giovedì 29 dicembre 2016

SULLA QUESTIONE NUTRIE "CASSINESI"



Informo che alle 19:13 ho protocollato in Comune una breve segnalazione rispetto alla questione Nutrie, che tanto sta allertando una parte di Cittadinanza.

Il problema esiste e - viste le competenze in materia di condizione di salute dei Cittadini del Sindaco e Consiglio Comunale -  non possiamo girare la testa dall'altra parte.

Purtroppo il numero di esemplari è salito in Lombardia a cinque milioni, una ogni due abitanti.
Non è questa - la Martesana - l'area lombarda ove la presenza di nutrie è più massiccia, ma è indubbio che recentemente sono aumentate considerevolmente.

Dal 6 dicembre sono valide le 
disposizioni emanate dalla giunta regionale che per la prima volta prevedono, accanto alla parola contenimento, anche il concetto
di eradicazione.

Inevitabile il provvedimento radicale dopo che il Governo modificò la legge 157/92 includendo il
roditore nella categoria dei ratti, topi, talpe.

Come troppo spesso capita in uno Stato ove il conflitto delle competenze fra Enti è costantemente inserito all'Ordine del Giorno, ecco che a farne le spese sono i territori - che come il nostro - che vantano canali e corsi
 d’acqua come il Naviglio Martesana.


Pur rispettando le tesi difensivistiche delle agguerrite associazioni animalistiche, sono fermamente convinto che la Nutria rappresenti un problema reale sotto svariati profili, oltre che un costo economico/sociale  non trascurabile.

Ricordo perfettamente i danni che le nutrie causarono ad alcune strade cassinesi, prima fra tutte via XXV aprile nella zona sud di Sant'Agata.

In questi giorni, Cittadini di Cassina avvistano frequentemente nutrie e spesso nelle vicinanze del Naviglio Martesana, sintomo che le politiche di contenimento di questi anni hanno sortito pochi effetti.

Oltre agli ingenti danni all'agricoltura, spaventano 
i danni provocati alle infrastrutture,
come cedimenti di fossi, canali
e banchine stradali.

Agricoltori, sindaci, consorzi di bonifica e semplici cittadini hanno chiesto a gran voce
un’inversione di tendenza e la nuova norma regionale introduce l’eradicazione
della nutria, non il semplice contenimento.

Per ritrovare una tale presenza massiccia bisogna tornare indietro nell'estate del 2011 quando un'invasione silenziosa avanzó tra il ribrezzo e la preoccupazione dei residenti di tutto l'asse dei Comuni bagnati dal Naviglio Martesana.

Il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio e le
Nutrie - come ammesso da Damiano Di Simine (autorevole espressione di Legambiente) "...anche la nutria è portatrice di malattie".

Il consiglio comunale condivide con il Sindaco questa responsabilità e - nell'esercizio del mio mandato - chiedo che si presti attenzione al tema.

Allo stato attuale, per una modifica della legge 833/78 non sono più i sindaci a gestire il servizio sanitario ma ad essi sono affidati dal DLg 299/99 (decreto Bindi) poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale delle ASL.

I compiti del sindaco sono quindi comunque ampi e - soprattutto - da esercitare

Cordiali Saluti

Andrea Maggio






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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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