lunedì 30 ottobre 2023

INTITOLATO il TORRIONE, STRUTTURA A CUI SONO MOLTO LEGATO


Il MAIO (Museo Arte in Ostaggio) ieri  intitolato al Generale dei Carabinieri ARNALDO FERRARA è dotato di ascensore interno e altri accorgimenti (rispetto al primo progetto) per il superamento delle barriere architettoniche 


Il MAIO sorge all’interno di una struttura pubblica (il “TORRIONE”) alla quale sono molto legato, per ovvie ragioni, ero assessore quando portammo in esecuzione il progetto di recupero (bravissimo  l’ing Jurina)


Ricordo quando in CC si sosteneva “…il torrione è un ridere da abbattere” (cit.)


Sono felice che quelle voci non siano state ascoltate e il “rudere” venne recuperato 


Con le passerelle di oggi riaffiorano alcuni indelebili ricordi, momenti emozionanti che intendo condividere con Te e chi ha pazienza e interesse a leggere un tassello di Storia di Cassina 


L’occasione dell’intitolazione mi porta indietro di più di 10 anni, quando con procura speciale - ed ero anche assessore ai lavori pubblici - portai il Comune di Cassina alla sottoscrizione di un accordo transitivo con la Società “Il Casale” a causa di una complessa vertenza giudiziaria.


In data 8 aprile 2004 - quindi 5 anni prima che diventassi assessore - il Comune sottoscrisse con una società una convenzione urbanistica , relativa al Programma Integrato di Intervento denominato Cascine Casale-Bindellera.


Una convenzione -fra il Comune e l’anzidetta Società (e la Società Assicuratrice) - frutto di una convenzione urbanistica sottoscritta dal Comune ai sensi dell’art. 10 della legge regionale n. 9/99, che diede AHIMÈ molti problemi 


Almeno fino a quando - per scelta politica della giunta di cui feci parte (2009/2014) scelse di incaricarmi alla risoluzione della controversia.


Un  

frenetico e difficile lavorio che restituì il TORRIONE e qualche altra opera pubblica al paese (seminterrato unes, 1000 mq destinate ad ospitare sedi associative)


Inutile e noioso oggi sarebbe ripercorrere l’impegno di questa partita delicata e complessa (resto a disposizione di chi volesse approfondire) che affrontai come procuratore speciale (ai sensi dell’articolo 185 del codice civile) e dovetti sovrintendere come assessore ai lavori pubblici 


Grande merito dell’Ing Jurina coadiuvato dall’Uff Tecnico e dal provveditorato dell OO.PP (con cui stipulammo per indirizzo del mio assessorato “accordi importanti”)


Una storia bellissima, no. Scontata in tempi di patto di stabilità 

(2009/2014)


Emozioni che non dimentico e che dubito possano ricordare nei selfie di oggi 


Alla convenzione, che prevedeva edilizia residenziale privata a fronte della realizzazione - a scomputo oneri in un area a margine di via Trieste di - alcune opere pubbliche, subentrarono fra  Comune e società privata.


Il Comune – per tutelare i propri interessi – avviò 4 cause di diversa natura.


A seguito dei contatti e trattative nel frattempo sviluppatesi tra le parti (con il privato)  finalizzate a verificare le condizioni per una possibile risoluzione pacifica della controversia, vi fu composizione bonaria della vertenza.


Il privato assunse onere (previo deposito di idonea garanzia fideiussoria) i maggiori costi delle opere richieste dal Comune, in luogo dei lavori di sistemazione del Torrione

e altre opere pubbliche


A metà settembre 2010, ecco la predisposizione del progetto e realizzazione dei lavori di restauro del Torrione  


Custodisco gelosamente decine di documento 


Uno dei momenti più belli della mia lunga esperienza amministrativa, un momento che vivo con particolare orgoglio.


Perché seppur doveroso per me proporre piattaforme di eventuali accordi con la Società, fu importante mantenere la coerenza con un mandato politico e gli elementi acquisiti in Giunta nei mesi precedenti.


Ero delegato a trattare e negoziare per conto dell’Ente (Art 185 cc )

e avevo obbligo di  sottoporre ai colleghi  decisioni responsabili e con un grado di trasparenza inequivocabile, il cui vantaggio pubblico dell’accordo non fosse sindacabile.


La storia è lunghissima, ma non dimenticherò mai la firma in tribunale e il plauso di tutto il consiglio comunale. 


Con 

 Procura Speciale ai sensi dell’art. 185 del c.p.c. “a transigere e conciliare” la composizione bonaria di tutte le controversie

apposi la firma   davanti al Giudice per un accordo storico.


E in veste di assessore, ebbi la  soddisfazione di portare a compimento l’opera che oggi si è scelto di intitolare al 

Generale dei Carabinieri ARNALDO FERRARA

martedì 17 ottobre 2023

CASSINA, UN COMANDO PL CON UN GRANDE POTENZIALE

 #cassinadepecchi


UNA PROPOSTA PER IL FUTURO: L'ECOVIGILE 


Chiusa nel palazzo comunale, mi raccontano di un Sindaco in attesa di scritti, proposte e suggerimenti per fare qualcosa.


Non lo dirà mai, non lo ammetterà mai (😂) ma spesso attende ansiosa per rincorrere i contenuti di quanto viene scritto.


Anche da me.


Non mi da fastidio, anzi, sono felice se come “fucina di proposte” posso risultare utile al paese.


Voglio pensare che il prossimo giugno cambierà il Sindaco e auspico che chiunque assumerà l'onere di governare per 5 anni possa dialogare con il paese, per intercettare senza astio le buone pratiche proposte e suggerite senza continuare con la cantilena “ci avevamo già pensato”.


Ad esempio, l’idea di strutturare un progetto attorno la figura dell'ecovigile può risultare utile per il contrasto degli illeciti ambientali.


La nostra polizia locale - seppur sottodimensionata (questa amministrazione è riuscita a fare peggio di quella precedente) - vanta competenze in svariati settori, fra questi vi troviamo una capacità nel contrasto proprio degli illeciti ambientali. 


Attività che sembra non interessare particolarmente a una giunta che procede da oltre quattro anni senza “scatti in avanti”.


Ci sono attività - prive dei necessari indirizzi politici - che la prossima Giunta dovrà intensificare.


Considerare prioritario il contrasto di alcuni comportamenti è dovere di ogni amministratore.


Al netto dei “disinteressati” e/o “di passaggio”.


Bisogna lavorare sui costi inutili per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati.


In passato, la nostra Polizia Locale ha svolto numerose attività di indagine che hanno consentito di individuare e sanzionare i responsabili delle mini discariche sul territorio.


In alcuni casi erano rifiuti ordinari, in altri speciali con conseguente incremento dei costi per la rimozione.


La questione non è semplice - l’ex assessore la volle affrontare - perché 

le sanzioni elevate ai sensi del Testo unico ambientale (così come le denunce penali) non portano introiti al Comune.


Le prime portano introiti a Città Metropolitana, le eventuali condanne a pene pecuniarie in sede di giudizio penale sono incassate dallo Stato.


I controlli sulla raccolta differenziata non può essere limitata sui rifiuti domestici.


Perché le sanzioni - in questo caso - vengono incassate dal Comune ma il contrasto di questi comportamenti deve includere ambiti più complessi e potenzialmente dannosi per l'ambiente.


Il messaggio che viene trasferito è sbagliato: fate la raccolta rifiuti al meglio perché se conferite correttamente e maggiormente “differenziato” pagate meno. 


La questione è ambientale, non solo economica.


Infine l’ecovigile potrà intensificare i controlli degli autocarri che trasportano i rifiuti per verificare l'iscrizione all'Albo dei gestori ambientali e il possesso del formulario dei rifiuti. 


Perché senza un chiaro indirizzo politico, che generi priorità sugli interventi della polizia locale, abbiamo agenti qualificati a fare ciò che potrebbero fare i nonni vigili agli attraversamenti e fin troppo impegnati a dare multe per un lavaggio strade che potrebbe esser svolto (nel 2023!!!!) con un sistema meno impattante e senza divieti.


E su questo tema ho già proposto un’azione nei confronto di CEM ma a oggi l’assessore non ha proferito parola.

lunedì 2 ottobre 2023

TENSOSTRUTTURA, RITARDI E MALAGESTIONE

La mala gestione dei ritardi sul ripristino della Tensostruttura di Via Radioamatori si è rivelata come un ulteriore passaggio negativo per l’attuale giunta.


È impressionante il numero di occasioni perse in questa legislatura, ho perso francamente il conto. 

Una valanga di soldi, che onestamente avrebbero - insieme agli oneri generati dalla trasformazione urbanistica dell’area ex Nokia Siemens e mal impiegati (replicando scelte sbagliate di Mandelli) - cambiato il volto del nostro Comune, avrebbero offerto l’occasione per finanziare la realizzazione di strutture nuove.


Dopo un periodo davvero difficile (dal 2009 al 2014 le regole di attuazione del Patto di Stabilità erano realmente stringenti e limitative) ai Comuni è stata progressivamente aumentata la capacità di spesa.


Un momento storico davvero impensabile fino a qualche anno fa.


Si è arrivati nel 2019 - complice il numero incredibile di finanziamenti e di contributi ministeriali (e regionali) - davanti all’occasione storica di “far tornare Cassina fiore all’occhiello della Martesana”.


E invece, i Comuni della Città Metropolitana hanno realizzato l’impossibile, ma uno dei pochi Comuni - in Martesana l’unico - ad essere rimasto al palo è stato proprio il nostro territorio.


Il progetto scritto dall’associazione Ginnastica Artistica è stato il gesto più nobile (seppur disperato) di una realtà locale preoccupata dall’incapacità amministrativa di intercettare finanziamenti sul tema.


Sulla base di quel progetto, 

che prevedeva l'ampliamento degli spazi, il Comune di Cassina ha ottenuto 140.000 euro di finanziamento dalla Regione.


La società Ginnastica Artistica - in continua espansione grazie al lavoro svolto sul territorio e al successo conseguito - registra un aumento delle allieve/i e gli attuali spazi risultano pertanto inadeguati.


La campagna mediatica di queste ore (molteplici articoli giornalistici raccontano il ripristino della tensostruttura) tralascia che sono trascorsi due anni di inerzia varia e - bene saperlo o ricordarlo - non c’è nemmeno il progetto definitivo.


L’assessore - tanto rapido nella passerella/annuncio inizio lavori di ripristino - non ha mai spiegato perché è stato accantonato il progetto di ampliamento degli spazi.


E sostituito con un lavoretto, peraltro mai iniziati “e in assenza del necessario livello di progettazione”.


Negligenze amministrative, che si traducono - nel migliore dei casi - in disservizi, mentre altre volte in danni pesanti.


Abbiamo visto le conseguenze di questo ritardo.


L’articolo non spiega i perché e allora ci penso io (spiace che sia ancora  io ad assumermi l’onere).


Il progetto prevedeva l’ampliamento degli spazi ma per spostare una caldaia e - visto i ritardi - iniziare questo intervento a ottobre/novembre (lasciando al freddo atleti/e) sarebbe stato una follia.


Ora, qualcuno sostiene che per “…tagliare il nastro con slogan e selfie annessi e connessi”, i lavori saranno eseguiti il prossimo anno a ridosso del voto.


Probabile.


Quindi, la modifica del progetto, non più relativo all'ampliamento degli spazi dedicati ma semplicemente riqualifica degli ambienti esistenti, ha generato il ritardo e - credo - che la Società Ginnastica Artistica sia perfettamente informata del fatto che il progetto non sia più quello da loro redatto e finanziato dalla Regione.


Chiunque vincerà le prossime elezioni comunali, si troverà davanti un problema da affrontare.


Una tensostruttura nuova perché finanziata dalla Regione, che a causa dei ritardi dell’assessore Varisco (Sport) resterà inadeguata per dimensioni.



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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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