Della questione ho già parlato tempo fa e ormai è stato superato il limite della sopportazione.
E non solo io ho affrontato il tema, anche altri Consiglieri comunali (D'Alessandra Yuri) associazioni locali, commissioni comunali, soprattutto abbiamo assistito agli insistenti interventi del Presidente del Consiglio d'Istituto (Marina Prestopino) hanno provato ad abbattere il MURO DI GOMMA di questa giunta.ò
Il Comune
continua a fare orecchie da mercante e trattenere dei SOLDI (versati dalla Regione Lombardia) destinati ai Cittadini.
Il Comune di
Cassina de’ Pecchi risulta tra le stazioni appaltanti iscritte al 30 giugno
2018 all’elenco mense scolastiche biologiche di cui al DM 18/12/2017 e nel mese
di giugno 2018 partecipò al bando del Ministero delle Politiche Agricole e
Forestali.
Con prot. 43263 del 28/10/2019 venne comunicato
al Comune di
Cassina de’ Pecchi che l’importo assegnato per l’anno scolastico 2018/2019 era
di € 107.154,00 (DGR XI/2036 del 31/07/)
Ma questa era
solo una parte, perché il fondo fu incrementato da quella parte di fondi
destinati a progetti non effettuati causa covid (26.688)
Quindi, il
Comune ha GIA’ IN CASSA (DISPONIBILI) circa 130.000 € e siccome non sono il classico assessorino
di passaggio” che siamo abituati a vedere (meteore) amo documentare ciò che racconto, riferisco che gli ultimi 26.788
sono arrivati il 23 dicembre 2020 (accertamento di entrata) CAP 12232
Il ritardo
rispetto alla questione è imbarazzante perché la maggior parte delle somme sono
state erogate da Regione Lombardia esattamente un anno fa (ossia il 22/04/2020)
Il Sindaco
non prova nessun imbarazzo, nessuno degli assessori sentono il dovere di
CHIEDERE SCUSA per dei ritardi oggettivamente ingiustificabili, senza
restituire denaro “ai titolati e aventi diritto”.
Hanno
deliberato per l’anno scolastico 2019/2020 una riduzione del costo del servizio
di refezione scolastica (sulla carta) e AVREBBERO dovuto suddividere il
contributo del Fondo mense biologiche per l’anno scolastico 2018/2019 per
complessivi € 104.762,32 equamente tra tutta la popolazione studentesca “…che
ha usufruito del servizio ad eccezione di alcune categorie (coloro i quali, in
base al proprio indicatore ISEE, sono risultati esenti dal pagamento del
servizio di refezione scolastica nell’anno scolastico 2019/2020; coloro i
quali, nel corso dello stesso anno scolastico, hanno usufruito del servizio per
un totale di pasti non superiore a 10)”.
Lo stallo
politico amministrativo è impressionante, l’Amministrazione più ricca di sempre
è incapace a pianificare un disegno di paese e progettare una spesa.
L’assessore
Vimercati è stato rimosso dall’incarico per (credo) inadeguatezza rispetto al
ruolo di assessore delegati alle “faccende scolastiche” (la delega sarebbe “Pubblica
Istruzione”) e manifesta incapacità a rispettare
impegni e offrire risposte.
Persona gentile, ma può fare altro, la PA non è uno scherzo
Amministrativamente nullo e
inesistente.
In
coordinamento con la ditta affidataria del servizio di gestione del software
“School Card”, avrebbero dovuto procedere all’individuazione dei soggetti
beneficiari e dei conseguenti atti amministrativi.
Non da ieri,
ma da un anno e mentre i Cittadini aspettano - con spirito di sopportazione - i
LORO SOLDI
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