venerdì 15 maggio 2009

46 esima lettera - CANDIDATURA


Cassina dè Pecchi, li 09.05.09

Gent. Cittadino,

giunto alla mia 46° esima, voglio tardivamente dare ascolto a quelle persone, che pur condividendo l’idea di affiancare alla mia attività politica una costante comunicazione scritta distribuita in paese non hanno mai smesso di consigliarmi maggiore sintesi, in altre parole, di essere più breve.

Con questo scritto comunico che SONO CANDIDATO alle Amministrative Locali previste per il 6-7 giugno, tra le file del POPOLO DELLA LIBERTA’.

Il coinvolgimento di Cittadini motivati ha consentito l’elaborazione di una proposta credibile e alternativa al fallimentare Progetto Cassina-Sant’Agata – lista di Centro-Sinistra al governo del nostro Comune per circa 15 anni – la cui frammentazione provocherà un numero di Liste Civiche presenti alle imminenti elezioni, da far impallidire qualsiasi Comune.

Effettivamente, il quadro politico che si è configurato è imbarazzante, difficile da spiegare in poche righe, soprattutto mantenendo la promessa d’esser più dinamico nelle Comunicazioni scritte ai Cittadini.

Dirò solamente, che il fallimento del Progetto Cassina-Sant’Agata – oggi rappresentato solamente da ciò che è rimasto del P.D. più qualche partitino Comunista ancora fedele – ha provocato un esodo di proporzioni bibliche e il sorgere “come funghi” di liste Civiche, alcune improvvisate, altre meno, ma tutte accumunate dal sorprendente “elemento innovativo” di proporre come Candidato Sindaco qualche ex Assessore di Centro-Sinistra.

Ma non può esistere una buona Campagna Elettorale facendo unicamente l’inventario degli errori commessi dalle precedenti Amministrazioni, primo perché sarebbe sin troppo semplice, secondo perché non amo “incattivire” il clima politico, soprattutto in campagna elettorale.

In questo scritto, quindi, vorrei solamente comunicare la mia candidatura, a chi possa esserne interessato, a chi mi ha seguito lettera dopo lettera e tutto sommato “se lo immaginava”, a chi ha condiviso i contenuti dei precedenti scritti e a chi non ne ha letto nemmeno uno, ma forse ha apprezzato le mie piccole “battaglie” quotidiane.

E lo faccio un attimo prima si scateni l’inferno di carta di una Campagna Elettorale entrata nel vivo, che prevedibilmente inonderà le caselle postali non appena tutte le liste e listarelle di centro-sinistra (‘ad personam’ o ‘dispettum’) cominceranno a promuoversi, parlandovi di cambiamento e rinnovamenti vari, come se fino a ieri non abbiano governato loro, ma qualche Marziano di passaggio sulla terra.

Comunicata la Candidatura, dalla lettera tornerò a parlare di Cassina, come in quasi tutte le precedenti scritte in quasi 5 anni di Minoranza Consiliare.

Barrando il simbolo, con preferenza MAGGIO ANDREA
potrò farlo ancora per 5 anni.
Distinti Saluti

sabato 9 maggio 2009

45esima lettera

Cassina d/P 13.03.09

Gentile Cittadino,
come noto e già anticipato nella mia precedente 44° lettera, non essendo stato approvato il Bilancio Preventivo, la seduta di Consiglio del 19 gennaio è stata l’ultima di questa legislatura, la più triste delle tre consecutive che il centro-sinistra abbia offerto al governo di Cassina, in questi ultimi 15 anni.
In data 17.02.09, il Sindaco ha rassegnato le inevitabili dimissioni che hanno avviato, il procedimento di scioglimento del Consiglio Comunale, nel frattempo dichiarato dal Prefetto “sospeso” con la nomina di un Commissario – Dott.ssa CERA Vice Prefetto aggiunto – con poteri spettanti al Consiglio, alla Giunta e al Sindaco.
Un Fallimento senza precedenti, la cui misura è data dalla stessa novità (la prima volta in assoluto per Cassina) di un Prefetto, costretto a nominare un Commissario esterno, che sostituisce un Consiglio senza una maggioranza capace di approvarsi un Bilancio.
Le ragioni di un Fallimento non sono mai poche e spesso non semplici da ricercare, ma certamente ha contribuito, per buona parte, il vasto assortimento eccessivamente eterogeneo di una coalizione, che ha visto sedute allo stesso tavolo “teste rotonde” e “teste quadrate”.
E’ storicamente provato, che in Politica “teste rotonde” e “teste quadrate” insieme, possono sì vincere le elezioni, scegliendo di posticipare di mese in mese le decisioni che servono al paese possono portare anche a compimento una legislatura. Ma vincere le elezioni nel nostro Comune vuol dire assumersi la responsabilità di governare un paese di 12600 abitanti. Diritto/Dovere ineludibile.
E’ per questo che Coalizioni costruite a tavolino, con l’unico scopo di vincere le elezioni, difficilmente si sottraggono a queste “figuracce” (è un eufemismo dovuto, per non offendere i più permalosi) e su questa brutta vicenda appena conclusa, tutta la Politica Cassinese dovrà riflettere, per sfuggire ai medesimi errori.
Nel corso dei 4 anni e mezzo di governo di Centro-Sinistra si è verificata un’appassionante sequela di defezioni, inizialmente 2 Consiglieri Comunali “per problemi di rappresentanze nell’esecutivo” proseguite con un Assessore e infine terminate con quelle di 3 Assessori e un Consigliere.
Le ultime sono dimissioni sono di uno squallore pazzesco…perché è facile lamentarsi della distanza abissale che separa la Politica dai Cittadini, ma non ci vuole Nostradamus a capire che si sono dimessi per prepararsi la candidatura in liste e listarelle varie, per provare a guadagnarsi un posto in Consiglio Comunale, nonostante siano gli stessi che per lunghi anni hanno condiviso, influenzato, determinato TUTTI gli errori del Sindaco.
Non sono mai stato troppo tenero nei confronti della Politica del Sindaco, l’ho criticata spesso e non posso certamente esser tacciato di chissà cosa, se dico che il tentativo di attribuire tutte le responsabilità di questo disastro al primo Cittadino è quantomeno grottesca.
Se il Sindaco avesse dato le dimissioni due anni fa, il paese avrebbe guadagnato tempo utile, a prescindere da chi avrebbe vinto… perché è mille volte meglio per tutti, avere un’Amministrazione pronta a decisioni criticabili, che convivere con un’Amministrazione virtuale, che non riesce a decidere su niente, figuriamoci sull’importante provvedimento del Piano del Governo del Territorio, dove le “teste quadrate” e “teste rotonde” raggiungono la massima distanza di interpretazione.
Sono contento che sia finita questa straziante legislatura, ma se penso a chi ha governato fino a ieri è già pronto a chiedervi il voto, parlando di “cambiamento” e “rinnovamento” resto davvero allibito.
In Politica succede di tutto, va bene, ma un limite ci sarà pure….
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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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