mercoledì 20 novembre 2019

UTILIZZO "FONDO DI RISERVA": DUBBI SU LEGITTIMITA'.


La giunta comunale ha disposto – mediante delibera n. 158 del 23/10/2019 - il terzo prelievo dal Fondo di riserva col quale ha proceduto al finanziamento del cap. 38 del PEG 2019/2021 “Contributi attività culturali di interesse pubblico” con euro 1.100,00.

La richiesta di contributo – pervenuta da parte dell’Area Cultura e Sport direttamente all’ufficio ragioneria – attinge dalle risorse a oggi disponibili sul fondo di riserva così come istituito ai sensi dell’art. 166 del TUEL.

Sono rimasto molto sorpreso della scelta dell'Amministrazione di procedere a questo prelievo dal Fondo di Riserva e - pochi minuti dopo aver appreso dell'esistenza della delibera - ho protocollato interrogazione scritta affinché venissero chiariti alcuni aspetti.

L'interrogazione sarà discussa prossimamente, nel frattempo il prelievo è stato comunicato dal Sindaco nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale.

Aspetto risposte scritte, perché sono convinto che non sussistano i requisiti di legge, oltre che evidenti ragioni di opportunità, per procedere a questo prelievo.

Dopo 20 anni di Amministrazione (fra CMM e Comune) ho fatto mia l'osservanza dei principi che regolano la macchina pubblica, con tutta la complessità, che amo profondamente e che la Politica (con la sua semplificazione comunicativa) non riesce a spiegare. 

E spesso - sembra incredibile - non riesce nemmeno a comprendere e l'ho capito dalla risposta vuota che il Sindaco ha voluto anticipare, e che in seguito commenterò. 

Comincio col dire che il FONDO DI RISERVA è notoriamente utilizzato con deliberazioni dell'organo esecutivo da comunicare all'organo consiliare nei tempi stabiliti dal regolamento di contabilità e “…nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti”.

Mi chiedo - anzi chiedo al Sindaco - come sia possibile che un’Amministrazione che ha recentemente dovuto allocare circa 500.000 € (risorse per entrate straordinarie non prevedibili) abbia optato per il prelievo di 1.100 € dal “Fondo di Riserva” da destinare a “Contributi attività culturali di interesse pubblico”.

Il Sindaco - di fronte alle mie contestazioni - ha risposto che "dovevamo pagare la Banda per il 4 novembre, è tutto regolare", io non sono convinto e spiegherò il perché in seguito.

Prima mi sento di criticare la scelta dal punto di vista politico-gestionale, recuperare 1.100 € da un fondo utilizzato per spese non previste e non prevedibili (ad esempio "bambini da inserire in comunità, a carico delle Amministrazioni") non certamente la Banda con le trombe e tamburi, che sono spese la cui copertura nelle risorse iscritte a Bilancio nei capitoli di spesa esistenti.

500.000 € in più di entrate correnti allocate spesa corrente, anche attraverso variazioni, tagli nelle spese previste in Bilancio.

Nel migliore dei casi si tratta di "gestione poco razionale dei soldi pubblici" da parte di una giunta priva di esperienza e ancora troppo scadente per aspettarsi risposte di merito, ma la questione appare più complessa. 

La suddetta iniziativa – che da quanto letto in determina è apparso come l’ennesimo contributo in quanto veniva omessa la ragione del finanziamento e il relativo destinatario - non corrisponde ai più volte richiamati obiettivi inerenti al contenimento dei costi.

Il prelievo dal Fondo di riserva racconta gravi difficoltà politico-amministrative, le risposte del Sindaco ("voglio dire una cosa a chi ci ascolta, è tutto regolare" senza rispondere alle domande avanzate) restituiscono l'immagine inconsistente dell'esecutivo.

L’utilizzo del fondo di riserva per finanziare attività programmabili – o anche solo prevedibili – è un utilizzo improprio di uno strumento che il legislatore ha previsto per far fronte a una specifica tipologia di spesa (e non certamente per pagare la banda musicale!!!!) 

Le risorse per finanziare queste spese devono esser ricavate nei capitoli di spesa esistenti, esistenti o di nuova formazione. 

Laddove risultino insufficienti sono possibili da implementare attraverso una variazione di Bilancio.

Non serve andare lontano, basta seguire LE LINEE GUIDA PER LA RELAZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEI COMUNI, DELLE CITTA' METROPOLITANE E DELLE PROVINCE  SUI  BILANCI  DI  PREVISIONE.

Il fondo di riserva per spese obbligatorie e impreviste, disciplinato dall'art. 166 TUEL e' uno strumento ordinario destinato a garantire il rispetto del principio della flessibilità' di bilancio, individuando all'interno dei documenti contabili di programmazione e previsione di bilancio la possibilità' di fronteggiare gli effetti derivanti dalle circostanze imprevedibili e straordinarie che si possono manifestare nel corso dell'esercizio.

Ho chiesto al Sindaco di voler fornire risposte sul requisito di imprevedibilità che possa avere il finanziamento della banda musicale e quale sia l’obbligatorietà riscontrata nella richiesta pervenuta dall’area Cultura e Sport al fine della legittimità dell’atto deliberato (n. 158 del 23/10/2019 ).

Ho chiesto la motivazione per la quale non si è intervenuti attraverso variazione di bilancio previa modifica o creazione ex novo di capitolo di spesa.

Quali sono i motivi che hanno impedito solo pochi mesi prima di programmare iniziative e di inserirle all’interno delle voci di bilancio?

Se il revisore dei Conti abbia confutato l’idoneità della spesa finanziata con lo strumento reso dall’art. 166 del Tuel e ho chiedo che venga fornita relazione scritta che attesti legittimità.

Questo perché la delibera (con tutto il fascicolo dei pareri) verrà inoltrata agli organi competenti per verifica di eventuale "...insussistenza di profili di legittimità degli atti amministrativi”.

Questo è l'ingrato compito di controllo, a cui un Consigliere comunale è chiamato, ma è un dovere che intendo mantenere come impegno nell'interesse di tutti.

Al di là delle sceneggiate della partitocrazia, la Pubblica Amministrazione è cosa seria e occorrono competenze, tanto studio e passione per "albergarla" con serietà.

Questo comporta un prezzo da pagare, lo pago fieramente da molti anni.

Andrea Maggio

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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