sabato 30 ottobre 2021

CASSINA, ATTIVITÀ AGRICOLE DA INFORMARE

 Nelle prossime ore, protocollerò un’istanza, nella quale chiederò di affrontare un  argomento importante e capire cosa il Comune vorrà fare nel merito di una questione rilevante per tutte le attività agricole del territorio. 

Con  solito tono minatorio di una pubblica amministrazione (cassinese) per nulla empatica rispetto al momento, sono state inviate lettere con le quali - senza dare ulteriori spiegazioni - viene confermato che sono stati esclusi dall’ambito dei rifiuti urbani, a partire dal 1° gennaio 2021, i rifiuti delle attività agricole e di quelle connesse (agriturismi ecc) 

Una previsione intervenuta con le modifiche apportate al codice dell’ambiente dal decreto legislativo n. 116/2020 e che ha creato forte apprensione e incertezza in particolare agli esercenti, proprietari e conduttori di agriturismi e negozi di vendita di prodotti agricoli e le aziende orticole.

Ricevere un lettera così tecnica e scevra di una narrazione ha confermato la “…pessima qualità di un assessore all’ambiente inesistente”, che avrà bisogno - come sempre - di leggere questo post per arrivare a comprendere che I CITTADINI NON VANNO LASCIATI SOLO NELLA CONFUSIONE DI NOVITÀ NORMATIVE.

Le persone che hanno letto l’annuncio di questa “… sospensione del servizio di ritiro dei rifiuti” hanno bisogno di un Comune: meno selfie e passerelle inutili con la paletta in mano e più servizio pubblico.

 In questo momento serve il Comune, occorre concordare con gli enti di raccolta la possibilità di proseguire con il mantenimento del servizio di raccolta rifiuti assimilabili al domestico 

Serve  interessamento del Consorzio (CEM) a cui il nostro Comune ha aderito. 


Chiederò ufficialmente che il Comune si faccia parte attiva per verificare ed eventualmente predisporre accordi da proporre su base volontaria  alle aziende del territorio.

Ripeto, serve interessamento di CEM, di cui siamo parte 

Soprattutto serve un Sindaco è una Giunta meno intrappolati dalla baruffa (leggo di denunce, querele, distribuite a destra e manca) è più propensa ad affrontare temi e offrire supporto ai cittadini 

Cercherò di consigliare l’Amministrazione più spesata che si ricordi 

Inadeguata 

ANDREA MAGGIO  

POZZO D’ADDA: ATTIVITÀ AGRICOLE e IL RISCHIO SOSPENSIONE RITIRO RIFIUTI.

 #PozzodAdda 


Il Comune di Pozzo d’Adda è tenuto a promuovere e tutelare la partecipazione dei cittadini, singoli od associati, all’amministrazione

dell’Ente.


Questo al fine di assicurarne il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza.


La partecipazione popolare si esprime anche attraverso la valorizzazione del diritto dei singoli cittadini ad intervenire nel procedimento amministrativo.


Non sono stato eletto, ma intendo “partecipare”  attraverso le azioni popolari nei modi e nei termini stabiliti dalla legge, per restituire - con gratitudine - la grande considerazione incassata nella tornata elettorale del 03/04 ottobre con numerose preferenze incontrate e a cui intendo dare “risposta amministrativa” .


Il mio impegno -nei prossimi anni - è sempre quello: non deludere chi ha scelto di attribuirmi fiducia.

Peraltro, in questo caso di Pozzo, una fiducia assegnatami preventivamente non sulla base di meriti e risultati conseguiti  (come a Cassina è sempre successo) 


Lo farò presentando istanze, segnalazioni, interrogazioni, tutto ciò che leggi e Regolamenti locali mi consentiranno.


Nelle prossime ore, protocollerò un’istanza - diritto confermato dall’art 30 dello Statuto comunale - nella quale chiederò di affrontare un  argomento importante e capire cosa il Comune vorrà fare (o abbia fatto) nel merito. 

Con una circolare del 12 aprile il Ministero della Transizione Ecologica – MiTE chiarisce alcune questioni relative allo “smaltimento dei rifiuti agricoli non pericolosi prodotti dalle imprese agricole”. 


Dopo le modifiche apportate al codice dell’ambiente dal decreto legislativo n. 116/2020 infatti sono stati esclusi dall’ambito dei rifiuti urbani, a partire dal 1° gennaio 2021, i rifiuti delle attività agricole e di quelle connesse, creando numerose difficoltà in particolare per gli agriturismi, i negozi di vendita di prodotti agricoli e le aziende orticole che hanno visto sospeso il servizio di ritiro dei rifiuti da parte di alcuni enti di raccolta.


Questo ha creato non poca confusione, differenti interpretazioni che hanno costretto il Ministero ad emanare  

la circolare esplicativa per chiarire le diverse criticità emerse in fase di applicazione della nuova norma. 


Nulla di nuovo sotto il sole, in Italia non esiste legge che non abbia bisogno di chiarimento.


In attesa di eventuali sviluppi normativi in sede di conversione del Decreto-Legge Sostegni, la circolare del MiTE affronta alcune novità introdotte dal decreto legislativo116/20 è da alcuni indirizzi che parzialmente tranquillizza la discreta presenza agricola di Pozzo 


La circolare infatti evidenzia alcuni aspetti importanti e chiarisce che rispetto ai rifiuti delle attività agricola che presentano le medesime caratteristiche dell’allegato L-quinquies (ad esempio le attività alberghiere o di ristorazione, ecc…) viene data “la possibilità, in ogni caso, di concordare a titolo volontario con il servizio pubblico di raccolta modalità di adesione al servizio stesso per le tipologie di rifiuti …” (simili per natura e composizione ai rifiuti domestici) 


Questo chiarimento stabilisce un‘opportunità per i titolari delle aziende agricole, ma occorre concordare con gli enti di raccolta la possibilità di proseguire con il mantenimento del servizio di raccolta rifiuti con il Comune.


Mediante interessamento del Consorzio (CEM) a cui il nostro Comune ha aderito 


Chiederemo che il Comune si faccia parte attiva per verificare ed eventualmente predisporre accordi da proporre su base volontaria  alle aziende del territorio.

Ripeto, serve interessamento di CEM, di cui siamo parte 

 

Chiederò all’attuale Amministrazione di colmare i ritardi registrati a Pozzo d’Adda e la totale assenza in proposito da parte del Comune per tutti questi mesi 


ANDREA MAGGIO

LEGISLATURA INUTILE

Chi conosce la Politica è perfettamente consapevole che l’attuale Amministrazione - qualsiasi cosa faccia da qui alla fine della legislatura - non sarà mai più vincente.

Ragioni tecniche che albergano in una legge elettorale (maggioritario) che non lascia scampo. 

Se non fosse per la valanga di soldi che investirà i Comuni (PNRR) avremmo già assistito alle inevitabili frizioni in una coalizione - quella governativa - composta da realtà poco affini e nata dall’opportunità del momento elettorale.


Momento preso al volo appena in tempo, che ha consentito di vincere le elezioni comunali del 2019 nonostante 1600 voti lasciati sul campo (raffronto con dato “proporzionale” ottenuto alle europee l, lo stesso giorno, stessi seggi, stessi elettori).

Le elezioni del 2019 hanno consegnato a Cassina il Sindaco “meno votato di sempre”: dai 4400 voti ottenuti dal Sindaco Ginzaglio siamo passati ai 3300 del Sindaco D’Amico, passando per i 3100 di Mandelli. 

Il Sindaco in carica, con 2200 voti, è il meno rappresentativo che ci sia mai stato e - qualsiasi cosa accadrà con i milioni di euro che gestiranno - non potrà mai più esser confermata.

Nemmeno candidata per la medesima coalizione, che dubito possa esser uguale fra qualche anno.


Al di là delle definizioni, la politica in senso generale - riguardante "tutti" i soggetti facenti parte di una società, e non esclusivamente chi fa politica attiva (ossia solo chi opera nelle strutture deputate a determinarla) - è l'occuparsi in qualche modo di come viene gestito lo stato..." e le proprie substrutture territoriali come i Comuni 


Quello che il legislatore non è riuscito ad evitare è che la politica non restasse - il più delle volte - "il mestiere di chi non ha mestiere" al di là delle qulità e competenze. 


Ecco, l'aspetto più drammatico di una qulsiasi Amministrazione è l'assenza di competenze interne, l'impossibilità di essere rappresentata da soggetti idonei a determinati ruoli.


Non è colpa dei singoli, che hanno l'umana ambizione di "apparire", ma i problemi restano e le risposte mancano.

Abbiamo visto - tutti i livelli - come sia sempre più difficile avere ruoli ricoperti da soggetti competenti della materia assegnata


Mi viene in mente la delega della viabilità (non esiste nemmeno un assessore) oppure la delega dell’ urbanistica seguita da un cittadino non eletto e nemmeno nominato assessore

Aspetto con ansia le elezioni, perché Cassina possa avere un governo diverso da quello attuale, che nonostante abbia maggiori entrate (aumento tassazione locale) e innumerevoli fondi nazionali e regionali destinati ai Comuni non ha qualità e visione per dare risposte al paese.

Legislatura nata morta

(Oggi pomeriggio, proverò a riproporre altro “argomento dimenticato” da questa giunta inutile)

_AM_   



giovedì 28 ottobre 2021

NEL FANGO GALLEGGIANO I “MIGLIORI”

#MaggioAvoceAlta


Nei post evito di inserirmi  nel dibattito delle “tifoserie dei pro e contro” su FB quindi insultatori di professione stiano sereni perché di altra natura vuol esser il testo.


Mi piace individuare aspetti inesplorati, perché offrano un punto di vista differente per “vederci altro”.


Ieri è stato affossato il DDL ZAN e immagino che nelle prossime ore si scatenerà una “guerra fra opposte fazioni” (alla quale non intendo partecipare).


Mi limiterò a dire, che sul decreto Zan si è fatta - dall’inizio - una campagna ideologica (non “di merito”) e la conclusione non mi ha sorpreso affatto.


Pertanto non vuole esser questo il punto del post, ma vorrei ribadire i contenuti già espressi e riportati in passato.


La capacità di un politico (Renzi) - in forza di un micro partito del “poco per cento” - di determinare la posizione di un Parlamento su scelte importanti e strategico-culturali.


Quando Italia viva (Renzi) aprì alle modifiche al testo ZAN era inevitabile che il fronte giallorosso si sgretolasse, fino ad arrivare al “fallimento” di ieri a Palazzo Madama. 


A luglio scorso avevo già capito, che a decidere “…ciò che doveva essere e ciò che non sarebbe potuto diventare” sarebbe stato ancora Renzi.


Come fece con D’Alema, come archiviò Bersani, come fece in occasione del cambio con Letta ( “Stai sereno…” gli disse il giorno prima) e addirittura con il cambio Conte-Draghi.


Non ho mai votato Renzi, ma - come scrissi qualche anno fa appunto - oggi ribadisco che la Politica oramai è diventata un mare di fango senza regole.


Una grossa pozzanghera, nella quale uno - come me - che segue regole vecchie di schemi e valori consolidati è sempre sott’acqua (tradito a 30 ore dalla presentazione delle liste) mentre uno come Renzi non solo “…sa come restare a galla, ma ci riesce nelle intemperie e nuotando con disinvoltura”


Dietro il fallimento  del dll Zan - oltre alle legittime e attese differenti interpretazioni e sensibilità rispetto al tema - ci sono le strategie per il Quirinale e le prossime politiche.


L’abilità mostrata da Renzi a rigenerarsi in quell’ambiente torbido e senza regole (la politica moderna) è qualcosa che conferma quanto sia superato il modello di politica fatta di regole certe e quanto io fossi risultato inadeguato in quel fango.

mercoledì 27 ottobre 2021

CASSINA D/P - VERIFICHE SULLE ALBERATURE: FINALMENTE ACCOLTA LA RICHIESTA



#cassinadepecchi 

#Alberature 


VERIFICHE SULLE ALBERATURE: FINALMENTE ACCOLTA LA RICHIESTA   


A seguito delle numerose richieste di verifica di alcune alberature nel 

Comune di Cassina de’ Pecchi - protocollate in passato - finalmente è stata determinata la  necessità di acquisire un servizio che comprende indagini fitostatiche visive e strumentali con prove diagnostiche su alberature di proprietà comunale.


Lenti come le tartarughe, serve “fare pressioni ogni giorno”, ma ogni tanto riesco a portare a casa un po’ di attenzione.


La richiesta è sempre stata quella - è spesso a nome e per conto di alcuni residenti preoccupati della condizione di alcune alberature nei pressi delle residenze - di verificare la loro stabilità, determinare il grado di pericolosità e garantire la pubblica incolumità.


All’interno dell’ente non esiste una figura professionale idonea allo svolgimento di queste analisi e pertanto per le specifiche competenze, è stato opportuno individuare un professionista esterno (dottore agronomo).


Adesso a lavoro.





AM

POZZO d’ADDA, Via UNITÀ D’ITALIA: UNA QUESTIONE PRIORITARIA E DELICATA

#PozzodAdda 

#MaggioNews


POZZO d’ADDA, 

Via UNITÀ D’ITALIA: UNA QUESTIONE PRIORITARIA E DELICATA  


Ore 18.50 - la situazione ancora invariata: numerose famiglie residenti in via Unità d’Italia ancora senza acqua calda e riscaldamento spento a casa di una rottura dell’impianto di “teleriscaldamento” realizzato in forza di una convenzione sottoscritto ad inizio gennaio del 2011 fra Comune di Pozzo d’Adda  e la Soc. ECO ENERGIA srl 


Questo fatto mette in EVIDENZA una questione in questi anni dimenticata, sempre affrontata solo per ragioni elettorali a ridosso del voto 

Io che non sono stato eletto, a distanza di 5 anni dalle prossime elezioni, comincio a parlarne perché non sia argomento strumentale ed elettorale.

Al di là del valore ambientale che possano rappresentare le energie rinnovabili, la CONVENZIONE presenta alcune  visibili storture (quanto meno “curiose”per taluni aspetti) che meritano approfondimenti da parte della nuova amministrazione.


Il Comune NON può girare la testa dall’altra parte rispetto ad GRAVE DISAGIO vissuto da una parte della cittadinanza, in quanto è parte  contraente di una convenzione che sta generando ciclici disservizi alle famiglie su un servizio primario.


Spero che il nuovo Sindaco voglia - prioritariamente - inserire l’importante questione nell’AGENDA POLITICA perché il disagio vissuto  di via Unità d’Italia NON È UN FATTO PRIVATO.


Fra “cessioni”, “diritti” e “doveri” accolti e accettati, vi è quello di garantire la piena funzione di un impianto che produce energia.








#staytuned

martedì 26 ottobre 2021

PISCINA COMUNALE: SPOSTATO UTA, VIA UN PROBLEMA.

 PISCINA COMUNALE: SPOSTATO UTA, VIA UN PROBLEMA.


Avevo detto che avrei seguito “…dall'inizio alla fine il procedimento amministrativo su cui pongo attenzione" e questo ho fatto.


Per questo, quando apro questioni e pongo tematiche al paese, non sono mai – da considerare - polemiche sterili.


Chi segue il BLOG da anni, accompagnandomi in questo mio lungo percorso amministrativo, sa bene che amo ciò che faccio e lo faccio nell’interesse pubblico.

Ogni tanto, capita di ricevere ringraziamenti (sempre segreti, al massimo privati)


Seguire il procedimento vuol dire conoscere la dinamica e non temere confronto con nessuno. 

 

Sapete bene quanto ho scritto della questione Piscina. 

Ho sempre detto che la questione PISCINA - con tutti gli errori fatti DALLE 2 AMMINISTRAZIONI e di cui ho sempre scritto – ma oggi parliamo del FORMALE impegno dell'amministrazione "a trovare un'altra posizione dove ubicare l'UTA installata, che finalmente è stato fatto

(https://andreamaggio.blogspot.com/2021/04/piscina-ancora-gravi-ritardi-sugli.html)


SONO PASSATI 2 ANNI DA QUANDO SEGNALAMMO – insieme ai residenti della via Orsa Minore - i rumori dovuti al funzionamento dell’impianto installato lungo il lato ovest della struttura natatoria di via Radioamatori e confinante con il residenziale.


Mi interessai subito – superai la solita accusa di “fare polemica sterile”  e oggi che l’UTA è stato finalmente spostato ove non possa recare disagio ai residenti della zona mi dichiaro soddisfatto.

 

Sono contento di aver fatto qualcosa di utile per i Cittadini, ma la questione piscina è talmente complessa che non è finita perché il piano economico non è in equilibrio e il Comune – così come ha già fatto – dovrà continuare ad immettere denaro pubblico (su una struttura concessionata ad utilizzo esclusivo) per mantenerla in funzione.

 

Poi non dite che non vi avevo informato.

 

 

ANDREA MAGGIO

CASSINA D/P - LAVORI STAZIONE MM2 COME LA SALERNO - REGGIO CALABRIA

#cassinadepecchi

#StazioneMetropolitana


Sono anni che parlo e scrivo ai 4 venti sulla questione STAZIONE MM2 Cassina


Sono stati fatti molti ragionamenti sul "cantiere infinito" e - come spesso accade - l’idea che qualcuno possa anticipare PROBLEMI suscita un certo fastidio.

Sono io il primo ad essere dispiaciuto al concretizzarsi delle grigie previsioni.

Ma le PA parlano con atti pubblici,  asta leggerli per conoscerne effetti e conseguenze 

I lavori di ammodernamento della Stazione della Metropolitana sono uno dei contesti dove si sono scattati più selfie, prematuramente 


Il vergognoso abbandono (da tempo immemore) è sotto gli occhi di tutti, nessuna motivazione palesata è reale e assegnata nei tempi dovuti.


L'Amministrazione è scadente, questo è vero e lo sappiamo, ma che nessuno in Giunta abbia  approfondito la questione è davvero triste


E nemmeno il Covid è una scusa che può stare in piedi (il Prefetto ha autorizzato un numero imprecisato di lavori pubblici in pandemia) e ad ogni modo, anche senza deroghe, il periodo di sospensione dei cantieri è stato limitato ed è attestato.

Lo Stop del cantiere alla metro è avvenuto molti mesi prima dell'inizio della Pandemia e quando ripresi, lo hanno fatto a “singhiozzo”.


Lentamente. 


Sorvolo sulla vagonata di foto pubblicate sui social network  (non ho mai apprezzato le passerelle) ma la struttura fatiscente della metropolitana è del Comune di Milano, il gestore è ATM (che evidentemente ha condotto lo stabile fuori norma, con barriere architettoniche che rendono inaccessibile la banchina a chi ha difficoltà motoria). 


La stazione appaltante non è il Comune di Cassina, il progettista non è del Comune, non è del Comune neanche la direzione lavori.

Il progetto redatto dal Centro Studi Pim, finanziato da Fondi Europei (assegnati ai singoli Stati) integrato da centinaia di migliaia di euro locali 


Siamo pronti alle foto quando le cose vanno bene (anche se non c’entriamo nulla, ma abbiamo solo sborsato soldi del nostro bilancio) , oggi che il disservizio è palesato, fischiettando fanno spallucce 


I lavori rientrano nel “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie", e come siamo bravi ad imbucarci per prenderci i meriti non al Comune attribuibili bisogna farsi carico DI UN INTERESSE PUBBLICO 


In quei lavori ci sono anche soldi dei cassinesi (diretti e indiretti) 


Il ritardo storico per ricondurre a norma la stazione della metropolitana è una vergogna con la quale il Comune di Milano dovrebbe fare i conti, il nostro comune approfondire sulle motivazioni 

Che sono altre.

 

Una piazza recintata da cesata rossa di cantiere e quindi ostruita al libero transito, per un periodo superiore al reale utilizzo.


Assessori che non hanno idea di quali siano le loro competenze, bravi alle solite feste ma assolvere i doveri di Amministratore vuol dire prima di tutto difendere l'interesse generale, richiamare il rispetto delle regole, degli accordi  e dei contratti a garanzia di tutti, alleviare i disagi di Cittadini (soprattutto anziani)


Visto il grande interesse mostrato in foto con il progetto in mano nessuno si è accorto che nel sostituire i vani bagno non è stata considerata l'assenza del condotto fognario nelle immediate vicinanze.


SCIATTUME IMPRESSIONANTE. 


ASPETTO IL VOTO. 

sabato 23 ottobre 2021

PNRR e SUI FONDI AI COMUNI: NESSUNA SCUSA

 #maggioavocealta


PNRR e SUI FONDI AI COMUNI: NESSUNA SCUSA 


E’ questo il momento. 


Da non perdere e per decollare.


Quasi 200 miliardi del Pnrr, sono quelli che finiranno nelle casse dei Comuni e potenzialmente in - potenziale - disponibilità dei sindaci. 


D’altro canto, malgrado la crisi pandemica, sono stati i Comuni i principali investitori pubblici, questo raccontano i dati 2020 e del primo semestre 2021, con una crescita del 23% degli investimenti comunali. 


Ovviamente, in questa percentuale non potremo mai trovare i Comuni governati da Amministrazioni scadenti, senza idee, senza visione.


Che al massimo, possono accontentare qualche “palazzinaro- costruttore certo elettore”  non certamente promuovere sviluppo, creare patrimonio e generare speranza di veder adeguati servizi pubblico a nuove istanze.


Un periodo storico che vede le migliori condizioni di contesto, con tempi rapidi, finanziamenti diretti ai Comuni e possibilità di rafforzare competenze amministrative per raggiungere l’obiettivo di spendere il maggior numero possibile di risorse.


Oggi servono VERE Amministrazioni, con ASSESSORI COMPETENTI in grado di produrre Comuni (entro il 2027) diversi, rinnovati.


Servono capacità reali, da parte di organismi politici lungimiranti ed esecutivi reattivi rispetto alle norme 

stringenti sui tempi di esecuzione.


La macchina politico amministrativo dev’essere perfettamente funzionare, 

l’apparato tecnico-burocratico reso efficiente al massimo.


NON È QUESTO IL MOMENTO di Amministratori votati perché “…offrono il caffè al bar” o perché “… mi è simpatico”, “è amico di mio marito”.


Oggi serve capacità amministrativa: 

non possiamo permetterci di perdere questa occasione.


SAREBBE IMPERDONABILE.

 

Gli importanti aiuti finalizzati  ad ovviare all’effetto delle politiche di contenimento della finanza pubblica (riduzione del 20% del personale in 7-8 anni) oggi toglie ogni scusa a chi governa i Comuni.


Le modalità semplificate introdotte per l’assunzione di personale hanno consentito di rafforzare strutture amministrative, la sfida dell’attuazione è alla portata: 


AI COMUNI DICO: 


NON SARANNO TOLLERATE SCUSE 


-AM-

venerdì 15 ottobre 2021

TUEL, UN’OCCASIONE DA NON PERDERE

#MaggioAvoceAlta


Credo molto alla necessità di riformare il Testo unico degli enti locali e - rispetto all’argomento - ho già scritto più di una volta. 


Le responsabilità dei sindaci devono solo esser «politiche» sulla gestione del Comune ed è giusto che - senza ambiguità di sorta - le responsabilità amministrative ricadano sui dirigenti. 


È arrivato il momento di smetterla di giocare sulla pelle dei “primi cittadini”.


Mai più un Sindaco dovrebbe andare incontro a condanne (come capitato a Chiara Appendino) perché “…avrebbe dovuto prevedere quanto accaduto in Piazza San Carlo a Torino, durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, quando un'ondata di panico collettivo generato da alcuni deficienti ha causato il fuggi fuggi della folla radunata davanti al maxischermo che causò la morte di due persone e il ferimento di altre 1500. 


Condannare un Sindaco per “non aver previsto” il panico collettivo in un piano di sicurezza che non è lei a cui ne compete la redazione è davvero troppo.

I giudici arrivano a condannare una persona, se vi è una legge che lo consente.


Storture legislative da correggere, affinché i giudici possano giudicare reali responsabilità e “non fittizie”.


Sono amministratore pubblico, non mi interessa se la Chiara Appendino è Leghista, 5 stelle o iscritta al Pd.

Ha tutta la mia solidarietà e fatti del genere (condanna ad 1 anno e 6 mesi) e spero che fatti del genere non si verifichino più 


La modifica del TUEL potrebbe includere l’auspicato innalzamento della soglia di popolazione di un Comune, nel quale potersi candidare per 3 mandati e non 2 (perlomeno se uno dei due sia durato meno di due anni, sei mesi e un giorno per cause diverse dalle dimissioni volontarie)


Spero che dopo 20 anni, possa essere il momento di metter mano seriamente al testo unico: ad esempio, rettificare «incompatibilità» l’attuale «incandidabilità» 


Favorire dall’eroe la fusione di alcuni Comuni (speravo nell’obbligo ma non è possibile) e segretari degli enti locali e controlli consorziati.


Sento parlare del ritorno dei collegi al posto del revisore unico nei piccoli Comuni (la soglia, oggi fissata a 15mila abitanti, sarà rivista al ribasso) e il ripensamento dei criteri di nomina e selezione. 

Penso che i revisori - per quello che fanno e se non si trasformano “organo di garanzia” - potrebbero anche essere eliminati altroché ripristinare il collegio 


Serve un riordino complessivo di Città metropolitane e Province che assegna a questi enti nuove funzioni e per superare il caos attuale.


Ma il tema più sentito è quello di apertura: il confine fra responsabilità politiche, proprie del sindaco, e responsabilità amministrative da riservare ai dirigenti.


SPERIAMO CHE NON DIVENTI UN’OCCASIONE PERSA  

domenica 10 ottobre 2021

VIABILITÀ: MANCANO RISPOSTE ANCHE A SANT’AGATA

#cassinadepecchi

#santagata

#viabilità


Mai come in questi ultimi anni, la “Questione viabilistica” a Cassina dè Pecchi è RISULTATA deficitaria. 


Un Sindaco che sceglie - ad inizio legislatura - di estromettere la delega (“Viabilità”) fuori dalla Giunta (esecutivo) là dice lunga sull’importanza che il tema ricopre per l’attuale amministrazione.


Scelte rallentate, mancate risposte.


Basti immaginare le risposte che attendono i residenti all’ingresso di SANT’AGATA firmatari (insieme a me) di una lettera protocollata in Comune, con preghiera di realizzare un rialzamento della carreggiata della strada in via Villa Pompea, nei pressi dei numeri civici 27/a - 27/b - 27/c - 27/d.


Come noto, tale tratto di strada, ubicato all'ingresso della frazione Sant'Agata, risulta pericoloso in quanto costantemente percorso da numerosi veicoli che affrontano il rettilineo a velocità sostenuta, soprattutto allo scattare del verde semaforico posto all'incrocio con la ex Padana Superiore, in sfregio ai limiti imposti dal codice della strada.


La lettera che abbiamo protocollato, mette in evidenza alcuni pericoli e il costante contatto con numerosi cittadini cassinesi mi rende partecipe di alcuni disagi non ancora risolti (forse a chiacchiere da bar, si)


Primo fra tutto, la strada comunale di via Villa Pompea, nei pressi dei "4 Palazzi" (27/a - 27/b - 27/c - 27/d) offre solo un marciapiede sul lato opposto rispetto le residenze: pertanto risulta indispensabile per i pedoni raggiungere tale marciapiede attraversando la strada, con il rischio di un pericoloso confronto con l'irresponsabilità degli autoveicoli.


In passato, troppe sono state le occasioni nelle quali si è rischiato che diversi bambini diretti alla fermata del bus scolastico o anziani diretti alla vicina farmacia venissero investiti.


Serve mettere in sicurezza il  tratto di strada, farlo per le numerose persone residenti nei "quattro palazzi" che vivono con apprensione e paura la quotidiana necessità di attraversare la strada di fronte la propria abitazione.


Serve maggiore attenzione rispetto alla QUESTIONE VIABILISTICA che mai come in questa legislatura è in sofferenza.


Torno a chiedere - anche io, per nome e conto dei residenti della zona - maggiore attenzione da parte di un Comune che ANCPRA OGGI NON HA FORNITO RISPOSTE FATTIVE ALL’ISTANZA  


COSI come poche altre zone in paese registrano, il tratto di strada è frequentissimo da veicoli, anche in fase serale con visibilità ridotta.


Ribadisco la necessità di realizzare di un attraversamento della carreggiata, rialzato e possibilmente in porfido.


Ci si rende disponibili a definire il punto esatto ove prevedere il manufatto, perchè servono risposte  rispetto ai tempi d'esecuzione


SERVE QUALCUNO IN GIUNTA CHE SI OCCUPI DEGLI ASPETTI VIABILISTICI FINO AD OGGI ELUSI.

La delega è nella sostanza “scoperta”


_AM_

venerdì 8 ottobre 2021

POZZO, INVERTIRE IL SENSO DI MARCIA (ad esempio sulle strutture pubbliche)


Informo che sono state pubblicate le graduatorie relative al PON reti locali 
 (Avviso 20480 del 20/07/2021) e tanto per cambiare le scuole di Pozzo d'Adda (ICS Vaprio) non ci sono.





 

Ma facciamo un salto indietro, perché il nuovo Sindaco di Pozzo d’Adda  – eletto il 04/10/2021 – dovrà invertire il senso di marcia.

 

 

Del risultato elettorale ho già scritto, ovviamente speravo nella vittoria della lista “ViviAmo Pozzo con Bettola” (nella quale ero iscritto come candidato alla carica di consigliere comunale) ma è andata diversamente, meno di 100 voti hanno determinato la vittoria della Lista “Uno di Noi”.

 

La nostra comunità – in questo ultimo decennio, senza dubbio – è stata abbandonata a se stessa e che nessuno della passata "MAGGIORANZA" sia presente nel  nella nuova assise locale può esser visto come un segno positivo.

 

Mi piacerebbe fare pubblicamente alcune valutazioni (analisi?) sul voto, ma – fondamentalmente – resterebbe un tema inascoltato, credo che non interessino a nessuno testi troppo tecnici sugli esiti elettorali.

Forse solo gli “addetti ai lavori” e magari neanche a questi.

 

Quindi, pur senza addentrarmi al tema " dinamiche elettorali e flussi di voto" mi limiterò a dire che gli il 3 e 4 ottobre gli elettori hanno drasticamente stroncato la passata gestione.

 

Il dispiego di emanazioni pubbliche  illusoriamente trasformate in meri bacini elettorali non è bastato ad arginare la voglia di cambiamento e gli elettori (che sono andati a votare) hanno scelto Villa.

Se l’affluenza al voto fosse stata poco superiore (almeno 5% in più) saremmo stati a commentare altri esiti (avrebbe vinto il candidato Sindaco Caspiati)

Ma non sono abituato a fare politica con i "se" e con i "ma" e oggi il Sindaco è Villa (ex consigliere comunale dei 5 stelle) e con lui, il paese dovrà provare a rinascere.

 

Serve una vera giunta, reattiva, con le idee chiare su cosa fare e come.

 

Gli innumerevoli bandi persi hanno fatto sfuggire occasioni d’oro al nostro Comune.

Il nuovo Sindaco dovrà superare la vecchia opacità amministrativa, che ha visibilmente fallito su tutti i campi (era facilmente prevedibile che la “punizione degli elettori” non si facesse attendere)

 

Il Comune di Pozzo d’Adda ha davvero bisogno di aiuto e lo scrivo senza vena polemica, ma constatazione che – spero davvero – che l’attuale Sindaco possa fare meglio del passato, nessuno chiede i miracoli, peggio del passato è statisticamente impossibile.

 

Spero che possa cambiare il METODO, un Sindaco che conferisce deleghe e nomina assessori deve avere da questi restituzioni rispetto ai risultati conseguiti o (può accadere) il perché non sia stato possibile raggiungerli.

 

Ad esempio, l’ex Sindaco Botter conferì la delega delega alla “Pubblica Istruzione” ad un assessore (assessore, si fa per dire)

 

Perché non vi è stato l’interessamento del nostro Comune rispetto all’importante avviso finalizzato alla realizzazione di reti locali, sia cablate che wireless, all’interno

delle istituzioni scolastiche?

 

Esiste un tavolo di coordinamento con l’istituto comprensivo?

Se esiste, perché non ha funzionato?

La necessità di ammodernare la struttura pubblica (scuola)  DEVE essere priorità per chi governa un Comune.

 

Partecipare a quel bando – come ad esempio le realtà limitrofe hanno fatto – sarebbe servito a dotare gli edifici scolastici di un’infrastruttura di rete

capace di coprire gli spazi didattici e amministrativi delle scuole, nonché di consentire la connessione

alla rete da parte del personale scolastico, delle studentesse e degli studenti, assicurando, altresì, il

cablaggio degli spazi, la sicurezza informatica dei dati, la gestione e autenticazione degli accessi.

 

L’inerzia di una Giunta e la mancanza di un tavolo di coordinamento fra assessore (si fa per dire) e ICS  HA FATTO PERDERE UNA GRANDE OCCASIONE ossia la possibilità di dotare la nostra scuola di realizzare

reti che potessero riguardare edifici scolastici (comunali!!!)

con il ricorso a tecnologie sia wired (cablaggio) sia wireless (WiFi), LAN e WLAN.

 

L’intervento era finanziato con i fondi resi disponibili dal Regolamento (UE) n. 2020/2221 del

Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020, che modifica il regolamento (UE) n.

1303/2013 per quanto riguarda le risorse aggiuntive e le modalità di attuazione per fornire assistenza

allo scopo di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-

19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia

(REACT-EU), nell’ambito del Programma operativo nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti

per l’apprendimento” 2014-2020 – Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).

 

Bastava solo la candidatura e – senza grandi statisti al comando del paese – avremmo avuto l’importo totale del finanziamento per ciascuna istituzione scolastica “…determinato tenendo conto del numero complessivo degli studenti iscritti, come risultanti all’anagrafe presso il Ministero dell’istruzione, e del numero degli edifici scolastici attivi di competenza dell’istituzione scolastica”.

 

Mi auguro che Pozzo d’Adda abbia chiuso con incompetenze varie, spero che la nuova Amministrazione sia in grado di far fronte alle grandi sfide che aspettano il paese

 

ANDREA MAGGIO


Powered By Blogger

Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

Chiunque è benvenuto e invitato ad esprimere opinioni...nel rispetto di chi scrive e di chi legge

Archivio blog