venerdì 2 marzo 2018

AL VOTO..! (e che Dio ci aiuti)


In queste settimane sto ricevendo molte telefonate da parte degli Amici desiderosi di confrontarsi con me rispetto agli imminenti scenari politico-nazionali.

Sono Amici perlopiù stupiti di non “trovarmi in frontiera” (cit.) sostenere il partito e promuovere la candidatura di qualche candidato.

Dopo due decenni, affronto la prima tornata elettorale privo di velleità politiche.

E' la prima volta – da quando ho raggiunto la maggiore età – che ho forti dubbi sul partito da votare, ma la stima personale per alcuni candidati, presenti in tutti i partiti e che ho avuto l’occasione di conoscere personalmente mi spinge ad andare comunque a votare.

Arrivismo e nepotismo hanno fatto dei partiti uno “strumentum a cazzum propri” di chi è più paraculato.

Ma il 4 marzo andrò a votare perché è DIRITTO E DOVERE CIVICO continuare a sognare che le cose possano cambiare.

Come ho già avuto modo di scrivere nei giorni scorsi, la crescente disaffezione verso i partiti ha investito anche lo scrivente, sono diventati strumenti ad uso e consumo dei soliti noti.

Il disgusto mi ha fatto dimettere da tutte le cariche elettive provinciali e regionali (in Italia non capita spesso di lasciare incarichi) per restare impegnato nel nostro Comune e – se i Cittadini lo vorranno – lo sarò anche in futuro.

E’ importante che domenica, il “corpo elettorale” eserciti un diritto lanciando il messaggio nuovo, evitando di sprecare il voto e senza farsi abbindolare da proclami e promesse insostenibili in campo economico.

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Tutti hanno spiegato come e dove indirizzare la “spesa” pubblica, nessuno ha voluto dettagliare le “voci di entrata”, come finanziare queste operazioni.

Per evitare di approvare una legge elettorale che consegnasse al paese un vincitore in grado di governare, è stata confezionato il cosiddetto Rosatellum bis, autentica schifezza di italica natura.

Lo spettro dell'ingovernabilità dovrebbe spaventare la politica mentre in tanti esultano.

Più l’ambiente è instabile, i numeri parlamentari incerti, più il voto dell’ultimo deficiente (eletto senza conoscere la tabellina del 2) diventa importante e “ricercato”.

Ad ogni modo, domenica troveremo sulla scheda alcuni simboli, alcuni li conoscete di già altri compariranno per la prima volta sulla scheda.

Le principali coalizioni:

il centrosinistra si schiera con Pd, Insieme, +Europa con Bonino, Civica Popolare Lorenzin e Svp-Patt.

Il centrodestra con FI, Lega, FdI (ex AN) + varie ed eventuali fuori usciti dal governo Renzi che probabilmente torneranno con lui appena eletti.

Il M5s e Leu andranno da soli.

Senza possibilità di raggiungere il quorum ed entrare in parlamento: Partito Sardo d'Azione alla Liga veneta, da Epi  Casapound.

Chiudo senza nessun appello al voto, le persone con le quali mi confronto - gli amici che mi contattano per confrontarsi - sanno a chi voterò e a chi darò la preferenza.




Ps- Ricordo l’importante novità: il tagliando anti-frode

Si tratta di un bollino con un codice alfanumerico che verrà applicato su una appendice di ciascuna scheda. 

Al momento della consegna delle schede agli elettori, i presidenti devono far prendere nota del codice sulle liste elettorali. 

Quando gli elettori escono dalle cabine NON DEVONO ASSOLUTAMENTE INSERIRE LE SCHEDE NELLE URNE ma le devono consegnare al presidente del seggio il quale deve prima controllare che il codice corrisponda a quello annotato, poi deve staccare l'appendice contenente il codice, quindi imbussolare le schede nelle urne. 

NON BISOGNA PER NESSUN MOTIVO STACCARE L'APPENDICE CON IL CODICE, PENA L'ANNULLAMENTO DELLA SCHEDA E DEL VOTO. 




Andrea Maggio

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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