martedì 30 novembre 2021

L'EUROPA SI RASSEGNI: IL SANTO NATALE E' DAVVERO INCLUSIVO

 


Il documento della Commissione europea che 'cancella' la parola Natale viene ritirato dopo le polemiche 
.

 

Il dossier Europeo - con alcuni suggerimenti su cosa si può dire e cosa no, tra cui sostituire 'Buon Natale' con 'Buone feste' per non offendere nessuno - è contro ogni logica di integrazione. 

 

La commissaria europea all'Uguaglianza Helena Dalli che di sua iniziativa, ha redatto linee guida come documento interno per la comunicazione da parte del personale della Commissione nell'espletamento del loro lavoro e per "...dimostrare la natura inclusiva della Commissione Europea nei confronti di tutti i percorsi di vita e i credi religiosi".

 

Ma "Integrare" vuol dire "includere" e forse la Commissaria dovrebbe saperlo, che è Natale perché è nato Cristo non perché Babbo Natale arriva con la Slitta.

 

Il documento è stato ritirato perché - in fondo - un briciolo di dignità è sopravvissuta a quei rappresentanti del popolo, che albergano in Europa

 

Da un lato bisogna lottare per vincere e superare tutte le discriminazioni, dall'altro non dobbiamo distruggere, annientare il nostro essere, le nostre tradizioni, nostra cultura.

La tendenza purtroppo ad omologare tutto, non sapendo "rispettare le differenze che rispettano" che non devono discriminare  ma nutrire.

 Dove sono finiti quelli de "LE DIFFERENZE NUTRONO"?

Sono fermamente contrario alla cancellazione di quelle che sono le radici, soprattutto per quanto riguarda le feste cristiane, la dimensione cristiana anche della nostra Europa

Certo, noi sappiamo che l’Europa deve la sua esistenza e la sua identità a tanti apporti, ma certamente non si può dimenticare che uno degli apporti principali, se non il principale, è stato proprio il cristianesimo. 

Quindi, distruggere la differenza e distruggere le radici vuol dire proprio distruggere il nostro passato e il nostro essere.

Quindi QUEST'ANNO più di altre volte SARA':

 "AUGURI PER UN SANTO NATALE PIENO DI GIOIA" 


GRAZIE CMM: APPROVATO IL BICILAN CON LA PISTA LUNGO LA SS 525 fra GESSATE e VAPRIO

 

Il Consiglio metropolitano nella seduta di ieri, contestualmente all’assestamento di Bilancio, ha approvato il Biciplan della Città metropolitana “Cambio”.

Da dipendente della CMM in servizio al Settore Strade vivo con grande orgoglio questo momento, un passaggio fondamentale per tutta la Provincia di Milano, un importante documento strategico a cui bisogna rendere i giusti meriti ad una serie di persone che vi hanno profondamente creduto: il Consigliere Delegato della Città Metropolitana (Arianna Censi), il Direttore d'Area Infrastrutture (dott.ssa Pinoschi) il Direttore di Settore "Strade, Viabilità e sicurezza stradale" (arch Tadini) Responsabile del Servizio "Mobilità Sostenibile"  (arch. D'Avanzo) con la quale collaboro quotidianamente.

Parliamo di 750 km di nuove piste ciclabili in tutto l'Hinterland, linee ciclabili vere e proprie, come intendiamo oggi quelle degli autobus, che collegheranno Milano con gli altri 132 Comuni della Città Metropolitana e questi ultimi tra di loro. 

24 linee di cui 16 radiali, da Milano verso l’esterno, quatttro circolari che uniscono le diverse cinture di cittadine e paesi intorno, più quattro grandi anelli “green” e “superveloci” che attraversano la provincia.

Recependo le grandi sensibilità del territorio, sono state inserite nel documento allegato (Rete di supporto) le 3 piste ciclabili IMPORTANTISSIME LUNGO LA

SP 104, Trezzo – Vaprio

ss 525 Gessate - Vaprio

sp 180 Bettola (Pozzo) – Inzago

Piste ciclabili ovunque, fuori dai centri abitati, lungo le Strade provinciali.

Anche l’idroscalo nel Comune di Segrate sarà finalmente raggiungibile in sicurezza anche con le due ruote, archiviando così il paradosso di un’oasi per famiglie e sportivi, appena fuori dai confini comunali, accessibile di fatto solo in auto.

L’attuale ciclabile si ferma infatti tre chilometri prima, al centro sportivo Saini.

Poi lo stradone trafficato e stretto di via Corelli perde la corsia protetta.

 

Nei prossimi anni – il Settore per il quale lavoro – dovrà realizzare 225 milioni di euro investiti dall’Ente Città Metropolitana di Milano, per realizzare una rete capillare di piste ciclabili che si integreranno alla altre modalità di spostamento esistenti. Lo scopo è colmare il gap che abbiamo rispetto alle aree

metropolitane europee più virtuose.

Si tratta di un progetto unico in Italia, perché è il primo ad essere corredato di un documento organico che metterà in collegamento tutti i 133 Comuni del nostro territori

 

Le nuove ciclabili metropolitane saranno dotate di fibra ottica per illuminare di notte il percorso.


SONO STRA FELICE.







 

lunedì 29 novembre 2021

MANCA INNOVAZIONE e CAPACITÀ ORGANIZZATIVA

#cassinadepecchi


Il Comune è imbalsamato ma la colpa non è dei dipendenti, che sono le prime vittime di questa legislatura inutile.


In due anni e mezzo di legislatura, non hanno fatto nulla.


Al netto di qualche gentile concessione al costruttore di turno (7 palazzi dentro area ex Nokia Siemens)  e qualche altra previsione urbanistica finalizzata a “realizzare nuove case senza adeguate servizi per nuova residenza”  non hanno più nulla da dire.


Non vi è quel minimo desiderio di  sviluppare le condizioni per migliorare la performance della pubblica amministrazione (P.A.) cosa che avevo notato nel corso della scorsa legislatura, che fra un fallimento amministrativo e l’altro, ricordo alcuni tentativi.


Ricordo il vicesindaco Novelli, con questa sua tensione naturale alla speranza di informatizzare, alleggerire la burocrazia e innovare il Comune.


Risultati pochi, ma niente a che vedere con questa inutile legislatore che scorre - pur satira di soldi - fra selfie inutile di un Sindaco che sparirà non appena finita la legislatura 


Gli attori coinvolti nella buona riuscita delle politiche pubbliche devono lavorare per rafforzare condizioni per una digitalizzazione, la formazione delle risorse umane nei diversi ambiti di lavoro e il miglioramento dei processi organizzativi costituiscono alcune delle leve del cambiamento della P.A.


Cassina è ferma, serve innovazione nella gestione dei servizi di maggior impatto sul territorio.


L’ufficio anagrafe del nostro Comune deve poter lavorare per come può, senza procedere con ”freno a mano tirato” operando sulla qualità e la capacità delle risorse umane.


Miglioramento dei processi organizzativi per una migliori prestazioni della pubblica amministrazione.


Sono discorsi distanti anni luce da una realtà preistorica, antiquata e con un Ufficio Anagrafe - che ancora oggi - è privo di un POS 


In un’era ove la tracciabilità del denaro negli enti pubblici è un dovere, costringere a pagare le carte d’identità con i contanti è qualcosa ai limiti del RIDICOLO


_AM_

BANDIERE SGUALCITE


#cassinadepecchi


Senza voler incorrere nei grovigli nazionalismo/antinazionalismo e centralismo/federalismo/secessionismo, mi limiterò a chiedere al Comune di sostituire le Bandiere esposte sui pennoni della scuola di via Gramsci.


È normale sollecitare l’attenzione dovuta, in quanto la normativa nazionale in merito è chiara (Legge 5 febbraio 1998, n. 22,“Disposizioni generali sull’uso della bandiera della Repubblica italiana e di quella dell’Unione europea”; D.P.R. 7 aprile 2000, n.121, “Regolamento recante disciplina dell’uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell’Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici"; Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 aprile 2006, "Disposi- zioni generali in materia di cerimoniale e di precedenza tra le cariche pubbliche", pubblicato sulla G.U. n. 174 del 28 luglio 2006)


La più chiara è la L. n. 22/1998, la bandiera della Repubblica italiana e quella dell’Unione europea vanno  esposte all’esterno degli edifici scolastici statali.


Il rinnovo delle bandiere - restituendo loro la giusta dignità - è un gesto importante (oltre che dovuto)

I vessilli devono essere esposti in buono stato e correttamente dispiegati.


Mi auguro che si possa finalmente procedere nella sostituzione


_AM_



sabato 27 novembre 2021

Cassina de’ Pecchi, blitz in strada. Le vie dedicate a donne vittime di violenza



Cassina de’ Pecchi. Con un blitz nella serata di mercoledì alcune iscritte al gruppo Donne Martesana hanno modificato i nomi di alcune vie del paese incollando cartelli che riportano i nomi di donne morte per femminicidio negli ultimi anni.

Il Comune di Cassina d/P è intervenuto - con solerzia - per far rimuovere le denominazioni   aggiunte dal gruppo di donne.

Ne è seguita una polemica fra i pro e i contro come se questa divisione - per qualcuno - potesse rappresentare il grado di sensibilità rispetto ad un tema (quello della violenza sulle donne) di grande importanza  

Più che partecipare alla polemica, provo a cogliere aspetti fin qui ignorati o non colti

L’niziativa è stata simpatica, ma questo non può sollevare gli autori dalla responsabilità  di rispettare il patrimonio pubblico ed evitare  l’infrazione prevista all’articolo 15 CdS, comma 1 lettera B.

L’articolo del Codice ci ricorda infatti che su tutte le strade e le loro pertinenze è vietato “danneggiare, spostare, rimuovere o imbrattare la segnaletica stradale e ogni altro manufatto ad essa attinente”

Il discorso potrebbe finire così, ma ripeto, voglio affrontare il tema per cogliere spunti positivi 

Vi sono iniziative che - insieme e in accordo con il Comune - possono essere previste come “flash mob”.

Per esempio, invece di un blitz (com’è stato fatto) cne ha probabilmente logorato il nobile messaggio positivo si potrebbe studiare (il prossimo anno) una forma di coinvolgimento del Comune ed organizzare insieme un momento di pochi minuti (associazione e istituzioni) solo dopo aver dato informazione ai Cittadini.

Le valide iniziative possono durare pochi minuti e rendere grandi “messaggi”

A fronte di un nobile obiettivo (portare attenzione rispetto ad una ricorrenza internazionale) si può ragionare “sul come”. 

Che non può essere il blitz non autorizzato ma una “manifestazione organizzata” come iniziativa promossa da una collaborazione sociale.

Non credo che coprire tutti i cartelli con il blitz abbia giovato alla causa, una leggerezza organizzativa, niente di particolarmente grave ma da evitare 

Magari l’anno prossimo si potrebbe organizzare diversamente (e per un momento definito - sia per estensione territoriale sia per durata - in ordinanza del Comando di PL è possibile)

Questo per non buttare bambino e acqua sporca 


_AM_





lunedì 22 novembre 2021

SPORT DILETTANTISTICO, ALCUNI AIUTI

 #infoutili


#SPORT dilettantistico, al via le domande di contributi


Semaforo verde per i contributi a ristoro dei canoni di locazione o concessione di impianti per lo sport dilettantistico. 


Informo che dal 22 novembre 2021 è possibile inviare le richieste tramite la piattaforma del dipartimento Sport. 


Un ulteriore sostegno all’attività sportiva di base, contributi a fondo perduto da destinare alle Associazioni e alle Società Sportive Dilettantistiche che, in via generale, non siano state già beneficiarie dei precedenti contributi erogati dal Dipartimento per lo sport nel corso delle procedure di evidenza pubblica nell’anno 2020.


Per le specifiche relative alle ASD e SSD che possono presentare domanda anche in deroga a quanto sopra comunicato, converrà lèggerei l’avviso (chi fosse interessato mi contatti in pvt)


La presentazione delle istanze avverrà esclusivamente attraverso l’utilizzo della piattaforma web realizzata dal Dipartimento per lo sport che sarà attiva, come per le precedenti procedure, in base allo svolgimento di due diverse sessioni di partecipazione.


Sessione canoni di locazione e canoni concessori dalle ore 16:00 del giorno 22 novembre 2021 alle ore 16:00 del giorno 30 novembre 2021.


Sessione contributi forfettari dalle ore 16:00 del giorno 1° dicembre 2021 alle ore 16:00 del giorno 10 dicembre 2021


Al termine della procedura telematica di presentazione della domanda sarà necessario scaricare dalla piattaforma la ricevuta elettronica a conferma dell’esito positivo dell’invio della domanda, che dovrà essere conservata con cura per permettere il supporto nella soluzione di eventuali problematiche.


Tutti gli aggiornamenti relativi alle fasi di valutazione e assegnazione dei contributi e tutte le comunicazioni saranno pubblicati (sito ministeriale)


Per l’assistenza tecnica sarà attivo l’indirizzo di posta elettronica ordinaria domande2021@sportgov.it. 


Saluti 


_AM_

mercoledì 17 novembre 2021

PIOVE, PIOVE LA GATTA NON SI MUOVE

#cassinadepecchi


Dedico questo scritto a chi ha sempre ritenuto  “polemica sterile” tutto ciò che in questi anni abbia scritto e detto.

Ricorderete tutti i lavori di ammodernamento di alcune stazioni della linea M2 (verde) della metropolitana di Milano nel ramo Gessate, in particolare a Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Cassina de' Pecchi, Bussero, Gorgonzola e Gessate. 

Non mi riferisco ai VERGOGNOSI LAVORI per abbattere le barriere architettoniche - attualmente ancora fermi per carenze progettuali (di cui sono stato il primo a segnalarle, in tempo non sospetti) e recentemente rifinanziati  - che occupano la piazza da tempo immemore.

VOGLIO SOLO SPERARE CHE NESSUNO ABBIA IL CORAGGIO DI FARE PASSERELLE IL GIORNO CHE TERMINERANNO I LAVORI, PERCHÉ LA DURATA È SEMPLICEMENTE RIDICOLA E I COSTI IMPRESSIONANTI.

Mi fermo qui, che è meglio  

Questo post - invece - è relativo agli interventi  di ammodernamento della rete elettrica e di impermeabilizzazione delle gallerie, a cui abbiamo assistito nei mesi scorsi   

“…dopo 50 anni necessitavano di un restyling..” ci hanno fatto sapere e i lavori sono  iniziati e terminati.

Come potete vedere, con il classico “successo” imbarazzante a cui siamo abituati.

E infatti - adesso - a differenza del passato, ha cominciato a piovere anche sulle scale.

Un successone di cui vergognarsi






domenica 14 novembre 2021

DALLL’ASSISTENZIALISMO ALLE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO


Ho abbandonato da qualche anno (più di 3) ogni casacca partitica, con essa ogni velleità di carriera politica.


Ma questa scelta non mi vieta di continuare ad avere idee chiare rispetto al modello di società e temi che esulano dalla mera dinamica amministrativa, che vi vede addentrato da 2 decenni   


Come tutti voi, ho appreso in queste settimane (e letto sui quotidiani) di truffe ai danni dello Stato legati a chi intascava indebitamente il reddito di cittadinanza.


Le forze dell'ordine hanno fatto un  bel lavoro, non c’è  dubbio, come sempre riescono se non dedicate al altre - meno prioritarie - questioni 


Il lavoro della Guardia di finanza - che non si svolge nelle strade (come invece suppone erroneamente il Sindaco di Cassina) - non produce “sicurezza” intesa nel più classico dei modi ma persegue con determinazione gravi reati finanziari.


La truffa di migliaia di persone (reddito di cittadinanza indebitamente percepito) è una vergogna nei confronti dei tanti che hanno percepito il sussidio per necessità reale


Comprendo quanto sia impopolare parlarne i  questi termini, ma chi come me non è stato capace a “paraculismi” di convenienza quando - forse - sarebbero serviti a vincere le elezioni (o imbucarsi da “qualche parte per qualche ruolo”) figurarsi adesso che ho spento ambizioni e aspettative, cosa possa intimorirmi 


Mi è rimasta la libertà di pensiero (“sono uno che parla a braccio”) senza nemmeno rileggere quello che scrivo per non inficiarne l’autenticità.


Quindi, sarà impopolare dirlo ma il REDDITO DI CITTADINANZA è uno strumento inefficace rispetto agli obiettivi (nobili) dichiarati.


Intanto è arrivato il momento di cancellare alcune forme di sprechi, bisogna vincere i furbetti del RDC che sono il PRINCIPALE TRADIMENTO  DEL PATTO SOLIDALE FRA CONTRIBUENTI 


Fra chi percepiva “…perché assunto in nero” e chi percepiva con “…la ferrari in box e la barca al molo” siamo riusciti a mostrare il “peggio del peggio” morale.


Anche la maxi truffa sul reddito di cittadinanza di quasi 20 milioni (intascati per conto di 9 mila romeni «fantasma») è di una vergogna disgustosa 


Ma il Reddito di Cittadinanza non ha fallito perché non è servito a chi aveva bisogno o perché - lo ha percepito - anche chi non aveva certamente bisogno.


Il RdC ha fallito perché non ha trovato neanche un posto di lavoro (perlomeno non i navigator, che al massimo hanno trovato il loro)  ed è rimasto mero assistenzialismo, ciò che doveva essere solo inizialmente. 


Forse, utilizzare queste risorse per rilanciare il lavoro sarebbe molto meglio.


Con questi soldi bisognerebbe abbassare le tasse, bisognerebbe creare i presupposti per assunzioni da parte di chi si voglia avvalere di questo taglio.


Se vuoi pagare meno tasse, devi assumere disoccupati. 


Questo potrebbe restituire dignità a chi ha bisogno di un lavoro e non di un sussidio fine a se stesso.


_AM_

DISABILITÀ: NON ASSISTENZIALISMO MA PROMOZIONE DEL PROTAGONISMO

Secondo l'ISTAT, il numero delle persone con disabilità in Italia è di 3.150.000, pari al 5,2% della popolazione, di cui quasi 1 milione e mezzo di over 75. 


I disabili che beneficiano di provvidenze economiche ammontano a 4,5 milioni. 


Un ruolo centrale nel sistema di protezione sociale è assegnato agli Enti locali, in particolare ai Comuni, i quali erogano interventi e servizi finalizzati a garantire l'attività di cura e supporto per l'integrazione sociale.


Quasi sempre i fondi sono regionali 


Finalmente, dopo decenni di immobilismo, è maturata una maggiore consapevolezza rispetto ad un tema in passato ignorato dalla

Politica e  dal “grande pubblico” 


Merito di questa grande accelerata è da attribuire a diversi soggetti, che hanno fatto - nell’esercizio del ruolo (sociale, istituzionale o politico) - il possibile perché una società prenesse coscienza. 


Il primis l’amico Acampora (PizzAut) con il grande supporto del senatore Comincini, il primo ad aver sposato la causa con la proposta di legge sulle Start Up su Disposizioni in materia di start-up sociali che ha aperto un grande dibattito sul tema.


In Italia sono circa 600mila le persone con autismo. Il 99 per cento di esse non accede al mondo del lavoro. Per questo è necessario trovare strumenti che ne favoriscano l’inserimento lavorativo.


Quindi la proposta del Senatore è diventato grimaldello per un testo più articolato, ma la proposta di Eugenio (Senatore) di riconoscere lo status di start-up a chi decide di fare impresa coinvolgendo almeno il 60 per cento di persone con disabilità prevedendo sgravi fiscali per i primi cinque anni è stata di portata storica 


Bei segnali che meritano di essere presi in considerazione e per questo ritengo mportante avvio dell'iter parlamentare presso la Commissione Affari Sociali della Camera per il disegno di legge in materia di disabilità (A.C. 3347), approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 27 ottobre


UnaLegge quadro sulla disabilità a che rappresenta un tassello chiave del PNRR e di cui attua la riforma 1.1 della Missione 5 "Inclusione e Coesione", Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore” .


Il disegno di legge reca la delega al Governo per una revisione complessiva in materia di disabilità negli ambiti di intervento e secondo i criteri guida individuati dal legislatore con il fine primario di consentire alle persone con disabilità "di essere protagoniste della propria vita e di realizzare una effettiva inclusione nella società".

Torno a dire, nulla accade “a caso” e i meriti della prima proposta settoriale vanno giustamente attribuiti a chi ha pensato che la risposta alma disabilità non debba essere assistenzialismo, ma supporto alla promozione e al protagonismo 


In Italia sono circa 600mila le persone con autismo. 

Il 99 per cento di esse non accede al mondo del lavoro. Per questo è necessario trovare strumenti che ne favoriscano l’inserimento lavorativo.

Quindi ben vengano iniziative volte AD INCLUDERE 

mercoledì 10 novembre 2021

SANZIONI RELATIVE AL CdS: MAGGIORE TRASPARENZA SULLA SPESA

#MaggioNews 


Vi è una deliberazione di Giunta comunale - da adottarsi annualmente - nella quale si deve indicare destinazione vincolata di una quota pari al 50% dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dal Codice della Strada.


Le destinazioni sono specifiche e puntuali, ad esempio:


a) interventi sulla segnaletica delle strade di competenza comunale, per sostituzione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione, con destinazione a tali interventi di almeno un quarto della quota (comma 4 lettera a);


b) potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi ed attrezzature dei Corpi di Polizia Locale con destinazione a tali spese di almeno un quarto della quota (comma 4 lettera b);


c) miglioramento della sicurezza stradale (comma 4 lettera c) relativamente a:


1. manutenzione delle strade di proprietà;


2. installazione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione delle barriere e sistemazione del manto stradale delle strade di proprietà;


3. redazione dei piani urbani del traffico;


4. interventi per la sicurezza stradale a tutela dell’utenza debole, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti;


5. svolgimento, da parte degli organi di Polizia Locale, di corsi didattici nelle scuole di ogni ordine e grado finalizzati all’educazione stradale;


6. misure di assistenza e previdenza per il personale di Polizia Locale;


7. interventi a favore della mobilità ciclistica;


Devo essere sincero, non tutte le amministrazioni rispettano questo dispositivo (previsto all’Art 208 del CdS) e - pertanto - il Governo è intervenuto per definire meglio alcuni aspetti inerenti alla trasparenza 


Fra le modifiche del codice della strada inserite (che ho illustrato nel precedente post) vi è quella che 

la PA DOVRÀ ESSERE ancora più «trasparente» sui proventi delle multe e la loro destinazione di spesa 


D’ora in poi gli enti locali dovranno pubblicare una relazione annuale sulla destinazione dei relativi proventi e rendere noti tali dati sul loro sito istituzionale. 


Si porrà quindi fine alle polemiche sull’utilizzo degli incassi delle multe da parte dei Comuni, che ogni hanno vengono (talvolta giustamente ) fomentate in alcuni Comuni 


- AM -

martedì 9 novembre 2021

#RflessioniXPozzo -L’INDISPENSABILE ASILO NIDO

#RiflessioniXPozzo


Leggo la “bozza emendata della bozza corretta” che in settimana potrebbe tornare a Palazzo Chigi in versione riveduta prima dell’approdo al Senato.


Diciamo che è la versione “migliore”, per gli ENTI PUBBLICI è una vera manna.


Spero che le Amministrazioni si diano una svegliata, per sfruttare gli enormi vantaggi del momento (fondi, contributi, finanziamenti e meno vincoli di finanza pubblica) 


Unica pecca è che a fronte del positivo irrobustimento dei fondi aggiuntivi previsti per lo sviluppo degli asili nido dei Comuni ( e ne ho parlato in un post recente) esiste la stortura che questo incremento  partire dal 2026.


La progressione annuale del finanziamento cresce fino a raggiungere gli 1,1 miliardi di euro annui dal 2027 (per i prossimi anni restano invece i 100 milioni previsti sul 2022, 150 sul 2023 e 200 sul 2024). 


Una scelta incomprensibile, spero la Politica (in parlamento) voglia intervenire, per rimediare la stortura.


Questi fondi servono a raggiungere il «livello essenziale della prestazione»:  a regime dal 2027 è fissato in un tasso di copertura del 33% (in pratica, un posto nell’asilo nido per ogni tre bambini, anche tramite il privato)


Ci sono Comuni come il nostro, che non hanno nemmeno questo importante servizio comunale all’interno del proprio territorio e per questo l’Amministrazioni ha il dovere di pianificare (PFT) consapevolmente e nell’interesse sociale.


Che non può essere solo consumo di suolo (per costruire case su case, che quando non falliscono e lasciano cantieri aperti, non rispondono a necessità impellenti) senza adeguare servizi esistenti e generare nuovi sevizi .


Come ad esempio la previsione di un asilo nido, che possa offrire risposte ad una necessità reale per molte famiglie, comprese quelle di “recente” insediamento  (tendenzialmente giovani coppie con figli in età scolare).


La Giunta di Pozzo avrà molto da  lavorare per dare risposte alle CRESCENTI necessità.


_AM_

domenica 7 novembre 2021

URBANISTICA: SALVA l’AUTORITÀ DEI COMUNI

Anche oggi che è giornata di Derby (Sacra nella liturgia di “casa Maggio”) mi tocca commentare importanti sviluppi su un tema di grande importanza 

La Corte Costituzionale ha - finalmente - sbloccato i bonus lombardi per la rigenerazione urbana, con una sentenza che ha dichiarato incostituzionale la modifica del 2019 alla legge sul governo del territorio.

Sorvolo sull’incapacità di qualche Amministratore di ideare un paese e applicare ogni procedura utile per realizzare uno sviluppo utile e reale, oggi viene restituita una verità a lungo messa in discussione.

Sorvolo anche sulla questione rigenerazione, perché il presente post ha altri obiettivi 

Semplicemente - come sempre ho detto sin dalle feroci diatribe locali avvenute nel “caldo” 2013 -  era alterata la funzione pianificatoria dei comuni.

Quando si parla di pianificazione, la REGIONE - e proviamo ad esser chiari una volta per tutte - deve comprendere che serve (seppur in un quadro collaborativo e di raccordo regionale, va bene, nell’ottica di un urbanistica partecipata) rispettate le previsioni urbanistiche dei Comuni.

Ricordo quanti insorsero quando nel z013 (intervista) lo dissi a chiare lettere “…abbiamo garantito il confronto per quanto concerne la compatibilità del documento di piano con il PTR (art. 13, comma 5, primo periodo).e la valutazione di compatibilità regionale anche se l’obbligo di trasmissione e di assoggettamento alla procedura di compatibilità con il PTR riguarda esclusivamente i Comuni interessati, anche solo parzialmente, dalle previsioni del PTR relative alla “realizzazione di prioritarie infrastrutture e di interventi di potenziamento ed adeguamento delle linee di comunicazione e del sistema della mobilità” oppure dalle previsioni del PTR “inerenti all’individuazione dei principali poli di sviluppo regionale e delle zone di preservazione e salvaguardia ambientale, espressamente qualificate quali obiettivi prioritari di interesse regionale o sovraregionale” (art. 20, comma 4, della L.R. n.12/2005)”. Quindi gli orientamenti che la Regione ha voluto esprimere non costituiscono alcun vincolo per il Comune …” 

Oggi mi tolgo il sassolino dalla scarpa: peccato passino sempre molti anni prima d che si concretizzi l’occasione.

Quindi i Comuni continuano a detenere l’autorità (anzi sovranità) pianificatoria, fatto salvo il rispetto della compatibilità fra i differenti documento urbanistici (PTCP E PTR) 

Chiudo dicendo che per ciò che concerne la legge della Lombardia sul recupero degli immobili abbandonati e/o degradati, va avanti (seppur con alcune correzioni) 

In tal modo risultano legittime e quindi sbloccate le previsioni del 2021 sul patrimonio edilizio dismesso con criticità, aprendo una grande opportunità alla rigenerazione urbana. 

Spetta ora ai comuni deliberare entro il 31 dicembre gli ambiti eccezionalmente esclusi dagli incentivi.

Si tratta di una opportunità importante per alcune Amministrazioni.

Nel censurare una norma - poi corretta - che concedeva un premio di cubatura bypassando di fatto i comuni, la Consulta ha difeso principi importanti sul “….potere dei Comuni nell'uso del proprio territorio, mettendo dei limiti alla competenza legislativa regionale in materia urbanistica”. 

Il principio è sempre lo stesso: la Regione non ha potere impositivo sui Comuni, l’autonomia degli EELL passa attraverso la facoltà di organizzarsi e urbanizzarsi 

La Regione non imponga volumetrie e premialità, spingendo lo sviluppo oltre il necessario e sia attribuita la possibilità di influire sul governo del proprio territorio e sull'applicazione degli incentivi.

Giustizia è fatta

_AM_ 


sabato 6 novembre 2021

TELECAMERE IN PAESE: VARCHI CON LETTURA TARGHE

Ci sono novità che devono essere raccontate è che - come spesso capita  tocca a me farlo.

Che avessi “azzeccato” nel sostenere che l’attuale sistema di video sorveglianza fosse mal funzionante NON è una novità

Parlo e scrivo quando conosco i fatti ed ero certo che fosse così.


L’Amministrazione Comunale ha deciso di intervenire (aggiustando il vecchio e implementando con nuove telecamere)?il sistema di videosorveglianza.

“Vi  è la necessità di rinnovare i siti di ripresa ambientale” che leggo, è la tipica frase scritta in “burocratese moderno” per ammettere quanto ho sostenuto negli anni: l’attuale sistema è mal funzionante, mai una vota abbiamo individuato responsabili di azioni vandaliche, furti ecc 


 Quindi ben venga un’azione di ripristino del sistema di video sorveglianza e - ancora meglio - se implementato come sembra.

Spiace che non si riesca a fare con gli innumerevoli finanziamenti regionali e ministeriali, ma coi i soldi del nostro Bilancio comunale, ma questa amministrazione è addirittura più scarsa della precedente 

Perlomeno, nella passata legislatura - con tutte le critiche mosse è che non rinnego - avevano idea di come accedere a finanziamenti vari.

La novità di questo “nuovo” sistema di video sorveglianza sarà ul collegando a nuovi varchi

Ancora non è chiaro il progetto, dovremo aspettare per conoscerlo, ma l’idea perseguita dall’Amministrazione è quella di dotare alcuni ingressi al paese (varchi) con telecamere di lettura targhe 

 Quindi, da un lato far funzionare il sistema di video sorveglianza (“rinnovare”) mediante implementazione e acquisto di materiale (“necessario al corretto funzionamento di impianti preesistenti”) e dall’altro realizzazione di nuovi varchi lettura targhe.

Quello che non è chiaro se questa “lettura targhe” da parte del sistema servirà per metro monitoraggi degli accessi in paese o se il sistema varchi servirà a monitorare i ZTL 

L’attuale sistema di video sorveglianza comunale è gestito dalla ditta SKP Technology Srl  è il nuovo prodotto sarà fornito dalla stessa ditta.

L’acquisto 2 varchi e 3 siti ambientali verranno a costare 22.057,60 


Vedremo.

#StayTuned

UN SALUTO 


AM







giovedì 4 novembre 2021

ALTRO GRAN RISULTATO: UN'ALTRA PETIZIONE IN PORTO (VIA ROMA 71)



ALTRO GRAN RISULTATO ottenuto insieme ai residenti di via Roma 71 che nella tenacia della sig.ra Elvira Bertacchi hanno trovato il loro coordinamento 

Dopo lo spostamento dell'UTA della piscina (ottenuto dopo una petizione formulata con i Residenti delle abitazioni limitrofe) ancora una petizione ha portato a risultati.

SONO FELICE, STRAFELICE di farmi strumento dei Cittadini per il superamento dei loro disagi.

Questo vuol dire, che insieme possiamo farcela a smuovere le acque e condizionare le scelte amministrative.

Ho appena saputo che l'Amministrazione ha dato finalmente corso all'istanza - di cui mi sono fatto carico in passato -  relativa alla necessità di procedere alla Disinfestazione/Disinfezione/Pulizia dell’edificio presente in Via Roma – ex sede del Comando di Polizia Locale.

Una "battaglia" che ho avviato con i residenti in via Roma n. 71 molto determinati - attraverso una petizione richiamata dalla carta stampata - perchè lo stato di incuria e abbandono dei confinanti edifici comunali esistenti fra via Matteotti e via Roma è UNA VERGOGNA INDESCRIVIBILE

Una VITTORIA che dimostra che solo insieme a Cittadini "partecipativi" e mai rassegnati SI POSSONO RAGGIUNGERE RISULTATI 

Coinvolgendo l'opinione pubblica.


Avevamo chiesto di investire sul territorio le copiose risorse governative, ministeriali e regionali per risolvere gravi disagi.

Gli immobili in questione sono la ex Villetta ubicata all'incrocio fra via Matteotti e via Roma, la ex Caserma della Polizia Locale e la ex scuola elementare.

Le foto - pubblicate dalla stampa locale - hanno raccontato solo in parte il degrado diffuso nell'area e non più sostenibile per i residenti limitrofe al patrimonio pubblico fatiscente, invaso da carcasse di animali, topi, piccioni, con i loro escrementi sommati a foglie, sporcizia varia, calcinacci e - addirittura - lastre di eternit depositato all'interno del recinto

L'Amministrazione ha deciso di ascoltarci, sono felice. 

Le tapparelle delle citate strutture pubbliche sono rotte, altre mangiucchiate dalla presenza di roditori, vetri per terra, tombini pieni di terra, davanzali che rilasciano materiale, muri fessurati con vistose crepe, penne di piccioni ovunque dislocate nel piccolo corsello che conduce alle abitazioni.


L'erba è solitamente altissima (all'interno del cortile di pertinenza degli immobili pubblici) diventato luogo ideale per animaletti vari, moscerini e zanzare.

Al di là di quale possa essere il futuro sviluppo e mutazione subirà l'area in futuro, nella petizione che ho predisposto ed è stata sottoscritta dai residenti abbiamo chiesto di liberare da questo degrado

Vi è un problema igienico sanitario ed è normale la preoccupazione per le conseguenze negative che sta subendo il valore immobiliare del patrimonio dei confinanti.

Per questo SONO FELICE perché si sia deciso finalmente di determinare l'intervento sull'area e  ristabilito nell'area delle minime condizioni di decoro procedendo con "...una disinfestazione e pulizia al fine di garantire degli ottimi livelli di igiene in tutto il territorio comunale tutelando anche le abitazione adiacenti"




mercoledì 3 novembre 2021

UNDICESIMO COMANDAMENTO: AMARE IL PATRIMONIO PUBBLICO

AMARE IL PATRIMONIO PUBBLICO 
Fosse per me sarebbe l’undicesimo comandamento. 

I recenti fatti di vandalismo registrato nei Comuni, impone alcune riflessioni e scelte educative.

Troppo spesso assistiamo alla “cosa” pubblica martoriata da vandali, per motivi ignoti compiono azioni profondamente incivili

“Vandali” non si nasce, si diventa. 

In tutto questi anni, ho capito alcune cose fondamentali: che i giovani (o bambini) hanno bisogno di adulti che parlino con loro di tutto ciò che li riguarda.

NON  per imporre “modelli” ma per renderli consapevoli del fatto che - prima di tutto - sono cittadini.

Non serve applicare modelli preconfezionati, per attuare lavaggi di cervello, ma favorire la comprensione del loro essere e - soprattutto - accompagnarli all!utilizzo di strumenti cognitivi a disposizione, le regole di una civile convivenza.

Credo molto nell’EDUCAZIONE CIVICA nelle scuole, penso sia materia importante, utile  ausilio all’indispensabile ruolo delle famiglie 

I ragazzi devono partecipare al dibattito pubblico, essere inclusi nelle riflessioni, essere messi nelle condizioni di porsi e porre domande.

I periodici danni al patrimonio pubblico (segnaletica, muri, cestini, panchine) riscontrati in giro per i paesi raccontano di un disagio (talvolta noia) a cui  le istituzioni devono  far fronte con UNA BATTAGLIA CULTURALE 

L'insegnamento dell’Educazione civica - passaggio da non sottovalutare - è stato introdotto dalla Legge 20 agosto 2019, n. 92.

In tutti questi anni, sono riuscito a capire alcune cose fondamentali: una di queste, che i bambini hanno bisogno di adulti che parlino con loro di tutto ciò che li riguarda non per imporre  “modelli” ma per renderli consapevoli del fatto che - prima di tutto - sono cittadini.


Non serve applicare modelli preconfezionati ai più giovani, a meno che non si voglia ottenere una reazione “uguale e contraria”.

Sono un autentico amante della libertà, regalità è disciplinata, contrario ai “lavaggi di cervello”.


Noi adulti abbiamo il dovere di  favorire la comprensione dei più giovani, del loro essere e - soprattutto -  accompagnarli all’utilizzo di “strumenti cognitivi” a disposizione.

Senza forzature, stimolare riflessioni  su alcuni temi, per formare alunni in grado di porsi e porre domande.


Per questo credo in quel lungo processo dell’inserimento dell’EDUCAZIONE CIVICA nelle scuole, come materia importante, come ausilio all’indispensabile ruolo delle famiglie 


Sorvolo sul pasticcio di quei giorni, perché aver scritto  nella legge del 20 agosto 2019, n. 92, che “…l’insegnamento inizierà dal 5 settembre successivo all’entrata in vigore della legge” voleva semplicemente ammettere di non conoscere quanto complesso sia modificare gli ingranaggi della macchina scolastica, non avere nemmeno idea delle tempistiche necessarie.


Parti in modo sperimentale (in Lombardia, vi era Bussetti che fece il possibile) inviando al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (Cspi, organo consultivo del MIUR) un decreto che consentiva di principiare (sperimentale) fin dall'anno scolastico 2019/2020, lo studio obbligatorio dell'Educazione Civica. 


L’introduzione definitiva fu posticipata all’anno successivo - per il primo e  secondo  ciclo  di  istruzione - per “….sviluppare  la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei  profili  sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società. Iniziative di sensibilizzazione  alla  cittadinanza  responsabile  sono  avviate dalla scuola dell'infanzia”. 


Ho condivido sin da subito la proposta e - siccome bisogna essere seri e riconoscerne la paternità  - bisogna dire la “partita” iniziò già nel 2013 anno in cui i rappresentanti del PD 

raccoglievano firme per proposta di legge 


Depositata nel 2013 dal primo firmatario Alberto Siccardi, il testo aveva raccolto 10.462 firme 


Sono sempre stato FAVOREVOLE all’insegnamento  scolastico dell’educazione civica nelle scuole (primaria e secondaria) per accompagnare i giovani cittadini a comprendere la relazione di reciprocità tra diritti e doveri, che implica un rapporto di parità e di scambio.


Una delle 3 macro categorie (Costituzione e Cittadinanza digitale ) è infatti relativa alla grossa materia “Tutela del territorio” ed è questa la sessione sulla quale bisognerebbe soffermarci per valorizzare il patrimonio pubblico, al suo profondo rispetto.


Le “ragazzate” ci sono sempre state, dirà qualcuno, ma impressionante vandalismo registrato in questo ultimo anno in molti Comuni dell’area, va oltre la fisiologica presenza di un disagio che ogni epoca ha vissuto in forme e intensità differenti 

ANDREA MAGGIO 












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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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