sabato 28 novembre 2020

PISCINA COMUNALI, ERRORI e LA TOPPA E' PEGGIO DEL BUCO

Oggi torno a parlare della Piscina, perché ci sono due aspetti MOLTO IMPORTANTI che vanno raccontati e valutati attentamente.

Il primo è assai positivo, il secondo molto negativo.

Da un lato vi è la grande – anzi grandissima – soddisfazione di aver ottenuto (insieme al coordinamento quotidiano con i cittadini residenti in via Orsa Minore) la delibera che dà il via allo spostamento dell'unità trattamento aria, situata lungo il lato ovest della struttura natatoria di via Radioamatori, per quella che ho sempre definito “grave scelta progettuale”.

Sistemare l'impianto così rumoroso adiacente alle camere da letto dei residenti fu una scelta priva di logica e, come più volte raccontato, dell'argomento mi sono interessato direttamente.

La questione – riportata più volte dalla stampa locale – è stata discussa in Consiglio comunale (interrogazione con risposta scritta).

L'impianto in funzionamento ha generato forti disturbi ai residenti e, in più occasioni con scritti e interrogazioni, ho proposto al Consiglio comunale di trovare un'altra posizione dove ubicare l'UTA installata pochi mesi prima.

Quando il mio lavoro – coordinato insieme all'indispensabile interessamento sociale – risulta utile per il superamento di disagi come questo, non posso che dichiararmi contento e soddisfatto.

Detto questo, esiste un aspetto che dovete sapere, che ritengo delicato.

Anche i meno esperti in materia potranno riconoscere che, se il Comune di Cassina – con Delibera di Giunta n. 154 del 11/11/2020 – prende atto, approva e finanzia (al 70%) LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA in una struttura nuova di zecca qualcosa non ha funzionato.

Se la Giunta, quattro anni dopo le mie prime denunce, riconosce che “...durante il corso dei lavori sono emerse alcune criticità sugli impianti e sulla struttura non ricompresi nella proposta di Project Financing per la risoluzione delle quali si è reso necessario eseguire ulteriori lavori” vuol dire che se mi avessero ascoltato (nessuno della precedente Amministrazione volle ascoltarmi, Sindaco e assessore allo Sport) avremmo evitato il disastro verificatosi.

Chiaramente nessuno vi parlerà mai della questione Piscina perché nessuno - nuova e precedente Amministrazione – hanno il coraggio di dire che avevo anticipato tutto.

Quanto ai disastri, se li annunci prima che accadano (perché hai competenze tecniche) sei una “zucca vuota senza cervello” e fai “l’uccello del malaugurio”, se le dici durante “sei invidioso, remi contro”; quando le spieghi dopo, “è facile parlare adesso, bisognava farlo prima”.

Gli errori inanellati sono impressionanti e dopo anni arrivano al pettine.

Quante volte ho scritto sulla questione? incontabili.

Quante volte sono state ascoltato? ZERO


La toppa che si vuole mettere per coprire il buco la pagheranno tutti: giusto che si sappia.

Anche perché – forse nessuno lo sa – manca il collaudo finale e dal 31/10/2019 c'è uno scandaloso COLLAUDO PARZIALE E PROVVISORIO sul quale potrei scrivere un libro ma voglio limitarmi a scrivere che il progetto esecutivo delle opere di ristrutturazione e adeguamento tecnico funzionale della Piscina Comunale fu approvato con determina n. 700 del 15/10/2019.

Ovunque abbia guardi, ho riscontrato criticità e da ex assessore ai Lavori Pubblici non potevo restare zitto.

Ma – come ho sempre riportato nel mio Blog - ho sempre scelto di limitare gli interventi per “non affossare definitivamente” l'operazione sbagliata.

Non ripercorro le innumerevoli segnalazioni rimaste inascoltate, prima fra tutte le carenze progettuali (che hanno causato il primo stop per il problema dei sostegni alle vasche), poi la mancata validazione di un progetto prima che fosse messo a gara, soluzioni progettuali inadeguate (Unità trattamento aria limitrofa alle residenze private), 90.000 euro di caldaia pagata con i soldi pubblici e destinata inizialmente alla scuola e poi improvvisamente dedicata a una struttura affidata in concessione a un privato.

In un prossimo post approfondiamo, perchè la questione è agghicciate

Vizi che non ho mai smesso di raccontare, a toni bassi e nell'intento di aiutare.

Non ho mai smesso di annunciare ritardi nell'esecuzione lavori (inevitabilmente la prima impresa abbandonò il cantiere), difficoltà nell'ottenere il collaudo (ad oggi esiste “parziale”) e l'impossibilità del Gestore di riequilibrare un PEF (Piano Economico Finanziario) che presentava numeri che la scorsa Amministrazione avrebbe dovuto valutare e rigettare.

Non solo non sono stato ascoltato, ma buona parte del paese mi considerava un “polemico”.


Oggi, passati alcuni anni, ci troviamo con una struttura nuovissima che ANCOR PRIMA DI ESSERE COLLAUDATA ha previsto dei lavori (e riporto testualmente) “....configurati quali opere di manutenzione straordinaria ai sensi dell’art. 6 co. 5 lett. J della convenzione concessoria, i relativi costi, dovranno essere ripartiti per il 70% a carico dell’amministrazione comunale e per il 30% a carico del concessionario”.

Non mi aspetto nessuno, tantomeno della presente e della passata amministrazione (oggi in minoranza con me), che sia capace di riconoscere che quando anticipavo il disastro NON facevo polemica.

Figurarsi.

OGGI VOI CON LE VOSTRE TASSE DOVRETE PAGARE QUESTI ERRORI, CHE SE MI AVESSERO ASCOLTATO (4 denunce, articoli ecc) invece di considerarmi polemico avremmo evitato.

LA STRUTTURA NON HA ANCORA IL COLLAUDO FINALE DELLE OPERE e – giusto perché da convenzione il Comune deve finanziare il 70% delle spese di Manutenzione straordinaria – sono già stati eseguiti:


1.     intervento di consolidamento del solaio in corrispondenza dei locali tecnici, per complessivi € 18.351,48 IVA compresa (approvato dal RUP arch. Carlo Tamberi con nota prot. n. 27880 del 03/10/2018 e realizzato dal Concessionario);

2.   intervento di messa in sicurezza e riqualificazione della Centrale Termica, sostituzione della linea del Gas e implementazione dello scarico dei fumi per complessivi € 132.267,11 IVA compresa (approvato dal RUP , comunicato al Concessionario con nota del 30/07/2019 e realizzato dal Concedente);

3.     intervento di sostituzione del gruppo di filtraggio per complessivi € 41.171,20 IVA;

Addirittura di cui al punto 3 non sono stati approvati da questa Amministrazione né tantomeno il Concessionario ha prodotto una progettazione dei lavori prima di eseguirli e un'adeguata giustificazione dei costi sostenuti e basterà la dimostrazione da parte del Concessionario dell'effettiva necessità dei lavori, l'effettiva esecuzione e il costo relativo. 

Giusto per capire, il privato deve attestare effettiva necessità di lavori che il Comune avrebbe dovuto autorizzare ma non ha fatto, per farsi rimborsare. 

Il disastro è epocale, la sconfitta (come annunciavo 4 anni fa) è su tutta la linea.

Basti pensare che anche l’Unità di Trattamento Aria rientra fra i lavori di manutenzione straordinaria e pertanto saranno a carico dell’Amministrazione per il 70% e il restante 30% del Concessionario ai sensi dell’art. 6 del Contratto di Concessione.

Bastava VALIDARE IL PROGETTO per palesare le inadeguatezze.

Ma non è finita qui, c'è la ciliegina sulla torta: ma oggi basta, perché la ciliegina è grossa e occupa molto spazio.

Devo posticipare.

venerdì 27 novembre 2020

PERCHE' NESSUNO NE PARLA ?

 PERCHE' NESSUNO NE PARLA?

A CASSINA AUMENTA LA TARI NONOSTANTE LA RESTITUZIONE DI 360.000 euro

Il TRIPLETTE degli AUMENTI che ha interessato la tassazione locale ha coinvolto anche la TARI.

Ognunon di Voi sta assapoprando la capacità amministrativa di questa Amministrazione, che alza la tassazione a tutti per distribuire prebende a "pochi noti", col quale non ho nulla ma sono i primi a sentirsi offesi per il trattamento clientelare

Ne parleremo presto.

Ma oggi (avevo già scritto in merito) voglio rendere merito al CEM.

SONO SEMPRE STATO CRITICO, SEVERO, SULLA GESTIONE ma questo mi mette nelle condizioni di avere un giudizio credibile quando - come oggi - voglio rendere merito.

Questa volta il Consorzio assume una decisione di tutto rispetto e OVVIAMENTE nonostante avessi sollecitato l'Amministrazione già il 21 agosto della quota RESTITUITA AL COMUNE DI CASSINA Dè PECCHI "....per servizi offerti dai Comuni ma non goduti dai Comuni a causa delle restrizioni normative in tema di Covid19".
Ho chiesto ufficialmente di rendere pubblica ai CONTRIBUENTI l’ammontare della quota - dei 360.000 € - spettante a Cassina.

Nonostante la formale richiesta di risosta scritta, nessuno mi ha risposto, nessuno VI HA FATTO SAPERE.

E' COMPRENSIBILE L'IMBARAZZO CHE DEVE AVER PROVATO CHI STAVA PER AUMENTARE LA TARI, MENTRE IL CEM RESTITUIVA LE SOMME.

TUTTO ANDRA' BENE. HANNO PIANTATO L'ALBERO.

SCUOLA: NON DIMENTICHIAMO I DISABILI

Oggi un post che vuole servire da stimolo a un comparto che localmente sta davvero mostrando difficoltà e carenze.

Come tutti siamo convinti, il rischio principale per la scuola italiana – in questo periodo Covid - è quella di abbandonare i propri studenti a un destino drammatico.

In tutto questo, vi è come sempre un fronte di “responsabili” riconoscibile e presente a macchia di leopardo all'interno di una comunità scolastica formata da corpo docente, dal personale ATA, dai genitori e da tutti gli attori in campo in questo periodo.

Onestamente non tutti stanno svolgendo il proprio ruolo con lealtà, così come richiesto soprattutto nei momenti di difficoltà.

Confrontandomi – ogni giorno – con i cittadini, ho avuto la fortuna di conoscere genitori con alcune fragilità familiari, di differenti tipologie e natura.

Chiaramente, gli studenti che vivono più di altri il pericolo di “esser lasciati indietro” sono i deboli, quelli con meno risorse, alunni con disabilità certificata, presenti nella scuola italiana, senza distinzioni, da oltre trent’anni.

Quindi, se da un lato vi è l'illusione di poter superare strutturalmente le molteplici difficoltà pratiche attraverso la buona volontà degli insegnanti (e nemmeno tutti!), dall'altra si registra il grande assente nel dibattito mediatico e tecnico sulla scuola ai tempi della quarantena: l’alunno disabile.

A dire il vero, il Ministero dell'Istruzione – 2 giorni dopo il DPCM del 3 novembre scorso – ha diramato una nota (m_pi.AOODPIT.REGISTRO UFFICIALE.U.0001990.05-11-2020 ) che ha offerto chiarimenti “in considerazione dell'evolversi della situazione epidemiologica”.

Nella nota, richiamando “il principio fondamentale della garanzia della frequenza in presenza per gli alunni con disabilità”, si afferma la necessità che “tali attività in presenza realizzino un’inclusione scolastica effettiva e non solo formale”. 

Sembra quindi garantito il diritto all’inclusione con un gruppo di compagni in presenza.

L’Ufficio per l’Inclusione Scolastica della Direzione Generale dello Studente, tuttavia, ha affermato successivamente la semplice “possibilità” di frequentare le lezioni in presenza, citando in tal senso il contenuto del Dpcm.

Una possibilità che – a sentire genitori di alunni con disabilità – è quasi necessità per i loro figli.

Le istituzioni scolastiche sono chiamate responsabilmente a considerare le attività; andrebbe garantita l’effettiva inclusione scolastica sempre, ma in special modo per gli alunni con disabilità.

Lo DEVONO fare attraverso l’attivazione di tutte le forme di raccordo e collaborazione possibili con gli altri enti responsabili del loro successo formativo, sia in materia di assistenza specialistica che di trasporto scolastico, al fine di rendere un effettivo servizio di istruzione e di realizzare, in concreto, il diritto allo studio previsto dalla Costituzione.

La scuola – sotto l'attenta vigilanza del Comune (se avessimo assessori all'altezza del ruolo) – DEVE garantire il principio fondamentale della frequenza in presenza per gli alunni con disabilità.

Un principio che segna nettamente la necessità che tali attività in presenza realizzino un’inclusione scolastica “effettiva” e non solo formale da parte degli alunni, che vivono la scuola come fra i più importanti luoghi di aggregazione e socialità.

Comune e scuola dovrebbero mantenere una relazione educativa che realizzi un’effettiva inclusione scolastica.

Dov'è l'assessore? Perché invece di spendere i soldi per le cose futili non si provi ad adeguare il “Piano Diritto allo Studio comunale” avviando un dibattito pubblico?

Il Ministero dell'Istruzione è stato chiaro “...i dirigenti scolastici, unitamente ai docenti delle classi interessate e ai docenti di sostegno, in raccordo con le famiglie, favoriranno la frequenza dell’alunno con disabilità (…) in modo che sia costantemente assicurata quella relazione interpersonale fondamentale per lo sviluppo di un’inclusione effettiva e proficua, nell’interesse degli studenti e delle studentesse” e le ingenti somme che continuano ad essere accreditate devono essere spese, in via prioritaria per i più deboli.

Parlando con genitori di alunni con bisogni educativi speciali, sembra che attualmente il nostro Istituto non stia ancora rispondendo in modo ADEGUATO A QUESTE NECESSITA'.

Le comunità educanti devono con urgenza valutare come attivare misure per garantire la frequenza in presenza agli alunni con altri bisogni educativi speciali, qualora tali misure siano effettivamente determinanti per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento da parte degli alunni coinvolti.

Il dirigente scolastico ha il compito di assicurare la funzione dell’istituzione scolastica dal punto di vista tanto didattico, sentiti gli organi collegiali, quanto amministrativo.

Con la possibilità di collaborare con un Consiglio d'Istituto collaborativo e un comitato genitori che vanta alcune importanti competenze  

La varietà delle situazioni delle istituzioni scolastiche chiamate ad attivare la DDI in forma esclusiva ha suggerito al Ministero di evitare, con nota del 05.11, indicazioni tassative ma piuttosto ha invitato a strutturare soluzioni organizzative.

Il Comune è totalmente assente, lo sappiamo, non ha assessori in grado di seguire la dinamica, ma dalla DS ci aspettiamo che sulla base dei propri poteri datoriali possa collaborare con gli organi collegiali e creare le migliori condizioni.

ANDREA MAGGIO 

martedì 24 novembre 2020

QUALCHE RISULTATO ARRIVA. VADO AVANTI COSI'

Devo ammettere che alcuni risultati stanno arrivando. La frenetica attività che mi vede coinvolto a tutte le ore – fra proposte e segnalazioni – sta producendo alcuni effetti positivi.

Premetto subito che le battute e ironie :(“sei l'unico ASSESSORE che non viene pagato”, “tutto quello che stai facendo, ricordati che va a beneficio della Giunta”, “loro leggono quello che scrivi e intervengono e si prendono i meriti”, “con tutto quello che ti hanno fatto lasciandoti fuori dalla lista, dove trovi questa voglia?”) non riusciranno a svilire il mio impegno.

Non mi interessa se di questo mio atteggiamento propositivo e collaborativo stia giovando l'attuale Amministrazione e la sua immagine, penso sia necessario in questo momento impegnarsi al massimo per il bene del paese.

L'Amministrazione è quella che è, quasi inutile criticarla, evidenti sono i deficit e dobbiamo stringerci tutti per indirizzare le scelte verso soluzioni migliori ed evitare che vengano sprecate importanti occasioni e risorse.

Altri risultati sono stati raggiunti, dai più piccoli quali il ripristino di diversi pali di illuminazione, ad alcune migliorie circa la pulizia del paese. Il costante contatto con gli Uffici comunali (circa 140 segnalazioni) ha reso possibile l'accoglimento di proposte “semplici” quali l’installazione di uno specchio parabolico all'incrocio tra via Trento e via Trieste (PROPOSTA DEL 20 OTTOBRE 2020 ORE 19.24).










Altre sono le richieste che pendono (lo specchio parabolico in via Marconi, per l'uscita in sicurezza dei veicoli di via Garibaldi ad esempio, qualche importante potatura e tanto aLTRO), ma con gli Ufficistiamo ragionando  per completare il ciclo di interventi sottoposto in questi mesi.

Intanto, ricorderete tutti il post dello scorso 26 ottobre con il quale “lamentavo” che – oltre a esserci fatti scappare un importante finanziamento a favore dello Sport (hanno confuso SPESA PARTE CORRENTE con SPESA IN CONTO CAPITALE) – con determina 586 del 25 ottobre si accertavano i proventi del pagamento per l’utilizzo delle strutture per l’anno 2020 da parte delle associazioni sportive.

Presentai interrogazione consiliare, nel corso della quale ebbi modo di spiegare quanto fosse sbagliato chiedere - nel momento più drammatico per le associazioni – la somma complessiva di € 41.225,01 (imputata al capitolo di entrata).

Ad esempio, la Giunta Comunale di Cernusco approvò la misura di aiuto alle Associazioni sportive prevedendo l’esonero da parte di tutte le associazioni sportive dal pagamento degli spazi comunali utilizzati o che sarebbero stati utilizzati da gennaio a luglio 2020. Una misura, questa, che ha comportato minori entrate per il bilancio comunale di circa 98mila euro:

(https://comune.cernuscosulnaviglio.mi.it/19343-lo-sport-riparte-in-sicurezza-sostegno-alle-associazioni-per-riprendere-lattivita-dopo-la-lunga-sospensione/)

Dissi che non era un bel messaggio aumentare le tasse, non partecipare ai bandi per avere denaro fresco e chiedere canoni per spazi non utilizzati ad associazioni in crisi.

Qualcosa si è mosso: interrogazione e articoli sul giornale hanno evidentemente dato una scossa alla giunta che con delibera del 18/11/2020 è tornata indietro (parzialmente) nella scelta, autorizzando lo scomputo del canone di utilizzo per l’anno 2020 delle associazioni utilizzatrici di impianti sportivi comunali in concessione esclusiva per un importo pari alla metà del canone previsto.

Un primo passo è stato fatto.


RESTO A DISPOSIZIONE DI CHIUNQUE VOGLIA SEGNALARE DISSERVIZI O AVANZARE CONSIGLI E SUGGERIMENTI 

domenica 22 novembre 2020

NON PERDERE L’OCCASIONE: BONIFICA AMIANTO

 Proposte concrete: (https://andreamaggio.blogspot.com/2020/11/proposta-attivazione-di-un-servizio-di.html), informazioni: (https://andreamaggio.blogspot.com/2020/11/blog-post.html) di questi mesi, l'importante numero di segnalazioni (circa 130) e alcuni suggerimenti e inviti.

Anche oggi scrivo nella speranza di validare il mio impegno a servizio del paese, nell'esercizio di un ruolo, quello di consigliere di minoranza, che solo con le idee positive posso rendere utile al miglioramento del territorio.

Il Ministero dell'Ambiente ha indetto una procedura pubblica, destinata agli enti di cui all'art. 1 comma 2 del d.lgs. 165/2001 (comuni inclusi), per il finanziamento della progettazione preliminare e definitiva di interventi di bonifica di edifici pubblici contaminati da amianto, in conformità a quanto disposto dal decreto n. 246 del 21 settembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 276 del 25 novembre 2016, con riferimento all'annualità 2018.

I fondi si riferiscono, in particolare, alla progettazione degli interventi di rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici, con priorità agli edifici scolastici e alle situazioni di particolare rischio (amianto friabile).

Nel corso della scorsa legislatura, alcuni interventi di “incapsulamento” erano stati effettuati, ma in talune situazioni occorre intervenire in modo radicale.

Le specifiche del bando sono contenute nel decreto 486/2019 del 13 dicembre 2019.

La proposta – che riassumo in questo post – ma che troveranno protocollata in Comune, riguarda la richiesta di finanziamento destinata a coprire, integralmente o parzialmente, i costi di progettazione preliminare e definitiva degli interventi, anche mediante copertura dei corrispettivi da porre a base di gara per l’affidamento di tali servizi, fino ad un massimo, complessivamente inteso, di 15.000 euro per singola pubblica amministrazione.

Le domande di finanziamento si presentano esclusivamente online, attraverso l’applicativo presente sul portale telematico disponibile presso il sito del Ministero dell’Ambiente.

Entro 120 giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del bando, sarà possibile integrare la registrazione con la documentazione tecnica e le richieste di finanziamento dovranno essere necessariamente correlate da una relazione tecnica asseverata da professionista abilitato.

Anche se nessuno fra Sindaco e assessori vede di buon occhio questa mia costante collaborazione e – anzi – il mio intervento sarà commentato con la solita ironia (“superfluo il tuo suggerimento, siamo sul pezzo, ci avevamo già pensato”), io voglio evitare quanto successo con i 150.000 € persi ANCHE QUEST'ANNO con l'importante “Bando Sport” che, guarda caso, non avevo ricordato.

Eppure lo scorso anno, quando con interrogazione "Bando Sport e Periferie" (prot. n. 0024547 del 21/06/2019) ponevo alcune domande all'assessore Varisco su eventuali progetti presentati dalla precedente Giunta, nell'ambito del bando Sport e Periferie (“sono serio e non posso chiedere risposte all'attuale Amministrazione su decisioni - o non decisioni - assunte in passato", dissi in aula) l'assessore conveniva con me e dichiarava: <<Dopo approfondita ricerca non risulta la partecipazione al bando SPORT e PERIFERIA da parte della precedente Amministrazione, dispiace, poteva essere un’ulteriore opportunità di finanziare qualche progetto sportivo>>.

Ma – anche un anno dopo – quel Bando lo abbiamo perso ancora e questa volta l'ex Amministrazione non c'entra nulla.

La colpa è mia che non gli ho ricordato di partecipare al bando Sport? 

Per non rischiare, loro "ci hanno già pensato", ma io li aiuto.

Perché aiutando loro, aiuto il paese.

giovedì 19 novembre 2020

𝗖𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗶 𝗮 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗱𝘂𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗳𝗮𝘃𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗱𝗶𝗹𝗲𝘁𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲

𝗖𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗶 𝗮 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗱𝘂𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗳𝗮𝘃𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗱𝗶𝗹𝗲𝘁𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 - 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗲 𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗹𝗲 𝟭𝟲,𝟬𝟬 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟰 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟬


Il Dipartimento per lo sport sostiene l’attività sportiva di base per l’emergenza Covid mettendo a disposizione delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche dei contributi forfettari a fondo perduto, da attribuire secondo i criteri e le modalità indicati nel seguente avviso:


Le istanze possono essere presentate esclusivamente attraverso l’utilizzo della piattaforma web accessibile al link: https://www.sportgov.it/fondo-perduto-novembre/it/home/ attiva a partire dalle ore 16:00 del 18 novembre fino alle ore 16:00 del giorno 24 novembre 2020.

L’importo corrisposto è pari a € 1.600,00 (milleseicento//00) ad ogni ASD e SSD richiedente ed ammessa. 

Al termine della procedura verrà rilasciata una ricevuta a conferma del buon esito dell'avvenuta richiesta, che dovrà essere conservata con cura. Per l’assistenza tecnica è attivo esclusivamente l’indirizzo di posta elettronica: fondoperduto@sportgov.it

PROPOSTA: "ATTIVAZIONE DI UN SERVIZIO DI "TAKE AWAY" E DI "CONSEGNA A DOMICILIO" DEL SERVIZIO BIBLIOTECARIO DI CASSINA DE' PECCHI".


 

Visto il periodo particolarmente difficile legato alla pandemia derivante dalla COVID-19 che costringe la popolazione italiana, e quindi quella cassinese, a trascorrere il proprio tempo soprattutto all'interno delle mure domestiche, ho protocollato una PROPOSTA avente per oggetto: "ATTIVAZIONE DI UN SERVIZIO DI "TAKE AWAY" E DI "CONSEGNA A DOMICILIO" DEL SERVIZIO BIBLIOTECARIO DI CASSINA DE' PECCHI".

L'attività del gruppo consiliare prosegue spedita, addirittura producendo più proposte di quante il Regolamento consiliare consente di inserire all'OdG del Consiglio Comunale.

Le attività del Gruppo non si limitano al Consiglio Comunale, il cui vecchio regolamento peraltro concede la discussione di soli due provvedimenti per Consigliere, ma è un costante macinare di idee e proposte per il bene del paese e della sua comunità.

L'ultima proposta che ho protocollato è relativa alla Biblioteca.

Come noto, l'aspetto derivante dall'ultimo DPCM del 3 novembre u.s. e nello specifico, all'art. 1 comma 9r stabilisce la chiusura delle biblioteche comunali italiane a partire da venerdì 6 novembre fino, almeno, al prossimo 3 dicembre 2020;

Non tutti forse sanno che la Biblioteca di Cassina de Pecchi risulta da anni inserita nel Sistema bibliotecario Nord Est di Milano, assieme alle biblioteche civiche di Brugherio, Bussero, Carugate, Cernusco sul Naviglio, Cologno Monzese e Vimodrone, con benefici sulla condivisione del patrimonio culturale 

Sono a disposizione ebook, quotidiani e riviste digitali, si possono contattare i bibliotecari tramite il sito internet www.chiediloanoi.it.

Inoltre, allo stato attuale e tutto il periodo di chiusura(3 dicembre?) rimangono 'aperti' i servizi digitali: Chiedilo a noi! - servizio di informazioni e assistenza all'uso dei servizi, anche digitali, Download ebook, sia su Biblioclick - Rete Indaco che su Mlol, Edicola digitale di MLOL

Ma non tutti - lo sappiamo - vivono con piacere l'e-book e per le restituzioni, a Cassina, è disponibile un box all'ingresso della biblioteca, in via Trieste, 3, dal martedì al sabato dalle ore 9.15 alle ore 18.15;

Per questo e per dare continuità al servizio bibliotecario cittadino, la PROPOSTA formulata e depositata agli Atti comunali vuole mettere in atto misure alternative di consegna/restituzione dei volumi presi in prestito.

La nostra comunità cassinese, come nei Comuni inclusi nella zona rossa, è costretta tra le mura domestiche e leggere un "buon" libro potrebbe essere una giusta alternativa alla talvolta monotona quotidianità dettata dalla quarantena;


HO CHIESTO AL SINDACO e/o COMPETENTE ASSESSORE di attivare al più presto anche per il Comune di Cassina De Pecchi, come già accaduto in altri comuni appartenenti al sistema bibliotecario del Nord Est Milano, un servizio di consegna/restituzione a domicilio letterario, svolto in totale sicurezza;

il prestito a domicilio è attivo a Brugherio, Carugate e Vimodrone e che solo dove è attivo il prestito a domicilio è possibile richiedere materiali alle biblioteche di Brugherio, Carugate, Cologno Monzese e Vimodrone;

Inoltre di attivare, parallelamente, un servizio di take away letterario dove si possano consegnare agli utenti cassinesi i volumi richiesti in totale sicurezza, sia per gli operatori bibliotecari che per gli utenti finali;


Infine ho sollecitato maggiore attenzione nell'aggiornare con le informazioni i propri mezzi di comunicazione, in modo da non creare incertezza tra la popolazione.

E infatti le prime informazioni utili, a tal proposito, per la popolazione cassinese sono state caricate sulla pagina Facebook della Biblioteca comunale di Cassina de Pecchi alle ore 10.44 di mercoledì 18 novembre, 12 (dodici) giorni successivi all'entrata in vigore del DPCM sopra indicato;


Vi è una disparità di aggiornamento tra la pagina Facebook indicata poco sopra e la pagina dedicata alla Biblioteca sul sito comunale, poichè nella prima è mancante l'informazione sulla disponibilità del box restituzione sopra menzionato.


Spero, anzi sono fiducioso, che l'assessore voglia accogliere positivamente questa proposta in modo da poter avviare l'organizzazione del servizio immediatamente.


Proposte per Cassina





martedì 17 novembre 2020

VIA TRENTO e VIA U. LA MALFA (e commercio)

In attesa di affrontare delicati argomenti (molto delicati) oggi pubblico un  post leggero.

L'inconsistenza amministrativa di questa Giunta è impressionante, lo dico senza polemica, ma come considerazione inevitabile. 

Basti pensare, che - ad esempio - è dal 25 febbraio che attendo risposte a proposte regolarmente protocollate e indirizzate all'assessore al Commercio.

Il 25 febbraio - con il Covid formalmente presente nei 10 Comuni del Lodigiano e uno Veneto - anticipando i tempi, scrivevo al nostro assessore che "...è normale che per contenere l'impatto del Coronavirus sul sistema produttivo il governo prepari interventi in più tempi, ma sarebbe un errore limitare i provvedimenti (la sospensione dei pagamenti dei tributi, delle ritenute fiscali, delle cartelle esattoriali e degli accertamenti fiscali) solo per contribuenti residenti dei comuni della zona "rossa".

Sempre il 25 scrissi una lettera ad ANCI invitando l'associazione al massimo della sensibilità sul tema e non solo per i Comuni inclusi nell’area "a rischio" (ossia 10 comuni lombardi e un comune veneto). 

La lettera all'assessore, rimasta lettera morta perchè non riguardava selfie, foto e cabaret, presentava lo scenario difficile del commercio locale "...la chiusura dei locali e le restrizioni “prescrittive” in vigore per molte attività stanno generando gravi perdite, propongo di supportare l’iniziativa promossa affinché ANCI si possa prodigare per una ragionevole definizione del disagio locale e conseguentemente modulare aiuti al nostro commercio sulla base dell'evoluzione del quadro complessivo".

Silenzio. Il nulla. 

Chiedevo di "....dare un rivestimento istituzionale a questa iniziativa, che - come può immaginare - non ha alcun fine polemico ma è finalizzata all'ottenimento della condizione emergenziale, estendendola e non limitandola ad una piccola zona della Regione Lombardia".

Era il 25 febbraio, molto che stiamo vivendo oggi doveva accadere e la proposta - declinata a livello locale - doveva e potreva essere accolta, sviluppata insieme. 

Ma che...!! Tasse locali incrementate e - anche ieri - multe ai commercianti di Sant'Agata per piccole inosservanze, quando (invece) ai grandi magazzini nessuno osa avvicinarsi.

Lasciamo perdere. 

Piuttosto passiamo ad una notizia positiva: come avevo avuto modo di segnalare nei post precedenti, la mia attività comincia a produrre i suoi effetti, l'insistenza delle mie segnalazioni protocollate (allegando foto) sulla condizione del marciapiede di via Trento e di via Ugo La Malfa ha avuto la meglio.


Sono felice, non è facile per uno di minoranza essere ascoltato.

Ma evidentemente che se i primi due marciapiedi asfaltati in questo primo anno e mezzo di legislatura sono i due sui quali ho "battuto forte"  vuol dire che le segnalazioni inoltrate erano congrue.

MERITEVOLI DI ESSERE ASCOLTATE PERCHE' TECNICAMENTE GIUSTIFICATE per esser trattate in via prioritaria.

Insieme allo spostamento dell'UTA della Piscina sono fra quei risultati che mi rendono felice, ma dell'UTA parlerò a breve, perchè la vicenda presenta sfaccettature da raccontare.

Mentre volevo comunicarvi che i lavori di rifacimento dei 2 marciapiedi segnalati (via Trento e di via Ugo La Malfa) e inseriti in programmazione inizieranno il 19/11/2020 e termineranno (stimato) il giorno 04/01/2021.

Chiaramente, per questo periodo di tempo, dalle ore 07.00 alle ore 19.00 ci saranno alcuni divieti di sosta:
VIA UGO LA MALFA nel tratto compreso tra via Nenni e parcheggio lungo la ex SP120 
e VIA TRENTO nel tratto compreso tra via Sirio e Via Udine


Andrea Maggio 



domenica 15 novembre 2020

VIABILITA' DON VERDERIO: SALTA FUORI UNA PETIZIONE DATATA 01.06.2018!!!!

 

Anche oggi - con piacere - sono stato contattato da alcuni Cittadini, che mi hanno rappresentato un problema viabilistico relativo alla strada comunale via Don Verderio.

Un recente post (https://andreamaggio.blogspot.com/2020/11/via-don-verderio-in-5-mesi-nulla-e.html) ha evidenziato il disagio dei residenti della strada per l'eccessivo transito di mezzi, che la utilizzano a velocità sostenuta come scorciatoia nord-sud nel territorio di Cassina, un modo questo per eludere il traffico.

Sulla questione ho protocollato un'interrogazione perchė, a tutte le ore del giorno e della notte, la via don Verderio è utilizzata e percorsa da non residenti, nonostante i divieti, per evitare il traffico congestionato della strada padana e della cassanese.

Il Sindaco dopo essersi informato dove fosse via Don Verderio, ha riferito che "la zona traffico limitato è tutt'ora vigente" e che l'ordinanza non è mai stata revocata e che mancava solo il cartello.


Ovviamente - senza cartello - ogni ordinanza e prescrizione è priva di effetti.


Il Sindaco ha detto che avrebbero ripristinato il cartello ed è stato fatto, a qualcosa è servita l'interrogazione. 


Ma questo non basta.


Mancano i controlli, iniziando da quelli utili per scongiurare l'eccessiva velocità di percorrenza registrata dai residenti 


Ma c'è di più. I residenti che oggi mi hanno contattato mi hanno riferito di una seconda PETIZIONE - ancora più datata - priva di formale risposta da parte del Comune.


Non credo che il Sindaco fosse informato della Petizione agli Atti comunali (prot. 14907 del 01/06/2018al momento della mia interrogazione sulla "questione viabilistica in via don Verderio", altrimenti avrebbe risposto.

Con la nota che protocollerò oggi, spero si voglia dare risposta ai tanti residenti che chiedono risposte mentre il Comune latita.

Perché, se è vero che nel 2018 il Sindaco era un altro, è anche vero che il Comune è sempre lo stesso, in p.zza De Gasperi e le richieste protocollate non cessano di esistere con il termine della legislatura.  


Ad ogni modo, senza voler polemizzare, invito il Sindaco ad ascoltare le richieste dei Cittadini comprensibilmente stanchi di una situazione viabilistica che mal si presta al tessuto residenziale intorno alla strada in questione.


I residenti chiedono il controllo degli ZTL e la maggiore sicurezza per i pedoni, soprattutto in corrispondenza degli esistenti attraversamenti pedonali, attraverso il rialzamento della carreggiata o la posa di dossi di plastica.

La presenza di un oratorio, di una Chiesa e di un Cimitero prevede attraversamenti pedonali da parte di utenza debole (anziani e bambini) e alcuni tratti di strada sono notoriamente critici a causa della mancanza di rallentamenti di sorta lungo la via e l'assenza di controlli elettronici della velocità.

La pericolosità - peraltro - è confermata per i mezzi e le persone in entrata e in uscita dalle vie attigue. Mi viene in mente il costante rischio corso dai residenti di via don Gnocchi.

FORZA SINDACO, serve intervento urgente.




giovedì 12 novembre 2020

"DA STASERA LA FRONTIERA E' APERTA"


Non si spiega il perchè vi siano eventi epocali che fatichino ad attecchire nella “memoria collettiva” o, meglio, vi siano alcune teorie sull'argomento che riconducono ad una subdola volontà ideologica di spedire nel “dimenticatorio dei tempi” - una sorta di cestino storico – per cancellare il ricordo.


31 anni fa cadde il Muro di Berlino, uno degli eventi più importanti della storia del Ventesimo secolo che cambiò per sempre il mondo contemporaneo.

Ad annunciare l'abbattimento di quel Muro, costruito in una sola notte (fra il 12 e il 13 agosto del 1961) fu il leader del partito comunista berlinese, Gunter Schabowski.

La decisione di erigerlo era dettata dalla folle idea di dividere la città di Berlino, e con essa tutta l'Europa (anzi il mondo intero), dal blocco comunista, guidato dall'ex Urss.

Il tanto agognato smantellamento del muro di Berlino iniziò il 9 novembre 1989 e, come noi tutti sappiamo, ebbe un forte impatto emotivo, sociale e culturale, non solo sui cittadini di Berlino o della Germania, ma anche nel resto del mondo.


In realtà l’abbattimento ufficiale ebbe inizio il 13 giugno 1990 e nel novembre dello stesso anno crollò del tutto, a eccezione di sei punti che furono mantenuti come monumento.

In quei 156 chilometri franati vi era il sogno di libertà dei molti tedeschi intrappolati della Germania Comunista, inseriti obbligatoriamente nel sistema fallimentare e drammatico diventando oppressi e vittime di totalitarismo.

L'apertura delle frontiere fu una delle vittorie più grandi e più sentite della democrazia, permise il ricongiungimento di famiglie rimaste divise per anni e permise a migliaia di giovani - nati sotto il regime e che non erano mai usciti dai confini del territorio comunista – di assaporare la LIBERTA'.


Il Parlamento italiano, con la legge n. 61 del 15 aprile 2005,  dichiarò il 9 novembre Giorno della libertà, ma ogni anno che passa, la ricorrenza cade sempre più nell'oblio.


Ogni anno provo a dare lustro a questo giorno, con i pochi strumenti che dispongo, ma nella scorsa legislatura – e lascio ad ognuno di voi comprenderne le ragioni – ebbi una grande difficoltà a mettere in evidenza il GIORNO DELLA LIBERTA'.

A fatica e grazie alla sponda di alcuni assessori e pochi consiglieri dell'allora maggioranza siamo riusciti a tematizzare il momento.

Visto che ad ogni proposta e segnalazione che avanzo mi sento ripetere, da un anno e mezzo: “Grazie Andrea, ci avevamo già pensato”, quest'anno ho aspettato per vedere cosa avesse preparato l'attuale Amministrazione per la ricorrenza.


Io non ho scritto nulla e l'Amministrazione non ha fatto nulla.


Non mi interessa fare polemica, la situazione è triste e posso solamente sperare che il prossimo anno non ci si dimentichi


Ricordo perfettamente quando nel 2009 – in collaborazione con l'assessore alla Cultura (Chiesura) – fu predisposto un DVD della durata di 19 minuti, che raccontava passaggi di Storia oggi trascurati.

Ricordo l'altro video – destinato ai ragazzi delle medie – preparato dai ragazzi di “Fuori la Voce” (a quei tempi ero anche assessore alle Politiche Giovanili e collaborai con l'assessore all'istruzione Olivieri) con un linguaggio semplice, una comunicazione giovanile che fu molto apprezzata.

L'attuale Amministrazione si è uniformata al “silenzio”, ed è responsabile – come molte altre Amministrazioni – del cedimento all'oblio della convenienza.

Bastava recuperare il video – adattarlo al momento pandemico – e rispettare così un momento storico come fatto in passato.

Sono dispiaciuto del vuoto assoluto, il nulla, nel quale il paese si è imbattuto.


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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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