mercoledì 29 luglio 2020

AREA EX NOKIA SIEMENS: SECONDA MODIFICA DELLA CONVENZIONE

pausa pranzo importante oggi. 

Come una lunga tradizione locale insegna, anche la Giunta Balconi - appena i Cittadini vanno in ferie - approva qualche provvedimento che meritava di essere discusso. 


Arriva l'estate e a Cassina si approvano documenti di interesse comunitario, senza esser condivisi, nonostante l'argomento sia sensibilmente di carattere urbanistico. 


Senza dire niente a nessuno, zitti-zitti, da quando si sono insediati hanno approvato la seconda modifica alla convenzione "riqualifica ex Nokia Siemens"


Facciamo un salto indietro.


Non ho mai avuto parole tenere nei confronti delle idee urbanistiche della passata Amministrazione e dalle pagine di questo Blog in molti avete seguito la lunga battaglia politico-consiliare intrapresa con la Giunta Mandelli affinché le previsioni documentate non si realizzassero.

Ma le regole della democrazia sono da sempre molto chiare: chi vince ha il diritto/dovere di governare e - chi perde come me - non può che evidenziare le criticità, stimolare riflessioni politiche e sociali, consapevole che alcune previsioni urbanistiche è inevitabile che si realizzino.

La scelta di prevedere - oltre ai 7.000 mq commerciali - fino a 44.000 mq di capannoni a servizio logistica all'interno dell'area ex Nokia Siemens fu una scelta che ho contestato subito, ma era coerente a un PGT (al quale ho votato contro) nefasto.

Il PGT e le previsioni urbanistiche insite nell'ambito ex Nokia sono deleterie per il paese, mi auguro che l'attuale Amministrazione riesca a riconsiderare i miei consigli.

Rendere la previsione urbanistica più funzionale alle esigenze di questo paese, prevedendo all'interno di quell'area un complesso scolastico nuovo.

Lo strumento è il PII

Ma è un discorso lungo per addetti ai lavori, per ora è importante che - a differenza di come i ben informati sostengono - non si proceda alla realizzazione di condomini di appartamenti senza implementare i servizi.

Senza il richiesto adeguamento alle nuove prevedibili "domande" dovuta all'incremento di residenti.

L'attuale Amministrazione non parla e dopo la prima modifica alla convenzione - con la quale (misteriosamente) la Giunta comunale decise di concedere proroghe e sanare di fatto inadempimenti contrattuali in carico al privato - arriva in sordina la seconda.

La Convenzione stipulata a novembre 2018 dalla Giunta Mandelli, sostanzialmente identica alla bozza approvata in quel caldo mezzogiorno di agosto tra lo stupore di un paese, oltre ad essere scritta male, ha rappresentato la pagina buia della politica cassinese.

Ho parlato a lungo di obblighi assunti e mix di inadempienze che nessuno si è preoccupato di far rispettare.

La Giunta Balconi (non appena insediata e senza aver chiaro il funzionamento della macchina pubblica) ha addirittura approvato la "sanatoria" dei ritardi del privato.

Impressionante. 

Come mai sono stati conferiti i titoli di agibilità ai locali oggi occupati dai negozi, senza che fosse stata completata la strada di collegamento con via Mazzini?

Perché sanare i ritardi? Come può un Sindaco (alla prima candidatura) approvare come "primo atto politico" della legislatura la modifica a una Convenzione attorno a cui girano circa 20 mln di euro?

Alla frase - agibilità concesse al collaudo delle opere - viene miracolosamente aggiunta la parola "parziale".

Quindi le agibilità dei locali privati (e conseguentemente consentita l'apertura) sono concesse anche se le opere "a scomputo oneri" non sono state terminate.


Quindi in data 16 ottobre 2019 “per permettere una più celere fruibilità degli esercizi commerciali presenti all’interno del Complesso Immobiliare ex Nokia Siemens”, l’Amministrazione sottoscrisse la modifica alla convenzione urbanistica consentendo l'apertura sanando ritardi e negligenze del privato.


Una delibera sufficientemente complessa, farina del sacco di qualche espertoche riporta nel testo che l'apertura dei negozi è un chiaro "interesse pubblico".

Sono cresciuto in una casa dove l'interesse  pubblico è che il privato apra la propria attività dopo aver realizzato quanto pattuito dal Comune "per nome e conto dei cittadini delegati".

Ma a casa mia vive un Amministratore pubblico, degli "espertoni" ne facciamo a meno.

 

Come ho già avuto modo di dire, fra questa e la passata Amministrazione, vedo importanti similitudini e una certa coerenza.


Sicuramente riconosco la medesima sciatteria, la carente gestione dell'ordinario, ma soprattutto riconosco identica difficoltà ai confronti.


La Balconi aveva promesso di effettuare diverse assemblee pubbliche prima di assumere decisioni in proposito, non lo ha fatto alla prima modifica e nemmeno alla seconda che adesso vi racconterò.


La seconda modifica della convenzione riguarda la "Casa della Salute" prevista fra le opere da realizzarsi a scomputo, uno degli obblighi in capo all'attuatore era quello di realizzare (fra le altre cose) una struttura di 250 mq a uso servizi di pubblica utilità ("Poliambulatorio").

 

La seconda modifica della convenzione – anche questa volta senza coinvolgere nessuno – proposta dal Privato prevede l’acquisizione al patrimonio del Poliambulatorio “….allo stato di rustico versando al Comune la somma necessaria al suo completamento”.

 

Non conosco il computo per determinare “la somma necessaria” al completamento dei lavori, quello che so è che se un privato propone al Comune la consegna a rustico in cambio di denaro, nel migliore dei casi si erode ulteriormente il fondo milionario determinato come fondo oneri a carico del privato.

 

Proponendolo il Privato, mi viene difficile pensare non sia interessato a farlo, che non abbia vantaggi.

Fosse anche solo per lo svincolo della relativa fideiussione a garanzia;

e già…!!

 

PS – ultima cosa, peraltro la più delicata.

Curioso che nessuno abbia detto nulla sulla Società sarda improvvisamente entrata in convenzione (Comune di Cassina de’ Pecchi e le società OFFICINE MAK S.R.L., SORGENTE

SOLARE COSTRUZIONI S.R.L. e S.C. EVOLUTION S.P.A. ) e che ha sottoscritto il primo accordo modificativo della Convenzione


Ne parleremo. 




martedì 28 luglio 2020

CHIARIMENTI POST OGGI. AUMENTO TASSE INGIUSTIFICATO

Il post di oggi (https://andreamaggio.blogspot.com/2020/07/altri-soldi-cassina-come-avevo-previsto.html) ha generato domande suscitando curiosità da parte di alcuni "addetti ai lavori", ma in considerazione dell'enorme portata di quanto annunciato ha finito per interessare molti Cittadini.

Che a dire il vero, sono rimaste colpite dalla conclusioni politiche - confermate - dopo che ero stato in grado di anticipare da tempo

LA SCELTA DI AUMENTARE LE TASSE E' STATA SBAGLIATA, OGGI ARRIVA LA CONFERMA DI QUANTO SOSTENEVO.

L'Amministrazione cassinese, l'unica che scelto di deliberare la tassazione locale al massimo consentito per legge senza aver provato a perseguire altre strade, ha giustificato la scelta con l'adesione al piano di rientro rispetto al disavanzo.

Ma sin dalle prime battute, le "maggiori entrate" conseguenti alla nuova tariffazione (quantificata in 500.000 € ossia 3 volte superiore alla reale necessità di ripianare il disavanzo) sono sembrate eccessive. 

A dire il vero, c'è stato prima un tentativo di contenere l'aumento della tassazione locale, proposto unitamente dai 3 gruppi di minoranza, effettuando tagli sulla spesa (giunti al mese di maggio) non più necessaria, o che andava ridimensionata.

Hanno scelto di mantenersi tanti piccoli portafogli, le cosidette "sacche", fondi che all'ultima variazione di bilancio dell'anno torneranno utili per fare propaganda.

Conosco alla perpefezione lo stile vecchio, policamente polveroso, immagino chi possa "consigliare" le strategia delle "sacche".

Immagino sia lo stesso che ha consigliato il Consulente "cerca buchi di Bilancio", che - appena ho aperto bocca - è diventato "disavanzo tecnico" e dal terrorismo dei 2,2 milioni iniziali è passato a 2 mln, poi 1,8 poi 1,4 

Intanto hanno aumentato le tasse, una scelta strategica precisa e se le "maggiori entrate" preventivate erano di gran lunga superiori alla necessità, l'assessore muovendo confuso 2 fogli, un pò confuso e balbettante, disse "...le maggiori entrate servono a coprire anche le mancate entrate".

Risposi che le mancate entrate sarebbero state compensate dai "ristori" ministeriali, quindi l'aumento della tassazione locale era una "supposta"

Oggi è chiaro, oggi che ho ragione, posso togliermi il mio sassolino dalla scrpa.

In particolare, l’articolo 106 del decreto-legge 9 maggio 2020, n.34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n.77 istituisce, un Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali.

Sono una dotazione di 3,5 miliardi di euro per l’anno 2020, di cui 3 miliardi di euro in favore dei comuni (0,5 miliardi di euro in favore delle province e città metropolitane) e servono per concorrere ad assicurare agli enti locali le risorse necessarie per l’espletamento delle funzioni fondamentali anche in relazione alla possibile perdita di entrate connesse all’emergenza COVID-19; 

Quindi l'assessore mi avrebbe dovuto ascoltrare, perchè ",,,,sulla base degli effetti dell’emergenza COVID-19 sui fabbisogni di spesa e sulle minori entrate al netto delle minori spese, tenendo conto delle risorse assegnate a vario titolo dallo Stato, a ristoro delle minori entrate e delle maggiori spese>>,

Incredibile che il >Ministero abbia usato la parola "ristori" come usai io tempo prima.   
 
Con decreto 24 luglio 2020, Il Ministero dell'Interno ha pubblicato il riparto del fondo "3,5 mld." per il ristoro delle perdite di gettito dei Comuni, delle Città metropolitane e delle Province e per l'esercizio delle rispettive funzioni fondamentali.

A Cassina - come vi dicevo nel mio precedente post - vengono assegnati subito 1.188.125 € stima perdita gettito 2020

Quindi l'assessore - che smuovendo fogli - provava a giustificare l'aumento delle tasse anche per la perdita gettito 2020 o era impreparato o sapeva che stava facendo qualcosa di sbagliato e superfluo.


Basterebbe ogni tanto dire, ascoltiamo quel consigliere di minoranza. 





ALTRI SOLDI A CASSINA: come avevo previsto ecco i “ristori”

Come avevo annunciato in aula, inutile era l’aumento dell’addizionale IRPEF.

Non era questo il momento di deliberare con tutte le aliquote comunali al massimo consentito.

Un aumento della tassazione locale, sbagliato e tradendo il programma elettorale col quale sono stati eletti.

Avevo dichiarato “arriveranno i ristori Ministeriali” e infatti ho ricevuto il Riparto del Fondo di 3,5 miliardi di euro per l’esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali di cui all'articolo 106 del decreto-legge 19 maggio 2020, n.34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n.77, e relativi allegati.

Ero informato dal 24 luglio, letto il decreto direttoriale (Colaianni) e sapevo dei 3 miliardi per i Comuni 


I restanti sono per Provincie e Città Metropolitane.

Questi soldi sono altro rispetto a quelli che arriveranno per le scuole, sono una valanga. 

Il Decreto stabilisce i Criteri e modalità di riparto del Fondo.

A Cassina d/P viene assegnato subito (1’ STEP - STIMA PERDITA GETTITO 2020 € 1.188.125 ma gli step sono 4 ed è previsto “applicazioni minori spese generali” piuttosto che altre mancate entrate.

Negli step successivi troviamo altro milione di euro.

Il Consulente comunale - che insieme all’assessore riteneva che l’aumento delle tasse locali - fosse inevitabile e soprattutto “non serve solo per la questione del disavanzo ma per le prevedibili mancate entrate” chissà oggi con quale imbarazzo affrontano il momento.

Intanto è previsto aumento anche della TARI.


Le tasse da pagare devono essere congrue su servizi, sia in termini qualitativi sia rispetto all’impianto totale.

A fronte di questa nuova ondata di denaro pubblico, versato come ristoro e delle prevista suddivisione di altri 3 miliardi di euro, è giusto chiedere la restituzione dei soldi ingiustamente prelevato senza ragione 


Andrea Maggio 








 

SANT’AGATA: un Consiglio che arriva dai Cittadini



INFORMO CHE HO RECENTEMENTE PROTOCOLLATO LA SEGUENTE NOTA 

Come noto, a
seguito di problemi legati all'aumento vertiginoso delle polveri sottili in tutta la Città Metropolitana di Milano (quindi territorio ex Provincia) tutte le Amministrazioni comunali hanno accolto (e credo a malincuore seppur inevitabile) la scelta di posticipare il TRADIZIONALE FALò DI SANT'ANTONIO 

Una scelta sofferta - come sempre accade quando la normativa impone rinunce di tradizioni -  ma inevitabile.

L’evento programmato per venerdì 17 gennaio 2020  è stato posticipato (quindi non annullato) ma il tutto è stato rimandato a data da destinarsi, inizialmente sembrava plausibile e auspicabile prevedere l'iniziativa in occasione del Carnevale.

L'imprevedibile situazione pandemica, i successivi DPCM e conseguenti ordinanze hanno ragionevolmente postecipato ulteriormente il falò di un materiale accatastato a Sant'Agata.

Ad oggi, l'enorme ammasso infiammabile è depositato in attesa che la situazione migliori, ma alcuni Cittadini segnalano la preoccupante accessibilità dei luoghi, l'assenza di un minimo segnalamento.

la reale preoccupazione - ho personalmente riscontrato fra alcuni residenti della zona - è che il materiale oramai "secco" e altamente infiammabile potrebbe risultare oggetto di azioni non autorizzate. 

Basterebbe un gruppo di incoscienti del pericolo, che con poco, potrebbero dar fuoco al materiale. 
Direi, innanzitutto, sarebbe cosa utile delimitare ulteriormente l'area, oggi facilmente accessibile ponendo in evidenza aspetti di pericolosità attraverso cartelli di divieto e di alta infiammabilità.

Forse - e provo a suggerire - proverei a coprire l’ammasso accatastasti con un telone.
 
Viviamo in un paese dove - recentemente - alcuni maleducati si sono intestarditi ad abbattere per più settimane, i cartelli stradali credo che azioni scomposte siano da prevenire.

Con il consuento spirito collaborativo, 

cordiali saluti

lunedì 27 luglio 2020

UN PO' DI SEGNALAZIONI (POST DI OGGI)


Come promesso, in considerazione della nota esigenza di interventi manutentivi dei parchi comunali, per risultare facilmente fruibili da parte di tutti i bambini su pavimentazione idonea, visto che l’accessibilità è l’elemento imprescindibile di un parco giochi inclusivo oltre a essere requisito stabilito dalla legge per il luoghi pubblici 


ho protocollato una Mozione con cui intendo impegnare IL SINDACO E LA GIUNTA a predisporre rapidamente un progetto finanziabile dal Bando Regionale per realizzare l’adeguamento di parchi gioco comunale, rendendoli maggiormente inclusivi e accessibili

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In via Ugo La Malfa il canneto avanza indisturbato.

Ho segnalato il problema lo scorso anno, esattamente protocollando il 30.07.2019.

Ho sollecitato risposta, per iscritto, con nota protocollata il 02.08.2019.

Ho sollecitato nuovamente, per iscritto, con nota protocollata il 05.09.2019

Se sollecito ancora, ricordando la necessità di intervenire in quanto il “canneto di via Ugo La Malfa” ha raggiunto livelli di indecenza insopportabili, faccio bene o “polemica sterile” ?



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Segnalazione cartelli divelti e pulizia vegetazione spontanea



E dopo un anno, il degrado aumenta. 

Quando dico che è tutto uguale, lo riesco a provare facilmente:

Questo il post del 27 luglio 2019 (UN ANNO...)


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A seguito delle proteste di cui mi sono fatto portavoce, è stato affidato il servizio.


Il vero problema è che l'intervento anti larvale effettuato a fine luglio è tardivo (larve a luglio?) non è utile.

Questo discorso al netto dell'errore delle date riportate nel volantino (la sciatteria Amministrativa di chi non legge nemmeno ciò che pubblica supera livelli di attenzione)  



sabato 25 luglio 2020

UNA RIFLESSIONE A VOCE ALTA

Oggi un post che non c’entra nulla con Cassina. O forse sì, ma lascio a voi le conclusioni 

Quest’anno è grigia, non sono partito e ho consumato il mio periodo di ferie senza partite per una “meritata” vacanza. 

Fa nulla, arriveranno tempi migliori, perché - da inguaribile romantico - sono sicuro che arriveranno per tutti. 

O quasi.
Fra i numerosi difetti, ho un grande pregio: non ho mai invidiato nessuno, non ci riesco. 

Il post di oggi serve a dire che non voglio vivere un un Paese dove l’invidia sociale prevarichi diritti e libertà personali.

Sono disgustato - e la mia non vuole essere una difesa politica dell’ex Ministro -  dagli attacchi ricevuto in queste ore da Maria Elena Boschi (❤️).

Le offese - mosse da qual senso di frustrazione che alberga nel cuore degli invidiosi - sono stati rivolti per una foto pubblicata (non da lei) mentre è in barca a Ischia con alcuni amici (non mi piacciono i suoi amici, ma contenta lei....) 

La foto è stata rimossa in tempo record ma ha comunque fatto il giro della rete collezionando ironia, commenti negativi.

Come per la Azzolina (❤️) anche la Boschi (❤️) merita il cuore, ma anche per lei - come per l’attuale Ministro - non faccio una difesa politica.

Quello che non mi piace, è sapere che Maria Elena Boschi sia uno dei bersagli preferiti degli haters nostrani, contestata per le sue scelte d’abito, per il taglio di capelli, per la foto in barca perché fondamentalmente l’ignotanza lo porta a non poter criticare la sua politica. 
E ci sarebbero anche gli argomenti 

Ma ripeto - chi attacca la persona - è perché in genere non ha competenze e conoscenze sufficienti per argomentare e contestare indirizzi politici e scelte.

Non ho mai votato Maria Elena Boschi, ma criticarla perché sceglie di fare un giro in mare “...quando il popolo è alla fame” è davvero meschino.

giovedì 23 luglio 2020

NON SOLO PROTESTE. Anche PROPOSTE

Non solo CRITICHE e POLEMICHE - che pur stanno avendo alcuni effetti - ma anche una buona dose di PROPOSTA.

Ho notato una certa concomitanza fra le segnalazioni che pubblico (e inoltro al protocollo) e gli interventi del Comune.

Non penso sia casualità 

Probabilmente alcuni dipendenti comunali, leggono ciò che scrivo su FB e intervengono onde contenere la critica è spegnere polemiche al sorgere 

L’impressione è che il sistema funziona, insolito metodo di servizio a chiamata, ma fino a quando non si renderanno conto che esser stati eletti non è solo far selfie, continuiamo a segnalare.

Una forma di aiuto, per il bene di Cassina.

Se volete, usate anche whatapp (3357992244) per foto, disservizi o richieste varie ....cmi faró carico delle istanze 

VENIAMO ALLA PROPOSTA:


Ho protocollato una MOZIONE che impegni il nostro Comune ad aderire al Bando Regionale che sostiene il finanziamento di progetti per la realizzazione e l’adeguamento di parchi gioco inclusivi in aree pubbliche di proprietà comunale.

l’obiettivo è di favorire la socializzazione e l’integrazione dei bambini, anche con disabilità fisiche o sensoriali contribuendo, di riflesso, ad una maggiore integrazione anche delle famiglie.

Il contributo regionale è a fondo perduto fino al 95% della spesa ammissibile.

Il contributo minimo è pari a € 10.000,00

Il contributo massimo è pari a € 30.000,00

L’erogazione del contributo concesso avviene in due tranche:

  • 65% del contributo concesso a seguito di accettazione del contributo;

35% a saldo a seguito di presentazione della rendicontazione finale e relativa documentazione

Va bene la critica, ma serve anche una continua proposta per migliorare Cassina.

E sto facendo del mio meglio 

mercoledì 22 luglio 2020

Sulle ZANZARE CASSINESI.

Lprimavera è la stagione ideale per limitare la diffusione delle zanzare, agendo direttamente sul controllo delle nascite con un trattamento antilarvale, che va appunto ad agire sui piccoli di zanzara (larve), impedendo la fase di schiusa uova che coincide con la diffusione estiva.

Oggi l’Amministrazione pubblica  il solito post trionfalistico annunciando l’imminente trattamento antilarvale. 

A FINE LUGLIO. 

L’Amministrazione si era dimenticata, della disinfestazione e soprattutto dell’intervento anti larvale (che incide per l’70%) sui benefici...! 

In qualsiasi Comune, fare l’intervento antilarvale nel mese di maggio è considerato un “ritardo”.

 A Cassina - fine luglio - si pensa al Selfie. 

Siamo senza amministrazione.

L’errore più grave è cercare una soluzione in estate, quando la presenza delle zanzare si fa davvero fastidiosa.

 In realtà, agire in primavera è la scelta migliore.

E’ abbastanza intuitivo: prevenire il problema è meglioche correre ai ripari quando questo si è già presentato.

In alcune regioni, i trattamenti larvicidi per zanzare si fanno già da febbraio.

Agire sugli stadi larvali quando si è in presenza di insetti con così alta velocità e facilità di riproduzione consente di intervenire in modo efficace alla radice del problema.

Al TG 3 hanno spiegato che le zanzare sono aumentate - in Lombardia - del 27% e quindi l’intervento tardivo ha fatto vivere ai Cassinesi una sgradevole presenza fuori casa.

Sono davvero sconcertato, se non fosse per Il bosco in città, i marciapiedi fioriti, per i consulenti, per l’aumento al massimo consentito della tassazione comunale, per gli imbarazzanti ritardi sulla scuola (confermata dalle balbettanti risposte dell’assessore) per l’adesione ad ates (partecipata dei Sindaco della Lega) che sarà affidataria di alcuni servizi milionari (illuminazione pubblica, gestione calore) eludendo il principio concorrenziale delle gare pubbliche (con probabili e potenziali effetti negativi sul piano di rientro) avrei sostenuto che la legislatura dovesse ancora cominciare.

Finiti i selfie 

Andrea Maggio 

 


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martedì 21 luglio 2020

UN ANNO PER RIMUOVERE LA BICI: può bastare ?

AD UN ANNO DAL SUO ARRIVO.                    È stata protocollata la richiesta di rimozione della bicicletta, legata ma abbandonata, lungo la recinzione perimetrale del parchetto attrezzato di via Volta.   Ora, siccome in questo giorno ha compiuto un anno di “parcheggio” e da quel posto non è mai stata spostata (😴😴😴), al netto delle scuse (buco di bilancio, colpa di Maggio, la crisi economica, P2 e servizi segreti deviati, che conosciamo bene...) ho chiesto di procedere alla rimozione e non ho dubbi che la stessa potrà avvenire in tempi rapidi   La permanenza sul marciapiede crea alcune difficoltà a diversamente abili ... detto questo, mi viene difficile pensare esista un regolare controllo del territorio. Stiamo parlando della zona centrale del paese

 Andrea Maggio

lunedì 20 luglio 2020

Novità: GUARDIA MEDICA

Da questa sera entra in funzione in Lombardia il nuovo numero unico per la “continuità assitenziale” o, come molti sono abituati a chiamarla, “guardia medica”.

Anzichè numeri diversi a seconda del comune di residenza (e della Ats di appartenenza), da oggi basterà ricordare un unico numero, 116117,valido a livello nazionale ed europeo (anche se ad oggi, in Italia, solo la Lombardia lo ha attivato).

Il numero, gratuito, sostituisce i circa 100 numeri verdi che erano attivi nelle diverse aree e Ats della Lombardia e sarà attivo in tutto il territorio regionale da questa sera. Nella provincia di Brescia entrerà in funzione da lunedì prossimo, 27 luglio.

“Siamo la prima regione in Italia ad attivare il numero per la continuità assistenziale, dalle 20 alle 8 del mattino e tutti sabati e le domeniche“, ha detto l’assessore Gallera spiegando che si tratta di “un grande lavoro di efficentamento del servizio”. Il numero è stato presentato dall’assessore insieme Alberto Zoli, direttore generale di Areu Lombardia e dal responsabile del servizio 116117, Fabrizio Polverini.

Al numero risponderà un operatore, senza segreterie registrate e automatiche, che smisterà le richieste e metterà il cittadino in contatto diretto con il medico, in base alle sue necessità.

Un servizio che sarà utile anche a turisti e stranieri e che prevede infatti una traduzione in diverse lingue in tempo reale.

Numero unico per richieste di assistenza medica non urgente 

Il 116 117 è il numero unico nazionale per richiedere assistenza, prestazioni o consigli sanitari non urgenti. Basterà chiamare il numero 116 117 per contattare il servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia medica) o la Guardia Medica Turistica ovunque ci si trovi nel territorio regionale. Il servizio, attivo dal lunedì al venerdì dalle 20:00 alle 8:00 e nei giorni festivi e prefestivi 24 ore su 24.

Il cittadino che chiama il numero unico 116 117 viene messo in contatto con un medico o con un operatore competente. A seconda delle diverse necessità, il medico o l’operatore valutano se è possibile rispondere direttamente all’utente o se trasferire la sua richiesta verso il servizio di riferimento.

Per richieste di soccorso sanitario urgente la chiamata viene direttamente trasferita al Servizio di Emergenza Territoriale (numero 118 o 112).

sabato 18 luglio 2020

MOZIONE PRO - FORESTA MI

Ho saputo che 3 MILIONI DI NUOVI ALBERI NEL TERRITORIO DELLA CITTÀ METROPOLITANA saranno piantumati per una Città sempre più VERDI e SOSTENIBILI

Ad esempio 10.000 A PIOLTELLO già il prossimo anno.

Questa mattina alla Triennale di Milano si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto ForestaMI. 

Pioltello, si prevede, 10.000 già il prossimo anno. 

Intendo presentare una mozione, per chiedere all’amministrazione di aderire  al progetto ForestaMI, sostenuto da Città Metropolitana, Città di Milano e Ministero dell'Ambiente.
👉 www.forestami.org

giovedì 9 luglio 2020

LA PRIORITA' SONO LE SCUOLE.

In considerazione dell’importante finalità (volta all’adozione di misure funzionali al contenimento del rischio da Covid-19) è stato avviato un canale di finanziamento per le PA per adattamento e di adeguamento degli spazi e degli ambienti scolastici e delle aule didattiche degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico censiti nell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica.

Il riparto delle risorse è stato effettuato in base alla popolazione scolastica e il nostro Comune ha diritto a 70.000 € in quando censito all'Anagrafe Scolastica dai tempi in cui (qualcuno ricorderà) la giunta di cui fui assessore avvio il rapporto con il Provveditorato delle Opere LL.PP

Una scelta che allora fu argomento di discussione, ma che già nei mesi successivi si mostrò lungimirante (riuscimmo a realizzare interventi per diverse centinaia di migliaia di euro con la "contabilità speciale").

Opezione di cui vado orgoglioso, ancora oggi, che a distanza di anni si godono posizioni ottenute in quel periodo, l'anagrafe scolastica

Le procedura di finanziamento, destinate alle scuole inserite all'anagrafe scolastica, interessa prioritariamente Comuni e Città Metropolitane delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto.

Ho sorriso (amaramente) nell'apprendere che ancora oggi, si sollecita (Prot. n. 2205/2020 Circolare n. 489 /2020)  alcuni Comuni a completare l’aggiornamento delle schede dell’ARES (Anagrafe Regionale dell’Edilizia Scolastica), procedura essenziale per definire gli spazi utili alla ripresa dell’attività didattica e per individuare eventuali ulteriori spazi da dedicare alle iniziative scolastiche e soprattutto prendere le risorse stanziate.

Il Governo ha pensato di intervenire con fondi ministeriali per finanziare interventi di adattamento e di adeguamento degli spazi e degli ambienti scolastici e delle aule didattiche degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico censiti 

Appena pubblicata la prima graduatoriaè già indetto il secondo bando (per gli esclusi dal primo) con risorse specifiche a valere sul PON “Per la Scuola” 2014-2020 – Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) a favore di tutti gli Enti locali che siano proprietari di edifici adibiti a sede di istituzione scolastica statale o di cui abbiano la competenza ai sensi della legge 11 gennaio 1996, n. 23.

I Comuni che non hanno effettuato la registrazione nel precedente avviso ma  non avevano  completato le procedure o  non erano andate a buon fine, dovranno necessariamente effettuare una nuova registrazione

E' giusto che il Governo pensi alle scuole in via prioritaria, siamo contenti che il sollecito sia servito ad aiutare la comunità scolastica.

Nessuno deve sottrarsi a rendere assolutamente sicure le nostre scuole alla ripresa di settembre, nella realizzazione di interventi che consentiranno alle scuole di essere adeguate alle nuove normative anti-Covid in modo da permettere il regolare svolgimento di tutte le attività didattiche.

Quello che ci preme è la sicurezza per tutti: alunni, docenti e personale Ata, assicurando tranquillità alle famiglie. C

Per questo motivo, abbiamo sin da subito segnalato l'importanza del "tavolo scuola", che vedrà Amministrazione comunale, Consiglio d'istituto (corpo docente e genitori) e altre importanti realtà come "associazione Genitori in gioco".

Confidiamo, per questo motivo, in uno sforzo condiviso che veda protagonisti tutti gli attori di un circuito importante come quello scolastico.

In ciascuna Regione l’organizzazione dell’avvio dell’anno scolastico sarà articolata, in primo luogo, con la istituzione di appositi Tavoli regionali operativi, insediati presso gli Uffici Scolastici Regionali del Ministero dell’Istruzione cui partecipano: il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale o il dirigente titolare preposto1, individuato come coordinatore, l’Assessore regionale all’istruzione o un suo delegato, l’Assessore regionale ai trasporti o un suo delegato, l’Assessore regionale alla salute o un suo delegato, il Rappresentante regionale UPI – Unione delle Provincie d’Italia, il Rappresentante regionale ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia, il Referente regionale della Protezione Civile. Compito dei Tavoli regionali, attraverso un confronto costante, sarà quello di monitorare le azioni poste in essere dalle Conferenze dei servizi a livello territoriale e dai diversi attori coinvolti nell’organizzazione delle attività scolastiche, anche al fine di rilevare eventuali elementi di criticità non risolti a livello locale e sostenerne la risoluzione, avendo particolare cura alle speciali necessità provenienti dall’esigenza di tutela degli alunni con disabilità.

I Tavoli regionali svolgeranno altresì funzioni di monitoraggio e coordinamento regionale, con riferimento ad una complessiva integrazione tra le necessità del sistema scolastico e l’ordinario funzionamento dei servizi di trasporto. Inoltre, a livello provinciale, metropolitano e/o comunale, si organizzeranno apposite Conferenze dei servizi, su iniziativa dell’Ente locale competente, con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, finalizzate ad analizzare le criticità delle istituzioni scolastiche che insistono sul territorio di riferimento delle conferenze. 

Lo scopo di tali Conferenze dei servizi sarà quello di raccogliere le istanze provenienti dalle scuole con particolare riferimento a spazi, arredi, edilizia al fine, di individuare modalità, interventi e soluzioni che tengano conto delle risorse disponibili sul territorio in risposta ai bisogni espressi. 


Per la più ampia realizzazione del servizio scolastico, gli Enti locali (per noi il Comune) le istituzioni pubbliche e private variamente operanti sul territorio, le realtà del Terzo settore e le scuole possono sottoscrivere specifici accordi, quali “Patti educativi di comunità”.


Questo chiederò a breve all'Amministrazione.

Il coinvolgimento dei vari soggetti pubblici e degli attori privati, in una logica di massima adesione al principio di sussidiarietà e di corresponsabilità educativa, servendoci della conferenza di servizi (il TAVOLO scuola), chiamata a valutare le singole proposte di cooperazione e le modalità di realizzazione, attraverso i sopra menzionati accordi.

In questi PRIMI 20 anni di POLITICA, mi sono costantemente speso per l'attuazione del principio costituzionale della SUSSIDIARIETA'.

Principio e valore costituzionale, che applicata in ambito scolastico, tutte le componenti della Repubblica sono seriamente impegnate "....nell’assicurare la realizzazione dell’istruzione e dell’educazione, e fortificando l’alleanza educativa, civile e sociale di cui le istituzioni scolastiche sono interpreti necessari".


Detto questo, per non essere eccessivamente lungo, vi prometto a breve un post sul come riprendere le attività scolastiche


ciao a tutti


ANDREA MAGGIO


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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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