venerdì 28 luglio 2017

LA FATTORIA DEGLI ANIMALI: ORWELL PENSAVA A CASSINA



Anche oggi un altro post estivo, nel senso che sarà anche questo 'meno' impegnativo dei tanti che pubblico ragionando sulle scelte politico-amministrative locali dalle pagine di questo blog, ma sono davvero tanti gli argomenti che intendo toccare prossimamente, che questi 'intermedi' diventano indispensabili per la tenuta del fegato dei tanti lettori che seguono il Blog.
 
Regaliamoci un sorriso, lo meritiamo davvero tutti, soprattutto chi 3 anni fa ha votato l'attuale Sindaco e da allora non si capacita di quanto scadente sia l'attuale Amministrazione.
 
Chiedo a questi lettori/elettori di non sentirsi in colpa, il voto è uno strumento democratico ed è normale aver votato chi ha convinto di più.
 
Sbagliare è umano, lo abbiamo fatto tutti, l'importante è non perseverare e prendere le dovute precauzioni per scegliere in futuro con maggiore consapevolezza.
 
Comunque prossimamente proverò ad offrire - con umiltà e consapevole dell'ineludibilità totale del problema di imbarcare incapaci - alcuni elementi per riconoscere in tempo i "bidoni" che offre la politica nostrana.

Più o meno parliamo di "simil-truffe" elettorali, ma l'Italia è il posto ideale per questo genere di operazioni: è facile prendere le patacche dentro le urne almeno quanto lo sia comprare 6 collane d'oro + 1 orologio + 3 anelli con brillanti alle prime 50 telefonate su qualche TV privata, alla modica cifra di 100.000 Lire spese di spedizione incluse.

Ma l'Italia è un paese straordinario e se dopo 25 anni mi ritrovo gli stessi anelli ancora in vendida (grazie a Prodi le 100.000 Lire sono miracolosamente trasformate in 100 euro) qualcuno quelle offerte - pur senza ammetterlo per umano imbarazzo - deve averle reputate credibili.
 
Un pò quello che capita a Cassina con l'attuale gruppo dirigente, ossia la coalizione che ha Governato 18 dei 22 anni, di cui nessuno si dice soddisfatto, tutti si lamentano, ma hanno cambiato nome, simbolo e tutto il necessario ed eccoli presentarsi ogni volta "come il nuovo che avanza", un gruppo trainato dai pochi che stanno "dietro le telecamere" da 20 anni e che scelgono al Circolo della Speranza e altri poteri forti locali.
 
Ma di questo avrò modo di scrivere in futuro, non è urgente, in quanto l'attuale Amministrazione andrà avanti fino alla fine della legislatura, anzi in queste ore dall'interno stanno progettando la campagna informativa di regime orchestrata da Clarinetto.
 
Prego ai pochi che non avessero letto "Fattoria degli Animali" di colmare questa grave lacuna, in quanto - incredibile pensarlo - il grande George Orwell (venne a mancare nel lontano 1950) nel redigere il famoso romanzo distopico, dovette immaginare Cassina dè Pecchi di questi ultimi 3 anni.
 
Indiano di origini scozzesi, per ragioni anagrafiche ebbe la fortuna di non vivere la "Mandellocrazia", ma leggete questo capolavoro e vi renderete conto che Orwell scrisse nella Fattoria degli Animali "...chiare allusioni critiche alla Mandellocrazia", che gli costarono una certa ostilità negli ambienti della sinistra cassinese (rancorosi) ma non impedirono di ottenere un notevole successo.
 
La "Fattoria degli animali" venne pubblicato per la prima volta a Londra nel 1945 anni in cui la Mandellocrazia non era nemmeno nei brutti sogni dei cassinesi, eppure lo era negli incubi di Orwell  che diede vita ad uno dei più grandi capolavori immaginabili.
 

Il fenomenale Orwell riuscì ad anticipare e descrivere questo squallore politico-amministrativo in maniera semplice, tragi-comica senza eguali, in un mondo fiabesco ma non del tutto distaccato dalla realtà Cassinese.
 
Un libro che merita di esser distribuito in tutte le Scuole Cassinesi.

Voi scaricatelo gratis (http://www.liber-rebil.it/wp-content/uploads/2011/09/ORWELL-la_fattoria_degli_animali.pdf) perchè sarà più semplice comprendere questo mio post e il ruolo di "Clarinetto" anticipato all'inizio del post.

Il romanzo è ambientato in una fattoria dove gli animali, stanchi dello sfruttamento dell'uomo, si ribellano. Dopo aver cacciato il padrone, decidono di dividere il risultato del loro lavoro seguendo il principio «da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni».



Il loro sogno fallisce perché i maiali, gli ideatori della "rivoluzione", prendono il controllo della fattoria, diventando sempre più simili all'uomo, finché non diventarono peggio dell'uomo stesso.

Clarinetto (o Piffero in alcune traduzioni) è il propagandista di Napoleone, che con il generale francese non ha nulla a che fare ma nel romanzo è un maiale che non ha scrupoli morali e possiede delle qualità, le stesse che lo hanno fatto emergere rispetto agli altri maiali, anche prima della rivoluzione.
 

Rispetto all'idealismo del "Vecchio Maggiore" e di "Palla di Neve" (anche loro maiali che hanno partecipato attivamente alla presa rivoluzionaria della Fattoria, ma mossi da ideali sinceri) Napoleone è un opportunista e un despota, la cui crudele determinazione compensa una certa mancanza di intelligenza.
 

Ma la figura che a Cassina dè Pecchi salterà fuori a breve sarà proprio Clarinetto, altri protagonisti del romanzo sono in pista da tempo (con accorgimenti e adattamenti personali, che il romanzo scritto 72 anni non poteva fornire) il propagandista che parla per mezze verità, omissioni e vere e proprie bugie.
 

Egli fornisce le illusioni che aiutano i lavoratori a sopportare la dura esistenza e lo sfruttamento da parte dei maiali.
 

La sua principale strategia è minacciare il «ritorno di Jones» (il fattore), facendo leva sul sentimento anti-umano degli altri animali, spingendoli così ad accettare tutte le tirannie di Napoleone.

 

SE MI PROMETTETE CHE LEGGERETE IL CAPOLAVORO (il MIO PREFERITO) - ed è anche breve - FARO' QUALCOSA CHE NEMMENO IL GRANDE ORWELL VOLLE FARE: ATTRIBUIRO' UN NOME REALE della politica locale AD OGNI PERSONAGGIO DEL ROMANZO.
 

Fatevi una risata, sarà quella che seppellirà i rancorosi seduti in Maggioranza.

 
Un saluto
Andrea Maggio

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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