giovedì 14 novembre 2019

UNA CONFUSIONE CHE ALIMENTA I DUBBI

Sto ricevendo alcune critiche per la pazienza mostrata nei confronti dell'attuale Amministrazione, ogni giorno che passa comincio a temere che non siano del tutto irrazionali.

Come anticipato nel post del 27 agosto, anche per Cassina è stata disposta l'erogazione ai Comuni del contributo per l'anno 2019, per la loro partecipazione all'attività di accertamento fiscale e contributivo per l'anno 2018.

La sera precedente avevo ricevuto una telefonata rivelatrice, importante, che mi rivelava la notizia positiva del bel colpo di "fortuna".

La notizia – come sempre inizialmente si tende a fare quando non si conoscono fonti – è stata dai più messa in dubbio.

Ma il CONTRIBUTO PER LA LOTTA ALL'EVASIONE annunciato con provvedimento del 7 agosto 2019 non solo era reale, ma l’importo assegnato al nostro Comune è davvero importante.

Si tratta di un’esperienza di collaborazione interistituzionale individuare presunti evasori utilizzando le informazioni in loro possesso sui cittadini residenti nel proprio territorio e inviando all’Agenzia delle Entrate segnalazioni qualificate che contengano indizi su presunti evasori.

E’ stata avviata in Italia dal 2009 (con l’articolo 1 del decreto legge 30.9.2005 n. 203) e da allora, per incoraggiare la partecipazione dei comuni, è stata riconosciuta loro una quota delle maggiori somme accertate e riscosse (inizialmente pari al 30 per cento) e dal 2011 al 100 per cento. 

Sono stato informato che - relativamente alla lotta all'evasione anno 2018 (Giunta Mandelli, proprio così) - il contributo per Cassina è di 299.000 €.

Praticamente un record, che onestamente è suonato stonato sin dai primi istanti.
Provai ad alzare il telefono e confrontarmi con qualche esponente consiliare di maggioranza, ma in quei giorni l'informazione non era ancora giunta in paese.
La cifra è importantissima, basti immaginare che in quasi tutti i Comuni premiati in altre Regioni il contributo si attesa a circa 50.000 €.

Il nostro Comune – con 299.000 € - ottiene un risultato straordinario.

Da un lato, ora che i soldi sono depositati nelle casse comunali (e mi sono complimentato con il lavoro degli Uffici Comunali, per il grande risultato) qualcuno dovrà ricredersi dopo aver sostenuto che la mia informazione fosse “una bufala”, dall’altro l’entità del contributo assegnato a Cassina è di un’importanza tale da aver suscitato curiosità amministrativa.

Ho protocollato un’interrogazione a fine agosto, lasciando mesi di tempo all’Amministrazione per effettuare ricerche e verifiche del caso prima di poter dare una risposta compiuta.

La risposta dell’assessore – arrivata dopo 50 giorni – è stata discussa nel corso della seduta consiliare del 21 ottobre e – fatto certamente non positivo – oltre a non fornire chiarimenti di merito, ha alimentato alcune perplessità.

Dopo aver riferito che “…nell’attuale Bilancio esiste una voce dedicata a questo tipo di entrata” ha ammesso che  “…per l’anno in corso, la previsione è attualmente zero, perché questa attività è stata svolta in modo sistematico fino al 2016, dopo questa data non è stato più possibile continuare questa attività a causa della riduzione del personale assegnato all’Ufficio Tributi e delle attività istituzionali assegnate allo stesso ufficio”.

Eppure il contributo per l’anno 2019 è relativo – si legge dal provvedimento Ministeriale – alla partecipazione dei Comuni e lavorazione all’attività di accertamento fiscale e contributiva per l’anno 2018.

Ma perchè allora, l’assessore aveva sostenuto pochi minuti prima che “…questa attività è stata svolta in modo sistematico fino al 2016 e dopo questa data non è stato più possibile continuare questa attività a causa della riduzione del personale assegnato” ?

Quindi – dato atto che il 2018 è sicuramente successivo al 2016 – non resta che considerare la risposta dell’assessore “pressappochista”, intenta a giustificare “…la mancata previsione in entrata” con l’interruzione dell’attività svolta.

Quindi, al di là che interrompere un'attività così importante non rappresenta un bel messaggio, devo dire che - nonostante i due mesi di tempo per formulare una risposta di dettaglio - l''Amministrazione ha sprecato un'altra occasione per mostrarsi competente.

Non saprei dire con esattezza perchè abbiano voluto gestire la questione in modo così superficiale, ad ogni modo resta il diritto alla trasparenza di tutti ed esser informati delle reali ragioni di un contributo, la cui entità è importante.

Come ho spiegato in Consiglio – ed è agli atti la dichiarazione – sarebbero servite parole chiare, non posso e voglio credere che Cassina dè Pecchi sia luogo ove pullulano evasori, improvvisamente stanati.

Sono più portato a pensare che vi siano ragioni straordinarie che possano giustificare entrate altrettanto straordinarie come questa.

L’assessore nella sua risposta alla mia interrogazione fa sapere che “…. l’informazione della cifra assegnata ha raggiunto gli uffici a metà agosto e che – pertanto – l’informazione alla componente politico-amministrativa fosse arrivata da questo Blog, che in un certo senso mi inorgoglisce ulteriormente ma desta una certa preoccupazione la serenità con la quale si affrontano incertezze e carenti informazioni.

Ammettere che “…a questo dato (299.000€) non è stata aggiunta nessun’altra informazione” e “non sono stati forniti dettagli relativi alla cifra assegnata per quest’anno, ovvero, a fronte di quale accertamento sia stata definita” senza aver fatto nulla – in due mesi – per superare le lacune, non è un fatto positivo e aggiunge “…normalmente a questa informazione dà seguito anche a che tipo di accertamento è stato fatto” ha compreso che il clima di impreparazione è strutturale.

Nelle risposte dei “forse” e dei “probabilmente potrebbe essere” ho rilevato molta confusione e incertezza, mali certamente superabili con i mesi e che solitamente albergano in pubbliche Amministrazioni guidate da neofiti.

Il problema è che – in questo caso – l’assessore in questione è fra quelli più esperti, su cui possiamo legittimamente attenderci qualcosa di positivo.

Un consiglio: le interrogazioni non sono da sottovalutare, devono servire da stimolo per arricchire conoscenza e lavoro dell’Amministrazione.

L’assessore avrebbe dovuto sapere di cosa parlava, non limitarsi a “dovrebbe essere, forse, probabilmente”, piuttosto che mostrare questa impreparazione avrebbe dovuto prendere carta e penna – alzare il telefono – e ottenere le risposte alla fonte.

Quante volte l’ho fatto io…

Quando un assessore scrive "non è stato più possibile proseguire con questa attività" di lotta all'evasione, adducendo a motivi dovuti all'esiguo numero dei dipendenti, forse dimentica che quando si governa un Comune di 87 dipendenti si possono trovare molte soluzioni.

Serve la volontà. 

Alla domanda “dove intendete allocare i fondi straordinari?” l’assessore ha balbettato, posticipando l’argomento “a una specifica variazione di bilancio, che verrà discusso nell’ambito dell’assestamento di bilancio in discussione”.

Sulla destinazione dei fondi devo però dedicare un post specifico, oggi mi limiterò a dire che sono stati rimpolpati i tanti capitoli oggetto di “tagli” nella tanto contestata variazione di bilancio precedente.

Ma ne parliamo nel prossimo post.

Fine pausa pranzo.

AM

Nessun commento:

Powered By Blogger

Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

Chiunque è benvenuto e invitato ad esprimere opinioni...nel rispetto di chi scrive e di chi legge

Archivio blog