Oggi torno a parlare della Piscina, perché ci sono due aspetti MOLTO IMPORTANTI che vanno raccontati e valutati attentamente.
Il primo è assai positivo, il secondo molto negativo.
Da un lato vi è la grande – anzi grandissima – soddisfazione di aver ottenuto (insieme al coordinamento quotidiano con i cittadini residenti in via Orsa Minore) la delibera che dà il via allo spostamento dell'unità trattamento aria, situata lungo il lato ovest della struttura natatoria di via Radioamatori, per quella che ho sempre definito “grave scelta progettuale”.
Sistemare l'impianto così rumoroso adiacente alle camere da letto dei residenti fu una scelta priva di logica e, come più volte raccontato, dell'argomento mi sono interessato direttamente.
La questione – riportata più volte dalla stampa locale – è stata discussa in Consiglio comunale (interrogazione con risposta scritta).
L'impianto in funzionamento ha generato forti disturbi ai residenti e, in più occasioni con scritti e interrogazioni, ho proposto al Consiglio comunale di trovare un'altra posizione dove ubicare l'UTA installata pochi mesi prima.
Quando il mio lavoro – coordinato insieme all'indispensabile interessamento sociale – risulta utile per il superamento di disagi come questo, non posso che dichiararmi contento e soddisfatto.
Detto questo, esiste un aspetto che dovete sapere, che ritengo delicato.
Anche i meno esperti in materia potranno riconoscere che, se il Comune di Cassina – con Delibera di Giunta n. 154 del 11/11/2020 – prende atto, approva e finanzia (al 70%) LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA in una struttura nuova di zecca qualcosa non ha funzionato.
Se la Giunta, quattro anni dopo le mie prime denunce, riconosce che “...durante il corso dei lavori sono emerse alcune criticità sugli impianti e sulla struttura non ricompresi nella proposta di Project Financing per la risoluzione delle quali si è reso necessario eseguire ulteriori lavori” vuol dire che se mi avessero ascoltato (nessuno della precedente Amministrazione volle ascoltarmi, Sindaco e assessore allo Sport) avremmo evitato il disastro verificatosi.
Chiaramente nessuno vi parlerà mai della questione Piscina perché nessuno - nuova e precedente Amministrazione – hanno il coraggio di dire che avevo anticipato tutto.
Quanto ai disastri, se li annunci prima che accadano (perché hai competenze tecniche) sei una “zucca vuota senza cervello” e fai “l’uccello del malaugurio”, se le dici durante “sei invidioso, remi contro”; quando le spieghi dopo, “è facile parlare adesso, bisognava farlo prima”.
Gli errori inanellati sono impressionanti e dopo anni arrivano al pettine.
Quante volte ho scritto sulla questione? incontabili.
Quante volte sono state ascoltato? ZERO
La toppa che si vuole mettere per coprire il buco la pagheranno tutti: giusto che si sappia.
Anche perché – forse nessuno lo sa – manca il collaudo finale e dal 31/10/2019 c'è uno scandaloso COLLAUDO PARZIALE E PROVVISORIO sul quale potrei scrivere un libro ma voglio limitarmi a scrivere che il progetto esecutivo delle opere di ristrutturazione e adeguamento tecnico funzionale della Piscina Comunale fu approvato con determina n. 700 del 15/10/2019.
Ovunque abbia guardi, ho riscontrato criticità e da ex assessore ai Lavori Pubblici non potevo restare zitto.
Ma – come ho sempre riportato nel mio Blog - ho sempre scelto di limitare gli interventi per “non affossare definitivamente” l'operazione sbagliata.
Non ripercorro le innumerevoli segnalazioni rimaste inascoltate, prima fra tutte le carenze progettuali (che hanno causato il primo stop per il problema dei sostegni alle vasche), poi la mancata validazione di un progetto prima che fosse messo a gara, soluzioni progettuali inadeguate (Unità trattamento aria limitrofa alle residenze private), 90.000 euro di caldaia pagata con i soldi pubblici e destinata inizialmente alla scuola e poi improvvisamente dedicata a una struttura affidata in concessione a un privato.
In un prossimo post approfondiamo, perchè la questione è agghicciate
Vizi che non ho mai smesso di raccontare, a toni bassi e nell'intento di aiutare.
Non ho mai smesso di annunciare ritardi nell'esecuzione lavori (inevitabilmente la prima impresa abbandonò il cantiere), difficoltà nell'ottenere il collaudo (ad oggi esiste “parziale”) e l'impossibilità del Gestore di riequilibrare un PEF (Piano Economico Finanziario) che presentava numeri che la scorsa Amministrazione avrebbe dovuto valutare e rigettare.
Non solo non sono stato ascoltato, ma buona parte del paese mi considerava un “polemico”.
Oggi, passati alcuni anni, ci troviamo con una struttura nuovissima che ANCOR PRIMA DI ESSERE COLLAUDATA ha previsto dei lavori (e riporto testualmente) “....configurati quali opere di manutenzione straordinaria ai sensi dell’art. 6 co. 5 lett. J della convenzione concessoria, i relativi costi, dovranno essere ripartiti per il 70% a carico dell’amministrazione comunale e per il 30% a carico del concessionario”.
Non mi aspetto nessuno, tantomeno della presente e della passata amministrazione (oggi in minoranza con me), che sia capace di riconoscere che quando anticipavo il disastro NON facevo polemica.
Figurarsi.
OGGI VOI CON LE VOSTRE TASSE DOVRETE PAGARE QUESTI ERRORI, CHE SE MI AVESSERO ASCOLTATO (4 denunce, articoli ecc) invece di considerarmi polemico avremmo evitato.
LA STRUTTURA NON HA ANCORA IL COLLAUDO FINALE DELLE OPERE e – giusto perché da convenzione il Comune deve finanziare il 70% delle spese di Manutenzione straordinaria – sono già stati eseguiti:
1. intervento di consolidamento del solaio in corrispondenza dei locali tecnici, per complessivi € 18.351,48 IVA compresa (approvato dal RUP arch. Carlo Tamberi con nota prot. n. 27880 del 03/10/2018 e realizzato dal Concessionario);
2. intervento di messa in sicurezza e riqualificazione della Centrale Termica, sostituzione della linea del Gas e implementazione dello scarico dei fumi per complessivi € 132.267,11 IVA compresa (approvato dal RUP , comunicato al Concessionario con nota del 30/07/2019 e realizzato dal Concedente);
3. intervento di sostituzione del gruppo di filtraggio per complessivi € 41.171,20 IVA;
Addirittura di cui al punto 3 non sono stati approvati da questa Amministrazione né tantomeno il Concessionario ha prodotto una progettazione dei lavori prima di eseguirli e un'adeguata giustificazione dei costi sostenuti e basterà la dimostrazione da parte del Concessionario dell'effettiva necessità dei lavori, l'effettiva esecuzione e il costo relativo.
Giusto per capire, il privato deve attestare effettiva necessità di lavori che il Comune avrebbe dovuto autorizzare ma non ha fatto, per farsi rimborsare.
Il disastro è epocale, la sconfitta (come annunciavo 4 anni fa) è su tutta la linea.
Basti pensare che anche l’Unità di Trattamento Aria rientra fra i lavori di manutenzione straordinaria e pertanto saranno a carico dell’Amministrazione per il 70% e il restante 30% del Concessionario ai sensi dell’art. 6 del Contratto di Concessione.
Bastava VALIDARE IL PROGETTO per palesare le inadeguatezze.
Ma non è finita qui, c'è la ciliegina sulla torta: ma oggi basta, perché la ciliegina è grossa e occupa molto spazio.
Devo posticipare.
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