sabato 27 febbraio 2016

Informazione importante sulla riqualifica del centro

Dopo 2 mesi di sospensione del progetto viabilistico, il Sindaco annuncia mogio in Consiglio: "rinunciamo ai sensi unici in centro". Una VITTORIA di TUTTI coloro che nei mesi hanno contestato in tutti i modi un disegno viabilistico che avrebbe creato solo disagi.
A breve scriverò quanto accaduto, il fallimento annunciato dell'Amministrazione che porta la firma dell'assessore alla viabilità.


- AM-

martedì 16 febbraio 2016

OGGETTO: MERCATO SETTIMANALE – Via Milano


RIPORTO IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE PROTOCOLLATA, CHE SARA' DISCUSSA AL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE.


Andrea Maggio
______________________________________________________________________________________________________________________________

Da sempre, i mercati settimanali dei paesi rappresentano un’importante occasione d’incontro sociale oltre che di rilevante servizio economico popolare.

Fra gli elementi caratterizzanti spiccano varietà dei prodotti, la qualità e l'accessibilità dei prezzi ma quello che realmente – a Cassina come altrove – ha qualificato la storia dei mercati settimanali è soprattutto l’immediatezza del rapporto tra esercente ambulante e utente.

In considerazione dell'indirizzo recentemente fornito alla responsabile di area relativamente alla pubblicazione del bando pubblico per la copertura dei posteggi non assegnati dei mercati settimanali di via Milano e via I maggio, è arrivato il momento di fare alcune considerazioni circa la condizione del commercio ambulante, svolto a Cassina dè Pecchi.

La sospensione dei posteggi vacanti del mercato del venerdì racconta di una sofferenza del comparto commercio, che oramai ha superato livelli di guardia.
Nell’ultimo anno - più che in passato - si è assistito ad una crescente disaffezione da parte degli ambulanti rispetto al mercato cassinese, al quale al preferito altri mercati settimanali ove allocare la loro bancherella e tentare di vendere la merce.
Questo è un dato, che aldilà delle speculazioni di sorta che continuiamo ad evitare, impone alla Politica alcune riflessioni alle quali non ci si può sottrarre.
Chi afferma che la crescente difficoltà sia dovuta al non semplice ricambio generazionale dice solo parte del vero, visto che i mercati settimanali in altri Comuni (anche confinanti) presentano un grado di attrazione superiore a quello cassinese.

Risultando nei fatti (con i numeri) più appetibile.

Noi crediamo che la responsabilità sia da attribuire anche a condizionamenti locali (tassazione, organizzazione, burocrazia ecc) altrimenti le medesime difficoltà le avremmo viste replicate tutti i Comuni, che invece continuano ad avere mercati più floridi e vivi.

Ma ripeto, sarebbe ingiusto limitarsi a questo genere di riflessione.
Proprio la semplice e vivace organizzazione del mercato ed il facile rapporto instaurabile tra esercente e utente, sono stati - per vari decenni - alla base di una significativa fruizione popolare.
In questo periodo invernale, ricalcando l’andamento delle altre stagioni, il Mercato di via Milano si presenta sempre più “a macchia di leopardo”, inficiando la percezione dell’ambito commerciale, così come interpretato culturalmente, nell’immaginario tradizionale.
Non è colpa di nessuno e che nessuno dei presenti si senta accusato di questo, ma è il ruolo stesso di Amministratori che ci chiama all’individuazione di meccanismi, che siano migliorativi per il tessuto di un mercato che si presenta sempre più sgombro.

Crediamo sia opportuno avviare nuovi studi sul posizionamento delle bancherelle, in quanto alcune migliorie logistico-organizzative possa comportare benefici utili.

Con la presente interroghiamo l’assessore al Commercio sull’anzidetta opportunità e la possibilità di coinvolgere la Minoranza Consiliare nelle misure in cui l’Amministrazione riterrà.

In linea con l’azione politico-Amministrativa propositiva del Gruppo, ci dichiariamo sin da subito disponibili a partecipare ad ogni iniziativa, che dia la possibilità al Gruppo Consiliare di offrire il proprio contributo.

Annunciamo contestualmente, l’eventuale Mozione da presentare per iscritto e leggersi seduta stante – così come previsto dal Regolamento Consiliare – contenente la proposta d’istituzione di un Tavolo (con scadenza definita) per individuare, studiare e proporre alcuni elementi migliorativi a vantaggio del comparto e dare alcune risposte in breve tempo.

Cordiali Saluti

Andrea Maggio
(Uniti per Cassina)


lunedì 15 febbraio 2016

Cassina: "CHI HA I DENTI NON HA PANE, MA CHI HA IL PANE NON HA I DENTI"

Egr. Cittadino,

fra le tante, che provo a raccontare, questa è forse quella che maggiormente rende l'idea di quale sia la qualità dell'attuale Amministrazione comunale.

​Devo ammettere che - in queste settimane - mi ero illuso, che con l'estensione fino al 2040 di 3 ​vecchi ​mutui e il conseguente incremento della "quota interessi" di ulteriori 282.000 ​di soldi pubblici ​da versare all'Ente creditore​, avessimo toccato il punto più basso della legislatura.


La scelta di indebitare ​anche i Cassinesi di domani, spostando mutui accesi 20 anni fa ​e finanziare spesa "corrente" (e non "investimento") è facilmente criticabile senza grossi ragionamenti e la motivazione - o giustificazione - data al provvedimento ("...pur comportando incremento della quota interessi di 281,000 euro, abbiamo un vantaggio immediato di ​c​irca 50.000 euro/annui da utilizzare per riparare marciapiedi"​) rende il provvedimento assolutamente miope mosso nell'interesse "superiore" di asfaltare qualche tratto di strada e riconquistare consenso - non con i 14 milioni inseriti in Bilancio - ma rinegoziando mutui esistenti, impegnando bilanci futuri e caricandoli di "interessi" passivi.

Ma la critica diventa ancora più severa se 'contestualizzat​a' ​alle opportunità offerte dalla Legge di Stabilità 2016.

Fra tutte le novità​ inserite nella legge di stabilità​, ​vi sono le NUOVE REGOLE DEL PATTO DI STABILITA' ​e questo è un ​argomento che​ ​in passato - al pari del collega Sindaco di Cernusco Comincini - ​ho fortemente criticato anche attraverso una lettera (datata 8 maggio 2012) a conclusione di un personale percorso di polemica contro uno strumento, che offende la dignità di tutte le Amministrazioni virtuose che ogni Anno estinguono mutui applicando parte dell'avanzo di Amministrazione.

Effettivamente, erano anni in cui l'Amministrazione di Cassina - senza accendere un mutuo in 4 anni e mezzo di legislatura e senza alzare le tasse - riuscì ad estinguere anticipatamente ben 5 mutui (passando dai 42 mutui del 2009 ai 37 del 2014).

In meno di 5 anni - l’indebitamento è stato ridotto da 6.943.493,82 euro a 4.568.708,03 euro.


E in quei giorni Cassina vantava 1 milione e 400 mila euro in cassa (di soldi dei propri Cittadini bloccati in banca a causa del Patto) mentre il Sindaco di Cernusco Eugenio Comincini riferiva amareggiato, che la Città che lo ha voluto Sindaco per 2 volte consecutive "....ha bloccati 22 milioni di euro: attenzione, non da utilizzare per fare altro, ma 22 milioni di euro che risultano essere la sommatoria delle decisioni di spesa già fatte sulla base delle risorse disponibili! Soldi nostri, per spese già decise a favore della nostra comunità, che non possiamo utilizzare...".


Sono da sempre stato molto critico nei confronti delle norme di attuazione del Patto di Stabilità e nel 2012 scrivevo "...se non saranno modificate presto, saranno più dannose del danno che intendono riparare".


Finalmente, a distanza di qualche anno, ecco le NUOVE REGOLE del Patto di Stabilità (introdotte con la Legge di Stabilità) che consentiranno ai Comuni che hanno risorse in cassa (come Cassina!) di impegnarle per investimenti per circa 1 miliardo nel 2016.

La Legge di stabilità supera il patto di stabilità​, ​che lasciava liberi gli impegni in conto capitale ma bloccava i pagamenti: la cosa più importante è che il passaggio dal vecchio al nuovo saldo consente agli enti locali solo per quest'anno di finanziare investimenti utilizzando gli avanzi di amministrazione, veri e propri "conti dormienti" accumulatisi negli anni senza la possibilità di spenderli.


Il Comune di Cassina
- grazie alle politiche di contenimento della spesa e copertura del debito del passato - vanta molti euro in cassa e grazie a queste modifiche, avremmo potuto finanziare tutti gli investimenti per i quali abbiamo risorse già a disposizione e progetti già pronti, fino a 1 milione di euro.

"Avremmo potuto", perché il primo treno il nostro Comune lo ha perso a causa dell'incapacità politica (decisionale) dell'Amministrazione, di "rinfrescare" alcuni progetti esistenti nei cassetti comunali.
Ad esempio, il progetto esistente della "riqualifica e illuminazione della Pista ciclabile che fiancheggia il Naviglio Martesana" è progettato e finanziato con i Bilanci precedenti e già inserito nel "Programma triennale dei Lavori Pubblici" (approvato quand'ero assessore ai LL.PP.).

Le nuove regole del Patto di Stabilità avrebbero consentito di far partire i lavori.

Questa volta, sarà impossibile ai nostri Amministratori attribuire - come da copione, a cui ci hanno abituati - la responsabilità politica ​a "chi c'era prima" ​visto i conti in ordine, addirittura diminuendo l'indebitamento di circa 2,5 milioni in 4 anni.

Neanche ​prendersela con gli uffici Tecnici, che ​per personale esperienza, ​si sono ​sempre mostrati pronti con progettazione​ e​ "reattivi rispetto a indicazioni politiche chiare".

L​'unica prescrizione era che ​con ​i soldi in cassa fino a quel momento bloccati dal Patto si potevano finanziare opere per le quali era possibile "....avviare le procedure di gara entro il 31 dicembre 2015".

Si sarebbe potuto investire sul recupero ed il rilancio sulle strutture pubbliche di studio, aggregazione e socialità, un investimento sui servizi più utilizzati dalla comunità locale, senza tralasciare le manutenzioni e l'efficientamento della macchina pubblica.

Lavori su scuole, strade, arredo urbano: una svolta dopo anni di tagli ai Comuni.

Basti pensare, ci sono Comuni nell'Hinterland Milanese che hanno sbloccato 4, 7 , 8 milioni...

Cassina dè Pecchi, a causa dell'incapacità di decidere niente (Feste escluse), l'assenza di idee e di un progetto organico di paese, non è stata sfruttata questa occasione.

La speranza è che il provvedimento governativo (sblocco fondi comunali vincolati dal Patto di Stabilità) sia replicato anche quest'anno e che il nostro Comune abbia la giusta reazione per "...spendere i soldi dei Cittadini già in cassa".

Ricordo perfettamente​, quando in veste di assessore ai Lavori Pubblici, insieme ad altri Amministratori della zona si chiedeva a gran voce questo provvedimento governativo ​- e dopo ​anni di rigidità - quest'occasione utile a rilanciare investimenti e impegnare risorse a disposizione arriva solo oggi.

DA ASSESSORE HO SPERATO INUTILMENTE CHE PASSASSE QUESTO TRENO.
OGGI IL TRENO E' PASSATO E CASSINA DE' PECCHI LO HA PERSO.

Dalla serie: "CHI HA I DENTI NON HA IL PANE E CHI HA IL PANE NON HA I DENTI".


Cordiali Saluti

Andrea Maggio




























































































































sabato 6 febbraio 2016

INTERROGAZIONE: GIORNO DEL RICORDO

Nella giornata di ieri, il Gruppo di Minoranza Consiliare ha presentato un'interrogazione, per la quale ci aspettiamo risposta scritta da parte del Sindaco o persona da questi delegata.

L'interrogazione riguarda il "Giorno del ricordo", una solennità civile nazionale italiana celebrata il 10 Febbraio di ogni anno.

Istituita con la Legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo ultimo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale del nostro Paese.

La Legge prevede che in questa giornata siano previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado e che sia "... favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio.

Al contrario di quanto correttamente avviene per altre analoghe solennità, (memoria della Shoah o delle Stragi Nazi-fasciste) o altri simili tragici eventi giustamente commemorati, la ricorrenza in questione non sempre è riuscita a trovare altrettanta occasione di documentazione, testimonianza, ricerca, esposizione, ecc per informare adeguatamente - tutti i Cittadini - sui fatti che dovrebbero essere oggetto del ricordo.

Eppure è una una ricorrenza che intende conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Con la presente sono a chiedere quali iniziative abbia programmato per le prossime celebrazioni del “Giorno del Ricordo” e se “essendo una solennità civile, sarà esposto il tricolore, ai sensi dell’articolo 4 della legge n° 260/1949”.

Non ho mai seguito linee di spettacolarizzazione su eventi atroci e tragici come il Giorno del Ricordo o la Giornata della Memoria, piuttosto - senza polemica - ritengo molto più utile recepire e valorizzare le iniziative della società civile - e soprattutto delle scuole - in modo da stimolare le dovute riflessioni nelle nuove generazioni.

Nell’auspicio che questo serva a prevenire e combattere ogni forma di violenza e di intolleranza.

Cordiali Saluti.

Andrea Maggio

mercoledì 3 febbraio 2016

Finalmente, ecco l'importante comunicato del Comune!

Vi comunico con soddisfazione che - a seguito della mia nota - l'Amministrazione Comunale ha emesso un comunicato stampa, relativo allo sciopero Nazionale indetto dal settore ristorazione, per la giornata di venerdì prossimo.

Lo sciopero è un'astensione collettiva dal lavoro avente per legittima finalità quella di ottenere un miglioramento delle condizioni lavorative e ciascun lavoratore deve essere libero di autodeterminarsi in relazione alla propria partecipazione o meno ad uno sciopero e che nessuna norma impone una preventiva comunicazione a livello individuale.

Nell'interesse delle famiglie, è giusto che il Comune diramasse il comunicato che - attraverso nota di ieri - sollecitavo.

Ho chiesto e ottenuto che l'Amministrazione diramasse il comunicato (attraverso le scuole) a "garanzia del normale svolgimento del servizio ristorazione", visto che la Corte non vieta al lavoratore di fornire all'azienda una propria indicazione di adesione o meno allo sciopero nazionale indetto.

Seppur la risposta fornita è in alcun modo vincolante per il comportamento successivamente tenuto dal lavoratore, che potrà comunque aderire o meno allo sciopero indetto, il Comunicato del Comune è necessario a "garanzia delle famiglie".

Lo sciopero è uno strumento legittimo, che nasce come rivendicazione da parte di lavoratori ma - conseguenti disagi arrecati da un disservizio (come a San Maurizio in queste ore) - il Comune dev'essere in grado di GARANTIRE i genitori che lavorano.

Sono soddisfatto, che seppur sempre da sollecitare, l'Amministrazione abbia diramato le 'certezze' richieste.

Questo dovevo nell'interesse di tutti, nell'esercizio del mio ruolo.
__________________________________________________________________---
questo il comunicato

Da: Istituto Comprensivo Cassina [mailto:segreteria@icscassina.gov.it]
Inviato: mercoledì 3 febbraio 2016 09:43
A: ;
Oggetto: Comunicazione ai genitori

Buongiorno,


l'Amministrazione Comunale di Cassina de' Pecchi ci ha chiesto di trasmettere con urgenza, ai rappresentanti di classe il seguente testo:

"Abbiamo ricevuto notizia che nella giornata di ieri 2 febbraio 2016 è stata diffusa ai genitori un'informazione relativa allo sciopero nazionale, per la giornata di venerdì 5 febbraio 2016, degli addetti del servizio di ristorazione scolastica.

Confermiamo che, come da comunicazione preventiva dell'azienda di Ristorazione, tale sciopero non avrà alcuna ricaduta sul servizio di ristorazione scolastica e sociale di Cassina de' Pecchi, pertanto il servizio verrà garantito con le modalità già in essere. L'Amministrazione Comunale".

Si chiede di dare diffusione a tutti i genitori delle proprie classi / sezioni.

Grazie per la collaborazione.

Istituto Comprensivo di Cassina de' Pecchi
___________________________________________________________________________


Saluti

Andrea Maggio

martedì 2 febbraio 2016

sciopero mensa scolastica? In Comune si Dorme!

Egr. Cittadino,

mentre negli altri Comuni - Sindaco e Assessori - hanno già fatto sapere qualcosa circa le conseguenze locali sul servizio mensa, a seguito della proclamazione dello sciopero nazionale del personale addetto alla ristorazione collettiva (previsto per venerdì 5 febbraio 2016), a Cassina dè Pecchi "Buona Notte e mangiati una fragola".

Ancora nessun avviso - da parte del Sindaco e l'assessore all'Istruzione - sulla possibile adesione dei dipendenti di un'impresa che offre un servizio "a tariffa puntuale".

Amministrazione assente, sento russare da casa mia.

Gli assessori rossi, oltre a fare i comunicati e insultare Maggio, devono trovare il tempo di pensare ai restanti Cittadini.
Possibilmente al loro bene, riducendo i disagi.

Attendiamo con ansia, che dal Palazzo si degnino di comunicare qualcosa
Visto che il Servizio è regolarmente pagato direttamente al Comune.

Andrea Maggio

Rifiuti: si riducono i servizi, ma a tariffe inalterate


Egr. Cittadini,



sempre all'insegna del solito "significativo passaggio culturale" che serve a giustificare tutto e il contrario di tutto, ecco che (dal 1 Febbraio 2016) raccolta della frazione “secca” passerà da 2 passaggi settimanali a solo 1.


Il passaggio da due raccolte a una sola a settimana VOLUTA DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE - viene spiegato dai sostenitori del provvedimento come un doverosa azione "...finalizzata ad un risparmio economico", "a favore dell'ambiente", "per una raccolta migliere e più consapevole", “...per un riciclo dei rifiuti sempre più puntuale”, “sempre più vicino alla pratica dei rifiuti zero”.



Aldilà delle belle parole a cui vogliono abituare gli organi di propaganda – ancora una volta a Cassina dè Pecchi – si riduce un servizio per i Cittadini e se la relativa tariffa per le famiglie non subirà adeguamenti in riduzione, saremo di fronte alle solite "balle eco-ambientali".


Qualcosa in questi 17 mesi è cambiato, in un paese immobile dove (tolta qualche festa chiamata per l'occasione evento)), aumenta l'insofferenza dei Cassinesi rispetto alle parole "mielose" utilizzate dagli attuali Amministratori per valorizzare scelte, spesso il nulla (il caso dell'hashtag docet) sottraendole da una valutazione oggettiva su meriti e vantaggi economici di un bilancio familiare.


Peraltro, il passaggio da due a una raccolta alla settimana è per “preparare ed educare le persone” a quella che sarà la vera rivoluzione in materia di raccolta differenziata: l’introduzione dell’Ecuosacco, il famoso “sacco rosso” dotato di un codice a barre che al momento della consegna sarà associato al nucleo familiare o all’azienda.



Novità che destano qualche preoccupazione e – sicuramente – comporteranno alcuni disagi.


In alcuni Comuni - comunicano - hanno visto la riduzione della frazione secca del 69% – questo ha comportato risparmi per le Amministrazioni.



Il fatto è che non sempre questi risparmi si sono tradotti in vantaggi economici per le tasche dei Cittadini.

E allora, dove vanno a finire i risparmi del Comune, se non nella riduzione delle tasse degli abitanti del Comune stesso.

Dell'argomento ne parleremo a breve, perchè è una questione imbarazzante.


Ad ogni modo, se l’obiettivo è quello del “chi più ricicla, meno paga”, chiediamo che si cominci da subito – lasciando per un attimo da parte i paroloni dettati dalla propaganda di partito – e si riducano le tariffe ai Cittadini come fattore premiante di una positiva attuazione di provvedimenti“finalizzati al risparmio economico”.

Infine – e chiudo questa breve riflessione che a breve sarà trasformata in proposta politica – occorre prendere in esame il problema del disagio sociale generato dalle micro discariche abusive e l’abbandono di sacchi non conformi dentro o accanto i cestini posti lungo le strade comunali – che sotto il profilo statistico – è in continuo aumento in termini assoluti, con maggiore incidenza nelle aree limitrofe ove l’ecuosacco è entrato in vigore.

I cestini sono adibiti esclusivamente alla raccolta dei Rifiuti Urbani Misti (pacchetti di sigarette, fazzoletti, bottiglie di plastica, bottiglie di vetro) e utilizzi differenti sono da perseguire, mentre Cassina vanta record negativi circa la condizione dei nostri cestini, pieni sporchi e utilizzati in modo improprio.

Aldilà della discussione politica sull’opportunità o meno di inserire l’Ecuosacco nella quotidianità dei cassinesi e del conseguente rapporto “costi-benefici” di una tale operazione, la Politica cassinese deve assicurare una doverosa ed equa ripartizione dei vantaggi economici che tale dispositivo potrebbe generare, stabilendo una soglia proporzionale al disagio generato dal “significativo passaggio culturale”.

Torneremo presto sull'argomento.

Saluti



Andrea Maggio
Powered By Blogger

Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

Chiunque è benvenuto e invitato ad esprimere opinioni...nel rispetto di chi scrive e di chi legge

Archivio blog