giovedì 27 gennaio 2022

UN VERO OBBLIGO PER CHI GOVERNA

UN VERO OBBLIGO: INTERCETTARE LA VALANGA DI SOLDI PER I COMUNI

Il timore è sempre lo stesso: avere i Comuni con amministrazioni con poche idee e confuse e non riuscire ad intercettare la valanga di soldi, che sta investendo il comparto Enti Locali

Ci sono Comuni costantemente presenti in ogni decreto di assegnazione fondi, utili - anzi indispensabili - per ammodernare il patrimonio  o meglio ancora, sostituirlo.

Ci sono Comuni amministrati da Giunte in grado di esprimere un'idea di paese che "sono sul pezzo", altre che non riescono a sfruttare le potenzialità di un momento storico ove "basta avere un'idea per vedersela finanziare"

Ci sono Comuni che - al massimo - si fanno finanziare l'intervento spot concedendo la sfilata ""grazie, grazie, grazie") al politico regionale di turno, per il resto sappiamo tutti che non è questo il momento degli "interventini".

L'Italia fermenta, brulica di lavori, migliaia di lavori (1748) sono già finanziati e altri 541 progetti (il 93% sono vicini a noi) attendono il nuovo decreto ma sono già approvati.

Parliamo dei primi 3,4 miliardi, antipasto del Pnrr per gli enti locali e più di 1200 Comuni sono già pronti per accogliere queste risorse (più della metà li ha già in cassa)

Ma fondi ce ne sono, sono "infiniti", basta avere un'idea di paese, un progetto presentabile e coerente, la capacità di presentarlo

Sono triste, la scelta di alcuni Comuni di non nominare VERI assessori ai lavori pubblici (ma assegnare incarichi solo per amicizia) in questi casi è devastante, 

Notizia di oggi (una bella telefonata che mi ha messo allegria) è che altri 905 milioni sono stati immessi per finanziare i progetti comunali (mi dicono entrerà nel milleproroghe O FORSE nel terzo decreto sostegni) ma non potrà fare nulla per i Comuni che DORMONO FRA SELFIE VARI

I progetti locali finanziati saranno quindi 2.325 progetti locali (riqualificazione di edifici e spazi pubblici che hanno superato l’esame ministeriale) ed è inutile che scriva quanto sia importante NON PERDERE DI VISTA il vero obiettivo: sviluppo urbanistico, investimento patrimonio pubblico, ammodernamento territoriale

IL TEMA NON E' QUESTO O QUEL BANDO, MA ESSERE SUL PEZZO SOLO A CHIACCHIERE 

CHIEDIAMO ALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI DI USCIRE DAI SELFIE E COGLIERE L'OCCASIONE OFFERTA DA UN PERIODO STORICO IRRIPETIBILE.

lunedì 24 gennaio 2022

Birrifici artigianali. Domande per contributo a fondo perduto

Il MiSE ha dato attuazione all’art. 68-quater del DL n. 73/2021 (Sostegni bis) che ha stanziato 10 milioni di euro per l'anno 2021 a favore di un contributo a fondo perduto da riconoscere ai birrifici artigianali. 


Le indicazioni fornite con decreto direttoriale del 12 gennaio 2022 e decreto ministeriale del 23 dicembre 2021.

I soggetti in possesso dei requisiti fissati dal MiSE sono tenuti a presentare apposita istanza a partire dalle ore 12,00 del 20 gennaio 2022 e fino alle ore 12,00 del 18 febbraio 2022.

E’ richiesta la modalità di invio tramite PECall’indirizzo: contributobirrifici@pec.mise.gov.it.

E’ ammessa la presentazione di una sola istanza per richiedente.

L’istanza si intende perfezionata solo a seguito dell’assolvimento dell’imposta di bollo, opportunamente annullata e conservata in originale.


L’efficacia dell'intervento è subordinata all'autorizzazione della Commissione europea che deve essere rilasciata in esito alla procedura di notifica.

I destinatari sono i birrifici in relazione al volume di birra complessivamente preso in carico nel registro della birra condizionata ovvero nel registro annuale di magazzino nell'anno 2020, in base alla dichiarazione riepilogativa di cui all'art. 8, comma 2, decreto del 4 giugno 2019.

Si intende per birra artigianale quella prodotta da birrifici indipendenti e non sottoposta a processi di microfiltrazione e pastorizzazione.

Si specifica che un birrificio può concorrere ad ottenere il contributo:

  • se utilizza impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio;
  • se è economicamente e legalmente indipendente da un altro birrificio;
  • se non opera sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale di altri.

Il sostegno si concreta nella forma di contributo a fondo perduto, nei limiti della dotazione finanziaria di 10 milioni di euro per il 2021, in misura pari a 0,23 euro per ciascun litro di birra del quantitativo complessivamente preso in carico, rispettivamente, nel registro della birra condizionata ovvero nel registro annuale di magazzino nell'anno 2020, in base alla dichiarazione riepilogativa di cui all'art. 8, comma 2, del decreto 4 giugno 2019.



ASSUNZIONI IN ATES





#MaggioNews 

#cassinadepecchi

#PozzodAdda


Ho sempre rimproverato la POCA  PUBBLICISTICA RISPETTO AI BANDI DI SELEZIONE DI TUTTE LE PARTECIPATE 


Per come intendo io la PA, i Comuni sono i primi a dover promuovere al massimo bandi di assunzione di società o aziende di cui siamo parte.


Ad ogni modo, qualcuno  dovrà pur dirvelo, lo faccio io. 


C’è un BANDO DI CONCORSO/AVVISO DI MOBILITÀ POSTI VACANTI per LA SELEZIONE DI PERSONALE ATES e nessuno vi dice nulla.


ATES, Azienda Territoriale Energia e Servizi S.r.l. è una società pubblica “in house” con sede a Trezzo sull’Adda (MI) e alla quale Cassi a e Pozzo hanno aderito affidando “in house” là gestione di alcuni servizi 


Argomento lungo e spinoso.


Comunque, non è qoesto il post di spiegare alcune dinamiche, mi limito a dire che Ates si occupa principalmente della “gestione calore” degli immobili ed edifici pubblici, svolgendo anche il ruolo di “terzo responsabile”, nonché della pubblica illuminazione, per conto dei propri comuni soci (sono aumentati e sono diventati  20)


Aumentando il numero dei Comuni aderenti è evidente che la necessità di Ates è quella adeguare la pianta organica 


Nella speranza di fare qualcosa di utile, pubblico il bando 


_AM_

sabato 22 gennaio 2022

RENDIAMO UTILE IL CENTRO TAMPONI.

 #cassinadepecchi 


RENDIAMO UTILE IL 

CENTRO TAMPONI. 


Serve cambiare, così il servizio non funziona.


Non mi riferisco alla scelta (condivisa) di ospitare un centro tamponi a Cassina , tantomeno all’apprezzabole impegno di tutti i volontari per organizzare il comparto.


Ancora una volta, il volontariato cassinese mostra la sua operatività 


La scelta di ospitare un centro tamponi per offrire un servizio a tutto il circondario non può essere la solita “tarantella delle sfilate” e selfie a “gogo”.


Credo che la condivisa scelta di ospitare un centro tamponi debba essere qualcosa in più, un gesto di responsabilità.


Molti sono i Comuni che si sono tirati indietro sono stati costretti da ragioni logistiche. 


Non tutti i Comuni - sul proprio territorio - hanno un luogo che si presti a queste iniziative sovracomunali.


Nobili iniziative che - da come abbiamo potuto vedere ai TG - comportano un notevole flusso viabilistico.


Cassina ha accettato la sfida e questo è (a parer mio) un fatto positivo. 


Sulla scelta del posto ho avuto alcune perplessità, avrei scelto un altro posto, che non fosse così incastonato nel centro abitato.


Detto questo, le mie preoccupazioni (che ho evitato di palesare per non sembrare un gufo) sono state scongiurate dal fatto che l’impostazione assegnata al centro tamponi lo ha reso poco utilizzato.


Quasi inutile 


Sei/sette macchine in coda la mattina e poi dalle ore 10 il deserto. 


Inutile dire che in un momento storico così concitato, con l’esigenza di tamponi che c’è, è piuttosto curioso vedere un centro tamponi poco utilizzato.


Qualcuno dirà: meglio così, non c’è traffico.


Si forse, ma così non serve a nulla e la disponibilità del nostro Comune a offrire un servizio ai Cittadini (anche non di Cassina) rischia di essere inficiata, solo fittizia e restare buona nelle intenzioni. 


Ricette mediche, prenotazioni, numero di telefono occupati, poi inesistenti perché “abbiamo cambiato sistema”, esiti tardivi e spesso incompleti e quindi inutili per le finalità perseguite  


Nel mio ultimo post, (http://andreamaggio.blogspot.com/2022/01/proposta-per-le-scuole-cassina.html) ho avanzato una proposta per rendere la presenza del centro tamponi realmente utile alla nostra Comunità (visto che foto, articoli e la cantilena dei “grazie grazie” per ammiccarsi il facile consenso servono solo al Sindaco e alla sua carriera di partito, che gli auguriamo possa avvenire presto e fuori da Cassina).


Dobbiamo restare concentrati sul servizio, capire se sia la prescrizione medica o il sistema di prenotazione (fallito quello che avveniva attraverso un numero cellulare) a renderlo poco accessibile e poco frequentato. 


Le passerelle  in tv servono ai politici (“sono in tv guardatemi, vi prego, sono in tv”) per qualcuno conta quello, ma penso che si debba rendere davvero efficace questo servizio.


ANDREA MAGGIO

venerdì 21 gennaio 2022

PROPOSTA per le SCUOLE A CASSINA

UNA PROPOSTA PER CASSINA: tamponi per studenti al hub di Cassina d/P , in via Andromeda


La circolare del Commissario Straordinario per l’emergenza epidemiologica dell’8 gennaio scorso, recante come oggetto “Effettuazione gratuita di test antigenici rapidi per la rilevazione di antigene SARS-CoV-2 a favore degli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado”, apre la strada a un differente approccio per ciò che concerne la riapertura delle scuole.


E in considerazione dell’apertura del punto tamponi a Cassina De Pecchi, in via Andromeda, avvenuta recentemente, mi sento di avanzare una PROPOSTA all’Amministrazione comunale in linea e coerenza al trasparente apporto amministrativo che mai è mancato in questi ultimi due decenni. 


Nella Nota, il commissario rileva come vi sia la necessità di predisporre “ulteriori strategie operative finalizzate a massimizzare le attività di tracciamento e testing dei contatti in ambito scolastico, al fine di consentire il regolare svolgimento delle lezioni in presenza e delle relative attività ad esse connesse”. 



Queste misure – si continua a leggere nella Nota – in accordo con la nota tecnica ISS/Ministero dell’Istruzione/Conferenza delle Regioni e Province autonome del 28 ottobre 2021, sono basate soprattutto sul maggior coinvolgimento attivo delle risorse sanitarie già presenti sul territorio, come i pediatri di libera scelta (PLS) e i medici di medicina generale (MMG) a supporto delle attività dei Dipartimenti di Igiene e Sanità pubblica delle Aziende sanitarie territoriali, titolari delle procedure. 



Ribadisco il concetto: avevamo dei dati che non potevamo ignorare, abbiamo informato tutti che aprendo le scuole si sarebbero potuti creare dei focolai. 



Per garantire ormai un proseguo delle attività scolastiche in maggiore sicurezza, visto che nel nostro comune ci sono state e ci sono tutt’ora delle classi in quarantena, propongo la messa a disposizione di alunni, docenti e personale Ata, di test antigenici rapidi da effettuarsi presso il drive-through di via Andromeda (o distaccamento funzionale presso stand nei pressi degli istituti).


Questa sarebbe l’occasione per sfruttare a pieno il poco utilizzato


I primi a volere uno stabile ritorno a scuola sono i nostri figli, che vivono con disagio questa discontinuità delle modalità didattiche applicate.



Da pubblici amministratori (che si resta nella mente e nei ragionamenti, come un allenatore senza contratto resta un allenatore) abbiamo grande responsabilità verso la comunità scolastica e lo screening preventivo può essere un’ottima arma in questo senso.


_AM_


giovedì 20 gennaio 2022

POZZO: SI ALLA MEMORIA e AL RICORDO

<< La base democratica sulla quale proseguire si fonda non sull'oblio, ma sulla consapevolezza del passato. Il lavoro della ricostruzione della memoria è difficile, complesso, ma è indispensabile per comprendere obiettivamente, senza strumentalizzazioni di alcun genere, il senso del cammino percorso fino ad oggi, dell'immenso valore delle Istituzioni e del contributo di ogni libero Cittadino». 




Leggo con piacere che l’attuale amministrazione di POZZO D’ADDA intende realizzare - in occasione della Giornata della Memoria (istituita dal Parlamento nel 2000, per ricordare lo sterminio del popolo ebraico -Shoah) e tutte le persecuzioni e le violenze perpetratedurante il secondo conflitto mondiale  una  conferenza  finalizzata alla conoscenza di una delle pagine più buie della storia mondiale.

 

La società - e tutta la comunità scolastica ed “educante” - ha l'obbligo di accrescere una consapevolezza storica, completa e senza omissioni ideologiche di sorta. 

 

L’IMPEGNO DELLE ISTITUZIONI dev’essere quello di celebrare le solennità (GIORNATA DELLA MEMORIA e GIORNO DEL RICORDO) sempre e tutte con la medesima intensità.



Sappiamo però, che troppo spesso il GIORNO DEL RICORDO – rispetto alla Giornata della Memoria – è un momento dalle Istituzioni tralasciato e spesso dimenticato.  


Invece no, il GIORNO DEL RICORDO – solennità istituita con la Legge n. 92 del 2004  volta a conservare e rinnovare ogni anno «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo ultimo dopoguerra>> - rappresenta una pagina di storia da ricordare anch’essa ed è per questo motivo che invito la politica locale a fare riflessioni e avanzo proposte.


E’ importante che l’attuale Amministrazione mostri significativa sensibilità rispetto ad una pagina di storia poco conosciuta.


La legge prevede che per questa giornata siano organizzate iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado ("... favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende") 


Non sono Consigliere comunale ma ciò non vieta di interessarmi agli aspetti “politico-Amministrativi” del Comune di Pozzo D’ADDA.


Un Comune promuove e tutela la partecipazione (dei cittadini, singoli od associati) all’amministrazione dell’Ente.


Questo per assicurarne  buon andamento, imparzialità e trasparenza, incentivandone prima di tutto la partecipazione popolare.


Ai sensi dell’art 30 dello Statuto comunale (adottato dal CC nelle sedute del 19.12.1999 e 15.2.2000 con deliberazioni n. 62 e n 1 divenuto esecutivo con provvedimento dell’organo regionale di controllo  del 6.3.2000).

 

Perché chiunque può rivolgere al Sindaco INTERROGAZIONI  in merito a specifici problemi od aspetti dell’attività amministrativa alle quali si devono risposte scritte nei tempi previsti.


Vi è obbligo di risposta.


Poi presenterò ISTANZE DI PROPOSTA che l’Amministrazione avrà facoltà di accogliere o meno (motivandone le ragioni)

 

Chiedo che vengano attivati circuiti della cultura locale, sensibilizzando scuole, offrendo occasioni di testimonianza, ricerca, esposizione, ecc per informare adeguatamente - partendo dai più piccoli - sui fatti che dovrebbero essere oggetto del ricordo.


 

Potrei scrivere poemi lunghissimi sul “muro di gomma” di Amministratori poco interessati a ricordare vittime di una tragedia volutamente dimenticata, in passato mi sono confrontato (in altri Comuni) con assessori che ebbero a dichiarare “…Il Giorno del Ricordo e la Giornata della Memoria sono tra loro diverse per sia per quantità che per qualità" - Consiglio comunale del 28 aprile 2016).

 

Ma non esistono morti di serie A e morti di serie B ed e per questo credo sia un bel messaggio produrre un Manifesto Unitario che riporti le 2 ricorrenze (Giornata della Memoria e Giorno del Ricordo) per ricordarci che entrambe le tragedie sono poste nel gradino più alto delle vergogne umane.

 

Sono dell’idea, che vi debbano essere eventi unitari, perché le vittime di tali tragedie debbano avere uguale rispetto, soprattutto quelli innocenti morti a causa di dittature feroci.

 

Nell'indifferenza generale in troppi hanno perseverato in uno scempio culturale ideologico, marcatamente vigliacco incapace di analisi “retrospettive”.

 

Per oltre settant’anni questa pagina della storia è stata posta sotto silenzio o utilizzata in modo fazioso da persone indegne e faziose.

 

Dobbiamo insistere, io lo farò sempre – come ogni anno - dobbiamo partire dalle scuole, un fatto culturale e giustizia.


Ne parlerò ancora, dopo aver protocollato la proposta e interrogazione a riguardo 

  


_AM_

lunedì 17 gennaio 2022

"ESCANO DALLE FOTOGRAFIE e PENSINO ALLE SCUOLE NUOVE"

Sulla questione “edilizia scolastica” sono rimasto coerente in questi ultimi 20 anni.


Non ho mai cambiato idea, anche quando - qualche anno fa - andava di moda la cantilena “non servono scuole nuove a Cassina De Pecchi”).


Ecco, le elezioni si perdono, l’importante è non cambiare idea per la moda del momento. 

Sono felice che oggi la “politica delle toppe” non abbia più i grandi sostenitori di quei giorni. 


Non ho mai votato PGT che non prevedessero strutture scolastiche nuove; ero convinto che - prima o poi - tutti avrebbero convenuto che sulle scuole servano riflessioni vere. 

Senza una pianificazione seria, di investimento e prospettiva, Cassina è rimasta imbalsamata e ancorata a operazioni urbanistico-immobiliari devastanti e non armonizzate. 


Peraltro il PGT attuale non serve a nulla.


HO SEMPRE CHIESTO  di "USCIRE DALLE FOTOGRAFIE" e pensare alle scuole


FINALMENTE, (forse) oggi non sono più l'unico a sostenere NUOVI investimenti pubblici (scuole) senza passare da manutenzioni e toppe varie.


Quante istanze in passato presentate per ottenere dal Comune specifiche rispetto alle auspicate partecipazioni del nostro municipio ai differenti bandi (uno importante del MIUR e del Ministero dell'Interno con il quale saranno distribuite risorse per 700 milioni di euro stanziate nel 2019, con la Legge di Bilancio per il 2020, disponibili a partire dal 2021).


Oggi avremmo affidato i lavori, mentre siamo ancora ai selfie e alle passerelle per un pallone tolto dai pluviali.  


Difficile aprire confronti sull'importante tema urbanistico con chi è assolutamente vuoto e al massino potrà avviare le 5/6 operazioni urbanistiche che già sappiamo (alcune già avviate e comunque note). 


ABBIAMO PERSO bandi importanti per il finanziamento della costruzione di edifici per asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia di cui all'art.1 comma 61 della legge 160/2019, per il quinquennio 2021-2025. 


Per quanto mi riguarda la questione POLITICA, nei Comuni dovrebbe limitarsi a pochi ambiti, ma tutti realmente importanti, in grado di determinare principi o direttive nell'esercizio di un'attività o di un potere decisionale.


Sono convinto che l’azione Amministrativa debba ottenere una scala di priorità, in funzione di un quadro valoriale certo e condiviso fra i rappresentanti e gli eletti e delle necessità sociali e di un territorio.


Una questione – per me – imprescindibile, sulla quale mi sono sempre speso in questi 2 decenni, è la realizzazione di Lavori Pubblici a implementazione del patrimonio pubblico e sviluppo pianificato della sua conservazione. 


Ma l’ho sempre detto, alle elezioni politiche troppi votano per “convenienza” mentre nei paesi si vota l’amico, il parente o il più simpatico.


Ne idee ne competenze importano

Al massimo ci si affida al simbolo del “partito”.  


Ora, è chiaro che il momento storico offra ai Comuni l’irripetibile occasione di vedersi finanziare opere INDISPENSABILI (o anche solo necessarie) e dotare il proprio territorio di strutture pubbliche come la costruzione, la messa in sicurezza, la ristrutturazione o la riqualificazione di asili nido e scuole dell’infanzia.


È importante sfruttare a pieno questi bandi, per la loro grande potenzialità.


Oggi è maturata la consapevolezza di quanto abbiamo sostenuto dai tempi del pgt (adottato ma non approvato) della giunta D’Amico e per tutti questi anni: scuole nuove. 


Ho assistito impotente al trionfo della POLITICA DELLE TOPPE che ho sempre criticato (in Aula e spesso da questo blog)  e che ha prodotto sostituzioni di caldaie in strutture fatiscenti.

E chi governa oggi, fino a quando non ha cacciato il nostro gruppo per preferire altri movimenti civici locali, sosteneva con me LA NECESSITA' DI STRUTTURE NUOVE 


Abbiamo perso lo scorso bando dei Ministeri dell’Interno e dell’Istruzione, che puntava a distribuire la prima tranche di queste risorse (relativa al periodo 2021-2025).


Sono rimasto - per molti anni - il solo Amministratore comunale cassinese a sostenere NUOVI investimenti pubblici (scuole) senza passare da manutenzioni e toppe varie.


Oggi esistono le condizioni perché la posizione contro “la politica delle toppe” e per il rinnovo delle strutture pubbliche (scuole in primis) diventi finalmente maggioritaria in paese. 


Ci spero davvero, sarebbe bellissimo. 


Per questo sarà interessante comprendere se - anche Cassina - vorrà chiudere con lunghi anni infruttuosi e privi di scelte lungimiranti sul patrimonio pubblico (in primis scolastico)


_AM_

venerdì 14 gennaio 2022

QUANDO LA DISCREZIONALITÀ DEI SINDACI FA MALE AL ‘PAESE’

#MaggioavoceAlta

#Dad

La didattica a distanza è una fesseria immonda, lasciare ANCHE in carico ai Sindaci il potere DISCREZIONALE di “ordinare” la DAD per il proprio Comume è una di quegli errori che stiamo pagando in giro per l’Italia.


I Sindaci - soprattutto dei comuni - sono deboli soggetti del quieto vivere, privi di spina dorsale, elementi in balia delle pressioni dei sindacati bravi a rappresentare quella minoranza del corpo docente che vuole la scuola a distanza.


Il gioco sporco dei “lazzarones” (ossia quella piccola parte del corpo docente che lotta ogni giorno per le lezioni in ciabatte) è subdolo e trova concretezza a più livelli nell’azione sindacale 


Basti pensare - ad esempio - che  il 5% degli studenti siciliani è positivo ed è il 41% dei Comuni che ha attivato la Dad. 


La Regione dichiara: “Si torna in presenza” senza tenere conto che - anche ai Sindaci è conferito il potere di “ordinare” la DAD e su 391 Comuni della Sicilia 161 hanno emanato ordinanze sindacali di sospensione delle attività didattiche.


Senza un briciolo di vergogna da parte di nessuno.


Tra le 548 scuole ricadenti nei Comuni in cui sono stati adottati provvedimenti di chiusura, 513 (434.237 studenti) hanno attivato la didattica a distanza, mentre 35 (28.912 alunni) non hanno svolto lezioni.


L’assessore regionale sostiene che le Ordinanze sindacali sono “dettate da eccessivo protagonismo”, io lo chiamerei in un altro modo, na evito, ci siamo capiti lo stesso.


Per la Regione non ricorre, al momento, un così evidente pericolo e vi sono prefetti e provvedimenti della magistratura amministrativa, che, in alcuni casi, hanno sollevato evidenti dubbi sulla legittimità dei provvedimenti adottati in sede locale, forse talvolta viziati da eccesso di zelo e malcelata ansia di protagonismo di Sindaci dalla spuma diorsale di gonna.


Ripeto: il 5% degli studenti positivi e il 41% dei Comuni che ha attivato la Dad. 

Troverete il tempo di vergognarvi ?


In questo periodo storico, forse sarebbe il caso di sospendere alcuni poteri dei Sindaci (come fatto per le Regioni) e arginare le DISCREZIONALITÀ 


ASSEGNATI I LOCALI DI PIAZZA EUROPA


Come previsto - nei giorni scorsi sono state espletate le operazioni di apertura delle buste per l’assegnazione degli spazi comunali a destinazione commerciale di piazza Europa - è il risultato è stato quello di veder assegnati i locali ad Unes

il Gruppo Unes, che da più di vent’anni gestisce il punto vendita, ha ottenuto il nuovo contratto a un terzo di quanto concordato circa 11 anni fa.

Solo per aver assegnato uno stabile ad un terzo del contratto stipulato 12 anni fa e per il fallimento della gestione del Demanio e Patrimonio, l'assessore alla partita dovrebbe rassegnare le dimissioni.

In data 24/01/2011 con contratto di repertorio n. 1/2011 fu concessa in locazione alla società Unes l’unità immobiliare sita in piazza Europa e poi con la determinazione n. 54 del 07/02/2017 il predetto contratto fu rinnovato per un periodo di sei anni e precisamente fino al 23/01/2023.

Il  canone stipulato (ed era l'assessore) è attualmente 299.980,08 euro/annui e passerà a 102.000 euro/annui a causa di una condizione indecente di una struttura su cui l'amministrazione non ha nemmeno speso i 10.000 euro ricevuti dall'assicurazione.

Una vergogna.

Comunque, nell’attesa del perfezionamento dei controlli di routine della documentazione presentata e dei seguenti adempimenti contrattuali, questo è importante, Unes ha assicurato che garantirà la continuità del servizio. 

Però una riflessione la voglio fare:

Questo disastro è l'amaro frutto di quanto negli anni ho continuato ad annunciare: la mancata manutenzione allo stabile comunale avrebbe generato un depauperamento del valore e la comunità ne avrebbe fatto le spese.

Invece di pagare consulenze e spendere soldi pubblico per interventi non necessari (o non prioritarie) e utili a fare selfie, avremmo dovuto fare manutenzione alla struttura comunale 

L’ultimo intervento importante di fatto nel 2012 ed ero io assessore (coperture, dipinta tutta la struttura, chiusura parti comuni )



Dovere di un Pubblico Amministratore è “…gestire il patrimonio pubblico con la diligenza di un  buon padre di famiglia”.

<<Quando un politico chiede voti a quelli che diventeranno i propri elettori promette, innanzitutto, di amministrare la cosa pubblica come un buon padre di famiglia. Un buon padre di famiglia, per i suoi figli, per la sua famiglia pretende il meglio. Per far si che il meglio sia il prodotto finale sfrutta al meglio le potenzialità economiche (e non solo) che ha a disposizione.

Quando un politico promette di amministrare la cosa pubblica come un buon padre di famiglia promettere di amministrare al meglio l’immenso denaro pubblico a disposizione, promette di non sperperare inutilmente nemmeno un centesimo di questo patrimonio.

Un buon padre di famiglia non può permettersi di non sapere la fine dei propri soldi. Un buon padre di famiglia controlla ogni centesimo di spesa del proprio bilancio familiare per far si che si possa produrre il meglio con il meno. Un buon padre di famiglia non direbbe mai “non sapevo”, non scarica mai responsabilità ad altri, non posticipa mai scelte importanti, non usa mai soldi necessari ad una spesa dirottandoli su altro senza dire cosa.  

Quando un amministratore pubblico sostiene di non sapere, non risponde, sta zitti, cerca selfie per dirottare attenzioni, quando prova a distrarre: ammette la propria inadeguatezza ad amministrare la cosa pubblica. 

In Italia, come Cassina - purtroppo - la nostra partitocrazia regale molti esponenti all’oscuro delle sorti della propria amministrazione.

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