lunedì 26 febbraio 2018

E IL 04 MARZO SI VOTA (info & novita')


Si avvicina l'appuntamento con le elezioni 2018 e con mero spirito informativo – privo di velleità elettorali – inoltro il presente aiuto a tutti gli elettori.

Questo perché – nonostante la personale e crescente disaffezione verso i partiti – credo che il “corpo elettorale” debba trovare la forza di recarsi alle urne ed esercitare un diritto e farlo nel modo più consapevole possibile.

In qualità di amministratore pubblico, intendo fornire il mio contributo a vantaggio dell’esercizio del diritto, che ritengo essere un dovere civico da non eludere.

Nonostante tutto e la severa opinione maturata nei confronti di una campagna elettorale, mai come questa volta, ricca di proclami e promesse insostenibili in campo economico.

Alcune proposte sono praticabili ma altre comportano conti eccessivamente salati.

Abolizione del canone Rai al salario minimo, dal reddito di cittadinanza alle pensioni, cancellazione di Jobs Act, legge Fornero, bollo auto, tasse universitarie.

Una lista corposa e commuovente, che nessuno è in grado di spiegare come finanziare.

Restiamo tutti in attesa di conoscere, cosa ci aspetterà nei prossimi mesi e cosa saranno in grado di inventarsi i partiti, per evitare di approvare una legge elettorale che consegni un vincitore al paese e un rapido ritorno al voto.

La nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum bis (legge elettorale farraginosa e incomprensibile, versione riveduta e corretta della prima bozza e approvata in via definitiva al Senato il 26 ottobre 2017 con il voto favorevole del PD, Forza Italia, Lega Nord, Alternativa Popolare, Alleanza Liberalpopolare-Autonomie) che prevede l'assegnazione dei seggi del Parlamento sia con metodo proporzionale sia con metodo maggioritario è un'autentica schifezza.

E’ la prima volta – da quando ho raggiunto la maggiore età – che ho forti dubbi sul partito da votare, peraltro l’accentuarsi dei difetti congeniti hanno reso quasi tutti i partiti uno “strumentum a cazzum propri” dei segretari di partito.

Resta la stima personale per alcuni candidati, presenti in tutti i partiti, che ho avuto l’occasione di conoscere personalmente e – spero – che il 4 marzo possano ottenere il risultato sperato, così da impegnarsi dal giorno successivo, per l’interesse generale.

Si vota - un giorno solo – dalle 7 alle 23 (a differenza dell'ultima tornata elettorale del 2013: si votò in due giorni, domenica 24 e lunedì 25 febbraio) e l’ultima votazione “politica” fu nel 2013.
Già nel 2013 vi furono non poche sorprese e – rispetto alle previsioni dei sondaggi elettorali – le elezioni politiche furono caratterizzate dall'impressionante ascesa del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che divenne il primo partito alla Camera dei Deputati con il 25,55% dei consensi.
Come oggi, anche allora, si materializzato lo spettro dell'ingovernabilità, peraltro in un momento assai delicato di una terribile crisi economica italiana.
Ad ogni modo, confidando (si fa per dire…) nella responsabilità dei partiti, andremo a votare e l’orario è lo stesso per elezioni politiche e per le regionali.
Cambia invece quello dello spoglio: quello del Parlamento comincia subito dopo la chiusura dei seggi, dunque, alle 23.
"Prima si procede all’accertamento del numero dei votanti e, subito dopo, si comincia lo spoglio delle schede del Senato; a conclusione di tale spoglio, si effettua quello delle schede della Camera dei deputati" questa è la direttiva.
Per conoscere i governatori bisognerà aspettare invece il giorno dopo: lo scrutinio delle schede regionali comincerà lunedì 5 marzo alle 14, leggo dal Sito del Viminale, "dopo che siano state ultimate le operazioni di spoglio relative al Senato e alla Camera dei deputati". 

Le schede saranno 3: Regione, Camera e Senato.

Troveremo sulla scheda alcuni simboli, alcuni già noti altri compariranno per la prima volta sulla scheda, le principali coalizioni: il centrosinistra si schiera con Pd, Insieme, +Europa con Bonino, Civica Popolare Lorenzin e Svp-Patt. Il centrodestra con FI, Lega, FdI e Noi con l'Italia-Udc (quest’ultimo è stato il mio ex partito, abbandonato un secondo dopo aver appreso della candidatura della figlia del Segretario regionale, ovviamente in posizione eleggibile)

Correranno da soli tutti gli altri: da M5s Leu, dal Partito Sardo d'Azione alla Liga veneta, da Epi a Casapound.


Ps- Quest’anno troveremo una novità importante: il tagliando anti-frode

Si tratta di un bollino con un codice alfanumerico che verrà applicato su una appendice di ciascuna scheda. 

Al momento della consegna delle schede agli elettori, i presidenti devono far prendere nota del codice sulle liste elettorali. 

Quando gli elettori escono dalle cabine NON DEVONO ASSOLUTAMENTE INSERIRE LE SCHEDE NELLE URNE ma le devono consegnare al presidente del seggio il quale deve prima controllare che il codice corrisponda a quello annotato, poi deve staccare l'appendice contenente il codice, quindi imbussolare le schede nelle urne. 

NON BISOGNA PER NESSUN MOTIVO STACCARE L'APPENDICE CON IL CODICE, PENA L'ANNULLAMENTO DELLA SCHEDA E DEL VOTO. 

Di tutto questo non si parla e - come al solito - pannocchie e farfalle per tutti.

Andrea Maggio







sabato 24 febbraio 2018

POLIZIA LOCALE: SI CAMBIA

Certificato il fallimento dell'Ufficio Consorziato fra i Comuni di Cassina e Bussero, finalmente si cambia.


L'accordo fra due Amministrazioni era un fallimento annunciato, di cui ho scritto molto in passato


In quei giorni, scrissi che "...le convenzioni con Comuni più piccoli e poco organizzati come Bussero non portano vantaggi. Hanno in organico 3 agenti di polizia locale, sicuramente validi e non lo discuto, ma è un numero insufficiente per garantire un servizio che spazia su diversi fronti: i 3 agenti di Bussero dovranno essere integrati - attraverso l'accordo con Cassina - molto più di quanto non servirà agli Agenti di Cassina".

Si trattava di una scelta maturata nel classico mandelliano oscurantismo, mossa dai soliti motivi politici di barricata che il primo cittadino non era disposto ad ammettere.


Un favore politico fatto al Sindaco di Bussero, il solito "soccorso Rosso fra Amministrazioni di Stampo Bulgaro" sulle spalle dei Cittadini.


Come ho avuto modo di scrivere in passato, in coerenza all'art 19 del DL 95/2012 - convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012 n. 135 - le Amministrazioni dei due Comuni decisero di consorziare il servizio di Polizia Locale, attraverso l'istituzione di un Ufficio Comune.


E' chiaro, che il consorziare servizi con altri Comuni può generare risparmi, ma non se il "matrimonio" funzionale è con un Comune - che per dimensioni e risorse - può chiedere e non dare.


E infatti - dopo 10 anni - addirittura la convenzione fra Corpi di Polizia Locale di Pessano e Bussero non fu rinnovata, perché Pessano non la ritenne più conveniente, per il proprio territorio.

Con tre agenti in organico, oggi diventati 4, il Comune di Bussero aveva il disperato bisogno di convenzionarsi con altre Amministrazioni e - dopo il "Divorzio" con Pessano - il "mutuo soccorso rosso" arrivò da Mandelli.

Babbo Natale.

Mentre il Sindaco Mandelli si divertiva a prendermi in giro su Facebook (oggi non può negare che avevo ragione) le tasse dei cassinesi venivano utilizzate per acquistare le divise per gli agenti di Bussero (determina n. 810 DEL 10 ottobre 2016) in forza di una Convenzione, "regalo politico" a vantaggio del Comune limitrofo.

Il paradosso, mentre il Comune di Cassina - in qualità di Ente capofila - inoltrava nota spese al Comune di Bussero relativa al fabbisogno 2017, gli Uffici Comunali informavano il Sottoscritto di non aver ricevuto un euro relativo al 2016?

L'imbarazzo di Mandelli nel dover spiegare la funzione di banca di Bussero, ho sempre pensato, che le tasse dei Cassinesi potessero avere più nobile destinazione che far da "anticipo di cassa" del Comune limitrofo.

Una solidarietà fra 2 comunisti (ex, post, neo, pseudo, psico) posta davanti all’interesse dei propri Cittadini.

Soldi restituiti in ritardo, dopo 2 interrogazioni consiliari e articoli sulla stampa.

(vi invito ad andare a rileggere se interessati)

http://andreamaggio.blogspot.it/2016/10/i-soldi-dei-cassinesi-per-comprare-le.html

http://andreamaggio.blogspot.it/2016/10/torniamo-sulle-divise-della-pl-di.html?m=1)

L'ingresso nel consorzio del Comune di Pessano c/B (con i suoi 4 agenti, a breve 5) potrebbe migliorare la situazione e intervenire sul fallimento odierno (accordo solo con Bussero).

Cassina - con i suoi 10 - ha più del doppio degli agenti degli altri due Comuni e il numero totale sarà 19 (perchè Bussero nel frattempo ha incrementato di 1 unità).

Probabilmente sarà possibile coprire i 3 turni, vedremo.

Sicuramente, se Mandelli avesse ascoltato la minoranza...

Andrea Maggio

venerdì 23 febbraio 2018

ILLUMINARE MENO? NO, ILLUMINARE MEGLIO


Anche quest’anno arriva l’iniziativa denominata “M’illumino di meno” finalizzata alla sensibilizzazione al risparmio energetico lanciata nel 2005 – a livello nazionale – dai microfoni da una trasmissione radiofonica.

E’ una campagna ad alto valore simbolico, inizialmente organizzata intorno al 16 febbraio, data riconducibile all’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto.

Nel 2008 l’allora presidente del parlamento Europeo definì la campagna "un evento che ha un valore simbolico ed un effetto tangibile".

Ovviamente, non poteva immaginare la realtà cassinese, un paese precipitato nella Mandellocrazia più esasperata.

Viviamo in un Comune, nel quale l’Ufficio del Sindaco – dimostrato con foto già pubblicata – restano accese fino a notte fonda, dove il riscaldamento del “Palazzo” raggiunge spesso 23 gradi.

Cassina è un paese dove le strade sono buie quando devono essere illuminate (in giro la sera è davvero buio!!) e illuminate quando non serve.

ILLUMINARE MENO? NO, ILLUMINARE MEGLIO.

Per ottenere dei risparmi, non si deve obbligatoriamente illuminare meno, ma illuminare meglio - il necessario - con innavazioni tecnologiche.

Peraltro Chiarella sono anni che promette, sto ancora aspettando.

Diciamo che l’ANCI – associazione nazionale dei Comuni – nel sostenere l’iniziativa, ha effettivamente invitato le amministrazioni locali a spegnere simbolicamente le luci di monumenti ed uffici pubblici negli orari previsti, ma non poteva immaginare il dramma di chi paga le tasse e si accorge –
che alle 15.00 – i lampioni dell’illuminazione pubblica sono accesi (Vicolo della Lira, segnalazione di ieri, che allego in coda al post e provata da foto)



Ora, che il nuovo assessore (anche lui "facebookiano", come il precedente assessore, Medei) decida di onorare l’iniziativa “M’illumino di meno” passeggiando per il paese “…con una candela in mano” stride con l’incoerenza e inefficacia delle politiche comunali rispetto al risparmio energetico.

Ovviamente, nessuno si aspetta che il destino del pianeta sia nelle mani di Chiarella & Mandelli, ma perlomeno che dopo 4 anni, facciano qualcosa per il risparmio energetico, contenendo la spesa "corrente" oramai esplosa in questi anni.

Altro che passeggiata con le candele in mano.


Qualcuno dica a questi scarsi Amministratori che Cassina è il paese più buio della Martesana, con una spesa esorbitante di utenze per fornitura energia e calore.

I Cittadini - se vogliono uscire la sera per una passeggiata a lume di candela - non devono mica aspettare l’iniziativa “M’illumino di meno”.


Sarà anche romantico, ma di questi tempi può essere pericoloso.

Un saluto 

Andrea Maggio



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--------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Andrea Maggio <andreamaggio76@gmail.com>
Date: 22 febbraio 2018 16:01
Oggetto: SEGNALAZIONE
A: Protocollo Comune Cassina <protocollo@pec.cassinadepecchi.gov.it>

ALLA GIUNTA 
e UFFICIO TECNICO 


Gentilissimi 

Segnalo che alle ore 15,00, i lampioni della pubblica illuminazione in vicolo della Lira sono accesi.

Sapere che i soldi dei Cittadini siano gestiti così male e non poter far nulla è frustrante. 

Vi chiedo di intervenire,  E' uno spreco evidente.

Vi prego, non siete in grado di governare un paese di 13600 cittadini ma almeno finta di Amministrare l'ordinario.

Forza ragazzi, manca più di un anno...forse manca il tempo per migliorare la vostra gestione, ma sforzatevi di fare meno danni ....

Le vostre zuffe da Bar non interessano ai Cittadini, cerchiamo di non creare ulteriori disservizi 

saluti

Andrea Maggio




martedì 20 febbraio 2018

LIBERAMENTE N. 13 - UNA STORIA PIU' BRUTTA DI QUELLO CHE SEMBRA

Diciamo, che la politica cassinese è – come quella Nazionale – immersa in slogan di stagioni passate quando ormai il contesto è radicalmente cambiato.

Frasi come quelle urlate in Consiglio Comunale (“Non accettiamo lezioni dai fascisti..”) suonano stonate alle orecchie, di chi ha smesso di subire i “Tic” e stilemi di un’epoca andata.

Dopo tutti questi anni, ho capito che lo spauracchio di un ritorno ad una dittatura fascista è tema che torna d’attualità ad ogni tornata elettorale, un coagulante ideologico untuoso che impiastra le coscienze e solidifica convinzioni di una parte politica.

Tutto questo tende ad allontanare i molti Cittadini che dalla politica si sentono asfissiati e – in questi ultimi 3 anni – fra i banchi consiliari si è cominciata a recitare una Fiction dalle numerose puntate, ognuna delle quali ha messo in mostra i difetti di una politica esercitata solo per mantenere il potere.

Da questo Blog – e grazie al ticchettio dei polpastrelli – ho sempre coltivato il sogno di restituire ai Cittadini “….un riassunto della puntata precedente” per tenervi informati dell’andamento della rappresentazione della giunta Mandelli.

Non ho nemmeno io idea di quante siano in realtà le puntate, troppo simili fra loro, con una narrativa lenta e capricciosa, ricca di aneddoti difficili da inserire nei miei umili racconti.

Ma un sottile filo rosso collega e tiene insieme una storia lunga quasi 4 anni, che si prepara all’ultimo anno di legislatura.

E per il rapido avvicinarsi delle elezioni comunali (previste fra un anno e mezzo) le ultime puntate – pur mantenendo il medesimo squallore delle precedenti come costante caratterizzante – si prestano ad alcune riflessioni “in chiave elettorale”.

Vorrei – forse dovrei, vista la grande attenzione rivolta verso questi scritti – cominciare ad argomentare sulle dinamiche che investono la “politica” cassinese, potrei cominciare a spiegare cosa si cela dietro la disgustosa questione Medei.

Una brutta storia (squallida) ancor più brutta di come è stata raccontata dai protagonisti, in Consiglio, sui giornali e – ovviamente – su gruppi facebook, piazza virtuale come regno indisturbato di alcuni membri di giunta e Maggioranza



Andrea Maggio

lunedì 19 febbraio 2018

10 FEBBRAIO, IL GIORNO DEL RICORDO: PER CHI DIMENTICA

Cari amici,

questo post inizia con un link e presto capirete il perchè
(https://www.youtube.com/watch?v=-aLesKMv9Xk 

Anche quest'anno la GIORNO DEL RICORDO è trascorsa nel silenzio di un'Amministrazione oramai concentratissima a garantire il proprio equilibrio e spaventata da qualsiasi prospettiva di ritorno alle urne.

L'impopolarità della giunta Mandelli e le percentuali di voto dei partiti che sostengono la lista di maggioranza consiliare non gli offrirebbe grandi possibilità di vittoria.

Il PD è lontano da quel 41% ottenuto in occasione della tornata elettorale (Europee) chi vide i Cittadini di Cassina esprimersi per eleggere il Sindaco.

Nell'indifferenza generale stanno portando avanti  e concretizzando questo scempio culturale, non esiste la volontà di ricordare il sacrificio di migliaia di Italiani innocenti – barbaramente assassinati dai comunisti titini e gettati nelle "Foibe" – da un'Amministrazione a forte trazione (neo? post? ex? vetero? psico?) comunistaa.

Il disegno culturale del poker rosso (Mandelli, Chiarella, Vecchi e Costantini) è quello di continuare a non fare nulla che possa ricordare il dramma, non organizzare alcuna iniziativa di carattere culturale o manifestazioni istituzionali, che metta in evidenza la nostra vicinanza e la nostra riconoscenza ad un intero popolo, che scelse la libertà scappando dalla dittatura comunista.

Il Partito Democratico (PD alias "Poltrone & Divani"), che ha sempre pensato alla gestione del potere, in questa legislatura serve a poco, ormai affermatosi a simpatica “claque”, relegando la propria funzione a silenzioso cagnolino di Mandelli.

“Il PD, al massimo scodinzola per Massimo” e chissà che imbarazzo le persone che hanno scelto di votare questo partito, che si nasconde sempre dietro la lista civica di turno (ieri Progetto Cassina Sant’Agata, oggi Cassina Domani) per vergogna.

Peraltro la rappresentanza consiliare del PD è affidata ai 4 eletti (Novelli, Parma, Marangoni, Brandi, Mastrandrea) troppo concentrati ad arrivare alla fine della legislatura - costi quel che costi – più che mandare segni di vita dal pianeta rosso.

Periodicamente, senza impegno, sentiamo il Consigliere Mastrandrea (PD) urlare contro qualche fantasma, che vede solo lei “non prendiamo lezioni dai fascisti”, una simpatica scenetta che sembra estrapolata dal film “Don Camillo e Peppone” 

(https://www.youtube.com/watch?v=wiKQ6XWjraw)

Un giorno – con calma – cercherò di spiegare alla collega che il muro di Berlino è caduto da un pezzo e la libertà è un valore condiviso.

Abbiamo sperato inutilmente che – dopo tutte le polemiche trascorse – quest’anno i riflettori della politica locale venissero puntati sulla solennità civile nazionale italiana celebrata il 10 Febbraio di ogni anno.

L’ennesima zuffa di maggioranza – terminata con la testa di Medei servita dal PD a Chiarella sul piatto d’oro (quando trovo 2 minuti di tempo, ve la racconto) – ha favorito l’oscurantismo della Chiarelloteca, sui drammi di quei giorni

Corre l'obbligo chiedersi come sia possibile che una tragedia sia giustamente meritevole di essere tramandata nel ricordo delle future generazioni (Olocausto) mentre altre ingiustamente nascoste e quasi dimenticate (Foibe).

Mi rimbombano ancora nella testa le parole del Vicesindaco Novelli - uno che ha davvero deluso in questa legislatura e avrebbe potuto dare molto che nel respingere la proposta di istituire iniziative congiunte in ricordo delle due tragedie, sosteneva "...le due giornate sono tra loro diverse per sia per quantità che per qualità" (consiglio comunale del 28 aprile 2016).

Io sono convinto che i morti debbano avere uguale rispetto, soprattutto quelli innocenti morti a causa di dittature feroci.

E non esistono morti di serie A e morti di serie B e non bisogna sostenere il contrario per compiacere il Sindaco.

Vorrei presentare al Consiglio Comunale una mozione o un ordine del giorno, richiedendo l'intitolazione, di una via, di un giardino ai "martiri delle Foibe" così da poter depositare un mazzo di fiori in ricordo di una tragedia che qualcuno vuole dimenticare.

Ogni anno torno sull'argomento, fra interrogazioni, mozioni e altre iniziative come lettere pubbliche, ho cercato di sensibilizzare inutilmente la maggioranza consiliare di Cassina dè Pecchi.

Nel nostro Comune, la ricorrenza del 10 febbraio (Giornata del Riicordo) non riesce a trovare la medesima attenzione - correttamente - offerta per alti drammi storici, sui quali vi è il giusto impegno culturale e la poca attenzione al tema, al contrario di quanto correttamente avviene per altre analoghe solennità (memoria della Shoah o delle Stragi Nazi-fasciste) giustamente commemorate, è preoccupante.

E' quasi simpatica l'immagine di chi si sveglia di soprassalto e urla "Fascisti..." ma bisogna sapere che è la legge a prevedere, che per questa giornata siano organizzate iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi.

iniziative presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado ma - come ricorderanno i frequentatori dei Consigli Comunali - lo scorso anno emerse dalle parole dell'assessore alla partita, una grave impreparazione istituzionale rispetto al tema, quanto fosse magra la programmazione comunale.

La legge "...favorisce, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende" ma curiosamente nessun circuito della cultura locale viene attivato, ogni anno la stessa squallida inerzia, nessuno si preoccupa di sensibilizzare le scuole (che insegnano i gusti musicali di Anna Frank ma non raccontano delle 12000 vittime dei partigiani jugoslavi comunisti), offrendo ai nostri ragazzi occasioni di testimonianza, ricerca, esposizione, per informare adeguatamente del dramma delle famiglie italiane.

Il giorno che finirà questa legislatura, sarà spazzata via questa cappa nebbiosa oscurantista e tornerà a splendere il sole della conoscenza e della cultura.
 
Andrea Maggio


sabato 17 febbraio 2018

QUEL FASCISMO IMMAGINARIO

Finalmente - in apertura del Consiglio Comunale di giovedì 15/02 - il Sindaco ha motivato il decreto col quale ha revocato le deleghe all'assessore Medei.

Ho pazientemente aspettato, che il Sindaco fornisse elementi utili alla formazione di un'idea su quanto stesse accadendo e - sicuramente - se oggi non avessi avuto qualcosa di più importante da scrivere, sicuramente avrei dedicato il post odierno alla scelta del Sindaco di defenestrare Medei.
 
Peraltro, credo che la questione non sia ancora finita, perché le parole del Sindaco (peraltro lette e non a braccio) hanno aperto scenari torbidi, che dovranno essere chiariti al più presto, se non vorranno alimentare i molteplici dubbi.
 
Intanto, si minacciano vie legali. E il paese è imprigionato da questa coalizione di perditempo, che hanno trascorso questi 4 anni a litigare, fare piste ciclabili e spendere 16 milioni di euro all'anno senza risultati.
 
comunque, PASSIAMO AL TEMA DI OGGI 
 
Nel corso dello stesso Consiglio Comunale è stata discussa e votata MOZIONE proposta da ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italia o meglio, dei nipoti dei partigiani) a tutte le Amministrazioni Comunali, in merito al "Divieto di concessione degli spazi pubblici e dei locali di cui dispone il Comune in favore di organizzazioni che si ispirino a ideologie di stampo neofascista, in ottemperanza ai valori fondanti della Costituzione della Repubblica Italiana".
Premetto subito che la posizione del gruppo Consiliare UNITI PER CASSINA è di superiorità rispetto alle ideologie – vecchie e nuove che siano – perché il nostro obiettivo e’ un altro, siamo stati chiamati dai Cittadini ad un altro compito.

La nostras nobile missione di Consigliere Comunale è a servizio di un paese e della collettività, non serva e pronta ad ubbidire a dettami ideologici imposti o confessionali di partito.

E con questo, chi conosce il Sottoscritto e l'amore che ho per la libertà, nessuno potrà mai giudicare i concetti che seguiranno e il voto espresso in aula, legato ad ideali o rigurgiti ideologici .

Detto questo, il nostro gruppo consiliare nato UNITI per CASSINA - formazione locale di centrodestra a cui aderiscono Forza Italia e Lega Nord - si è espressa fermamente per il "NO" alla Mozione.

La decisione di votare contro è nata da alcune perplessità che - in qualità di capogruppo - ho argomentato giovedì sera, in Aula.

La Costituzione, sulla quale ha giurato il Sindaco (il giorno dell'insediamento) vieta ogni ritorno del fascismo, in qualsiasi forma esso si presenti o si camuffi.

Il primo Cittadino rappresenta un'istituzione repubblicana e democratica che ha come cardine la Costituzione, da cui discendono valori e comportamenti conseguenti.
 
Abbiamo votato contro perchè le azioni filofasciste degli ultimi mesi, laddove configuratesi in reato e violenza, devono essere perseguite ma senza cedimenti rispetto ai diritti costituzionali che garantiscono libertà di espressione.
Vietare le iniziative da parte di movimenti e associazioni o addirittura partiti (a Pontedera è stato vietato il banchetto a FDI, un partito presente con propri parlamentari nel parlamento repubblicano) è uno strumento pericoloso e discrezionale, nella mani di pochi.

Si possono condividere o meno le posizioni politiche di quel partito, ma è assai grave impedire che promuova le proprie attività e convinzioni.

Contrastare o debellare iniziative democratiche, è probabilmente la maniera giusta per incattivirle.

Occorre evidenziale come in Italia esistano già leggi in materia, anzi è proprio la Costituzione della Repubblica Italiana a garantire il diritto di libero pensiero e libera espressione entro i limiti della convivenza civile e del rispetto dell’altro.

Sono infatti molteplici gli articoli Costituzionali che ribadiscono questo concetto, tra i quali ART. 17, 18, 21 ma il 49 ("Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.") ossia tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione e tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.

Ad oggi, è già presente nel nostro ordinamento la Legge n.645 del 1952 che prevede già il divieto alla riorganizzazione del disciolto partito fascista.

Legge che porta il nome di un tale Scelba, il buon Mario, fra i più noti anticomunisti che diede alla luce una Legge antifascista,

((("Ai fini della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista. "))

Chiaramente, il Ministro degli Interni Scelba (un siciliano democristiano, chiamato comunista dai fascisti, fascista dai comunisti) aveva le idee talmente chiare, che al provvedimento allegò punizioni giuridiche nei vari casi in cui certe disposizioni non si fossero rispettate.

Inoltre, non si deve dimenticare che il Testo Unico delle Legge di Pubblica Sicurezza (TULPS) già esplicita quali siano le responsabilità dell’organo o individuo preposto alla sicurezza pubblica, quindi in specifici casi il Sindaco, riguardo a situazioni potenzialmente pericolose che avvengano sul territorio.

Il riferimento è alle manifestazioni potenzialmente violente o lesive della dignità di determinate minoranze, verso le quali l’autorità ha il potere di intervenire.

Non esiste alcun vuoto legislativo su certe questioni: le leggi ci sono e basterebbe applicarle una volta tanto, senza il bisogno di appesantire oltre il già pachidermico sistema di norme che ci regola!

Quindi, basti pensare che tutti i Sindaci d’Italia ottemperassero a quanto richiestogli per legge - senza mostrarsi accondiscendenti a giustificazionismi con i manifestanti violenti incappucciati - avremmo uno Stato più normale.

Abbiamo già avuto sul territorio cassinese movimenti di estrema destra ed estrema sinistra, impegnati a raccogliere firme incappucciati, per sostenere proposte di legge.
 
Si possono non condividere le leggi di iniziativa popolare proposte, ma non ci risultano azioni violente, che invece il paese ha assistito da parte dei 4 sbarbati che in campagna elettorale (3 anni e mezzo fa) vollerò impedire l'ingresso in Comune, a Cittadini interessati alla presentazione dei candidati della Lista "Uniti per Cassina".


Scene vergognose, esaltati arrivati da altri Comuni, spinte e insulti a chi voleva assistere alla democratica presentazione democratica.

Sembravano fascisti, ma gridavano "via i fascisti dal Comune", poi l'amicizia con l'assessore Chiarella (belle le partite a calcetto balilla al Centro Sociale, eh) e il post serata dei ragazzotti democratici conclusosi in una nota birreria di Sant'Agata (visto quante cose si scoprono, eh) mi ha lasciato molto pensare.

Ma escluso questo episodio, non ricordo violenza o sostegno - diretto o indiretto - a qualche dittatura.

La Mozione - sostenuta dalla maggioranza a trazione comunista (Mandelli - Chiarella - Vecchi) - è stata approvata e vieta la rappresentatività a movimenti regolamente costituiti ai sensi di legge.

La convinzione è che l’estremismo di determinate fazioni politiche – siano esse di destra o di sinistra – se non violente e rispettose, non deve far paura.

Questo fino a quando la Magistratura non rilevi profili anticostituzionali di questi Movimenti.

Fino ad allora "combattere un determinato fenomeno con modalità e divieti discrezionali in carico ad una persona" è più fascista del fascismo immaginario che si vuole vincere.

Siamo sempre dalla parte di chi difende lo Stato di Diritto, crediamo che i diritti vadano difesi con gli strumenti che la democrazia ci mette a disposizione.

Posticipo a lunedì prossimo altre due riflessioni sull'argomento, per non "appesantire troppo questo.

Un saluto a tutti e buon we

Andrea Maggio






martedì 13 febbraio 2018

ANCORA SULL'IMPIANTO PIROLISI.

Torno a parlare - per la quarta volta - della sentita questione “Impianto Pirolisi” e lo faccio con mero spirito informativo, più o meno quello che dovrebbe avere qualsiasi assessore. 


 I tre precedenti sono stati:


Nel corso dell’interrogazione urgente presentata in Consiglio con il mero intento di aprire la discussione e accendere i fari dell'opinione pubblica su un argomento importante, fu condivisa da tutti la necessità di tener monitorata la questione “Impianto Pirolisi” sul terreno di Cernusco (adiacente al territorio di Cassina).

Al nostro Gruppo Consiliare “Uniti per Cassina”  non piacciono i facili allarmismi, questo sa bene il Sindaco, al quale abbiamo chiesto di restare informati di ogni iniziativa e – possibilmente – condividere i passaggi formali.

Non immaginate che tristezza provo nel ricevere il post del Capogruppo di Maggioranza (ne ho copia) Andrea Parma, all'interno del quale definisce la questione “Impianto di Pirolisi” una “Bufala”

Spesso la verità dei fatti è assai complessa da perseguire per le Amministrazioni, figuriamoci per i Cittadini che non dispongono strumenti economici e competenze tecniche per reperirle.

Per questo è responsabilità politico-amministrativa di chi governa un paese, reperire e trasferire ai Cittadini, il maggior numero di informazioni senza definire “Bufala” niente.

A maggior ragione, se in una fase ancora embrionale, l'atteggiamento stride contro ogni principio che regola l'attività di Amministratore. 
Figurarsi di politico.

Il Capogruppo di Maggioranza Andrea Parma – prima di definire Bufale temi di rilevanza sociale e ambientale – deve sapere che la ditta TREGENPLAST S.r.l. (la stessa che vorrebbe attivare l’Impianto Pirolisi a Cernusco, a confine con Cassina) da tempo svolge l’attività di recupero rifiuti non pericolosi nel nostro territorio e ha chiesto un ampliamento della stessa mediante l’acquisizione di un immobile per una superficie coperta complessiva di mq. 4.500 circa.

Ora, l’autorizzazione in corso di istruttoria da parte del competente S.U.A.P e il tavolo permanente di confronto tra i Comuni interessati e limitrofi al futuro impianto di Pisolisi intende favorire lo scambio di informazioni fra Comuni e coordinare gli interventi a favore di una migliore comprensione dei numerosi dati tecnici e la pericolosità residua.

L’installazione di un impianto di pirolisi sul territorio di Cernusco sul Naviglio da parte di un’azienda privata (che già opera sui territori di Cernusco sul Naviglio e Cassina de’ Pecchi nell’ambito del trattamento dei rifiuti) merita informazioni circostanziate per evitare psicosi collettive, soprattutto oggi che siamo informati dell’acquisizione del terreno avente superficie coperta complessiva di mq. 4.500 circa sul nostro territorio.

Delegittimare gli interventi della Minoranza - solo per il gusto di voler sembrare il primo della classe - è il modo più irresponsabile di fare politica e aumenta il timore che il Capogruppo di Maggioranza sia inadeguato al ruolo di responsabilità a cui è chiamato.

Rispetto al tema “salute e ambiente” corre l’obbligo di misurare ogni parola e – prima d’indossare la casacca politica e armarsi di pistole ad acqua – il Consigliere Parma avrebbe dovuto studiare gli Atti (o chiamare in Regione Lombardia, come ha fatto qualcun altro).

Ora, non so chi e quanti possano trovare interessanti i post noiosi di Parma, che vantano la prerogativa di non dire nulla, ma è bene che anche queste persone siano informate, che i documenti al protocollo comunale riportano che “…l’ubicazione dell’impianto autorizzato nel comune di Cernusco del Naviglio, posto nelle vicinanze di quello ubicato nel comune di Cassina de’ Pecchi, è tale da connotare un compendio produttivo in cui viene svolto un processo unico. 
I potenziali impatti ambientali si rifletteranno sul territorio del comune di Cassina de’ Pecchi in quanto possibile ricettore di tali impatti”.

Quando Parma si sarà tolto la casacca politica e la conseguente benda ideologica dagli occhi, probabilmente riuscirà a dare un senso a queste frasi, comprendere che la complessità tecnica della documentazione presentata che – si legge – <<….richiede un’analisi approfondita e specifiche competenze multidisciplinari…>>.

Il timore dei Cittadini – oltre a non essere assecondato – è da considerarsi sempre legittimo se riguarda la salute e – cito testualmente – <<…le possibili criticità ambientali che l’attività oggetto di verifica potrebbe generare sul territorio>>

Bastava leggersi la procedura di verifica di assoggettabilità alla VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE avviata in data 01/08/2017 (prot. Regione Lombardia T1.2017.43834) alla quale è stato sottoposto il progetto per il nuovo impianto “linea di pirolisi” della Soc. Tregenplast S.r.l.

Lasciando perdere il Consigliere Parma, per il resto la Giunta ha perfettamente compreso l’importanza del tema e – con suo rappresentante – ha partecipato ad alcuni incontri tenuti presso il Comune di Cernusco sul Naviglio (16/01/2018) a cui hanno
partecipato anche i comuni Pioltello, Rodano e Vignate, finalizzati a condividere una linea di azione comune con l’obbiettivo di tutelare le città e i cittadini da possibili impatti ambientali che potrebbero derivare dall’avvio dell’attività.

Mi vien quasi da pensare, che l’adesione e l’attenzione dei Comuni non limitrofi all’impianto è dovuta al fatto che un Consigliere Comunale come Parma l’ha definita “Bufala”.

Soprattutto, viene difficile credere che si tratti di una Bufala se all’incontro fra i Comuni è emersa la volontà di incaricare una figura tecnica specifica alla quale affidare la verifica del progetto presentato dalla Soc. Tregenplast S.r.l. per coadiuvare i Comuni nella formulazione di valutazioni tecniche da presentarsi alla Regione Lombardia.

In questo momento, la ditta TREGENPLAST s.r.l. dovrà fornire integrazioni documentali (entro il 03/03/2018) e i termini per la presentazione delle osservazioni da parte degli “aventi interesse” ripartiranno dal 3 marzo e la nomina del consulente tecnico dovrà supportare i Comuni.

Con lettera inviata in data 01/02/2018 anche il Comune di Vimodrone, che non era presente all’incontro, ma deve aver saputo che per il Consigliere Parma si trattava di una Bufala e allora si è precipitato a comunicato il suo interesse a partecipare all’iniziativa congiunta dei Comuni (coordinata dal Comune di Cernusco sul Naviglio).


Comunque, è risaputo che alcuni fanno politica solamente facendo perdere del tempo a chi vuole impegnarsi davvero e  vuole favorire - scrivendolo così come lo leggo nei documenti - "...ogni azione finalizzata alla tutela dell’ambiente, della salute dei cittadini e del decoro della città” .

Cordiali Saluti

Andrea Maggio











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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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