martedì 31 ottobre 2017

FINIRE POTATURA IN VIA MILANO

Oggi ho protocollato l'ennesima segnalazione, ma questa a differenza della stragrande maggioranza, scelgo di pubblicarne uno stralcio.
 
"Con la presente sono a richiede intervento presso il parchetto di via Milano, in quanto a seguito di passate giornate di maltempo, sono state effettuate alcune potature probabilmente per "mettere in sicurezza l'area".
 
​Ore, premesso che i rami attualmente pericolanti (vedi foto alleate) poco si addicono all'interpretazione che ho della sicurezza e devo pensare che - come spesso caspita di vedere - anche questo intervento è risultato insufficiente.
 
 
 
 
 
 
 
 
Vi chiedo di portare in discarica quanto potato perché - seppur qualcuno si stia illudendo che uno gnomo della notte si sostituisca al Comune e porti via tutto prima di Natale - purtroppo rimane tutto lì.
In questo caso per lunghi mesi.
Pensate davvero - che giacendo al suolo tagliati - si possano biodegradare in breve tempo? o che nella terra ad un certo punto si apra uno squarcio e inghiotta tutti i rami che stanno a suolo?
Provate a toglierli, visto che le tasse i Cittadini le pagano non allo Gnomo della notte ma al Comune.
Tornando ai rami pericolanti, mi lascia davvero sconcertato "l'intervento di messa in sicurezza" che terminato lascia a penzoloni rami semi strappati dal tronco, non tutti i Cittadini vantano una "testa dura" al pari di qualche assessore e - per questo motivo - rami a rischio distacco rappresentano un reale problema per incolumità dei passanti.

Occorre terminare le operazioni di taglio nell'area, vi chiedo di portare a termine almeno uno dei lavori che iniziate, in modo svogliato e senza un briciolo di amore".
 

Cordiali saluti

Andrea Maggio

mercoledì 25 ottobre 2017

PAESISTICA: UN COLPO AI BUROSAURI

Il post di oggi sarà forse inaspettato, perché probabilmente "fuori tema", ma nel veder concretizzarsi un mio piccolo sogno, ecco che devo scrivere due parole sul colpo alla burocrazia da parte del Governo.
 
Molte volte ho criticato l'interpretazione totale data all'autorizzazione paesistica, che pur è utile in determinati contesti che necessitano una regolamentazione.
 
Ovviamente - e che sia chiaro - alla questione dedico questo post, nella certezza che nessuna delle mie critiche abbia influito sulle decisioni governative e Ministeriali. Ovviamente.

 
 
Ma vivo ogni semplificazione edilizia - paradossalmente ostacolata dalle stesse leggi che la propugnano- come una vittoria.
 
La "Legge non ammette ignoranza" ma a dire il vero è sempre più complesso dietro ai continui cambiamenti che hanno portato dalla licenza alla concessione edilizia e al permesso di costruire, dall’autorizzazione, alla Dia.

 
Poi abbiamo assistito alla Scia, dalla relazione asseverata, alla Cil alla Cila, per non parlare delle procedure ambientali, paesaggistiche e culturali che, anch’esse in continua evoluzione, si incrociano con le regole dello sportello unico. 
 
Questa è una delle occasioni nelle quali sarebbe impossibile dire che "Si stava meglio quando si stava peggio".

 
Dedico un post ad una questione, che per molti non significherà molto perché non si sentono colpiti direttamente, ma quando si riesce ad aver chiarezza rispetto all'emissione di un dispositivo si riduce la discrezionalità della Pubblica Amministrazione e tutte le conseguenti distorsioni.
 
Il chiarimento del Ministro è importante perché la "discrezionalità negli atti non discrezionali" è diventata dannosa per la credibilità del comparto pubblico, rafforzando l'idea che sia la politica a volersi conservare - attraverso la burocrazia - quel margine decisionale senza metterci la faccia.
 
Ridurre la discrezionalità della Pubblica Amministrazione è necessario, per non assistere più ad assessori come Chiarella (che riferisce in Consiglio Comunale di aver chiesto alla Città Metropolitana di Milano di annullare la sanzione comminata, per aver realizzato lavori senza l'autorizzazione) come se la contestazione amministrativa e la conseguente sanzione non fosse prevista dal Codice della Strada.
Vi racconterò, ma credetemi, stasera non ho proprio voglia di parlare di Chiarella, è un simpatico azzeccagarbugli seduto in giunta grazie all'amicizia con il Sindaco e - soprattutto - alla codardia politica del PD e quei poltronari, che fanno i gladiatori sui giornali per poi precipitarsi a "cuccia" non appena il Sindaco li guarda minaccioso (come lui sa fare).
 
 
Tornando all'autorizzazione paesaggistica, finalmente il Ministero dei beni culturali ha fornito inoltre, chiarimenti per mettere in pratica il regolamento dell’autorizzazione paesaggistica semplificata (Dpr 31/2017)
 
Questo intervento serve per semplificare e ridurre il peso burocratico sui cittadini, alleggerendo al tempo stesso il carico di lavoro per le amministrazioni.

 

Sono stati finalmente individuati gli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura ad autorizzazione semplificata: fra questi quelli finalizzati all'isolamento termico teso a migliorare l’efficienza energetica e interventi di consolidamento statico per l’adeguamento ai fini antisismici che non modifichino la volumetria e l’altezza dell’edificio.
 
Esclusi anche gli interventi per il superamento di barriere architettoniche come ascensori esterni o altri manufatti funzionali e l'installazione di pannelli solari o fotovoltaici su coperture piane non visibili dagli spazi pubblici esterni; sostituzione o adeguamento di cancelli o recinzioni; interventi nel sottosuolo come la realizzazione di volumi completamente interrati che non comportino opere di rilievo fisico; opere temporanee che occupino suolo per non più di 120 giorni nell’anno; montaggio di tende a protezione di attività commerciali o in spazi ad uso privato. Una volta approvato, il decreto avrà efficacia immediata in tutte le Regioni a statuto ordinario.
 

Le altre vivono di vita e fortuna loro, ovviamente.
 
Ad ogni modo non è preclusa la possibilità di divieti e di limiti sostanziali posti alla realizzabilità degli interventi in precise aree territoriali e stabiliti in sede di realizzazioni dei vincoli o del piano paesaggistico, ovvero dagli strumenti urbanistici locali che prevedano anche zone a tutela integrale.
 
Buona notte.

A tutti, tranne all'Amministrazione Comunale che dorme da 3 anni.
 
Andrea Maggio

 



 

lunedì 23 ottobre 2017

REFERENDUM: DA CASSINA UN RISULTATO POSITIVO




Stamattina mi sono svegliato con una certezza in più e non vedevo l'ora che arrivasse la “pausa pranzo” per condividerla con tutti voi.



Probabilmente, scrivendo di botto con i dati sottomano, quanche errore di ortografia lo commetterò pure, ma anche loro sono elementi che rendono “vero e autentico” questo Blog.



Cassina dè Pecchi con un 35,91% ha registrato un bel risultato in termini di partecipazione popolare, ad un referendum consuntivo che non prevedeva quorum per il fine prefissato .



Del Referendum e dell'importanza di non eludere il dovere civico del voto, ho scritto venerdì scorso nel “lettissimo” post di venerdi (http://andreamaggio.blogspot.it/2017/10/referendum-sullautonomia.html) nel quale auspicato che <<... almeno il 40% degli aventi diritto si rechi alle urne ricordandosi l'importanza del voto.>>



La soglia psicologica di affluenza di cui parlavo - 36% - era da me ritenuto un degno risultato in termini assoluti.

Ovviamente il dato se confrontato con quello registrato nelle Valli bergamasche non avrebbe retto, per ovvie ragioni territoriale e differente affezione rispetto al tema oggetto di confronto politico. 

Parlavo del dato regionale e sono felicissimo di averlo trovato a Cassina dè Pecchi.



Il nostro paese ha risposto bene, in termini di partecipazione, alla chiamata elettorale: dopo i Comuni di Pessano c/B (37,80% - Sindaco Villa Alberto FI) e Inzago (41,50% - Sindaco Fumagalli LN) - entrambi amministrati dal centrodestra, con ottimi risultati – troviamo Cassina dè Pecchi (35,91%).



Ho sbagliato dello 0,09%, ma non esagero sostenendo che la previsione è stata  sostanzialmente corretta.



Dei 3.857 votanti esattamente 3.609 hanno votata SI al quesito referendario e 209 hanno votato NO.



Ci sono anche 39 Cittadini che hanno votato scheda bianca, a cui comunque è riconosciuto il merito di non aver rinunciato al diritto del voto.



E' un bel risultato quello cassinese – 35,91% - superiore a quasi tutti i Comuni della Martesana.



Cernusco 34,21%
Cologno M. 28,55%
Cinisello B. 27,23%
Gessate 34,46%
Gorgonzola 34,19%
Milano 26,41%
Pioltello 27,89%
San Donato 28,62%
San Giuliano 30,00%
Segrate 34,28%
Sesto san Giovanni 28,45%
Vignate 35,34%
Vimodrone 32,51%




Tutti Comuni con affluenza inferiore a Cassina, che essendo amministrata male da una giunta dichiaratamente ostile al referendum, ha reso il dato significativo politicamente. 

Quindi un "Bravo" lo rivolgo ai Cittadini, che hanno dimostrato che andare al voto non è uno scherzo, lanciando un messaggio anche a quei politici/politicanti che hanno invitato - nei giorni scorsi - a disertare le urne.

Difficile commentare questi inviti, provo per loro quella profonda vergogna che in genere si dedica a chi snobba i diritti e i doveri, peraltro su un tema condiviso da tutti e a cui tutti si rivolgeranno - fra pochi mesi - in campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale (marzo 2018).

Se per i referendum ove esiste il quorum, l'invito di non recarsi le urne può rappresentare una scelta politica - in quanto il mancato quorum ne comporta l'invalidazioneper la consultazione lombarda di ieri, l'invito di questi poveri "politici disadattati" è davvero disgustoso perchè non vi era alcun quorum da raggiungere.

A Maroni resta un bel tesoretto di sì da giocarsi come strumento di pressione sul governo, mentre a Cassina dè Pecchi un 35,91 % che incide positivamente su quello che potrà essere il percorso del centrodestra cassinese.



Le scorie di una scelta referendaria frammentata, vede il centrosinistra spaccato con i soliti problemi della frammentazione: la solita politica dei distinguo dei “se, ma però forse” restituisce l'immagine di una coalizione – che a Cassina governa da troppi anni – che ha più motivi per litigare che fare squadra.



Se si esclude la sete di potere, non hanno molti altri argomenti per mettere insieme anime differenti che parlano spesso lingue differenti.



Un Complimento ai Sindaci di Inzago e Pessano, che hanno dimostrato di essere verqa espressione di una volontà popolare che riescono ad interpretare con le loro scelte e indirizzi 

Andrea Maggio

venerdì 20 ottobre 2017

REFERENDUM SULL'AUTONOMIA

Come noto, la prossima domenica (22 ottobre) in Lombardia - e Veneto, seppur con proprie differenze - si terrà il referendum sull’autonomia.
Mi sembra elemento di correttezza far conoscere ai Lettori del Blog, quale sia la mia posizione in merito e lo farò in testa a questo post.

Domenica voterò SI al referendum sull’autonomina e lo farò - sostanzialmente - mosso da quelle stesse ragioni che mi spinsero a votare (e sostenere) NO al referendum costituzionale del 4 dicembre.
La Repubblica - così come nemmeno l’autonomia - non esisterebbero se il popolo non le avesse fortemente volute.

A sostenerlo questo fu Alcide De Gasperi, probabilmente il più "grande" dei padri della cultura democratico-cristiana, a cui mi riconosco nell'esercizio del mio mandato e attività politica.
Il 22 Ottobre voteró Sì perchè condivido l’esigenza di mandare un messaggio chiaro al governo che verrà, lasciare sulla scrivania del prossimo Premier una chiara volontà popolare:
mettere il piede sull’acceleratore dell’autonomia differenziata, affichè domani chiunque governi Regione e Stato non possa fingere che non sia successo niente.
Affermare che alcune regioni cosiddette ‘virtuose’ possano gestire meglio - rispetto quanto faccia oggi lo Stato - alcune competenze, credo non sia una bestemmia anzi questo è previsto dalla Costituzione (art 116).
Quella stessa Costituzione a cui tutti gli Statisti di casa nostra - in momenti e opportunità differenti - hanno definito la "..più bella del mondo".
Non saprei dire se sia davvero "...la più bella del mondo", ma senz’altro dispone di un valido sistema di pesi e contrappesi, che vale la pena non disperdere.
Ad ogni modo, attualmente la Costituzione già prevede la facoltà - per le Regioni - di chiedere "Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie (.....) e le materie indicate dal secondo comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente all'organizzazione della giustizia di pace, n)e s), possono essere attribuite ad altre Regioni, con legge dello Stato".
Ovviamente "...su iniziativa della Regione interessata".
Ho molta simpatia per tutte quelle iniziative mosse da parte di chi governa, detiene l'onore e l'onore di effettuare scelte importanti e tende a coinvolgere - preventivamente e quando non ne corra l’obbligo - la popolazione.
Quasi tutti - seppur con diversa intensità e differenti ragioni - sostengono il SI, alcuni invitano a non andare a votare, perdendo un'occasione per starsene zitti e accettare la democrazia in tutto il suo splendore.
La trasversalità è importante per sterilizzare la tentazione di voler attribuire una "paternità politica" a questo referendum, che qualcuno tende a minimizzarne l'importanza ricordando che è solo "consultivo".
Anche la Brexit ebbe inizio da un "consultivo".
Il copyright dell’autonomia non è di nessun partito politico, il voto del popolo sarebbe la vera differenza, la partecipazione alle urne legittimerebbe un'esigenza condivisa da tutti, di avere una Regione Lombardia nelle condizioni di gestire altre 23 materie.
Il Centrosinistra è - come al solito - frammentato e presenta le 1000 contraddizioni di un partito che parla con 1001 voci diverse.
Ovviamente tutte rigidamente differenti fra loro, arricchite dai soliti "ma, se, però e forse" che per comprendere occorre strizzarsi il cervello ed effettuare voli pindarici alternati ed equilibrismi mentale che fanno perdere tempo e pazienza.
Di masturbazioni politico-culturali siamo davvero esausti, i professionisti del sofismo intellettuale, chiusi nella fumosa sezione di partito parlano di "spreco di denaro pubblico per ottenere qualcosa che la Costituzione già consente di fare".
Ecco, sono gli stessi che - se non fosse stato il referendum - avrebbero sostenuto "...era fondamentale fare un referendum sull’autonomia. Il referendum è la massima espressione della democrazia, i cui costi sono giustificati dalla democrazia stessa".
Penso che la "consultazione popolare preventiva" abbia il suo fascino proprio perché - affiancato al già molto chiaro "indirizzo politico" dei partiti che sostengono la Giunta regionale - viene chiesto uno specifico e preciso mandato sul tema autonomia, che consenta di trattare con il Governo centrale "ulteriori forme di autonomia".
Cosa ben differente dall’indipendenza, che paventano i pochi detrattori dell’iniziativa referendaria, come se non fosse la Costituzione Italiana a prevedere che siano le regioni a poter - attraverso propria iniziativa - chiedere maggiore autonomia nella gestione delle proprie risorse.
Una breve riflessione.
Purtroppo, anche questa volta c'è chi invita a "non andare a votare".
Il Voto è un diritto - senz’altro - ma al tempo stesso è un dovere, a cui nessuno dovrebbe sottrarsi.
Addirittura alcuni nostri politici locali del PD - ammesso che politici e del PD lo siano davvero - hanno invitato i concittadini a non andare a votare.
Un giorno scrivono che "i nostri nonni sono morti per il diritto al voto" il giorno successivo cambiano idea, per l'opportunità del giorno.
Ma sono fatti così, la coerenza non è mai stato il loro forte.

Chiudo, augurandomi che almeno il 40% degli aventi diritto si rechi alle urne RICORDANDOSI L'IMPORTANZA DEL VOTO avendo ben presente che fra Monti, Renzi, Letta e Gentiloni non ne abbiamo votato nemmeno uno.

Tutti piazzati dal PD senza passare dalle urne.

Saluti

Andrea Maggio

lunedì 16 ottobre 2017

UNA DISCARICA A CIELO APERTO DA INIZIO GIUGNO. WHY??????


Il giardino interno alla scuola elementari di P.zza Unità d'Italia versa in condizioni penose: sembra una discarica a cielo aperto con scrivanie, tavoli, sedie, armadietti di alluminio.

Dal 20 giugno, la situazione è rimasta inalterata, ma è sotto gli occhi dei molti genitori costernati vi è una marea di rifiuti, accatastati fuori e nello spazio vicino alla mensa scolastica.

Giunti al 16 ottobre e trascorso quindi un congruo periodo di tempo utile, ho scritto al Comune di Cassina dè Pecchi di provvedere all'immediata rimozione della vergognosa discarica

Anche e soprattutto in considerazione della vicinanza alla mensa dei bambini e al refettorio.

Ritengo debba essere preservato da situazioni di rischio con particolare attenzione ad igiene.

Anche se alcuni droni al servizio di qualche assessore, confusi nei vari Social network per "calmierare e insabbiare tutto" vi diranno - in perfetto stile SocialHouse "ma si dai, che male fanno, in fondo non disturbano a nessuno" - io segnalo la questione, perchè ogni anno si butta la mobilia vecchia, ma solo con questa simil-giunta tutto rimane cristallizzato per 5 mesi.







Chissà che il presente scritto non sia - come talvolta accade - per dare uno strattone a chi dorme sogni sereni e una volta sveglio possa portare tutto in discarica. 

Nell'interesse di tutti

Andrea Maggio


giovedì 12 ottobre 2017

SEGGI ELETTORALI: PRESIDENTI, SEGRETARI E SCRUTATORI



Vi informo che il 31 ottobre 2017 ci sarà la scadenza dell'iscrizione all’Albo dei Presidenti di Seggio e il 30 novembre 2017:la scadenza iscrizione all’Albo degli Scrutatori.



Per i Presidenti di seggio, lo ricordo per chi non avesse mai avuto esperienza in merito, la nomina del presidente di seggio è in capo al Presidente della Corte d’Appello competente per territorio, così come disposto dall'art. 35 del DPR 361/1957.



Di regola tra le persone iscritte all'Albo suddetto, istituito dalla legge 53/1990 ed avviene previa comunicazione da parte del sindaco dei nominativi alla Cancelleria della Corte tramite chiamata diretta.



Ricordo, altresì, che è prerogativa del Presidente la nomina del Segretario di seggio, prima dell'insediamento dell'ufficio elettorale.



Per gli Scrutatori, invece, il termine per la presentazione delle domande è il 30 novembre 2017.



Una volta inseriti in tali elenchi, in occasione delle “cicliche” occasioni elettorali (e nei prossimi 2 anni avremo Referendum, Regionali, Nazionali) la Commissione Elettorale Comunale potrà indicare tra le persone iscritte gli scrutatori da impegnare nelle sezioni del proprio Comune.



A Cassina – a seguito della Mozione presentata dal nostro gruppo consiliare, condivisa da tutta la minorenza e infine votata ad Unanimità da tutto il Consiglio – è stato abbandonato il sorteggio “universale” desinando una quota di posti alle persone in difficoltà economica e comunque senza reddito.



Fra questi, abbiamo ottenuto – ovviamente - anche l'inserimento di studenti.



La Commissione elettorale, svoltasi nei giorni scorsi, ha finalmente recepito quanto prescritto dal Consiglio Comunale che ha – ad unanimità – espresso parere favorevole alla mozione che da primo firmatario ho esposto.



Circa un anno fa (07/09/2016) ebbi a segnalare che la Commissione non aveva attuato gli indirizzi dettati dal Consiglio Comunale, mentre a questa tornata referendaria si.



E’ inutile sottolineare la rilevanza del ruolo di Presidente e di Scrutatore che deriva anche dai maggiori poteri rispetto a quelli attribuiti ai rappresentanti di lista. Entrambi infatti devono assicurare la propria presenza in tutte le fasi di votazione e per questo è prevista una retribuzione da parte del Ministero dell’Interno.



Pertanto invito chiunque senta di averne desiderio, di chiedere l'inserimento fra le disponibilità in modo che sorteggio o commissione possano coinvolgerVi nell’Albo delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale. S


Tanto si doveva nell'esercizio del ruolo rivestito


Andrea Maggio
(Uniti x Cassina)

lunedì 9 ottobre 2017

ARCIVESCOVO DELPINI A CASSINA

Come forse non tutti avranno saputo, l'altroeri abbiamo avuto l’onore di accogliere arcivescovo Mario Delpini in paese, per la celebrazione della "confermazione" da parte dei molti ragazzi, fra i quali mio figlio, che hanno affrontato l'importante sacramento della "cresima".
Un momento vissuto con grande emozione da parte Cresimandi, lacrime di gioia dagli occhi dei tanti genitori che hanno vissuto il momento con fede.
Alcuni considerano la Cresima un Sacramento che si può fare in qualsiasi momento della vita, magari prima di sposarsi, ma in realtà, si chiama anche Confermazione, perché conferma e rafforza la grazia che abbiamo ricevuto nel Battesimo.
E l'arcivescovo Delpini, per l'occasione ad impreziosire la già validissima presenza di Don Massimo e Don Fabio, non ha lasciato margini di interpretazione affermando che "...questo Sacramento va inteso in continuità con il Battesimo».
La difficoltà maggiore per i catechisti - parlando con alcuni di essi - è stata riuscire a catturare l’attenzione dei ragazzi di questa età che, rispetto ai bambini delle elementari, hanno una tendenza più sviluppata a rifuggire dagli impegni e, va detto, sono spesso impegnati fra sport e oberati dai compiti scolastici.
Difficoltà comprensibili, per questo - a loro - dedico il mio ringraziamento.
Ma la passione di mio figlio come dei tanti suoi coetanei, l'interesse e la consapevolezza rispetto al Sacramento mi rende felice e sono la giusta ricompensa per una comunità che investe sulla vita, sul messaggio quotidiano da trasferire in Società.
Positivo e di speranza
ps - (...e la citazione sui Bruchi fatta dall'Arcivescovo è stata esemplare!!) 
Andrea Maggio






LE DUE MOZIONI


Informo che è stata redatta una Mozione sull'imminente chiusura dell'unico sportello bancario nella fraz. sant'Agata.



La proporremo al Consiglio Comunale non appena raccolte le 5 firme necessarie per la presentazione ufficiale, è una Mozione che vorrei condividere con tutti i gruppi consiliari, in modo da approvare un documento congiunto (quindi perfezionandointegrandomodificando l'esistente) che abbia un valore politico forte e bipartisan. 




Dal dibattito pubblico di queste ore - avviato dal il mio collega Varisco attraverso un'interrogazione consiliare - è stata redatta un'altra Mozione anche questa su una questione, che merita la massima serietà e la giusta attenzione della politica.

Oggetto del dibattito è il fenomeno dell'accattonaggio in paese e all'intervento di Varisco sono seguite le parole del fu segretario del PD Andrea Parma che - giusto per capire - oggi ricopre il ruolo di capogruppo di Maggioranza e da 3 anni sostiene immancabilmente (attraverso i voti del gruppo) l'attuale Sindaco e tutte le genialate della giunta Mandelli.

Ad ogni modo, le parole del capogruppo di Maggioranza hanno un "curioso sapore leghista" e concettualmente si presentano perfettamente adagiate a quanto sostenuto dal mio collega Varisco.
Politicamente è poco affidabile, ma non per colpa sua ma per lo scarso peso politico che rappresenta.

E' in costante minoranza all'interno della maggioranza, più che capogruppo è un discreto portavoce della coalizione, senza i margini di quest'ultimo.

Ogni tanto anche lui si lamenta, lo leggiamo arrabbiato sui giornali, questa volta mi sentono adesso basta, poi un minuto dopo alzala mano per approvare il Bilancio consuntivo, mettendo anche lui la firma su questa pessima legislatura, pur di osservare la disciplina insegnata alle Frattocchie (https://it.wikipedia.org/wiki/Istituto_di_studi_comunisti).

Fa sapere dalle pagine del suo Blog "...dobbiamo portare a termine la legislatura".

Ossia, tutti consapevoli - anche in maggioranza - che la legislatura è stata un fallimento, ma quel "...dobbiamo portare a termine la legislatura" a tutti i costi, da una parte fa di Parma una versione restaurata di Jacopo Ortis, l'eroe romantico (che mette il proprio ideale, i propri sogni davanti a tutto pronto a sacrificare l'interesse personale e quello di un paese che vuole liberarsi al più presto, di Mandelli, Chiarella e "droni pappagallo" infilati ovunque (per portare il verbo del leader Maximo) dall'altro un politico #BauBau, di quelli che amano abbaiare, ma che hanno paura a mordere.

Nutro una personale simpatia e stima nei confronti del Capogruppo di Maggioranza, ha una grande e reale passione politica, questo lo differenzia dai diversi poltronari, rancorsi e invidiosi che occupano ruoli per mostrare i 82 denti. 
Detto questo, siccome i #BauBau sono diversi, è facile comprendere il perché il Sindaco non abbia mai perso occasione di umiliare il PD (l'ultima rappresentata da quella lasagna sfacciatamente mangiata insieme ai ragazzi come priorità dopo 44 giorni di ferie, nonostante le settimane di critica da parte del PD).
Tornando alla questione "Accatonaggio in paese" - aggiornato il pallottoliere del consenso e il termometro sociale - ecco che il  Capogruppo di Maggioranza prende carta e penna e scrive empaticamente ciò che i Cittadini vogliono leggere.
Il modo più semplice per parlare alla pancia del paese, Parma deve aver capito, che continuare a "minimizzare i disagi" dei Cittadini (così come impartito ai sensi dell'art. 2 del "Manuale del Piccolo Comunista") non fa guadagnare "mi piace" su facebook.
Allora, eccolo dichiarare

"...nessuno piace vedere gli elemosinanti fuori dall'UNES o sotto i portici in centro Paese, non piace vederli perché sono, in fin dei conti, il simbolo di un fallimento", "Il Regolamento di Polizia Locale vieta l'accattonaggio e a casa mia, se una cosa è vietata è vietata", "Non ci sono postille al divieto. Se io non pago le tasse, del resto, vengono a prendermi", "...il nostro compito, da Amministratori, non è quello di salvare il mondo, ma è quello di garantire ordine, decoro e sicurezza", "...e io mi spenderò, fino alla fine del mandato, perchè questo avvenga".



Infine, l'inaspettato complimento all'ex Sindaco della passata Amministrazione Claudio D'Amico recentemente nominato assessore con delega alla sicurezza di Sesto San Giovanni.


, "Guarda caso oggi esiste uno strumento in più, quello del Daspo, che alcuni Comuni hanno anche adottato" e il riferimento chiaro è ai 102 Daspo Urbani (provvedimento partorito da Minniti e contenuto nella Legge 13 aprile 2017 n.46 che mira a prevenire i fenomeni di criminalità diffusa e a promuovere la legalità e il rispetto del decoro urbano) allontanamenti dal Comune per soggetti che hanno commesso reati sul territorio (29 romeni - in particolare di etnia rom - 17 nigeriani, 9 senegalesi, 8 ecuadoriani, 7 bengalesi, 7 egiziani, 6 peruviani).
Il tasso di recidiva di questi comportamenti illegali è di circa il 10%.

Ad ogni modo, su questo argomento ci tornerò a breve (lunedì) perchè non sappiamo se l'apertura di Parma è stata a titolo personale o in veste di capogruppo, AD OGNI MODO IL PROVVEDIMENTO DASPO è opera del Ministro Minniti - ex PCI oggi PD - e nelle prossime ore potremmo chiederne - attraverso Mozione - l'introduzione nel Regolamento di Polizia Urbana
Un Saluto
Andrea Maggio





giovedì 5 ottobre 2017

INTERROGAZIONE SU "UN CASO DI SCABBIA ALLA SCUOLA MATERNA"

 
IN RIFERIMENTO ALLA QUESTIONE SCABBIA ALLA SCUOLA MATERNA DI VIA GRAMSCI (http://andreamaggio.blogspot.it/2017/10/interrogazione-su-un-caso-di-scabbia.html)
COMUNICO CHE HO PRESENTATO AL PROTOCOLLO COMUNALE INTERROGAZIONE CONSIGLIARE.
 
HO CHIESTO AL PRESIDENTE DI INSERIRLA FRA I PUNTI ALL'ODG.
 
SALVO CASI ECCEZIONALI, SARA' DISCUSSA AL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE.
 
LE INFORMAZIONI SONO UTILI A TUTTI.
 
SONO UTILI ANCHE AI "DIM" (Droni in Movimento - Cittadini appassionati imbucati ovunque, dai gruppi whatapp ai gruppi fb, associazioni, club e che controllano il dissenso)  IMPEGNATI A "FARE OPINIONE PUBBLICA" dai Bar e nei Social Network.
 
GENERALMENTE RIPETONO SCRIVONO ESATTAMENTE QUELLO CHE DICHIARA QUALCHE ASSESSORE, QUINDI INUTILI SONO ULTERIORI COMMENTI.
 
FARE IL CONSIGLIERE COMUNALE DI MINORANZA E' COSA ASSAI IMPEGNATIVA, VUOL DIRE PORRE QUESTIONI, FARE RICHIESTE, DARE CONSIGLI, ASCOLTARE I CITTADINI, INTERPRETARE I DISAGI, SOLLEVARE ARGOMENTI e CHIEDERE - E TALVOLTA OTTENERE - UTILI RISPOSTE.
 
LE DOMANDE SONO SEMPRE LEGITTIME, COME LETTIGIME SONO LE PREOCCUPAZIONI DEI CITTADINI.
 
QUINDI, I "DIM" - DRONI IN MOVIMENTO - SE NE FACCIANO UNA RAGIONE, PERCHE' VIVO LA POLITICA CON VERA SERIETA' E PASSIONE e L'AMMINISTRAZIONE COME STRUMENTO UTILE AI CITTADINI.
 
QUESTO è IL TESTO:
 
 
 
 



SCABBIA A CASSINA D/P: IL SILENZIO DEL COMUNE

Questa mattina vengo informato - da parte di alcuni residenti di Cassina - di un caso strano di volantinaggio, davanti alla scuola materna di via Trieste.
 
 
 
Il volantino - che riporto in allegato - riguarda una lettera una lettera su carta intestata ATS (Agenzia Tutela salute Pubblica) a firma del Dirigente Medico D. Formenti e indirizzata ai Genitori della Scuola Materna di via Trieste.
 
Fra le prime righe si informa che "...nella scuola dell'infanzia frequentata da vostro figlio/a si è verificato un caso di scabbia corporis".
 
Nel testo della lunga missiva non è riportato il nome dell'istituto in questione, nemmeno il Comune ove verificatosi il caso di scabbia oggetto di attenzione da parte del Dipartimento Igiene e Prevenzione Sanitaria Medicina Preventiva nelle Comunità.
 
Questa mattina ho informato il Sindaco - attraverso nota protocollata in Comune - anticipando le mie perplessità su un informazione "generica", diffusa attraverso volantinaggio (un canale non istituzionale).

Ho chiamato il Capogruppo di Maggioranza, informandolo, era all'oscuro e ha ringraziato.

INIZIALMENTE HO PENSATO FOSSE UNO SCHERZO DI QUALCHE BONTEMPONE, soprattutto perché il testo su carta intestata era generico.

Poi ho chiaro l'impegno pubblico e l'importanza di non creare facili allarmi.

E' compito degli Amministratori, non creare allarmismi e fare terrorismo mediatico, ma porre domande e verificare inottemperanze rispetto al ruolo rivestito e incarico esercitato.

 


 
 
Il CASO DI SCABBIA E' REALE.
 
Non so se della questione fosse già informato il Sindaco, comunque è grave sia che non abbia diffuso la notizia alla popolazione cassinese sia che non abbia saputo niente e lo abbia saputo dal sottoscritto
 
In ambo i casi, il silenzio del Comune è scandaloso e rende l'idea di cosa voglia dire pensare solo alle feste e mance elettorali.

Non sono preoccupato dal caso di scabbia - purtroppo di recente ve ne sono stati diversi in giro nella penisola - ma sono terrorizzato dal silenzio di questo Sindaco.

Non sembra nemmeno lontanamente un Sindaco, aspetta la fine della legislatura.
 
Il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Il consiglio comunale condivide questa responsabilità. Allo stato attuale, per una modifica della legge 833/78 non sono più i sindaci a gestire il servizio sanitario anche se a essi sono affidati dal DLg 299/99 (decreto Bindi) poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale delle ASL.
 
I compiti del sindaco sono quindi comunque ampi, soprattutto il sindaco deve conoscere lo stato di salute della popolazione, deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili, se esistono pericoli incombenti e, per la direttiva Seveso, deve informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta
 
Per legge, il Sindaco è il responsabile della condizione di SALUTE della popolazione del suo territorio.
 
Il Consiglio Comunale condivide questa responsabilità e chi preverisce che io taccia sull'argomento, si rassegni al mio costante interessamento.
 
Allo stato attuale, per una modifica della legge 833/78 non sono più i Sindaci a gestire il Servizio Sanitario ma i direttori generali delle Aziende Sanitarie, ai Sindaci sono affidati dal DLg 299/99 poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale delle Aziende Sanitarie dei loro territori.
 
I compiti del sindaco sono ampi, soprattutto il Sindaco deve conoscere la condizione di SALUTE della popolazione e deve attivare/implementare iniziative/strategie di promozione della SALUTE stessa, deve, inoltre,  adottare provvedimenti se questa è minacciata (per es. emanare ordinanze contingenti ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica).

Andrea Maggio
 
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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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