Il documento della Commissione europea che 'cancella' la parola Natale viene
ritirato dopo le polemiche .
Il dossier Europeo - con alcuni
suggerimenti su cosa si può dire e cosa no, tra cui sostituire 'Buon Natale'
con 'Buone feste' per non offendere nessuno - è contro ogni logica di
integrazione.
La commissaria europea all'Uguaglianza
Helena Dalli che di sua iniziativa, ha redatto linee guida come
documento interno per la comunicazione da parte del personale della Commissione
nell'espletamento del loro lavoro e per "...dimostrare la natura
inclusiva della Commissione Europea nei confronti di tutti i percorsi di vita e
i credi religiosi".
Ma "Integrare" vuol dire
"includere" e forse la Commissaria dovrebbe saperlo, che è
Natale perché è nato Cristo non perché Babbo Natale arriva
con la Slitta.
Il documento è stato ritirato perché -
in fondo - un briciolo di dignità è sopravvissuta a quei rappresentanti del
popolo, che albergano in Europa
Da un lato bisogna lottare per vincere e
superare tutte le discriminazioni, dall'altro non dobbiamo distruggere,
annientare il nostro essere, le nostre tradizioni, nostra cultura.
La tendenza purtroppo ad omologare
tutto, non sapendo "rispettare le differenze che rispettano" che non
devono discriminare ma nutrire.
Dove sono finiti quelli de
"LE DIFFERENZE NUTRONO"?
Sono fermamente contrario alla cancellazione
di quelle che sono le radici, soprattutto per quanto riguarda le feste
cristiane, la dimensione cristiana anche della nostra Europa.
Certo, noi sappiamo che l’Europa deve la
sua esistenza e la sua identità a tanti apporti, ma certamente non si può
dimenticare che uno degli apporti principali, se non il principale, è stato
proprio il cristianesimo.
Quindi, distruggere la differenza e
distruggere le radici vuol dire proprio distruggere il nostro passato e il
nostro essere.
Quindi QUEST'ANNO più di altre volte SARA':
"AUGURI PER UN SANTO NATALE
PIENO DI GIOIA"
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