venerdì 30 dicembre 2016

VIABILITA': UNO TSUMANI DI BUGIE OMISSIVE


Avrei voluto dedicare il post di oggi al pessimo giornalino (dis)informativo di "stampo Sovietico" – proprio in queste ore – in distribuzione in paese, ma probabilmente il "frottolame fumoso" scritto dal Sindaco e la sua Giunta non ha ancora raggiunto tutte le vostre abitazioni, pertanto meglio posticipare i miei commenti dedicando l’ultimo (forse)post dell’anno  alla straziante questione viabilistica del nostro Comune.

 

Continuo a ricevere e-mail e segnalazioni da parte di cittadini (i quali ringrazio per la considerazione e attenzione rispetto alla mia attività di Amministratore comunale) con le quali mi esprimono la loro preoccupazione rispetto  a quanto sta accadendo sul territorio cassinese.


Chi segue il mio blog – attivo da aprile 2007 – ricorderà che già un anno fa con post del
30/12/2015 (http://andreamaggio.blogspot.it/2015/12/basta-giochini-vogliamo-la-verita.html?m=1) annunciavo che lo scellerato Progetto Viabilistico imbastito dall’assessore impiastrone (Tommy Chiarella) non era stato affondato definitivamente nonostante a seguito la valanga di firme (2200) della nota petizione popolare ma solamente sospeso.

 

In alcuni Atti pubblici – fra innumerevoli richiami normativi e premesse di ogni genere – avevo casualmente trovato ciò che neanche i Consiglieri Comunali di Maggioranza avevano notato: nonostante il Piano viabilistico fosse ufficialmente sospeso, in Comune continuavano gli acquisti come se niente fosse <<....da installare in alcune vie del centro del paese, al fine della modifica viabilistica, come da progetto dell‟Amministrazione comunale, che prevede nuovi percorsi ciclopedonali...>>.

In quei giorni, non fu semplice capire se i Consiglieri comunali di Maggioranza  fossero realmente sorpresi e infastiditi come me o “complici” silenziosi della strategia dei pochi che decidono in Comune – in primis il Sindaco con il suo assessore prediletto Tommy Chiarella.

Possibile che Consiglieri di Maggioranza fossero diventati – improvvisamente – contrari ad un progetto la cui progettazione era giunta a livello di dettaglio (LIVELLO ESECUTIVO) ?


Oggi tutto sembra più chiaro – alcune risposte sono facili da trovare – e comprendo la delusione di chi li ha votati.

 

Oggi dev’essere chiaro a tutti i Cittadini perché i Consiglieri di Maggioranza Consiliare – ufficialmente divenuti contrati al progetto viabilistico arrivato a livello esecutivo – VOTARONO CONTRO LA MOZIONE PRESENTATA DALLA MINORANZA CHE PREVEDEVA IL RITIRO DEFINITIVO DEL PROGETTO.


Oggi dev’essere chiaro a tutti i Cittadini perché i Consiglieri di Maggioranza Consiliare –invece di votare il ritiro del progetto – presentarono una mozione alternativa, la cui approvazione prevedeva solamente di posticipare il progetto.


Non ritirare, ma sospendere.


E un anno fa, il
30/12/2015, mi chiedevo provocatoriamente “Perchè sospendere il Progetto per 60 giorni e non ritirarlo definitivamente?”

 

E scrivevo: “ORA BASTA, VOGLIAMO RISPOSTE CERTE DAI CONSILIERI, CHE RISPETTO ALLA FUTURA VIABILITA' DEL CENTRO PAESE SI DICHIARANO CONTRARI NEI BAR, PERPLESSI IN CONSIGLIO COMUNALE e - grazie alla propria inerzia - NON ARRESTANO IL PROGETTO CONTESTATO”.

Chiedevo di fermare il progetto “…PER ASCOLTARE IL DISSENSO DIFFUSO”.

Un anno dopo sono chiare troppe cose, ancora di più, ma resta un dilemma il perché persone elette tradiscano il mandato popolare e calpestino la volontà dei Cittadini – 2200 firme – che loro stessi avevano detto “voler accogliere”.


Avrei da scrivere sugli aspetti progettuali di alcune scelte applicate alla viabilità cassinese, ma seguirà post dedicato.


Vi auguro Buon Fine Anno, non so se domani – ultimo giorno dell’anno – io troverò il tempo di scrivere e voi di leggere.
 
 
Andrea Maggio
 
 

giovedì 29 dicembre 2016

SULLA QUESTIONE NUTRIE "CASSINESI"



Informo che alle 19:13 ho protocollato in Comune una breve segnalazione rispetto alla questione Nutrie, che tanto sta allertando una parte di Cittadinanza.

Il problema esiste e - viste le competenze in materia di condizione di salute dei Cittadini del Sindaco e Consiglio Comunale -  non possiamo girare la testa dall'altra parte.

Purtroppo il numero di esemplari è salito in Lombardia a cinque milioni, una ogni due abitanti.
Non è questa - la Martesana - l'area lombarda ove la presenza di nutrie è più massiccia, ma è indubbio che recentemente sono aumentate considerevolmente.

Dal 6 dicembre sono valide le 
disposizioni emanate dalla giunta regionale che per la prima volta prevedono, accanto alla parola contenimento, anche il concetto
di eradicazione.

Inevitabile il provvedimento radicale dopo che il Governo modificò la legge 157/92 includendo il
roditore nella categoria dei ratti, topi, talpe.

Come troppo spesso capita in uno Stato ove il conflitto delle competenze fra Enti è costantemente inserito all'Ordine del Giorno, ecco che a farne le spese sono i territori - che come il nostro - che vantano canali e corsi
 d’acqua come il Naviglio Martesana.


Pur rispettando le tesi difensivistiche delle agguerrite associazioni animalistiche, sono fermamente convinto che la Nutria rappresenti un problema reale sotto svariati profili, oltre che un costo economico/sociale  non trascurabile.

Ricordo perfettamente i danni che le nutrie causarono ad alcune strade cassinesi, prima fra tutte via XXV aprile nella zona sud di Sant'Agata.

In questi giorni, Cittadini di Cassina avvistano frequentemente nutrie e spesso nelle vicinanze del Naviglio Martesana, sintomo che le politiche di contenimento di questi anni hanno sortito pochi effetti.

Oltre agli ingenti danni all'agricoltura, spaventano 
i danni provocati alle infrastrutture,
come cedimenti di fossi, canali
e banchine stradali.

Agricoltori, sindaci, consorzi di bonifica e semplici cittadini hanno chiesto a gran voce
un’inversione di tendenza e la nuova norma regionale introduce l’eradicazione
della nutria, non il semplice contenimento.

Per ritrovare una tale presenza massiccia bisogna tornare indietro nell'estate del 2011 quando un'invasione silenziosa avanzó tra il ribrezzo e la preoccupazione dei residenti di tutto l'asse dei Comuni bagnati dal Naviglio Martesana.

Il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio e le
Nutrie - come ammesso da Damiano Di Simine (autorevole espressione di Legambiente) "...anche la nutria è portatrice di malattie".

Il consiglio comunale condivide con il Sindaco questa responsabilità e - nell'esercizio del mio mandato - chiedo che si presti attenzione al tema.

Allo stato attuale, per una modifica della legge 833/78 non sono più i sindaci a gestire il servizio sanitario ma ad essi sono affidati dal DLg 299/99 (decreto Bindi) poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale delle ASL.

I compiti del sindaco sono quindi comunque ampi e - soprattutto - da esercitare

Cordiali Saluti

Andrea Maggio






martedì 27 dicembre 2016

INCREDIBILE: INESATTEZZE ANCHE NEL PARERE DEL REVISORE DEI CONTI



Gentile Cittadino,


 
come ho avuto modo di raccontare nel precedente post (http://andreamaggio.blogspot.it/2016/12/la-bomba-di-natale.html) il 22 dicembre, grazie ad una mia segnalazione a poche ora dall’inizio dell’ultima seduta consiliare del 2016, è emersa una GRAVE inadempienza dell'Amministrazione, che ha costretto il Sindaco a ritirare il bilancio di previsione.

In forme e parole diverse, il Sindaco e il Segretario Cittadino del PD hanno riconosciuto il lavoro e l’impegno profuso costantemente nell’attività di controllo politico-Amministrativo (Minoranza Consiliare) e ricevere pubblicamente i loro ringraziamenti ha rappresentato – quantomeno – una piacevole novità visto che non più tardi di 2 mesi fa, il primo Cittadino non mancava di paragonarmi ad un noto personaggio politico televisivo assai corrotto, clientelare, semi-mafioso e pregiudicato.


Credo si sia pentito di quella scivolata, o almeno spero e comunque l'atmosfera del Santo Natale dovrebbe influire positivamente anche sui più riottosi vetero-Comunisti (lo so, non esistono più ma Lui ci tiene parecchio...)


Anche il Segretario del PD deve aver ripensato a quando disse “Maggio è assolutamente ininfluente  e marginale rispetto all’azione politico amministrativa di questo Comune”.


Due piccoli sassolini che mi dovevo togliere dalla scarpa, sorridendo, prima di cominciare a trattare l’argomento.


Le delibere riguardanti il Bilancio Comunale sono notoriamente fra le più importanti che arrivano in approvazione del Consiglio Comunale, in quanto definiscono strategie politiche dell’Amministrazione e modalità di finanziamento.


Non è frequente imbattersi in un’Amministrazione Comunale, che ritira le proprie delibere relative al Bilancio Comunale, figurarsi quanto penoso possa essere confrontarsi con una Giunta, scandente al punto da esser costretta a ritirarlo 2 volte in meno di 3 anni.


Questo è un vecchio post inerente il primo ritiro (http://andreamaggio.blogspot.it/2014/09/in-120-giorni-record-di-mala.html)


E’ davvero un momento triste per Cassina dè Pecchi, i Cittadini sono sempre più consapevoli – che aldilà delle convinzioni politiche e delle simpatie personali che ognuno possa coltivare e maturare – che l’attuale  Giunta comunale sia (prima di tutto) inadeguata ad Amministrare un Comune.


Il ritiro di tutte le delibere di Consiglio Comunale propedeutiche all’approvazione del Bilancio di Previsione (e del Bilancio stesso) si è reso necessario a causa di una grave manchevolezza in materia pubblicistica rispetto alla pubblicazione del Piano triennale delle Opere ed elenco annuale dei lavori pubblici di cui all’art. 128 del D.Lgs 163/2006.
 

Occorre ricordare che la pubblicazione attraverso Albo Pretorio dello stesso per 60 giorni ha la nobile finalità di ricevere eventuali osservazioni prima della sua approvazione definitiva da parte del Consiglio.
 

La pubblicazione assicura trasparenza e imparzialità dell’attività amministrativa e tutela le situazioni giuridiche soggettive, o di interessi diffusi.
 
La mancata o parziale pubblicazione rende l’Atto Amministrativo incapace di produrre i suoi effetti (inefficacia degli Atti) e questo avrebbe generato l’esposizione dell’intero Bilancio di Previsione a ricorsi “ad orologeria”, con conseguenze per il Comune che avrebbero potuto portare al Commissariamento.


Il principio di pubblicità impone che l’attività amministrativa sia sempre conoscibile dall’esterno e che la pubblica amministrazione debba operare in modo certo, semplice, chiaro e trasparente, fornendo le informazioni agli interessati e rendendoli edotti circa lo stato di avanzamento dell’azione amministrativa.

Ad ogni modo, i ringraziamenti del Sindaco rendono l’idea di quanto importante e delicato sia questo passaggio e spiace davvero apprendere che uno degli assessori – accecato da rancore e frustrazioni varie – non abbia compreso la gravità del momento al pari del Sindaco e del Segretario PD. 


Peraltro, dubito che abbia letto il Parere dell’Organo di Revisione 2017-2019 (prot. 31189 del 02/12/16) firmato dall’Organo di Revisione: avrebbe scoperto prima di me ed evitato di approvare la nota allegata al Bilancio ove sono attestati periodi di pubblicazione “non corrispondenti al vero”.
 
 

La Delibera di Giunta n. 143 del 19/10/2016 "PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE" OLTRE A non essere stata pubblicata per 60 giorni a differenza di quanto attestato dal Revisore dei Conti, mi chiedo come abbia potuto scrivere questo in data 02/12/2016 quando i 2 mesi non erano ancora passati.

 

Sono misteri che qualcuno dovrà chiarire.

 

Il Revisore dei Conti è un organo di controllo interno.

Ha il compito di garantire che l'attività amministrativa sia conforme agli obiettivi stabiliti dalla legge. Quindi esso esercita la vigilanza sulla regolarità contabile, economica e finanziaria della gestione del comune e delle istituzioni, verificando la legittimità delle spese e l’esatta riscossione delle entrate.

Redige un'apposita relazione che accompagna la proposta di deliberazione del bilancio preventivo e del rendiconto, per questo trovare inesattezze da parte di chi è posto a garanzia della regolarità spaventa molto.


L'argomento è davvero serio - perché aldilà della prepotenza politica che ha caratterizzato l'azione del Sindaco in questa prima metà di legislatura - chi fa politica comprende i momenti delicati e il Sindaco e il segretario del PD hanno compreso il passaggio.

 

Due parole sull’Organo di Revisore occorre spenderle, visto che è un professionista pagato con i soldi pubblici ed è giusto i Cittadini conoscano come funziona (o non funziona) la macchina comunale.

A differenza di quanto succedeva nel passato, che veniva eletto dal voto dell Consiglio Comunale, dal 2012 la nomina del Revisore dei Conti avviene per sorteggio da parte della Prefettura.

Ogni Prefettura costituisce un Albo dei Revisori dei Conti al quale chi ha titolo può iscriversi.

Ha durata triennale e quando scade il mandato, gli Amministratori Comunali contattano la Prefettura che procede ad individuare un altro professionista per il nuovo mandato, attraverso estrazione fra gli accreditati nell’Albo.

Oltre all’indennizzo professionale, Cassina ha un aggravio di spesa perché – a differenza del passato – il dottore sorteggiato non è residente in Provincia di Milano e quindi compete al Comune di Cassina pagare trasferta.

L’assessore al Bilancio – con grande onestà intellettuale – disse in Consiglio ad ottobre del 2015: “…questa parte del rimborso verrà quantificata, però così è e non ci possiamo fare nulla”.

Se non può farci nulla lui – che è assessore – figurarsi noi.

A domani.

Ho in mente una proposta sul tema.

 

Andrea Maggio
 

sabato 24 dicembre 2016

LA "BOMBA" DI NATALE

Egr Cittadini,

nel farVi i miei più i sinceri auguri di Buon S. Natale, colgo l'occasione di comunicare il bel regalo che scelto di fare a Cassina dè Pecchi.

A seguito di una mia segnalazione - e relativo accesso agli Atti Comunali - ho evidenziato una GRAVE inadempienza dell'Amministrazione e il Sindaco (ringraziandomi pubblicamente) è stato costretto a ritirare il bilancio di previsione dai punti dell'OdG della seduta di Consiglio Comunale.

Impegnarmi e onorare il voto dei Cittadini, che mi hanno chiamato ad esercitare un ruolo di controllo delle attività dell'Amministrazione.

Impegnarsi sempre, tutti i giorni.

Aver fatto "saltare l'approvazione di un Bilancio pessimo di una Amministrazione scadente", posticipandola di qualche mese, è IL MIO REGALO DI NATALE ai Cittadini di Cassina dè Pecchi.

AUGURI A TUTTI.
 
Andrea Maggio

giovedì 22 dicembre 2016

IL SINDACO CHE SANA ABUSI EDILIZI


Egr. Cittadino,

oggi scriverò qualcosa di importante, molto importante, che i Cassinesi ignorano a causa del disgustoso oscurantismo, che ha investito il nostro Comune negli ultimi 2 anni.


L’argomento è la piccola rotonda realizzata in questi giorni, lungo la ex S.S. 11 "Padana Superiore".

 
Scelgo di suddividere l'argomento in più post perché – per onestà intellettuale – non si può parlare di questa piccola rotonda senza partire da chi quella rotonda l’ha progettata e pagata che – sorpresanon è il Comune di Cassina ma un privato Cittadino.


Vi chiederete tutti Voi, ma chi sarà mai questo improbabile benefattore? Ok, va bene che il Natale ci rende tutti più buoni, ma perchè un soggetto privato decide improvvisamente di accollarsi i costi di realizzazione di un intervento pubblico?


La questione è tenuta nascosta da questa squallida giunta, ma è quantomeno curioso e meritevole di essere raccontata.

 

Partiamo dal 19/12/2011, giorno in cui la società di Gedos presentò al Comune la denuncia di inizio attività per la manutenzione straordinaria dell'edificio sito in via Vittorio Veneto, Cassina De' Pecchi (Cascina Colombirolo)


La pratica ottenne parere favorevole dalla Commissione Paesistica.

 
L'immobile oggetto dell'intervento è vincolato ai sensi della legge 22/1/2004, la n. 42, che riguarda il Codice dei Beni Culturali del Paesaggio.

Era un edificio vincolato, catalogato come storico e protetto da particolari vincoli.

 

Un edificio del XVI secolo, addirittura con muri affrescati per la parte esteriore, con cornici marcapiano e zoccolatura o angolari.

Quindi un edificio protetto delle Belle Arti.


A ragion di ciò, fu richiesto – da parte del Comune – una manutenzione “….volta a mantenere in efficienza gli edifici, realizzando interventi che non comportassero modificazioni della tipologia dei caratteri costruttivi, dell'assetto distributivo complessivo dell'edificio”.


Da verifiche effettuate e protocollate in Comune da parte di un Consigliere Comunale dell’allora minoranza, la passata Giunta fu informata della potenziale sussistenza di elementi “…che lasciassero presagire che l'intervento effettuato presso la località Colombirolo non fosse classificabile come manutenzione straordinaria..” ma bensì una ristrutturazione edilizia.

 

Nel corso di un Consiglio Comunale, lo stesso Consigliere Comunale dell’allora Minoranza autore della segnalazione corredata da prove fotografiche riferì che l’impossibilità di vedere cosa stesse accadendo all’interno dell’area di cantiere e ciò fece nascere in lui il sospetto che all’interno si stesse facendo “….qualcosa di diverso dal consentito”.


Manutenzione straordinarie e ristrutturazione edilizia, sono due tipologie di intervento, i cui termini – per i non addetti ai lavori – possono voler dire poco, ma offrono differenze sostanziali.

 

La ristrutturazione edilizia – a differenza della manutenzione straordinaria autorizzata nel caso specifico – è finalizzata alla trasformazione di edifici esistenti e può (in casi di comprovata necessità) ammettere demolizione e ricostruzione parziale o totale.


Ma questi interventi – sempre a differenza della manutenzione straordinaria autorizzata – sono soggetti alla corresponsione degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché al contributo sul costo di costruzione, come previsto dalla legge regionale 12.

 
In esito a queste segnalazioni circa la natura dei lavori in quei giorni in corso d'opera nell'area del cantiere di Cascina Colombirolo, l’Ufficio Comunale avviò il procedimento per l'accertamento della loro conformità con l'intervento in manutenzione straordinaria autorizzato. 

Un’indagine tecnica servi per il riscontro di abusi edilizi e – siccome il tema è piuttosto delicato – servì un'attenta valutazione di tutto l'iter e della strategia ispettiva da intraprendere nell’immediato, anche per via di alcuni passaggi di particolare complessità giuridica.


A seguito del sopralluogo (il 6/6/2013), il Responsabile Ufficio Tecnico ha relazionato su alcune importanti difformità.


In data 17 giugno 2013, protocollo 12258, la proprietà ha depositato una relazione tecnica con la quale ha posto una serie di argomentazioni relative alle opere eseguite.


L’Ufficio Tecnico Comunale – sotto il profilo appunto tecnico –  ha relazionato che “le dimostrazione addotte dalla proprietà non sono state ritenute sufficienti per autorizzare comunque i lavori senza il regolare decorso dalla predetta pratica paesaggistica”.

Inoltre “…la presenza di uno scalino sul filo del colmo di due edifici attigui è un elemento non esaminato dalla stessa Commissione Paesaggio e Soprintendenza e pertanto a sottoporre alla loro attenzione” motivo per cui “…è stata emessa in data 25/6 un'ordinanza per il ripristino dello stato dei luoghi”.

 
Fu aperto un procedimento sanzionatorio, probabilmente denunciati penalmente i responsabili degli abusi riscontrati (atto dovuto).

Come sappiamo, i lavori nella parte della Cascina destinata a residenziale furono bloccati per molto tempo.


Nel frattempo, la società GEDOS s.r.l. in data 16/04/2014 presentò istanza per ottenere Permesso di Costruire in Sanatoria.

 

In data 15/11/2016 è stato notificato alla Ditta richiedente avviso di rilascio di Permesso di Costruire in Sanatoria comunicando l’importo del contributo di costruzione afferente al titolo abilitativo i cui ammontare complessivo è pari a € 84.918,77


Solo 3 giorni dopo, ossia il 18/11/2016 la soc. GEDOS s.r.l. ha presentato richiesta di scomputo degli oneri di urbanizzazione a fronte della realizzazione diretta di opere di urbanizzazione di cui avremo modo di parlare nei prossimi post.


Ad ogni modo, le caratteristiche tecniche degli interventi sono state ritenute congrue dal Nuovo Capo Area tecnica, Carlo Tamberi (nuovo ingresso in Comune, pescato da lontano) ma effettueremo tutte le verifiche del caso, perché qualcosa non ci torna.


L’unica cosa che posso dire, è che il pagamento a titolo di oblazione del “contributo di costruzione” in caso di “sanatoria di abusi” è determinato in misura doppia rispetto a quello dovuto per il permesso di costruire ordinario.


Chiudo, questa prima riflessione precisando che il presente post non vuole essere una lezione sul discutibile messaggio etico che possano rappresentare le "sanatorie di abusi edilizi", visto che lascio volutamente l’attività ad “altri professori”, tengo solo a sottolineare come questi "professori dalla bocca larga” oggi siedono in maggioranza e/o sostengono attivamente l’attuale Amministrazione.


Guarda caso, quando questi “indefessi difensori della legalità” sono chiamati a governare il paese (4 delle 5 ultime legislature) lo fanno fra abusi edilizi e sanando nel silenzio imbarazzato – credo – per la difficoltà di doverlo spiegare ai Cittadini e prima ancora ai propri elettori ai Cittadini.


E allora, la tecnica oscurantista è sempre la stessa, basta non parlare di nulla, non dire niente a nessuno, proporre qualche festa come arma per distrazione di massa.

Probabilmente, anche fra chi vota da 2 anni e mezzo sempre in linea agli ordini impartiti dal Sindaco, sono pochi a conoscere il perché di alcune scelte.
 
Ma ne parleremo ancora.
 
Andrea Maggio

lunedì 19 dicembre 2016

UN ALTRO LUNEDI' DI PASSIONE: FREDDO ALLA MATERNA


Anche questo fine settimana, la caldaia alla Scuola Materna di via Gramsci è andata in "blocco".

Quanto è accaduto lunedì scorso (http://andreamaggio.blogspot.it/2016/12/strutture-scolastiche-da-rifare.html) anche stamattina si è riproposto questa mattina e i bambini hanno trovato la struttura scolastica gelata.

Se non riguardasse i nostri bambini, i cui disagi non possono che rattristare, quanto è avvenuto oggi ha dei profili comici.

Infatti, deciso dall'Amministrazione il "trasloco" dei piccoli dalla Materna alla Scuola Primaria di P.zza Unità d'Italia, ecco la sorpresa: ANCHE IL LOCALE MENSA DELLA SCUOLA PRIMARIA E' GELATO.

Chiederemo spiegazioni anche di questo disagio.

Saluti

Andrea Maggio


VI CONSIGLIO LA LETTURA DELL'ARTICOLO (clicca)
http://www.ilgiorno.it/martesana/cronaca/asilo-freddo-cassina-1.2763076

domenica 18 dicembre 2016

Beppe Sala faccia il Sindaco senza Finzioni Giuridiche





Non che Cassina non offra occasioni per scrivere, ma per una volta sento il bisogno di fare breve riflessione, su una questione importante extra comunale. 

Non entro nel merito delle motivazioni che hanno portato il Sindaco di Milano (PD) ad essere indagato, mi auguro che possa uscire indenne da questa vicenda.

Un fascicolo prima aperto, poi congelato - probabilmente - per non compromettere l’apertura di Expo, poi archiviato quando Sala si candidò a sindaco di Milano per il Pd.

Infine, a elezione avvenuta, riaperto e integrato da un avviso di garanzia.
 
Ad ogni modo, tengo a precisare che il mio garantismo è scevro da condizionamenti politici di sorta, come dovrebbe essere sempre.

E non a "corrente alternata".

La notizia di un sequestro di atti, di un interrogatorio anche soltanto come persona informata sui fatti, troppo frequentemente - in Italia - si trasforma in processi sommari e mediatici. 

Questo è sbagliato come mi permetto di considerare l'autosospensione di Beppe Sala una scelta affrettata e sbagliata e - per giunta - irrispettosa dello stato di diritto.

Ai media spetta l'obbligo di riportare notizie con precisione e correttezza, ai magistrati di assolvere con attenzione e scrupolo alla loro fondamentale funzione, al Sindaco resta il dovere di continuare ad esercitare la sua funzione, senza FINZIONI giuridiche priva di conseguenze pratiche.

Sala deve rimanere a fare il Sindaco - evitando sceneggiate - perchè un avviso di garanzia non e’ una prova di colpevolezza, il suo è stato un gesto dettato dallo stato d’animo di un uomo impulsivo che ha reagito ad un avviso di garanzia come se fosse una provocazione.

Un colpo di testa che, vista la solidarietà ricevuta da più parti, si è trasformato in unabile strategia politica. 

Io credo che un avviso di garanzia - senza nessun elemento di dettaglio - non deve impedire ad un Sindaco - a nessuno - di continuare nel suo lavoro per la citta’.

Lo scopo dell'avviso di garanzia è quello di garantire il diritto di difesa costituzionalmente garantito: infatti il soggetto in questione viene avvisato con il dovuto anticipo del fatto  che si stanno svolgendo indagini nei suoi confronti.

Quindi, Sala faccia il Sindaco: perchè non è impedito dalla Legge, anzi questo impone il senso di responsabilita’.

L'unica cosa che voglio dire agli "eroi della diversità antropologica e superiorità morale"  è  di sforzarsi di riservare pari trattamento tra Giuseppe Sala e Virginia Raggi (senza che per quest'ultima si chiedano invece le dimissioni, per reati commessi da altri quando lei non c’era).

Un vero democristiano è garantista, sempre e non ad intermittenza.

Andrea Maggio

giovedì 15 dicembre 2016

ORDINE DEL GIORNO DI UNA GIUNTA PARALIZZATA



 

Gentile Cittadino,

pubblico la comunicazione – trasmessa dagli Uffici Comunali – ricevuta in data odierna in qualità di capogruppo e relativa alla pubblicazione all'Albo Pretorio on line delle deliberazioni di Giunta Comunale merita di essere pubblicata.


Faccio questo perché fin quando è il cattivone Andrea Maggio a sostenere che "...questa Giunta serve solo a fare feste solidali, Pic-Nic democratici, biciclettate equosolidali e accendere nuovi mutui, rimodulare quelli esistenti, avendo vantaggi economici immediati ma indebitando il Comune per finanziare piccole opere di dubbia utilità e creando innegabili disagi” qualcuno (perlopiù fans, elettori, sostenitori dell'attuale Amministrazione parenti compresi) potrebbe non crederci.


E' comunque legittima l'esigenza di vedere con i propri occhi e allora, pubblico sul Blog la Comunicazione ricevuta oggi, almeno tutti conoscono i motivi della convocazione di giunta del 15/12/2016.
 
Vi invito a leggere il loro “Oggetto”.

Sicuramente, riunire il 15 dicembre gli assessori per parlare di una “Festa delle Fragole” che si terrà fra circa 6 mesi, vera priorità di questa giunta, la dice lunga sullo spessore politico-amministrativo di questa giunta (non per niente nominata la più scarsa degli ultimi 30 anni) e l’alto profilo dei temi trattati.
 
Il secondo punto è relativo alla concessione della Palestra all'associazione FLV, per il decennale.
Non penso che su questi punti - discussione e conseguente approvazione - si possano impiegare più dei soliti 3 minuti.
 
In tutto sono 6 minuti, ai quali aggiungo i 20 secondi per i saluti iniziali e anche meno per i saluti finali.
 
Sono pochi, ma ho seri dubbi sul fatto che -  senza che vi siano Cittadini davanti ai quali mostrare forzatamente rapporti "Peace & Love" - fra di loro abbiano voglia di prodigarsi in ipocrite finzioni.
 
"Approviamo sti due punti e andiamo a casa a mangiare".
 

Torno a ripetere che il Comune non può essere Amministrato come fosse un qualsiasi Condominio, non servono assessori per gestire l'ordinario.

All'ordinario ci pensano gli Uffici Comunali, attraverso il lavoro dei dipendenti del Comune, alcuni li hanno ingaggiati da altri Comuni legati al mandato del Sindaco.
 
Come scrivevo il 13/12/2016, Sindaco e Giunta hanno una missione diversa: devono dare una prospettiva, dare risposte.

Nemmeno una Proloco si ostina a parlare solo di Feste e giochi di prestigio, acrobati e giocolieri.


E si, proprio così: Cassina dè Pecchi ha un assessore delegato alle Feste che – sotto il profilo politico-Amministrativo – dovrebbe essere una delega con la medesima utilità di una forchetta davanti ad un piatto di brodo, ma che per il nostro Comune diventa argomento di giunta e che occupa ore di discussioni accese, su chi e come deve iniziare i discorsi per conto della Giunta.

LA VERITA' E' CHE LA GIUNTA è PARALIZZATA e il rimpasto del Sindaco non ha risolvo tutti i problemi.
A breve "Libera-Mente"

 

Un saluto


Andrea Maggio

martedì 13 dicembre 2016

VIABILITA': ANCORA PROTESTE. E' LA VOLTA DI VIA DELLE MAGNOLIE


Mi duole informarVi che assistiamo preoccupati all’onda lunga degli errori commessi dall’ormai ex assessore alla viabilitàTommaso Chiarella – generati da scelte confusionarie, raffazzonate e da un punto di vista viabilistico poco organiche e funzionali ad un disegno viabilistico comprensivo.
 
L’assessore - un recordman in fatto di errori - è stato rimosso tardivamente dagli incarichi ove sono stati commessi i maggiori disastri (viabilità – verde pubblico) ma siede ancora in Giunta.
 
Ci stiamo abituando a questi politici che escono dalla porta ed rientrano dalla finestra.
 
Ad ogni modo, di alcune dinamiche politiche locali parlerò con post dedicati (intitolati “LIBERA-MENTE”) visto che ci sono molti spunti sui quali scrivere, mentre questo – come altri post – continueranno a trattare questioni Amministrative e commentare le decisioni che condizioneranno a breve la vita dei Cassinesi.
 
L’idea che i Cittadini si sono fatti – che peraltro condivido – è che sia maturato in questa Giunta, il disperato bisogno di lasciare un “segno” dopo 2 anni e mezzo passati nella nullità complessiva.
 
Giunti a metà legislatura è normale che i Cittadini si attendano un “segno” di vitalità, da chi Amministra un Comune che chiude in pareggio un Bilancio annuale di circa 13.000.000 € (= tredici milioni di euro!), non è più sufficiente il “lavoriamo per voi”, “ci stiamo impegnando” addossando al passato inerzia asfissiante.
 
Il vero problema è che anche in questo “segno di vitalità” sono riusciti – per mano del solito assessore combina guai – a mostrare incompetenza ai limiti dell’invero-simile.

 
Non ultima, la richiesta dei cittadini quartiere a nord della stazione metropolitana (via Magnolie, via dei Ciclamini ecc) con la quale chiedono la revisione dell'impostazione viabilistica recentemente applicata in zona.

 
La richiesta è stata protocollata in Comune perché trascorsi sei mesi (circa) dal giorno dell'istituzione del senso unico lungo via delle magnolie, a parere dei Cittadini firmatari, sono emerse alcune criticità viabilistiche.

 
Chiedono di modificare con solerzia, scongiurando il costante pericolo di sinistri stradali e un  coinvolgimento diretto nell'individuazione di adeguate soluzioni viabilistiche.

 
Pur senza entrare nel merito della decisione, l'insoddisfazione dei residenti manifestata attraverso l'ennesima petizione, è l'ulteriore fallimento politico-gestionale di un assessore, che metaforicamente ha lasciato una delega fra i fischi (suo il progetto che ha incassato la contrarietà di 2000 firme in dissenso: record).

 
Adesso, sollevato dall'incarico l'azzeccagarbugli della Giunta e passato un congruo periodo di tempo dall'attuazione del sistema viabilistico del quartiere chiediamo ufficialmente di convocare una delegazione di Cittadini residenti della zona e ascoltarli.
 
 
Peraltro la delega “Viabilità” è passata nelle mani del renziano ViceSindaco, che seppur non abbia specifiche competenze in tema di viabilità, ha uno stile differente dal settario vetero-comunista.
 
 
Il nuovo assessore ha due obblighi: offrire risposte ai Cittadini che il precedente non ha dato e porre fine alla retorica chiarelliana, che per due anni e mezzo ha mascherato "scelte calate dall’alto" in decisioni condivise e partecipate.
 
Se l'assessore riuscirà a fare questo, avrà fatto buona parte del suo lavoro.
 
Andrea Maggio


lunedì 12 dicembre 2016

STRUTTURE SCOLASTICHE: SERVONO INTERVENTI VERI, NON RATTOPPI



Anche oggi, una brutta sorpresa ha atteso i bambini della scuola materna di via Gramsci e i loro genitori.


Ancora una volta, la caldaia di una delle strutture scolastiche cassinesi è andata in blocco e il mancato funzionamento lungo ponte dell’Immacolata Concezione ha di fatto reso glaciale il clima all’interno della scuola.


Ma non scrivo per imputare al Sindaco, la responsabilità di questa nuova rottura della caldaia, purtroppo sono eventi negativi capitati anche in passato e - se qualcosa in questo Comune non cambierà davvero - capiteranno anche in futuro.


Ma il verificarsi di questi spiacevoli episodi offre l’occasione di spendere alcune parole, perché con strutture così fatiscenti - alla prima piovuta con secchi pieni d'acqua nelle classi - i disagi sono prevedibili. 


Per non parlare delle - fortunatamente sempre meno grazie ad interventi passati - obsolete caldaie alimentate “a gasolio”


Se è vero che non può essere un Sindaco il responsabile della rottura di una caldaia, è anche vero che spetta a lui e alla sua Giunta offrire al paese una visione che guardi oltre il palmo dal proprio naso.


Che renda una speranza.


La "questione urbanistica" di Cassina dè Pecchi - che attraverso un PGT privo di prospettiva - ha condannato il Comune ad istituzionalizzare di fatto il "pozzo senza fondo" della "spesa corrente", per mantenere (o provare a farlo) le attuali strutture pubbliche.


Giusto per capirci, la spesa “corrente” è proprio quella finanziata con tasse e imposte, che molto gentilmente siete chiamati a versare nelle casse pubbliche.


A differenza della scorsa Giunta, l'attuale non ha ritenuto – legittimamente – di inserire nella pianificazione nuove strutture scolastiche.


Una scelta che NON ho condiviso, fosse anche solo per la differente interpretazione del mandato elettivo, a cui si è chiamati attraverso il voto popolare.


Il Comune non può essere Amministrato come fosse un qualsiasi Condominio.


La gestione dell'ordinario (pittura il cancello, paga la bolletta, taglia la pianta, metti una toppa al tetto perché piove) ci pensano gli Uffici Comunali, attraverso il lavoro dei dipendenti del Comune.

Sindaco e Giunta hanno una missione diversa: devono dare una prospettiva, dare risposte.

 

 Mi spiego meglio: io ho difficoltà a credere, che fra 10 anni, l'attuale scuola elementare possa avere spazi a sufficienza per accogliere nuove aule.

Più o meno quanto è accaduto al Cimitero di Camporicco.


Questi sono i temi reali, altro che arrovellarsi sulle poltrone, rimpasti di giunta, pianti e lamenti degli esclusi, Feste solidali, Pic-Nic democratici, biciclettata equosolidale o – addirittura – occupare il Consiglio Comunale per chiedere a Renzi di “…fare tutto ciò che è possibile per fermare la guerra in Siria”.


Ah, peraltro visto che il destinatario si è momentaneamente assentato per ragionevoli motivazioni, chissà chi prenderà in mano il nobile invito del nostro Consiglio Comunale.


(Per la cronaca: al voto su questa Mozione, il nostro gruppo Consiliare ha preferito astenersi, perché le sorti della Guerra in Siria poco hanno a che vedere con la richiesta di Cassina d/P)  


Comunque, tornando alle scuole, visto che la scelta di questa Amministrazione è quella di proseguire con queste strutture, la grave responsabilità del Sindaco – non è la rottura della caldaia – ma non aver fatto rientrare alcuni interventi, nell’operazione #Sbloccascuole voluta dal Governo.


Un’operazione in linea con quanto già avviato dal governo con lo #Sbloccapatto del 2014 e tutto possiamo dire su questo Governo e sull’ex Premier, ma ai Comuni sono state offerte grandi opportunità di spesa che Cassina non ha sfruttato.


Purtroppo è un Comune che non coglie le occasioni, un Comune incapace di portare avanti progetti innovativi.

Mentre Cernusco e altri Comuni ascoltavano l'invito di Laura Galimberti (coordinatrice della Struttura di missione per l’edilizia scolastica della presidenza del Consiglio dei Ministri) quando dichiarava che questi finanziamenti erano "....un’operazione con cui torniamo a rispondere alle esigenze dei sindaci e degli amministratori. Un’ulteriore azione per la riqualificazione e la costruzione di scuole moderne, sicure e funzionali. Vogliamo davvero imprimere una svolta alla condizione dell’edilizia scolastica che in Italia, oggi, da emergenza, è divenuta priorità” e finanziavano 5/10 milioni per realizzare scuole, noi avevamo assessori che esultavano su FB per miseri bandi da 50 mila euro.


Se solo i nostri Amministratori non avessero passato il tempo a litigare - tra Fragole & Pannocchie - per poltrone e assessorati (per un rimpasto di giunta) c'era la possibilità di sbloccare i fondi vincolati dal Patto.


Tutto era legato proprio a un’operazione che “imponeva” ai sindaci di presentare un’apposita domanda entro fine febbraio, procedura che è stata fatta per completare opere, prevista dalla legge di stabilità 2016.


Parliamo di 480 milioni di euro liberati dai vincoli di bilancio per Comuni, Province e città metropolitane per interventi di edilizia scolastica e per la realizzazione di nuove scuole.


Esatto, nuove scuole.


E pur senza entrare nel merito di una dinamica controversa, è innegabile che se il PGT della passata Giunta non fosse stato bocciato dallo stesso Consiglio, che lo aveva adottato sei mesi prima con i voti della maggioranza, oggi avremmo avuto una Scuola nuova, finanziata dal Governo.


Ripeto, oggi non entro nel merito della decisione cambiata dopo 6 mesi, ma sarebbe bastato ragionare sulle 101 osservazioni protocollate (da discutere e votare separatamente) invece di votare contro a tutto il Piano, buttando bambino con tutta acqua sporca.


Avremmo favorito un intervento reale - non fatto di rattoppi - nel settore dell’edilizia scolastica. 


Un cordiale Saluto
 
ANDREA MAGGIO

martedì 6 dicembre 2016

LIBERA-MENTE - n 1

"LIBERA-MENTE" (n° 1) di Andrea Maggio
 
 
 
La batosta del referendum ha avuto i suoi effetti sugli uomini del PD cassinese.
Nervi tesi dei Consiglieri Comunali, frizioni, battute e battibecchi fra alleati in Consiglio.
 
 
Da poco portato a termine il "rimpasto di giunta" che da un anno e mezzo affligge l'Amministrazione e ingolfa i pensieri del Sindaco, ridimensionato l'assessore Chiarella (a cui sono state tolte le deleghe sulle quali l'amministrazione si è giocata buona parte della credibilità con spaventosi scivoloni ed errori) ecco nuovamente riaffiorare la frattura difficile da sopire definitivamente all'interno della maggioranza. 
 
 
Una frattura pronta a riemergere con cadenza ciclica, nella quale si inseriscono sentimenti negativi soprattutto la solita invidia.
 
 
Le parti sono sempre le stesse, in pratica le uniche due che hanno "voce in capitolo" nella coalizione che governa cassina da due anni e mezzo: i consiglieri Comunali del Pd - capitanati dal segretario Parma - da una parte e i rappresentanti dell'ala che fa riferimento al Sindaco Mandelli (Chiarella, Vecchi, Costantini) dall'altra. 
 
 
Quest'ultima - più compatta ai limiti del settario - ha un certo appeal nei Consiglieri meno politicizzati.
 
 
Ad esempio, gode del sostegno - più o meno esplicito - del Consigliere Tacconi, eletto in coppia con l'attuale presidente del Consiglio Pancaldi insieme a colui che sarebbe dovuto essere il leader del Comitato Civico (Medei).
 
 
Sarebbe, visto che difficilmente si può diventare leader politico, dopo esser eletto in Consiglio grazie all'aiuto elettorale del PD e grazie allo stesso partito diventato improvvisamente assessore, pochi mesi dopo aver dichiarato di non volersi candidare (tantomeno con dei Partiti Politici).
 
 
Va beh.

 
Il Comitato Civico "del PD" è nato su Facebook sull'onda delle lamentele dei Cittadini, un prodotto elettorale creato in laboratorio su una lungimirante alchimia politica del Partito Democratico, per conquistare il voto di elettori "che non credono nei partiti".
 
 
Ovviamente, il futuro di Medei è particolarmente legato al PD e già oggi - se vuole risparmiarsi complicazioni - deve comportarsi come fosse già organico al partito e deve continuare ad essere grato a chi ha visto le sue genuine lamentele su Fb come autentica espressione civica da strumentalizzare elettoralmente.
 
 
Pertanto, le parti in causa sono due, le stesse che hanno discusso della girandola di deleghe recentemente avvenuta.
 
 
Ma le forti tensioni fra alleati avrebbero dovuto stemperarsi col concludersi del rimpasto di giunta, anche se la strana sequela di emendamenti proposti da assessori e Consiglieri di maggioranza durante la discussione del Piano impianti Pubblicitari (durante la seduta in Consiglio Comunale) lascia immaginare ad uno sgambetto all'assessore Novelli, visto che vien difficile credere che un testo così articolato possa approdare in aula senza che - almeno loro di maggioranza - ne abbiano condiviso il contenuto.
Sono segnali inquietanti e la richiesta di ritiro del punto che ho avanzato e chiesto al Presidente di mettere ai voti, ha tolto le castagne dal fuoco all'assessore Novelli e - soprattutto - evitato che il Piano presentato dal Vicesindaco venisse impallinato a causa di una guerra intestina, di cui vediamo solo la Punta di un Iceberg difficile da tradurre.
 
 
Il Vicesindaco - probabilmente unica risorsa seduta in Consiglio Comunale che può vantare il PD - è considerato "la colomba del PD": uno che ingoia sabbia col sorriso, accomodante con tutti, uno che ha colto al volo la mia proposta di ritirare il punto e l'ha votata come se niente fosse. 
 
 
Sempre col sorriso in volto e questa è una qualità.

 
Ma la tensione in maggioranza sembra essere una costante, scompare e ricompare ad intermittenza, poi riemerge con i molti nodi sciolti male in occasione della tornata referendaria, dove rispetto alla riforma, la maggioranza si è sostanzialmente divisa fra favorevoli, contrari ed equilibristi.
 
 
I manifesti per il SI strappati hanno fatto lanciare al "falco del PD" (segretario e consigliere comunale) Andrea Parma accuse neanche troppo velate, rivolte "ad ignoti".
 
 
Io conosco bene il problema dei manifesti strappati da "ignoti", sono gli stessi "ignoti" che in campagna elettorale pasticciavano il mio volto impresso nei manifesti elettorali o con adesivi rotondi di colore rosso facevano della mia persona "un pagliaccio dal naso rosso".
 
 
In quei giorni, essendo io il "nemico del popolo" da abbattere, nessuno di coloro che oggi si strappa i capelli in nome della democrazia e della civiltà, ebbe a lamentarsi degli accaduti ed essere solidale con il cattivone.
 
 
Figuriamoci. 
 
 
Ma la ruota gira e gli stessi gesti intolleranti che "ignoti" hanno colpito chi ieri non ha trovato il tempo (voglia o solo il coraggio) di intervenire in mia difesa. 
 
 
Probabilmente non ritenne elettoralmente conveniente.
 
 
La delusione dei consiglieri PD - per il risultato - è bruciante e gli animi si accendono fra membri di una coalizione di governo cassinese, al suo interno divisa fra chi si è impegnato per una campagna referendaria a favore del NO e chi per il SI.
 
 
Ma il PD cassinese - avversari che rispetto per impegno politico e dedizione - guarda già al futuro.

 
A dettare la linea sembra ancora Parma, il falco del PD oggi ferito, ma non abbattuto: “Rimbocchiamoci le maniche, Ripartiamo dal 40% !”
 
 
- A.M -
 


Powered By Blogger

Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

Chiunque è benvenuto e invitato ad esprimere opinioni...nel rispetto di chi scrive e di chi legge

Archivio blog