lunedì 26 aprile 2021

ALTRI CLAMOROSI RITARDI - ADESSO BASTA -

 

Credo che le cialtronesche dichiarazioni misogine del solito assessore - nonostante stiano mettendo in ridicolo l'attuale amministrazione - non debbano distrarci dai veri problemi di Cassina.


Non dedico neanche un post all'assessore in questione, perché farei il suo gioco e finirei per dare visibilità a una delle tante meteore che sparirà non appena finirà l'attuale legislatura (il sistema elettorale di tipo maggioritario in vigore nei Comuni sotto i 15.000 residenti è molto severo).


Rimettere le deleghe sarebbe per l'assessore il gesto più naturale e dignitoso, non è neanche la strampalata coalizione ad avere fieri sussulti


Quindi chiudo il discorso, provo solo molta pena per quanto è stato affermato (lesivo della dignità delle donne)


Adesso torno a dedicarmi a uno dei tanti problemi che affliggono Cassina, nell'interesse di tutti.


Come ho avuto modo di raccontare, i ritardi dell'attuale Amministrazione sono imbarazzanti e - credetemi - non è polemica sterile.

Chi pensa che segnalare tutti questi ritardi sia polemica sterile (oltre ad essere contento di un'Amministrazione che non restituisce centinaia di migliaia di euro) deve anche spiegare - nell'esercizio del mio ruolo - quali altri strumenti dispongo.

Il post di oggi vuole servire da stimolo a un comparto che localmente sta davvero mostrando difficoltà e carenze perché l'assessore (è sempre lo stesso, quello del regolamento pasticciato e delle frasi misogine per intenderci) deve spiegare il perché del nuovo e ingiustificato ritardo sul versamento dei fondi del PIANO DIRITTO ALLO STUDIO.


Il Piano di "Diritto allo Studio” rappresenta lo strumento con il quale il Comune di Cassina de’ Pecchi, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, favorisce l’accesso all’istruzione dei bambini e dei ragazzi frequentanti le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, situate sul territorio comunale.

Tale collaborazione si concretizza nella valorizzazione delle progettualità scolastiche e che vengono espresse, per contribuire alla crescita educativa e culturale della nostra comunità locale e mediante un finanziamento stanziato in Bilancio e da versare nei tempi pattuiti.

NON E' STATO FATTO 

Ma facciamo un salto indietro perché non è il solo ritardo che denuncio.

Con delibera n. 49 del 20/04/2021 finalmente la Giunta si è decisa a deliberare "INDIRIZZO AL RESPONSABILE AREA SERVIZI ALLA PERSONA PER LA DESTINAZIONE DEI FONDI DEL CONTRIBUTO REGIONALE DI SOLIDARIETA’ ANNO 2020", intanto i Cittadini aspettano.

I due mesi di ritardo sulla distribuzione dei vouchers spesa (https://andreamaggio.blogspot.com/2020/12/cassina-serve-velocita-sui-vouchers.html) con una tardiva delibera di Giunta (il 9 dicembre) che è servita per acquisire i fondi in Bilancio (73.000 euro circa) stanziati dal governo il 23/11.

Un mese dopo il Governo, con deliberazione di Giunta Comunale 23.12.2020 n. 180 furono forniti  indirizzi all’Ufficio Servizi Sociali per le modalità di erogazione delle risorse (relative al Decreto legge n. 154 del 23.11.2020– Fondo di Solidarietà Alimentare).

ALTRI RITARDI sulla restituzione dei fondi relativi al bando Mense biologiche.

Il Comune di Cassina de’ Pecchi risulta tra le stazioni appaltanti iscritte al 30 giugno 2018 nell’elenco mense scolastiche biologiche di cui al DM 18/12/2017.

Con atto DGR XI/2036 del 31/07/2019 è stato assegnato al Comune di Cassina de’ Pecchi il contributo per l’anno scolastico 2018/2019 di € 104.762,32, già erogato e in cassa.

Il ritardo rispetto alla questione è imbarazzante perché le somme sono state erogate esattamente un anno fa, ossia il 22/04/2020.

Hanno deliberato per l’anno scolastico 2019/2020 una riduzione del costo del servizio di refezione scolastica e AVREBBERO dovuto suddividere il contributo del Fondo mense biologiche per l’anno scolastico 2018/2019 per complessivi € 104.762,32 equamente tra tutta la popolazione studentesca che ha usufruito del servizio (ad eccezione di alcune categorie: coloro i quali, in base al proprio indicatore ISEE, sono risultati esenti dal pagamento del servizio di refezione scolastica nell’anno scolastico 2019/2020 e coloro i quali, nel corso dello stesso anno scolastico, hanno usufruito del servizio per un totale di pasti non superiore a 10).


Lo stallo politico amministrativo è impressionante, l’assessore Vimercati è stato sollevato dall’incarico per (credo) manifesta incapacità di rispettare impegni e offrire risposte, ma chi lo ha sostituito si sta mostrando inadeguato al ruolo.
Per questo ho protocollato un'interrogazione per fare luce sulla questione:
________________
Vista:
la deliberazione di Consiglio Comunale 30/05/2020 n. 16, esecutiva, ad oggetto: Approvazione bilancio di previsione 2020/2022 ed allegati:
la deliberazione di Giunta Comunale 30/05/2020 n. 61, esecutiva, ad oggetto: Approvazione piano esecutivo di gestione contabile 2020-2022:
la delibera di consiglio comunale n. 68 del 21 dicembre 2020 avente ad oggetto  "Approvazione Piano di diritto allo studio 2020/2021";
la determina 863 del 28 dicembre  2020 vente ad oggetto: "Piano Diritto allo Studio 2020/2021";
Considerato:
        -    che il Piano Diritto allo Studio ammonta  a 49.550 €;
        -    che il 40% dell'ammontare è da versare all'esecutività del PDS e il restante 60% al termine dell'anno scolastico;
        -   che alla data odierna non risulta avvenuta l’erogazione della somma stanziata per il piano di diritto allo studio anno 2020/2021;
Sono a chiedere le modalità e le tempistiche con cui verrà eseguita l’erogazione di quanto sopracitato.



domenica 25 aprile 2021

AMBITO SCOLASTICO: DALLA REGIONE MISURE PREVENZIONE AGGIUNTIVE (linee guida)

Queste le novità dal 26 aprile, le linee guida di Regione per casi Covid

Con il Decreto Riaperture, da lunedì 26/4 anche le istituzioni secondarie di secondo grado (le vecchie Superiori) tornano in classe fino alla fine dell’anno scolastico. 

In zona gialla qule siamo la presenza garantita dal 70% al 100%, DAD non oltre il 30%. 

E Nidi, scuola dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo grado: presenza al 100%. 

Relativamente alla procedura per la gestione dei casi Covid nelle scuole lombarde è previsto l’accesso al test (tampone molecolare o antigenico) senza prenotazione, gratuitamente, sia per gli studenti (a partire dalla prima infanzia), sia per il personale scolastico docente e non docente, che presentino sintomi a scuola o fuori dall’ambiente scolastico. 

Consultate anticipatamente il medico curante, sarà il medico che vi indicherà se effettuare o no il test: dovrete poi autocertificare che avete ricevuto un consulto preventivo con il medico. 

L’elenco dei punti tampone è disponibile sui siti web delle singole ATS (Bergamo, Brescia, Brianza, Città Metropolitana di Milano, Insubria, Montagna, Pavia, Val Padana). 

L’accesso semplificato è possibile solo se si presenta il modulo di autodichiarazione della motivazione, da consegnare in fase di accettazione. 

Scarica il modulo: 

Modulo 1 - Autodichiarazione personale scolastico

(https://www.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/7f69cb29-0f19-48a8-9764-0e053ba33cd0/linee_guida_scuola_casi_covid_19_def.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-7f69cb29-0f19-48a8-9764-0e053ba33cd0-nA55qbr)

Modulo 2 - Autodichiarazione studenti minorenni

(https://www.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/f5edd206-7373-4de5-8b33-0cb2aec257e5/MODULO+2_21_09.docx?MOD=AJPERES&CONVERT_TO=URL&CACHEID=ROOTWORKSPACE-f5edd206-7373-4de5-8b33-0cb2aec257e5-nn3gOAJ)

Modulo 3 - Autodichiarazione studenti maggiorenni 

Per avere il risultato del tampone basta un click su www.fascicolosanitario.regione.lombardia.it per accedere alla procedura di consultazione del referto del tampone. 


Il servizio “Consulta gli Esiti COVID-19” permette di accedere agli esiti dei tamponi, tramite inserimento del codice univoco nazionale (CUN), che identifica in maniera puntuale ogni singolo tampone e che viene inviato tramite SMS al cittadino, entro 72 ore dall’esecuzione del tampone. 

Per ottenere il referto, è necessario accedere al Fascicolo sanitario con le proprie credenziali o richiederlo alla struttura che ha erogato il tampone. 

Cosa devono fare personale scolastico e famiglie di alunni/e in caso di sintomi? 

A) Personale scolastico: se presenta sintomi, deve contattare il Medico di Medicina Generale (MMG) nel più breve tempo possibile e poi compilare il Modulo 1 di autocertificazione. 

B) Studenti con sintomi a scuola: se presenta sintomi, lo studente/ studentessa viene allontanato dalla classe e accolto in un ambiente dedicato in attesa del ritiro da parte dei genitori, che devono sempre contattare il Pediatra di Libera Scelta (PLS) e chiedere alla scuola di timbrare il modulo 2 di autocertificazione. 

Se lo studente/studentessa è maggiorenne, preso comunque contatto con il Medico di Medicina Generale (MMG), può allontanarsi autonomamente chiedendo però alla scuola il timbro sul Modulo 3 di autocertificazione per l’accesso al punto tampone. C) Studenti con sintomi che si presentano a casa: come genitore devi contattare il prima possibile il Pediatra. 

In caso di indicazione di fare il tampone, devi accompagnare tuo figlio/a al punto tampone con Modulo 2 di autocertificazione. 

Se lo studente/studentessa è maggiorenne, devono essere presi contatti nel più breve tempo possibile con il Medico di Medicina Generale. In caso di indicazione a effettuare il tampone, tuo figlio/a si reca al punto tampone con il Modulo 3 di autocertificazione. 

Quando un caso Covid può essere riammesso in comunità e quindi a scuola? 

Con tampone negativo eseguito a partire dal 10° giorno dall’inizio sintomi (o dalla data del tampone positivo se sintomi lievi), dopo 3 giorni di assenza di sintomi (non considerando la perdita di olfatto e/o gusto, che possono avere prolungata persistenza nel tempo). 

La fine dell’isolamento avviene anche senza tampone negativo dopo 21 giorni di isolamento. 

Il PLS o il MMG dopo la conferma di avvenuta guarigione (tampone risultato negativo), rilascia il nulla osta all’ingresso o al rientro in comunità. 

Chi sono i contatti stretti di un caso Covid in ambito scolastico? 

“Contatti stretti di caso” sono considerati gli studenti dell’intera classe (presenti nelle 48 ore precedenti). Pertanto in presenza di uno o più soggetti risultati positivi nella singola classe, tutti i bambini/studenti sono messi in quarantena. 

L’isolamento dei contatti stretti viene disposto da ATS unicamente a seguito di segnalazione di caso accertato COVID-19. 

I contatti di un caso sospetto (familiari, compagni di classe, ecc.) non devono sottoporsi a isolamento domiciliare fiduciario, ma devono adottare comportamenti prudenti in attesa dell’esito del tampone del caso sospetto. 

Queste disposizioni si applicano anche al personale scolastico (insegnante, ATA, ecc.) quali contatti stretti di un caso Covid in ambito scolastico? 

Il personale scolastico che abbia osservato le norme di distanziamento interpersonale, igienizzazione frequente delle mani e utilizzo della mascherina chirurgica non è da considerarsi contatto di caso, a meno di differenti valutazioni da parte di ATS in relazione a effettiva durata e tipologia dell’esposizione. 

Perciò gli insegnanti che lavorano anche parzialmente nella classe messa in quarantena effettuano comunque tampone molecolare in via precauzionale e proseguono l’attività lavorativa (anche nel periodo di attesa dell’esito del tampone), a meno di: 

• esito positivo del tampone effettuato; 

• identificazione di variante nella classe/i di docenza; 

• insorgenza di casi secondari tra gli insegnanti; 

• insegnante contatto stretto di caso extralavorativo. 

Quando posso riprendere la vita sociale se sono un contatto stretto di un caso Covid-19 in ambito scolastico? 

A) Dopo un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso trascorso senza sintomi, senza la necessità di eseguire il tampone oppure 

B) dopo un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultimo contatto con il caso positivo trascorso senza sintomi, e con tampone negativo eseguito a partire dal 10° giorno. 

Cosa cambia se il caso Covid-19 in ambito scolastico è una variante di SARS-CoV-2? 

Innanzitutto, si precisa che è sempre la ATS che identifica un caso infetto da cosiddetta “variante” di SARS-CoV-2, a seguito di specifico approfondimento di indagini di laboratorio, effettuate in particolari condizioni epidemiologiche. 

Per quanto riguarda il rientro a Scuola anche di questo caso COVID-19 nulla varia: tampone negativo e attestato del PLS/MMG di rientro sicuro. 

Per quanto riguarda i “contatti di caso” con variante: 

• si ricercano i contatti del caso fino ai 14 giorni precedenti inizio sintomi o tampone positivo; 

• il rientro dei contatti asintomatici avviene dopo 14 giorni con tampone negativo. 

Al fine di facilitare l’individuazione dei casi di varianti, fino alla fine dell’anno scolastico tutti i casi positivi di test molecolare effettuati su soggetti under 18 saranno sottoposti a ricerca di variante. 

In quali casi sono previste procedure che interessano l’intera istituzione scolastica e formativa? 

È sempre ATS a valutare le condizioni epidemiologiche di contesto e a disporre provvedimenti che interessano l’intera scuola.

In particolare: 

• Nei plessi scolastici dove il 30% delle classi è coinvolto da almeno un caso di Covid, oltre all’attivazione delle procedure di quarantena per i contatti, in base alle caratteristiche del cluster (es. numero di classi e soggetti coinvolti, presenza di varianti, ecc.) ATS valuta la sospensione delle attività in presenza per l’intero plesso scolastico e l’effettuazione di uno screening completo mediante tampone dell’intero plesso. 

• Nei plessi scolastici dove il 50% delle classi è coinvolto da almeno un caso di Covid si procede alla sospensione delle attività in presenza per l’intero plesso scolastico e alla quarantena di tutti i soggetti afferenti alla scuola (ossia di tutti i bambini/ studenti compresi quelli delle classi non interessate da casi). 

In linea generale, in base alle caratteristiche del cluster, ATS valuta l’effettuazione di uno screening completo mediante tampone dell’intero plesso, che non sostituisce il tampone di fine quarantena a 14 giorni ove previsto (variante).


Regione Lombardia ha adottato delle misure di prevenzione aggiuntive per il contenimento del Coronavirus nell’ambito scolastico.

Con Delibera di Giunta n. 4319 del 15 febbraio 2021, Regione Lombardia ha attivato un Servizio semplificato per la Prenotazione del Tampone Antigenico Covid-19. 

Il servizio è rivolto agli studenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni e al personale scolastico (docente e non docente) delle Scuole secondarie di secondo grado e degli Istituti di Formazione Professionale, nello specifico: 

• a persone considerate contatti stretti asintomatici di un caso confermato positivo COVID-19 individuato nell’ambiente scolastico 

• a persone che rientrano nella fascia di età 14-19 anni oppure che si autodichiarano personale scolastico, nell’ambito di campagne di testing ripetuto per la scuola, non identificate come contatti stretti. Se sei un contatto stretto asintomatico individuato nell’ambito scolastico di Scuole secondarie di secondo grado e Istituti di Formazione Professionale puoi, su base volontaria, prenotare il tampone antigenico a partire dal 5° giorno dall’ultima esposizione con il caso positivo. 

La Scuola comunica all’ATS di riferimento l’elenco - comprensivo dei numeri di cellulare - delle persone (alunni e personale scolastico docente e non docente) che sono considerati contatti stretti dello studente risultato positivo. 

Se sei genitore dello studente minorenne o se fai parte del personale scolastico individuato contatto di un caso accertato, riceverai un SMS al numero telefonico comunicato alla Scuola, con un Codice Identificativo da utilizzare al momento della prenotazione del test antigenico. 

Puoi prenotare un appuntamento dal Portale www.prenotasalute.regione. lombardia.it - sezione “Prenota un tampone Covid per la Scuola” o dalla APP SALUTILE Prenotazioni. 

Se sei genitore/studente/personale scolastico puoi prenotare il test antigenico inserendo: 

• il codice fiscale dello studente/del personale scolastico 

• le ultime 5 cifre della Tessera Sanitaria 

• il Codice Identificativo per la prenotazione (ricevuto vis SMS) 

• i dati di contatto (recapito telefonico per ricevere sms ed e-mail). 

Alla conferma dell’appuntamento, il sistema di prenotazione invia una mail/sms al genitore dello studente/ utente con il riepilogo dei dati della prenotazione. 

In caso di positività al test antigenico rapido, lo studente/personale scolastico individuato come contatto di caso viene identificato come nuovo caso Covid-19 positivo e vengono applicate le indicazioni di isolamento e ai suoi contatti stretti le indicazioni di quarantena. 

Non serve confermare il risultato del test antigenico positivo con un tampone molecolare. 

In caso di negatività al test antigenico rapido, lo studente/personale scolastico individuato come contatto di caso prosegue la quarantena fino alla scadenza prevista. 

Questo servizio di Prenotazione del Tampone Antigenico COVID-19 è disponibile anche nell’ambito di attività di testing ripetuto, da parte degli studenti di età compresa tra 14-19 anni, purché asintomatici, delle Scuole Secondarie di secondo grado e degli Istituti di Formazione Professionale. 

Puoi prenotare dal Portale www. prenotasalute.regione.lombardia.it - sezione “Prenota un tampone Covid per la Scuola” o dalla APP SALUTILE. Prenotazioni con: 

• il codice fiscale dello studente/ personale scolastico 

• le ultime 5 cifre della Tessera Sanitaria

• la data di scadenza della tessera sanitaria

• i dati di contatto (recapito telefonico per ricevere sms ed e-mail).

INADEGUATI ALL'IMPORTANZA DEL MOMENTO

Mario Draghi porta in Consiglio dei ministri un Piano nazionale di ripresa e resilienza da 221,5 miliardi totali (chi ne volesse copia, chieda pure), di cui 191,5 riferibili al Recovery fund e 30 miliardi per finanziare le opere “extra Recovery”; 


Leggo che la spinta stimata alla crescita è di 3 punti di Pil nel 2026. 
Non è mia materia ma pensavo di più 

Ad ogni modo si deve riparare i danni della pandemia ma non solo perché si deve affrontare anche “debolezze strutturali” dell'economia italiana. 

Siamo davanti ad un momento epocale,  occasione storica per rimettere in piedi questi Stato - non solo dalla Pandemia ma dai vizi ATAVICI del bel paese 

Il grosso del piano è definito, con 135 linee di investimento, una valanga di soldi pioverà ovunque arrivando anche ai Comuni.

Ieri leggevo che sono previsti 30 miliardi per i Comuni, sono preoccupato per Cassina che non ha linee e indirizzi chiari, non ha un’idea di paese sulla quale lavorare. 

In ritardo su tutto (Vouchers spesa. Fondo solidarietà, mensa biologica, Piano Diritto allo studio) non riescono a gestire la complessa macchina 

Un momento storico nel quale non servono “amministratori di condominio” (che vantano molte risorse e svolgono il compitino e pure male)  

Serve esperienza, capacità e prospettive per allocare risorse per “dare nuova vita” a Cassina. 

Oltre ad esultare per la logistica di Cortilia e per i palazzoni residenziali previsto dentro l’area Nokia Siemens, aver cancellato la casa della salute (che per le nuove circostanze sanitarie sarebbe servita)  l’attuale Amministrazione ha fatto sapere ove allocheranno (senza trasparenza condivisione e partecipazione)  i 6 milioni di euro di oneri conseguenti all’operazione immobiliare area ex Nokia: 

- 4 milioni nuovi Comune 
- 2 milioni caserma Guardia di Finanza 

La prima la classica opera NON  prioritaria, AUTOREFERENZIALE e presa in considerazione solo per assenza di altre idee e l’altra che NON DEVE esser finanziata con oneri comunali ma Ministeriali 

Nessun delle due opere va incontro lle necessità dei Cassinesi.

Scelte che manifestano mancanza di idee, assenza totale di visione

Scelte su cui non vi è stato confronto, decisioni maturate in quale luogo esterno al nostro Comune.

Visti i ritardi registrato in tutti i reparti, l’immobilismo su quasi la totalità dei temi rilevanti, l’attenzione alle cose futili a cui sono dedicati ogni giorno - oramai mi sto convincendo - che NON può essere questa la Giunta che riuscirà ad assicurare una SPESA PUBBLICA EFFICIENTE ed EFFICACE.

La svolta che si prospetta con la valanga di soldi destinati ai Comuni è cogliere al volo, con persone esperte e non “meteore”.

Il momento non è per chi affronta l’incarico come passatempo.

QUANTI DI VOI CONVINTI CHE L'ATTUALE AMMINISTRAZIONE SARA' IN GRADO DI GESTIRE I SOLDI CHE HA E ARRIVERANNO NEL PROSSIMO FUTURO ?

venerdì 23 aprile 2021

VIA ROMA: UN DISAGIO DA SUPERARE


Nel costante interessamento ai problemi di Cassina e dei suoi abitanti, mi sono imbttuto su un disagio - quello vissuto in via Roma.


Un tema viabilistico di cui l'Amministrazione è formalmente informata e attraverso un rappresentante ha fatto sapere che "...l'anomalia è già stata attenzionata e va sistemata il più presto possibile. Con Commissario di PL sono state ipotizzate un paio di soluzioni"


Sono molto contento della disponibilità - annunciata dall'Amministrazione, per risolvere il problema che ho sollevato e relativo ai residenti di via dai Roma 2 e degli avventori delle esistenti attività commerciali 


https://primalamartesana.it/cronaca/per-entrare-a-casa-propria-sono-costretti-a-passare-con-il-rosso-e-prendono-la-multa/?fbclid=IwAR2sl5qG1DVEtUgG2PjuxGPNpzoDj05JG82IdDotYR3kH5aHB6znCEvSCxU


La questione non è semplicissima e non è un problema - come forse potrà sembrare a qulcuno - di "lana caprina".


I diversi flussi di traffico delle differenti tipologie di utenti (veicoli e pedoni in attraversamento) provenienti da e verso Milano, sommati agli innesti sfalsati di via Donatori del Sangue e via Cardinal Ferrari fanno dell'incrocio esistente un complesso snodo viabilistico locale di tipo assimetrico, sulla cui organizzazione si dovrebbe intervenire.


Ripeto, giusto perchè non capita spesso di ricevere risposte dall'Amministrazione, devo sottolineare questo aspetto positivo: non solo è consapevole del problema, ma si è detta disponibile a risolvere il problema.


Sono fiducioso di un intervento per superare il disagio.


L’esistente impianto semaforo è notoriamente dotato di dispositivo elettronico utilizzato per la rilevazione automatica del passaggio con il semaforo rosso, ma per gli avventori dell’edificio privato (nche commerciali) è un motivo in più di difficoltà nell’impostare la manovra, scegliendo la tempistica, escludendo pericolosità ed evitando di incorrere in sanzioni amministrative conseguenti al superamento della linea di arresto.


Occorre ottimizzare il tempo di ciclo, in modo da tener conto della difficoltà anzidetta, ugualmente importante come ogni immissione e attraversamento di un incrocio da effettuare in sicurezza.


Inoltre, il dispositivo utilizzato per l'impianto semaforico in questione serve a rilevare e successivamente sanzionare gli automobilisti che “passano con il semaforo rosso” in quanto mette in comunicazione le telecamere poste sul semaforo stesso con una serie di sensori annegati nell’asfalto.

Una volta scattato il rosso, i sensori si attivano e rilevano l’eventuale passaggio di un veicolo, caso in cui provvedono a “comunicare” con le telecamere che fotografano il passaggio del mezzo nonostante il divieto.


L'esatta ubicazione dell'accesso al numero civ e alle attività commerciali comporta la necessità di superare di qualche metro la fascia d'arresto senza per questo impegnare incrocio (o superarlo con il rosso) ma esclusivamente come condizione quasi ineludibile per ridurre lo spazio di percorrenza e quindi la conflittualità con altre correnti di traffico.


Per questo motivo, serve una soluzione tecnica che garantisca sicurezza in strada, mediante intervento sui cicli semaforici e l'annullamento in autotutela delle sanzioni amministrative conseguenti a infrazioni del CdS (contestate dal dispositivo elettronico) laddove conseguenti a manovre necessarie per l'ingresso al civico.


Questo è l'ennesimo procedimento che ho avviato e che terrò monitorato fino a positiva conclusione 


Nell'interesse dei Cittadini


ANDREA MAGGIO

giovedì 22 aprile 2021

ERP, ANCORA NON CI SIAMO ANCORA.

Oggi, ci provo ancora, con la speranza di ottenere qualche risultato.

Sulla questione ERP non ci siamo ancora.  

Come noto, a seguito del mio intervento presso il comparto di edilizia residenziale pubblica comunale lungo via Michelangelo e la forte rilevanza mediatica ottenuta dalla stampa locale, il Sindaco nominò prontamente un consigliere comunale delegato, con l'obiettivo di riuscire a fornire risposte rispetto ai numerosi interventi richiesti dai residenti (attraverso una petizione protocollata in Comune)

Al di là delle passeggiate interne al contesto, la presenza del delegato non ha portato gli effetti sperati.

A settembre segnalavo ACQUA FREDDA NEGLI APPARETAMENTI COMUNALI (https://andreamaggio.blogspot.com/2020/09/erp-ancora-acqua-fredda-negli.html) e -sembrerà incredibile - ma spesso si ripresenta lo stesso identico problema.

L'Amministrazione fa sapere ai residenti del comparto ERP che "...c'è una perdita d'acqua (si aggira intorno a 3000 litri/giorno)" che probabilmente è causa o conseguenza del malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento acqua presso gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica di via Michelangelo.

Ma fra i residenti vi sono persone anziane e alcuni disabili, che NON POSSONO sopportare fisicamente il disagio di lavarsi con l’acqua semi-fredda.

A questioni importanti come queste, si devono delegare consiglieri comunali che vogliano risolvere il problema, la passeggiatina del "tutto bene?" non è funzionale alla risoluzione del problema.

(https://andreamaggio.blogspot.com/2020/09/i-cassinesi-chiedono-serve-maggiore.html)

La mia lettera - inoltrata al Sindaco il 4 settembre e relativa al grave problema della caldaia - è rimasta lettera morta. 

Serve maggiore attenzione amministrava rispetto al complesso di edilizia residenziale pubblica di via Michelangelo.

Vi sono annose necessità, interventi di manutenzione che nion possono più attendere, il degrado di un contesto incide negativamente sugli alloggi popolari.

La mancata gestione rende i costi degli interventi  economicamente più importanti.

L’ingresso al “condominio pubblico” presenta cancello rotto (serve riparazione per consentire chiusura) citofoni mal funzionanti (alcuni di questi con anomalie e conflitti nei collegamenti) e con etichette nominative obsolete e mancanti.

Alcune caselle di posta personali risultano rotte in occasione di atti vandalici e – in qualche caso – difettose nella chiusura, aperte o addirittura senza frontespizio di chiusura.

Il muro all’entrata presenta evidenti segni di usura, scrostato e con alcune crepe segno del tempo.

Se il Sindaco delega un consigliere comunale all'ERP (Greco) deve anche controllare che almeno queste 4/5 cosette vengano fatte.

L'idea di non ripristinare il meccanismo automatizzato di apertura cancello carrale, esistente lungo via Sirio - rotto e prelevato per sistemazione scheda tecnica - è sbagliata perchè non consente il passaggio dei mezzi di soccorso o in emergenza, anche in fase notturna.

Servono alcuni lavori sull’intonaco distaccato, episodi spiacevoli – con caduta di calcinaci - sono capitati recentemente e fortunatamente non si è fatto male nessuno.
Serve una periodica operazione di pulizia delle grondaie a garanzia del corretto smaltimento delle acque periodiche, perchè – quando ostruite da fogliame – l'acqua scende da altre parti provocando usura nelle pareti.

Nei locali caldaia la situazione è da migliorare (sporcizia ovunque e cavi scoperti con polvere) e una ventola è rotta da almeno un anno e mezzo

In considerazione della necessità di gestire in modo uniforme il condominio, insieme ai residenti, avevo proposto la nomina di un Amministratore di condominio, che faciliterebbe la gestione dei rapporti, delle istanze e la comprensione in tema di gestione trasparente dei 100 euro mensili (ulteriori rispetto all’affitto, pagamento utente e tasse comunali per il servizio smaltimento rifiuti).

Senza alcuna vena polemica, ma serve impegno della PA.

Andrea Maggio 

PIAZZA SOLIDARIETA', BENE

Nel costante lavoro di "cerniera amministrativa" sono costantemente impegnato a collegare esigenze, istanze e necessità con la struttura pubblica comunale.

La funzione di riferimento (o collegamento) che svolgo mi gratifica, uno dei momenti più qualificanti di questi due intensi decenni trascorsi nel mondo "politico-amministrativo".

Il costante rapporto con gli Uffici comunali e il quotidiano coinvolgimento di molti Cittadini, che a me interessano con loro segnalazioni-proposte-idee-lagnanze, mi consentono di intervenire in modo puntuale ed essere sempre sul pezzo, informato.

Per questo ringrazio la Cittadinanza per continuare a credere nel servizio che continuo ad offrire solo come risarcimento dell'enorme fiducia - ad ogni tornata elettorale - accordatami.

Ho sempre detto che - se non voglio essere ridicolo - i procedimenti che apro li devo "accompagnare" fino a quando non li vedo concretizzati

Devo monitorare tutte le segnalazioni e proposte avanzate, per restituirne gli esiti.

Ovviamente non tutto ciò che propongo viene accolto, ma molte volte le richieste sono volte al superamento del degrado e - pertanto - meritevoli di attenzione da parte degli Uffici.

Gente che lavora, ma che immagino soffra la carenza amministrativa, ossia la mancanza di un vero assessore ai Lavori Pubblici.


Oggi riferisco che - dopo le molteplici segnalazioni che hanno attivato il procedimento - siamo riusciti ad intervenire sulla Piazza Solidarietà - quella davanti alla Chiesa per intenderci - per sistemare i blocchetti in porfido sconnessi e alcuni lavori sulla fontana.

Ricorderete i miei post iniziati a gennaio 2020 (https://andreamaggio.blogspot.com/2020/01/pot-pourri-n-8-lotta-al-degrado-e-non.html) e terminati lo scorso marzo (https://andreamaggio.blogspot.com/2021/03/piazza-intitolata-don-bruno-adesso.html

Sono passati 15 mesi da quando informavo che le entrate straordinarie non previste (acquisite in Bilancio e senza destinazione vincolata) sarebbero state utili a finanziare spese relative alla manutenzione straordinaria e chiesi "...di ripristinare i capitoli tagliati con la variazione di bilancio precedente, che ha rappresentato un autentico bagno di sangue per il sociale e per la manutenzione" effettuando "...un rapido ripristino della Fontana di Piazza Solidarietà, in evidente stato di degrado".

https://andreamaggio.blogspot.com/2021/03/piazza-intitolata-don-bruno-adesso.html


Avanti così, per Cassina


Andrea


mercoledì 21 aprile 2021

BOZZA LINEE GUIDA RIAPERTURE - PALESTRE

Le presenti indicazioni si applicano a enti locali e soggetti pubblici e privati titolari di palestre, comprese le attività fisiche con modalità a corsi (senza contatto fisico interpersonale).

Le misure di seguito riportate, se rispettate, possono consentire il mantenimento dell’attività anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio purché integrate con strategie di screening/testing, anche in autosomministrazione. 

▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare. 

▪ Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. 

▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura >37,5 °C. ▪ Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 2 metri (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate) o separare le postazioni con apposite barriere. 

▪ Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: - almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica; - almeno 2 metri durante l’attività fisica. 

▪ Dotare l’impianto/struttura di dispenser con prodotti igienizzanti per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita. ▪ Dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto, il responsabile della struttura assicura la disinfezione della macchina o degli attrezzi usati. 

▪ Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati. ▪ Garantire la frequente pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine (anche più volte al giorno, ad esempio tra un turno di accesso e l’altro), e comunque la disinfezione di spogliatoi (compresi armadietti) a fine giornata. 

▪ Non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro. 

▪ Utilizzare in palestra apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo.

▪ Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali. 

▪ È obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni. 

In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna.

 Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. 

BOZZA LINEE GUIDA RIAPERTURE - RISTORAZIONE

Le presenti indicazioni si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche se collocati nell’ambito delle attività ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali), nonché per l’attività di catering (in tal caso, se la somministrazione di alimenti avviene all’interno di una organizzazione aziendale terza, sarà necessario inoltre rispettare le misure di prevenzione disposte da tale organizzazione).

Le misure di seguito riportate, se rispettate, possono consentire lo svolgimento sia del servizio del pranzo, che della cena. Inoltre tali misure possono consentire il mantenimento del servizio anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio purché integrate con strategie di screening/testing, anche in autosomministrazione.

▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.

▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura >37,5 °C.

▪ Rendere disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.

▪ Adottare misure al fine di evitare assembramenti al di fuori del locale e delle sue pertinenze.

▪ Negli esercizi che somministrano pasti, privilegiare l’accesso tramite prenotazione e mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato per un periodo di 14 giorni. E’ comunque consentito l’accesso, anche in assenza di prenotazioni, qualora gli spazi lo consentano, nel rispetto delle misure di prevenzione previste.

In tali attività non possono essere continuativamente presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere;

▪ In tutti gli esercizi:

- disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile fino a 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tali distanze possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione.

- i clienti dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo;

- favorire la consultazione online del menu tramite soluzioni digitali, oppure predisporre menu in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere;

- al termine di ogni servizio al tavolo, assicurare pulizia e disinfezione delle superfici.

▪ Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione (estendibile fino a 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio).

▪ Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici, dehors), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.

▪ Per la consumazione al banco assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti (estendibile fino a 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.

▪ È possibile organizzare una modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per i clienti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per clienti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali; dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet.

▪ Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti, prima di ogni servizio al tavolo.

▪ È obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni.

In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti.

In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.

▪ La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.


giovedì 15 aprile 2021

LAVORI ATM a BUSSERO: BUS SOSTITUTIVI

 

Atm informa che gli interventi per la realizzazione di un sottopasso all’interno del cantiere per la riqualificazione della stazione di Bussero comporteranno alcuni disagi - dal 19 al 25 aprile - alla tratta compresa fra le stazioni di Villa Fiorita e Gessate 


Per permettere agli operai di lavorare i treni fanno capolinea a Cassina de’ Pecchi e saranno attivi dei bus sostitutivi per compensare la mancanza delle metropolitane. 

I treni fanno capolinea a Cassina de’ Pecchi e sono sostituiti da bus tra Villa Fiorita e Gessate in questi giorni e in questi orari:

- da lunedì 19 a venerdì 23 aprile, dalle 22:30 a fine servizio
- sabato 24 aprile, dalle 21:30 a fine servizio
- domenica 25 aprile, dall’inizio del servizio fino alle 11 circa e dalle 21:30 a fine servizio.

Cambiate a Villa Fiorita per proseguire il viaggio

Se arrivate da Milano con il metrò, scendete a Villa Fiorita e prendete i bus verso Gessate.
Se arrivate da Gessate con i bus, scendete a Villa Fiorita e proseguite verso Milano con i treni.

Per Cassina de’ Pecchi usate il metrò

Se siete diretti o partite da Cassina de’ Pecchi, potete usare il metrò come al solito: i treni arrivano e ripartono da questa stazione.

Ultime partenze dei treni

  • Da Cassina de’ Pecchi l’ultimo treno per Gessate parte:
    • alle 22:06 da lunedì 19 a venerdì 23 aprile

    • alle 21:07 sabato 24 aprile

    • alle 21:14 domenica 25 aprile
  • Da Gessate l’ultimo treno per Milano parte:
    • alle ore 21:56 da lunedì 19 a venerdì 23 aprile
    • alle ore 21:04 sabato 24 aprile
    • alle ore 21:12 domenica 25 aprile

    Per Bussero usate le fermate di Cassina de’ Pecchi e Villa Pompea.
    Per la conformazione della viabilità e la difficoltà dei bus nel fare manovra in alcuni tratti, non c’è una fermata in perfetta corrispondenza della stazione del metrò di Bussero.


    Lavori sulla M2, niente metro tra Villa Fiorita e Gessate. Orari e fermate dei bus sostitutivi

    Orari dei bus sostitutivi

    Da Villa Fiorita i bus per Gessate partono:
    da lunedì 19 a venerdì 23 aprile alle 22:30, 23:05, 23:40, 00:15, 00:50 e 1:25
    sabato 24 aprile alle 21:31, 21:55, 22:23, 22:53, 23:23, 23:53, 00:23, 00:53 e 01:24
    domenica 25 aprile la mattina alle 06:19, 06:49, 07:19, 07:49, 08:19, 08:51, 09:21, 09:51, 10:21, 10:51 e 11:21; la sera alle 21:38, 22:02, 22:31, 22:57, 23:27, 23:53, 00:23, 00:53 e 01:24

    Da Gessate i bus per Villa Fiorita partono:
    da lunedì 19 a venerdì 23 aprile alle 21:55, 22:30, 23:05, 23:40, 00:15 e 00:50
    sabato 24 aprile alle 21:13, 21:55, 22:21, 22:49, 23:19, 23:49, 00:19 e 00:49
    domenica 25 aprile la mattina alle 05:47, 06:17, 06:47, 07:17, 07:47, 08:18, 08:49, 09:20, 09:50, 10:20 e 10:50; la sera alle 21:06, 21:32, 22:02, 22:28, 22:57, 23:23, 23:53, 00:19 e 00:49



    Potrebbe interessarti: https://www.milanotoday.it/attualita/m2-metro-bus-sostitutivi-villa-fiorita-gessate.html




    mercoledì 14 aprile 2021

    PISCINA: ANCORA GRAVI RITARDI SUGLI IMPEGNI ASSUNTI FORMALMENTE

    Le risposte che ancora mancano alle mie segnalazioni quotidiane sono numerose


    Le poche che ottengo provengono dagli uffici comunali (che non sono mai in forma scritta, ma sono però visibili nei fatti) riguardo gli interventi di "manutenzione ordinaria", sui quali l'Amministrazione comunale è (fortunatamente) elusa.


    Come molti di voi sapranno, delle 247 segnalazioni avanzate per nome e conto dei Cittadini - tutte volte a perseguire una migliore conservazione del territorio, un superamento del degrado o la risoluzione di diversi disagi - alcune hanno portato risultati ed è giusto condividere i frequenti ringraziamenti che ricevo, con il personale degli Uffici comunali (di volta in volta) coinvolti dalle richieste.


    Anche se non tutti i dipendenti sono uguali, ma ne parleremo più avanti, ogni cosa a suo tempo.


    Sicuramente, quello che oggi latita in Comune non è la parte tecnico-burocratica dei dipendenti, ma quella Politico Amministrativa di indirizzo di chi non riesce a dare una risposta certa che sia una.


    Ma faccio l'interesse pubblico e le partite perse sono tante e - nel rispetto dei Cittadini che confidano in me - le porto avanti non per sterile polemica MA SEGUENDO IL PROCEDIMENTO DALL'INIZIO ALLA FINE.


    Ad esempio, come ieri vi ho raccontato del VERGOGNOSO RITARDO PER I 130.000 € NON ANCORA ACCREDITATI AGLI AVENTI DIRITTO, oggi vi PARLERO' DI UN ALTRO RITARDO CHE DISGUSTA:


    ricorderete la soddisfazione di aver ottenuto (insieme al coordinamento quotidiano con i cittadini residenti in via Orsa Minore) la delibera che dà il via allo spostamento dell'unità trattamento aria, situata lungo il lato ovest della struttura natatoria di via Radioamatori, per quella che ho sempre definito “grave scelta progettuale”.


    Sistemare un impianto così rumoroso adiacente alle camere da letto dei residenti fu una scelta priva di logica e, come più volte raccontato, dell'argomento mi sono interessato direttamente.


    La questione – riportata più volte dalla stampa locale – è stata discussa in Consiglio comunale (interrogazione con risposta scritta) perchè l'impianto in funzionamento ha generato forti disturbi ai residenti.


    A seguito di una mia proposta, vi fu l'impegno FORMALE dell'amministrazione "a trovare un'altra posizione dove ubicare l'UTA installata".


    Dopo UN ANNO E MEZZO dall'impegno formale


    NULLA è STATO FATTO.


    INSIEME AI CITTADINI RESTO IN ATTESA DELL COMUNICAZIONE INIZIO LAVORI.


    (come per i 130.000 € da assegnare ai Cittadini, andrò ad intimare prim di informare il Comune prima di informare il Prefetto)


    martedì 13 aprile 2021

    130.000 € DEI CITTADINI: IL COMUNE FA ORECCHIE DA MERCANTE

     

    Della questione ho già parlato tempo fa e  ormai è stato superato il limite della sopportazione.

    E non solo io ho affrontato il tema, anche altri Consiglieri comunali (D'Alessandra Yuri) associazioni locali, commissioni comunali, soprattutto abbiamo assistito agli insistenti interventi del Presidente del Consiglio d'Istituto (Marina Prestopino) hanno provato ad abbattere il MURO DI GOMMA di questa giunta.ò


    Il Comune continua a fare orecchie da mercante e trattenere dei SOLDI (versati dalla Regione Lombardia) destinati ai Cittadini.

     

    Il Comune di Cassina de’ Pecchi risulta tra le stazioni appaltanti iscritte al 30 giugno 2018 all’elenco mense scolastiche biologiche di cui al DM 18/12/2017 e nel mese di giugno 2018 partecipò al bando del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

     

    Con prot. 43263 del 28/10/2019 venne comunicato

    al Comune di Cassina de’ Pecchi che l’importo assegnato per l’anno scolastico 2018/2019 era di € 107.154,00 (DGR XI/2036 del 31/07/)

     

    Ma questa era solo una parte, perché il fondo fu incrementato da quella parte di fondi destinati a progetti non effettuati causa covid (26.688)

     

    Quindi, il Comune ha GIA’ IN CASSA (DISPONIBILI) circa 130.000 € e siccome non sono il classico assessorino di passaggio” che siamo abituati a vedere (meteore) amo documentare ciò che racconto, riferisco che gli ultimi 26.788 sono arrivati il 23 dicembre 2020 (accertamento di entrata) CAP 12232

     

    Il ritardo rispetto alla questione è imbarazzante perché la maggior parte delle somme sono state erogate da Regione Lombardia esattamente un anno fa (ossia il 22/04/2020)

     

    Il Sindaco non prova nessun imbarazzo, nessuno degli assessori sentono il dovere di CHIEDERE SCUSA per dei ritardi oggettivamente ingiustificabili, senza restituire denaro “ai titolati e aventi diritto”.

     

    Hanno deliberato per l’anno scolastico 2019/2020 una riduzione del costo del servizio di refezione scolastica (sulla carta) e AVREBBERO dovuto suddividere il contributo del Fondo mense biologiche per l’anno scolastico 2018/2019 per complessivi € 104.762,32 equamente tra tutta la popolazione studentesca “…che ha usufruito del servizio ad eccezione di alcune categorie (coloro i quali, in base al proprio indicatore ISEE, sono risultati esenti dal pagamento del servizio di refezione scolastica nell’anno scolastico 2019/2020; coloro i quali, nel corso dello stesso anno scolastico, hanno usufruito del servizio per un totale di pasti non superiore a 10)”.

     

    Lo stallo politico amministrativo è impressionante, l’Amministrazione più ricca di sempre è incapace a pianificare un disegno di paese e progettare una spesa.

    L’assessore Vimercati è stato rimosso dall’incarico per (credo) inadeguatezza rispetto al ruolo di assessore delegati alle “faccende scolastiche” (la delega sarebbe “Pubblica Istruzione”) e  manifesta incapacità a rispettare impegni e offrire risposte.

    Persona gentile, ma può fare altro, la PA non è uno scherzo


    Amministrativamente nullo e inesistente.


    In coordinamento con la ditta affidataria del servizio di gestione del software “School Card”, avrebbero dovuto procedere all’individuazione dei soggetti beneficiari e dei conseguenti atti amministrativi.

     

    Non da ieri, ma da un anno e mentre i Cittadini aspettano - con spirito di sopportazione - i LORO SOLDI

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