (anche perché non basta quindi una semplice delibera
della giunta), non riguardi debiti pregressi dei contribuenti.
Nell’attesa che si concluda la terza crisi di giunta, consapevoli
di essere inascoltati da 4 anni, continueremo ad impegnarci nel ruolo a cui
siamo chiamati, fino all’ultimo giorno di legislatura.
Andrea Maggio
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