sabato 30 settembre 2017

LIBERAMENTE n. 11 - Pace Armata






Ci siamo.

Ormai si stanno avvicinando velocemente alcuni momenti "verità", ad esempio quello relativo alla "condizione di salute del centrodestra locale".


Alcuni ritengono che il Centrodestra unito a Cassina sia un'utopia.
Può essere, ma credo che si debba avere la forza di crederci con l'ostinazione della speranza, per offrire al paese un'alternativa all'attuale scempio politico-Amministrativo.
Anche perché le utopie non possono scindersi in due e nessuno dei due tronconi riuscirebbe a sopportare il peso di una sfida elettorale, a superare indenne le naturali difficoltà di una tornata Amministrativa regolata da un sistema maggioritario (Comuni con meno di 15.000 abitanti).


Un sistema - quello Maggioritario - che non ho mai considerato il migliore possibile, che assegna il 75% dei seggi consiliari alla lista che prende anche solo un voto in più delle altre e che ritengo poco rappresentativa della reale fotografia del risultato delle urne.

Vince la lista che prende più voti delle altre, ma quasi sempre la somma dei voti presi dalle liste sconfitti sono maggiori della lista in sostegno del Sindaco.

Provo ad essere più chiaro, l'attuale Sindaco è sostenuto dalla stragrande Maggioranza dei Consiglieri Comunali (11) eletti in una lista che - guarda un po' - ha preso meno voti della somma dei voti delle liste che oggi siedono all'opposizione, alle quali sono assegnati solo 5 miseri seggi per fare opposizione.

Provo ad essere ancora più chiaro: se 4 liste prendono tutte 2000 voti e una ne prende 2001, quest'ultima elegge il candidato Sindaco e trequarti del Consiglio Comunale.

Le restanti 4 liste, raggiunto il quarum, partecipano alla suddivisione dei 5 seggi destinati alla maggioranza.

Sarà anche democrazia, ma ritengo sia poco rappresentativa e per questo sono un proporzionalista convinto (= rappresentazione consiliare proporzionata ai voti ottenuti alle urne)

La dinamica interna alla Maggioranza - di cui scriverò a breve - è oramai sufficientemente chiara e oggi s'impone una proposta di cambiamento - unitaria & seria e alternativa - perché il logoramento della Giunta Mandelli ha subito un'accelerata impressionante.


In pasto all'opinione pubblica è giunta solo qualche tenera sceneggiata teatrale di qualche assessore contro il solito assessore Chiarella dichiarazioni di fuoco sulla Stampa locale, che in genere sono la fedele narrazione di fatti e cronaca del "visibile" (la famosa punta dell'Iceberg).

Gli articoli apparsi per buona parte dell'estate hanno reso l'idea di quanto sta accadendo in Maggioranza, ma non l'entità del malessere "sommerso" sotto quella punta.
 
 
L'insofferenza di molti di procedere in questa forzosa "pace armata" è evidente ed emerge sia dalle dichiarazioni riportate che dagli interventi scomposti sui vari Social dell'insofferente di turno.

I sassolini che si tolgono dalla scarpa sono veri macigni, che pesano molto sul futuro della coalizione, proprio perché ne hanno schiacciato definitivamente la credibilità.

Ma i "sofferenti" sono prima di tutto "calcolatori" e il fatto che l'Amministrazione Mandelli possa avvenire "al buio" (in tema di coalizioni future) con conseguenti incertezze sul futuro politico, obbliga il paese a proseguire con questa pessima Amministrazione.


In Politica con la "P" maiuscola non esistono molte certezze a causa della presenza di una politica con la "p" minuscola che vive calcolando come adeguare la propria azione per conquistare il posto al sole e disposta a cambiare idea su tutto - alzando o abbassando i toni - in funzione di un lavoro di conservazione dell'attuale posizioni di rendita.

O di consolidamento del potere negoziale acquisito per trattare la loro poltrona "...nella lista che verrà".

Troppo spesso nascono listarelle civiche "natus est electionibus" che - in un sistema maggioritario - hanno come unico obiettivo aderire alla coalizione che offre maggiori garanzie di vittoria e conquistare la poltrona di assessore per il Visir della pessima politica che ha messo maggiormente la faccia sulla "lista patacca"

Una volta eletti trascorsa la metà legislatura, generalmente cominciano a pensare al loro futuro politico e minacciare scelte diverse ("per il futuro decideremo cosa fare") che sappiamo essere un modo per alzare il prezzo, forti di un sistema elettorale maggioritario che rende indispensabile quel voto in più.


Ogni fatto o cosa è puramente casuale.

Quindi, nel quadro di grande incertezza (mancano due anni alla scadenza naturale) nonostante la politica della "p" minuscola stia scalpitando nervosamente nella sceneggiata conquista titoli sul giornale, la Politica - questa volta con la "P" maiuscola - non ha ancora cominciato a fare i suoi passi.

Un solo elemento di sento di dare come certo: IL PROSSIMO SINDACO NON SARA' PIU' MASSIMO MANDELLI.

Non perché lo abbia deciso io - che come definito dal Consigliere di Maggioranza Parma - sono "ininfluente e marginale rispetto alle scelte in questa legislatura" - ma perché è la decisione maturata fra i suoi principali alleati e non poteva andare diversamente.


Se Mandelli deciderà di candidarsi ancora - alla carica di Sindaco - non sarà candidato di una lista unitaria di centrosinistra (come l'ultima volta).

Il sistema Maggioritario non perdona nessuno, tantomeno i Sindaci disastrosi.

Buona Lasagna a tutti e che non vi vada di traverso

Andrea Maggio

martedì 26 settembre 2017

IMMIGRATI: APPUNTAMENTO DEL "CCC" DA NON PERDERE

Non sono solito promuovere Eventi, in quanto – nell’intento di non far torto a nessuno – finirei col  trascorrere buona parte delle mie serate, ad elencare le numerose iniziative proposte dalle vivacissime realtà locali.
Gli appuntamenti sono tantissimi e fra questi è facile trovarne di qualità, ma la serata organizzata dal "Centro Culturale Camporicco" ("CCC") - domani mercoledì 27 ore 20.45 presso Oratorio san Domenico Savio - merita una segnalazione particolare, proprio per il tema affrontato e la sua attualità.
 
“Migranti, conoscere per capire”.
 
Il Centro Culturale Camporicco è un’associazione apolitica che ha per oggetto la promozione e la realizzazione di espressioni culturali riferita all'insegnamento della Chiesa Cattolica e – senza scopo  di lucro - promuove ed organizza convegni, dibattiti, mostre, incontri e gruppi di studio 
 
A causa di un impegno politico (e ultimamente si sono intensificati parecchio) non sono sicuro che riuscirò ad essere presente domani sera, ma credo che sia una valida occasione formativa da non perdere.
 
Una serena riflessione a voce alta, un reale approfondimento divenuto indispensabile su diversi modelli di accoglienza.
 
Sicuramente – e questo va dato merito agli organizzatori – è chiaro il tentativo di tematizzare alcune prospettive, fornendo importanti spunti e idee sull’inclusione che non sono emerse (sic!)  durante il precedente incontro organizzato dall’Amministrazione.
 
Siamo rimasti tutti delusi da un Sindaco balbettante che ha ripetuto la cantilena delle solite frasi ideologiche senza dare alcuna prospettiva e soluzione.
 
Ma l’ideologia non può avere risposte in merito a questioni cosi importanti, al massimo può accodarsi a chi affronta la questione, in modo propositivo e con realismo. 
 
IL MIO CONSIGLIO E’: NON MANCATE
(domani mercoledì 27 ore 20.45 presso Oratorio san Domenico Savio)
 
Andrea Maggio

lunedì 25 settembre 2017

ANCORA SUL PASTO DOMESTICO A SCUOLA

 
Oggi, intendo ritornare sulla questione del "Pasto domestico a Scuola (http://andreamaggio.blogspot.it/2017/09/pasto-da-casa-scuola.html) che tanto sta facendo discutere in paese, in quanto ho ricevuto dal membro di Commissione Mensa (espressione del Consiglio Comunale) Marina Prestopino, alcune  utili informazioni.
 
Ricevo e Pubblico:
 
<<...(...) ho letto lo scritto del tuo blog e condivido con te le informazioni che sono a mia conoscenza in quanto membro di commissione mensa, come ovviamente sai, sul pasto domestico.
 
Nel mese di maggio durante una riunione della commissione mensa si è discusso sul pasto domestico (punto che era all'ordine del giorno, per cui tutti i genitori ne erano a conoscenza). Questa riunione però dovrebbe avere seguito nel prossimo mese di ottobre in quanto per mancanza di tempo non si è conclusa ed è stata rinviata.



Era presente il D.S. Gambero che ci ha informato della richiesta di alcuni genitori per il consumo a scuola del pasto domestico. Ha espresso il suo pensiero, noi il nostro, ci ha informato della circolare del MIUR e dei precedenti che hanno portato la sentenza del comune di Torino.



Ha espresso la sua volontà a redigere un protocollo di intesa tra comune istituto comprensivo e genitori. Da lì in poi la commissione mensa, o almeno io, non ho più avuto nessun tipo di informazione, nessuna comunicazione in merito allo stato di avanzamento di questa richiesta di pasto domestico, ne tanto meno di nessun protocollo di intesa redatto e pronto per accogliere le richieste dei genitori.



Solo qualche giorno fa vengo a conoscenza da parte di un genitore che la richiesta per consumare il pasto domestico è stata accolta, il protocollo di intesa redatto e firmato, e che i bambini a breve inizieranno a consumare a scuola il pasto domestico.
Tutto questo mi lascia perplessa.



È corretto che una commissione mensa non venga informata di nulla da nessun ufficio pubblico? È corretto convocarci per metterci a conoscenza della richiesta di questi genitori per poi invece non darci nessun altra informazione? È corretto non informare tutte le famiglie di questa possibilità?

L'informazione è stata scadente.
 
Ho espresso il mio parere a tutta la commissione è cioè  quello di dover scrivere in maniera ufficiale come commissione mensa anche a tutta la giunta e ai genitori e mi auguro che tutti i membri siano concordi a esprimere un giudizio non proprio positivo sul come gli uffici hanno gestito una situazione così attuale e di così interesse pubblico (io lo sarò). Ma ne parleremo alla prossima riunione della commissione
 
Capisco il cambio del D.S., capisco l'organizzazione piuttosto complicata, capisco i tempi stretti, ma l'informazione era necessaria.    - Marina Prestopino - >>
 
Il testo - pubblicato integralmente - offre importanti spunti di riflessione.
 

 
La scorsa Amministrazione - che ho vissuto da assessore - ha inserito nella "determinazione delle tariffe mensa" il quoziente familiare.
 
Ossia una progressiva diminuzione della tariffa, a fronte del crescere del numero dei figli.
 
Una valida politica locale a vantaggio delle Famiglie, un aiuto concreto per i nuclei familiari più numerosi.
 

Il diritto allo studio è riconosciuto dall'art. 34 Cost., che lo declina - in primo luogo - attraverso la previsione di obbligatorietà e gratuità.
 
Stando alle sentenze e al buonsenso, non è possibile affiancare all'obbligo scolastico gratuito l'imposizione di un servizio a pagamento.
 
Mio figlio continuerà a mangiare in mensa come ha sempre fatto, ma difenderò - come in occasione delle bottigliette d'acqua - la libertà di scelta, su questioni che incidono anche economicamente sulle tasche dei Cittadini.
 
Perché in uno Stato liberale i "servizi a domanda individuale" non possono essere imposti da nessuno.
 

E' probabile che attiveranno le noiose cantilene coordinate, chi è interessato al "Pasto domestico a scuola" non si faccia intimorire.
 
Le cantilene andranno dal "non si può a causa dell'assenza di un refettorio diversificato" a "le spese di pulizia saranno a carico delle famiglie dei bambini che mangeranno il pasto domestico" passando a "chi vuole usufruire del pasto domestico deve comunicarlo all'inizio dell'anno, quindi ormai è tardi" ma come riportato dal membro di Commissione Mensa, l'informazione è stata taciuta per lunghi mesi..!
 
 
Andrea Maggio
 

 

sabato 23 settembre 2017

PASTO DA CASA A SCUOLA

Riconosciuto anche a Cassina Dè Pecchi il diritto dei bambini di mangiare in mensa il cibo domestico.
 
I bambini che scelgono il pasto domestico potranno consumarlo in mensa in tavoli distanziati e con la sorveglianza degli insegnanti per evitare il rischio di scambio di alimenti
 
Dovranno utilizzare contenitori idonei (non di vetro) a conservare il cibo per alcune ore e non si potrà in alcun modo riscaldarli o riporli nei frigoriferi della scuola.
 
Quindi dovranno essere utilizzati cibi non deperbili, che si conservano anche fuori dal frigo.
 
Si dovrà portare tutto il necessario ed avere cura di riordinare il tavolo della mensa.
 
Rimane in capo ai genitori l’obbilgo di fornire una dieta varia e in linea con le vigenti normative.
 
Questa la grande novità, TANTE SONO STATE LE RESISTENZE mascherate da aspetti socio-educativi, incontrate in questi mesi.
 
Una strisciante contrapposizione che ovunque ha visto dirigenti scolastici, divisi tra chi ha iniziato ad aprire gli spazi mensa anche a chi porta la “schiscetta” e chi sta ancora provando ad impedire l’esercizio di tale diritto (spesso supportati dall'assessore di turno).
 
A Cassina - nonostante le iniziali difficoltà - il diritto di questi bambini e dei loro genitori è stato riconosciuto.

Una battaglia di alcuni genitori cominciata a Torino, quando a fronte di un prezzo insostenibile della mensa e di una qualità molto discutibile, alcuni genitori hanno fatto ricorso al Tribunale di Torino, per veder riconosciuto il diritto di poter portare il pasto al domestico rinunciando al servizio mensa.
 
Con la collaborazione dall’Avvocato Giorgio Vecchione, anche lui genitore indignato comincia una battaglia legale lunga e complessa.

La sentenza n. 1049/2016 della Corte di Appello di Torino da ragione ai genitori, riconoscendo il diritto al pasto domestico.

In principio c’è stato il caos nelle scuole perché si era creata una vera e propria opposizione e i bambini venivano isolati e fatti mangiare in altri locali della scuola ma non in mensa.
 
Sempre il Tribunale, ha poi chiarito il diritto dei bambini che scelgono il pasto domestico di consumarlo nel Refettorio insieme agli altri bambini, semplicemente in tavoli distanziati e sorvegliati per evitare scambio di alimenti.
 
In uno Stato libero e liberale i servizi integrativi NON POSSONO ESSERE OBBLIGATORI e i vantaggi dell’avere un servizio non obbligatorio sono importanti: di sicuro se le aziende fornitrici del servizio vogliono evitare le disdette da parte dei genitori dovranno offrire un servizio di qualità.
 
E' normale che la Ditta fornitrice dei pasti veda come fumo negli occhi la concorrenza col pasto portato da casa, infastidisce (disgusta) molto la difesa corporativa da parte di Politici o alcuni futuri politici in Commissione Mensa.
 
Molto curiosa.
 
Difficilmente si può ottenere la qualità se un servizio è obbligatorio,
 
Le aziende, del resto, guardano agli utili e - in passato - abbiamo già parlato di quanto il controllo da parte di una Commissione sia fondamentale.
 
Perché basta una piccola variazione di menù ogni tanto (pasta al Sugo invece della Pasta al ragù) che il privato riesce a far quadrare i conti.
 
Per questo chi rappresenta il "pubblico" - ove delegato - non può che fare l'interesse generale.
 
Ad ogni modo e aldilà della decisione dei singoli, mi sembra che questa nuova facoltà sia un'opportunità per i genitori con tanti figli.
 
In questi giorni nuova ondata di cartelle a ruolo (equitalia) per l’indebitamento delle famiglie rispetto al pagamento del pasto mensa.
 
LA FAMIGLIA è il vero tema sul quale la politica deve costruire le proprie offerte. 
 
Andrea Maggio










 
 

giovedì 21 settembre 2017

LIBERAMENTE n 10 - CHE GUEVARA DA TASTIERA?

Sono momenti delicati, politicamente parlando, nel nostro Comune e - come ho già avuto modo di scrivere nei precedenti post- prima di esprimermi su quanto sta accadendo in queste settimane, voglio capire se assessori e consiglieri comunali parte di una stessa coalizione (che governa  a Cassina da 3 anni) sono i soliti giocherelloni perditempo o lo scontro in atto in Maggioranza è questa volta reale.

Al momento è difficile capirlo, d'altronde alcuni di loro hanno dimostrato negli anni di essere autorevoli "professionisti della zuffa quotidiana" e l'ennesimo teatrino mosso "ad hoc", per ottenere potere negoziale nei confronti di un Sindaco sotto minaccia sarebbe tutto sommato in linea con la triste e polverosa logica politica che alberga nelle menti di alcuni "statisti" che abbiamo la sfiga  di avere in "Comune & dintorni".
 
Diciamo che il Partito Democratico è una fucina in questo senso e quanto apprendiamo dai giornali (assessori che litigano fra loro, accusandosi di aver tradito la fiducia dei colleghi) oscilla in modo incerto fra il "ridicolo, il comico, il paradossale" e la gravosa importanza che assumono tutte le dinamiche che investono 13600 cittadini.
 
La Comunità cassinese è esausta di questa brutta Amministrazione, siamo condannati ad assistere inermi a questo scempio politico-amministrativo e aspettare la fine, senza poter fare molto.
 
Mentre in Maggioranza - in queste settimane - hanno fatto a gomitate per ritagliarsi un po' di visibilità sulla carta stampata, urlando al paese la propria insoddisfazione per l'andamento di questa legislatura.
 
Sembra di vedere l'agitazione dei topolini nel momento in cui la Nave sta affondando, l'interminabile sequela di errori commessi in questi 3 anni suscita un naturale terrore ed è l'assessore preferito del Sindaco (Chiarella) a diventare il principale imputato.
 
Chiarella ha certamente ha le sue innegabili responsabilità sul fallimento di questa legislatura, è uno che vanta un numero imprecisato di "scorrettezze politico amministrative" di alto spessore (come in occasione di un fantastico Consiglio Comunale dove saltò fuori, che il Comune pagava l'iscrizione alla classica associazione-patacca, senza che nessuno dei colleghi assessori lo sapesse) e una Giunta ricca di "dilettanti allo sbaraglio" deve aver visto il suo Luna Park.
 
"Tanto questi qua, neanche leggono quello che porto in approvazione di giunta"
 
Fra chi pensa che basti organizzare una festa per essere un buon assessore, chi pensa che serva spostare una transenna, chi tagliare due rami dal parco pubblico, chi raccogliere 6 pacchetti di sigarette vuote al parchetto.
 
Far parte dell'esecutivo di un Comune di 13600 abitanti è qualcosa di più e - penso davvero - che prima di essere nominato assessore, una persona debba quantomeno aver vissuto una legislatura da Consigliere Comunale, maturato l'esperienza necessaria ad evitare figuracce.
 
Altrimenti, se li vogliamo tutti di primo pelo, non dobbiamo stupirci che esistono assessori che dopo aver votato a favore ad una delibera di Giunta, dichiara sul giornale che "....se l'avessi letta prima, non l'avrei votata".
 
Cioè, considero già molto strano che si possano riunire giunte per votare atti prodotti e proposti in approvazione da un assessore "tutto pannocchie e farfalle" come Chiarella, uno di quelli che ha dimostrato di non imbroccarne una neanche per caso, ma che addirittura i colleghi assessori abbiano votato senza nemmeno darci una attenta lettura è davvero inspiegabile.
 
Capisco le ironie che Chiarella e i suoi Fan's (droni militarizzati che vivono sui social, con l'unica missione divina di salvare il Soldato Tommy) hanno dedicato agli assessori, che prima hanno votato le delibere e poi - improvvisamente svegliati dall'incantesimo - hanno criticato sui giornali.
 
Ad ogni modo, vediamo cosa succede nelle prossime ore, sono proprio curioso di vedere se tornato il Sindaco dalle sue vacanze, i nostri "Che Guevara da tastiera" perderanno la parola come sempre e torneremo al solito schema.
 
Buona serata.
 
 
Andrea Maggio

domenica 17 settembre 2017

LIBERAMENTE n. 9 - SO' RAGAZZI...


Possono non piacervi partiti, corpi intermedi, burocrazie della rappresentanza organizzata.
 


Potete pensare quanto volete, che tutto questo tracimi fisiologicamente in alcune devianze, più o meno reali, di cui abbiamo orecchie e scatole piene.
 

Pur non potendo negare errori storici, che hanno generato una grave crisi della politica, è indubbia la necessità di preservare la funzione sociale dei Partiti.
 

Ora, non penso di tornare alle esperienze di indottrinamento passato che esistevano negli ambienti comunisti, ma il «deficit di elaborazione», ha raggiunto livelli emergenziali anche a Cassina.
 

Se la selezione della classe dirigente politica nazionale ha troppo spesso privilegiato la logica dell'appartenenza (o della sintonia al capo di turno rispetto a quella del merito e delle capacità) a Cassina siamo passati a pescare nell'immenso mare dei Social Network.
 

La Piazza virtuale è luogo di incontro e scontro, ma non risolve quel deficit di elaborazione di proposte politiche concrete e lo abbiamo visto anche nel nostro Comune, dove chi era andato sul giornale a dichiarare "non mi voglio candidare" lo abbiamo trovato in giunta a votare delibere senza averle lette salvo poi protestare contro i colleghi per avergliele fatte votare.
 


L'ondata dell'antipolitica ha regalato stucchevoli e quanto sta accadendo a Cassina è la prova che l’auto-referenzialità di un generico ricambio ai vertici è - seppur legittima in democrazia - praticabile e utile, solo se affiancata alla capacità di confronto e al sereno vivere di una dialettica confinata entro i limiti della decenza.
 

Oggi alcuni dei "nuovi" Amministratori Comunali, entrati in Comune senza meriti specifici fra le file della Maggioranza consiliare e con la promessa di essere migliori dei precedenti, hanno devastato l'evolversi di un'azione politica e la cosa più semplice - in questi casi - è umiliare il dissenso privandolo del rispetto dovuto.
Perchè io assessore sono io, tu consigliere di minoranza sei niente confronto a me che ho vinto le elezioni.
 

Da che ricordi, la politica cassinese si era sempre limitata a criticare gli atteggiamenti o le decisioni assunte, oggi i dev'esserci anche dell'invidia, del rancore e della rabbia a dettare le parole e i pensieri degli ultimi arrivati ("buffone senza cervello", "scatola cranica vuota") è una novità purtroppo figlia naturale dell'incesto avvenuto in questi anni fra "antipolitica populista e arroganza degli ultimi arrivati".
 

Non dev'essere semplice per chi ha passato anni nell'illusione di essere il migliore, svegliarsi e comprendere che "tutti siamo i migliori fin quando non diventiamo assessori" e rare sono le eccezioni in cui si riesce a confermare i risultati sperati, non è l'attuale Giunta che può produrre questa aspettativa in nessuno degli assessori.

Il mio consiglio - "democristianamente" parlando - è quello di vivere la politica locale con maggiore umiltà e impegnarsi a non offendere la controparte (personalmente) per intossicare il dibattito politico locale.

D'altronde le offese non servono a nulla, non migliorano la qualità dell'azione di un esecutivo, tantomeno nascondono i fallimenti.

In questo apprezzo molto il - seppur inutile - sforzo del Consigliere Andrea Parma, che pur senza alcuna concretezza non preclude al dialogo con la minoranza consiliare.
 
Ma è ascoltato come un rappresentante Italiano all'Onu e il dibattito politico non ha mai spiccato il volo.
 
La rivisitazione di deleghe e competenze è stata l'ennesima occasione persa per il pd di sistemare gli equilibri di Giunta.
 
Ognuno ha pensato alla sua poltrona e Sindaco ha capito che il PD è can che abbaia ma non morde.

Il fallimento è soprattutto del Pd e non trovo nulla di strano nel fatto, che una "vecchia volpe" come l'assessore Chiarella abbia gioco semplice con colleghi assessori impreparati, come Medei (candidato civico, che al pd deve candidatura ed elezione).

Per capirci, proprio quando quest'ultimo era impegnato a definire pubblicamente,  membri di minoranza "buffone senza cervello", il suo collega di Giunta Chiarella - che ha sempre difeso - otteneva il suo voto (unanime) per una delibera che non aveva nemmeno letto e che oggi dai giornali dichiara di non condividere.


Della loro zuffa sulla stampa - se troverò voglia e tempo - scriverò più avanti, so ragazzi verrebbe da dire, ma quanto emerge dai giornali è l'abilità del gatto e la volpe, furbi che si prendono gioco degli ultimi arrivati.

Nel bel mezzo di quella che gli stessi consiglieri di maggioranza definiscono "crisi politica di giunta" ecco che - dopo 44 giorni di ferie - il Sindaco torna dalle ferie e porta le lasagne ai 2 ragazzi del reality "Social-House".
 
Questa è la cosa importante, non un paese che si sbriciola sotto gli occhi di tutti.
Chissà se qualche assessore abbia compreso quanto gravi e sbagliati siano stati gli insulti rivolti ad un Consigliere di minoranza, ininfluente e marginale (e mi perdonerà Parma, ma utilizzo la sua definizione).

Sono state la certificazione di una classe dirigente incapace di cogliere il vero tema, quella capacità di elaborazione che citavo inizialmente, che solo la frequentazione e l'esperienza ti rendono.

Non i Social network,  affollato di amici e interessati a disinnescare la narrazione di un palese fallimento, mas non ad elaborare una proposta e una strategia.
 
I Partiti veri e funzionanti avrebbero evitato che assessori votassero delibere senza esser lette e studiate, perché mai Chiarella avrebbe potuto portare in approvazione lunghi testi senza un vaglio preventivo.

Il dialogo con la minoranza avrebbe evitato che un progetto così discusso fosse rimasto un segreto fino a qualche giorno prima del suo inizio.


In fondo, la lezione di questa legislatura sta tutta qua.

Il vento cambia per conto suo, i Cittadini scelgono il "nuovo" distante di partiti, nell'illusione che siano questi il male assoluto.
Ma si continua a sbagliare obiettivo.

Il male assoluto è l'inadeguatezza al ruolo e l'impreparazione.


E per far correre la barca serve un timoniere capace e un equipaggio di qualità, una classe dirigente che abbia argomenti reali e che - soprattutto - sia capace di dialogare.
Il dialogo è una qualità che non tutti possono vantare e il giorno che lo capiremo sarà un gran giorno.

Nel frattempo, godiamoci il disastro degli ultimi arrivati e le offese personali e i nostri assessori chiedano le lasagne del Sindaco.

Forse a cucinare è bravo.
 
Andrea Maggio
 

mercoledì 13 settembre 2017

FORTI CON I DEBOLI E DEBOLE CON I FORTI (1)

In riferimento all'intervento di ristrutturazione di via Radioamatori - sul quale ho scelto di posticipare i miei interventi in attesa che si affievolisca la polemica interna alla Maggioranza - volevo semplicemente sottolineare che il DIVIETO DI SOSTA CON RIMOZIONE FORZATA IN VIA RADIOAMATORI è quantomeno discutibile.
 
Il Divieto di Sosta è disposto dall'Ordinanza n 82
 
"VISTA la richiesta del 06/09/2017 prot.n.25055, fatta pervenire dal Sig. Tedeschi Alessandro Corso
Italia n.26 Milano per conto della ditta Magnolia Spa via Tito Speri n.8 Milano, dalla quale si rileva
che si dovrà procedere a lavori di ristrutturazione;
RITENUTO di dover meglio tutelare la pubblica incolumità durante tali lavori;
VISTI gli artt. 7-157-158 del vigente C.d.S. emanato con D.L.vo 285/92 e relativo Regolamento di esecuzione approvato con D.P.R. 495/92"
 
E' curioso, che il 07/09/2017, il Comune di Cassina "rileva che si dovrà procedere a lavori di ristrutturazione" di una struttura comunale, da una nota protocollata il 06/09/2017.
 
Il progetto di ristrutturazione - almeno questo i ragazzi del reality hanno dichiarato di voler fare e concordato con l'Amministrazione - è passato in Giunta da molto tempo, l'Amministrazione è informata, la richiesta di ordinanza non "rileva" alcuna necessità sconosciuta.

Si scende dal pero, ogni volta la stessa storia.
 

Inoltre, nell'ordinanza "Si ritiene di dover tutelare meglio la pubblica incolumità"vietando il parcheggio (rimozione forzata) ma si consente il deposito abusivo di materiale di cantiere in strada, senza regolare e illuminata delimitazione (con nastro bianco e rosso o transenne, e mettendo in  pericolo il costante passaggio di pedoni.
 
Il deposito di materiale in carreggiata è una grave violazione e l'Ordinanza n. 82 (rilasciata un giorno dopo il protocollo! magari fossero sempère così reattivi) che in un Comune normale con un'Amministrazione vera, oltre alla sanzione amministrativa da comminare a chi ha commesso il reato (il nome esiste già, per conto di Magnolia) seguirebbe il pagamento della TOSAP (PER OCCUPAZIONE SPAZI E LUOGI PUBBLICI) in quanto la concessione dello spazio pubblico ha rappresentato una cessione di responsabilità e competenze a soggetti terzi.
 
 
Avete mai provato ad occupare porzioni di apzio pubblico. Ecco, sapete cosa può accadervi 10 minuti dopo.

Questo Comune è FORTE CON I DEBOLI E DEBOLE CON I FORTI.

Manca tutto, anche il Cartello di Cantiere non ho visto.

Ma soprattutto manca un'Amministrazione Comunale, mancano le competenze, esiste solo la voglia di apparire.
 
LE SANZIONI AI CITTADINI ARRIVANO PUNTUALI, IL COMUNE MANDA  A RUOLO (EQUITALIA) PER MENO DI 200 EURO.

AI PROTAGONISTI TELEVISIVI (poteri forti mediatici da 1.600.000 follower) NON LI SCOMODA NESSUNO.

Comunque, tornato il Sindaco - sembra che 44 giorni di ferie gli siano bastati - credo che finiranno le sceneggiate e i leoni dell'estate torneranno a cuccia rapidamente e con la coda fra le gambe e io avrò modo di raccontarvi la sceneggiata estiva dei Che Guevara che giocavano a fare la guerra
 
D'altronde, fingere zuffe estive fra assessori serve a ritagliarsi lo spazio sul giornale, ma non a risolvere i problemi di questo Comune.
 
Andrea Maggio




 
 
 

 
 
 
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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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