#MaggioAvoceAlta
Nei post evito di inserirmi nel dibattito delle “tifoserie dei pro e contro” su FB quindi insultatori di professione stiano sereni perché di altra natura vuol esser il testo.
Mi piace individuare aspetti inesplorati, perché offrano un punto di vista differente per “vederci altro”.
Ieri è stato affossato il DDL ZAN e immagino che nelle prossime ore si scatenerà una “guerra fra opposte fazioni” (alla quale non intendo partecipare).
Mi limiterò a dire, che sul decreto Zan si è fatta - dall’inizio - una campagna ideologica (non “di merito”) e la conclusione non mi ha sorpreso affatto.
Pertanto non vuole esser questo il punto del post, ma vorrei ribadire i contenuti già espressi e riportati in passato.
La capacità di un politico (Renzi) - in forza di un micro partito del “poco per cento” - di determinare la posizione di un Parlamento su scelte importanti e strategico-culturali.
Quando Italia viva (Renzi) aprì alle modifiche al testo ZAN era inevitabile che il fronte giallorosso si sgretolasse, fino ad arrivare al “fallimento” di ieri a Palazzo Madama.
A luglio scorso avevo già capito, che a decidere “…ciò che doveva essere e ciò che non sarebbe potuto diventare” sarebbe stato ancora Renzi.
Come fece con D’Alema, come archiviò Bersani, come fece in occasione del cambio con Letta ( “Stai sereno…” gli disse il giorno prima) e addirittura con il cambio Conte-Draghi.
Non ho mai votato Renzi, ma - come scrissi qualche anno fa appunto - oggi ribadisco che la Politica oramai è diventata un mare di fango senza regole.
Una grossa pozzanghera, nella quale uno - come me - che segue regole vecchie di schemi e valori consolidati è sempre sott’acqua (tradito a 30 ore dalla presentazione delle liste) mentre uno come Renzi non solo “…sa come restare a galla, ma ci riesce nelle intemperie e nuotando con disinvoltura”
Dietro il fallimento del dll Zan - oltre alle legittime e attese differenti interpretazioni e sensibilità rispetto al tema - ci sono le strategie per il Quirinale e le prossime politiche.
L’abilità mostrata da Renzi a rigenerarsi in quell’ambiente torbido e senza regole (la politica moderna) è qualcosa che conferma quanto sia superato il modello di politica fatta di regole certe e quanto io fossi risultato inadeguato in quel fango.
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