domenica 14 novembre 2021

DISABILITÀ: NON ASSISTENZIALISMO MA PROMOZIONE DEL PROTAGONISMO

Secondo l'ISTAT, il numero delle persone con disabilità in Italia è di 3.150.000, pari al 5,2% della popolazione, di cui quasi 1 milione e mezzo di over 75. 


I disabili che beneficiano di provvidenze economiche ammontano a 4,5 milioni. 


Un ruolo centrale nel sistema di protezione sociale è assegnato agli Enti locali, in particolare ai Comuni, i quali erogano interventi e servizi finalizzati a garantire l'attività di cura e supporto per l'integrazione sociale.


Quasi sempre i fondi sono regionali 


Finalmente, dopo decenni di immobilismo, è maturata una maggiore consapevolezza rispetto ad un tema in passato ignorato dalla

Politica e  dal “grande pubblico” 


Merito di questa grande accelerata è da attribuire a diversi soggetti, che hanno fatto - nell’esercizio del ruolo (sociale, istituzionale o politico) - il possibile perché una società prenesse coscienza. 


Il primis l’amico Acampora (PizzAut) con il grande supporto del senatore Comincini, il primo ad aver sposato la causa con la proposta di legge sulle Start Up su Disposizioni in materia di start-up sociali che ha aperto un grande dibattito sul tema.


In Italia sono circa 600mila le persone con autismo. Il 99 per cento di esse non accede al mondo del lavoro. Per questo è necessario trovare strumenti che ne favoriscano l’inserimento lavorativo.


Quindi la proposta del Senatore è diventato grimaldello per un testo più articolato, ma la proposta di Eugenio (Senatore) di riconoscere lo status di start-up a chi decide di fare impresa coinvolgendo almeno il 60 per cento di persone con disabilità prevedendo sgravi fiscali per i primi cinque anni è stata di portata storica 


Bei segnali che meritano di essere presi in considerazione e per questo ritengo mportante avvio dell'iter parlamentare presso la Commissione Affari Sociali della Camera per il disegno di legge in materia di disabilità (A.C. 3347), approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 27 ottobre


UnaLegge quadro sulla disabilità a che rappresenta un tassello chiave del PNRR e di cui attua la riforma 1.1 della Missione 5 "Inclusione e Coesione", Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore” .


Il disegno di legge reca la delega al Governo per una revisione complessiva in materia di disabilità negli ambiti di intervento e secondo i criteri guida individuati dal legislatore con il fine primario di consentire alle persone con disabilità "di essere protagoniste della propria vita e di realizzare una effettiva inclusione nella società".

Torno a dire, nulla accade “a caso” e i meriti della prima proposta settoriale vanno giustamente attribuiti a chi ha pensato che la risposta alma disabilità non debba essere assistenzialismo, ma supporto alla promozione e al protagonismo 


In Italia sono circa 600mila le persone con autismo. 

Il 99 per cento di esse non accede al mondo del lavoro. Per questo è necessario trovare strumenti che ne favoriscano l’inserimento lavorativo.

Quindi ben vengano iniziative volte AD INCLUDERE 

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