martedì 27 febbraio 2024

POZZO, ACCORPARE AL DEMANIO IL PARCHEGGIO DELLA MATERNA: VOLERE E' POTERE




Non ho grande consapevolezza della dinamica politica localel’ho 
sempre considerata distante, eccessivamente compromessa e troppo viziata dalla storica incapacità di rinnovarsi davvero.

Nonostante, in solo 10 anni, il paese abbia raddoppiato il numero di residenti sembra persistere un commuovente e composto fastidio nostalgico di alcuni residenti rispetto a qualsiasi argomentazione amministrativa resa pubblica.


Sono Cittadini naturali custodi di un paesino “che non esiste più”, i cui residenti sono aumentati da 3000 a 6000 e che dev’essere ripensato.


Al composto fastidio degli indigeni (nativi o residenti storici, che hanno tutta la mia considerazione e rispetto) sento ogni giorno una genuina curiosità rispetto alla mia “voce amministrativa” che (ogni tanto) prova ad offrire sponda alla necessità sociale di veder rappresentate le proprie istanze.


Sbaglia chi pensa che Amministrare un Comune sia un un gioco da ragazzi.


Ho profondo rispetto dell’impegno di chi sceglie di impiegare il suo tempo per il nobile servizio, che lo fa seriamente e con competenze amministrative, non tutti sono adeguati al ruolo, troppi ritengono che essere eletto consigliere comunale o nominato assessore sia “una salutare passeggiata di salute per stringere mani”.

Ma non è così.

Amministrare non può nemmeno limitarsi a dettare indirizzi politico-strategici, come classiche promesse elettorali magari scopiazzate qui e la da qualche Comune limitrofo.

Chi sceglie questa avventura deve sapere che affrontare i problemi della comunità, comporta l’assunzione di responsabilità e di alcune decisioni – talvolta – scomode e impopolari.

Questo, almeno questo, l'attuale giunta lo ha capito e bisogna dargliene atto.


L’impegno “a fare ciò che è necessario” è da anteporre alla “ricerca del consenso spicciolo”, si deve operare con trasparenza per il benessere e lo sviluppo di una comunità, senza mai dimenticare la massima attenzione e ad aiutare chi ha più bisogno.

Quindi, chiudo questa lunga premessa, rilevando che – al di là delle buone intenzioni - arriva un momento in cui occorre affrontare le numerose questioni pendenti del nostro Comune, i numerosi nodi urbanistici irrisolti.


Oggi – come ogni volta che piove – ho ricevuto numerosi whatsappate rispetto ai problemi di smaltimento acque meteoriche in paese.


In particolare, oggi mi sono state inviate alcune foto sconcertanti che rappresentavano le condizioni del parcheggio - esistente a margine della ex SS 525 “Del Brembo” – a servizio della vicina scuola Materna e del comparto residenziale adiacente.


La storia è sempre la stessa, qualcosa che in questo Comune è diventata consuetudine: sentirsi dire “questo non si può fare” “quella non è proprietà comunale”.


La storia della macchina abbandonata (“non si può toccare” dicevano dal Comune) è emblematica sull’assenza di spirito, una volontà debole.


Un numero impressionante di frasi “ho sentito dire che la competenza non è comunale”, “mi hanno detto che non possono asfaltare perchè…” bla bla bla che sento sempre ogni giorno.


Ammesso (e non concesso, perché non conosco la ragione giuridica dei suoli e chi è intestatario dei mappali) che il parcheggio o parte di esso sorga  davvero su area privata, il problema non sussiste.

Anche in questo caso, la PA e una legislazione volta all’interesse pubblico offre strumenti per risolvere il problema


Una procedura è disciplinata da una legge del 98 ai sensi della quale è data facoltà agli enti locali, con proprio provvedimento, di disporre l'accorpamento al demanio stradale delle porzioni di terreno utilizzate ad uso pubblico, ininterrottamente da oltre venti anni, previa acquisizione del consenso da parte degli attuali proprietari.

Il tema è politico, ossia – ammesso che sia davvero privato ad uso publico - vuole il Comune acquisire al demanio il parcheggio per risolvere annosi problemi di pavimentazione e conseguenti difficoltà di smaltimento acque meteoriche ?????



domenica 25 febbraio 2024

CASSINA, VIA PUCCINI: STRADE DI CONFINE, STRADA DIMENTICATA

A ridosso di Cernusco c’è una strada dimenticata da tutti, tranne dai residenti che tutti i giorni si confrontano con gravi disagi: via Puccini.


Sono stato contattato da alcuni residenti della via,  che mi hanno sottoposto  evidenti disservizi  relativamente alla pulizia stradale.


Una delle lamentele che mi hanno sottoposto è la pulizia della strada: molto carente, tant'è vero che quando sono passato i mezzi di Cem Ambiente avevano effettuato lo spazzamento da poco, eppure al bordi erano rimasti dei sacchi e delle cassette con pattume traboccante. 


Capisco che la strada è stretta, ma occorre intervenire con i mezzi di adeguate dimensioni che consentano un servizio efficiente 



Anni fa - per trovare il giusto equilibrio fra le differenti tipologie d’utenza (residenti e clienti commerciale) erano stati previsti e istituiti stalli di residenza per residenti, ma la situazione è destinata però a peggiorare, perché sul lato est della strada, al posto di un vecchio magazzino, è stata costruita una palazzina.

Tenendo conto che potrebbe essere costruita una decina di appartamenti e che ogni famiglia generalmente possiede due macchine la dotazione strutturale di parcheggi sarà insufficiente e l’area andrà in sofferenza 


Comprendo perfettamente la preoccupazione dei residenti, che hanno fatto bene a contattarmi perché prendessi coscienza di una situazione che può solo peggiorare senza le giuste scelte 


Fra poco più di 100 gg torneremo al voto per dare a Cassina una nuova speranza 


_AM_









 


venerdì 23 febbraio 2024

CASSINA, GENITORI e PATTI EDUCATIVI DIGITALI


 

Ci sono iniziative molto importanti che si inseriscono in un quadro ben definito di “politiche per le famiglie” che meritano di essere promosse e pubblicizzate.


Ed è bello che alcune di queste - di grande importanza - vengano sviluppate in contesti fertili come oratori fra genitori e comunità educante.


Il processo di digitalizzazione, con le molteplici occasioni di interconnessione e la pervasività dei nuovi device, pone nuove e complesse  sfide nel campo educativo. 


Sfide a cui sono chiamati a rispondere, in primo luogo, scuole e insegnanti, famiglie e genitori.


Ciò che serve è la definizione di una condivisione di obiettivi e, in questo contesto, i cosiddetti “patti educativi digitali”.


I dispositivi - cellulari o altro - rappresentano degli strumenti preziosi e l’utilizzo può apportare significativi benefici e offrire opportunità di apprendimento, informazione e scambio; 


Ma è inutile negare l’esistenza di rischi e i pericoli legati all’utilizzo precoce dei dispostivi da parte dei minori.


In questo senso, ottime sono tutte queste forme educative generalizzate e la formazione di maggiore consapevolezza rispetto alla potenza di queste tecnologie 


Metto in evidenza questa iniziativa e ringrazio i organizzatori e genitori promotori 




_AM_

lunedì 12 febbraio 2024

UN PGT VIZIATO, ESPOSTO A RICORSI

CASSINA, PIENO CAOS URBANISTICO

Il PGT è fortemente viziato. 

Nel corso della seduta di martedì sono state accolte o respinte le osservazioni presentate dai cittadini. Sono 3 le osservazioni accolte che pregiudicano l’impianto. 

Due di queste comportano “modifiche sostanziali”, le quali non sono ammesse in approvazione definitiva del pgt, a meno che non si proceda con una nuova ripubblicazione del piano. 

Ora tra quelle accettate ce n'è una che riguarda la tangenzialina di Sant'Agata e l'altra l'ampliamento del cimitero della frazione. In entrambe le decisioni si interviene - con opere pubbliche - su terreni privati, addirittura il Parco agricolo Sud Milano. 

Esiste una abbondante giurisprudenza che dimostra che le modifiche al Pgt apportate con l'accoglimento delle osservazioni non possono essere sostanziali, perché altrimenti si va a ledere il principio partecipativo che sta alla base della legge regionale 12 che regola il processo del Pgt. 

In poche parole, il Parco agricolo ha espresso un parere sul piano adottato a luglio e non è a conoscenza dell'ultima importante modifica che lo riguarda. 

Ma secondo te? Mandi al parco, in Regione e cmm per acquisire i pareri su un documento “asciutto” e convochi la VAS e i cittadini senza parlare di nulla e poi accetti osservazioni che consumano suolo (2000 metri quadri di logistica ) si prevedono 2 interventi nel parco sud, e inserisci la tangenzialina a Sant’Agata ? 

Sono modifiche sostanziale sulle quali interessati (proprietari dei terreni), stakeholder e associazioni varie avrebbero potuto esercitare il diritto di “osservare” 

Esiste una abbondante giurisprudenza che dimostra che le modifiche al Pgt apportate con l'accoglimento delle osservazioni non possono essere sostanziali, perché altrimenti si va a ledere il principio partecipativo che sta alla base della legge regionale 12 che regola il processo del Pgt. 

In poche parole, il Parco agricolo ha espresso un parere sul piano adottato a luglio e non è a conoscenza dell'ultima importante modifica che lo riguarda. 

I cambiamenti sostanziali possono essere apportati, ma in tal caso il Pgt non può essere approvato, ma adottato una seconda volta. A quel punto si riaprirebbero i termini per presentare altre osservazioni

. _AM_

mercoledì 7 febbraio 2024

SENZA TETTO IN PIAZZA: NON GIRIAMO LA TESTA DALL'ALTRA PARTE

Oggi intervengo su uno di quegli argomenti, che nessuno vuole affrontare, ma che qualcuno dovrà pur fare.

Lo farò io, a nome e per conto dei numerosi residenti di Cassina, che mi hanno scritto circa la presenza di un “senza tetto” che si aggira in piazza DeGasperi.

 

Non tutti i residenti che mi hanno “whatsappato” o contattato con messenger hanno utilizzato il medesimo tono, alcuni inteneriti dalla presenza, altri preoccupati, altri infastiditi, altri stupiti del curioso silenzio sociale e di chi governa il Comune.

 

Parlare di clochard non è mai semplice, come quando si discute di calcio, di politica o di religione, i toni si possono alzare, i fraintendimenti sono frequenti

 

E siccome è sin troppo semplice passare per cattivo, dirò subito che non sono (per storia e natura) un buonista”, sono un Pubblico Amministratore (al momento in panchina, speriamo di tornare in campo a giugno, grazie al voto dei cassinesi) e devo dare risposte amministrative.

 

E’ chiaro che un senzatetto non è di certo un uomo fortunato, non tutti sono uguali, per alcuni spesso, si tratta di scelte di vita, tant’è che molti di loro si rifiutano di andare nelle strutture di accoglienza per clochard,

 

Ma è anche vero, che il loro modo di vivere, a volte, fa a pugni con la pubblica decenza e puó limitare la libertà di chi se li ritrova sotto casa.

Per i “buoni a tutti i costi” bisogna dire che ci sono anche tanti clochard rispettosi del prossimo e dei posti in cui dimorano

 

Ho parlato con tanti residenti di via Matteotti e P.zza De Gasperi e ho conosciuto una signora, che tutte le sere, oltre a portagli le coperte pulite ha – per settimane – cucinato qualcosa di caldo.

 

Questo “senza tetto” vive e dorme in centro paese, utilizzando il locale bancomat vetrato – prima affittati da una banca sotto il Comune, ora in disuso – probabilmente scelto dal clochard come dimora temporanea per proteggersi dal freddo invernale e notturno.


Purtroppo, ho personalmente riscontrato che la frequentazione costante ha reso con le settimane, l’ambiente è diventato sporco dal quale provengono odori forti e talmente sgraditi, che risulta impossibile credere che nessuno – nel palazzo del potere locale – abbia avvertito passandoci.

 

Sindaco e assessori compresi, che per entrare in Comune vi passano davanti.

 

Per le strade delle grandi città, non è difficile incontrare i cosiddetti "clochard", dicono esser aumentati esponenzialmente negli ultimi anni e – una sentenza n. 37787/2017 – ha addirittura stabilito che non è reato dormire per strada, occupando i marciapiedi o luoghi improvvisati.

 

Detto questo, Vi è una condizione igienico sanitaria grande come una casa, una situazione a rischio per il soggetto stesso e non solo e questo è sufficiente a giustificare un’ordinanza sindacale che impedisca il stazionamento notturno in piazza.

 

Se da un lato non è accettabile che in centro vi sia chi vie, mangia, dorme e fa pipì nella piazza centrale del paese (proprio oggi una situazione spiacevole alla presenza di alcuni anziani) non bisogna dimenticare che tema della fragilità è serio e reale.

Spero che il Comune abbia provato a proporre alternative, comunità di transito, case famiglia dedicate appunto a persone in condizioni di povertà estrema, per inserimenti brevi per chi non regge il collocamento in comunità se non per periodi limitati.

Spero che la Politica locale abbia il coraggio – come giusto che sia – per non girare la testa dall’altra parte così come fatto volutamente fino ad oggi

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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