lunedì 26 febbraio 2018

E IL 04 MARZO SI VOTA (info & novita')


Si avvicina l'appuntamento con le elezioni 2018 e con mero spirito informativo – privo di velleità elettorali – inoltro il presente aiuto a tutti gli elettori.

Questo perché – nonostante la personale e crescente disaffezione verso i partiti – credo che il “corpo elettorale” debba trovare la forza di recarsi alle urne ed esercitare un diritto e farlo nel modo più consapevole possibile.

In qualità di amministratore pubblico, intendo fornire il mio contributo a vantaggio dell’esercizio del diritto, che ritengo essere un dovere civico da non eludere.

Nonostante tutto e la severa opinione maturata nei confronti di una campagna elettorale, mai come questa volta, ricca di proclami e promesse insostenibili in campo economico.

Alcune proposte sono praticabili ma altre comportano conti eccessivamente salati.

Abolizione del canone Rai al salario minimo, dal reddito di cittadinanza alle pensioni, cancellazione di Jobs Act, legge Fornero, bollo auto, tasse universitarie.

Una lista corposa e commuovente, che nessuno è in grado di spiegare come finanziare.

Restiamo tutti in attesa di conoscere, cosa ci aspetterà nei prossimi mesi e cosa saranno in grado di inventarsi i partiti, per evitare di approvare una legge elettorale che consegni un vincitore al paese e un rapido ritorno al voto.

La nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum bis (legge elettorale farraginosa e incomprensibile, versione riveduta e corretta della prima bozza e approvata in via definitiva al Senato il 26 ottobre 2017 con il voto favorevole del PD, Forza Italia, Lega Nord, Alternativa Popolare, Alleanza Liberalpopolare-Autonomie) che prevede l'assegnazione dei seggi del Parlamento sia con metodo proporzionale sia con metodo maggioritario è un'autentica schifezza.

E’ la prima volta – da quando ho raggiunto la maggiore età – che ho forti dubbi sul partito da votare, peraltro l’accentuarsi dei difetti congeniti hanno reso quasi tutti i partiti uno “strumentum a cazzum propri” dei segretari di partito.

Resta la stima personale per alcuni candidati, presenti in tutti i partiti, che ho avuto l’occasione di conoscere personalmente e – spero – che il 4 marzo possano ottenere il risultato sperato, così da impegnarsi dal giorno successivo, per l’interesse generale.

Si vota - un giorno solo – dalle 7 alle 23 (a differenza dell'ultima tornata elettorale del 2013: si votò in due giorni, domenica 24 e lunedì 25 febbraio) e l’ultima votazione “politica” fu nel 2013.
Già nel 2013 vi furono non poche sorprese e – rispetto alle previsioni dei sondaggi elettorali – le elezioni politiche furono caratterizzate dall'impressionante ascesa del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che divenne il primo partito alla Camera dei Deputati con il 25,55% dei consensi.
Come oggi, anche allora, si materializzato lo spettro dell'ingovernabilità, peraltro in un momento assai delicato di una terribile crisi economica italiana.
Ad ogni modo, confidando (si fa per dire…) nella responsabilità dei partiti, andremo a votare e l’orario è lo stesso per elezioni politiche e per le regionali.
Cambia invece quello dello spoglio: quello del Parlamento comincia subito dopo la chiusura dei seggi, dunque, alle 23.
"Prima si procede all’accertamento del numero dei votanti e, subito dopo, si comincia lo spoglio delle schede del Senato; a conclusione di tale spoglio, si effettua quello delle schede della Camera dei deputati" questa è la direttiva.
Per conoscere i governatori bisognerà aspettare invece il giorno dopo: lo scrutinio delle schede regionali comincerà lunedì 5 marzo alle 14, leggo dal Sito del Viminale, "dopo che siano state ultimate le operazioni di spoglio relative al Senato e alla Camera dei deputati". 

Le schede saranno 3: Regione, Camera e Senato.

Troveremo sulla scheda alcuni simboli, alcuni già noti altri compariranno per la prima volta sulla scheda, le principali coalizioni: il centrosinistra si schiera con Pd, Insieme, +Europa con Bonino, Civica Popolare Lorenzin e Svp-Patt. Il centrodestra con FI, Lega, FdI e Noi con l'Italia-Udc (quest’ultimo è stato il mio ex partito, abbandonato un secondo dopo aver appreso della candidatura della figlia del Segretario regionale, ovviamente in posizione eleggibile)

Correranno da soli tutti gli altri: da M5s Leu, dal Partito Sardo d'Azione alla Liga veneta, da Epi a Casapound.


Ps- Quest’anno troveremo una novità importante: il tagliando anti-frode

Si tratta di un bollino con un codice alfanumerico che verrà applicato su una appendice di ciascuna scheda. 

Al momento della consegna delle schede agli elettori, i presidenti devono far prendere nota del codice sulle liste elettorali. 

Quando gli elettori escono dalle cabine NON DEVONO ASSOLUTAMENTE INSERIRE LE SCHEDE NELLE URNE ma le devono consegnare al presidente del seggio il quale deve prima controllare che il codice corrisponda a quello annotato, poi deve staccare l'appendice contenente il codice, quindi imbussolare le schede nelle urne. 

NON BISOGNA PER NESSUN MOTIVO STACCARE L'APPENDICE CON IL CODICE, PENA L'ANNULLAMENTO DELLA SCHEDA E DEL VOTO. 

Di tutto questo non si parla e - come al solito - pannocchie e farfalle per tutti.

Andrea Maggio







Nessun commento:

Powered By Blogger

Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

Chiunque è benvenuto e invitato ad esprimere opinioni...nel rispetto di chi scrive e di chi legge

Archivio blog