Finalmente è possibile vedere sul sito del Ministero dell’Istruzione, l’Avviso pubblico per accedere ai 70 milioni di euro destinati agli Enti Locali dal decreto Agosto per l’affitto di spazi e per l’acquisto, il noleggio o il leasing di strutture temporanee da utilizzare per le attività didattiche, per garantire il distanziamento e, dunque, la sicurezza di studentesse, studenti e personale scolastico.
Ho già avuto ho avuto modo di anticipare, nel corso dei precedenti post, il totale delle risorse assegnate al Comune e la quantificazione
Gli Enti Locali in questo periodo avrebbero dovuto già iniziare a lavorare per individuare ulteriori soluzioni, a Cassina è calato un silenzio assordante.
La Giunta di Cassina ha staccato la spina da un pezzo, per il riposo estivo, questo lascerebbe a immaginare che sia tutto sotto controllo.
Con i finanziamenti ricevuti sarà possibile non solo eventualmente pagare gli spazi, ma anche i lavori di adattamento alle esigenze didattiche, quello che non capisco è perché in altri Comuni le scuole sono un vero cantiere (Cologno e Pioltello, fra i tanti Comuni che stanno intervenendo sulle strutture) mentre – a meno di un mese dall’apertura delle scuole - a Cassina sembra non muoversi nulla.
La riapertura delle scuole a settembre è una priorità assoluta(perlomeno queste sono le dichiarazioni ufficiali del Governo) e richiede la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali coinvolti.
Nell’ambito delle rispettive competenze, ad ogni livello si deve – lealmente – concentrarsi sull’interesse pubblico, non politico di parte.
Le dichiarazioni di qualche esponente di maggioranza consiliare sembra che qualcuno voglia giocare la partita del “tanto meglio tanto peggio” per mettere in difficoltà il Governo nazionale.
I soldi ci sono e il Governo li ha già versati nelle casse Comunali, bisogna vincere l’immobilismo amministrativo, lo sciattume di questo primo anno di legislatura, dobbiamo fare in modo che anche Cassina – come gli altri Comuni già operativi da settimane - li spenda bene.
Il Ministero dell’Istruzione ha fatto sapere – anche al nostro Comune “serrato” – che saranno supportatetutte le azioni necessarie, nel rispetto delle competenze di ciascuno.
In questo momento, per il bene dei nostri figli (e di tutte le famiglie) non è il momento di fare “tattica politica” fra livelli di governo dal colore differente, ma serve la sinergica collaborazione per il bene della comunità.
Non dimentichiamo che ogni ente locale titolare delle competenze relative all’edilizia scolastica ai sensi della legge 11 gennaio 1996, n. 23 e le risorse necessarie sono disponibili
Peraltro il Decreto Agosto prevede uno stanziamento aggiuntivo di un miliardo per le ‘Misure per l’edilizia scolastica, per i patti di comunità e per l’adeguamento dell’attività didattica per l’anno scolastico 2020-2021′.
La scelta di alzare le tasse comunali, fino al massimo consentito, è stata una scelta sbagliata - lo dissi subito, in tempi non sospetti, che sarebbero arrivati i "ristori" e ingenti somme dovute al Covid.
L'unica Amministrazione che io conosca, che non ha tagliato gli sprechi e/o eccedenze, ma prelevato forzosamente i soldi dalla busta paga (add. Irpef)
Si prevede che “il fondo di cui all’articolo 235 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, è incrementato di 400 milioni di euro nel 2020 e di 600 milioni di euro nel 2021”.
L’incremento è destinato al trasferimento di risorse agli enti titolari delle competenze relative all’edilizia scolastica per “l’acquisizione in affitto o con le altre modalità previste dalla legislazione vigente, inclusi l’acquisto, il leasing o il noleggio di strutture temporanee, di ulteriori spazi da destinare all’attività didattica nell’anno scolastico 2020/2021, nonché delle spese derivanti dalla conduzione di tali spazi e del loro adattamento alle esigenze didattiche;alla assegnazione di risorse agli uffici scolastici regionali per il sostegno finanziario ai patti di comunità”.
Vedo una sostanziale passività, inerzia, svogliatezza, da parte di una Giunta remissiva in attesa – anche questa volta, come per tutto il periodo covid (con le ordinanze copiate anche negli errori da altre amministrazioni) – che qualcuno “risolva” tutto.
Magari con il proroghe, deroghe che troveremo all’ultima riga con l’italico asterisco
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