domenica 31 maggio 2020

APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2020/2022: AUMENTO DELL'ADDIZIONALE IRPEF

Informo che ieri - con i soli voti della maggioranza - è stato approvato il Bilancio di Previsione 2020/2022.

Nel documento è inserito l’aumento della tassazione comunale, in particolare l’aumento dell’aliquota irpef che passa dallo 0,6 allo 0,8.

Nei prossimi giorni farò alcune considerazioni su quanto avvenuto in un Consiglio Comunale davvero insolito, per l’occasione tenutosi in palestra della scuola elementare di P.zza Unità d’Italia.

I gruppi di Minoranza hanno chiesto il ritiro del punto, per effettuare congiutamente maggiori approfondimenti rispetto ad una proposta tecnica dettagliata, congiuntamente presentata in aula nell'intento di effettuare tagli alle spese e poter scongiurare l'aumento dell'aliquota Irpef deciso dalla Giunta cassinese.

La proposta - ricca di importi e capitoli di spesa sui quali intervenire - è stata messa ai voti e purtroppo respinta dalla Maggioranza, il chiaro indirizzo del Sindaco è stato non discutere altre opzioni.

Alzare le tasse prevedendo 500.000 euro in più, senza peraltro dare risposte di merito ai tagli alla spesa proposti.

Ovviamente ho votato contro al Bilancio e all’aumento dell’aliquota IRPEF, ma il mio voto - come quello di tutti e 3 i gruppi di minoranza- non è servito a fermarli.

Avevano deciso, non c'è stato nulla da fare.


Riporto il comunicato congiunto dei 3 gruppi di minoranza - in rappresentanza del quasi 65% degli elettori - hanno redatto e di cui ho avuto l'onore di esserne primo firmatario e darne lettura in aula

Lotta agli sprechi e contenimento della tassazione locale sono punti programmatici a cui credo molto, era dovere promuovere un'azione per tentare di fermarli.

E ringrazio tutti i colleghi di Minoranza, per aver dimostrato - che nel rispetto dei differenti convincimenti politici - competenze e serietà tali da rendere possibile, su un tema specifico di grande interesse (l'aumento delle tasse in un momento drammatico come questo) un'azione congiunta seria strutturata e documentata.

Uno degli aspetti più belli della Politica, quando per "...l'interesse generale si sospende l'interesse di parte"


Ogni governo desidera opposizioni polemiche che "abbaiano" in modo inconcludente, ma questa la legislatura registra una minoranza qualificata (3 gruppi di Minoranza, composti da 5 ex assessori che conoscono gli argomenti) e davanti a proposte alternative concrete, l'Amministrazione balbetta.


                                                                                                    COMUNICATO

Ricorderete tutti come l'11 febbraio scorso il Sindaco Balconi pubblicò su Facebook un comunicato stampa dal titolo «BILANCI 2016 E 2017 “GONFIATI”, LA CORTE DEI CONTI CHIEDE CHIARIMENTI».

Con quel comunicato il sindaco informava i cittadini che erano in corso alcune verifiche da parte della Corte dei Conti, la quale avrebbe emesso una deliberazione entro un mese.

Nello stesso comunicato, quindi ben prima che la Corte dei Conti si esprimesse, il sindaco annunciava già un taglio delle spese e l’aumento delle tasse comunali.
 
Nel corso della seduta di Commissione Bilancio del 14 febbraio scorso il Presidente Tacconi, riprendendo una proposta che l’attuale Assessore al Bilancio, quando era stato Presidente di Commissione, aveva più volte rivolto agli amministratori di allora, ha avanzato la richiesta di coinvolgere in via preventiva la Commissione nei lavori di approntamento del Bilancio di Previsione, allo scopo di favorire una collaborazione attiva nell’interesse di tutta la comunità, prima che le decisioni venissero prese.
 
Considerato che nel corso della seduta di Commissione Bilancio tenutasi in videoconferenza lo scorso 19 maggio l’Assessore Beccaria ha illustrato la bozza del Bilancio di Previsione e annunciato la decisione di aumentare l’addizionale comunale IRPF da 6 per mille a 8 per mille, realizzando un potenziale incremento delle entrate di circa 500.000 euro.
 
L’assessore ha giustificato l’aumento del prelievo di mezzo milione dalle tasche dei cittadini con la necessità di ripianare il disavanzo tecnico di 154.600 euro derivante dalla revisione dei residui attivi e passivi e non ha dato spiegazioni chiare sulla natura dei rimanenti 345.000 euro di presunto disavanzo.
 
Nel corso della seduta noi consiglieri di minoranza abbiamo contestato la decisione di ignorare la richiesta avanzata dal Presidente Tacconi nel corso della seduta di commissione del 14 febbraio e abbiamo chiesto il motivo per cui non siano state esplorate strade alternative per coprire il disavanzo tecnico senza prelevare altri soldi dalle tasche dei cittadini.
 
La risposta testuale dell’Assessore Beccaria alle nostre richieste è stata: “avete dieci giorni di tempo per fare delle proposte migliorative e noi siamo disponibili ad accogliere proposte migliorative”.
 
Ritenuto che sia necessario evitare di incrementare il prelievo fiscale esplorando ogni possibile strada alternativa per fare quadrare i conti, noi consiglieri comunali di minoranza abbiamo accolto l’invito dell’assessore Beccaria e analizzando la bozza del Bilancio di previsione abbiamo identificato le seguenti opportunità di risparmi sulla spesa corrente:
 
1. Considerato che nei mesi di marzo e aprile sono rimasti chiusi gli edifici scolastici, gli impianti sportivi comunali, la Biblioteca, la Ludoteca, il CAG, e la Cooperativa Il Germoglio, i costi del riscaldamento risulteranno inferiori rispetto alle previsioni di Bilancio per un risparmio di 36.450 euro (15%della spesa prevista) sui capitoli di spesa 0210, 0205, 0197, 0113, 0110, 0112, 0111, 2459, 2322.
 
2. L’organizzazione di eventi pubblici non è compatibile con l’attuale situazione sanitaria e possiamo risparmiare i 20.000 euro di spese previste nel capitolo di spesa 2545
 
3. Siamo ormai nel mese di giugno e finora non risultano impegni di spesa sui seguenti capitoli:
- 1125 manutenzione edili di edifici pubblici per una previsione di spesa di 65.000 euro
- 1120 manutenzione elettriche e idrauliche di edifici pubblici per una previsione di spesa di 60.000 euro
Possiamo realisticamente pensare che da qui alla fine dell’anno si spenda non più del 40% delle spese previste a bilancio per un risparmio di 75.000 euro
 
4. Il capitolo 2660, manutenzione strade e neve, presenta un impegno di spesa di circa 39.000 euro, a questo punto della stagione possiamo stralciare la somma rimanente nella previsione e generare un risparmio di 11.000 euro
 
5. I finanziamenti regionali che verranno utilizzati per effettuare lavori di manutenzione straordinarie sugli edifici pubblici, già inseriti nel piano delle opere pubbliche, ci permetterebbero di stralciare le spese previste nel capitolo 1145, Manutenzione Patrimonio, per un risparmio di 75.000 euro.
 
6. Considerato che, a causa delle difficoltà legate al disavanzo tecnico, sono state bloccate le assunzioni di personale operativo indispensabile per le seguenti aree: Ufficio Tecnico, Finanze e Polizia Locale, riteniamo che sia un atto responsabile e dovuto rinunciare al Personale precario di Staff del Sindaco per i prossimi sei mesi, risparmiando circa 16.000 euro di retribuzione, oneri e IRAP.
 
Il lavoro che abbiamo svolto in pochissimo tempo ha evidenziato l’opportunità di identificare risorse di spesa corrente per circa 240.000 euro senza prelevare un centesimo dalle tasche dei cittadini.

Siamo convinti che ulteriori analisi, supportate anche dal personale tecnico del Comune, possano portare all’identificazione di ulteriori opportunità di risparmio e scongiurare l’aumento delle tasse.
 
Per questo motivo chiediamo che:

• venga ritirato il punto all’Ordine del Giorno avente oggetto “Approvazione bilancio di previsione 2020/2022 e relativi allegati”.

• Venga dato incarico alla Commissione Bilancio di revisionare, avvalendosi del supporto del personale tecnico comunale, il documento del bilancio di previsione 2019/2021 con l’obiettivo di raggiungere la quadratura evitando l’aumento delle tasse comunali.

Firmato

Andrea Maggio, Massimo Mandelli, Sandro Medei, Matteo Tacconi, Laura Vecchi.


lunedì 11 maggio 2020

sugli ABBONAMENTI ATM: Stay Tuned

Sembra che si possa concretizzare ad ore, l'interessamento dei vari Enti "a tutelare di chi ha fatto l’abbonamento annuale ATM e poi non lo ha  potuto usare".

Mi vengono in mente, i numerosi studenti.

Circa una settimana fa, il Consiglio Comunale di Milano  ha approvato all’unanimità un documento che invita la Giunta a prolungare la validità degli abbonamenti ATM.

L'ATM è una società per azioni il cuoi maggiore azionista è il Comune di Milano, quindi l'importanza del documento dell'organismo politico che definisce l'indirizzo "è notevole".
 
La richiesta originale che era contenuta in una mozione integrata da altri odg, questo ha consentito di votare un documento unico che avesse più forza.

Nel testo viene specificato che i costi di questa operazione deve essere coperto da fondi che il Governo centrale deve riconoscere alle società di trasporto pubblico, fra cui ATM.

Viene sancito un principio: se un cittadino a causa delle ordinanze è privato della libertà di spostarsi quotidianamente e non fruire il servizio pagato anticipatamente ha diritto di essere rimborsato.

Come noto, il Comune di Milano ha aumentato più o meno tutte le tariffe, lasciando invariato il solo l’abbonamento annuale. 

Circa la metà degli utenti è stata spinta a fare abbonamenti annuali.

Il decreto aprile, che oramai è diventato maggio e ha già cambiato il nome in "decreto rilancio" è in fase di discussione.

Oggi alle 17 - anzi le 18 (per via della conferenza Stato Regioni) - ci saà il consiglio dei ministri 

Non saprei se è definitivo, per l'approvazione del Decreto. 

Ci sono frizioni politiche sulle quali non mi esprimo, spero che si risolvano in fretta, perchè le persone aspettano risposte.

Non creedo si tratterà di vero e proprio rimborso, anche difficile da calcolare, la soluzione più funzionale ci è parsa quella di prolungare automaticamente la validità degli abbonamenti di un periodo più o meno simile al divieto di muoversi. 

Quindi 2 mesi per gli abbonamenti ordinari e 3 mesi per gli Studenti, che sono fermi dal 20 Febbraio e che non ritorneranno a scuola o università ancora per un bel po’.

Attendiamo a breve.

STAY TUNED


domenica 10 maggio 2020

sul BONUS AFFITTO

Bonus affitto per Coronavirus: contributi fino a 1.500 anche in Lombardia
Qualcuno dei lettori del Blog - perlomeno i più attenti appassionati - ricorderanno i post sul “Fondo inquilini morosi incolpevoli”. 

Qualcuno dei lettori del Blog - perlomeno i più attenti appassionati - ricorderanno i post sul “Fondo inquilini morosi incolpevoli”. 

Un fondo per quei soggetti in oggettiva difficoltà economica, che non riuscivano più a rispondere ai pagamenti dell'affitto.

Ecco, ora quel fondo è stato specificatamente riconvertito per il Covid-19 con apposita Delibera di giunta regionale (approvata il 30 marzo scorso) e il sostegno all'affitto sarà per tutti i lombardi che sono in difficoltà economica anche per motivi riconducibili all'emergenza Coronavirus.

Per dirla "in parole povere", la crisi derivante dalla pandemia in corso è uno dei requisiti preferenziali per ricevere i contributi previsti.

Parliamo di (fino) a 1.500 euro per famiglia utili al pagamento di eventuali morosità arretrate o per stornare i mesi successivi della locazione. 

Sono soldi regionali, ma per fare domanda di contributi sarà necessario interfacciarsi direttamente con i nostri uffici comunali (Ufficio comunale Politiche sociali) che avrà l'obbligo di predisporre un bando con scadenza di presentazione delle domande fissata per il 31 dicembre prossimo. 

E' una sorta di “Bonus affitto” a livello regionale, a cui per partecipare sono necessari alcuni requisiti quali 

- Residenza da almeno un anno nell'alloggio in locazione oggetto del contributo
- Non essere sottoposti a procedure di rilascio dell'abitazione
- Non essere proprietari di alloggio adeguato in Lombardia
- ISEE massimo fino a 26mila euro (anche se la giunta potrà ridurre il valore del contributo sulla base di specifiche esigenze locali)

La novità conseguente alla delibera del 30.03 scorso è che - oltre ai requisiti “classici” del fondo sulle morosità incolpevoli (dalla perdita del lavoro alla cassa integrazione fino a infortuni e malattie) - sono stati predisposti alcuni “criteri preferenziali” legati al Coronavirus. 

E ineffetti i beneficiari del fondo saranno infatti i nuclei familiari che hanno avuto una riduzione del reddito a causa dell'emergenza Covid-19, interessati da almeno una delle condizioni indicate nell'allegato della Dgr del 30 marzo scorso:

Perdita del posto di lavoro
Consistente riduzione dell'orario di lavoro
Mancato rinnovo dei contratti a termine
Cessazione o riduzione di attività libero-professionali
Malattia grave
Decesso di un componente del nucleo familiare

Il contributo è fissato in 1.500 euro per ciascun nucleo familiari, sia che si tratti di affitto privato che locazione in alloggi di edilizia popolare.

Se l'inquilino è in regola con i pagamenti, il contributo andrà a storno dei successivi canoni; se l'inquilino ha invece ha morosità, il contributo andrà a parziale o totale copertura della stessa.

Se il debito è inferiore a 1.500 euro, la parte eccedente del contributo andrà a storno dei successivi canoni.

Il contributo sarà liquidato direttamente dal Comune di Cassine dè Pecchi al proprietario dell'alloggio, che - altra particolarità interessante - si dovrà impegnare però a non effettuare un eventuale sfratto per i successivi 12 mesi (o per il residuo del contratto se di durata inferiore a un anno).

A meno che l'inquilino non si renda ulteriormente moroso per altre tre mensilità.

Ad ogni modo, per il ruolo che rivesto proverò ad accompagnare l'Amministrazione in questa nuova partita, in modo che a differenza di altri recenti iniziative "ci si metta testa" e dando vita ad un bando che risponda meglio alle esigenze locali.

Nella speranza di aver fatto cosa utile, 

Buona serata

Andrea Maggio 

QUANDO SI DEVE RINGRAZIARE IL FARMACISTA

Allora, il commissario straordinario del governo per l’emergenza da coronavirus aveva promesso che da questa settimana le mascherine usa e getta sarebbero state ampiamente disponibili al prezzo massimo di 50 centesimi di euro più IVA.

Una disposizione che è entrata in vigore il 27 aprile ma negli ultimi giorni, però molti hanno segnalato difficoltà a trovarle in farmacia.


Vi sono stati alcuni aspetti che hanno resa complessa questa distribuzione, primo fra tutti  è l’IMPREVISTO (voglio chiamarlo così) che ha visto un quarto della partita (12 milioni) di mascherine non aveva ricevuto le opportune certificazioni.


Questo ha rallentato la messa in commercio che sarà quindi disponibile nelle prossime settimane.

Al momento - come avevo già avuto modo di scrivere - restano gli accordi con farmacie e distributori per rimborsare le perdite a chi aveva già acquistato mascherine nelle settimane scorse a prezzi più alti e che ora ci perderebbe mettendole in vendita. 


A questo aggiungo che vanno i ringraziamenti alle farmacie di Cassina dè Pecchi perché - anche mia mamma che è andata a comprarle - i Cittadini le hanno trovate a 50 centesimi 


Non è una cosa da niente, perché addetti ai lavori mi riferiscono che i sistemi di rimborso non sono chiari e rodati, e questo potrebbe avere indotto rivenditori a tenere le mascherine in magazzino, in attesa di vedere l’evolvere della situazione.


Non a Cassina: grazie ai nostri farmacisti

giovedì 7 maggio 2020

#MaggioNews - ORDINANZA REGIONALE N 541 DEL 07/05/2020

Pochi minuti fa è stata approvata ulteriore ordinanza regionale

La Regione Lombardia interviene con ordinanza 541 e ordina che le attività sportive individuali all’aria aperta (a titolo esemplificativo e non esaustivo golf, tiro con l’arco, tiro a segno, atletica, equitazione, vela, canoa, attività sportive acquatiche individuali, canottaggio, tennis, corsa escursionismo, arrampicata sportiva, ciclismo, mountain-bike, automobilismo, motociclismo, go-kart) possono essere consentite nell’ambito dei rispettivi impianti sportivi, centri e siti sportivi, subordinatamente all’osservanza di alcune misure.


Ad esempio, i gestori di impianti sportivi, di centri sportivi e di siti sportivi che rendono accessibili le aree adibite alla pratica sportiva all’aria aperta, vietano la fruizione di spazi e servizi accessori (ad esempio, palestre, luoghi di socializzazione, bar e ristoranti, docce e spogliatoi), fatto salvo per quanto
riguarda i locali di transito necessari agli accessi e i locali adibiti a servizi igienici.


I gestori, oltre garantire la corretta e costante sanificazione e igienizzazione degli ambienti al chiuso e dei servizi igienici, devono assicurare il contingentamento degli ingressi, l’organizzazione di percorsi idonei e l’adozione di tutte le misure utili per assicurare il distanziamento sociale e il divieto di assembramento (a titolo esemplificativo prenotazione online o telefonica degli spazi, turnazioni, gestione degli accessi al sito sportivo e dei percorsi degli utenti).


Restano in vigore, anche per queste attività, l’utilizzo della mascherina e di altre protezioni individuali.


Tutto questo avrà effetto da domani (8 maggio 2020) e sono efficaci fino al 17 maggio 2020.

mercoledì 6 maggio 2020

#MaggioNews - ATTO VIGLIACCO CHE FA MALE ALLA CREDIBILITA' DI UNO STATO



Cosa può diventare uno Stato in cui il flashmob di protesta dei ristoratori milanesi viene sanzionato 400 euro per “violazione il divieto di assembramento nell’emergenza coronavirus” mentre - lo stesso minuto - le strade sono piene di gente senza mascherina? 

Cosa può diventare uno Stato nel quale i parchi sono pieni di gente sdraia (il parco di via Gramsci a Cassina affollato ieri di ragazzi e non solo è un esempio) mentre scendere in piazza - silenziosi e alla distanza di 2 metri - diventa un problema? 

Multare la disperazione - se composta ed educata come quella dei ristoratori - è l’atto più vigliacco che uno Stato dovrebbe fare in questo momento.

Scelte dannose ed inique, perché aumenta lo scoramento e la diffidenza da parte di chi oggi ha solo ragionevole paura. 

I deboli con i forti, in genere fanno i forti con i deboli.

Avere tollerato “furti per necessità” “occupazioni per necessità” “reati commessi per nobili motivi” e adesso sanzionate chi in modo composto (seduti a distanza di 2 metri) si ferma in silenzio per avere attenzione?

Spero che il giudice di pace intervenga.

Sono schifato

domenica 3 maggio 2020

ORDINANZA REGIONE LOMBARDIA n 539 del 03/05/20

La Regione Lombardia ha pubblicato questa sera, 3 maggio, l’ordinanza 539 che va ad integrare quelle attualmente in vigore sulle possibili riaperture di attività dentro i confini regionali.
Via libera a sport e attività motorie individuali all’aperto, nel rispetto del distanziamento.
IMPORTANTE: “Per coloro che svolgono attività motoria intensa non è obbligatorio l’uso di mascherina o di altra protezione individuale durante l’attività fisica intensa, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività stessa e di mantenere il distanziamento sociale”.
Maneggi, Attività di addestramento cani. La pesca (sportiva e non) è consentita in tutto il territorio della Regione.
Inoltre, come già previsto nella precedente ordinanza, dal 4 maggio “è consentita l’attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali di compagnia, purché il servizio venga svolto per appuntamento, senza il contatto diretto tra le persone, e comunque in totale sicurezza”.

Seconde case

Via libera anche al raggiungimento delle seconde case, esclusivamente per ragioni di manutenzione e a lavori di manutenzione e riparazione per barche e natanti, con la possibilità di navigazione in solitaria.
Per le attività produttive che restano sospese sarà comunque possibile accedere ai locali per le sanificazioni.

Slot machines 

Confermate tutte le restrizioni anti-ludopatia riguardo le slot-machines, ovvero: è fatto obbligo ai concessionari di slot machines di provvedere al blocco delle medesime ed agli esercenti di provvedere alla disattivazione di monitor e televisori di giochi che prevedono puntate accompagnate dalla visione dell’evento anche in forma virtuale, al fine di impedire la permanenza degli avventori per motivi di gioco all’interno dei locali, a prescindere dalla tipologia di esercizio in cui tali apparecchi sono presenti

venerdì 1 maggio 2020

NUOVE DISPOSIZIONI PER FUNERALI - 2

Sempre rispetto alla celebrazione delle esequie, a titolo informativo rendo noto che altre precisazioni sono state poi espresse dal Ministero dell’Interno con lettera indirizzata al Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana datata 30 aprile 2020.

Lo stesso Segretario Generale della CEI con una nota del 30 aprile 2020 ha indicato alcune misure di prevenzione da adottare durante le celebrazioni.

La celebrazione delle Esequie potrà avvenire in luoghi adeguatamente ampi e preferendo, ove possibile, spazi all’aperto, secondo quanto previsto dalla normativa. Alla famiglia si lasci la facoltà di scegliere il luogo (Chiesa o Cimitero) e il rito (S. Messa o solo Liturgia della Parola). In Città le Esequie si celebreranno di norma presso le Parrocchie; nel forese preferibilmente presso i cimiteri.
Disposizioni da adempiere:

- Il Parroco informerà la famiglia del defunto che alla celebrazione
potranno presenziare massimo quindici persone da loro invitate; ricorderà l’obbligo di rimanere a casa in presenza di temperatura corporea oltre i 37,5°C o di altri sintomi influenzali; raccomanderà di non accedere comunque alla chiesa e di non partecipare alle celebrazioni esequiali a chi è stato a contatto con persone positive a SARS-COV-2 nei giorni precedenti; chiederà di attenersi alle disposizioni che seguono;

- Le Parrocchie comunicheranno l’orario delle Esequie al Comune competente affinché si possano effettuare gli eventuali controlli: in modalità collaborativa e nel rispetto dell’esercizio della libertà di culto e del Concordato si chieda che tali controlli si effettuino solamente prima o dopo la celebrazione.

- Prima dell’accesso in chiesa dei partecipanti alle esequie funebri, sia garantita la misurazione della temperatura corporea, attraverso un termometro digitale o un termo-scanner. Questa disposizione è richiesta anche per le celebrazioni all’aperto. Pertanto non sia consentito l’accesso a chi risulti avere una temperatura corporea superiore ai 37,5°C;

Essendo arrivata in data 30 aprile la nota concordata dalla CEI con le autorità governative e non potendo organizzarci diversamente, si dovranno cercare tali strumenti sul territorio presso farmacie o rivenditori abilitati. Si raccomanda la scrupolosità nel controllo e qualora non si potesse effettuare la misurazione sarà necessario rimandare la celebrazione.
- L’ingresso e l’uscita al e dal luogo della celebrazione avverrà rispettando le distanze di sicurezza;

I posti da occupare saranno debitamente contrassegnati per garantire il rispetto della distanza stabilita;

- I fedeli indosseranno le mascherine;
- Non saranno distribuiti sussidi cartacei né per la liturgia né per il
canto;
- Tra il celebrante e gli eventuali ministri dovrà essere sempre
mantenuta la distanza prevista dalla legge;
- Il solista o i cantori (in numero limitato) avranno riservata una
apposita area e osserveranno tra loro la distanza prevista dalle
indicazioni sanitarie, gli altri fedeli saranno invitati a non cantare;
- I microfoni dell’ambone o del leggio saranno posizionati in modo tale da non essere tenuti in mano e la loro asta non debba essere spostata o regolata in altezza da più persone. I lettori saranno muniti di
guanti;
- Al termine di ogni celebrazione si dovrà favorire il ricambio dell’aria
ed effettuare una pulizia delle superfici che entrano a contatto con i fedeli (panche e sedie) con idonei detergenti ad azione antisettica;
In caso di celebrazione della Messa:
- La particola grande, tenuta in mano dal celebrante, sarà interamente da lui consumata;
- Il celebrante indosserà la mascherina e curerà l’igiene della mani immediatamente prima di distribuire l’Eucaristia;
- Le distanze di sicurezza verranno mantenute anche durante la distribuzione dell’Eucarestia, si muoverà solo il celebrante raggiungendo ciascuno al proprio posto;
- I fedeli rimuoveranno la mascherina esclusivamente per gli istanti necessari a ricevere l’Eucarestia;
- L’Eucaristia sarà distribuita esclusivamente sulla mano, proibendo di ricevere la Comunione in bocca;
- Durante tutta la celebrazione, le particole destinate ai fedeli saranno sempre coperte da un panno o altra copertura adeguata;
- Si eviterà lo scambio della pace; la processione offertoriale che porta pane e vino al celebrante;
- Si eviteranno le concelebrazioni. Qualora sarà necessario concelebrare è bene che ciascuno utilizzi il suo calice;

- I vasi sacri utilizzati per la celebrazione (calice, pissidi, patene...) saranno conservati coperti con un panno o altro mezzo adeguato;

- La biancheria dell’altare sarà cambiata il più spesso possibile.

Alla benedizione al cimitero parteciperanno solo i parenti più stretti
mantenendo sempre la distanza prevista dalla normativa.
Cari confratelli, tenendo conto che molti non hanno potuto celebrare le esequie di persone defunte nei mesi scorsi, lasciamo alla vostra saggezza e discernimento pastorali di concordare con i vostri parrocchiani se rimandare alle celebrazioni di suffragio che si faranno in futuro, oppure se celebrare le Esequie, pur in assenza della salma o alla presenza delle sole ceneri1.

Mi permetto di insistere di nuovo: non dobbiamo alimentare in noi l’ansia e tantomeno evitare i passi graduali. Ogni Parrocchia e ogni Parroco si sentano incoraggiati e sostenuti a procedere con le possibilità che hanno, e se qualche disposizione non può essere ancora adempiuta per mancanza di personale o di strumenti, sospendano e rinviino le celebrazioni quando sarà possibile.

NUOVE DISPOSIZIONI PER I FUNERALI

Come già detto nei precedenti post, con il recente D.P.C.M. 26 aprile u.s., sono state emanate nuove disposizioni in materia di contenimento dell’epidemia virale da Covid-19, avviando un processo di graduale ripartenza delle attività sospese a seguito della pandemia e riconsiderando alcune delle misure più restrittive finora previste.

Tuttavia, la tutela della salute pubblica e l’esigenza di non vanificare gli importanti sforzi fin qui compiuti, ancora nella situazione attuale richiede la limitazione di diversi diritti costituzionali, fra i quali anche l’esercizio della libertà di culto.

Tra l’altro, l’art. 1, comma 1, lett. i) de predetto d.p.c.m. ha previsto che a decorrere dal 4 maggio p.v. “sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino ad un massimo di 15 persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.
E’ evidente che la disposizione in esame è connessa all’attuazione delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Per tale ragione, la celebrazione delle cerimonie funebri deve essere circoscritta esclusivamente in un edificio di culto o in un luogo all’aperto.

Si avrà cura, quindi, che i partecipanti si allontanino quanto prima dal luogo della celebrazione, evitando la formazione di assembramenti ovvero di cortei di accompagnamento al trasporto del feretro.

 DIPARTIMENTO PER LE LIBERTA’ CIVILI E L’IMMIGRAZIONE

La forma liturgica della celebrazione rientra nella competenza dell’autorità ecclesiastica, secondo un prudente apprezzamento legato alle diverse situazioni nei vari territori, le tradizioni e le consuetudini locali, assicurando che la cerimonia si svolga in un tempo contenuto.

In particolare, poi, come richiesto dall’E.V., i riti dell’ultima commendatio e della valedictio al defunto, sono rimessi, allo stesso modo, alla competente autorità ecclesiastica, ovviamente da compiersi nel medesimo luogo in cui viene celebrato il rito esequiale.

Nel caso in cui venga celebrata la Messa, deve essere evitato il contatto fisico come, per esempio, lo scambio del segno di pace, in continuità con le disposizioni ecclesiastiche già emanate.

La celebrazione esequiale in ogni caso è consentita con il rispetto di tutte le norme precauzionali previste in tema di contenimento dell’emergenza epidemiologica in corso, in particolare è prescritto che i partecipanti indossino idonei dispositivi di protezione delle vie respiratorie e mantengano le distanze interpersonali previste, assicurandosi, in caso di celebrazione al chiuso, che il locale abbia una capienza adeguata al richiesto distanziamento e sia previamente sanificato.

ORDINANZA REGIONALE N 537 DEL 30/04/20203

Ho sperato fino alla fine che la Regione facesse un ragionamento differente rispetto a Bar e Pizzerie, consentendo a queste attività - oltre alla consegna a domicilio - anche il servizio di asporto.

Ritenevo che questa modalità di vendita fosse una novità da inserire immediatamente nell'ordinanza presentata al Ministro Boccia, nella Conferenza di ieri.

Non appena terminata la Conferenza, ho avuto certezza che l'ordinanza in fase di pubblicazione non conteneva alcuna notità per bar e ristoranti non vi erano novità che potessero servire da "boccata d'ossigeno".


Ad ogni modo, la delusione è forte, il comparto è in sofferenza reale e mentre non comprendo il come possa rappresentare un rischio comprare la colazione (ad esempio) e andarla a consumarla a casa, comprendo perfettamente perchè le concessionarie statali (Autogrill) possono fare ciò che altri bar non possono.

Basterebbe applicare quelle che già ci sono: si attende in fila fuori, si entra uno alla volta, si acquista e si esce per consumare.

Ad ogni modo, l'ordinanza n. 537 del 30 aprile 2020, firmata e pubblicata, stabilisce  alcune specifiche indicazioni valide per la Lombardia dal 4 al 17 maggio, ad integrazione delle norme nazionali previste dal DPCM del 26 aprile.

Sono state confermate l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine, o indumenti utili a coprire naso e bocca e alcune disposizioni per i mercati all’aperto, per il commercio al dettaglio e per altre attività economiche. Il testo integrale dell’ordinanza è disponibile in fondo alla pagina.


A dire il vero che ordinanze pubblicate ieri sono 2,  vi è anche l'ordinanza regionale n. 538 per la regolamentazione del trasporto pubblico locale - con validità dal 4 maggio al 31 agosto per:
  • regolare il distanziamento e introdurre l'obbligo di utilizzare guanti e mascherine a bordo dei mezzi, nelle stazioni e nelle fermate; 
  • minimizzare le possibilità di assembramento nei principali interscambi;
  • ripristinare progressivamente il numero delle corse alla frequenza “pre-emergenza” sull’intero territorio regionale.

Disposizioni valide in Lombardia dal 4 al 17 maggio sono le seguenti:
Mascherine
In Lombardia è sempre obbligatorio indossare la mascherina, o un qualsiasi altro indumento a protezione di naso e bocca, quando ci si trova al di fuori della propria abitazione.  La mascherina non è obbligatoria per i bambini fino ai sei anni, per i portatori di forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e per le persone che interagiscono con loro.

Commercio al dettaglio
L’accesso alle attività commerciali al dettaglio è consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani.  Gli esercenti devono mettere a disposizione dei clienti guanti monouso e idonee soluzioni idroalcoliche per le mani prima dell’accesso all’esercizio.  

Ai gestori di ipermercati, supermercati e discount di alimentari si raccomanda di rilevare la temperatura corporea sia dei clienti che del personale, prima di autorizzare l’accesso: chi ha una temperatura superiore a 37,5 °C dovrà fare ritorno alla propria abitazione, limitare al massimo i contatti sociali e contattare il proprio medico curante.

Mercati 
I comuni possono riaprire uno o più mercati scoperti presenti sul proprio territorio per la vendita di prodotti alimentari, a patto che garantiscano l’osservanza delle misure di prevenzione igienico-sanitaria e di sicurezza previste nell’ordinanza. I mercati coperti possono aprire, per la vendita dei prodotti compresi nelle merceologie consentite, a condizione che il Sindaco del comune di riferimento adotti e faccia osservare un piano per ogni specifico mercato.
Restano sospese le sagre e le attività di vendita dei prodotti non alimentari nei mercati scoperti.
Il nostro Comune ha fatto sapere che settimana prossima (8 maggio) ci sarà il mercato con tutte le prescrizioni normative richieste.

Altre attività economiche
È consentita la prosecuzione dell’attività per gli alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero ed è consentita l’attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali da compagnia, purché il servizio venga svolto per appuntamento senza contatto diretto tra le persone.
I concessionari di slot machines devono bloccarle.  Gli esercenti devono disattivare monitor e televisori di giochi, a prescindere dalla tipologia di esercizio in cui tali apparecchi sono presenti, che prevedono puntate accompagnate dalla visione dell’evento anche in forma virtuale, in modo da impedire la permanenza degli avventori per motivi di gioco all’interno dei locali.

Riporto alcune fra le principali indicazioni per i cittadini previste dal DPCM del 26 aprile valide dal 4 al 17 maggio:
Spostamenti
Sono consentiti gli spostamenti dovuti a comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o situazioni di necessità. Dal 4 maggio è possibile recarsi in visita dai congiunti (cioè parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili) purché venga sempre rispettato il divieto di creare assembramenti anche all’interno delle abitazioni, mantenendo il distanziamento di sicurezza e utilizzando mascherine o altre protezioni per le vie respiratorie.

Rimangono vietati i trasferimenti in altre regioni, salvo che per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute oppure per assoluta urgenza. È in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Durante gli spostamenti sarà sempre necessario portare con sé l’autocertificazione. Le persone sottoposte a quarantena, o che hanno sintomi da infezione respiratoria o febbre maggiore di 37.5° C, devono assolutamente rimanere presso il proprio domicilio.

Attività motoria
È consentito svolgere attività motoria o passeggiate all’aperto senza più il vincolo di rimanere entro il raggio di 200 metri dalla propria abitazione. L’attività può essere svolta solo individualmente, oppure con un accompagnatore nel caso di minori o persone non completamente autosufficienti, rispettando sempre la distanza di sicurezza dalle altre persone. Parchi e giardini possono essere aperti e accessibili, ma non è consentito svolgere attività di natura ludica o ricreativa all’aperto; pertanto le aree attrezzate per il gioco dei bambini rimangono chiuse.

Allenamenti per gli atleti
Sono consentiti gli allenamenti per gli atleti riconosciuti di interesse nazionale dal CONI, CIP e dalle rispettive federazioni. Gli allenamenti devono avvenire nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e a porte chiuse.

Bar, ristoranti, ristorazione solo in take away
Le attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie rimangono sospese, ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Le attività di ristorazione potranno effettuare vendita da asporto e di consegna a domicilio. Il consumo non deve avvenire all'interno del locale, né al suo esterno devono formarsi assembramenti in cui non si rispetta la distanza fra le persone.

Attività produttive
Confermato il calendario delle ripartenze delle attività produttive. Dal 27 aprile sono ripartite le aziende ritenute strategiche dedite ad attività di export e i cantieri dell'edilizia pubblica (cantieri relativi a scuole, istituti penitenziari, edilizia residenziale pubblica e interventi contro il dissesto r idro-geologico) con richiesta di autorizzazione in deroga ai Prefetti. Dal 4 maggio ripartono le attività di manifattura, costruzioni e commercio all'ingrosso, indicate nel dettaglio nell’allegato n.3 del DPCM.
Le imprese che riprenderanno la loro attività a partire dal 4 maggio possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura in sicurezza già a partire dal 27 aprile.

Le attività devono rispettare le norme di sicurezza previste dai Protocolli sottoscritti tra le parti sociali, pena la sospensione dell’attività. I Protocolli regolano, tra le altre cose, le normative da rispettare per l’ingresso in azienda e nei cantieri, la sanificazione straordinaria negli spazi comuni, la sorveglianza sanitaria, l’organizzazione di aziende e cantieri e il distanziamento tra dipendenti.

Le attività produttive che rimangono sospese possono comunque proseguire se organizzate in modalità a distanza oppure in lavoro agile.

Funerali
Dal 4 maggio possono essere nuovamente celebrati i funerali, ma soltanto alla presenza di parenti di primo o secondo grado per un massimo 15 persone. Le funzioni vanno svolte possibilmente all'aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza tra le altre persone.

Un saluto sincero.

ps - non ho volutamente fatto alcun riferimento a questo 1 Maggio.






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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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