venerdì 28 luglio 2017

LA FATTORIA DEGLI ANIMALI: ORWELL PENSAVA A CASSINA



Anche oggi un altro post estivo, nel senso che sarà anche questo 'meno' impegnativo dei tanti che pubblico ragionando sulle scelte politico-amministrative locali dalle pagine di questo blog, ma sono davvero tanti gli argomenti che intendo toccare prossimamente, che questi 'intermedi' diventano indispensabili per la tenuta del fegato dei tanti lettori che seguono il Blog.
 
Regaliamoci un sorriso, lo meritiamo davvero tutti, soprattutto chi 3 anni fa ha votato l'attuale Sindaco e da allora non si capacita di quanto scadente sia l'attuale Amministrazione.
 
Chiedo a questi lettori/elettori di non sentirsi in colpa, il voto è uno strumento democratico ed è normale aver votato chi ha convinto di più.
 
Sbagliare è umano, lo abbiamo fatto tutti, l'importante è non perseverare e prendere le dovute precauzioni per scegliere in futuro con maggiore consapevolezza.
 
Comunque prossimamente proverò ad offrire - con umiltà e consapevole dell'ineludibilità totale del problema di imbarcare incapaci - alcuni elementi per riconoscere in tempo i "bidoni" che offre la politica nostrana.

Più o meno parliamo di "simil-truffe" elettorali, ma l'Italia è il posto ideale per questo genere di operazioni: è facile prendere le patacche dentro le urne almeno quanto lo sia comprare 6 collane d'oro + 1 orologio + 3 anelli con brillanti alle prime 50 telefonate su qualche TV privata, alla modica cifra di 100.000 Lire spese di spedizione incluse.

Ma l'Italia è un paese straordinario e se dopo 25 anni mi ritrovo gli stessi anelli ancora in vendida (grazie a Prodi le 100.000 Lire sono miracolosamente trasformate in 100 euro) qualcuno quelle offerte - pur senza ammetterlo per umano imbarazzo - deve averle reputate credibili.
 
Un pò quello che capita a Cassina con l'attuale gruppo dirigente, ossia la coalizione che ha Governato 18 dei 22 anni, di cui nessuno si dice soddisfatto, tutti si lamentano, ma hanno cambiato nome, simbolo e tutto il necessario ed eccoli presentarsi ogni volta "come il nuovo che avanza", un gruppo trainato dai pochi che stanno "dietro le telecamere" da 20 anni e che scelgono al Circolo della Speranza e altri poteri forti locali.
 
Ma di questo avrò modo di scrivere in futuro, non è urgente, in quanto l'attuale Amministrazione andrà avanti fino alla fine della legislatura, anzi in queste ore dall'interno stanno progettando la campagna informativa di regime orchestrata da Clarinetto.
 
Prego ai pochi che non avessero letto "Fattoria degli Animali" di colmare questa grave lacuna, in quanto - incredibile pensarlo - il grande George Orwell (venne a mancare nel lontano 1950) nel redigere il famoso romanzo distopico, dovette immaginare Cassina dè Pecchi di questi ultimi 3 anni.
 
Indiano di origini scozzesi, per ragioni anagrafiche ebbe la fortuna di non vivere la "Mandellocrazia", ma leggete questo capolavoro e vi renderete conto che Orwell scrisse nella Fattoria degli Animali "...chiare allusioni critiche alla Mandellocrazia", che gli costarono una certa ostilità negli ambienti della sinistra cassinese (rancorosi) ma non impedirono di ottenere un notevole successo.
 
La "Fattoria degli animali" venne pubblicato per la prima volta a Londra nel 1945 anni in cui la Mandellocrazia non era nemmeno nei brutti sogni dei cassinesi, eppure lo era negli incubi di Orwell  che diede vita ad uno dei più grandi capolavori immaginabili.
 

Il fenomenale Orwell riuscì ad anticipare e descrivere questo squallore politico-amministrativo in maniera semplice, tragi-comica senza eguali, in un mondo fiabesco ma non del tutto distaccato dalla realtà Cassinese.
 
Un libro che merita di esser distribuito in tutte le Scuole Cassinesi.

Voi scaricatelo gratis (http://www.liber-rebil.it/wp-content/uploads/2011/09/ORWELL-la_fattoria_degli_animali.pdf) perchè sarà più semplice comprendere questo mio post e il ruolo di "Clarinetto" anticipato all'inizio del post.

Il romanzo è ambientato in una fattoria dove gli animali, stanchi dello sfruttamento dell'uomo, si ribellano. Dopo aver cacciato il padrone, decidono di dividere il risultato del loro lavoro seguendo il principio «da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni».



Il loro sogno fallisce perché i maiali, gli ideatori della "rivoluzione", prendono il controllo della fattoria, diventando sempre più simili all'uomo, finché non diventarono peggio dell'uomo stesso.

Clarinetto (o Piffero in alcune traduzioni) è il propagandista di Napoleone, che con il generale francese non ha nulla a che fare ma nel romanzo è un maiale che non ha scrupoli morali e possiede delle qualità, le stesse che lo hanno fatto emergere rispetto agli altri maiali, anche prima della rivoluzione.
 

Rispetto all'idealismo del "Vecchio Maggiore" e di "Palla di Neve" (anche loro maiali che hanno partecipato attivamente alla presa rivoluzionaria della Fattoria, ma mossi da ideali sinceri) Napoleone è un opportunista e un despota, la cui crudele determinazione compensa una certa mancanza di intelligenza.
 

Ma la figura che a Cassina dè Pecchi salterà fuori a breve sarà proprio Clarinetto, altri protagonisti del romanzo sono in pista da tempo (con accorgimenti e adattamenti personali, che il romanzo scritto 72 anni non poteva fornire) il propagandista che parla per mezze verità, omissioni e vere e proprie bugie.
 

Egli fornisce le illusioni che aiutano i lavoratori a sopportare la dura esistenza e lo sfruttamento da parte dei maiali.
 

La sua principale strategia è minacciare il «ritorno di Jones» (il fattore), facendo leva sul sentimento anti-umano degli altri animali, spingendoli così ad accettare tutte le tirannie di Napoleone.

 

SE MI PROMETTETE CHE LEGGERETE IL CAPOLAVORO (il MIO PREFERITO) - ed è anche breve - FARO' QUALCOSA CHE NEMMENO IL GRANDE ORWELL VOLLE FARE: ATTRIBUIRO' UN NOME REALE della politica locale AD OGNI PERSONAGGIO DEL ROMANZO.
 

Fatevi una risata, sarà quella che seppellirà i rancorosi seduti in Maggioranza.

 
Un saluto
Andrea Maggio

martedì 25 luglio 2017

ANCORA SULL'ACCOGLIENZA PROFUGHI


Pochi giorni fa sulle pagine del Corriere della Sera, leggevo della – seppur composta – dura protesta di un Sindaco di un Comune della Provincia di Messina, che insieme ai suoi cittadini ha palesato la preoccupazione per l'ondata migratoria, che sta interessando il proprio territorio.


Il Sindaco (Partito Democratico) - invece di "ricevere" i 7-8 migranti previsti dall'accordo Anci-Viminale (2,5 immigrati ogni mille abitanti) – dovrà accoglierne nel proprio territorio 50.


Il recente sondaggio Swg ha segnalato – negli ultimi 12 mesi – importanti cambiamenti d’opinione (10%) in relazione al binomio accoglienza/respingimento: dal 43/57 per cento si è passati al 33/67 per cento.


Cominciano a scricchiolare le convinzioni dei trombettieri (“tanto vogliono andare nel nord Europa”, “è un fenomeno epocale, che non possiamo fermare”, “grazie a loro che abbiamo le pensioni”).


La verità è che la politica dell’attuale governo, pressappochista e priva di uno straccio di strategia per il futuro – sta generando ostilità, soffiando pericolosamente sul fuoco di un conflitto sociale.


La filosofia dell'accoglienza a prescindere perseguita in quest’ultimo anno di crescenti sbarchi ha fallito e la Manifestazione “Insieme senza Muri” (Milano, il 20 maggio 2017) alla quale ha partecipato anche il nostro Sindaco con tanto di fascia tricolore, è stato un momento di follia collettivo.


Liberati dall'ubriacatura e dalla propaganda politico-ideologica, ecco finalmente restituire ad ognuno la cognizione di una realtà meno entusiastica (con la quale occorre fare purtroppo i conti) e rispetto al flusso crescente di sbarchi, cominciano ad emergere le prime insofferenze, anche da parte dei rappresentanti istituzionali (Sindaci in primis) di quei partiti, che hanno promosso e difeso questa politica scellerata.


Lo Sprar - ossia il Sistema di Protezione e Accoglienza Rifugiati - è stato presentato (e sponsorizzato da una sinistra terzomondista) come la panacea di tutti i mali, ma al contrario – essendo la stragrande maggioranza tutto tranne rifugiati – ha cominciato a mostrare evidenti difetti.


I Sindaci responsabili non vanno in piazza ad urlare “venite, venite” – visto che manifestare per qualcosa che già avviene tutti i giorni in modo costante è nel migliore dei casi la provocazione –ma pongono questioni reali come gli ulteriori affaticamenti delle già logorate capacità amministrative e finanziarie dei municipi interessati.


Per non scomodare le coscienze, Roma ha preferito NON gestire il tema immigrazione, non affrontare il problema con tutte le conseguenze del caso ed è stato molto più facile, tacciare di razzismo chiunque avesse qualcosa da dire in proposito, “semplificare” i legittimi timori dei cittadini e delegittimare chi punta a modificare la politica dell'accoglienza, pur senza alterare i valori che ci contraddistinguono.


Hanno lasciato che fossero i pennivendoli di Stato, giornaloni nazionali interessati, a disinnescare le perplessità dei Cittadini e le conseguenze di questa politica scriteriata che – ogni giorno di più – rischia di avere importanti ripercussioni, che ricadranno sulle spalle dei cittadini.


L’irresponsabilità dei vicini Europei sta facendo enormi danni, lo “stare insieme in Europa” ha bisogno di un cambio di marcia, un rinnovato patto di responsabilità ed equità, se non vuole morire asfissiata dagli interessi nazionali.


Sempre che non sia già morta e nessuno ci vuole informare.


Lo “stare insieme” non può ridursi al "mettere a disposizione navi" e nemmeno all'offerta di una maggiore flessibilità nei conti o limitarsi a “chiudere un occhio davanti al debito nazionale”.


Ci siamo coperti d'onore per i salvataggi in mare, ma se l'Europa è incapace di gestire questa vicenda, lasciandoci soli in trincea con un ruolo di salvagente, la casa comune Europea crollerà sulla spinta dei popoli e le macerie cadranno su tutti.


Per questo motivo penso che la Manifestazione “Insieme senza Muri” – alla quale ha partecipato il nostro Sindaco in rappresentanza della Comunità cassinese – sia stata un errore, perché quelle 100.000 persone hanno lanciato – fuori e dentro l’Europa – messaggi fuorvianti e senza prospettiva alcuna.


L’accoglienza “senza se e senza ma” e il sogno di un Paese aperto a tutti è un azzardo, che stride con le possibilità ricettive di uno Stato e offre l’immagine di un fenomeno governato, sottocontrollo, che non crea problemi.


Con quella manifestazione è stato detto “l’Europa può stare tranquilla, perché ci pensa l’Italia”.


E in effetti, è da anni, l’Italia sta in solitaria dimostrando il suo impegno nel contenere l’emergenza migranti, ma è arrivato il momento che l’Europa faccia l’Europa nella redistribuzione dei migranti.


L’accoglienza non può avvenire tutta sulle spalle di un solo Paese.


Oggi sembra, che sull'onda di timori oggettivi maturati anche fra realtà governate dal PD, alcuni ripensanti sulla politica nazionale delle operazioni "al largo delle coste della Libia" sono possibili.


Il Ministro Minniti da l’impressione di aver compreso la dimensione del problema, ma una parte politica ha colpevolmente coltivato troppo a lungo una visione Irenica della difficoltà e nessuno è esente da errori, livello nazionale come a livello locale.


I Sindaci – fra i quali il nostro neo comunista – avrebbero dovuto lanciare messaggi differenti da quelli dell’accoglienza “senza se e senza ma”.


Schermato dal noto Don Colmegna e la solita schiera di Cooperative, la sera del Consiglio Comunale "aperto" (ossia aperto ad intervento dei Cittadini) un Sindaco imbarazzato ha continuato a borbottare “non possiamo girare la testa dall’altra parte, siamo felici di accoglierli”.


La serata è stata devastante per il nostro Sindaco, impietosa l'assenza di argomentazioni vere e totale mancanza di risposte esaustive alle diverse domande poste dalla Cittadinanza.


Eppure, le prime conferme da parte della Giunta (sulla volontà ad accogliere i profughi) sono avvenute quasi 3 anni (http://andreamaggio.blogspot.it/2014/08/gentile-cittadino-ieri-pomeriggio-il.html)


E’ quantomeno imbarazzante – dopo 1000 giorni – per un Sindaco non avere risposte da offrire ai Cittadini e alle legittime perplessità.


Si è limitato a dedicare la serata alle 6/7 frasi su principi umanitari, non avrebbe dovuto caratterizzare gesti e azioni da convinzioni ideologiche ma aprire un ragionamento, piuttosto sostenendo la centralità dei temi posti dall'Italia. 


Un filo di civiltà resiste anche in tempi così intensamente distruttivi, può trasformarsi in una forma di fraternità, l’amore per la nostra terra.

L’Italia è ha sempre scelto il versante buono della scena del mondo e sono orgoglioso perché è il quadrante in cui mi voglio riconoscere.

Un luogo ove tutti dobbiamo cercare e scambiare gli stessi valori, nella consapevolezza – senza ipocrisie – che l'unica soluzione vera è in Africa.
 
Andrea Maggio

venerdì 21 luglio 2017

ARTE DI FANTOZZIANA MEMORIA (ridiamoci sopra)


Come promesso l’altro ieri, il post che propongo oggi è volutamente più “leggero” dei tanti pubblicati in questi ultimi mesi, nei quali si sono evidenziati numerosi disservizi in paese.
Mi prendo – ci prendiamo – una pausa e con questo post proviamo a farci una bella risata.
Scommetto, che dopo aver letto questo post e poi osservato la foto, anche ai più arrabbiati - che ho modo di leggere attraverso lettere e whatapp - riusciranno a sorridere.
Allora, non tutti sanno che dall'11 giugno al 22 luglio 2017 è in corso la terza edizione di Habitat_Scenari possibili, una rassegna di arte pubblica che coinvolge i territori del Naviglio Martesana e del fiume Adda.
Una di quelle manifestazioni pubblicizzata da numerosi volantini, manifesti, comunicati stampa e presentata come “…un ciclo di eventi a cielo aperto per valorizzare il legame tra essere umano e territorio attraverso i linguaggi artistici e il coinvolgimento diretto dei cittadini che vede protagonisti otto comuni bagnati dal Naviglio Martesana e dal fiume Adda: Vimodrone, Pioltello, Cassina De’ Pecchi, Gorgonzola, Fara Gera d’Adda, Cassano d’Adda, Vaprio d’Adda e Trezzo sull’Adda".
 
Wow, che emozione. 
 
Ma non è finita qui:  
L’orgoglio di chi promuove la Cultura a Cassina si legge nella dichiarazione: “E’ una mostra d’arte itinerante d’arte partecipata, che vede tra gli enti patrocinanti anche Regione Lombardia, l’Accademia delle Belle Arti di Brera, il Fai Lombardia e Legambiente, prevede per sette weekend il coinvolgimento di otto artisti visuali chiamati a coinvolgere il pubblico attraverso installazioni, performance, laboratori, percorsi, musica live e incontri”
Mamma mia, che roba!!! Bene, allora tenetevi forte e andiamo a vedere insieme “dove, come e quando” questo programma di Habitat_Scenari possibili 2017 ha interessato Cassina dè Pecch e soprattutto quale sia l’Opera d’arte, l’altissimo livello di cultura offerto da Habitat_Scenari possibili.
Sabato 1 luglio finalmente l’inaugurazione dell’opera d’arte - presso il Centro culturale Il Casale, via Trieste 3 – a fianco il cartello descrittivo che riporta:
“Nella “corte Lombarda” lo spazio centrale, il cortile, era il punto più importante della casa, concepito come luogo plurifunzionale, deposito, ricovero per gli animali, ma soprattutto spazio di socializzazione, d’intrattenimento e gioco. Un vuoto, uno spazio aperto, pensato come punto di unione, incontro e coesione, fulcro della vita sociale contadina.
Questa tradizionale vocazione è stata mantenuta e rispettata nell’attuale riconversione funzionale del complesso. L’ex-casale è oggi un centro culturale che accoglie una biblioteca, un teatro di prova, una scuola di musica e un museo, attività che hanno reso la vecchia cascina il cuore pulsante dell’area est di Milano.
Da queste osservazioni nasce il progetto “Confluenze” che consiste nella realizzazione di un manufatto architettonico cilindrico inserito nel terreno del cortile, una struttura cava che agisce come una sorta di Organo musicale all’interno del quale si convogliano i desideri delle persone, espressi in sonorità. Una vera e propria cassa di risonanza delle funzioni contemporanee della cascina, un pozzo dove l’acqua che sgorga al suo interno è quella della vita culturale del luogo".


Il vocabolario onirico è lo stesso utilizzato da qualche assessore soporifico
Una lettura che stordisce temporaneamente i lettori attraverso uno scientifico utilizzo di vocaboli “emozionali” intrecciati fra loro in modo armonico e con uno stile fasciante simil-ovattato, in modo che l’utilizzo delle parole produca suono ma non suono purchè non dicano nulla.
 
Ma  pochi metri ci saparano dalla triste realtà: un tombino anonimo con griglia sovrastante spegne le aspettative montate dai manifesti e la campagna di promozione di questi mesi.
 
 
 
Tutto questo casino, per un Tombino.
Resto raggelato, poi penso che l’errore è sia stato illudersi rispetto ad eventi culturali proposti da questa Giunta, d'altronde l’ultima volta che li sentimmo borbottare di arte, ci trovammo “una c....a pazzesca di Fantozziana memoria” appiccicata sulla facciata della scuola elementare di P.zza Unità d’ Italia e in giro per il paese.
In quell’occasione, il Sindaco aveva detto che gli scarabocchi erano stati realizzati gratis, ma ho capito che spesso dice il contrario della verità (http://andreamaggio.blogspot.it/2015/10/murales-gratis-cassina-bugia-5000-euro.html) e infatti i Murales costarono € 5.000.
Non volli forzare la mano, perché il Sindaco mi fece tenerezza: il gruppo spontaneo "Restart” era sostanzialmente formato da un Consigliere Comunale, figlio & figlia del Sindaco, rispettivi fidanzati e pochi amici del giro ristretto del "Mandelli Team" e quindi, oltre alla patologia del bugiardo compulsivo esiste una delicata ragione di affetti.
Lasciamo perdere il Sindaco (che oggi non sarebbe eletto nemmeno se si candidasse da solo) dedichiamoci all'arte, osservate la foto del “Tombino in calcestruzzo” …opps…scusate volevo dire l’opera d’arte, che potete trovare al Casale e “lasciavi incantare dalla magia e liberate il critico d’arte che è in ognuno di Voi”.

 Una risata li travolgerà

Andrea Maggio
 
 

martedì 18 luglio 2017

LAVORI IMPRESSIONATI: SILENZIO DELLE PATACCHE-Ambientaliste

Nonostante volessi dedicare il post odierno a qualcos'altro - in particolare all'opera d'arte installata presso il Casale - le numerose richieste di chiarimento pervenutemi fanno di questo argomento è una priorità

Dell'opera d'arte parleremo a breve, preparatevi i fazzoletti perché io ho avuto le lacrime agli occhi  fino a qualche ora fa .

Oggi però mi devo informare i Cittadini delle opere fra Sant'Agata e Cassina, che hanno lacerato il Parco Sud e che nessuno degli Amministrstori "patacco-ambientalisti" si è degnato di chiarire.

Anche questa volta, lo farò io.

I lavori sono di competenza di Snam Rete Gas S.p.A. e sono relativi ai “Lavori di estensione della rete di trasporto di gas metano mediante realizzazione del progetto denominato: “ Rifacimento metanodotto 0008 Rubbiano – Seregno – Lurago – Como” Tratto Cernusco – Melzo DN 300(12”) – DP 24 bar e ricollegamenti.”
 

E’ stato autorizzato con Decreto Dirigenziale di Città Metropolitana di Milano  n. 548/2017 del 26/01/2017.

Per avere queste informazioni -ovviamente - ho fatto specifico "Accesso agli atti" ossia ho formalmente protocollato presso gli uffici del Comune, la richiesta di documentazione a supporto di quello che dico.

 Ho fatto solo il mio lavoro di consigliere comunale, non mi aspetto ringraziamenti da parte di nessuno, ma esercito con impegno e serietà il mio ruolo.
 
 Non sono convinto che tutti in giunta possano dire la stessa cosa.

Chiudo invitandovi a pensare, se tali interventi possano avvenire senza (non dico altro ma almeno) informare il Comune.

E' curioso sapere che alcuni assessori (Chiarella in primis) è pronto a strapparsi i capelli per ogni foglia che cade, mentre sul tema ha preferito non preferire parola.

Ma non erano pronti a darsi fuoco, in difesa del Parco Sud?

Se avessero governato altri, li avremmo visti piangere-urlare no triv no tav no ciop ciop ciap

Imbarazzo e vergogna hanno fatto il resto.

Resto come sempre a disposizioni per ulteriori richieste.

Andrea Maggio

lunedì 10 luglio 2017

CONVENZIONI




Sono anni che continuo a segnalare il deficit democratico in questo Comune. 

Comincia ad essere difficile contare le occasioni, in cui l'organo consiliare è stato eluso dalla Giunta se non addirittura da un Sindaco, che troppo spesso procede in solitaria, in forza della "pacca sulle spalle" di qualche segretario di partito nemmeno seduto in Consiglio Comunale.

E' obbligo per l'Amministrazione - prima di sottoscrivere Convenzioni e accordi vari (PROTOCOLLI) - discutere in Consiglio Comunale ed ottenere il voto favorevole dell'aula. 

Almeno della maggioranza dei Consilieri Comunali.

Questo non è un capriccio, come ha sostenuto qualcuno in Giunta, ma in ordine all'individuazione dell'organo competente all'approvazione di convenzioni, l'art. 42 del D.Lgs. 267/2000 attribuisce alla competenza del consiglio comunale.

Il ruolo di Consigliere Comunale è un impegno, che richiede massima serietà e impegno per un controllo costante il rispetto delle regole e - perlomeno in questo caso - essere di "maggiorana" o "minoranza" dovrebbe essere superfluo, visto che la correttezza delle procedure E' LA FORMA CHE DIVENTA SOSTANZA.

Questo lo sa, chi fa politica davvero e non chi ogni giorno studia come eludere le discussioni preventive, il confronto costruttivo,

Come può essere costruttivo un confronto, se in questo Comune la "condivisione" viene promossa a decisione già presa?

"Prima decidiamo, firmiamo il provvedimento e poi lo comunichiamo" e questo non è "...il percorso virtuoso di costruzione insieme ai Cittadini".

Costruire insieme, vuol dire consultare preventivamente. 

Il mio contributo Consiliare - come quello di colleghi - non è sostanziale, i testi che approdano in Consiglio Comunale da parte del "Sindaco ("sarò il Sindaco di tutti") arrivano blindati e inemendabili.

Le convenzioni e accordi con altre realtà Istituzionali dovrebbero passare dall'Aula, discusse e approvate, prima di essere sottoscritte.

Come per «...l'affidamento di attività o servizi». 

In quest'ultimo caso, il Consiglio Comunale ha specifiche competenze: ad esempio stabilire se procedere alla concessione di pubblici servizi o all'affidamento di attività o servizi mediante convenzione nonché ad indicare una data modalità di gestione del servizio e di affidamento dello stesso. 

Tutto ciò che riguarda l'attuazione di un indirizzo già assunto dall'organo consiliare può essere effettuato dalla giunta comunale, qualora non rientri nelle competenze degli organi burocratici ai sensi dell'art. 107 del D.Lgs. 267/2000.

Per questo, quando il Sindaco ha firmato il Protocollo per l'Accoglienza avrebbe dovuto approvare in Consiglio Comunale, un indirizzo politico. 

Il ruolo del consiglio va riferito alle scelte e indirizzi politici che comportino un'effettiva incidenza sulle scelte fondamentali dell'ente, mentre la giunta resta investita del compito di attuare gli indirizzi formulati dall'organo elettivo.

Mi spiace per la rabbia e gli insulti personali ricevuti (anche su Twitter) da qualche assessore, ma il ruolo a cui sono stato chiamato dai Cittadini è questo, controllarvi - segnalare inadempienze e disservizi e "consigliare" alcune migliorie, il più delle volte implicite.

Quindi, i vostri insulti - credetemi cari assessori - servono a poco.

Anzi: a niente.


Andrea Maggio

mercoledì 5 luglio 2017

CONSIDERAZIONE SULL'ACCOGLIENZA

Comincio col dire una cosa per me molto importante: continuo a non rispondere alle offese pubbliche dedicatemi da qualche assessore.

Sorrido, perché se spera di farmi perdere la pazienza o in una mia reazione scomposta e conseguente caduta di stile, ha semplicemente fatto male i suoi conti: sono abituato a subire l'intolleranza politica.

È il prezzo che devo pagare per il mio attivismo, il recenti "accesso agli atti" per spulciare alcuni documenti, deve aver innervosito alcuni membri di giunta.

Problemi loro, non miei, che esercito il mio ruolo con la serietà a cui sono chiamato.

E lo continuo a fare criticando scelte, immobilismo, incapacità amministrativa, ma senza insultare e soprattutto lasciando da parte aspetti personali non attinenti al ruolo rivestito.

"Sei un buffone" o "scatola cranica semi vuota" sono gli ultimissimi 'complimenti' incassati.

Ad ogni modo, ridiamoci su.

Oggi scriverò due parole sulla questione "Profughi a Cassina" per darvi alcune informazioni, che gli attuali Amministratori faticano a trasferire.
Un po' per impreparazione, un altro pó per "...quel sano oscurantismo che tanto praticano e amano".
Ma questa volta - forse - i nostri assessori preferiscono tacere per il naturale imbarazzo, che stordisce anche i più convinti sostenitori delle scelte governative.

Raccontare di questi 9000 euro (wow che numeri!!!!!) è davvero umiliante.

Dire che sono inutili - come assessori - è davvero un eufemismo, se avessero un'idea in proposito, gli avrei chiesto un parere.

Mi hanno raccontato che durante Consiglio Comunale aperto del 03 luglio (sulla questione Profughi a Cassina) nessuno degli assessori ha fiatato.

Immobili nella loro poltrona, nella speranza che la solita "claque del Circolo della Speranza" (coop di cui il Sindaco è stato Presidente, super rappresentata in aula) arginasse e mitigasse le naturali perplessità esposte dei Cittadini.

Come se fare l'assessore si possa ridurre ad accendere mutui, urlare dal Palco o mettere il cappello sopra qualsiasi festa, evento o manifestazione sul territorio.

Qualcuno ha confuso una qualsiasi Pro-Loco con la Giunta Comunale.

La disperazione di alcuni ha raggiunto livelli insostenibili e le offese personali sono l'estremo indice del grave malessere, per il nulla di questo 3 anni.
Ma parliamo d'altro: il Consiglio comunale sulla questione migranti, è stato convocato dal Sindaco, con imbarazzante ritardo.

"Per noi è importante condividere la scelta di ospitare i profughi" e infatti il Consiglio Comunale viene convocato a decisione già presa dal Sindaco esattamente 49 giorni prima, attraverso la firma del Protocollo sottoposto dal Prefetto.
Il CONSIGLIO COMUNALE avrebbe dovuto deliberare  "...'indirizzo politico per firmare il Protocollo" ma così non è andata.

Il Sindaco ha fatto tutto in silenzio, dimenticandosi che non è il RE.

La smetta perlomeno di parlare di condivisione e partecipazione, le scelte prese insieme ai Cittadini sono discusse prima di esser presa.

Ma è così difficile da comprendere?

Mi riferiscono che la serata del 03 luglio  - invece di lasciare spazio ai Cittadini - dopo  l'introduzione noiosa (come solo il Sindaco sa fare) è stato lasciato spazio alle varie organizzazioni e coopetative (4) tutte rigidamente favorevoli all'arrivo in paese dei nuovi ospiti.

Inutile dire che ai loro interventi non è stato posto alcun limite di tempo, cosa diversa è stata per il pubblico (intervento Max 3 min) perché il dissenso dev'essere gestito e possibilmente relegato a tardo orario.
Il Sindaco - storico tesserato del PCI - è orgogliosamente comunista, ma non a caso: è una scuola, una dottrina organizzativa, una gestione del potere asfissiante.

Ne parleremo.

Gli interventi della serata sono stati 13 (5 favorevoli e 7 contrari).

Fda i favorevoli erono presenti noto soggetti legati ad associazioni e cooperative (vedi coop.la speranza, etc.etc.)
Ha fatto molto discutere la curiosa eccitazione di quest'ultime, nel difendere la gestione immigrazione.

Davvero curiosa.

Sono seguiti interventi dei gruppi consiliari di minoranza, che hanno posto domande specifiche, tecniche e puntuali.
Le domande sono rimaste quasi tutte senza risposta: ad oggi non è chiaro nemmeno dove alloggeranno i nuovi ospiti.
Sulla questione tornerò a scrivere, nel frattempo è emersa una sostanziale indecisione e confusione da parte del Sindaco, che ha fornito risposte vaghe e "di principio" sulla necessità di accogliere e mostrarci solidali "...verso un dramma umano di dimensioni epocali".
"Frasi di rito ideologico" che hanno riempito pagine dei giornaloni nazionali.

Mandelli ha citato 3 volte il Santo Padre, giusto perché perche per un comunista ateo è troppo semplice utilizzare la Chiesa come strumento "una tantum".

Per poi tornare velocemente a rinnegare Chiesa e Santo Padre, quando si difendono alcuni valori.

Ma lasciamo perdere il nostro Sindaco e la sua scapestrata Giunta, visto che ormai - anche fra loro - parlano solo del "dopo Mandelli" (non più ricandidabile ovviamente).

Sono 3 gli assessori che covano il desiderio di candidarsi alla carica di Sindaco, per sostituire Mandelli.

Ne parleremo, perché ci sono aspetti tragi-comici.

Oggi vi volevo raccontare che l'attuale governo - per coprire le spese sociali - verserà nelle casse comunali 500 euro per ogni profugo o minore non accompagnato ospitato nel proprio territorio.

Un  “Bonus accoglienza” - una tantum -  di 9000 euro, ma consiglio di non ubriacarsi: la cifra è davvero irrisoria.

Andrea Maggio

domenica 2 luglio 2017

IL SESSISMO E' ALTRA COSA..!

IL SESSISMO è un'ALTRA COSA

A seguito della comparsa di alcune vignette su internet alcuni Consiglieri Comunali di maggioranza e assessori - disgustato dal contenuto a loro dire sessista - hanno recentemente firmato un appello contro il sessismo a Cassina. 

Ne ho vista una, non l'ho trovata di cattivo gusto: una bella ragazza percorreva la pista ciclabile di Cassina con i pantaloni attillati e
Il fondoschiena in evidenza, mentre alcuni passanti si esprimevano positivamente sulla pista ciclabile fino a quel momento criticata.

Non mi è sembrata una vignetta sessista, ho considerato già allora esagerata la reazione la reazione di qualche membro della maggioranza.

Il tema del sessismo è troppo serio per essere banalizzato in questo modo.

Oggi queste esagerazioni so ripresentano: 

Un consigliere comunale di Maggioranza - in veste di  capocontrada - ha registrato un video (insieme ad altri contradaioli) dove il sedere di una ragazza è diventato ancora protagonista assoluto generando una Baruffa estiva in maggioranza.

Personalmente, ho trovato il video piuttosto simpatico - ho già fatto i complimenti al consigliere comunale di maggioranza, autore del video - ma i firmatari dell'appello "anti-sessista" sono in rivolta.

Non è la prima volta sedere in un video o in una vignetta ironica compaia un sedere di donna pronunciato mentre si muove a ritmo di una musica di sottofondo.

Il mio consiglio: comprendo la
Noia in maggiorana ma si facciano po' di ferie e al rientro dalle vacanze provino a vivere il Comune con meno ideologia.

Andrea

Ps - questa L immagine contestata da qualche assessore e consigliere di maggioranza 
Io in minoranza penso siano altri i problemi di questo Comune e alle beghe interne in maggioranza non siamo interessati 


Andrea Maggio 
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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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