domenica 23 agosto 2020

CASSINA: SERVE ASSEMBLEA PUBBLICA SUL TEMA SCUOLA.

Il post era già completo, quando ho pensato di cambiare il titolo e aggiungere queste poche righe iniziali per rispondere positivamente all'appello lanciato qualche ora fa da Andrea Parma, ossia l'invito all'Amministrazione di uscire dal cespuglio, con il sollecito al Sindaco "...ad organizzare assemblea pubblica sulla questione scolastica".

Detto questo, proseguo con la pubblicazion edel post originale;

Accusare e scaricare la responsabilità sul ministro Lucia Azzolina, per quanto sta accadendo sulla riapertura delle scuole è quantomeno riduttivo.


Non sono grande sostenitore dell'Azzolina, in quanto in lei riconosco e vedo incarnati “misteri e fortune” di chi scala il mondo politico in pochi mesi, da semplice insegnante, improvvisamente riesce ad esser nominato Ministro all'Istruzione.



Sono un noto fautore della gavetta, delle competenze, della necessità di “vivere la PA” per conoscerla e governarla.


Ma la bella Azzolina non è la sola, non è l'unica rappresentante del Governo improvvisata in un ruolo complesso, senza aver mai varcato la porta di un Consiglio comunale.


L'apparato ministeriale è “...una selva selvaggia aspra e forte, che nel pensier rinnova la paura...” resa ancor meno praticabile ai politici di passaggio dalla straordinaria invasività dei Sindacati.


Nonostante non sia sostenitore dell'attuale Governo, nato sotto la stella della più classica operazione di trasformismo politico, non è (intellettualmente) onesto il tentativo maldestro di addossare al Ministro Azzolina la responsabilità di mancanza di spazi adeguati per svolgere in sicurezza le attività didattiche in presenza.


A seguito di scostamenti di Bilancio, il Governo ha previsto la possibilità di finanziare del noleggio di strutture e l’affitto di spazi per aumentare il numero degli spazi didattici disponibili.


Quello che doveva fare, attribuendo ai Sindaci - per DECRETO - funzioni e poteri di Commissario.

Direi, più che poteri, le prerogative dei Commissari speciali.

Da ex assessore ai lavori pubblici mi sono venute le lacrime agli occhi, per l'emozione.

Qualunque amministratore – anche i nostri scadenti a Cassina dè Pecchi – è da mesi che vivono le condizioni di avviare lavori per garantire decoro e messa in sicurezza dei plessi scolastici.


Soprattutto adeguati alle nuove esigenze.


Chi sostiene diversamente o e’ ignorante (che ignora la materia) o è in malafede o persegue altre finalità usando questo tema come testa d’ariete per ottenere altro, ad esempio, giocarsi una partita politico-elettorale contro questo o quel partito in vista delle elezioni di settembre.


I Cittadini non devono essere confusi - l’edilizia scolastica rientra nelle competenze degli enti locali (comuni e province) e che quindi spetta a sindaci e presidenti di provincia adeguare gli spazi e mettere a norma gli edifici utilizzando (oltre ai soldi inseriti in Bilancio con una tassazione posta al massimo consentito) finanziamenti europei, ministeriali e regionali.



Il resto sono chiacchiere da bar, conseguenza inevitabile di una Giunta assente – improvvisata – che non ha voluto nemmeno la collaborazione offerta.


La paura delle competenze è il difetto più diffuso fra Pubblici Amminstratori improvvisati, catapultati dal potente di turno ad occupare un ruolo come semplice pedina.



I fondi per costruire e adeguare le nostre scuole sono tantissimi, il 35% degli enti locali Lombardi (circa 35 comuni ogni 100) risultano silenti, ovvero non hanno partecipato ad alcuna misura di finanziamento messa in campo dalla banca europea degli investimenti, dal governo e dalla regione (non hanno nemmeno presentato domanda) per adeguare le scuole presenti sul territorio.


La Giunta comunale ha posto come prioritario l'intervento sugli infissi della scuola, questo per ottenere risparmi sulla gestione calore, ma sempre la stessa Giunta delibera di destinare i 90.000 euro (ottenuti nella scorsa legislatura per la sostituzione della caldaia della scuola media) per finanziare la sostituzione della caldaia della limitrofa Piscina.


I cui vantaggi - conseguenti al risparmio economico - saranno per i gestori di una struttura data in Concessione.

Non per il Bilancio comunale.

Le mie domande in proposito hanno suscitato l'imbarazzo dell'attuale Giunta, comprensibile, con il conseguente balbettamento del l'assessore.


E lo avevo annunciato che la mancata Validazione del progetto della nuova Piscina – rilasciata nei tempi e prima della gara - “....sarebbe diventata un pozzo senza fondo per le casse pubbliche”.


Così è e non finisce qui e chi disse “Maggio tifa contro e fa polemica sterile” oggi dovrebbe dire “aveva ragione Maggio, bisognava ascoltarlo”


La mia critica è credibile, perchè non si ferma alle appartenenze politiche, ma è identica laddove identici sono i disagi e le negligenze riscontrate.


Senza guardare in faccia nessuno, solo nell'interesse di tutti.

Questo genera antipatie, ma tanto orgoglio, che in un paese dove le competenze sono un optional può non essere funzionale elettoralmente. 

Ma non importa, continuo a svolgere il mio servizio con sacrificio, agosto pasqua epifania. 


Comunque, chiudo e per completezza, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, di seguito riporto l’elenco delle misure messe in campo per finanziare gli interventi di adeguamento degli edifici scolastici con i relativi finanziamenti previsti a livello nazionale:


MUTUI BEI 2015 – 2017: 905 milioni

MUTUI BEI 2018-2020: 1,7 miliardi

PIANO 2019 DM 175/2020: 510 milioni

FONDO COMMA 140 COMUNI: 1 miliardi 58 milioni

FONDO COMMA 140 PROVINCE: 321 milioni

SCUOLE ANTISISMICHE 40 milioni

SCUOLE INNOVATIVE: 350 milioni

POLI INFANZIA INAIL: 150 milioni

VERIFICHE DI VULNERABILITÀ SISMICA: 100 milioni

IDES 2015, 2017, 2019: 40 milioni

PIANO PALESTRE: 50 milioni

FONDO PROGETTAZIONE: 50 milioni

Delibera Cipe 22_2014: 400 milioni


Va aggiunto il miliardo di euro stanziati a luglio dal governo per interventi di adeguamento urgente degli spazi didattici, i fondi per l’acquisto di device, quelli per l’aumento dell’organico per far fronte all’emergenza sanitaria tuttora in corso.


Siamo ancora sicuri di voler polemizzare – come l'attuale maggioranza a Cassina vuole inscenare per assolvere il proprio immobilismo?


Le azioni messe in campo dalle altre amministrazioni locali sono notevoli, andate negli altri Comuni.


Abbiamo offerto collaborazione in maniera costruttiva, esiste un “tavolo scuola” votato e nominato per favorire il ritorno sui banchi e pensare insieme luoghi a garanzia dei soggetti più fragili presenti all’interno del corpo docente e personale ATA.


Il “Tavolo” è stato convocato una sola volta, poi tutti in ferie, perchè tanto qualcuno ci penserà.

Quando nel nel 2009 vi fu l'incendio del terzo piano della scuola media, da asessore ai Lavori Pubblici scelsi di rinunciare alle ferie e seguire direttamente affidamenti di una “somma urgenza”.

Riuscimmo ad assicurare la ripresa delle attività didattiche, con imprese che lavorarono anche ad agosto.


Non fu l'unica occasione che l'incarico di assessore mi portò a rinunciare alla partenza: altra volta nel 2013 fu portata acqua potabile in una zona di Sant'Agata, ancora priva del servizio.


Ci sono momenti che si DEVE giustificare l'indennità di carica, perchè non è stipendio ma INDENNITA'.

Chi vive la PA conosce la differenza.


Chiudo, rispondendo positivamente all'appello lanciato qualche ora fa da Andrea Parma, ossia l'invito all'Amministrazione di "uscire dal cespuglio", sollecitando il Sindaco ad organizzare assemblea pubblica sulla questione scolastica.

In modo da informare tutti i genitori.


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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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