sabato 30 settembre 2017

LIBERAMENTE n. 11 - Pace Armata






Ci siamo.

Ormai si stanno avvicinando velocemente alcuni momenti "verità", ad esempio quello relativo alla "condizione di salute del centrodestra locale".


Alcuni ritengono che il Centrodestra unito a Cassina sia un'utopia.
Può essere, ma credo che si debba avere la forza di crederci con l'ostinazione della speranza, per offrire al paese un'alternativa all'attuale scempio politico-Amministrativo.
Anche perché le utopie non possono scindersi in due e nessuno dei due tronconi riuscirebbe a sopportare il peso di una sfida elettorale, a superare indenne le naturali difficoltà di una tornata Amministrativa regolata da un sistema maggioritario (Comuni con meno di 15.000 abitanti).


Un sistema - quello Maggioritario - che non ho mai considerato il migliore possibile, che assegna il 75% dei seggi consiliari alla lista che prende anche solo un voto in più delle altre e che ritengo poco rappresentativa della reale fotografia del risultato delle urne.

Vince la lista che prende più voti delle altre, ma quasi sempre la somma dei voti presi dalle liste sconfitti sono maggiori della lista in sostegno del Sindaco.

Provo ad essere più chiaro, l'attuale Sindaco è sostenuto dalla stragrande Maggioranza dei Consiglieri Comunali (11) eletti in una lista che - guarda un po' - ha preso meno voti della somma dei voti delle liste che oggi siedono all'opposizione, alle quali sono assegnati solo 5 miseri seggi per fare opposizione.

Provo ad essere ancora più chiaro: se 4 liste prendono tutte 2000 voti e una ne prende 2001, quest'ultima elegge il candidato Sindaco e trequarti del Consiglio Comunale.

Le restanti 4 liste, raggiunto il quarum, partecipano alla suddivisione dei 5 seggi destinati alla maggioranza.

Sarà anche democrazia, ma ritengo sia poco rappresentativa e per questo sono un proporzionalista convinto (= rappresentazione consiliare proporzionata ai voti ottenuti alle urne)

La dinamica interna alla Maggioranza - di cui scriverò a breve - è oramai sufficientemente chiara e oggi s'impone una proposta di cambiamento - unitaria & seria e alternativa - perché il logoramento della Giunta Mandelli ha subito un'accelerata impressionante.


In pasto all'opinione pubblica è giunta solo qualche tenera sceneggiata teatrale di qualche assessore contro il solito assessore Chiarella dichiarazioni di fuoco sulla Stampa locale, che in genere sono la fedele narrazione di fatti e cronaca del "visibile" (la famosa punta dell'Iceberg).

Gli articoli apparsi per buona parte dell'estate hanno reso l'idea di quanto sta accadendo in Maggioranza, ma non l'entità del malessere "sommerso" sotto quella punta.
 
 
L'insofferenza di molti di procedere in questa forzosa "pace armata" è evidente ed emerge sia dalle dichiarazioni riportate che dagli interventi scomposti sui vari Social dell'insofferente di turno.

I sassolini che si tolgono dalla scarpa sono veri macigni, che pesano molto sul futuro della coalizione, proprio perché ne hanno schiacciato definitivamente la credibilità.

Ma i "sofferenti" sono prima di tutto "calcolatori" e il fatto che l'Amministrazione Mandelli possa avvenire "al buio" (in tema di coalizioni future) con conseguenti incertezze sul futuro politico, obbliga il paese a proseguire con questa pessima Amministrazione.


In Politica con la "P" maiuscola non esistono molte certezze a causa della presenza di una politica con la "p" minuscola che vive calcolando come adeguare la propria azione per conquistare il posto al sole e disposta a cambiare idea su tutto - alzando o abbassando i toni - in funzione di un lavoro di conservazione dell'attuale posizioni di rendita.

O di consolidamento del potere negoziale acquisito per trattare la loro poltrona "...nella lista che verrà".

Troppo spesso nascono listarelle civiche "natus est electionibus" che - in un sistema maggioritario - hanno come unico obiettivo aderire alla coalizione che offre maggiori garanzie di vittoria e conquistare la poltrona di assessore per il Visir della pessima politica che ha messo maggiormente la faccia sulla "lista patacca"

Una volta eletti trascorsa la metà legislatura, generalmente cominciano a pensare al loro futuro politico e minacciare scelte diverse ("per il futuro decideremo cosa fare") che sappiamo essere un modo per alzare il prezzo, forti di un sistema elettorale maggioritario che rende indispensabile quel voto in più.


Ogni fatto o cosa è puramente casuale.

Quindi, nel quadro di grande incertezza (mancano due anni alla scadenza naturale) nonostante la politica della "p" minuscola stia scalpitando nervosamente nella sceneggiata conquista titoli sul giornale, la Politica - questa volta con la "P" maiuscola - non ha ancora cominciato a fare i suoi passi.

Un solo elemento di sento di dare come certo: IL PROSSIMO SINDACO NON SARA' PIU' MASSIMO MANDELLI.

Non perché lo abbia deciso io - che come definito dal Consigliere di Maggioranza Parma - sono "ininfluente e marginale rispetto alle scelte in questa legislatura" - ma perché è la decisione maturata fra i suoi principali alleati e non poteva andare diversamente.


Se Mandelli deciderà di candidarsi ancora - alla carica di Sindaco - non sarà candidato di una lista unitaria di centrosinistra (come l'ultima volta).

Il sistema Maggioritario non perdona nessuno, tantomeno i Sindaci disastrosi.

Buona Lasagna a tutti e che non vi vada di traverso

Andrea Maggio

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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