mercoledì 27 novembre 2019

MOZIONE: "TUTELA DELLE RADICI CRISTIANE E DEI SIMBOLI DEL CATTOLICESIMO"


Informo che – anche quest’anno –  coerentemente a quanto fatto in passato nelle precedenti legislature ho presentato ai Capigruppo consiliari una Mozione con la quale invitare l'attuale Amministrazione A REALIZZARE in un luogo istituzionale un Presepe in un luogo istituzionale.

A dimostrazione che "azioni e iniziative sono proposte perché sentite realmente e non in funzione di chi governa", come feci con l'Amministrazione Mandelli penso sia un fatto di coerenza chiedere all'attuale Sindaco di "...organizzare una inaugurazione del Presepe invitando tutta la cittadinanza, le comunità straniere presenti sul territorio comunale, il consiglio degli stranieri, le associazioni di volontariato e culturali presenti nel nostro Comune per una maggiore conoscenza e comprensione delle nostre tradizioni e della nostra cultura anche attraverso questo simbolo di pace e speranza"

Già in passato, nel corso della scorsa legislatura - in qualità di primo firmatario – proposi al Consiglio Comunale di Cassina dè Pecchi, per conto e nome degli allora 3 gruppi consiliari di minoranza (Uniti per Cassina, Movimento Civico Cassina Sant'Agata, I Moderati) una Mozione simile.

Che a nessuno gli venga in mente, che le preposte avanzate all'Amministrazione Mandelli fossero state confezionate in modo da mettere in difficoltà l'Amministrazione.

Le ultime Amministrazioni si sono messe in difficoltà da sole, nel momento in cui hanno cominciato a governare. 



Vedremo l'attuale Amministrazione, per il momento - al netto di contributi, aperitivi e feste - la legislatura è imbalsamata a causa dell'inesperienza, presto per formulare giudizi consapevoli.

Nel 2017 (l'anno successivo, c'era il commissario) la Mozione fu sottoscritta dai Consiglieri Beccaria (a quei tempi consigliere in forza Uniti per Cassina, oggi assessore) Varisco (a quei tempi consigliere in forza Uniti per Cassina, oggi assessore) Vimercati (a quei tempi consigliere Movimento Civico Cassina, oggi assessore Movimento Civico Cassina Sant'Agata) e un altro consigliere.

In data 27 novembre 2017 - in ragione delle tempistiche ristrette - fu richiesta al Presidente del Consiglio dott.ssa Pancaldi una richiesta di convocazione di una seduta straordinaria urgente per trattare l'argomento.

In considerazione dell'urgenza di deliberare sulla Mozione, in particolare per mantenerne l'attualità dei contenuti, la seduta fu convocata in data 13/12/2017.

La Mozione fu respinta dal Sindaco Mandelli e dalla sua maggioranza.

Oggi ripropongo ai capigruppo - di maggioranza e minoranza - la medesima iniziativa, approvare l'impegno su un testo.

Il testo offerto ai Consiglieri comunali è una base di confronto, per essere discusso - eventualmente emendato - e votato in aula.

La speranza è trovare la massima condivisione per un’approvazione unanime.
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MOZIONE: "TUTELA DELLE RADICI CRISTIANE E DEI SIMBOLI DEL CATTOLICESIMO"




IL CONSIGLIO COMUNALE

VISTO CHE

il riconoscimento e il rispetto delle proprie tradizioni e non può essere fondata in alcun modo sulla rinuncia dei propri valori e dei propri simboli;

la nostra cultura occidentale ed Europea è fondata sui valori dell’Umanesimo e della tradizione cristiana, il presepe rappresenta oltre che cultura e tradizione, uno straordinario messaggio di pace, serenità, civile convivenza tra i popoli e speranza nel futuro in particolar modo per le giovani generazioni;

la realizzazione dell’esposizione di simbologie religiose in pubblici locali non contrasta con una concezione della laicità delle istituzioni;

appare opportuno responsabilizzare ciascun componente il Consiglio Comunale quale espressione della cittadinanza a testimoniare l’identità culturale e religiosa della nostra comunità, in particolare con l’approssimarsi delle festività natalizie;

nella nostra comunità, grazie all'iniziativa di privati cittadini e diverse associazioni, ormai da anni vengono allestiti vari Presepi in luoghi aperti al pubblico

CONSIDERATO CHE

Il presepe rappresenta oltre alla cultura e tradizione uno straordinario messaggio di pace, serenità, civile convivenza tra popoli e speranza nel futuro, in particolar modo per le giovani generazioni”. 

INVITA A REALIZZARE

in un luogo istituzionale un Presepe a cura dell’Amministrazione Comunale;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

Ad organizzare una inaugurazione del Presepe invitando tutta la cittadinanza, le comunità straniere presenti sul territorio comunale, il consiglio degli stranieri, le associazioni di volontariato e culturali presenti nel nostro Comune per una maggiore conoscenza e comprensione delle nostre tradizioni e della nostra cultura anche attraverso questo simbolo di pace e speranza;

a invitare i dirigenti scolastici a realizzare negli istituti scolastici di competenza comunale la realizzazione di un presepe coinvolgendo il corpo docente, gli studenti e anche le famiglie;

Cordiali Saluti

Andrea Maggio


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Abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio Comunale (ruolo idoneo per garantire i lavori consiliari) di costruire un percorso di coinvolgimento delle forze consiliari, in modo da ottenere le firme necessarie ad avviare il confronto consiliare e – possibilmente – migliorandone il risultato in aula.

Cordiali Saluti
Andrea Maggio

lunedì 25 novembre 2019

MACCHINA COMUNALE ABBANDONATA. PERCHE'?





Oggi vi informo dell’ennesima interrogazione presentata al protocollo comunale, pochi giorni fa.

L’argomento è di grande importanza, perché interessa il discutibile utilizzo delle risorse pubbliche, da parte di chi governa il Comune.

Siano esse, risorse umane, economiche o – come nel caso specifico – strumentali.Presso il centro Diurno Borsellino - in via Mazzini - da almeno 5 mesi è posteggiata una macchina comunale, in completo stato di abbandono.

La macchina FIAT PUNTO di colore blu (di cui allego foto) è stata in servizio ai messi comunali.

La macchina risulta attualmente targata e riporta stemma comunale con la scritta “COMUNE DI CASSINA DE’ PECCHI” sulle portiere.L’autovettura ha raggiunto una condizione di degrado avanzato e il verde cresciuto intorno ad essa durante questo lungo periodo di inattività lascia presagire scarsa attenzione rispetto a beni regolarmente registrati al patrimonio comunale.

L’interrogazione protocollata, che attende risposta scritta, è volta a conoscere il perché tale autovettura risulti inutilizzata da molti mesi e a quale Ufficio/area risulti assegnata.

E’ importante sapere se la stessa autovettura risulti ancora idonea allo svolgimento della funzione a cui è chiamata perché vi sono forti dubbi, che la Giunta abbia definito destini differenti rispetto al “…completo stato di abbandono a cui è lasciata marcire”.

L’autovettura risulta assicurata e il conseguente pagamento del “Bollo auto” (che altro non è che “la tassa legata al possesso di un’autovettura regolarmente iscritta al Pubblico Registro Automobilistico che deve essere corrisposta ogni anno, a prescindere dall’utilizzo o meno del proprio veicolo”) sono condizioni che lasciano presagire la volontà di non demolire l’autovettura.

Altrimenti perché sprecare denaro pubblico?

Non era meglio “donare” la macchina ad altra associazione locale, piuttosto che assistere al progressivo depauperare del patrimonio ?

Sono certo che avranno mille risposte da offrire, sono curioso di conoscere le motivazioni di questo abbandono (con bollo e assicurazione pagati)
L’interrogazione è chiara, racconta molto di più di quanto vi è scritto.

E non posso scrivere tutto. Ovvio.

Comunque, al prox post parleremo di sicurezza a Cassina: ho presentato interrogazione su furti, danni e vandalismo


Saluti,

Andrea Maggio


mercoledì 20 novembre 2019

UTILIZZO "FONDO DI RISERVA": DUBBI SU LEGITTIMITA'.


La giunta comunale ha disposto – mediante delibera n. 158 del 23/10/2019 - il terzo prelievo dal Fondo di riserva col quale ha proceduto al finanziamento del cap. 38 del PEG 2019/2021 “Contributi attività culturali di interesse pubblico” con euro 1.100,00.

La richiesta di contributo – pervenuta da parte dell’Area Cultura e Sport direttamente all’ufficio ragioneria – attinge dalle risorse a oggi disponibili sul fondo di riserva così come istituito ai sensi dell’art. 166 del TUEL.

Sono rimasto molto sorpreso della scelta dell'Amministrazione di procedere a questo prelievo dal Fondo di Riserva e - pochi minuti dopo aver appreso dell'esistenza della delibera - ho protocollato interrogazione scritta affinché venissero chiariti alcuni aspetti.

L'interrogazione sarà discussa prossimamente, nel frattempo il prelievo è stato comunicato dal Sindaco nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale.

Aspetto risposte scritte, perché sono convinto che non sussistano i requisiti di legge, oltre che evidenti ragioni di opportunità, per procedere a questo prelievo.

Dopo 20 anni di Amministrazione (fra CMM e Comune) ho fatto mia l'osservanza dei principi che regolano la macchina pubblica, con tutta la complessità, che amo profondamente e che la Politica (con la sua semplificazione comunicativa) non riesce a spiegare. 

E spesso - sembra incredibile - non riesce nemmeno a comprendere e l'ho capito dalla risposta vuota che il Sindaco ha voluto anticipare, e che in seguito commenterò. 

Comincio col dire che il FONDO DI RISERVA è notoriamente utilizzato con deliberazioni dell'organo esecutivo da comunicare all'organo consiliare nei tempi stabiliti dal regolamento di contabilità e “…nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti”.

Mi chiedo - anzi chiedo al Sindaco - come sia possibile che un’Amministrazione che ha recentemente dovuto allocare circa 500.000 € (risorse per entrate straordinarie non prevedibili) abbia optato per il prelievo di 1.100 € dal “Fondo di Riserva” da destinare a “Contributi attività culturali di interesse pubblico”.

Il Sindaco - di fronte alle mie contestazioni - ha risposto che "dovevamo pagare la Banda per il 4 novembre, è tutto regolare", io non sono convinto e spiegherò il perché in seguito.

Prima mi sento di criticare la scelta dal punto di vista politico-gestionale, recuperare 1.100 € da un fondo utilizzato per spese non previste e non prevedibili (ad esempio "bambini da inserire in comunità, a carico delle Amministrazioni") non certamente la Banda con le trombe e tamburi, che sono spese la cui copertura nelle risorse iscritte a Bilancio nei capitoli di spesa esistenti.

500.000 € in più di entrate correnti allocate spesa corrente, anche attraverso variazioni, tagli nelle spese previste in Bilancio.

Nel migliore dei casi si tratta di "gestione poco razionale dei soldi pubblici" da parte di una giunta priva di esperienza e ancora troppo scadente per aspettarsi risposte di merito, ma la questione appare più complessa. 

La suddetta iniziativa – che da quanto letto in determina è apparso come l’ennesimo contributo in quanto veniva omessa la ragione del finanziamento e il relativo destinatario - non corrisponde ai più volte richiamati obiettivi inerenti al contenimento dei costi.

Il prelievo dal Fondo di riserva racconta gravi difficoltà politico-amministrative, le risposte del Sindaco ("voglio dire una cosa a chi ci ascolta, è tutto regolare" senza rispondere alle domande avanzate) restituiscono l'immagine inconsistente dell'esecutivo.

L’utilizzo del fondo di riserva per finanziare attività programmabili – o anche solo prevedibili – è un utilizzo improprio di uno strumento che il legislatore ha previsto per far fronte a una specifica tipologia di spesa (e non certamente per pagare la banda musicale!!!!) 

Le risorse per finanziare queste spese devono esser ricavate nei capitoli di spesa esistenti, esistenti o di nuova formazione. 

Laddove risultino insufficienti sono possibili da implementare attraverso una variazione di Bilancio.

Non serve andare lontano, basta seguire LE LINEE GUIDA PER LA RELAZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEI COMUNI, DELLE CITTA' METROPOLITANE E DELLE PROVINCE  SUI  BILANCI  DI  PREVISIONE.

Il fondo di riserva per spese obbligatorie e impreviste, disciplinato dall'art. 166 TUEL e' uno strumento ordinario destinato a garantire il rispetto del principio della flessibilità' di bilancio, individuando all'interno dei documenti contabili di programmazione e previsione di bilancio la possibilità' di fronteggiare gli effetti derivanti dalle circostanze imprevedibili e straordinarie che si possono manifestare nel corso dell'esercizio.

Ho chiesto al Sindaco di voler fornire risposte sul requisito di imprevedibilità che possa avere il finanziamento della banda musicale e quale sia l’obbligatorietà riscontrata nella richiesta pervenuta dall’area Cultura e Sport al fine della legittimità dell’atto deliberato (n. 158 del 23/10/2019 ).

Ho chiesto la motivazione per la quale non si è intervenuti attraverso variazione di bilancio previa modifica o creazione ex novo di capitolo di spesa.

Quali sono i motivi che hanno impedito solo pochi mesi prima di programmare iniziative e di inserirle all’interno delle voci di bilancio?

Se il revisore dei Conti abbia confutato l’idoneità della spesa finanziata con lo strumento reso dall’art. 166 del Tuel e ho chiedo che venga fornita relazione scritta che attesti legittimità.

Questo perché la delibera (con tutto il fascicolo dei pareri) verrà inoltrata agli organi competenti per verifica di eventuale "...insussistenza di profili di legittimità degli atti amministrativi”.

Questo è l'ingrato compito di controllo, a cui un Consigliere comunale è chiamato, ma è un dovere che intendo mantenere come impegno nell'interesse di tutti.

Al di là delle sceneggiate della partitocrazia, la Pubblica Amministrazione è cosa seria e occorrono competenze, tanto studio e passione per "albergarla" con serietà.

Questo comporta un prezzo da pagare, lo pago fieramente da molti anni.

Andrea Maggio

lunedì 18 novembre 2019

LETTERA AL SINDACO: ALCUNI DISAGI

QUESTA E' L'INTERROGAZIONE PROTOCOLLATA E IN ATTESA DI RISPOSTE DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
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Egr. Sindaco,



venuto a conoscenza del recente disagio vissuto dai residenti della via Orsa Minore a causa dei rumori dovuti al funzionamento dell’impianto caldaia recentemente installato lungo il lato ovest della struttura natatoria di via Radioamatori,  sono a proporre alcune riflessioni e porre alcune domande a riguardo.

La caldaia è confinante con il residenziale e – in costante funzionamento – sta generando  forti  disturbi fra i residenti in quanto  sono maturate perplessità circa l’area  prescelta per la nuova installazione e  sull'inquinamento  acustico generato.

A ragion di ciò, sono a chiedere informazioni a riguardo, in particolare:
Se l’Amministrazione fosse a conoscenza del recente disagio vissuto dai residenti della via Orsa Minore,  rispetto alla nuova caldaia installata lungo il lato ovest della struttura comunale adibida a Piscina;

Se esista un’analisi previsionale di impatto acustico, richiesta in base all’articolo 8 della legge quadro sull’inquinamento acustico n.447/95;

Se esista una  relazione  a  conclusione dello studio stesso in grado di analizzare  e prevedere  l’effetto del suono generato da un’attività o infrastruttura sul territorio circostante,  con tutte le proprie funzionalità.

Di fatto questa relazione previsionale di impatto viene richiesta per il rilascio della concessione edilizia – oltre che per postazioni di servizi commerciali polifunzionali – per nuovi impianti e infrastrutture produttive, ricreative e (come nel caso specifico) sportive.

Ma al di là della destinazione attribuita alla struttura pubblica, in questo caso sportiva ma sarebbe potuta essere diversa,  questo studio previsionale impone di controllare che il clima della zona non sia acusticamente inquinato  e viene  richiesto dai comuni per il rilascio della concessione edilizia.

Le nuove strutture e previsioni – anche  attraverso proprie  e  legittime funzionalità –  possono risultare  inquinanti  sia per l’esercizio medesimo a cui sono chiamate, sia (profilo acustico)  come il  nuovo impianto caldaia posizionato lungo il lato ovest sta manifestando in  questi primi giorni di funzionamento.

L’adiacenza ad abitazioni residenziali di via Orsa Minore e a pochi metri delle camere da letto  rende la vita impossibile ai residenti della zona.

L’esistenza della relazione richiesta dovrebbe  contenere già al suo interno le misure necessarie (prescrittive) atte a contenere il livello di rumore entro i valori ammessi dalla legge, se dallo studio di impatto si prevede che il rumore generato  dall'attività  andrà oltre  e  chiude uno studio tecnico che deve dimostrare che l'attività in questione  (nel suo complesso)  non disturberà il vicinato.

Chiedo copia di relazione, interessa conoscere quali siano le prescrizioni necessarie adottate come  completamento di uno studio che parte a monte: dalle misure fonometriche per definire il clima acustico della zona, l'analisi delle sorgenti sonore e uno studio di fattibilità di bonifica.

E’ noto che i Comuni hanno l’obbligo di provvedere alla classificazione acustica del territorio comunale, atto che deve essere coordinato con gli altri piani di regolamentazione e pianificazione locale. 

La classificazione (zonizzazione) acustica è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti. I valori limite e la definizione delle classi per la zonizzazione acustica sono dettati dal DPCM 14/11/1997 e l’ambito ove sorto il disagio è di confine fra due zone con differenti soglie acustiche.

In considerazione del territorio di confine fra due “zone” con differenti limiti di  legge, non basta  valutare  tutte le strade e soluzioni utilizzabili per ottimizzare il progetto  per  garantire che l'impatto sulla zona sia  inferiore ai limiti di legge, ma abbiamo il dovere di eliminare il disagio arrecato dal nuovo impianto alle residenze preesistenti,  sistemate lungo il lato ovest della struttura comunale.

Le  attività programmate dalla gestione del centro natatorio (dalle 5,45 alle 22 tutti i giorni, tranne sabato e domenica) lasciano  immaginare quanto possa divenire invasivo il disagio.

Sono  a chiedere come sia  maturata la scelta della precisa ubicazione dell’impianto e se siano state considerate altre opzioni, magari più onerose ma che  tenessero conto del disagio dei residenti di via Orsa Minore.

Salvaguardando  vivibilità della zona,  salute dei residenti e preservando  valore degli immobili confinanti.





Cordiali Saluti

Andrea Maggio

giovedì 14 novembre 2019

UNA CONFUSIONE CHE ALIMENTA I DUBBI

Sto ricevendo alcune critiche per la pazienza mostrata nei confronti dell'attuale Amministrazione, ogni giorno che passa comincio a temere che non siano del tutto irrazionali.

Come anticipato nel post del 27 agosto, anche per Cassina è stata disposta l'erogazione ai Comuni del contributo per l'anno 2019, per la loro partecipazione all'attività di accertamento fiscale e contributivo per l'anno 2018.

La sera precedente avevo ricevuto una telefonata rivelatrice, importante, che mi rivelava la notizia positiva del bel colpo di "fortuna".

La notizia – come sempre inizialmente si tende a fare quando non si conoscono fonti – è stata dai più messa in dubbio.

Ma il CONTRIBUTO PER LA LOTTA ALL'EVASIONE annunciato con provvedimento del 7 agosto 2019 non solo era reale, ma l’importo assegnato al nostro Comune è davvero importante.

Si tratta di un’esperienza di collaborazione interistituzionale individuare presunti evasori utilizzando le informazioni in loro possesso sui cittadini residenti nel proprio territorio e inviando all’Agenzia delle Entrate segnalazioni qualificate che contengano indizi su presunti evasori.

E’ stata avviata in Italia dal 2009 (con l’articolo 1 del decreto legge 30.9.2005 n. 203) e da allora, per incoraggiare la partecipazione dei comuni, è stata riconosciuta loro una quota delle maggiori somme accertate e riscosse (inizialmente pari al 30 per cento) e dal 2011 al 100 per cento. 

Sono stato informato che - relativamente alla lotta all'evasione anno 2018 (Giunta Mandelli, proprio così) - il contributo per Cassina è di 299.000 €.

Praticamente un record, che onestamente è suonato stonato sin dai primi istanti.
Provai ad alzare il telefono e confrontarmi con qualche esponente consiliare di maggioranza, ma in quei giorni l'informazione non era ancora giunta in paese.
La cifra è importantissima, basti immaginare che in quasi tutti i Comuni premiati in altre Regioni il contributo si attesa a circa 50.000 €.

Il nostro Comune – con 299.000 € - ottiene un risultato straordinario.

Da un lato, ora che i soldi sono depositati nelle casse comunali (e mi sono complimentato con il lavoro degli Uffici Comunali, per il grande risultato) qualcuno dovrà ricredersi dopo aver sostenuto che la mia informazione fosse “una bufala”, dall’altro l’entità del contributo assegnato a Cassina è di un’importanza tale da aver suscitato curiosità amministrativa.

Ho protocollato un’interrogazione a fine agosto, lasciando mesi di tempo all’Amministrazione per effettuare ricerche e verifiche del caso prima di poter dare una risposta compiuta.

La risposta dell’assessore – arrivata dopo 50 giorni – è stata discussa nel corso della seduta consiliare del 21 ottobre e – fatto certamente non positivo – oltre a non fornire chiarimenti di merito, ha alimentato alcune perplessità.

Dopo aver riferito che “…nell’attuale Bilancio esiste una voce dedicata a questo tipo di entrata” ha ammesso che  “…per l’anno in corso, la previsione è attualmente zero, perché questa attività è stata svolta in modo sistematico fino al 2016, dopo questa data non è stato più possibile continuare questa attività a causa della riduzione del personale assegnato all’Ufficio Tributi e delle attività istituzionali assegnate allo stesso ufficio”.

Eppure il contributo per l’anno 2019 è relativo – si legge dal provvedimento Ministeriale – alla partecipazione dei Comuni e lavorazione all’attività di accertamento fiscale e contributiva per l’anno 2018.

Ma perchè allora, l’assessore aveva sostenuto pochi minuti prima che “…questa attività è stata svolta in modo sistematico fino al 2016 e dopo questa data non è stato più possibile continuare questa attività a causa della riduzione del personale assegnato” ?

Quindi – dato atto che il 2018 è sicuramente successivo al 2016 – non resta che considerare la risposta dell’assessore “pressappochista”, intenta a giustificare “…la mancata previsione in entrata” con l’interruzione dell’attività svolta.

Quindi, al di là che interrompere un'attività così importante non rappresenta un bel messaggio, devo dire che - nonostante i due mesi di tempo per formulare una risposta di dettaglio - l''Amministrazione ha sprecato un'altra occasione per mostrarsi competente.

Non saprei dire con esattezza perchè abbiano voluto gestire la questione in modo così superficiale, ad ogni modo resta il diritto alla trasparenza di tutti ed esser informati delle reali ragioni di un contributo, la cui entità è importante.

Come ho spiegato in Consiglio – ed è agli atti la dichiarazione – sarebbero servite parole chiare, non posso e voglio credere che Cassina dè Pecchi sia luogo ove pullulano evasori, improvvisamente stanati.

Sono più portato a pensare che vi siano ragioni straordinarie che possano giustificare entrate altrettanto straordinarie come questa.

L’assessore nella sua risposta alla mia interrogazione fa sapere che “…. l’informazione della cifra assegnata ha raggiunto gli uffici a metà agosto e che – pertanto – l’informazione alla componente politico-amministrativa fosse arrivata da questo Blog, che in un certo senso mi inorgoglisce ulteriormente ma desta una certa preoccupazione la serenità con la quale si affrontano incertezze e carenti informazioni.

Ammettere che “…a questo dato (299.000€) non è stata aggiunta nessun’altra informazione” e “non sono stati forniti dettagli relativi alla cifra assegnata per quest’anno, ovvero, a fronte di quale accertamento sia stata definita” senza aver fatto nulla – in due mesi – per superare le lacune, non è un fatto positivo e aggiunge “…normalmente a questa informazione dà seguito anche a che tipo di accertamento è stato fatto” ha compreso che il clima di impreparazione è strutturale.

Nelle risposte dei “forse” e dei “probabilmente potrebbe essere” ho rilevato molta confusione e incertezza, mali certamente superabili con i mesi e che solitamente albergano in pubbliche Amministrazioni guidate da neofiti.

Il problema è che – in questo caso – l’assessore in questione è fra quelli più esperti, su cui possiamo legittimamente attenderci qualcosa di positivo.

Un consiglio: le interrogazioni non sono da sottovalutare, devono servire da stimolo per arricchire conoscenza e lavoro dell’Amministrazione.

L’assessore avrebbe dovuto sapere di cosa parlava, non limitarsi a “dovrebbe essere, forse, probabilmente”, piuttosto che mostrare questa impreparazione avrebbe dovuto prendere carta e penna – alzare il telefono – e ottenere le risposte alla fonte.

Quante volte l’ho fatto io…

Quando un assessore scrive "non è stato più possibile proseguire con questa attività" di lotta all'evasione, adducendo a motivi dovuti all'esiguo numero dei dipendenti, forse dimentica che quando si governa un Comune di 87 dipendenti si possono trovare molte soluzioni.

Serve la volontà. 

Alla domanda “dove intendete allocare i fondi straordinari?” l’assessore ha balbettato, posticipando l’argomento “a una specifica variazione di bilancio, che verrà discusso nell’ambito dell’assestamento di bilancio in discussione”.

Sulla destinazione dei fondi devo però dedicare un post specifico, oggi mi limiterò a dire che sono stati rimpolpati i tanti capitoli oggetto di “tagli” nella tanto contestata variazione di bilancio precedente.

Ma ne parliamo nel prossimo post.

Fine pausa pranzo.

AM
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