giovedì 27 agosto 2020

ALTRI SOLDI DELLA REGIONE SULLA SCUOLA

Nonostante sia stato sollecitato ad esprimermi sulla questione STRABERRY, penso di aver detto tutto in tempi non sospetti. 

Chi segue il BLOG sa perfettamente quanto abbia detto e le minacce subite, quindi non serve ch'io scriva nuovamente per eplicitare concetti chiari.

Troverete post del 2015 -2016-2017 e l'ultimo 2018.

Mi aspetto le scuse di chi scriveva "Maggio fa polemica sterile "ti lamenti perchè sei invidioso e hai perso e elezioni", di chi non ha avuto parole di solidarietà per le provocazioni subite "da quei soggetti" e di cui ho scritto.

Oggi scriverò di un tema che mi/vi/ci sta a cuore, sul quale l'Amministrazione sta latitando ma io non rinuncio al mio ruolo di proposta.



La Regione Lombardia ha ritenuto necessario dare avvio con urgenza alle misure finalizzate a fronteggiare l’impatto economico derivante dall’emergenza sanitaria da Covid-19. La L.R. 9 del 4 maggio prevede una spesa complessiva di euro 3.000.000.000,00 per il rilancio dell’attività delle imprese e per la realizzazione di interventi a vantaggio delle comunità locali.



Con D.G.R. N. 3113 del 5 maggio 2000, la Giunta regionale ha dato attuazione all’art. 1, commi 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9 della L.R. 9 del 4 maggio 2020, stanziando la somma di 400.000.000 di euro a favore di Comuni, Province e Città Metropolitana di Milano.

Le risorse destinate ai Comuni possono essere utilizzare per opere pubbliche in materia di:

  • sviluppo territoriale sostenibile, ivi compresi interventi in materia di mobilità sostenibile, nonché interventi per l'adeguamento e la messa in sicurezza di strade, scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale, abbattimento delle barriere architettoniche e interventi per fronteggiare il dissesto idrogeologico e per la riqualificazione urbana;

  • efficientamento energetico, ivi compresi interventi volti all'efficientamento dell'illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e di edilizia residenziale pubblica, nonché all'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;

  • rafforzamento delle infrastrutture indispensabili alla connessione internet, con particolare riferimento alla fibra ottica e alla realizzazione e ampliamento di aree “free wi-fi”;

Le risorse destinate alle Province e alla Città Metropolitana di Milano possono essere utilizzate per interventi in materia di edilizia scolastica viabilità e strade.


Alla Città Metropolitana di Milano: 3.024.400 euro nel 2020 e 8.432.761 euro nel 2021 e le risorse assegnate per Comune è in funzione alla popolazione residente alla data del primo gennaio 2019


Il Comune beneficiario del contributo può finanziare uno o più lavori pubblici, a condizione che gli stessi non siano già integralmente finanziati da altri soggetti;

  • il Comune beneficiario del contributo è tenuto ad iniziare l'esecuzione dei lavori entro il 31 ottobre 2020, pena la decadenza del contributo; nel caso di più opere, tutte devono iniziare entro tale termine;

  • per tutte le opere eseguite grazie alle risorse di cui al presente provvedimento deve essere previsto nell’apposita cartellonistica dei cantieri il logo di Regione Lombardia;

I contributi sono erogati agli enti beneficiari:

  1. a) per il 20 per cento previa verifica dell'avvenuto inizio dell'esecuzione dei lavori; qualora il Comune attesti che il collaudo dell'opera avviene entro novembre 2020, allo stesso sarà erogata l'intera somma assegnata attraverso l'anticipazione finanziaria di cui all’art. 6 della L.R. 9/2020;

  2. b) per il 50 per cento entro il mese di febbraio 2021;

  3. c) per il residuo 30 per cento previa trasmissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori, ai sensi dell'articolo 102 del codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici), entro e non oltre il 20 novembre 2021.

Le medesime tempistiche e modalità di erogazione dei contributi valgono anche per le Province e Città Metropolitana di Milano.

Le risorse possano essere erogate ai Comuni ammessi al finanziamento anche nei seguenti casi:

  • per la realizzazione di interventi previsti, già ammessi a precedenti forme di contribuzione regionale, ma non finanziati per esaurimento delle risorse disponibili;

  • per la realizzazione di interventi solo parzialmente finanziati da altri contributi regionali, fatta salva la quota di cofinanziamento prevista dalle specifiche condizioni incluse nei rispettivi provvedimenti di ammissione;

  • per la realizzazione di interventi finanziati dal ricorso al debito se non contratto;

  • per la realizzazione di interventi solo parzialmente finanziati da altri soggetti;

  • ad integrazione di finanziamenti statali di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico del 16/2/2016 (Aggiornamento della disciplina per l'incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l'incremento dell'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili) nel rispetto della disciplina statale di riferimento; allo scopo i Comuni possono richiedere di fruire dei servizi di assistenza territoriale del Gestore dei Servizi Energetici per gli Enti Locali

In base alla modifica introdotta all'art.1 della l.r. 9/2020, i contributi regionali previsti dalla norma possono ammontare fino al 100% del valore delle opere finanziate.


Questo per dire, che quando dalla minoranza chiedevamo DI NON AUMENTARE LA TASSAZIONE LOCALE era perchè la valanga di soldi avrebbero ristorato le casse pubbliche e rimpiguato i capitoli di spesa.



Comincio a convincermi che l'attuale Amministrazione è anche peggio della precedente, che perlomeno vantava 3 persone di esperienza e - perlomeno il primo anno - aveva l'entusiasmo e le idee (che spesso non condividevo).


Questi non hanno NEANCHE un'idea, approvato il residenziale all'interno dell'area nokia siemens possono tranquillamente chiudere l'esperienza.




lunedì 24 agosto 2020

UNA STRADA PUO' ESSERE la "SCUOLA DIFFUSA" (anche se....)


L’aumento dei casi di contagio da COVID era atteso, inutile voler immaginare che ferie, vacanze, ripresa dell'attività lavorativa e delle attività didattiche non abbiano conseguenze in società.

Il tema è non farsi trovare impreparati, riuscire a contenere gli inevitabili effetti negativi del prevedibile ritorno della mobilità di massa.  

Come scrissi circa 20 giorni fa, a mio modesto parere esiste una componente fortemente sindacalizzata che ha subdolamente (prendo in prestito il termine da un Consigliere comunale di maggioranza) messo in discussione l’avvio delle attività didattiche in presenza perchè fortemente orientati sulla DAD.

Hanno perso una battaglia - il Ministro ha confermato l'inizio delle attività didattiche il 14 settembre - ma dubito che all'incremento del numero dei positivi (anche asintomatici) non tornino alla carica.

Il Ministero, ad oggi, conferma le date già preventivate ma non sarà facile "tenere botta" davanti alle prevedibili pressioni dei prossimi mesi.   

E' normale chiedere alcune garanzie (genitori, docenti e direttrici di istituto); è logico attendersi alcune "trasformazioni" organizzative della scuola. 

Ad esempio, meno alunni, meglio distribuiti e non solo.

A Cassina, l'Amministrazione dovrebbe ragionare su una "scuola diffusa", che possa usufruire di locali oggi inutilizzati (strutture private, chiedendo magari al DON) pagando l'affitto con le importanti risorse messe a disposizione dell'ultimo decreto.

L'Amministrazione comunale non esiste, la Comunità  cassinese vive la fortuna - perchè di questo si tratta - di avere in paese una persona straordinaria come Don Massimo, che oltre ad esercitare la sua funzione in modo eccelso, ha una visione d'insieme strategica e non limitata all'orticello.

La visione complessiva e d'insieme, che dovrebbe avere qualsiasi Sindaco di un paese, ma che il nostro Sindaco non può per ovvie ragioni avere.


Letto l'inutile post pubblicato dal Sindaco (solite frasi della mia comunità, mettete la maschernina, solo insieme riusciremo, forza cassina ecc)  mi vien da pensare che sia finalmente tornata in servizio.

Non era il momento di andarsene, i Sindaci hanno dato risposte alle legittime richieste dei Cittadini su un argomento delicato come la scuola, come balsamo per timori e angosce. 

Ecco, adesso farà bene ad andare da Don Massimo perchè - come già successo in questo primo anno di legislatura - potrà aiutarla a togliere le "castagne dal fuoco" a questo paese.

Non ho molta confidenza con Don Massimo, ma bisogna rendere merito a chi offre costantemente la propria collaborazione per sopperire alle carenze del "pubblico" con il sacrosanto principio della sussidiarietà.

Con una nota ufficiale, il Ministero dell’Istruzione interviene nel dibattito riguardante le scuole paritarie (mi sono espresso anche io con post https://andreamaggio.blogspot.com/2020/08/scuole-paritarie-fondamentali-per-la.html) e il loro intervento per la gestione degli spazi in vista del ritorno a settembre.

Il ricorso alle scuole paritarie da parte degli Enti locali competenti per trovare spazi aggiuntivi per quelle statali che ne abbiano bisogno è del tutto possibile e non è mai stato previsto il contrario. Né potrebbe esserlo”, si legge.

Una strada perseguibile è quella della "scuola diffusa" (ossia affittare spazi per spalmare meglio la presenza dei ragazzi) anche se toccherà vincere le inevitabili resistenze di tifa per la DAD

Fine pausa pranzo, 

Domani la seconda parte 

domenica 23 agosto 2020

CASSINA: SERVE ASSEMBLEA PUBBLICA SUL TEMA SCUOLA.

Il post era già completo, quando ho pensato di cambiare il titolo e aggiungere queste poche righe iniziali per rispondere positivamente all'appello lanciato qualche ora fa da Andrea Parma, ossia l'invito all'Amministrazione di uscire dal cespuglio, con il sollecito al Sindaco "...ad organizzare assemblea pubblica sulla questione scolastica".

Detto questo, proseguo con la pubblicazion edel post originale;

Accusare e scaricare la responsabilità sul ministro Lucia Azzolina, per quanto sta accadendo sulla riapertura delle scuole è quantomeno riduttivo.


Non sono grande sostenitore dell'Azzolina, in quanto in lei riconosco e vedo incarnati “misteri e fortune” di chi scala il mondo politico in pochi mesi, da semplice insegnante, improvvisamente riesce ad esser nominato Ministro all'Istruzione.



Sono un noto fautore della gavetta, delle competenze, della necessità di “vivere la PA” per conoscerla e governarla.


Ma la bella Azzolina non è la sola, non è l'unica rappresentante del Governo improvvisata in un ruolo complesso, senza aver mai varcato la porta di un Consiglio comunale.


L'apparato ministeriale è “...una selva selvaggia aspra e forte, che nel pensier rinnova la paura...” resa ancor meno praticabile ai politici di passaggio dalla straordinaria invasività dei Sindacati.


Nonostante non sia sostenitore dell'attuale Governo, nato sotto la stella della più classica operazione di trasformismo politico, non è (intellettualmente) onesto il tentativo maldestro di addossare al Ministro Azzolina la responsabilità di mancanza di spazi adeguati per svolgere in sicurezza le attività didattiche in presenza.


A seguito di scostamenti di Bilancio, il Governo ha previsto la possibilità di finanziare del noleggio di strutture e l’affitto di spazi per aumentare il numero degli spazi didattici disponibili.


Quello che doveva fare, attribuendo ai Sindaci - per DECRETO - funzioni e poteri di Commissario.

Direi, più che poteri, le prerogative dei Commissari speciali.

Da ex assessore ai lavori pubblici mi sono venute le lacrime agli occhi, per l'emozione.

Qualunque amministratore – anche i nostri scadenti a Cassina dè Pecchi – è da mesi che vivono le condizioni di avviare lavori per garantire decoro e messa in sicurezza dei plessi scolastici.


Soprattutto adeguati alle nuove esigenze.


Chi sostiene diversamente o e’ ignorante (che ignora la materia) o è in malafede o persegue altre finalità usando questo tema come testa d’ariete per ottenere altro, ad esempio, giocarsi una partita politico-elettorale contro questo o quel partito in vista delle elezioni di settembre.


I Cittadini non devono essere confusi - l’edilizia scolastica rientra nelle competenze degli enti locali (comuni e province) e che quindi spetta a sindaci e presidenti di provincia adeguare gli spazi e mettere a norma gli edifici utilizzando (oltre ai soldi inseriti in Bilancio con una tassazione posta al massimo consentito) finanziamenti europei, ministeriali e regionali.



Il resto sono chiacchiere da bar, conseguenza inevitabile di una Giunta assente – improvvisata – che non ha voluto nemmeno la collaborazione offerta.


La paura delle competenze è il difetto più diffuso fra Pubblici Amminstratori improvvisati, catapultati dal potente di turno ad occupare un ruolo come semplice pedina.



I fondi per costruire e adeguare le nostre scuole sono tantissimi, il 35% degli enti locali Lombardi (circa 35 comuni ogni 100) risultano silenti, ovvero non hanno partecipato ad alcuna misura di finanziamento messa in campo dalla banca europea degli investimenti, dal governo e dalla regione (non hanno nemmeno presentato domanda) per adeguare le scuole presenti sul territorio.


La Giunta comunale ha posto come prioritario l'intervento sugli infissi della scuola, questo per ottenere risparmi sulla gestione calore, ma sempre la stessa Giunta delibera di destinare i 90.000 euro (ottenuti nella scorsa legislatura per la sostituzione della caldaia della scuola media) per finanziare la sostituzione della caldaia della limitrofa Piscina.


I cui vantaggi - conseguenti al risparmio economico - saranno per i gestori di una struttura data in Concessione.

Non per il Bilancio comunale.

Le mie domande in proposito hanno suscitato l'imbarazzo dell'attuale Giunta, comprensibile, con il conseguente balbettamento del l'assessore.


E lo avevo annunciato che la mancata Validazione del progetto della nuova Piscina – rilasciata nei tempi e prima della gara - “....sarebbe diventata un pozzo senza fondo per le casse pubbliche”.


Così è e non finisce qui e chi disse “Maggio tifa contro e fa polemica sterile” oggi dovrebbe dire “aveva ragione Maggio, bisognava ascoltarlo”


La mia critica è credibile, perchè non si ferma alle appartenenze politiche, ma è identica laddove identici sono i disagi e le negligenze riscontrate.


Senza guardare in faccia nessuno, solo nell'interesse di tutti.

Questo genera antipatie, ma tanto orgoglio, che in un paese dove le competenze sono un optional può non essere funzionale elettoralmente. 

Ma non importa, continuo a svolgere il mio servizio con sacrificio, agosto pasqua epifania. 


Comunque, chiudo e per completezza, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, di seguito riporto l’elenco delle misure messe in campo per finanziare gli interventi di adeguamento degli edifici scolastici con i relativi finanziamenti previsti a livello nazionale:


MUTUI BEI 2015 – 2017: 905 milioni

MUTUI BEI 2018-2020: 1,7 miliardi

PIANO 2019 DM 175/2020: 510 milioni

FONDO COMMA 140 COMUNI: 1 miliardi 58 milioni

FONDO COMMA 140 PROVINCE: 321 milioni

SCUOLE ANTISISMICHE 40 milioni

SCUOLE INNOVATIVE: 350 milioni

POLI INFANZIA INAIL: 150 milioni

VERIFICHE DI VULNERABILITÀ SISMICA: 100 milioni

IDES 2015, 2017, 2019: 40 milioni

PIANO PALESTRE: 50 milioni

FONDO PROGETTAZIONE: 50 milioni

Delibera Cipe 22_2014: 400 milioni


Va aggiunto il miliardo di euro stanziati a luglio dal governo per interventi di adeguamento urgente degli spazi didattici, i fondi per l’acquisto di device, quelli per l’aumento dell’organico per far fronte all’emergenza sanitaria tuttora in corso.


Siamo ancora sicuri di voler polemizzare – come l'attuale maggioranza a Cassina vuole inscenare per assolvere il proprio immobilismo?


Le azioni messe in campo dalle altre amministrazioni locali sono notevoli, andate negli altri Comuni.


Abbiamo offerto collaborazione in maniera costruttiva, esiste un “tavolo scuola” votato e nominato per favorire il ritorno sui banchi e pensare insieme luoghi a garanzia dei soggetti più fragili presenti all’interno del corpo docente e personale ATA.


Il “Tavolo” è stato convocato una sola volta, poi tutti in ferie, perchè tanto qualcuno ci penserà.

Quando nel nel 2009 vi fu l'incendio del terzo piano della scuola media, da asessore ai Lavori Pubblici scelsi di rinunciare alle ferie e seguire direttamente affidamenti di una “somma urgenza”.

Riuscimmo ad assicurare la ripresa delle attività didattiche, con imprese che lavorarono anche ad agosto.


Non fu l'unica occasione che l'incarico di assessore mi portò a rinunciare alla partenza: altra volta nel 2013 fu portata acqua potabile in una zona di Sant'Agata, ancora priva del servizio.


Ci sono momenti che si DEVE giustificare l'indennità di carica, perchè non è stipendio ma INDENNITA'.

Chi vive la PA conosce la differenza.


Chiudo, rispondendo positivamente all'appello lanciato qualche ora fa da Andrea Parma, ossia l'invito all'Amministrazione di "uscire dal cespuglio", sollecitando il Sindaco ad organizzare assemblea pubblica sulla questione scolastica.

In modo da informare tutti i genitori.


venerdì 21 agosto 2020

SCUOLE A CASSINA.

Finalmente è possibile vedere sul sito del Ministero dell’Istruzione, l’Avviso pubblico per accedere ai 70 milioni di euro destinati agli Enti Locali dal decreto Agosto per l’affitto di spazi e per l’acquisto, il noleggio o il leasing di strutture temporanee da utilizzare per le attività didattiche, per garantire il distanziamento e, dunque, la sicurezza di studentesse, studenti e personale scolastico.


Ho già avuto ho avuto modo di anticipare, nel corso dei precedenti post, il totale delle risorse assegnate al Comune e la quantificazione


Gli Enti Locali in questo periodo avrebbero dovuto già iniziare a lavorare per individuare ulteriori soluzioni, a Cassina è calato un silenzio assordante. 


La Giunta di Cassina ha staccato la spina da un pezzo, per il riposo estivo, questo lascerebbe a immaginare che sia tutto sotto controllo.


Con i finanziamenti ricevuti sarà possibile non solo eventualmente pagare gli spazi, ma anche i lavori di adattamento alle esigenze didattiche, quello che non capisco è perché in altri Comuni le scuole sono un vero cantiere (Cologno e Pioltello, fra i tanti Comuni che stanno intervenendo sulle strutture) mentre – a meno di un mese dall’apertura delle scuole - a Cassina sembra non muoversi nulla.


La riapertura delle scuole a settembre è una priorità assoluta(perlomeno queste sono le dichiarazioni ufficiali del Governo) e richiede la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali coinvolti. 


Nell’ambito delle rispettive competenze, ad ogni livello si deve – lealmente – concentrarsi sull’interesse pubblico, non politico di parte. 


Le dichiarazioni di qualche esponente di maggioranza consiliare sembra che qualcuno voglia giocare la partita del “tanto meglio tanto peggio” per mettere in difficoltà il Governo nazionale.


I soldi ci sono e il Governo li ha già versati nelle casse Comunali, bisogna vincere l’immobilismo amministrativo, lo sciattume di questo primo anno di legislatura, dobbiamo fare in modo che anche Cassina – come gli altri Comuni già operativi da settimane - li spenda bene.


Il Ministero dell’Istruzione ha fatto sapere – anche al nostro Comune “serrato” – che saranno supportatetutte le azioni necessarie, nel rispetto delle competenze di ciascuno.


In questo momento, per il bene dei nostri figli (e di tutte le famiglie) non è il momento di fare “tattica politica” fra livelli di governo dal colore differente, ma serve la sinergica collaborazione per il bene della comunità.


Non dimentichiamo che ogni ente locale titolare delle competenze relative all’edilizia scolastica ai sensi della legge 11 gennaio 1996, n. 23 e le risorse necessarie sono disponibili


Peraltro il Decreto Agosto prevede uno stanziamento aggiuntivo di un miliardo per le Misure per l’edilizia scolastica,  per i patti di comunità e per l’adeguamento dell’attività didattica  per l’anno scolastico 2020-2021′.

La scelta di alzare le tasse comunali, fino al massimo consentito, è stata una scelta sbagliata - lo dissi subito, in tempi non sospetti, che sarebbero arrivati i "ristori" e ingenti somme dovute al Covid.

L'unica Amministrazione che io conosca, che non ha tagliato gli sprechi e/o eccedenze, ma prelevato forzosamente i soldi dalla busta paga (add. Irpef)


Si prevede che il fondo di cui all’articolo 235 del  decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni  dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, è incrementato di 400 milioni di  euro nel 2020 e di 600 milioni di euro nel 2021”.

L’incremento è destinato al  trasferimento di risorse agli enti titolari delle competenze relative all’edilizia scolastica per l’acquisizione in affitto o con le altre  modalità previste dalla legislazione vigente, inclusi l’acquisto, il  leasing o il noleggio di strutture temporanee, di ulteriori spazi da  destinare all’attività didattica nell’anno scolastico 2020/2021,  nonché delle spese derivanti dalla conduzione di tali spazi e del loro adattamento alle esigenze didattiche;alla assegnazione di risorse agli uffici scolastici regionali per il sostegno finanziario ai patti di  comunità”.

Vedo una sostanziale passività, inerzia, svogliatezza, da parte di una Giunta remissiva in attesa – anche questa volta, come per tutto il periodo covid (con le ordinanze copiate anche negli errori da altre amministrazioni) – che qualcuno “risolva” tutto.


Magari con il proroghe, deroghe che troveremo all’ultima riga con l’italico asterisco 

mercoledì 19 agosto 2020

COMUNE, CASA DI TUTTI TRASFORMATA IN CASA DEI FANTASMI

Positivi i primi riscontri sull'efficienza del lavoro agile, per molte amministrazioni  pubbliche.

Molti Comuni hanno avviato un vero Smart working, ottenendo benefici e conservando identico standard dei servizi.

Non a Cassina, dove la “serrata” è davvero imbarazzante.

Il tipico lavoro di chi non “mette testa” ai problemi, non li affronta, anzi si adagia ad essi aspettando che si “aggiusti” da solo.

In giro per l’Italia continua ad aumentare il numero di dipendenti Comunali in smartworking e, grazie anche all'organizzazione più centrata sugli obiettivi da raggiungere con più flessibilità che sui singoli compiti, i primi riscontri sull'efficienza e sull'efficacia sono positivi. 

Il Comune di Cassina è ancora all’anno zero, si avvale della disponibilità di alcuni dipendenti che riescono a garantire alcuni servizi “a chiamata” ma questo non è quello le il legislatore ha pensato per la PA.

Disagi dei Cassinesi è oramai un problema, La “serrata” degli uffici viene attenuata da alcuni dipendenti ma non c’è stata una reale riorganizzazione del lavoro, per trasformare un'emergenza in opportunità e ripensare le modalità di lavoro anche in futuro. 

Gravi difficoltà tecnica e di controllo a distanza dei processi, l’Amministrazione di Cassina non ha fatto nulla per mantenere costante l’efficienza dei servizi. 

Il Comune in questa situazione non può più andare avanti. 

Il DL Semplificazioni ha introdotto il codice di condotta tecnologica per lo smart Working nella pubblica amministrazione

L'art. 31 del DL semplificazioni nell'ottica della semplificazione dei sistemi informativi delle pubbliche amministrazioni e dell'attività di coordinamento nell'attuazione della strategia digitale e in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica introduce l'obbligo per le diverse articolazioni della Pubblica Amministrazione di sviluppare i propri sistemi con modalità idonee a consentire l'accesso da remoto ai dipendenti. 

L'art. 32 introducendo l'art. 13-bis del CAD prevede il codice di condotta tecnologica.

A Cassina il vuoto più totale, senza pianificazione e figuratevi la progettazione 

Sembra che si preannunci una legislatura ancor più deludente della precedente.

Almeno quelli prima erano pasticcioni, questi sono ingessati, senza idee e scarsa progettualità.

Presenterò interrogazione in proposito per sollecitare scelte rapide sulla questione, perchè l'inefficienza strutturale del "pubblico" è un aggravio per i "privati".

Andrea Maggio

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

Chiunque è benvenuto e invitato ad esprimere opinioni...nel rispetto di chi scrive e di chi legge

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