domenica 10 maggio 2020

sul BONUS AFFITTO

Bonus affitto per Coronavirus: contributi fino a 1.500 anche in Lombardia
Qualcuno dei lettori del Blog - perlomeno i più attenti appassionati - ricorderanno i post sul “Fondo inquilini morosi incolpevoli”. 

Qualcuno dei lettori del Blog - perlomeno i più attenti appassionati - ricorderanno i post sul “Fondo inquilini morosi incolpevoli”. 

Un fondo per quei soggetti in oggettiva difficoltà economica, che non riuscivano più a rispondere ai pagamenti dell'affitto.

Ecco, ora quel fondo è stato specificatamente riconvertito per il Covid-19 con apposita Delibera di giunta regionale (approvata il 30 marzo scorso) e il sostegno all'affitto sarà per tutti i lombardi che sono in difficoltà economica anche per motivi riconducibili all'emergenza Coronavirus.

Per dirla "in parole povere", la crisi derivante dalla pandemia in corso è uno dei requisiti preferenziali per ricevere i contributi previsti.

Parliamo di (fino) a 1.500 euro per famiglia utili al pagamento di eventuali morosità arretrate o per stornare i mesi successivi della locazione. 

Sono soldi regionali, ma per fare domanda di contributi sarà necessario interfacciarsi direttamente con i nostri uffici comunali (Ufficio comunale Politiche sociali) che avrà l'obbligo di predisporre un bando con scadenza di presentazione delle domande fissata per il 31 dicembre prossimo. 

E' una sorta di “Bonus affitto” a livello regionale, a cui per partecipare sono necessari alcuni requisiti quali 

- Residenza da almeno un anno nell'alloggio in locazione oggetto del contributo
- Non essere sottoposti a procedure di rilascio dell'abitazione
- Non essere proprietari di alloggio adeguato in Lombardia
- ISEE massimo fino a 26mila euro (anche se la giunta potrà ridurre il valore del contributo sulla base di specifiche esigenze locali)

La novità conseguente alla delibera del 30.03 scorso è che - oltre ai requisiti “classici” del fondo sulle morosità incolpevoli (dalla perdita del lavoro alla cassa integrazione fino a infortuni e malattie) - sono stati predisposti alcuni “criteri preferenziali” legati al Coronavirus. 

E ineffetti i beneficiari del fondo saranno infatti i nuclei familiari che hanno avuto una riduzione del reddito a causa dell'emergenza Covid-19, interessati da almeno una delle condizioni indicate nell'allegato della Dgr del 30 marzo scorso:

Perdita del posto di lavoro
Consistente riduzione dell'orario di lavoro
Mancato rinnovo dei contratti a termine
Cessazione o riduzione di attività libero-professionali
Malattia grave
Decesso di un componente del nucleo familiare

Il contributo è fissato in 1.500 euro per ciascun nucleo familiari, sia che si tratti di affitto privato che locazione in alloggi di edilizia popolare.

Se l'inquilino è in regola con i pagamenti, il contributo andrà a storno dei successivi canoni; se l'inquilino ha invece ha morosità, il contributo andrà a parziale o totale copertura della stessa.

Se il debito è inferiore a 1.500 euro, la parte eccedente del contributo andrà a storno dei successivi canoni.

Il contributo sarà liquidato direttamente dal Comune di Cassine dè Pecchi al proprietario dell'alloggio, che - altra particolarità interessante - si dovrà impegnare però a non effettuare un eventuale sfratto per i successivi 12 mesi (o per il residuo del contratto se di durata inferiore a un anno).

A meno che l'inquilino non si renda ulteriormente moroso per altre tre mensilità.

Ad ogni modo, per il ruolo che rivesto proverò ad accompagnare l'Amministrazione in questa nuova partita, in modo che a differenza di altri recenti iniziative "ci si metta testa" e dando vita ad un bando che risponda meglio alle esigenze locali.

Nella speranza di aver fatto cosa utile, 

Buona serata

Andrea Maggio 

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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