Informo che sono state pubblicate le graduatorie relative al PON reti
locali (Avviso 20480 del 20/07/2021) e tanto per cambiare le scuole di
Pozzo d'Adda (ICS Vaprio) non ci sono.
Ma facciamo un salto indietro, perché il nuovo Sindaco di Pozzo d’Adda – eletto il
04/10/2021 – dovrà invertire il senso di marcia.
Del
risultato elettorale ho già scritto, ovviamente speravo nella vittoria della
lista “ViviAmo Pozzo con Bettola” (nella quale ero iscritto come candidato
alla carica di consigliere comunale) ma è andata diversamente, meno di 100
voti hanno determinato la vittoria della Lista “Uno di Noi”.
La
nostra comunità – in questo ultimo decennio, senza dubbio – è stata
abbandonata a se stessa e che nessuno della passata
"MAGGIORANZA" sia presente nel nella nuova assise locale può esser visto come un segno positivo.
Mi
piacerebbe fare pubblicamente alcune valutazioni (analisi?) sul voto, ma
– fondamentalmente – resterebbe un tema inascoltato, credo che
non interessino a nessuno testi troppo tecnici sugli esiti elettorali.
Forse
solo gli “addetti ai lavori” e magari neanche a questi.
Quindi,
pur senza addentrarmi al tema " dinamiche elettorali e flussi di
voto" mi limiterò a dire che gli il
3 e 4 ottobre gli elettori hanno drasticamente stroncato la passata gestione.
Il
dispiego di emanazioni pubbliche illusoriamente trasformate in meri
bacini elettorali non è bastato ad arginare la voglia di cambiamento e gli
elettori (che sono andati a votare) hanno scelto Villa.
Se
l’affluenza al voto fosse stata poco superiore (almeno 5% in più) saremmo stati
a commentare altri esiti (avrebbe vinto il candidato Sindaco Caspiati)
Ma
non sono abituato a fare politica con i "se" e con i "ma" e
oggi il Sindaco è Villa (ex
consigliere comunale dei 5 stelle) e con lui, il paese dovrà provare a rinascere.
Serve
una vera giunta, reattiva, con le idee chiare su cosa fare e come.
Gli
innumerevoli bandi persi hanno fatto sfuggire occasioni d’oro al nostro
Comune.
Il
nuovo Sindaco dovrà superare la vecchia opacità amministrativa, che ha visibilmente fallito su tutti i campi
(era facilmente prevedibile che la “punizione degli elettori” non si facesse
attendere)
Il
Comune di Pozzo d’Adda ha davvero bisogno di aiuto e lo scrivo senza vena
polemica, ma constatazione che – spero davvero – che l’attuale Sindaco possa
fare meglio del passato, nessuno chiede i miracoli, peggio del passato è statisticamente impossibile.
Spero
che possa cambiare il METODO, un Sindaco che conferisce deleghe e nomina
assessori deve avere da questi restituzioni rispetto ai risultati
conseguiti o (può accadere) il perché non sia stato possibile
raggiungerli.
Ad
esempio, l’ex Sindaco Botter conferì la delega delega alla “Pubblica
Istruzione” ad un assessore (assessore, si fa per dire)
Perché non vi è stato l’interessamento del nostro Comune rispetto
all’importante avviso finalizzato alla realizzazione di reti locali, sia
cablate che wireless, all’interno
delle istituzioni scolastiche?
Esiste
un tavolo di coordinamento con l’istituto comprensivo?
Se
esiste, perché non ha funzionato?
La
necessità di ammodernare la struttura pubblica (scuola) DEVE essere priorità per chi governa un
Comune.
Partecipare a quel bando –
come ad esempio le realtà limitrofe hanno fatto – sarebbe servito a dotare gli edifici scolastici di un’infrastruttura
di rete
capace
di coprire gli spazi didattici e amministrativi delle scuole, nonché di
consentire la connessione
alla
rete da parte del personale scolastico, delle studentesse e degli studenti,
assicurando, altresì, il
cablaggio
degli spazi, la sicurezza informatica dei dati, la gestione e autenticazione
degli accessi.
L’inerzia
di una Giunta e la mancanza di un tavolo di coordinamento fra assessore (si fa
per dire) e ICS HA FATTO PERDERE UNA GRANDE OCCASIONE ossia
la possibilità di dotare la nostra scuola di realizzare
reti
che potessero riguardare edifici scolastici (comunali!!!)
con
il ricorso a tecnologie sia wired (cablaggio) sia wireless (WiFi),
LAN e WLAN.
L’intervento
era finanziato con i fondi resi disponibili dal Regolamento (UE) n. 2020/2221
del
Parlamento
europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020, che modifica il regolamento (UE)
n.
1303/2013
per quanto riguarda le risorse aggiuntive e le modalità di attuazione per
fornire assistenza
allo
scopo di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della
pandemia di COVID-
19
e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e
resiliente dell’economia
(REACT-EU),
nell’ambito del Programma operativo nazionale “Per la scuola, competenze e
ambienti
per
l’apprendimento” 2014-2020 – Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).
Bastava
solo la candidatura e – senza grandi statisti al comando del paese – avremmo
avuto l’importo totale del finanziamento per ciascuna istituzione
scolastica “…determinato tenendo conto del numero complessivo
degli studenti iscritti, come risultanti all’anagrafe presso il
Ministero dell’istruzione, e del numero degli edifici scolastici attivi di
competenza dell’istituzione scolastica”.
Mi auguro che Pozzo d’Adda abbia chiuso con
incompetenze varie, spero che la nuova Amministrazione sia in grado di far
fronte alle grandi sfide che aspettano il paese
ANDREA MAGGIO
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