martedì 30 maggio 2023

QUEL RISVEGLIO IMPROVVISO PRIMA DEL VOTO DEL 2024

 #cassinadepecchi


QUEL RISVEGLIO IMPROVVISO PRIMA DEL VOTO DEL 2024


 Quindi ragazzi, tenetevi forte perché dopo 4 anni di profonda inerzia e immobilità, l’Amministrazione di Cassina dè Pecchi pubblica un bando per “individuare con urgenza” un operatore cui affidare l’appalto di esecuzione “…per i lavori aventi ad oggetto interventi di riqualificazione dell’area compresa tra Piazza Decorati al Valore Civile e Piazza De Gasperi e dell’area feste e parco di Via XXV Aprile, Via Camposanto nella frazione di S. Agata Martesana”.


Ovviamente, la disperazione di chi non ha mosso un sasso in 4 anni si traduce in azioni improvvise, non condivise se non dai soliti 2/3 neanche eletti, che colpiscono il territorio come fulmini a ciel sereno senza consultazioni preventive.


Il dimensionamento economico stimato - seppur importante - essendo inferiore a 1.000.000,00 di euro (oltre IVA) consente al Comune di sceglire “…la procedura negoziata senza bando”.


Non sia mai che la trasparenza e la partecipazione possano far perdere tempo a chi ha oziato per 4 anni e punti a recuperare consenso nell’ultimo anno.


L’individuazione degli operatori economici “…da consultare nella successiva procedura negoziata sopra citata” avverrà previa indagine di mercato.


Gli operatori economici interessati a partecipare, che entro le ore 10 del 14/06/2023 risultino iscritti nell’elenco fornitori telematico della piattaforma Sintel (con lo stato di iscritto) potranno essere fra i “fortunati” invitati alla successiva fase di gara. 


Gli operatori economici interessati e iscritti all’albo dovranno presentare (con le modalità indicate) la propria manifestazione di interesse.


Dopo tutto sto “po-po di roba” - ossia una riqualificazione dell’area compresa tra Piazza Decorati al Valore Civile e Piazza De Gasperi e dell’area feste e parco di Via XXV Aprile, Via Camposanto nella frazione di S. Agata Martesana - sarebbe stato interessante assistere a un sano confronto con realtà civiche e politiche del territorio e i residenti.


Visto che le scelte coinvolgono un territorio comunale di cui tutti sono proprietari.  


AM

lunedì 29 maggio 2023

ALCUNE RIFLESSIONI SULLE AMMINISTRATIVE

 #MaggioAvoceAlta


Appena conclusi i ballottaggi delle Ammimistrative 2023 è impossibile non fare alcune valutazioni 


L’analisi del voto amministrativo è sempre molto difficile, perché ogni Comune rappresenta una realtà a se, con proprie specificità locali, liste civiche e ricorrenti spaccature che influenzano gli esiti elettorali 


Difficile trarne considerazione politico-elettorali standardizzate nei vari Comuni, i “quadri locali” sono influenzati da dinamiche comunali.

Spesso impossibili da intercettare per chi non le vive ogni giorno 


Eppure, soprattutto dai Comuni superiori ai 15 mila residenti, viene restituita una “tendenza”.


Alcuni elementi possono essere confutati, senza grossi timori.


Come abbiamo sentito in queste ore, in giro per l’Italia il centrodestra si è affermato un po’ ovunque.

Alcuni capoluoghi ed ex roccaforti tradizionalmente di  sinistra sono state espugnate.


E il centrodestra riesce   nell’impresa anche a seguito di un ballottaggio, notoriamente strumento che ha favorito il centrosinistra. 


Ma dove invece la vittoria del centrosinistra è risultata  inequivocabile è in provincia di Milano. 


Già al primo turno - a dire il vero - sono arrivati messaggi eloquenti, peraltro confermati da ballottaggi 


Tre a zero per il CSX nei Comuni (Arese, Cologno Monzese e Gorgonzola) 


Arese e Gorgonzola sono state confermate amministrazioni di centro sinistra, a Cologno è un successo un pastrocchio incredibile.

Uno di quelli che lasceranno il segno, lividi,  livori e rancori 


Dopo esser caduto 1anno fa, il leghista Angelo Rocchi si è ripresentato ma non con la lega, che ha presentato la sua lista.

Una sfida a 4.


Poco più di 350 voti hanno separato il sindaco di sinistra (neoeletto) Stefano Zanelli dallo sfidante Giuseppe Di Bari, che al primo turno era sostenuto da FDI e FI  (oltre che da liste civiche).


Al secondo turno, DiBari  ha incassato il sostegno di Noi Moderati: che, al primo turno, aveva invece appoggiato proprio Angelo Rocchi, insieme alla lista civica Avanti con Rocchi. 

L’ex Leghista Ronchi e la lega - prima insieme al governo di Cologno - di sono trovati escludo dal ballottaggio (si confrontano le due liste più votate) 

Ultima delle 4 liste era arrivata la Lega (candidato Dania Perego) 

Il partito di Salvini aveva deciso la corsa solitaria ed era stata praticamente "doppiata" dallo stesso Rocchi (ex Leghista) che pur arrivando terzo ha mancato il ballottaggio 


Vittoria netta, ad Arese, per il vicesindaco uscente Luca Nuvoli, del Pd. 

Qui, l'ex sindaca Michela Palestra aveva da poco lasciato l'incarico: nel 2023 è stata eletta in consiglio regionale (Lista Majorino). Nuvoli ha vinto col 56,52% e partiva da oltre il 48% al primo turno. 


Il suo sfidante Gianni Congi (Fratelli d'Italia e Lega) si è fermato al 43,48%, mentre al primo turno si era presentata anche Roberta Tellini, riunendo Azione e Forza Italia nella stessa coalizione.


Ancora più chiara l'affermazione, a Gorgonzola, di Ilaria Scaccabarozzi, stavolta candidata di tutto il centrosinistra (in passato si era presentata autonomamente). Partiva da oltre il 47% al primo turno e ha raggiunto il 57,74% dei consensi, contro il 42,26% di Fabio Iannotta (candidato dei partiti di centrodestra), che pure aveva fatto l'accordo ufficiale con le liste civiche (sempre di area centrodestra) di Matteo Pedercini.


Il dato chiaro è che nei Comuni - anche quelli inferiori ai 15 mila abitanti (elezione diretta del sindaco senza ricorso al ballottaggio) - esiste una difficoltà a costruire una coalizione con il centrodestra unito “formale e sostanziale” 

Dove esiste unità formale al primo turno spesso non esiste unità sostanziale (a Gorgonzola)


Dove NON esiste unità formale al primo turno, non esisterà mai c’era unità sostanziale al secondo turno (Cologno)

Nei Comuni a turno unico (sistema elettorale maggioritario)  le difficoltà aumentano.

Due settimane fa si era votato in altri Comuni e - al netto di Cinisello  Balsamo Bareggio e Bresso - la vittoria del csx e comunque di area di riferimento è stata registrata ovunque.


Ci sono riflessioni politiche da fare, in considerazione del voto che attende Cassina (giugno 2024) perché esiste la possibilità  per non regalare il paese alla combriccola del pd è listarelle satelliti 


Ma serve uno sforzo politico e tanta lungimiranza 


Ne parleremo

venerdì 12 maggio 2023

NON C’È’ IDENTITÀ SENZA ORIGINE

Oggi scelgo di tornare su un argomento per me importante, anche se - la violenza con la quale viene affrontato - è certamente delicato.

Ma non sono io che devo temere 

Ogni anno, aumenta il numero delle scuole primarie e scuole materne che al posto della Festa della Mamma impongono una versione generica (Festa del cuore, Festa dell’amore, festa della famiglia) 

La scusa utilizzata dai sostenitori della “cancel culture” è un maggior rispetto “…delle trasformazioni sociali e culturali in atto nella nostra società”.

Una virata del “politicamente corretto” che dimentica che NON C’È’ IDENTITÀ SENZA OROGINE.

I bambini soffrono se la mamma non ce l’hanno non perché si sceglie di celebrare la mamma, la sua figura è il suo ruolo in famiglia e società  

Fare festa per mamma o per papà rende lieti i bambini e se alcuni di questi sono orfani di madre non credo si possano  sentire feriti nel vedere i loro compagni celebrare una presenza a loro negata.

Togliendo la festa dei nonni perché qualcuno non ha più nonni, cancellare la festa del papà perché qualcuno è orfano di padre o forse ne ha due, cancellare la festa della mamma perché non ha più la mamma o forse ne ha due?

Chiederemo di eliminare l’Inno di Mameli per non offendere gli alunni di nazionalità straniere?

Chiederemo di eliminare il Natale perché per qualcuno Gesù non è mai nato? 

Intanto mi piacerebbe sapere quanti genitori - dei piccoli utenti delle numerose scuole dislocate nel territorio  - siano realmente contenti di non esser stati nemmeno interpellati e informati preventivamente disella scelta di non festeggiare la festa della mamma.

Tante persone che la pensano come me, molte timorose della violenta gogna del politicamente corretto (molto fascista) ma io - forte dei miei valori e delle mie convinzioni - non ho paura di oppormi al pensiero unico, che sta tentando di diffondersi in modo capillare nelle scuole. 

Il tentativo di abolire la Festa della Mamma è ultimo tassello di una campagna ideologica contro la famiglia che si alimenta attraverso una sorta di “neo-lingua” che confonde le coscienze insieme all’indottrinamento mediatico sull’inclusione, sulla valorizzazione delle differenze, sull’interculture.


PER ME RESTERÀ SEMPRE LA FESTA DELLA MAMMA,  PERCHÉ NON È SOLO UN OMAGGIO AD UNA PERSONA MOLTO CARA(e questo non può discriminare nessuno)  MA AD UNA FUNZIONE E UN RUOLO INDISPENSABILE IN SOCIETÀ, SPINA DORSALE DI OGNI FAMIGLIA 

PER QUESTO LA FESTA DEL CUORE (“per manifestare amore ad una persona cara”) PUÒ ESSERE ISTITUITA MA NON SOSTITUIVA DELL’ATTUALE OMAGGIO ALLA MAMMA 

 Spero che negli istituti scolastici ci siano ancora docenti che abbiamo voglia e coraggio per opporsi a questa deriva ideologica   

venerdì 5 maggio 2023

POZZO D’ADDA: SERVE SLANCIO, BISOGNA USCIRE DALLA LOGICA DELLA “GESTIONE A CONDUZIONE FAMILIARE”

 #PozzodAdda


POZZO D’ADDA: SERVE SLANCIO, BISOGNA USCIRE DALLA LOGICA DELLA “GESTIONE A CONDUZIONE FAMILIARE”  


Manca una vera progettualità, un’idea generale di paese. 


Manca la spinta, manca la voglia di tagliare il “cordone ombelicale” da un passato disastroso, ma ancora oggi incombente per stile e metodi.


Nasce il Distretto del Commercio Adda e Martesana e fra i tre Comuni fondatori non c’è Pozzo d’Adda.


Questo mi spiace molto, in ragione dei molti interventi che feci in proposito.


Troviamo Inzago (capofila), Vaprio e Cassano d’Adda, tre Comuni che avviano uno STRUMENTO per ottenere importanti finanziamenti regionali.


Un Comune che ha visto morire attività commerciali e che vuole rilanciare il commercio deve porsi in modo differente, la “gestione a conduzione familiare” da Comunello di 2000 anime è da superare, non funziona: oggi le sfide da affrontare sono differenti al passato e il commercio locale - in particolare - è “aggredito” dalla media distribuzione.


Bisogna dare vigore al comparto con strumenti diversi e che Pozzo non ha mai utilizzato per “micro visione” atrofizzata, bisogna RIPENSARE Pozzo - e inserirlo in un circuito sovracomunale che dia valore e prospettiva.


Calendarizzare iniziative e manifestazioni estive, inserirle nel circuito dei Comuni limitrofi e interloquire (magari farlo fare ad altri Sindaci) con la Regione Lombardia.


Il distretto è ufficialmente istituito (decreto della Regione Lombardia) ed è una grande opportunità per tutto il territorio e Pozzo deve cercare di aderire 


Chi legge il mio blog (o contatto FB) conosce  l’importanza dei finanziamenti regionali elargiti ai distretti di qualche mesi fa. 

(Post dell’08 dicembre 2022 https://andreamaggio.blogspot.com/2022/12/serve-subito-un-dostretto-del-commercio.html?fbclid=IwAR10zqi5S5xFUg6ekiS0HhCAHwRa82pJWjzZmPCzdmlia9zlRloJbFXB2Nw&m=1)


Serve un progetto di paese, altro che gitarelle a pagamento e erba alta….


_AM_

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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