lunedì 2 ottobre 2023

TENSOSTRUTTURA, RITARDI E MALAGESTIONE

La mala gestione dei ritardi sul ripristino della Tensostruttura di Via Radioamatori si è rivelata come un ulteriore passaggio negativo per l’attuale giunta.


È impressionante il numero di occasioni perse in questa legislatura, ho perso francamente il conto. 

Una valanga di soldi, che onestamente avrebbero - insieme agli oneri generati dalla trasformazione urbanistica dell’area ex Nokia Siemens e mal impiegati (replicando scelte sbagliate di Mandelli) - cambiato il volto del nostro Comune, avrebbero offerto l’occasione per finanziare la realizzazione di strutture nuove.


Dopo un periodo davvero difficile (dal 2009 al 2014 le regole di attuazione del Patto di Stabilità erano realmente stringenti e limitative) ai Comuni è stata progressivamente aumentata la capacità di spesa.


Un momento storico davvero impensabile fino a qualche anno fa.


Si è arrivati nel 2019 - complice il numero incredibile di finanziamenti e di contributi ministeriali (e regionali) - davanti all’occasione storica di “far tornare Cassina fiore all’occhiello della Martesana”.


E invece, i Comuni della Città Metropolitana hanno realizzato l’impossibile, ma uno dei pochi Comuni - in Martesana l’unico - ad essere rimasto al palo è stato proprio il nostro territorio.


Il progetto scritto dall’associazione Ginnastica Artistica è stato il gesto più nobile (seppur disperato) di una realtà locale preoccupata dall’incapacità amministrativa di intercettare finanziamenti sul tema.


Sulla base di quel progetto, 

che prevedeva l'ampliamento degli spazi, il Comune di Cassina ha ottenuto 140.000 euro di finanziamento dalla Regione.


La società Ginnastica Artistica - in continua espansione grazie al lavoro svolto sul territorio e al successo conseguito - registra un aumento delle allieve/i e gli attuali spazi risultano pertanto inadeguati.


La campagna mediatica di queste ore (molteplici articoli giornalistici raccontano il ripristino della tensostruttura) tralascia che sono trascorsi due anni di inerzia varia e - bene saperlo o ricordarlo - non c’è nemmeno il progetto definitivo.


L’assessore - tanto rapido nella passerella/annuncio inizio lavori di ripristino - non ha mai spiegato perché è stato accantonato il progetto di ampliamento degli spazi.


E sostituito con un lavoretto, peraltro mai iniziati “e in assenza del necessario livello di progettazione”.


Negligenze amministrative, che si traducono - nel migliore dei casi - in disservizi, mentre altre volte in danni pesanti.


Abbiamo visto le conseguenze di questo ritardo.


L’articolo non spiega i perché e allora ci penso io (spiace che sia ancora  io ad assumermi l’onere).


Il progetto prevedeva l’ampliamento degli spazi ma per spostare una caldaia e - visto i ritardi - iniziare questo intervento a ottobre/novembre (lasciando al freddo atleti/e) sarebbe stato una follia.


Ora, qualcuno sostiene che per “…tagliare il nastro con slogan e selfie annessi e connessi”, i lavori saranno eseguiti il prossimo anno a ridosso del voto.


Probabile.


Quindi, la modifica del progetto, non più relativo all'ampliamento degli spazi dedicati ma semplicemente riqualifica degli ambienti esistenti, ha generato il ritardo e - credo - che la Società Ginnastica Artistica sia perfettamente informata del fatto che il progetto non sia più quello da loro redatto e finanziato dalla Regione.


Chiunque vincerà le prossime elezioni comunali, si troverà davanti un problema da affrontare.


Una tensostruttura nuova perché finanziata dalla Regione, che a causa dei ritardi dell’assessore Varisco (Sport) resterà inadeguata per dimensioni.



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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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